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Trasferirsi all'estero: una possibile soluzione?


Akira86

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duedipicche85

Al di là di quale cucina sia meglio o peggio, direi che i motivi che spingono un omosessuale a trasferirsi all'estero sono altri (molto sono stati scritti nelle pagine di questo lungo thread).

 

Detto questo mi chiedevo se per caso da qualche parte sul forum ci sia (forse in area luoghi & itinerari) un topic dove ci sono gruppi di utenti che si stanno materialmente organizzando per trasferirsi a londra, madrid o in qualche altro posto "accogliente" ? Andare a fare una prova all'estero sarebbe bello, ma magari farlo in gruppo (il viaggio, intendo  :sisi:) renderebbe le cose ancora + facili...

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perché per sposarsi all'estero bisogna prima risiedere per un bel po' là...

Guardate, ognuno avra' pur diritto alla propria opinione, ma che venga fatta DISINFORMAZIONE proprio non ci sto.

Questa affermazione e' errata, per non usare un termine piu' forte, e detesto il fatto che chiunque potrebbe venire qui, leggerla e pensare che sia vera.

In secondo luogo, lo sanno anche i muri che un matrimonio/unione contratto all'estero NON e' valido in Italia, quindi da cosa nasce questa presupposizione che automaticamente una persona una volta sposata ritorni in Italia? Se fanno cosi' il matrimonio non e' niente di piu' di uno sfizio, tanto valeva rimanere in Italia e fare una delle tante cerimonie "simboliche" disponibili, ad esempio con la chiesa valdese, i preti spretati eccetera.

Uno nel matrimonio si spera che ci creda e se lo contrae che rimanga nel posto dove effettivamente significa qualcosa, non che torni in un paese dove tra il pezzo di carta del suo matrimonio e una lista della spesa non c'e' alcuna differenza.

 

Per quanto riguarda il fatto che a Londra ci sia un sentimento anti-italiano mi domando da cosa ti venga questa convinzione Sissy, visto che hai scritto chiaramente di non esserci mai stata e io ho visto italiani, gay e non, impiegati piu' o meno ovunque, e non solo in una piccola ristrettezza di settori come vuoi far credere tu. Quando si tratta di affermazioni cosi' forti non ci si puo' affidare solo a supposizioni: tu pensi che ci siano restrizioni nel mondo del lavoro per un gay in qualsiasi metropoli, questo non e' vero, e un "io credo che" sarebbe gradito, o anche solo un farsi da parte per lasciar parlare chi di certe cose ha, invece, esperienza diretta.

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...beh io parlavo di sentimento generico sentimento anti-italiano british ...che deriva ancora dalla 2° guerra mondiale (noi italiani abbiamo attaccato voi inglesi)...  in generale gli italiani nel nord europa sono un po' visti come i "terroni" d'Europa...

...sullo specifico dirscorso degli inglesi ho avuto testimonianze dirette riportatemi da amici che hanno vissuto per un certo periodo a Londra.

 

...comunque visto che hai citato una mia frase specifica... sarebbe carino, visto che tu conosci la situazione inglese, che invece che parlare di altri aspetti, dicessi quanto effettivamente bisogna risiedere in UK prima di poter fare l'unione civile. Grazie!  :sisi:

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Sembra interessante! E' un modo semplice per togliersi d'impaccio con la parte più difficile da affrontare inizialmente: la ricerca dell'alloggio con tutti gli annessi e connessi; inoltre l'affidarsi ad un'azienda di servizi simile permette di avere un solo interlocutore con cui risolvere eventuali casini. O almeno questo è il mio punto di vista.

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simply_dreamer

Sembra interessante! E' un modo semplice per togliersi d'impaccio con la parte più difficile da affrontare inizialmente: la ricerca dell'alloggio con tutti gli annessi e connessi; inoltre l'affidarsi ad un'azienda di servizi simile permette di avere un solo interlocutore con cui risolvere eventuali casini. O almeno questo è il mio punto di vista.

 

concordo.  :sisi: peccato che l'azienda per tali servizi si faccia pagare piuttosto bene, visti i prezzi..!  :ok:

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Il vecchio detto "il tempo è denaro" vale in tutto il mondo, anche ora. Il tempo (e le difficoltà) evitabili affidandosi a questo genere di società valgono, a mio avviso, i soldi spesi.

E poi un corso di lingua inglese di 4 settimane, da 15 lezioni a settimana per un totale di 60 lezioni, costa 600 € ovvero 10 € a lezione... a meno devono regalarlo!

Considerando che uno riuscirebbe a lavorare, è come fare un corso di lingue a costo (quasi) zero se anche la retribuzione non coprisse tutte le spese.

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simply_dreamer

ma infatti Casper il corso di inglese non è tutto sommato "caro". ma tutto il resto un pochino lo è. nel complesso.  :sisi: il lato positivo è che da ciò che scrivono nel sito, ci sia la possibilità di lavorare (nei soggiorni studio lavoro) e la cosa è interessante..!  :ok:

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Se proprio vuoi andare tramite agenzie prova a dare un occhiata al CTS che tutto sommato non è malvagio e abbastanza navigato in termini di scambi studio/lavoro http://www.cts.it/ (ci sono anche i viaggi studio/lavoro. Di sicuro sui loro depliant, non sono certo sul loro sito).

 

In ogni caso sono convinto che queste agenzie alla fine ti mettono a fare un tipo di mansione che potevi trovarti da solo senza troppi problemi (lavorare al mc, piuttosto che come lavapiatti non necessita grandi conoscenze iniziali di lingua e se vai in un ristorante a gestione italiana la lingua non è un problema almeno all'inizio).

Quindi il mio consiglio è di fare veramente un gruppo su questo o un altro forum (come suggeriva un altro utente) di persone convinte a partire e aiutarsi a vicenda affittando un locale e mandando in giro cv o facendo colloqui in lavori adatti alle proprie capacità. Serviranno un po' di settimane e un budget iniziale, ma almeno potete iniziare ad orientarvi da subito sul posto e il lavoro ve lo scegliete voi.

 

Un lavoro part time che permetta di seguire corsi di lingua nel frattempo è ideale per chi non è navigato con l'inglese.

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simply_dreamer

bè ottima idea squall86..!  :sisi: mi riferisco all'aprire un topic per chi decida di partire. ora ci penserò. devo guardarmi attorno e valutare la situazione. cmq le tue dritte saranno di sicuro utili sia a me, sia ad altre persone che stanno pensando all'ipotesi di un trasferimento all'estero  :ok:

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duedipicche85

Che voi sappiate ci sono succursali distaccate del GF a Londra o a Madrid? Intendo utenti che hanno mollato la loro vita qui e si sono trasferiti là, mantenendo i contatti con il forum.

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...comunque visto che hai citato una mia frase specifica... sarebbe carino, visto che tu conosci la situazione inglese, che invece che parlare di altri aspetti, dicessi quanto effettivamente bisogna risiedere in UK prima di poter fare l'unione civile. Grazie!  :sisi:

L'ho gia' detto, sai. Questo topic va avanti da molto prima che tu arrivassi nel forum, e immagino che i piu', o almeno gli interessati, abbiano letto l'intervento in questione.

 

Un lavoro part time che permetta di seguire corsi di lingua nel frattempo è ideale per chi non è navigato con l'inglese.

Personalmente non lo consiglio, il costo della vita qui e' altissimo, e il salario di un lavoro part time non coprirebbe neanche il costo di questo ipotetico corso di lingua, figuriamoci affitto, cibo etc... a meno che ovviamente uno non abbia risparmi in banca a 5 cifre su cui puo' contare...

In realta', la lingua si impara meglio al lavoro, secondo me, per questo consiglio di non impelagarsi con cose tipo ristoranti italiani, dove poi parli solo italiano. Io ho impiegato tre ragazzi/e italiani negli ultimi 2 anni... tutti e 3 con un livello d'inglese abbastanza scarso prima di iniziare... e' bastato un mese perche' sapessero sostenere conversazioni lunghe, e adesso una di loro si e' anche iscritta all'universita', cosa che prima non poteva fare perche' non avrebbe capito una parola.

 

Che voi sappiate ci sono succursali distaccate del GF a Londra o a Madrid? Intendo utenti che hanno mollato la loro vita qui e si sono trasferiti là, mantenendo i contatti con il forum.

Non conosco nessun altro che vive a Londra a parte me, ma i contatti col forum li mantengo per ovvi motivi visto che sono una dei co-fondatori :ok:

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Secretwindow

Per quanto riguarda il fatto che a Londra ci sia un sentimento anti-italiano mi domando da cosa ti venga questa convinzione

 

Quoto Sweet. Non vivo a Londra ma ad Edimburgo e in quasi due anni non mi è mai successo di scontrarmi con sentimenti di avversione verso gli italiani, considerando anche che gli scozzesi sono più chiusi degli inglesi. Come mentalità non sono più chiusi rispetto agli inglesi, sono solo meno abituati dei londinesi alla realtà multietnica e la vivono ancora come una novità.

 

Sui vantaggi della vita in UK non posso che confermare quello che altri hanno scritto prima di me. La decisione di lasciare il Paese dove si è nati e cresciuti non è mai facile da prendere, ma nel momento in cui col mio ragazzo abbiamo iniziato a fare progetti di vita insieme ci è stato chiaro che restando in Italia avremmo dovuto ipotecare un numero ignoto di anni con la speranza di vedere un giorno (quando? 10-15-20 anni?) finalmente un riconoscimento dei diritti civili.

 

Due anni fa io avevo 22 anni e il mio ragazzo 20, non ce la siamo sentiti di stare lì ad aspettare il già menzionato numero di anni per ritrovarsi magari a 40 anni con meno voglia di ricominciare da un'altra parte e senza uno straccio di riconoscimento. L'occasione di lasciare l'Italia e venire a stare in un Paese dove abbiamo dei diritti basilari riconosciuti, la possibilità in futuro di adottare e tanti altri vantaggi è stata la molla che ha fatto pendere la bilancia dalla parte del sì.

 

Nessun luogo è perfetto, qui come ovunque ci sono gli omofobi, i disonesti e compagnia cantante (ieri mi hanno rubato gli occhiali da sole al supermercato ma non mi sogno di dire che tutti gli scozzesi sono ladri) ma quantomeno vivo in un Paese dove le pratiche burocratiche non si trascinano per secoli, dove se ho bisogno una visita specialistica nel giro di 3 giorni me l'assegnano e non devo pagare per non aspettare 6 mesi per vedere un medico.

 

L'idea lanciata sopra di costituire un "gruppo di trasferimento" è ottima, non lasciatela perdere :sisi:

 

Ultima cosa, e qui ri-quoto Sweet, i tempi di residenza richiesti per contrarre un unione civile sono più brevi di quanto si possa immaginare!

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L'ho gia' detto, sai. Questo topic va avanti da molto prima che tu arrivassi nel forum, e immagino che i piu', o almeno gli interessati, abbiano letto l'intervento in questione.

 

...beh grazie, molto gentile.  :prr:

 

...cmq per chi non lo sapesse in UK le unioni civili per noi non redisidenti si possono fare dopo...

 

Immigrazione. È sufficiente essere legalmente residenti nel Regno Unito da almeno sette giorni per poter registrare un’unione civile, mentre in Scozia non serve neppure questo requisito.

I cittadini dell’area economica europea (quindi quelli dell’Unione Europea e di alcuni altri paesi, come per esempio la Svizzera) potendo risiedere e lavorare in Inghilterra senza limitazioni possono registrare una civil partnership, anche quando nessuno dei due partner ha la cittadinanza britannica.

 

http://www.arcigay.it/civil-partnership-act-gran-bretagna

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anche io ormai penso di aver detto tutto quello che potevo a riguardo del vivere all'estero (benché abbia altri paesi in cui voglio provare a stare). per quanto riguarda i soggiorni-lavoro io li trovo un'ottima soluzione, e a meno che il vostro inglese non sia talmente scarso che impiegate sette minuti a formulare una frase semplice, consiglierei di escludere i corsi di lingua. si impara tantissimo solo stando sul posto, facendo gruppo con altri lavoratori, uscendo la sera o vivendo giorno per giorno... è davvero un 'esperienza che mi sento di consigliare

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simply_dreamer

bè infatti credo che un lavoro part time non sia sufficiente per coprire tutte le spese. un full time si, ma poi col corso di lingua come si fa?! assorbe tutte o quasi le ore della giornata. riguardo il discorso soggiorni studio lavoro, non è una soluzione economica, ma neanche troppo dispendiosa in fondo... quello che mi rende titubante è il genere di lavoro che riescono a trovarti. per carità chi ha un inglese scolastico come me non può pretendere chissà cosa è ovvio. anche perchè senza conoscere nessuno del posto, senza essere mai stato in quel paese, senza aderire ad un soggiorno studio lavoro, la vedo dura trovare una sistemazione, un lavoro ecc. no?

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In realta', la lingua si impara meglio al lavoro, secondo me, per questo consiglio di non impelagarsi con cose tipo ristoranti italiani, dove poi parli solo italiano. Io ho impiegato tre ragazzi/e italiani negli ultimi 2 anni... tutti e 3 con un livello d'inglese abbastanza scarso prima di iniziare... e' bastato un mese perche' sapessero sostenere conversazioni lunghe, e adesso una di loro si e' anche iscritta all'universita', cosa che prima non poteva fare perche' non avrebbe capito una parola.

 

Ma quello che mi piacerebbe capire è se anche aziende con personale solo inglese assumano ragazzi/e italiani con livello scarso d'inglese, cioè tu sei italiana quindi non so se il colloquio gliel'hai fatto in italiano o in inglese, mentre aziende solamente inglesi lo farebbero solo in inglese quindi se non sai tenere una conversazione non ti prenderebbero, per questo ho parlato dei ristoranti italiani, tanto poi quando esci la sera e fai vita comune con i colleghi un po' di inglese dovresti usarlo no?

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colloquio fatto in inglese - non sarebbe mica etico farglielo in italiano, io devo innanzitutto vedere se vanno bene per la nostra azienda, quindi da una parte, mi interessa piu' che altro il contenuto delle risposte piu' che la forma, perche' la forma anche se l'inglese e' un po' traballante agli inizi, poi si aggiusta.

 

nei ristoranti italiani io vado come cliente e vedo solo italiani. non hai proprio modo di far pratica, quello che tu dici sulla vita comune e' pur vero, ma non so quanto sia pratica d'inglese avvicinarsi al bancone del pub e ordinare una birra! mentre se lavori con colleghi inglesi o multiculturali (da me era molto multiculturale il team, adesso sta cosa purtroppo si e' un po' persa :sisi:) sei forzato a parlare inglese, anche per conoscere di piu' l'altra persona, scoprire chi e', dove ha studiato, cosa gli piace eccetera...

 

tra l'altro una delle ragazze (quella che poi ha avuto piu' crescita personale ed e' andata all'universita') si e' imposta di non parlare italiano anche se aveva clienti italiani per fare piu' pratica della lingua [e anche perche' gli italiani se scoprono che sei italiano ti si attaccano a cozza, e si creano situazioni veramente spiacevoli]

 

comunque simply_dreamer la maggior parte dei corsi di lingua sono part time. Io ad esempio ho un impiegato che va a lezione la mattina, e lavora il pomeriggio. A volte e' il contrario. Se uno vuole fare un corso full immersion, va bene ma dovrebbe anche durare molto meno (il ragazzo che fa lezioni la mattina lavora da noi da un anno e mezzo e non ha mai smesso di fare lezioni, un full immersion si presuppone che duri solo un paio di mesi se non di meno).

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Condivido le tue giuste osservazioni, il problema penso che lo abbiano le persone che fanno proprio fatica sia a capire che parlare inglese (non parlo di me, ma magari di chi di inglese conosce solo frasi come "the cat is on the table"  :sisi:).

In questi casi penso si debba ricorrere ad un piano B che prima di tutto permetta una alfabetizzazione di inflese e poi puntare ad un lavoro, solo che questo piano B costa perchè nei primi mesi di alfabetizzazione non si dispone di entrate, a meno che appunto si fa un lavoretto part time giusto per coprire parte delle spese.

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Io amo l'Italia; credo sia uno dei paesi più belli del mondo. Ma gli italiani sono una razza così brutta che... brrr. Lo dico con questa sicurezza perché quando si tocca la mia "professione" mi tocca sorbirmi le risate della gente, e difenderla è una cosa che costa parecchia fatica, perfino più fatica di quella che faccio per difendere il mio orientamento sessuale, che passa sempre in secondo piano non appena parlo di ciò che sto tentando di realizzare.

Fosse per me, me ne andrei anche subito, ma al momento non ne ho la possibilità, non tanto per il fattore economico (so che molti con pochi risparmi sono riusciti a costruirsi ugualmente una vita all'estero senza troppi problemi, anche se non senza sacrifici), quanto per il fattore responsabilità e serietà negli impegni presi. Sarebbe bello mollare tutto e tutti così e andare altrove come progettavo già una decina d'anni fa, ma mi sa che dovrò aspettare ancora un po'...

Nel frattempo, leggere di vita migliore tira su il morale. :sisi:

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Guest grandejoe

Non vi illudete. Si è vero, per certi versi alcune situazioni sono migliori che qui, ma l'omofobia c'è altrove come qui. Io ho vissuto per due anni a Dublino e non mi sono trovato molto bene. Per quanto riguarda Barcellona, boh?, anche li ci sono stato un po' (sei mesi) ma non mi è sembrato di vedere tutto questo gran movimento. Magari sono stato io ad essere sfortunato. Personalmente credo che andare ad ingrossare le fila di posti già di per loro assai popolosi non mi sembra una grandissima idea. Le cose devono cambiare qui!

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Scivolo un po' "di lato" ma, prendendo spunto dall'intervento di R.POST che ha toccato con mano l'ambiente canadese, penso che il canada possa essere una validissima alternativa per chi voglia avere qualche opportunità in più in merito all'apprendimento della lingua straniera, poichè in alcune zone è sostanzialmente un paese bilingue in cui è possibile parlare sia francese che inglese.  :look:

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Guest grandejoe

Nessuno ha mai negato che l'omofobia ci sia ovunque - e' diverso il modo in cui la legge risponde all'omofobia pero'.

 

Questo l'ho scritto. Rimango dell'idea che le cose bisogna farle cambiare qui.

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simply_dreamer

per rispondere a squall86... bè credo che se uno non sà neppure l'abc di una lingua, parte completamente da 0! e quindi occorre un piano B. ma per fortuna non è il mio caso. mi è sempre piaciuta la lingua inglese più del francese. l'ho studiata per anni, ma l'anno scorso ho fatto un test di piazzamento all'università di lingua inglese ed ho solo il livello A1  :look: infatti ho detto al responsabile, se c'era stato qualche errore...  :look: poi mi ha chiesto da quanti anni non studiavo o cmq parlavo e ascoltavo la lingua e in effetti è passato qualche anno... quindi mi occorre "rispolverare" e ovviamente approfondire lo studio della lingua, per riuscire a non avere problemi linguistici, ma non è facile. riguardo al discorso dei corsi full immersion, ci avevo pensato ed infatti se usufruissi di uno dei soggiorni studio lavoro dell' holidaysempire, avrei modo di studiare e lavorare assieme. se invece partissi da solo, senza conoscere i luoghi, senza lavoro, senza un corso d'inglese, sarebbe più problematico e forse anche più dispendioso trovare tutto ciò là, credo. o forse mi sbaglio. per questo discorso chiedo l'opinione di Sweet, se possibile  :D

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Mi e' sempre piaciuta l'idea di vivere il mio futuro all'estero, ma mai per scappare dall'Italia in quanto paese "omofobo". Penso che non dobbiamo essere noi a fuggire, ma il paese a cambiare, e senza nessuno che lotta non ci possono essere cambiamenti. E' come se tutte le persone che hanno lottato per i diritti lgbt fossero andati all'estero invece di rimanere qui...se l'avessero fatto non avremmo nemmeno quei pochi che abbiamo ottenuto grazie a loro

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simply_dreamer

Mi piacerebbe molto andarmene a vivere a Londra o città simili, purtroppo non penso che avrei mai il coraggio di partire da solo  :look:

 

come ti capisco  :D cmq se cambi idea fammi un fischio. io stò valutando tale opportunità da un pò e a breve, spero di decidermi nel bene o nel male...  :look:

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non so se ne avevo già parlato, ma c'è un sito carino che si chiama www.scappo.it dove gli italiani si ritrovano a discutere di esperienze una volta trasferiti nei vari paesi del mondo. tipo una sorta di "recensioni" (che ovviamente vanno prese con le pinze perché ognuno di noi ha aspettative e adattabilità diversi, ma tant'è...)

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I miei amici sono francesi, i miei conoscenti sono francesi, come pure i miei ex e amanti. Ho visitato per lungo e in largo la Francia e vissuto per più di sei anni. Anche se l ho lasciata perché mi sono spacsato con il mio ex marito in in certo senso questa nazione fa parte della mia vita... Almeno i week end.

 

Mi immagino a 40 anni in una graziosa casa sulla promenade des Angles ... Con l uomo Che avro' scelto per passare la vecchiaia insieme... Sposati e con un bambino che non somigli a nessuno dei due...

Una vita ordinaria .. Senza eccessi.. E guarderò l Italia ancora con disprezzo.. E il surrogato di Berlusconi che commetterà gli stessi sbagli e aderirà alle stesse leggi vaticane di ora.E sorriderò .

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