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Una scala/mappa dell'omofobia interiorizzata, cosa possibile?


Dav1de

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3 minutes ago, marce84 said:

Tu che sei affamato di vita e relazioni e ti sei rapportato anche con stranieri e con culture diverse dalla nostra, hai mai avuto rapporti amicali/sentimentali/sessuali con ebrei?

Che strana domanda 🙂

La mamma del mio primo vero ragazzo era ebrea e ho scopato tre volte con un israeliano,

ma non mi sembravano affatto soffrire di omofobia interiorizzata 🙂

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1 hour ago, Almadel said:

Che strana domanda 🙂

La mamma del mio primo vero ragazzo era ebrea e ho scopato tre volte con un israeliano,

ma non mi sembravano affatto soffrire di omofobia interiorizzata 🙂

No, non era strana. Poichè parlavi di una matrice sionistica, volevo sapere se avevi avuto esperienza diretta e se gli ebrei vivono in modo più problematico la propria omosessualità.

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1 minute ago, marce84 said:

No, non era strana. Poichè parlavi di una matrice sionistica, volevo sapere se avevi avuto esperienza diretta e se gli ebrei vivono in modo più problematico la propria omosessualità.

Ho parlato anche di Greci e Romani, potevi chiedermi se penso che i Milanesi o i Turchi la vivano meglio 🙂

Non mi riferivo alle persone naturalmente, ma alla storia di certe idee omofobe.

La metti giù come se avessi dei pregiudizi verso gli Ebrei come popolo :D

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In realtà nella cultura ebraica sarebbe stato conveniente che esistessero regole sull'impurità degli atti omo-sessuali, perchè avrebbe significato che vi potevano essere anche atti sessuali -di questa natura- "puri"

Fermo rimanendo che è ovviamente irrazionale la credenza in Sé, non è vero che lo sperma deriva dal sangue per cui devo far sesso dopo aver digerito perchè sia "puro" e nasca una discendenza "santa e timorata di dio" ( possibilmente concepita durante la notte di Shabbat )

Il problema è che la regola sull'impurità riguarda solo gli atti sessuali fecondi, cioè etero-sessuali fermo restando il fatto che ad un certo punto nel Medio-Evo anche la tradizione ebraica ( chassidismo centro orientale ) prende una forte piega misogina, che è poi quella degli harredim ultro-ortodossi ( talmente misogini e contrari al piacere etero-sessuale da essere sospetti di omoerotismo o omosessualità ) e la regola sull'impurità assume una forte valenza morale

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1 hour ago, marce84 said:

se gli ebrei vivono in modo più problematico la propria omosessualità.

Se sono Ebrei praticanti non dovrebbero avere né più né meno problemi che abbiano i praticanti delle altre religioni che riportano prescrizioni omofobe, come i Cattolici ed in genere i Cristiani, pur con varie eccezioni soprattutto in ambito riformato, ovvero i Musulmani.

Se sono Ebrei all'acqua di rose, come molti Cristiani oggi, probabilmente non se ne daranno pena più di tanto, potendosi del resto ritagliare, più facilmente dei Cattolici, una propria personale interpretazione dei testi sacri come del resto fanno alcune sette cristiane.

Se sono Ebrei solo perché discendenti da Ebrei, ovviamente non hanno altri problemi che quelli causati dall'omofobia ambiente, ebraica od altra, non risultando, allo stato dell'arte medica, che l'omofobia sia congenita nel popolo ebraico 😉

Edited by Mario1944
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On 1/12/2020 at 8:42 AM, Almadel said:

L'omofobia nel 2020 riguarda essenzialmente i matrimoni gay e le adozioni

e vorrebbero che i gay "facessero le loro cose" lontano dagli occhi della gente per bene.

mettici anche tutto quello che ci tocca leggere ogni santo giugno sui Pride-carnevalata: non è girando conciati mezzi nudi e/o variopinti che otterremo rispettabilità eccetera.

a me fa molta tristezza che lo dicano altri gay

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13 minutes ago, freedog said:

mettici anche tutto quello che ci tocca leggere ogni santo giugno sui Pride-carnevalata: non è girando conciati mezzi nudi e/o variopinti che otterremo rispettabilità eccetera.

a me fa molta tristezza che lo dicano altri gay

Questo credo sia l'unico vero caso di omofobia interiorizzata,

quando cioè un gay ripete quello che sente dire a casa e dagli amici

e si fa l'idea che sia davvero quello il problema sociale degli omosessuali;

come se - prima dei Pride - i gay venissero rispettati e integrati nella società.

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Il fatto che l'omofobia politica si concentri su : fai le tue cose in privato

Denuncia solo una matrice culturale "liberale" dell'omofobo, ovviamente un liberalismo che fa due pesi e due misure, che discrimina ( per intenderci alla Sgarbi ) o un sovranismo o post-fascismo che vuole tinteggiarsi di un certo grado di "tolleranza liberale" ( Meloni ) salvo il fatto che non esita a tirar fuori all'occorrenza scenari complottistici ( teoria del gender ) e spesso risulta essere una tolleranza più per la sessualità in generale ( d'altronde son tutti divorziati conviventi di fatto etc ) che per gli omosessuali in specifico

Comunque un passo avanti rispetto all'aperto disprezzo rivendicato in passato ( sono come cani che pisciano, sono come i pedofili, sono come i parenti incestuosi....cioè fanno schifo )

L'effetto sul piano degli omosessuali è quello di scoraggiare l'assunzione di una identità, la piena accettazione di sé, il CO, l'appropriazione di uno spazio pubblico di espressione di sé ( pride associazioni etc ) ma sarebbe ingenuo ritenere che i pregiudizi contro gli omosessuali sono solo quelli che ricevono la dignità del discorso politico

Si tratta di prendere atto che la rivendicazione pubblica e politica di discorsi omonegativi è più ristretta che in passato

 

 

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1 hour ago, Almadel said:

Questo credo sia l'unico vero caso di omofobia interiorizzata,

quando cioè un gay ripete quello che sente dire a casa e dagli amici

e si fa l'idea che sia davvero quello il problema sociale degli omosessuali;

Un errore eziologico su problemi sociali sarebbe un caso di perversione mentale?:

mi pare esagerato, anche perché è inoppugnabile che spesso le rappresentazioni, per immagini almeno, dei GayPride ne rendono evidenti solo alcuni aspetti ostentatamente carnascialeschi od impudicamente provocatori e dunque le elisioni, più o meno deliberate, nelle storie o nelle cronache non dovrebbero essere imputate alla demenza degli spettatori, ma alla fraudolenza od alla negligenza dei relatori.

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3 hours ago, Almadel said:

Ho parlato anche di Greci e Romani, potevi chiedermi se penso che i Milanesi o i Turchi la vivano meglio 🙂

Non mi riferivo alle persone naturalmente, ma alla storia di certe idee omofobe.

La metti giù come se avessi dei pregiudizi verso gli Ebrei come popolo :D

No, vi prego, non accusatemi pure di essere antisionista! Ammetterai che gli ebrei siano impregnati di cultura ebraica più di quanto un tipo di Ponte di Nona possa essere influenzato dal mondo dell'Antica Roma...

2 hours ago, freedog said:

mettici anche tutto quello che ci tocca leggere ogni santo giugno sui Pride-carnevalata: non è girando conciati mezzi nudi e/o variopinti che otterremo rispettabilità eccetera.

a me fa molta tristezza che lo dicano altri gay

Forse, anzichè scandalizzarsi ed intristirsi, sarebbe bene spiegare - a chi non lo comprende - perchè i Pride abbiano quella cifra stilistica (per quanto sia vero che, come nota Mario facendo ricorso al suo complesso eloquio, siano soprattutto i cronisti a mettere in risalto alcune caratteristiche stilistiche piuttosto che altre).

Edited by marce84
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2 minutes ago, marce84 said:

non accusatemi pure di essere antisionista! 

Be', ma essere eventualmente avversi agli Ebrei come cultori d'una certa religione o come popolo ovvero anche considerandoli, seppur erroneamente, come stirpe omogenea, cioè razza, non implica necessariamente né che non si possa loro concedere il "ritorno a Sion" (sionismo) né che non glielo si possa negare.

Del resto mi risulta che ci siano sette ebraiche fondamentaliste che negano la legittimità dello Stato ebraico costituito in Palestina in forza del sionismo, ma suppongo che i loro capi ed i loro seguaci non siano né antisemiti né antigiudaici 😉

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In genere si scandalizza ed è intristito chi al gay pride non ci va

Purtroppo il problema non nasce da un difetto di comprensione e informazione e quindi non basta in genere informare e spiegare per risolvere

 

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14 minutes ago, Mario1944 said:

Be', ma essere eventualmente avversi agli Ebrei come cultori d'una certa religione o come popolo ovvero anche considerandoli, seppur erroneamente, come stirpe omogenea, cioè razza, non implica necessariamente né che non si possa loro concedere il "ritorno a Sion" (sionismo) né che non glielo si possa negare.

Del resto mi risulta che ci siano sette ebraiche fondamentaliste che negano la legittimità dello Stato ebraico costituito in Palestina in forza del sionismo, ma suppongo che i loro capi ed i loro seguaci non siano né antisemiti né antigiudaici 😉

Ho usato l'aggettivo "superficialmente" per dire anti-ebrei.

10 minutes ago, Hinzelmann said:

In genere si scandalizza ed è intristito chi al gay pride non ci va

Purtroppo il problema non nasce da un difetto di comprensione e informazione e quindi non basta in genere informare e spiegare per risolvere

 

Mi interesserebbe sapere cosa intendi, ma purtroppo mi sono ripromesso di non interloquire più con te, visto l'esito col quale si è spesso concluso il tentativo di dialogare. Dico purtroppo perchè scrivi anche cose intelligenti/interessanti e non sei il Samar-non-so-che di turno.

Edited by marce84
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1 hour ago, marce84 said:

mi sono ripromesso di non interloquire più con te

Una sorte di politica dell'annuncio ripetuto...

Ogni volta che ti riproponi di non interloquire con me, annunci che non intendi interloquire

Ho capito, mi dispiace per te...che vuoi che ti dica?

Edited by Hinzelmann
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1 hour ago, marce84 said:

Mi interesserebbe sapere cosa intendi

che, se tu avessi avuto il piacere di affacciarti alla frocessione, sapresti che il 90 & fischia per cento dei partecipanti sfila ai Pride in t-shirt & jeans, NON mezza nuda o col tacco 12.

Anche solo perchè non ce la faremmo fisicamente a sfilare sotto al sole (quasi) estivo per km (come facciamo a Roma, dove tra buche & sanpietrini vari sarebbe un'impresa oltre i limiti dell'umano fare anche solo 300 metri su quei trampoli).

E ti perdi pure la bellezza di tanti cartelli (o scritte sulle magliette) che si vedono nel corteo più pazzo & variopinto che ci sia, perchè lì puoi liberare tutta la fantasia che vuoi

3 hours ago, Hinzelmann said:

Il fatto che l'omofobia politica si concentri su : fai le tue cose in privato

Denuncia solo una matrice culturale "liberale" dell'omofobo, ovviamente un liberalismo che fa due pesi e due misure, che discrimina ( per intenderci alla Sgarbi )

pure lì tocca capì di quale Sgarbi tra i due bipolari parliamo:

  1. quello che nel 2000 sfilò per tutto il world pride sottobraccio alle trans -e all'epoca ancora non andava tanto di moda fare i friendly-
  2. quello con rigurgiti cattobigotti che ogni tanto (ri)affiora quando vuole attaccare briga
Edited by freedog
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12 minutes ago, freedog said:

pure lì tocca capì di quale Sgarbi tra i due bipolari parliamo

Non nel caso del mio esempio che voleva cogliere proprio la sua bipolarità, ovviamente presa come dato esemplare ( altri come sai si limitano a parlare degli amici gay o dei loro parrucchieri...) di un generico atteggiamento liberal-individualistico quanto alla sessualità, che non si traduce però in niente dal punto di vista politico

Ovviamente se vogliamo valutare veramente la persona non basta e ci toccherebbe di capire, ma se ci limitiamo a parlare di "modo di fare/ atteggiamento alla Sgarbi"  o di sgarbismo direi sia sufficiente

 

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8 hours ago, marce84 said:

Forse, anzichè scandalizzarsi ed intristirsi, sarebbe bene spiegare - a chi non lo comprende - perchè i Pride abbiano quella cifra stilistica

Ma veramente fai?

E tu pensi che simili tentativi di contatto e comprensione non ci siano stati? Ma davvero? 

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4 minutes ago, LocoEmotivo said:

Ma veramente fai?

E tu pensi che simili tentativi di contatto e comprensione non ci siano stati? Ma davvero? 

chissà se conosce la bella differenza tra trovare un punto di contatto e compromettersi al ribasso per elemosinare un poco di accettazione

(a pancia piena ovviamente)

Edited by Dav1de
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18 minutes ago, LocoEmotivo said:

Ma veramente fai?

E tu pensi che simili tentativi di contatto e comprensione non ci siano stati? Ma davvero? 

Sì, dicevo davvero e non sapevo che il corteo avesse una cifra stilistica più anonima di quel che i mezzi di informazione veicolano. D'altronde, non essendoci mai andato come potevo saperlo? Sia ben chiaro che non ho mai manifestato critiche nei confronti di quei cortei, ma in generale non amo i cortei.

13 minutes ago, Dav1de said:

chissà se conosce la bella differenza tra trovare un punto di contatto e compromettersi al ribasso per elemosinare un poco di accettazione

(a pancia piena ovviamente)

Il soggetto sottinteso sarei io? Nel caso, potresti spiegarmi cosa intendi dire? Non mi è chiaro.

Edited by marce84
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Ciao, @marce84 

nel rapporto con gli altri in merito a questioni importanti come questa (anche in generale) 
è importante la comprensione del punto di vista altrui

ma a volte questa non è reciproca.

Trovare un punto di contatto e compromettersi al ribasso per arrivare ad elemosinare un poco di accettazione sono due cose molto diverse,

nel caso del Pride, ma in generale dell'accettazione della nostra diversità come parte della natura e della società umana,

sono state raccolte e presentate prove ed istanze dettagliate ed esaurienti grosse come libri di storia sull'esistenza delle persone LGBTQ fin dagli albori,

tanti le hanno capite, ma molti no, rigettandole in preda all'intolleranza, capace di pervertire e corrompere qualsiasi ideale e qualsiasi religione,

Con le seconde, ci si arriva ad un punto di rottura, soprattutto se ancora adesso comandano governi, istituzioni religiose e culturali ed i loro apparati repressivi,

e quindi arriva la rivolta (come a Stonewall).

 

Non è assolutamente un attacco personale a te, alla fine pensavi chissà cosa ma ti sei reso conto vivendo che erano tutte infondatezze, 

ma esistono molti di noi, che pregni dell'intolleranza che hanno subito a mo di merdoso imprinting culturale e sociale, oppure per opportunismo ed ipocrisia

criticano gratuitamente, ingigantendo i punti critici di decenni di lotte, stralismo senza alternative adeguate o senza nessuna in toto.

 

Io ho cominciato questo brainstorming sotto forma di post, con tutte la dispersività e confusione possibile, ma necessario per individuare il fenomeno dell'omofobia interiorizzata,

e per imparare ed insegnare a nostra volta come combatterlo almeno indirettamente, in virtù della vastità dei comportamenti attribuiti ad essa.

Edited by Dav1de
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40 minutes ago, marce84 said:

D'altronde, non essendoci mai andato come potevo saperlo?

Non farti fare la ramanzina, su.

Ché poi mi tocca accostarti agli aprioristi del Pride in giacca e cravatta e me ne dispiacerebbe, ché non te lo meriti. 

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1 minute ago, LocoEmotivo said:

Non farti fare la ramanzina, su.

Ché poi mi tocca accostarti agli aprioristi del Pride in giacca e cravatta e me ne dispiacerebbe, ché non te lo meriti. 

Tanto al Pride non mi ci porti, è inutile che cerchi di ingenerarmi sensi di colpa! 😆

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5 hours ago, Dav1de said:

nel caso del Pride, ma in generale dell'accettazione della nostra diversità come parte della natura e della società umana,

sono state raccolte e presentate prove ed istanze dettagliate ed esaurienti grosse come libri di storia sull'esistenza delle persone LGBTQ fin dagli albori,

Argomento singolare quello per cui, se una cosa od un comportamento esiste "fin dagli albori" dev'essere accettato od almeno tollerato in perpetuo:

confesso che pur alletta me, che sono un conservatore per scetticismo e non per fede, ma dubito che alletti coloro che sperano costantemente in rivoluzioni che sopprimano nell'uomo vizi o difetti veri o presunti.

 

5 hours ago, Dav1de said:

l'intolleranza, capace di pervertire e corrompere qualsiasi ideale e qualsiasi religione,

Sei sicuro di ciò?

Io direi al contrario che l'intolleranza è il fondamento primario e necessario d'ogni ideale e d'ogni religione;  come infatti potremmo avere un ideale od una religione senza avere insieme intolleranza di tutto ciò che li avversa e contraddice e contraffà?:

Puoi costruire una casa senza togliere di mezzo cose o persone o condizioni ambienti che te ne impediscano la costruzione e, costruitala, te ne impediscano la conservazione?:

impossibile od almeno molto difficile, se tu non sia un dio  😉

Semmai la tolleranza si può esercitare sul modo di rendere efficace il "togliere di mezzo":

allontanarsi,  ignorare, dissimulare, sopportare invece che cacciare, convincere, punire, uccidere.

5 hours ago, marce84 said:

in generale non amo i cortei.

Neppure io:

non ho mai partecipato, neppure da spettatore esterno, ad alcun corteo o manifestazione o processione, che non siano stati funerali o matrimoni di amici intimi o parenti stretti.

Peraltro il nostro giudizio "politico" su tali eventi tumultuosi 😉 dovremmo tentare di formulare prescindendo dai nostri privati piaceri o dispiaceri.

Edited by Mario1944
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  • 2 weeks later...

Nota tecnica 🙂 per Mauzz:

se quoti così, sembra che io abbia scritto quello che in verità hai scritto tu.

1 hour ago, mauzz said:

Che non mi sono perso e non ho capito cosa vuoi dirmi 

Suppongo tu ti riferisca a questo:

"Le categorie omosessuale, bisessuale, eterosessuale presuppongono che il giudizio etico sul desiderio  affettivo con connotazioni fisiche sessuali, cioè il desiderio erotico  presente in un uomo sia diverso secondo la diversità di genere della persona che ne è oggetto:

se la persona è femminile, il desiderio è in sé e per sé lecito;  se maschile, in sé e per sé illecito.

Nella Grecia classica non funzionava così e non dovrebbe funzionare così, almeno a mio giudizio, in una società autenticamente non omofoba.".

Intendo dire che il desiderio erotico, che è un'affettività con effetti fisici di piacere sessuale, in sé e per sé può avere qualsiasi oggetto, non solo animato ed interno alla nostra specie, ma anche animato esterno alla nostra specie o addirittura inanimato.

Il giudizio etico di legitimità od illegittimità sull'oggetto di tale desiderio erotico implica una distinzione categoriale dell'oggetto stesso:

inanimato no, animato sì; bestiale no, umano sì, maschile no, femminile sì (o viceversa nel caso di desiderio femminile),

che poi tende a riverberarsi sul soggetto desiderante:

omosessuali, eterosessuali, bisessuali,

facendone specie distinte e rigidamente separate tra loro, tant'è che poi si insiste sul "nascere omosessuali", "nascere eterosessuali" eccetera a prescindere dalle cognizioni scientifiche in proposito.

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6 minutes ago, Mario1944 said:

facendone specie distinte e rigidamente separate tra loro, tant'è che poi si insiste sul "nascere omosessuali", "nascere eterosessuali" eccetera a prescindere dalle cognizioni scientifiche in proposito.

La parola "biondo" esiste per indicare una precisa categoria di persone sulle quali non vi sono mai stati pregiudizi negativi.

E' anche piuttosto inutile dire che lo si è, visto che che è una cosa che si nota facilmente e neppure particolarmente rara.

Eppure si dice: "Io sono biondo" oppure "Mi piacciono i biondi"; invece di dire: "Ho i capelli di una tonalità del giallo".

Per il colore degli occhi in italiano non esiste una parola sintetica. Si dice "Ho gli occhi azzurri" e non "Sono glaucopide".

In Grecia non esisteva una vera parola per "omosessual", ma esisteva per chi avesse gli occhi chiari.

Perché questo? Per nessun motivo.

E' inutile cercare in italiano un motivo per cui ci sia un solo vocabolo per il colore dei capelli e una locuzione per quello degli occhi.

 

D'altra parte esistono parecchi termini per indicare gli omosessuali, ma nessuno per indicare gli amanti delle persone transessuali.

Perché una cosa così diffusa, in un mondo che ama dare nomi a tutte le peculiarità del comportamento sessuale, non ha un nome sintetico?

C'è un nome persino per chi fa sesso solo se è innamorato ("demisessuale"), ma manca per una cosa simile.

C'è un motivo? Apparentemente nessuno.

 

Per questo sono restio a fare considerazioni di ordine sociale su questi termini,

ma solo di ordine psicologico nei casi in cui - di fronte a una parola breve - si preferisca una locuzione.

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17 minutes ago, Almadel said:

La parola "biondo" esiste per indicare una precisa categoria di persone sulle quali non vi sono mai stati pregiudizi negativi.

Ah si ? Mai sentito dire che le bionde sono stupide ?

http://www.sapere.it/sapere/strumenti/domande-risposte/di-tutto-un-po/perche-bionde-stupide.html

a me sembra che le perle di saggezza che ti pubblichi ultimamente siano alquanto fantasiose e prive di fondamento.

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23 minutes ago, Almadel said:

Per il colore degli occhi in italiano non esiste una parola sintetica. Si dice "Ho gli occhi azzurri" e non "Sono glaucopide".

In Grecia non esisteva una vera parola per "omosessual", ma esisteva per chi avesse gli occhi chiari.

Perché questo? Per nessun motivo.

Direi proprio che sei fuori strada:

i concetti e le parole che li esprimono non esistono "per nessun motivo", quasi ci fossero piovuti sulla testa o, meglio, nella testa per caso;   li abbiamo formati noi nei secoli, nei millenni, per meglio conoscere ciò che ci circonda e manifestare altrui tale conoscenza.

Inoltre non puoi comparare sic et simpliciter i concetti di biondo o di glaucopide con quelli di omosessuale od eterosessale, trattandosi nel primo caso di stati naturali evidenti,  mentre nel secondo si tratta di comportamenti ovvero, anche quando siano considerati stati naturali, non sono evidenti ed in ogni caso implicano un giudizio sui comportamenti che necessariamente dipende dall'etica ambiente.

D'altronde anche il concetto di negro di pelle, pur riferendosi ad un mero stato naturale, s'è nei secoli accresciuto d'un certo giudizio etico sui comportamenti in aggiunta a quello meramente descrittivo di caratteristiche fisiche epidermiche.

 

23 minutes ago, Almadel said:

D'altra parte esistono parecchi termini per indicare gli omosessuali, ma nessuno per indicare gli amanti delle persone transessuali.

Perché una cosa così diffusa, in un mondo che ama dare nomi a tutte le peculiarità del comportamento sessuale, non ha un nome sintetico?

C'è un nome persino per chi fa sesso solo se è innamorato ("demisessuale"), ma manca per una cosa simile.

C'è un motivo? Apparentemente nessuno.

Certo che c'è un motivo:

stati di transizione da un sesso all'altro non sono mai stati considerati dalle moltitudini e forse neppure dai medici, anche perché non mi pare siano molto diffusi o, se preferisci, perché non erano dichiarati fino a tempi recenti.

 

23 minutes ago, Almadel said:

Per questo sono restio a fare considerazioni di ordine sociale su questi termini,

Basta farle di ordine concettuale.... 😉

Edited by Mario1944
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