Jump to content

comunicazione ipersessualizzata della comunità omosessuale


MyleneFarmer

Recommended Posts

11 minutes ago, freedog said:

che content significhi contenuti mi era noto; però il sospetto che quello sia un italiese scritto ad minkiam ce l'ho.

poi per carità, è possibile che la tua ipotesi sia quella corretta, eh!

Non erano italiani quelli che parlavano e al 100% "content" si riferisce ai contenuti dei canali porno che questi ragazzi gestiscono

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 1.4k
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • MyleneFarmer

    279

  • Almadel

    165

  • schopy

    145

  • Pugsley

    138

Top Posters In This Topic

Posted Images

1 hour ago, freedog said:

che content significhi contenuti mi era noto; però il sospetto che quello sia un italiese scritto ad minkiam ce l'ho.

Potrebbe pur aver inteso contenuti, ma sottinteso sessuali 😉 

Link to comment
Share on other sites

2 hours ago, Vivacia3But said:

Non erano italiani quelli che parlavano e al 100% "content" si riferisce ai contenuti dei canali porno che questi ragazzi gestiscono

Evidentemente si sono accorti che i gay di ogni età a cui piacciono i palestrati sono disposti a spendere molto di più delle adolescenti in calore che una volta costituivano il loro unico target.

Link to comment
Share on other sites

  • 3 weeks later...

Tumblr ci ha ripensato e ora permetterà la nudità (e poi ovviamente permetteranno anche il porno). Una cosa che è stata accolta con giubilo dai gay, almeno quelli che ho nei miei feed.

Chiaramente perché mai perdere questa nuova occasione di denudarsi e pornificarsi su una piattaforma internet?

20221102_114409.thumb.jpg.7062c9b211a7487ba8608ebd61b77138.jpg

Quindi al momento Tumblr e Twitter permettono porno e nudità, Instagram permettere solo chiappe scoperte.

work in progress🚧

Edited by MyleneFarmer
Link to comment
Share on other sites

mi piace come mascherano una proposta chiaramente pro porno con la scusa di una "nuovo livello più ampio di espressione e creatività e arte" che include anche la nudità. 

Non vedo l'ora di vedere tutto questo risorgimento artistico e creativo.

Edited by MyleneFarmer
Link to comment
Share on other sites

59 minutes ago, MyleneFarmer said:

mi piace come mascherano una proposta chiaramente pro porno con la scusa di una "nuovo livello più ampio di espressione e creatività e arte" che include anche la nudità. 

Ma certo, e se ne fregano dei cortocircuiti psicologici che vanno a creare nei fruitori. Se fai uscire il nudo al di fuori del binario del porno, spalmandolo su servizi che originariamente non lo prevedevano, crei aspettative nel pubblico sul poter allungare una mano. È come decidere di assaggiare la pasticceria di Iginio Massari dopo averlo visto in tv, il ché è cosa lecita . Col nudo l'assaggio non è previsto, per cui ingoloscisci sempre più il pubblico ma non dai loro la sostanza, mandandoli in tilt. 

Quindi finisci a coltivare delle persone frustrate che sono consapevoli che non arriveranno mai a ciò che il mondo loro mostra, o che sbroccano e vanno a palpare il/la ragazzo/a di turno in giro. 

Link to comment
Share on other sites

11 minutes ago, Ghost77 said:

Quindi finisci a coltivare delle persone frustrate che sono consapevoli che non arriveranno mai a ciò che il mondo loro mostra, o che sbroccano e vanno a palpare il/la ragazzo/a di turno in giro. 

Un po' come coi videogiochi o con i cartoni animatoi violenti:

crei nei ragazzini l'aspettativa che con la violenza si possano risolvere i problemi

e poi sbroccano e vanno a fare le stragi nelle scuole.

Giusto? E' questo quello che volevi dire?

O - come al solito - le cose che c'erano quando eravamo piccoli noi erano innocenti ed erano gli adulti a essere paranoici,

mentre le cose a cui possono accedere i giovani d'oggi sono pericolose e noi siamo giustamente preoccupati? 🙂

Link to comment
Share on other sites

10 minutes ago, Almadel said:

Giusto? E' questo quello che volevi dire?

 

11 minutes ago, Almadel said:

giovani

Guarda, non pensavo minimamente ai giovani. 

Non mi turba un mylene che batte il pugno sulla scrivania perché il manzo che ha su instagram non gli ricambia il saluto nei commenti. 

È quella popolazione, non per forza anziana ma già nostra coetanea, che non necessariamente ha i mezzi per cogliere questo cambiamento. Per una buona parte della popolazione adulta un telefono o un Tablet sono elettrodomestici, e non c'è l'impegno, la voglia di capire che dietro c'è tutta una metamorfosi sociale sempre più rapida, e che instagram di 5 anni fa non era instagram di oggi. 

Insomma, il concetto è che un microonde è un microonde, no? Mica può mutare, e se lo fai notare sei un esagerato. 

Così se quel microonde giorno dopo giorno cambia i tempi e il wattaggio di cottura dei programmi che usi di solito , tu ti ritrovi abituato a mangiare qualcosa di bruciato e cancerogeno, iniziando prima a digerire male poi ad ammalarti. 

 

E tutto proprio perché le cose, quando accadono ai giovani, sono meno impattanti per la loro maggiore capacità di contestualizzare , che fossero cartoni animati con uomini-bomba nel 1985 o due tette in più su un social oggi . 

Link to comment
Share on other sites

52 minutes ago, Ghost77 said:

Ma certo, e se ne fregano dei cortocircuiti psicologici che vanno a creare nei fruitori. Se fai uscire il nudo al di fuori del binario del porno, spalmandolo su servizi che originariamente non lo prevedevano, crei aspettative nel pubblico sul poter allungare una mano. È come decidere di assaggiare la pasticceria di Iginio Massari dopo averlo visto in tv, il ché è cosa lecita . Col nudo l'assaggio non è previsto, per cui ingoloscisci sempre più il pubblico ma non dai loro la sostanza, mandandoli in tilt. 

Quindi finisci a coltivare delle persone frustrate che sono consapevoli che non arriveranno mai a ciò che il mondo loro mostra, o che sbroccano e vanno a palpare il/la ragazzo/a di turno in giro. 

Dici che avremo frotte di piccoli MemiRemigi?

Link to comment
Share on other sites

3 hours ago, Ghost77 said:

È come decidere di assaggiare... Iginio Massari dopo averlo visto in tv, il ché è🤭

Una immagine di nudo non è soddisfacente quanto un porno, al massimo lo è per ragazzinɜ che stanno scoprendo la sessualità. Però potrebbe essere artistica (non necessariamente) e compiacere il senso estetico.

Link to comment
Share on other sites

42 minutes ago, MARIO8530 said:

Una immagine di nudo non è soddisfacente quanto un porno, al massimo lo è per ragazzinɜ che stanno scoprendo la sessualità.

Poniamola sotto un ulteriore punto di vista. Con un ipotetico via libera ai contenuti x sulle grosse piattaforme, sarebbe più facile accedere a un nudo su un social standard, o barcamenarsi tra SuperstrapponeXXX sperando che la moglie non ti becchi la cronologia e sperando di non ritrovarti con un abbonamento di 1 anno o qualche worm? 

Perché il pubblico a cui mi riferisco non è quello che con 2 click va su xhamster, ma è Hide the Pain Harold. 

Sul compiacere il senso estetico concordo, ma pure il porno in sé lo compiace, quindi è difficile stabilire se vi siano o meno connotazioni sessuali (escludendo pure i miei giudizi personali per cui se c'è un nudo c'è sempre sesso, anche in un affresco religioso).

Potremmo definire pure 2 girls 1 Cup una performance artistica, e forse è più quello che un porno, ma è giusto che rimanga qualcosa che possa apprezzare solo chi vi sa accedere. 

Insomma, è Atreyu che passa tra le due sfingi. Ad alcuni saperi superiori devi dimostrare di potervi accedere , ed il nudo (che non sia il nudo mainstream della Pamela Prati calendario 1982) dovrebbe essere uno di questi. 

Link to comment
Share on other sites

7 hours ago, MyleneFarmer said:

Tumblr ci ha ripensato e ora permetterà la nudità (e poi ovviamente permetteranno anche il porno). Una cosa che è stata accolta con giubilo dai gay, almeno quelli che ho nei miei feed.

Chiaramente perché mai perdere questa nuova occasione di denudarsi e pornificarsi su una piattaforma internet?

20221102_114409.thumb.jpg.7062c9b211a7487ba8608ebd61b77138.jpg

Quindi al momento Tumblr e Twitter permettono porno e nudità, Instagram permettere solo chiappe scoperte.

work in progress🚧

Finalmente! 

Tumblr era diventato sostanzialmente un social porno, ma con caratteristiche peculiari. Era un social porno utile non tanto a rimorchiare (Grindr) o a pubblicare foto e video della propria mercanzia (Twitter), quanto a classificare contenuti di terzi per argomento: trovavi (e trovi, sebbene in versione soft) profili a tema twink, altri a tema bear, altri dedicati a un fetish specifico, altri con racconti erotici corredati di foto, e tanto altro. 

Fino a fine 2019 Tumblr aveva sostituito, per quanto mi riguarda, qualsiasi sito porno 'classico'. Contentissimo della notizia, dunque. Spero torni anche la funzione "archivio", disattivata per i profili pornografici, e che era utilissima per ritrovare cose più datate.

6 hours ago, Ghost77 said:

Quindi finisci a coltivare delle persone frustrate che sono consapevoli che non arriveranno mai a ciò che il mondo loro mostra, o che sbroccano e vanno a palpare il/la ragazzo/a di turno in giro. 

Mi sembra una catena consequenziale un pelo azzardata.

3 hours ago, MARIO8530 said:

Una immagine di nudo non è soddisfacente quanto un porno, al massimo lo è per ragazzinɜ che stanno scoprendo la sessualità

In realtà Tumblr permetteva, fino a tre anni fa, il caricamento di materiale porno di qualsiasi natura, video compresi. Quindi c'era tutto quello che potevi trovare su un qualsiasi YouPorn, con la differenza che Tumblr è un social. Un Facebook pornografico a tutti gli effetti (quindi follower, messaggi privati ecc.).

Link to comment
Share on other sites

8 hours ago, MyleneFarmer said:

Una cosa che è stata accolta con giubilo dai gay, almeno quelli che ho nei miei feed.

In olden days a glimpse of stocking/ Was looked on as something shocking/ Now heaven knows, anything goooes!

Link to comment
Share on other sites

  • 4 weeks later...

nuovo achievement sbloccato su IG ✔️:

- storia di un gay che ho tra i contatti, ma visibile solo ad una cerchia, io sono dentro questa cerchia senza averlo mai chiesto.. ma comunque c'è lui a quattro zampe col culo all'aria e jockstrap addosso. Ho segnalato ma IG non ha ancora cancellato la foto, evidentemente gli standard di instagram ora sono diventati ancora più permissivi.... Vanno bene i culi, ma anche quelli a quattro zampe con l'entrata della grotta quasi visibile. 

Edited by MyleneFarmer
Link to comment
Share on other sites

37 minutes ago, MyleneFarmer said:

storia di un gay che ho tra i contatti, ma visibile solo ad una cerchia,

Intendi l'opzione Amici più stretti? 

Forse anche per questo ig non interviene, perché il dato non è pubblico ma in una bolla di contatti. Immagino tu lo abbia defollowato, un utente in meno nella sua lista è l'unico danno concreto che gli puoi fare. 

Link to comment
Share on other sites

1 hour ago, MyleneFarmer said:

 evidentemente gli standard di instagram ora sono diventati ancora più permissivi.... 

Sì, ultimamente c'è una discreta tolleranza verso contenuti soft-porno. 

Link to comment
Share on other sites

40 minutes ago, Ghost77 said:

Intendi l'opzione Amici più stretti? 

Forse anche per questo ig non interviene, perché il dato non è pubblico ma in una bolla di contatti. Immagino tu lo abbia defollowato, un utente in meno nella sua lista è l'unico danno concreto che gli puoi fare. 

ma non penso che l'essere in amici più stretti renda non-bannabile un contenuto se viola le regole della piattaforma.. alla fine è sempre sulla piattaforma... altrimenti diventerebbe un ricettacolo di criminalità e pedofilia se non fosse bannabile e controllabile questa feature in poco tempo, che diciamo è molto peggio del normale porno/"thirst trap". Penso che in realtà sia il regolamento di IG ad essere diventato più elastico sotto questo punto di vista. 

Just now, Cesco00 said:

Sì, ultimamente c'è una discreta tolleranza verso contenuti soft-porno. 

ah ecco appunto, non è solo una mia sensazione...

Link to comment
Share on other sites

Just now, Cesco00 said:

No no, anzi.

https://www.instagram.com/p/CjWgciEJxn3/?igshid=YmMyMTA2M2Y=

https://www.instagram.com/p/Clef9j-PAJP/?igshid=YmMyMTA2M2Y=

Se poi le foto sono destinate agli amici più stretti, si può osare anche di più.

si avevo già notato da tempo... diciamo che la nostra Britney ogni tanto da segni di squilibrio che fanno mettere in discussione tutta la questione sul Free Britney devo ammettere

O perlomeno potrebbe avere una comunicazione social migliore, con tutti i soldi che dovrebbe avere potrà permettersi dei social media manager... anche volendo postare foto osè

Link to comment
Share on other sites

2 minutes ago, MyleneFarmer said:

si avevo già notato da tempo... diciamo che la nostra Britney ogni tanto da segni di squilibrio che fanno mettere in discussione tutta la questione sul Free Britney devo ammettere

 

Non sono un suo fan ma ho seguito l'inquietante vicenda. Credo che banalmente non ci stia proprio del tutto con la testa, porella.

Non che le foto mi scandalizzino, per carità.

Edited by Cesco00
Link to comment
Share on other sites

Saramandasama

Con tutti i soldi che ha/ dovrebbe avere

conduce una vita cheap

sia abbigliamento sia arredamento della casa

La classica americana degli anni ottanta

Trovo triste  che la si appelli come “svalvolata”

ché se ha problemi psicologici o di depressione è più che giustificata ad averceli

Avrebbe bisogno solo di un supporto adeguato

( non sono per nulla fan della Britney)

Che poi ci scandalizziamo di qualche foto sexy quando la Kim Kardashian è diventata multimilionaria dopo il leak del suo video hard

 

Edited by Saramandasama
Link to comment
Share on other sites

A proposito della maggiore tolleranza delle piattaforme di massa in merito all'ipersessualizzazione della comunicazione. Protagonisti un marchio di moda molto amato dai gay e che ha spopolato di anno in anno maggiormente e un personaggio pubblico/televisivo/attrice/modella Kim Kardashian, quella del programma Keeping Up with The Kardashians... ovvero il pane quotidiano dei gay tra meme, video reaction e trash. 

https://www.elle.com/it/moda/ultime-notizie/a42093685/balenciaga-polemica-spiegata/

La polemica, le denunce, la posizione di Kim Kardashian: il caso Balenciaga spiegato bene

Dopo due campagne molto problematiche il brand ha innescato una delle più accese collisioni tra cultura, politica, moda e teorie del complotto

Solo un mese fa, Balenciaga si era messo dalla parte dei buoni, oggi è invece al centro di una bufera mediatica. Un mese fa s'era infatti preso i suoi applausi per aver punito il villain Kanye West, oggi Ye. Il punto di non ritorno, in un magma già densissimo di teorie del complotto antisemite e razziste, è stata la dichiarazione di West che, ospite del podcast Drink Champs, ha detto che George Floyd sarebbe morto per uso di sostanze stupefacenti, e non perché ucciso dal poliziotto, filmato mentre lo soffocava schiacciandogli la trachea con un ginoccio e condannato a 22 anni e mezzo di carcere). Prima di queste calunnie, per la quali sarà ovviamente perseguito dai legali della famiglia di Floyd, Kanye West aveva aperto la sfilata Balenciaga durante la scorsa Paris Fashion Week, e la foto del look sarebbe dovuta rimanere, come da prassi, negli archivi, ma la casa di moda francese appartenente al gruppo Kering l’ha eliminata definitivamente, chiedendo anche alle varie piattaforme su cui la foto era distribuita di fare lo stesso. Lo storico marchio fondato dallo stilista spagnolo Cristóbal Balenciaga a San Sebastián, in Spagna, a fine ottobre 2023 ha anche cancellato dall’e-commerce la collabo Yeezy Gap Engineered by Balenciaga. Una mossa allineata con la stra grande maggioranza degli altri brand che avevano in atto collaborazioni con quello che potrebbe essere il nuovo candidato repubblicano alle prossime presidenziali, ma tanto più utile, qui, per potersi riposizionare dal "lato giusto" della barricata. Sì, perché da quando Demna è diventato direttore artistico di Balenciaga nel 2015, il brand, nato più di un secolo fa (per la precisione nel 1917) è diventato un parafulmine per le polemiche, spesso intenzionalmente. Vedi, pescando esempi random, quando ha deciso di trasformare la borsa della spesa da 99 centesimi di IKEA in un bene di lusso, oppure quando ha messo i tacchi sulle Crocs, o ancora quando s'è messo a vendere scarpe da ginnastica distrutte per 1850 dollari. Si prosegue poi passando per l'apparizione della sua musa Kim Kardashian al Met Gala 2021 in un look (che di recente lei stessa ha detto di aver odiato di primo impatto, per poi ricredersi) che la vedeva coperta dalla testa ai piedi, passamontagna e guanti compresi, fino all'idea di mandare in passerella dei modelli che sembravano rifugiati e che portavano dei sacchi della spazzatura fatti di costosissima pelle, apparentemente pieni di effetti personali. "La guerra - scrisse a marzo di quest'anno Demna nella nota dove spiegava il perché di questa scelta - ha scatenato il dolore di un trauma passato, un trauma che mi porto dentro dal 1993, quando accadde la stessa cosa nel mio Paese e divenni un rifugiato per sempre. Per sempre, perché è qualcosa che ti rimane dentro. La paura, la disperazione, la consapevolezza che nessuno ti vuole".

L'indignazione provocata da tutti questi e molti altri momenti, è spesso sembrata essere il punto centrale, l'obiettivo finale. Ognuno di noi, davanti ad essi, parlandone e polemizzando, ha solo rafforzato la reputazione di Balenciaga (che è di proprietà di Kering, il conglomerato francese del lusso che possiede anche marchi come Gucci e Saint Laurent) come marchio che costringe i consumatori a cimentarsi con il significato stesso di "gusto". Ora, tuttavia, e in un modo molto simile a quello dello stesso Kanye West che Balenciaga ha cancellato quando è andato oltre la soglia dell'accettabile, le cose gli sono sfuggite di mano, e dalla provocazione al limite, s'è caduti nel disastro, nell'impresentabile e nelle conseguenti scuse pubbliche, segnale che la si è pestata, e pure bella grossa. Ma andando con ordine, negli ultimi quindici giorni ci sono state, una dietro all'altra, due nuove campagne di Balenciaga che hanno portato l'ostilità del pubblico a un nuovo livello. Una presentava foto di bambini che stringevano borse che sembravano orsacchiotti in tenuta da bondage. L'altra presentava foto che includevano documenti relativi alle leggi sulla pornografia infantile. Sommate, hanno scatenato una tempesta di fuoco che si è spostata da Internet a Fox News, alimentata dalle accuse secondo cui Balenciaga avrebbe condonato lo sfruttamento minorile. La controversia è diventata una delle collisioni più esplicite tra cultura, politica, moda e teorie del complotto mai viste prima. Il 28 novembre, quasi due settimane dopo l'inizio della tempesta - e dopo una serie di scuse su Instagram che non sono riuscite a sedarla - il marchio ha rilasciato una dichiarazione ammettendo "una serie di gravi errori per i quali Balenciaga si assume la responsabilità". La casa di moda ha annunciato "indagini interne ed esterne" in corso e "nuovi controlli" e ha affermato che sta contattando "organizzazioni specializzate nella protezione dei minori e che mirano a porre fine all'abuso e allo sfruttamento dei minori". "Vogliamo imparare dai nostri errori e identificare i modi in cui possiamo contribuire a porre rimedio a tutto ciò", si legge nella dichiarazione. La campagna Gift shop (quella con i peluche) è stata scattata dal fotografo italiano Gabriele Galimberti e inizialmente avrebbe dovuto ispirarsi a una serie di sue fotografie che mostravano persone qualunque (tra cui bambini) scartare regali e mostrarne il contenuto, ma aggiungendo alcuni riferimenti punk. Le pettorine e i collari indossati dai peluche erano effettivamente in vendita su Balenciaga, ma non come vestiti utilizzabili dalle persone, bensì come accessori alla moda per animali. Galimberti, che è stato inizialmente accusato per il contenuto della campagna e ha detto di aver ricevuto insulti e minacce di morte online, ma, come potete leggere nel post che ha da poco pubblicato sul suo profilo Instagram, ha detto di essersi limitato a scattare scene già decise dall’azienda. "Come di consueto per uno shooting pubblicitario - ha spiegato, difendendosi - la regia della campagna e la scelta degli oggetti esposti non sono nelle mani del fotografo. Sospetto che qualsiasi persona incline alla pedofilia cerchi materiale sul web e abbia purtroppo un accesso troppo facile a immagini completamente diverse dalle mie, assolutamente esplicite nel loro pessimo contenuto. Accuse come queste sono rivolte contro obiettivi sbagliati e distraggono dal vero problema, e dai criminali. Inoltre, non ho alcun collegamento con la foto in cui appare un documento della Corte Suprema. Quella è stata scattata in un altro set da altre persone ed è stata falsamente associata alle mie foto".

Tornando alla cronologia degli eventi, non molto tempo dopo che la campagna Gift Shop è stata pubblicata online, è iniziata un'ondata di indignazione contro le immagini che giustapponevano i bambini e quello che sembrava l'armamentario del bondage. Ma solo cinque giorni dopo, il 21 novembre, Balenciaga ha lanciato una campagna separata: la campagna pubblicitaria Garde-Robe 2023 del marchio. Gli utenti dei social media hanno ingrandito le immagini della campagna che sembrava contenere, come oggetto di scena, documenti di una decisione della Corte Suprema sulle leggi sulla pornografia infantile. A peggiorare la posizione della maison si sono aggiunti altri dettagli intercettati da attenti osservatori e riassunti da Diet Prada: nelle immagini utilizzate per pubblicizzare la collezione primavera estate 2023 realizzata in collaborazione con Adidas (per la quale hanno posato Isabelle Huppert e Bella Hadid), tra gli oggetti di scena compaiono altri inquietanti rimandiUno è una sentenza del 2008 in cui si legge che “la promozione o la pubblicità della pornografia infantile è un crimine federale non protetto dalla libertà di parola”. L’altro è un libro con le opere di Michael Borremeans, artista che spesso ha utilizzato immagini estremamente disturbanti di bambini.

Le prime risposte del marchio al contraccolpo sono arrivate il 24 novembre, quando si è scusato per la campagna Gift Shop e ha promesso di rimuovere le pubblicità dai suoi canali di social media.“Ci scusiamo sinceramente per qualsiasi offesa che la nostra campagna per le vacanze possa aver causato. Le nostre borse di peluche non avrebbero dovuto essere presenti con i bambini in questa campagna. Abbiamo immediatamente rimosso la campagna da tutte le piattaforme", si legge in una dichiarazione pubblicata su Instagram di Balenciaga il 24 novembre . Ore dopo, una seconda scusa rivolta alla campagna Garde-Robe è stata pubblicata nelle storie di Instagram del marchio. "Ci scusiamo per aver mostrato documenti inquietanti nella nostra campagna", si legge nella dichiarazione. “Prendiamo molto sul serio la questione e stiamo intraprendendo un'azione legale contro le parti responsabili della creazione del set e dell'inclusione di articoli non approvati per il nostro servizio fotografico della campagna Primavera 23. Condanniamo fermamente qualsiasi forma di abuso sui bambini. Sosteniamo la sicurezza e il benessere dei bambini”.

Il 25 novembre, Balenciaga ha presentato documenti al tribunale di New York avviando una causa da 25 milioni di dollari contro la società di produzione North Six e Nicholas Des Jardins, che ha progettato il set per la campagna Garde-Robe. Il documento - una citazione con preavviso - afferma che la società di produzione e lo scenografo si sono resi colpevoli sia in "atti che omissioni inspiegabili" e che tali erano da considerarsi "malevoli o, per lo meno, straordinariamente sconsiderati". Di fatto, il marchio ha affermato che i documenti della Corte Suprema sono stati inseriti nelle fotografie della campagna a sua insaputa e hanno portato a false associazioni tra Balenciaga e la pornografia infantile. Innocente, dunque, fino a prova contraria? Non proprio, perché dal brand stanno prendendo le distanze sempre più celebrities, anche perché la logica vorrebbe che pure se tu fossi stato all'oscuro del progetto di setting della campagna, beh prima di renderla pubblica è ovvio che tu, brand, la debba approvare. Il "io non c'ero, se c'ero dormivo" non regge da qualunque parte lo si guardi. Dopo le scuse, le accuse, insomma, ma lo sguardo del mondo è tutt'altro che benevolo, e persino quello fino a poche settimane fa colmo di amore di Kim Kardashian s'è fatto gelido. “Nei giorni scorsi ho preferito tacere, non perché non fossi disgustata e oltraggiata dalla recente campagna Balenciaga, ma perché volevo avere l’opportunità di parlarne con il loro team per capire come questo sia potuto succedere”: ha scritto così, Kardashian, in serie di stories pubblicate su Instagram, per poi aggiungere che "in quanto madre di quattro bambini, ho trovato le immagini disturbanti. La sicurezza dei bambini deve venire prima di tutto, e nessun tentativo di normalizzare l’abuso sui minori può esistere nella nostra società, punto”. L’imprenditrice, la cui collaborazione ha un valore inestimabile per Balenciaga dato che con i suoi post generano il più alto profitto tra tutte le influencer, ha detto chiaramente di voler rivedere i propri rapporti con il brand. “Apprezzo la decisione di Balenciaga di rimuovere la campagna e di scusarsi”, aggiunge Kim Kardashian, “e sono certa che abbiano compreso la gravità della questione”. Tuttavia “Per quanto riguarda i miei rapporti futuri con Balenciaga, sto rivalutando la mia posizione”. L’imprenditrice e influencer afferma di voler valutare fino a che punto il marchio si assumerà la responsabilità delle proprie azioni, sottolineando che tutto questo “non sarebbe mai dovuto succedere”, e che si aspetta di veder prese alcune decisioni volte alla tutela dei bambini. A posto così? Nemmeno per idea, perché attorno a Kardashian c'è ancora il putiferio. La podcaster Candace Owens, per esempio, ha detto: "Ho chiesto pubblicamente a Kim Kardashian di condannare Balenciaga per la sua campagna pubblicitaria pedofila pensando che sarebbe stato facile per lei condannare la pornografia infantile. Sfortunatamente, mi sbagliavo. Le ci sono voluti sei giorni per rilasciare una dichiarazione patetica in cui non è riuscita a separarsi dal marchio. L'influencer Isabella Maria DeLuca ha invece scritto: “Kim Kardashian ha tagliato i ponti con il padre dei suoi figli ma non con Balenciaga. Il denaro è davvero la radice di tutti i mali". Kim, tuttavia, ha almeno parlato. E per ora è l'unica, mentre nei feed di Bella Hadid e Nicole Kidman, che hanno posato per la campagna, ovviamente non per gli scatti incriminati, le foto promozionali per Balenciaga (nonostante su Hadid circoli la voce che siano stati cancellati, ma basta andare a controllare, ed una parte eccola lì) ci sono ancora, mentre nessuna delle due ha ancora commentato la vicenda

 
 
Link to comment
Share on other sites

On 12/1/2022 at 12:28 AM, MyleneFarmer said:

non-bannabile

Non so infatti più che cosa sia lecito e cosa no, su Ig. Basti pensare ai reel censurati e sbloccabili, che mostrano quasi sempre incidenti il cui epilogo è fatale o quasi. Permettono scene di morte, non mi stupisco facciano altrettanto con uno in posizione doggy e le chiappe fuori. 

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...