Piangere è importante?

[FreakyFred]

Non ho mai pianto per amore, purtroppo aggiungerei.

Questo mi è successo solo una volta, e dopo mi sono sentito un cretino. E mi sento ancora un cretino, perché so che quella sciocchezza non dovrebbe aver significato nulla per me, e invece fa male lo stesso.

Ho pianto anche altre volte; di solito lo faccio quando la solitudine e lo stress che accumulo ogni giorno arrivano al limite. Sempre parlando con qualcuno comunque, o quasi. Altrimenti non ci riesco.

Di solito dopo sto meglio per un po', ma stavolta l'effetto è durato poco, troppo poco. Forse lo farò di nuovo stasera, se ci riuscirò.

[Guest Irish Dragon]

Non si piange... almeno non si piange davanti agli altri... mai mostrare il fianco

 

Già, peccato che a volte costi molta più fatica doversi trattenere. Io ormai sono incapace di piangere o farmi sentire da altri, nonostante i periodi di sconforto più totale... La maledirei volentieri come abitudine, anche se poi il mostrarmi "forte" mi ha evitato problemi ben peggiori.

[shun87]

Nel periodo adolescenziale ho pianto molto... anzi tanto e pure davanti a persone. Penso sia stata la cosa peggiore che abbia mai potuto fare. Ora non piango più.Non divento neanche nervoso, semplicemente se sento il caratteristico groppone salire, ingoio amaro e vado avanti, come se nulla fosse ,con calm,a con giudizio,  facendo prevalere la parte razionale  di me.

Molto autocontrollo e le lacrime al 90% si soffocano tutte.

Odio la compassione e piangere  oltre che darmi  quella sensazione mi sa tanto anche di piccola-innocente-creatura-indifesa che cerca gli altri.. ma specifico che questo è quello che penso caso mai io dovesse capitare a me. Con gli amici è diverso, se loro sono al limite e ne sentono il bisogno, di certo non rimango li a ridere.

in definitiva è importante, per gli altri, io ne faccio a meno.