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Aiuto, depresso e demotivato


rosecoloredboy

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30 minutes ago, Iron84 said:

Dipende da cosa intendi per infarinatura.

Ti assicuro che fosse l'inglese il problema.
Abbiamo problemi enormi con l'italiano e la comprensione del testo.

Voi avete una percezione limitata il mondo non é fatto solo da liceali o universitari purtroppo.

Scusa ma stiamo parlando della categoria di persone a cui appartiene anche l'opener, cioè giovani. 

Non ho capito a chi tu ti riferisca allora. 

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Solo Iron capisce le cose perché 

🧡💙🧡💙💓❣️💔È laureato in giurisprudenza💓❣️💟💞💦🧡💟🧡❣️🧡💙💚🧡💙💦💟💘💝💜💥💟🧡💙🧡💙🧡💙🧡💙🧡💙🧡💙

36 minutes ago, marco7 said:

Siete dei borghesi lascivi che se la tirano per qualche ragione.

solo @Almadel puo' vantare origine veramente proletarie mentre voi fate solo finta.

Esattamente 

Infatti suo fratello sta a brucsell, dice lui 

36 minutes ago, Iron84 said:

Dai i cazzi non li fai rizzare così, scommetto che sai fare di meglio.

 

A parte che non voglio farti rizzare il cazzo 

42 minutes ago, Iron84 said:

E poi il borghese sarei io? Capisco che aver frequentato il liceo classico con il figlio del proprietario del supermercato , del medico o dell'avvocato ti presenti certe realtà che magari continui a frequentare a Milano con gli studenti mantenuti agli studi da giù.
 

Frequento la noblesse di Paderno Dugnano. 🌠🌠🌠🌠🌠

Edited by SabrinaS
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Saramandasama

E dire che trai gay la media di esperti di lingue è alta!

impararela a usare la lingua, cazzo, che quando vi capiteranno calibri importanti sarete impreparati!

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8 minutes ago, nowhere said:

Scusa ma stiamo parlando della categoria di persone a cui appartiene anche l'opener, cioè giovani. 

Non ho capito a chi tu ti riferisca allora. 

DIco che i giovani non sono solo di buona famiglia o di grandi capacità e buona volontà.
TI assicuro che in molti il computer manco ce l'hanno e di certo usare Instagram o FAcebook non li rende molto affini all'uso della lingua in generale.

Anzi a dirla tutta se con FAcebook ci siamo scandalizzati di quanta ignoranza della lingua italiana ci fosse, i nuovi social come Instagram o Tic Tok manco prevedono più l'uso delle parole scritte se non in minima parte.

Quindi figuriamoci l'inglese, poi se dopo le superiori quasi tutti inizino a parlare inglese non so se invece, con infarinatura, significa sapere quelle poche parole di base allora ok.

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Quando sono uscito dal liceo l'inglese non lo conoscevo quasi per nulla. Per una serie di motivi, nonostante avessi frequentato classi dure, quella fu la materia più trascurata dagli insegnanti. Siccome per me era fondamentale saperlo parlare, ho fatto parecchie lezioni con una italiana cresciuta da bambina e per decenni negli States e rientrata a Roma (adesso sta di nuovo in America). Inoltre devo moltissimo ad alcuni ragazzi africani che, laggiù, mi hanno fatto migliorare. E' notevole come sappiano bene l'inglese. Una volta, durante una trasferta fra villaggi non riuscivo a capire il significato di cattle, ma il ragazzo africano non me lo voleva dire in italiano (sapeva anche l'italiano). Mi diceva, in inglese "se te lo dico in italiano te lo scordi. Se ti ci faccio pensare, descrivendoti il significato finché non ci arrivi da solo, te lo ricorderai per sempre", e aveva ragione. Inoltre, tra stranieri da tutto il mondo, laggiù potevamo gioco forza parlarci solo in inglese. Ho fatto due anni fa il TOEFL, dopo una breve preparazione a quel tipo di esame, e ho preso 105 di punteggio. Adesso me lo sto dimenticando, non esercitandomi mai. Ho anche un'infarinatura di russo e portoghese.

Quando avrò conseguito la laurea, come lavoratore altamente specializzato, non rifiuterò affatto un'occasione lavorativa in una nazione economicamente, socialmente e culturalmente abbastanza evoluta (per me, gay).

Ci sono innumerevoli cose che non mi piacciono dell'Italia, potrei scriverne a fiumi. Mi so amalgamare bene in realtà straniere, e con persone non italiane. Non vedo nemmeno un buon futuro per il nostro paese, vedo... declino. Con questo non voglio generalizzare e sono ben consapevole che fuori non c'è l'Eden. Anzi. Forse la qualità di vita italiana resta ancora fra le migliori al mondo. Però, ripeto, ci sono sempre più cose che qui non vanno, e non sono il solo a pensarlo.

Dobbiamo ringraziare di vivere in un mondo globalizzato ed interconnesso, che offre alle merci, ai capitali, ma anche alle persone, di muoversi verso molte realtà che si possono considerare interessanti. Certo non è facile, e noi italiani siamo culturalmente poco abituati ad autogestirci e alla responsabilità personale, alla pianificazione individuale, inoltre fuori da qui le qualifiche professionali, le competenze e simili, sono tenute in grandissimo conto al fine di un buon salario. Ho molti amici e conoscenti che, laureati, sono andati fuori e sono molto soddisfatti, non tornerebbero. Uno si è persino trovato un buon posto in Brasile, figuriamoci.

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57 minutes ago, Iron84 said:

Mi fa ridere pensare che persone che faticano a rivolgere la parola ad estranei perché o timidi cronici o asociali poi imparino una lingua in poche settimane
Evidentemente certi problemi esistono solo per alcuni forumisti ma sono casi unici in realtà siamo tutti super portati per le lingue ( come se poi ogni lingua fosse uguale ) ed in grado di impararla in poche settimane magari parlando con il muro

 

Di cosa stiamo parlando? Di persone che stanno radicate a terra con i chiodi ai piedi o gente che ha volontà di andar fuori? Stiamo parlando di risolvere una necessità di imparare la lingua o parliamo delle genericità di persone il cui mondo si limita a un buon dialetto?
Hanno imparato inglese spagnolo e tedesco (e per gli stranieri l'italiano) persone di cultura zero spinte dalla volontà o dall'obbligo di cambiare per vivere. 
Non credo nella realtà di chi dice "ehi la maggioranza non lo fa perchè è difficile". La maggioranza non lo fa perchè non gliene frega una ceppa.
Ma la necessità forgia la volontà. Se dall'imparare la lingua dipende la tua possibilità di mangiare o muoverti, vedrai che in poco tempo impari.

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9 minutes ago, dokdok said:

Di cosa stiamo parlando? Di persone che stanno radicate a terra con i chiodi ai piedi o gente che ha volontà di andar fuori? Stiamo parlando di risolvere una necessità di imparare la lingua o parliamo delle genericità di persone il cui mondo si limita a un buon dialetto?
Hanno imparato inglese spagnolo e tedesco (e per gli stranieri l'italiano) persone di cultura zero spinte dalla volontà o dall'obbligo di cambiare per vivere. 
Non credo nella realtà di chi dice "ehi la maggioranza non lo fa perchè è difficile". La maggioranza non lo fa perchè non gliene frega una ceppa.
Ma la necessità forgia la volontà. Se dall'imparare la lingua dipende la tua possibilità di mangiare o muoverti, vedrai che in poco tempo impari.

ma certo la mia era una risposta a chi diceva che è "inconcepibile oggi non avere un'infarinatura d'inglese" e che tutti i giovani ce l'abbiano. HO semplicemente constatato che non è assolutamente cosi.

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32 minutes ago, Iron84 said:

"inconcepibile oggi non avere un'infarinatura d'inglese" e che tutti i giovani ce l'abbiano.

E continuo a ripetere che è così. 

Perché se non hai un pc a casa, puoi usare il cellulare che ha persino le app. 

Senza contare il fatto che si trova il medesimo materiale che si trova online tramite pc. 

Perché 

44 minutes ago, dokdok said:

La maggioranza non lo fa perchè non gliene frega una ceppa.
Ma la necessità forgia la volontà. Se dall'imparare la lingua dipende la tua possibilità di mangiare o muoverti, vedrai che in poco tempo impari.

Punto. 

Il resto sono solo cazzate e scuse inutili. 

L'inglese in special modo serve di base praticamente per ogni tipo di lavoro, a meno che non sei un contandino che zappa la terra e vive del suo orto. 

Come serve la conoscenza un minimo dei social se hai un:attività commerciale

Quindi si, per il mercato del lavoro attuale è inconcepibile non conoscere l'inglese. 

Poi se vogliamo negare l'ovvio, mi inizio seriamente a chiedere in quale mondo del lavoro viviate voi per non esservi accorti di come le cose negli ultimi 10 anni siano totalmente cambiate. 

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Punto. 
Il resto sono solo cazzate e scuse inutili. 
L'inglese in special modo serve di base praticamente per ogni tipo di lavoro, a meno che non sei un contandino che zappa la terra e vive del suo orto. 
Come serve la conoscenza un minimo dei social se hai un:attività commerciale
Quindi si, per il mercato del lavoro attuale è inconcepibile non conoscere l'inglese. 
Poi se vogliamo negare l'ovvio, mi inizio seriamente a chiedere in quale mondo del lavoro viviate voi per non esservi accorti di come le cose negli ultimi 10 anni siano totalmente cambiate. 
Dici un'ovvietà ma la realtà é diversa. Oh Nowhere ma non lo dico io lo dicono le statistiche basta farsi un giro su Google.

Poi detto tra noi vorrei vedere in quanti che professano di conoscere l inglese sarebbero in grado di seguire un film in lingua originale.

Comunque sul che sia inconcepibile ti dò ragione ma é una realtà diffusa tutto qui.
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42 minutes ago, Iron84 said:

ma certo la mia era una risposta a chi diceva che è "inconcepibile oggi non avere un'infarinatura d'inglese" e che tutti i giovani ce l'abbiano. HO semplicemente constatato che non è assolutamente cosi.

Numericamente parlando ok. Ma la realtà è che sei inondato di inglese, per non usarlo devi proprio impegnartici. E questo poi, se sei un minimo volenteroso e hai un minimo di ambizione, tipo fare una università seriamente, o imparare qualche professione digitale, o anche fare marketing, per dire le cose più base, non conoscere almeno l'inglese in lettura e scrittura significa essere tagliato fuori dal mondo e dal lavoro.
 

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1 minute ago, Iron84 said:

Dici un'ovvietà ma la realtà é diversa. Oh Nowhere ma non lo dico io lo dicono le statistiche basta farsi un giro su Google.

Poi detto tra noi vorrei vedere in quanti che professano di conoscere l inglese sarebbero in grado di seguire un film in lingua originale.

Comunque sul che sia inconcepibile ti dò ragione ma é una realtà diffusa tutto qui.

Il fatto infatti che dica che sia inconcepibile NON significa ovviamente che io non creda a quanto dici, sia chiaro.

Ci stiamo probabilmente capendo male.

Io sono pienamente cosciente del fatto che ci son fior fiori di ricerche che ci mettono se non ricordo male al quarto posto su più di 30 paesi per quantità di analfabeti funzionali.

E che abbiamo almeno un italiano su quattro che non riesce a capire la sua stessa lingua.

Io però parlo di possibilità, nel senso che i mezzi volendo per arrangiarsi ci sono, perché ringraziando il cielo stiamo nel 2020 e non nel 1920.

Solo che questi mezzi vengono usati per scrivere che il covid non esiste ma è un'invenzione perché ci vogliono infilare il mercurio nelle vene per comandarci tramite il 5G.

Il problema è quello.

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25 minutes ago, Iron84 said:

Dici un'ovvietà ma la realtà é diversa. Oh Nowhere ma non lo dico io lo dicono le statistiche basta farsi un giro su Google.

Poi detto tra noi vorrei vedere in quanti che professano di conoscere l inglese sarebbero in grado di seguire un film in lingua originale.

Comunque sul che sia inconcepibile ti dò ragione ma é una realtà diffusa tutto qui.

ti dirò la verità... io non ho mai frequentano un corso di inglese in una scuola di inglese vera e propria, ma fin da piccolo al pc seguivo film, puttan pop, programmi americani con interviste e musica inglese/in inglese /americana o anche vlog su Youtube in inglese e con gli anni ho migliorato di brutto, al liceo ho fatto inglese poco e male e solo i primi due anni. Alle elementari ho frequentano una scuola che faceva sia inglese che francese. Alle medie ho fatto anche sia francese che inglese. 

Oggi quando ascolto un contenuto in lingua capisco l'80% e 90% delle cose e senza stoppare o andare a vedere cosa significa o mettere i sottotitoli. Nello speaking ho qualche problema ma perché non lo parlo ogni giorno e quindi non ho l'abitudine a pensare in automatico in lingua, nello scrivere me la cavo anche se qualche parola particolare devo googlarla ma solitamente perché la so, ma al momento non mi viene.

Capisco anche mediamente il francese anche se non lo so parlare se non a livello basico. Pur provenendo dalla stessa famiglia però, per dire, mio fratello non sa una cippa di niente. Tipo che fino a poco tempo fa (ora va meglio perché si sta preparando per dei concorsi) non sapeva nemmeno dove si trovasse Pordenone o boh Sondrio o Varese o che fosse il Monferrato (credo sia stato l'ITIS a farlo diventare ignorante su molte cose). 

Comunque su internet c'è di tutto e gratis, l'altro giorno per dire ho trovato un sito di una biblioteca americana/associazione con un sacco di libri gratuiti e scaricabili e mi sono scaricato la grammatica COMPLETA di tedesco, spagnolo, portoghese, svedese, cinese e giapponese. Quella cinese e giapponese non so mai se l'aprirò però intanto l'ho scaricata... di tedesco so poco e niente, non capisco perché alle scuole elementari e medie tanta importante per sto francese e per il tedesco niente. Però su internet ci sono contenuti gratuiti come le soap e i film della televisione tedesca gratis e con i sottotitolo. Aspiro non dico a parlarlo fluentemente ma a capire almeno metà di quello che dicono in questo modo. 

oppure anche netflix basta cambiare la lingua... anche se i sottotitoli non sono alla lettera. Oggi imparare una lingua è molto più facile. Probabilmente in 6 mesi oggi una lingua europea la impari da zero soprattutto se usano i caratteri latini e se lingue romanze. L'inglese essendo lingua globale è anche facile da imparare data la mole di contenuti online gratuiti. 

che poi tutto quello che dite sugli italiani ignoranti, che non capiscono neanche l'italiano e tutto il resto non fa altro che confermare quello che dico sempre qui: ovvero questo non è il paese invidiato che i media politicizzati fanno credere che sia e che siamo in declino culturale, sociale ed economico. 

-----

fatto sta che i mantenuti agli studi stanno anche a Napoli e a Roma.. o peggio Bologna. L'eventuale scarto di numero tra queste città sta nell' attrattività di una città che non è un difetto. 

Edited by SabrinaS
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8 hours ago, SabrinaS said:

Comunque su internet c'è di tutto e gratis, l'altro giorno per dire ho trovato un sito di una biblioteca americana/associazione con un sacco di libri gratuiti e scaricabili e mi sono scaricato la grammatica COMPLETA di tedesco, spagnolo, portoghese, svedese, cinese e giapponese.

Che sito?

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davydenkovic90
8 hours ago, Iron84 said:

Dici un'ovvietà ma la realtà é diversa. Oh Nowhere ma non lo dico io lo dicono le statistiche basta farsi un giro su Google.

Poi detto tra noi vorrei vedere in quanti che professano di conoscere l inglese sarebbero in grado di seguire un film in lingua originale.

Comunque sul che sia inconcepibile ti dò ragione ma é una realtà diffusa tutto qui.

Io ho notato che è una cosa molto più diffusa tra gli studenti del sud. All'università per noi "nordici" (Si fa per dire eh, io ho origini baresi) l'esame di inglese (inglese scientifico, nel mio caso, ma conosco ragazzi di diverse facoltà con altre varianti dello stesso esame per cui è valsa la stessa cosa) era una pura formalità da fare comodamente, se non automaticamente presentando già il FCE (o simili) che avevamo già fatto alle superiori, perché il livello richiesto è quello che teoricamente, secondo i programmi del ministero, dovresti già aver raggiunto alla fine del biennio liceale. C'erano però tanti (non tutti, ma tanti) studenti campani, pugliesi, calabresi e quant'altro, anche molto bravi nelle altre materie, studiosi e determinati (e sta qui il paradosso) che proprio non riuscivano a superarlo, e addirittura qualcuno se lo lasciava come ultimo esame, lo superava con notevole sforzo e per il rotto della cuffia. Avevano appena dato, che ne so, analisi numerica (materia molto complicata) con un bel 25 o giù di lì, e nel frattempo imparavano a descrivere la propria famiglia o i propri hobby in inglese.  Per sopravvivenza, poi, col tempo riuscivano a seguire e comprendere testi universitari in inglese e probabilmente anche corsi e conferenze, ma anche in francese e eventuali altre lingue (come ho imparato io senza aver mai studiato il francese prima di iscrivermi all'Uni, ma è puro istinto di sopravvivenza e abitudine a un certo lessico. In più alcune materie scientifiche sono, di per sé, già delle lingue) ma alcuni di loro non credo che abbiano mai raggiunto una conoscenza dell'inglese tale da seguire un film o sostenere una conversazione quotidiana.

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AndrejMolov89
8 hours ago, Iron84 said:

Dici un'ovvietà ma la realtà é diversa. Oh Nowhere ma non lo dico io lo dicono le statistiche basta farsi un giro su Google.

Poi detto tra noi vorrei vedere in quanti che professano di conoscere l inglese sarebbero in grado di seguire un film in lingua originale.

Comunque sul che sia inconcepibile ti dò ragione ma é una realtà diffusa tutto qui.

Io leggo libri in Inglese. Sto iniziando a capire un po´ il tedesco. Io seguo i film in lingua originale, ogni volta canno qualche parola. Ho avuto una professoressa con i contro coglioni alle superiori. L´inglese viene spiegato come se fosse una lingua morta nella stragrande maggioranza dei casi e lo si impara usando la letteratura inglese.
Morale della favola: il punto é che vi é scarsa selezione del personale docente. Conosco laureati in lingua che non sanno intrattenere una conversazione. Qui dipende essenzialmente da un personale docente che nella stragrande maggioranza dei casi é ignorante come una carampana.

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38 minutes ago, davydenkovic90 said:

Io ho notato che è una cosa molto più diffusa tra gli studenti del sud. All'università per noi "nordici" ma alcuni di loro non credo che abbiano mai raggiunto una conoscenza dell'inglese tale da seguire un film o sostenere una conversazione quotidiana.

Io dubito fortemente, ma qui rientra in una mia percezione personale quindi lascia il tempo che trova, che in generale siano tanti quelli che raggiungano questa conoscenza della lingua da te detta. Inoltre conosco gente che svolge anche ruoli di responsabilità in aziende multinazionali qui a Milano che davvero fatica a mettere due parole in inglese in croce nel senso che, finchè parli con il turco, con lo spagnolo o con il russo l'inglese che hai basta e avanza (in tal caso anche io allora ho un ottimo livello di inglese) ma nessuno di loro sarebbe in grado di sostenere un colloquio con un madrelingua ed infatti è tutto un bluff. Spesso gli ho chiesto ma tu riesci a capirli e la stragrande maggioranza di loro mi ha confermato che "beh...si...si dai...in grandi linee". Ora sul lavoro non esiste una comprensione al 30% a mio avviso ed in sincerità quelli che fanno gli esami in inglese mi fanno ridere. Capisco che spesso sia una necessità nel caso tuo che sei laureato in materie scientifiche ma comunque a mio avviso è una mostruosità didattica.
Magari mi chiamo Morandi che ha fatto "scienze delle costruzioni" con un livello di inglese a comprensione solo dell'80%- Scusa mi fa un pò ridere l'unviersità in inglese si studia nella propria lingua madre non scherziamo!

Ad ogni modo queste sono mie convizioni personali ma che comunque non ribaltano quello che dico, in ambito accademico o universitario gioco forza devi darti da fare. La mia osservazione era legata ai giovani in generale, in maggioranza non laureati e spesso manco diplomati.

9 hours ago, SabrinaS said:

ti dirò la verità... io non ho mai frequentano un corso di inglese in una scuola di inglese vera e propria, ma fin da piccolo al pc seguivo film, puttan pop, programmi americani con interviste e musica inglese/in inglese /americana o anche vlog su Youtube in inglese e con gli anni ho migliorato di brutto, al liceo ho fatto inglese poco e male e solo i primi due anni. Alle elementari ho frequentano una scuola che faceva sia inglese che francese. Alle medie ho fatto anche sia francese che inglese. 

Oggi quando ascolto un contenuto in lingua capisco l'80% e 90% delle cose e senza stoppare o andare a vedere cosa significa o mettere i sottotitoli. Nello speaking ho qualche problema ma perché non lo parlo ogni giorno e quindi non ho l'abitudine a pensare in automatico in lingua, nello scrivere me la cavo anche se qualche parola particolare devo googlarla ma solitamente perché la so, ma al momento non mi viene.

Capisco anche mediamente il francese anche se non lo so parlare se non a livello basico. Pur provenendo dalla stessa famiglia però, per dire, mio fratello non sa una cippa di niente. Tipo che fino a poco tempo fa (ora va meglio perché si sta preparando per dei concorsi) non sapeva nemmeno dove si trovasse Pordenone o boh Sondrio o Varese o che fosse il Monferrato (credo sia stato l'ITIS a farlo diventare ignorante su molte cose). 

Comunque su internet c'è di tutto e gratis, l'altro giorno per dire ho trovato un sito di una biblioteca americana/associazione con un sacco di libri gratuiti e scaricabili e mi sono scaricato la grammatica COMPLETA di tedesco, spagnolo, portoghese, svedese, cinese e giapponese. Quella cinese e giapponese non so mai se l'aprirò però intanto l'ho scaricata... di tedesco so poco e niente, non capisco perché alle scuole elementari e medie tanta importante per sto francese e per il tedesco niente. Però su internet ci sono contenuti gratuiti come le soap e i film della televisione tedesca gratis e con i sottotitolo. Aspiro non dico a parlarlo fluentemente ma a capire almeno metà di quello che dicono in questo modo. 

oppure anche netflix basta cambiare la lingua... anche se i sottotitoli non sono alla lettera. Oggi imparare una lingua è molto più facile. Probabilmente in 6 mesi oggi una lingua europea la impari da zero soprattutto se usano i caratteri latini e se lingue romanze. L'inglese essendo lingua globale è anche facile da imparare data la mole di contenuti online gratuiti. 

che poi tutto quello che dite sugli italiani ignoranti, che non capiscono neanche l'italiano e tutto il resto non fa altro che confermare quello che dico sempre qui: ovvero questo non è il paese invidiato che i media politicizzati fanno credere che sia e che siamo in declino culturale, sociale ed economico. 

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fatto sta che i mantenuti agli studi stanno anche a Napoli e a Roma.. o peggio Bologna. L'eventuale scarto di numero tra queste città sta nell' attrattività di una città che non è un difetto. 

Vero quello che dici ma in generale come dico ai miei studenti "Oggi più che mai l'ignoranza è una scelta e come tale va rispettata come tutte le scelte consapevoli se non fanno del male al prossimo, ma non pretendete che venga difesa e tutelata".
Poi però esistono le capacità che ha ogni persona, io a 36 anni sono consapevole dei miei limiti e delle mie capacità. Sono in grado di leggere, comprendere testi in pochissimo tempo, riesco ad estrapolare i concetti principali e imparo molto velocemente. Ho una spiccata intelligenza sociale e grandi doti empatiche, talmente grandi che spesso cerco di mitigarle con il cinismo. Ho un buon senso critico che insieme alle mie doti empatiche riescono a farmi vedere la realtà nelle sue tante sfaccettature e sono una persona curiosa che si documenta su tante cose. Fine.
Ho una scarsa intelligenza matematica e scientifica, soffro per una mancanza cronica di creativà che riconosco ma non so riprodurre, non sono capace di gestire situazioni complesse, sono ansioso e di conseguenza non so gestire il minimo stress. Sono molto insicuro ma ho la mania del controllo, sono incapace di memorizzare, nelle conoscenze tecniche soffro proprio di una pigrizia mentale. Mi avvilisco facilmente e sono totalmente impaziente quindi sono incapace a raggiungere qualsiasi obiettivo che richieda costanza e forza di volontà se non sono continuamente stimolato da risultati.

Questo per dirti che esitono in noi varie Skills che devono venire fuori e ognuno di noi nè ha una. Ti faccio un esempio, io dico di non parlare l'inglese perchè parlare l'inglese significa sostenere una conversazione con un madre lingua che non sia "Da dove vieni?" "Che tempo fa?" " Hai la ragazza?""Vuoi un pompino?". Per me parlare una lingua significa sostenere una discussione non dico sui massimi sistemi ma almeno essere in grado.
Ho frequentato un corso di sei mesi al British Council e ho passato poi l'estate dello stesso anno a lavorare a Londra, oltre averlo studiato alle superiori e visto serie tv in lingua originale e provato con i film ma con i film troppo difficile. L'inglese non è una lingua tanto difficile da parlare anzi è anche abbastanza facile ma nella comprensione è davvero dura. Noi veniamo da una lingua che pronuncia tutte le sillabe di base mentre gli inglesi non lo fanno e addirittura spesso mangiano le parole. E' una lingua che va imparata ad orecchio una canzone che spesso ogni persona canta a modo suo.  Nelle serie tv riuscivo a capire abbastanza bene perchè imparavo la sonorità del modo di parlare dei protagonisti mentre nei film quando ero entrato in contatto con la lingua del protagonista il film era quasi finito e non avevo capito niente.
Senza contare che quando vai sul posto i madrelingua spesso non sono il massimo della socialità e comunque spesso ti interfacci con non madrelingua e allora è tutto diverso perchè si perde quel livello e via.
Con il tempo e con il lavoro che svolgo il mio interesse e via via scemato ed anche la mia pazienza. Mi tengo il mio livello di lingua su cui non sono portato ma non sono riuscito ad arrivare al livello che io ritengo di parlare una lingua.

Mi fa solo incazzare che persone che parlano inglese maccheronico e che magari perchè sono capaci di sostenere una discussione su grindr con un afroamericano poi pensino di saper parlare inglese e darlo anche per scontato.

 

Sabrina tu sei un ragazzo più intelligente della media è palese ed evidente, probabilmente nella vita hai dovuto tirare fuori un carattere che altri non hanno ma questo è un merito tuo e non un demerito altrui. Io sono sicuro che all'estero non troverai altre Sabrine tanto facilmente o quantomeno non più facilmente di quanto potresti trovarne in Italia.

Anche perchè tendiamo a creare due paesi ideali : l'estero con i pregi presi singolarmente da tutti i paesi del mondo e l'Italia cui riconosciamo pregi e difetti. Bisognerebbe contestualizzare mentre sulla cultura del declino presente nel nostro paese questo è innegabile e in realtà anche difficilmente ritrovabile nella stragrande maggioranza dei paesi stranieri.

15 minutes ago, AndrejMolov89 said:

Morale della favola: il punto é che vi é scarsa selezione del personale docente. Conosco laureati in lingua che non sanno intrattenere una conversazione. Qui dipende essenzialmente da un personale docente che nella stragrande maggioranza dei casi é ignorante come una carampana.

Qualche? Al mio corso al British Council avevo una tipa laureata in lingue che parlava come la fruttivendola sotto casa. Lei responsabilmente ha pensato di imparare la lingua nella quale si era laureata ma come si vede è anche un problema accademico.

Edited by Iron84
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Sfatiamo il mito che all'Università di lingue impari le lingue.

Impari altre 2309840824240 cose fra filologia, linguistica, letteratura e tutto quanto.

Ma è oggettivo che per imparare una lingua hai bisogno di altro che un esame da dare ogni 6 mesi.

Solo che quell'"altro" lo puoi trovare tranquillamente online e lo puoi esercitare pena il perdere le conoscenze acquisite.

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davydenkovic90
42 minutes ago, AndrejMolov89 said:

Ho avuto una professoressa con i contro coglioni alle superiori. L´inglese viene spiegato come se fosse una lingua morta nella stragrande maggioranza dei casi e lo si impara usando la letteratura inglese.

Been there, done that. Tra l'altro, io iniziai a studiare inglese solamente in prima media. Fortunatamente alle medie ebbi delle buone basi. In prima liceo (classico), inspiegabilmente, avevo in classe tre o quattro ragazze provenienti da non so quale scuola sperduta, che alle medie avevano studiato solo francese e ripartimmo da zero. La mia prof del liceo era vecchissima, spiegava in italiano e ci fece studiare l'Inglese come se fosse latino. Probabilmente era il massimo che riusciva a fare ed era già qualcosa perché anche la grammatica è importante. Per compensare e per passione andai a fare un corso con una ragazza australiana il pomeriggio, per 3 anni. Ero in un gruppetto di 3 o 4, tutti gli altri ragazzi venivano dal linguistico, ed erano meno preparati di me. Proprio con questa prof australiana cominciai a prendere l'abitudine di guardare dei film in lingua originale (all'epoca erano gli albori di youtube, non come oggi) perché dopo gli esami oppure in giornate particolari eravamo soliti farlo in classe. E facevamo anche giochi da tavolo tipo Taboo o Scrabble in inglese.

Edited by davydenkovic90
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davydenkovic90
1 hour ago, Iron84 said:

e conosco gente che svolge anche ruoli di responsabilità in aziende multinazionali qui a Milano che davvero fatica a mettere due parole in inglese in croce nel senso che

Le lingue le impari, a quel livello che dici tu, per due motivi:

1) perché hai una passione

2) per sopravvivenza.

Andare a vivere all'estero rientra nel caso 2. Vai all'estero per imparare l'inglese e acquisire competenze ma, quando sei lì, e a patto che tu ci vada da solo e che tu non frequenti altri italiani, sei costretto a capire e a farti capire, e quindi lo scopo diventa sopravvivere. Se sai qualcosa, lo perfezioni, ti poni il problema di come dire una certa cosa, fai pratica (e qui si rientra nel punto 1), e impari a dire non solo una cosa ma a dirla in modo educato e più aderente possibile a quella lingua e non alla tua d'origine. Se invece non sai niente, costruisci mattoncino dopo mattoncino e non ci vuole molto per imparare. Ho già fatto l'esempio di me e dei miei colleghi che abbiamo imparato il francese per osmosi nei primi 3 mesi di università e a tempo record solo perché avevamo un libro in francese  mai tradotto su cui dovevamo dare un esame. Dopo 3 mesi ripetevamo in francese.

Oppure basta pensare, per esempio, ai cantanti d'Opera che imparano l'Italiano (o il francese o il tedesco) semplicemente partendo da quello che cantano e desiderando approfondire.

Il discorso dei ruoli di responsabilità è semplicistico.  Bisogna vedere che ruoli sono, che competenze ci vogliono. Banalmente, troverei molto più grave che non sappia l'inglese (o il russo) una commessa che lavora in una boutique di Gucci a Forte dei Marmi, che non Fabio Fazio che intervista quotidianamente attori e cantanti inglesi o americani, oppure il presidente della Repubblica che incontra la Regina d'Inghilterra, perché tanto c'è Olga Fernando in cuffia o di persona. E se anche dicono qualche frase maccheronica pazienza, mentre la commessa di Gucci se non vende la borsa perché non capisce cosa vuole il cliente, o se involontariamente dice una frase maleducata, è un bel problema.

Certo è che un minimo sindacale uno deve averlo dalla scuola, e la scuola non funziona se all'università arriva gente che dà analisi numerica in quattro e quattr'otto, oppure che fa un progetto per un ospedale con idee originali e plastico meraviglioso, e poi deve soffrire 3-5 anni per dare un esametto di inglese che si convalida con un PET, che è una certificazione che, a cose normali, i ragazzi prendono in seconda liceo. E, mi spiace dirlo, è una cosa molto più frequente tra ragazzi che vengono dal sud. Probabilmente c'è una remora culturale generale verso l'inglese (italiana, e forse in certe zone più accentuata che in altre. Come c'è la remora culturale verso le materie scientifiche) che poi si riverbera anche sulla scuola, e alla fine la pagano anche gli studenti che vorrebbero anche impararlo senza remore di alcun genere, ma che comunque si trovano a dover andare alla stessa velocità degli altri che remano contro. Non me lo spiego altrimenti. Perché, ripeto, va bene non conoscere l'inglese ad un livello avanzato, usciti da un liceo, va bene non essere capaci di seguire un film, ci mancherebbe, non a tutti interessa vedere film in lingua originale, ma è davvero bizzarro che uno debba lasciarsi come ultimo esame, dopo averlo tentato 20 volte, l'esametto d'inglese da 3 crediti, quello che uno che ha fatto un liceo qualunque di solito convalida dopo essersi iscritto perché già in possesso di certificazioni tipo FCE o simili.

Edited by davydenkovic90
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AndrejMolov89
2 hours ago, nowhere said:

Sfatiamo il mito che all'Università di lingue impari le lingue.

Impari altre 2309840824240 cose fra filologia, linguistica, letteratura e tutto quanto.

Ma è oggettivo che per imparare una lingua hai bisogno di altro che un esame da dare ogni 6 mesi.

Solo che quell'"altro" lo puoi trovare tranquillamente online e lo puoi esercitare pena il perdere le conoscenze acquisite.

Infatti, credo che vi sia uno stacco totale tra corso di lingua e lingua parlata. In ogni caso non si tratta unicamente di esercitarsi continuamente, ma anche avere contatti continui e usarla la lingua. L' Italia, di per se', e' un ambiente chiuso a livello internazionale.
Un altro danno importante e' non mettere cinema che mandano il film in lingua originale. Ma qui si potrebbe aprire un discorso infinito...

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9 hours ago, nowhere said:

Che sito?

archive.org , ho scritto nella barra di ricerca "grammar + lingua" e sono apparsi un sacco di libri scaricabili. Ma c'è la qualunque, anche libri dell 1800 tipo o libri di storie genealogiche (americane), diari dei settler. Ed è legale. Solitamente però devi scrivere per tematica e non per titolo esatto di un libro che cerchi perché non ci sono proprio tuttituttitutti. È una no profit americana che scannerizza e digitalizza libri di biblioteche rendendoli disponibili a tutti e ha collaborato anche con alcune università italiane. Per cui quel che c'è... C'è al momento 🌠💥

Passando invece al lato oscuro💦🌋, su internet nerdando durante il lockdown ho trovato anche il Lehninger di Biochimica che si usa a Medicina e che costa 152€, il Netter e anche embriologia di Keith Moore, ma ovviamente non dirò dove. Gratis in pdf 👀 ma non so se mai li aprirò però fa piacere averli. 

 

Ma mi è bastato googlare e girare un po'. Credo che molti neanche siano consapevoli di cosa ci sia su internet e cosa possono cercare, oltre a non saper come cercare le cose o dove. 

Edited by SabrinaS
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1 hour ago, SabrinaS said:

archive.org , ho scritto nella barra di ricerca "grammar + lingua" e sono apparsi un sacco di libri scaricabili. Ma c'è la qualunque, anche libri dell 1800 tipo o libri di storie genealogiche (americane), diari dei settler. Ed è legale.

Si sto guardando, suppongo però che sia necessario registrarmi.
Mi interessava proprio un sito online legale su cui poter leggere del materiale, visto che mi sposto spesso e trovo comodo leggermi i libri su cellulare  e preferibilmente senza scaricare.

Grazie per la segnalazione comunque.

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5 minutes ago, nowhere said:

Si sto guardando, suppongo però che sia necessario registrarmi.
Mi interessava proprio un sito online legale su cui poter leggere del materiale, visto che mi sposto spesso e trovo comodo leggermi i libri su cellulare  e preferibilmente senza scaricare.

Grazie per la segnalazione comunque.

Dipende dai libri, alcuni, molti, puoi scaricarli così senza registrarti altri invece devi loggare e "borrow". Ma te li scarica sull hard disk 

Edited by SabrinaS
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