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Ius Culturae: siete favorevoli?


Aarwangen

Ius Culturae  

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  1. 1. Ius Culturae: siete favorevoli?

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4 minutes ago, Priscilla said:

Forse gli studenti non vogliono andarci perché non passa il metrò e mai ci passerà di questo passo e le facoltà sono in altri quartieri e nessuno vuole farsi 6 km in tram o a piedi.

Porta Palazzo è appena sopra al centro. Barriera poco più a nord abbastanza vicino al campus Einaudi (UniTo) e certamente non nella periferia estrema. 

Fidati che sono altri i motivi per cui vengono evitati. 

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1 hour ago, Uncanny said:

Calma con le insinuazioni.

Almeno nella provincia dove abito io ci sono molti immigrati e ne ho avuti in classe fin dalle elementari, specie albanesi e rumeni.

Di immigrati ne vedo tutti i giorni sui mezzi pubblici, c'è giusto un centro di accoglienza in un paese vicino al mio e passo sempre dalla periferia nord torinese che conosco bene. 

Poi sulla sicurezza di alcuni di questi quartieri del nord di Torino, Porta Palazzo ad esempio, se ne potrebbe discutere ma è un altro discorso. 

I quartieri popolari delle città sembrano votare Lega invece, pure al netto della presenza di voti di persone immigrate. Ferrara e Pisa sono due casi emblematici, ma vale pressoché ovunque. 

Pure a Torino i quartieri della periferia nord sono quelli che votano maggiormente Lega, che invece è più debole nella periferia sud senza immigrati e soprattutto nel centro e la zona collinare benestante. 

A.png

Ahah, ma no :D

Devi paragonare la periferia con la provincia, non con il centro :D

In provincia siete ignoranti e avete pochi immigrati, in periferia siamo ignoranti e abbiamo molti immigrati.

A parità di ignoranza si vota tanto più a sinistra quanto più si è al centro del "problema".

In centro purtroppo ci stanno i ricchi, i quali votano a sinistra perché hanno avuto accesso a una formazione universitaria.

Quelli proprio integrazionisti col botto - i boldriniani di ferro - sono prof universitari che vivono in periferia in mezzo ai migranti.

Io e te - io col liceo in periferia, tu con la laurea in provincia - siamo un po' a metà del guado.

I due estremisti sono appunto i laureati in periferia e quelli con la licenza media in campagna.

L'integrazionismo è direttamente proporzionale al numero di migranti nella tua zona e al tuo quoziente intellettivo.

Perché solo esperienza e intelligenza insieme ti permettono di avere un punto di vista sensato sulla società.

Per far vincere la Destra è necessario isolare gli intellettuali in ghetti bianchi

e costringere i bianchi ignoranti a vivere insieme ai migranti; cosicché chi avrebbe gli strumenti intellettuali

sia lontano dalla realtà dell'immigrazione e vi sia vicino solo chi è prono alla demagogia per insipienza.

E questa cosa non è valida solo per il Nord Italia, ma per tutto l'Occidente.

Dalla Brexit a Trump, da l'AFD tedesco alla Le Pen.

Ed è valido anche per l'Oriente: la sinistra liberale trionfa nelle grandi città turche ed egiziane

mentre in campagna continuano a vincere i partiti islamisti e conservatori.

Non c'è una soluzione: funziona così.

 

Anche tu ti sarai reso conto di essere "molto più a sinistra" dei tuoi compagni delle medie di campagna

e di essere - contemporaneamente - molto più a destra di noi sfigati che viviamo in un condominio in cui siamo gli unici Veneti.

Quando andrai vivere in una città dove gli immigrati ci sono davvero - come Londra, Berlino o Barcellona -

e unirai la tua intelligenza a una vera immersione nella realtà migrante, la Boldrini ti farà un baffo

e regalerai cittadinanze anche ai neg*i che non le vogliono 🙂

 

 

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44 minutes ago, Almadel said:

Devi paragonare la periferia con la provincia, non con il centro :D

Ho paragonato anche la periferia nord con la periferia sud, che è quella della Fiat con immigrati meridionali e senza immigrati stranieri. Di certo non una zona ricca. :D 

Ti assicuro anche che la stragrande maggioranza dei miei conoscenti e amici del mio paesino di destra non sono. La mia comunque non è neanche campagna, è pur sempre area urbana anche se a 30 km dalla città. Fa parte della città metropolitana.

E' vero che ci sono certe tendenze di voto innegabili, ma evitiamo di generalizzare. La periferia delle città generalmente vota Lega tanto quanto la provincia, fatti salvi dei casi particolari.

Questa è la mappa delle elezioni di marzo 2018 a Padova, e parliamo di quando la Lega era ancora al 17%. 
(Il blu ovviamente indica il CDX mentre il verde la Lega).

Immagine.thumb.png.702d19c5a5626d32d2ff54b18974ce31.png

Di immigrati ne vedo tutti i giorni, ci condivido pressoché ogni mezzo pubblico e in alcuni trovo praticamente solo questi. Sono assolutamente "integrazionista", ma integrazionista in senso proprio, cioè l'immigrato deve aderire a quello che è il tessuto socioculturale della nazione di destinazione e integrarsi in essa. Vale anche per me che il prossimo anno voglio trasferirmi in Danimarca eh. 

Altrimenti finiamo con città tribalizzate come appunto Londra, dove ci sono i quartieri nella periferia est con la comunità di pakistani, quelli della periferia sud con quella di neri, poi il quartiere dei somali, degli indiani e così via. Ogni quartiere una diversa comunità di immigrati, autosegregatavisi per stare con i propri simili. Altro che integrazione.

Poi succede come a Birmingham dove come titolava qualche mese fa la BBC la comunità LGBT "non si è mai sentita così vulnerabile" per via delle proteste della comunità musulmana contro l'educazione sessuale, comunità già di suo molto poco tollerante, ancora meno se non integrata. 

Edited by Uncanny
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2 hours ago, Almadel said:

E si sta che è una meraviglia: quattro sushi, tre indiani e sette kebab in poche centinaia di metri.

Se questo è stare una meraviglia...

2 hours ago, Almadel said:

Voi di periferia siete sempre così: per questo nei quartieri popolari si vota PD e nelle campagne si vota Lega:

 

2 hours ago, Uncanny said:

I quartieri popolari delle città sembrano votare Lega invece, pure al netto della presenza di voti di persone immigrate. Ferrara e Pisa sono due casi emblematici, ma vale pressoché ovunque. 

Pure a Torino i quartieri della periferia nord sono quelli che votano maggiormente Lega, che invece è più debole nella periferia sud senza immigrati e soprattutto nel centro e la zona collinare benestante. 

Devo dare ragione ancora una volta ad Uncanny. I quartieri popolari votano non in modo così difforme dalla profonda provincia. Sono i quartieri ricchi che votano diversamente. L'esempio sono la Lombardia e Milano. La Lombardia una regione di destra, con Milano invece molto meno a destra. A Milano, come in quasi tutte le città, i quartieri poveri che votano Lega (o 5S) e i quartieri ricchi che votano PD: https://www.ilfoglio.it/granmilano/2018/03/11/news/mazzate-in-periferia-a-milano-dove-la-sinistra-soffre-e-c-e-molto-da-lavorare-182967/

Ed è anche ovvio che persone acculturata e benestante si identifichino in Calenda o Franceschini, mentre persone con un diverso profilo sociale trovino più facile identificarsi in Borghezio o Taverna.

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1 hour ago, Uncanny said:

Di immigrati ne vedo tutti i giorni, ci condivido pressoché ogni mezzo pubblico e in alcuni trovo praticamente solo questi. Sono assolutamente "integrazionista", ma integrazionista in senso proprio, cioè l'immigrato deve aderire a quello che è il tessuto socioculturale della nazione di destinazione e integrarsi in essa. Vale anche per me che il prossimo anno voglio trasferirmi in Danimarca eh. 

Altrimenti finiamo con città tribalizzate come appunto Londra, dove ci sono i quartieri nella periferia est con la comunità di pakistani, quelli della periferia sud con quella di neri, poi il quartiere dei somali, degli indiani e così via. Ogni quartiere una diversa comunità di immigrati, autosegregatavisi per stare con i propri simili. Altro che integrazione.

deve cioè diventare occidentale, abbandonando i suoi valori e le sue tradizioni….

  alla faccia del  (tuo) liberalismo, mio bel @Uncanny ! un vero sincero volterriano…    

Edited by castello
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12 minutes ago, castello said:

deve cioè diventare occidentale, abbandonando i suoi valori e le sue tradizioni….

  alla faccia del  (tuo) liberalismo, mio bel @Uncanny ! un vero sincero volterriano… 

Non deve necessariamente abbandonarli, ma deve anche integrare quelli del paese di destinazione. 

Dipende poi ovviamente dalla natura di questi valori e tradizioni. 

Un conto è non voler mangiare carne di maiale, un altro è pretendere la macellazione "halal" senza stordimento dell'animale. 

Un conto è tenersi una kippah in testa, un altro è imporre mutilazioni genitali rituali ai propri figli con la circoncisione. 

Un conto è il diritto al credere nella propria religione, un altro è considerare omosessuali e atei feccia e discriminarli.

Edited by Uncanny
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4 minutes ago, Uncanny said:

Non deve necessariamente abbandonarli, ma deve anche integrare quelli del paese di destinazione. 

Dipende poi ovviamente dalla natura di questi valori e tradizioni. 

Un conto è non voler mangiare carne di maiale, un altro è considerare omosessuali ed atei feccia e discriminarli.

Ha diritto anche di pensare che omosessuali ed atei siano la feccia

e IO, vero volterriano!, rivendico per lui questo diritto

(auspicando ovviamente che cambi le sue idee...AUSPICANDO)

come d'altra parte IO ho diritto di considerare feccia i salviniani, ecc...

Altro è pretendere, senza se e senza ma, che un immigrato rispetti la nostra legge

ehhhh  @Uncanny, è proprio vero che siamo tutti liberali ...col culo degli altri!  :D 

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A Torino segregavano letteralmente i meridionali negli anni '60, Uncanny proviene da quel ceppo piemontese, mi arrapa come pochi, anche perché ormai Torino è colonizzata, è ora di liberarla!

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13 minutes ago, castello said:

Ha diritto anche di pensare che omosessuali ed atei siano la feccia

e IO, vero volterriano!, rivendico per lui questo diritto

(auspicando ovviamente che cambi le sue idee...AUSPICANDO)

come d'altra parte IO ho diritto di considerare feccia i salviniani, ecc...

Altro è pretendere, senza se e senza ma, che un immigrato rispetti la nostra legge

ehhhh  @Uncanny, è proprio vero che siamo tutti liberali ...col culo degli altri!  :D 

Ho rimodulato la frase, ma vedo che hai già risposto. Il senso tanto non cambia. 

Il potenziale immigrato ha diritto a pensare che omosessuali ed atei siano feccia, io ho diritto a impedirgli di immigrare nel mio paese in quanto esecutivo o legislatore. :D

D'altronde esiste il diritto ad emigrare dal proprio paese, non quello ad immigrare in quello che si vuole. Ciascun paese regola gli ingressi come meglio crede.

Com'era la storia del diritto a non tollerare l'intolleranza? Visto che va di moda citare il paradosso del liberale Popper, facciamolo sempre e non solo quando ci fa comodo. :D 

I musulmani di Birmingham che hanno fatto sentire "mai così vulnerabile" la comunità LGBT locale mica sono andati contro la legge. Non è con gli auspici che si risolve il problema, non viviamo nel mondo delle favole. 

Comunque mi considero liberale per comodità, non aderisco a nessuna ideologia preconfezionata a cui dovermi adeguare. Ho un mio pensiero autonomo. 

2 minutes ago, Aarwangen said:

Uncanny proviene da quel ceppo piemontese, mi arrapa come pochi, anche perché ormai Torino è colonizzata, è ora di liberarla!

Guarda che sono per 3/4 di sangue veneto e 1/4 calabrese, il mio ceppo è tutto meno che piemontese. :asd: 

Edited by Uncanny
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5 minutes ago, Uncanny said:

Guarda che sono per 3/4 di sangue veneto e 1/4 calabrese, il mio ceppo è tutto meno che piemontese. :asd: 

💥🌊🌊🌊🌊🌊

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10 minutes ago, Aarwangen said:

A Torino segregavano letteralmente i meridionali negli anni '60, Uncanny proviene da quel ceppo piemontese, mi arrapa come pochi, anche perché ormai Torino è colonizzata, è ora di liberarla!

Hai un piano per la liberazione? :asd:

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seeee  seeee  @Uncanny!!!!

 "rimodulare"  , mo si dice rimodulare!

  ha avuto sopravvento il tuo animo profondo illiberale,

e poi…

hai modificato, riscritto radicalmente il tuo pensiero per renderlo conforme a quei principi e valori che da sempre ci sbatti in faccia!! 

      :devil:

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davydenkovic90

l

Cercare info relative al tema di cui si parla qui mi ha portato a vedere dei video della signora Ceccardi, ex sindaca e ora europarlamentare Lega. L'ho sempre ritenuta una figura mitologica che finiva in tv per lo stesso principio per cui i protagonisti di "riccanza" vengono scritturati da MTV, e cioè perché l'audience si alza all'aumentare dell'autostima che lo spettatore prova nel vedere che gente come questa qui, che non solo non ha fatto nulla nellla vita ma non si è nemmeno documentata, va in tv a sciorinare il suo pensiero.

Ho trovato video uno più allucinante dell'altro e mi vergogno che provenga dalla mia stessa provincia. 

Ecco, su questo sono d'accordo con Berlusconi quando diceva che non si può affidare un bar a chi non sa fare neanche un caffé. Il paese ultimamente l'abbiamo affidato a gente che non ha mai fatto niente nella sua vita, ma niente di niente, e non parlo di concludere gli studi, ma almeno leggere un libro ogni tanto. E nel curriculum vantano l'essere stati rappresentanti di classe al liceo.

Sono sconvolto, comunque mi sono fatto anche qualche risata.

 

Edited by davydenkovic90
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7 hours ago, castello said:

seeee  seeee  @Uncanny!!!!

 "rimodulare"  , mo si dice rimodulare!

  ha avuto sopravvento il tuo animo profondo illiberale,

e poi…

hai modificato, riscritto radicalmente il tuo pensiero per renderlo conforme a quei principi e valori che da sempre ci sbatti in faccia!! 

      :devil:

Non hai proprio capito. 

Semplicemente invece di: 

"Un conto è non voler mangiare carne di maiale, un altro è considerare omosessuali ed atei feccia e discriminarli."

Ho riscritto nella forma:

"Un conto è non voler mangiare carne di maiale, un altro è pretendere la macellazione "halal" senza stordimento dell'animale. 

Un conto è tenersi una kippah in testa, un altro è imporre mutilazioni genitali rituali ai propri figli con la circoncisione. 

Un conto è il diritto al credere nella propria religione, un altro è considerare omosessuali e atei feccia e discriminarli"

Ma tu avevi già riposto alla prima forma e quindi semplicemente l'ho fatto notare. Il senso è assolutamente lo stesso. 

Puoi chiamarli illiberale comunque, non mi interessa. Ho già detto che non aderisco a nessuna ideologia preconfezionata e non mi interessa avere la patente di liberale™ dell'Ufficio Patenti Liberali gestito da castello. 

Banalmente applico il paradosso della tolleranza di Popper a tutto tondo e non solo verso certe categorie verso cui fa più comodo. 

Edited by Uncanny
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9 hours ago, castello said:

Ha diritto anche di pensare che omosessuali ed atei siano la feccia

e IO, vero volterriano!, rivendico per lui questo diritto

Entro certi limiti

Voglio dire, noi sull'aborto dove una inconciliabilità di valori aveva prodotto un conflitto fra principi che la legge non aveva risolto, abbiamo trovato la soluzione in un referendum+obiezione di coscienza ( ed in questo strumento abbiamo trovato i margini di tolleranza la concessione di uno scudo personale al nemico sconfitto )

Laddove la legge laicamente trova un compromesso accettabile, libertà di pensiero sì - predicazione pubblica dell'odio no, ci si affida alla Legge

Laddove la legge non sia capace di trovare un compromesso, perchè ad esempio le mutilazioni genitali arrecano danno irreparabile alla Persona ed il principio del rispetto della persona umana è una sorta di meta-principio costituzionale insuperabile, la coscienza laica ci dice anche che un divieto assoluto può esserci

Io direi che il rispetto della persona umana è anche il limite del diritto collettivo alla identità delle minoranze

Poi è chiaro che esistono minoranze liberali - ad esempio la nostra, a cui mai è neanche venuto in mente di imporre pratiche irrispettose della persona ai suoi aderenti -e minoranze illiberali o legate a tradizioni pre-liberali che invece possono incorrere nei limiti previsti dalla legge.

 

 

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14 hours ago, Hinzelmann said:

Entro certi limiti

Voglio dire, noi sull'aborto dove una inconciliabilità di valori aveva prodotto un conflitto fra principi che la legge non aveva risolto, abbiamo trovato la soluzione in un referendum+obiezione di coscienza ( ed in questo strumento abbiamo trovato i margini di tolleranza la concessione di uno scudo personale al nemico sconfitto )

Laddove la legge laicamente trova un compromesso accettabile, libertà di pensiero sì - predicazione pubblica dell'odio no, ci si affida alla Legge

Laddove la legge non sia capace di trovare un compromesso, perchè ad esempio le mutilazioni genitali arrecano danno irreparabile alla Persona ed il principio del rispetto della persona umana è una sorta di meta-principio costituzionale insuperabile, la coscienza laica ci dice anche che un divieto assoluto può esserci

Io direi che il rispetto della persona umana è anche il limite del diritto collettivo alla identità delle minoranze

Poi è chiaro che esistono minoranze liberali - ad esempio la nostra, a cui mai è neanche venuto in mente di imporre pratiche irrispettose della persona ai suoi aderenti -e minoranze illiberali o legate a tradizioni pre-liberali che invece possono incorrere nei limiti previsti dalla legge.

 

 

bell'esempio quello dell'aborto! 

l'ABORTO è considerato nè più nè meno che un omicidio e chi lo pratica un assassino da gran parte dei cattolici; non lo sai?

vuoi vietar loro di pensarlo? a me basta che rispettino la normativa italiana, poi hanno diritto di vedere le cose come preferiscono

l'inconciliabilità del cattolico è nell' esercitare l'aborto, NON PUO' ESSERE INCONCILIABILITA' AL MIO DIRITTO DI ABORTIRE

IO sono ateo: come la mettiamo? rivendico il diritto che non vengano celebrate messe! E' per me una questione inconciliabile!  :D  NO, io ho diritto di non andare in Chiesa, ma non posso ostacolare l'altrui frequentazione ( anzi, l'agevolo, finanziando lo Stato la Chiesa cattolica)

( e ti dirò, da LAICO tutto di un pezzo,   :devil:  , che non mi sta neanche bene quello che tu chiami compromesso sull'obiezione di coscienza in materia di aborto appunto: pure pure per chi era già medico nel reparto all'entrata in vigore la legge, ma se oggi vuoi fare il medico ospedaliero o scegli un altro reparto o pratichi gli aborti… Idem i farmacisti che non vogliono vendere condom o pillola del giorno dopo, facciano un altro commercio, perché tale è tenere una farmacia. Trovo illiberale che le tue idee arrivino a limitare la mia libertà, i miei sacrosanti diritti civili e politici. E basterebbe pensare ai sindaci ed amministratori locali che non vogliono celebrare le unioni civili: nessuno li obbliga a fare i sindaci….)

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1 hour ago, castello said:

Trovo illiberale che le tue idee arrivino a limitare la mia libertà, i miei sacrosanti diritti civili e politici.

Ecco, appunto.

Credi davvero che importare tramite immigrazione orde di omofobi che ti considerano feccia non abbia ripercussioni concrete? Che il pensiero non si possa tradurre direttamente o indirettamente in fatti?

Non è che voglia controllare il pensiero delle persone, ma è una banalità che solo un ingenuo o un ideologizzato non vede che questo pensiero non si limiti a rimanere tale. 

Ad esempio ci sarà un aumento delle violenze verbali e fisiche omofobe, o come dimostra l'Inghilterra ci saranno forti proteste organizzate contro l'educazione sessuale che includa l'omosessualità, oppure come dimostrano molte città europee gli omosessuali non si sentiranno più al sicuro ad avere dimostrazioni pubbliche d'affetto specie in certe zone (ripercussione indiretta). 

Non sto dicendo che chiunque pensi determinate cose le metterà per forza in atto direttamente, ma sicuramente al loro aumento ci sarà un aumento nell'incidenza. E ci saranno comunque le ripercussioni indirette. 

Tu come rispondi a questo? Con volterriani auspici e belle parole?

Edited by Uncanny
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I migranti si adattano abbastanza facilmente alle societa' in cui si trovano a vivere. Non bisogna temere che i migranti esportino da noi i  modelli culturali dei loro paesi di origine.

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18 minutes ago, marco7 said:

I migranti si adattano abbastanza facilmente alle societa' in cui si trovano a vivere. Non bisogna temere che i migranti esportino da noi i  modelli culturali dei loro paesi di origine.

Questo se i migranti si integrano aderendo al tessuto socioculturale del paese di destinazione come ho detto prima, cosa che @castello considera abominio illiberale perché il migrante dovrebbe "diventare occidentale abbandonando i suoi valori e le sue tradizioni…."' 

Pretendere che rispettino omosessuali ed atei a quanto pare è occidentalizzazione illiberale.

Comunque che si adattino o meno e che esportino o meno i loro modelli culturali dipende molto dalla pervasività e forza del modello culturale, dal loro numero, dal fatto che si autosegreghino o meno e tanti altri fattori. Non serve neanche nominarlo uno di questi modelli culturali forti e pervasivi di forte contrasto all'adattamento.

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davydenkovic90
9 hours ago, Uncanny said:

Questo se i migranti si integrano aderendo al tessuto socioculturale del paese di destinazione come ho detto prima, cosa che @castello considera abominio illiberale perché il migrante dovrebbe "diventare occidentale abbandonando i suoi valori e le sue tradizioni…."' 

Pretendere che rispettino omosessuali ed atei a quanto pare è occidentalizzazione illiberale.

Comunque che si adattino o meno e che esportino o meno i loro modelli culturali dipende molto dalla pervasività e forza del modello culturale, dal loro numero, dal fatto che si autosegreghino o meno e tanti altri fattori. Non serve neanche nominarlo uno di questi modelli culturali forti e pervasivi di forte contrasto all'adattamento.

Guarda che si tratta di immigrazione,  di gente che se ne va per trovare una vita migliore perché evidentemente là dove sta non sta bene, non corriamo il rischio di essere colonizzati e diventare provincia d'Uganda. E visto come siamo messi noi a diritti lgbt, grazie al clericalismo, credo che al matrimonio egualitario ci arriveremo nello stesso momento dell'Uganda, guarda.Tra l'altro mi risulta che la Francia, che ha avuto diversi flussi di immigrati ad es. maghrebini nel secolo scorso, sia molto più avanti in tema di diritti lgbt. 

Se dobbiamo parlare di immigrazione, rimaniamo sui problemi concreti e reali, non divaghiamo in psicosi degne qualche salviniano di provincia declinate in salsa gay.

Comunque, ho visto un video in cui la signora Ceccardi (ormai è il mio mito, altro che Elettra Lamborghini) dice che le unioni civili sono una minaccia per il welfare. Devo citare le parole esatte perché sono esilaranti "Io non ho nulla contro gli omosessuali, anzi, spesso sono anche geniali, però anche loro invecchiano, e i giovani non potranno pagare anche le loro pensioni di reversibilità, quindi è giusto che non le abbiano". Ora, anche accettando la bislacca idea di Stato di questa signora, e soprassedendo su altre affermazioni ,del tipo che i costituenti non hanno previsto il welfare per le coppie biologicamente sterili, come può poi gente del suo stesso partito poi affermare che "gli omosessuali non esistono" o che la legge sulle unioni civili va abrogata perché pochissime coppie ne hanno usufruito? 

Delle due l'una: o i gay sono talmente tanti che le loro reversibilità manderanno a puttane il welfare, o sono talmente pochi (o addirittura inesistenti) che non hanno neanche bisogno di una legge. Decidetevi.

Altro paradosso: il problema della natalità. In Italia si fanno pochi figli, però sono illegali numerose tecniche di procreazione medicalmente assistita, che non servono solo ai gay ma anche a molte coppie di eterosessuali sterili o single, e cioè il 90% di quelli che sono costretti a ricorrervi per avere un figlio. Questo non è già un controsenso? Ma lo è anche mettersi a discutere che il bimbo abbia bisogno della mamma e del papà. Questo non manda a puttane il welfare? Pretendere che ci sia corrispondenza biunivoca tra ogni bambino che nasce e una coppia di genitori eterosessuali e non consentire invece, che ne so, a una donna in carriera sui 25-35 anni di ricorrere all'ospedale pubblico per diventare mamma? Deve andare per forza in Belgio, Spagna, a farlo, perché non è la perfetta moglie cattofascista? Per un mero gusto estetico di quesi leghisti e popoli della famiglia e struzzi vari che nascondono la testa sotto la sabbia?

  Perché se è vero che i problemi sono: che cala il PIL e aumentano i gay, che la stepchild è l'anticamera dell'utero in affitto, e che c'è la crisi delle vocazioni all'interno della Chiesa, be', sono un matematico e faccio 2+2, la soluzione che ci propone la Lega per risolvere il problema della natalità può essere una sola: la restaurazione di un clima omofobo nel quale il gay è spinto a sposarsi comunque con una donna e a fare dei figli, oppure a farsi prete, e magari, toh, pure le teorie riparative di Nicolosi. Anche se io ci manderei la Ceccardi a tagliare la legna nel bosco, e non per farla diventare lesbica, ma così almeno sta un po' a contatto con la natura, prova a fare un lavoro manuale, e forse recupera il senso della realtà.

In un altro stupendo video che ho reperito la signora chiede "ma perché non ci occupiamo mai delle persone normali?". E vedo ora, googlando ulteriormente, che ha detto che nella sua famiglia sono tutti "normali", non ci sono gay.

Davvero, Riccanza vale zero al confronto. E non mi stupisce che abbia avuto tutta questa visibilità, che sia stata subito ingaggiata da Salvini e che sia all'europarlamento. 

 

Edited by davydenkovic90
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3 hours ago, Uncanny said:

Pretendere che rispettino omosessuali ed atei a quanto pare è occidentalizzazione illiberale.

Sì.

Nessuno pretende che lo facciano neppure i Cattolici.

Dai Cattolici, dagli Ortodossi, dagli Induisti e dai Musulmani si pretende la stessa cosa:

che rispettino le leggi.

In Italia si è liberissimi di credere che atei e omosessuali vadano all'inferno,

quello che non si può fare è andare in giro a pestarli di botte.

(Cosa che peraltro fanno proprio i difensori dell'Italianità e non certo i migranti).

 

Il problema dell'integrazione in Italia esiste? Certo e si chiama xenofobia.

Non solo tutte le seconde generazioni sono perfettamente integrate,

ma anche le nostre nuove generazioni - i loro compagni di banco - lo sono.

A Padova un imam dava punizioni corporali ai ragazzi a cui insegnava il Corano

e questi lo hanno denunciato su consiglio dei loro amici italiani.

Il guasto arriva quando le seconde generazioni sono isolate dai loro coetanei

(cosa che avviene frequentemente nei quartieri ghetto in Francia, Belgio e UK)

e che in Italia non permetteremo che accada.

E a non farlo accadere saranno le Boldrini e non certo i Salvini.

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A me piacerebbe molto avere le certezze di Uncanny e di Almadel. In realtà invidio di più Almadel, ché almeno campa tranquillo, mentre Uncanny deve vivere nell'angoscia.

On 10/2/2019 at 10:34 AM, Uncanny said:

Puoi ritrovarti cittadini persone che non hanno nulla della lingua e cultura del posto.

Volevo solo far notare che i discorsi sulla "cultura del posto" sono sempre rischiosi e spesso pelosi: si comincia con la cultura e si finisce con le radici cristiane d'Europa o con l'esaltazione del liberalismo classico (o con entrambi contemporaneamente, tanto ormai la confusione è massima). 

Se andiamo a scavare nella "cultura" italiana, temo troveremmo solo invenzioni, autorappresentazioni e presunti modelli che non credo saremmo più disposti a seguire

 

 

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8 hours ago, castello said:

Trovo illiberale che le tue idee arrivino a limitare la mia libertà, i miei sacrosanti diritti civili e politici. E basterebbe pensare ai sindaci ed amministratori locali che non vogliono celebrare le unioni civili: nessuno li obbliga a fare i sindaci…

In realtà  i sindaci leghisti si limitavano a esercitare la prerogativa di delega e per spregio dicevano di aver fatto obiezione,  lo avrebbero fatto comunque perchè è chiaro che un sindaco celebrerà di persona l'1% dei matrimoni del suo comune gli altri li delega ordinariamente, in poche parole la loro supposta obiezione di coscienza era addirittura una menzogna propagandistica.

Si è trattato soltanto di fare lo spregio di non celebrare di persona la prima unione omosessuale del Comune X, il ché più che illiberale lo trovo proprio meschino

2 hours ago, Almadel said:

A Padova un imam dava punizioni corporali ai ragazzi a cui insegnava il Corano

e questi lo hanno denunciato su consiglio dei loro amici italiani.

Il discorso ottimistico si fonda su fenomeni tipo questo, cioè il fatto che gli individui che appartengono a minoranze pre-liberali o illiberali, messi nelle condizioni di esercitare i loro diritti individuali, quindi con un tenore di vita dignitoso ed i diritti di cittadinanza, sentano il bisogno di farli valere, senza bisogno di cancellare la loro identità culturale.

 

 

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davydenkovic90
7 hours ago, Bloodstar said:

i discorsi sulla "cultura del posto" sono sempre rischiosi e spesso pelosi

Ma infatti, neanche io capisco questi discorsi. L'unità di una nazione si fonda sul linguaggio. Quando si parla di "cultura italiana" io ho paura che certi ignoranti si riferiscano al grassoccio zio simil-Salvini che, durante il pranzo della domenica dopo la messa, borbotta sull'ultima partita di calcio, e che uno voglia girare per strada e vedere solo individui simili a lui e simili a quello zio di cui sopra, e non certo alle bellissime e ricchissime tradizioni locali, che tra l'altro in Italia sono tantissime e diverse, anche per i continui flussi migratori, contatti con l'Oriente, e via dicendo.

Io rimango allibito quando criticano il pride, e poi basta uscire un attimo di casa e vedi gente che fuma e bercia in macchina, vecchiette viziate e acide che saltano la fila o che spompinano gelati (sì, li spompinano, e senza gusto, tra l'altro), iguane della domenica mattina che fanno colazione al bar mangiando la sfoglia e tirando fuori quella loro linguetta per toglierne i residui che si appicciano alle labbra dopo il morso, puzzolenti fino alle viscere di qualche tragico Dolce e Gabbana reglato a Natale, mentre sorseggiano un caffè ristretto in tazza grande al vetro. Questa è la "cultura italiana"? E' la panza pelosa di salvini al Papeete? Sono quelli che stanziano fondi ritenendo il Crocifisso uno strumento didattico? Questo è quello che ci interessa salvaguardare?

 

Voglio uscire per un attimo dal ruolo di zia drag che osserva minuziosamente comportamenti, che per molti sembreranno insulsi, dei passanti e, una volta tanto, fare un momento super quark di storia della matematica.

Sapevate che il sistema numerico posizionale indo-arabo, quello che utilizziamo oggi, introdotto nel duecento da Fibonacci che lo importò dalla matematica araba dopo aver compiuto dei viaggi in Africa e in Oriente, fu criticato, a Firenze, perché visto con sospetto in quanto si riteneva che contenesse messaggi segreti crittografati? Immaginate che cosa saremmo stati e cosa saremmo seo un Trump dell'epoca avesse dato seguito a quella paura lì, e avessimo continuato ad utilizzare in Europa il sistema di numerazione europeo, e cioè quello greco-romano, e a fare i conti con l'abaco. Se Fibonacci non fosse andato in Oriente, non avesse tradotto Al Kwarizmi, non avesse importato la matematica araba (l'Europa era rimasta praticamente ferma a Euclide), be' avrebbero, e avremmo perso moltissimo. 

Non voglio paragonare una "sostituzione" culturale (non si può parlare di scambio),  ossia l'aver soppiantato i numeri greco-romani con quelli arabi, con l'immigrazione odierna, peraltro in un paese che è già in crisi di suo, ma solo dire che, se ci appassioniamo ai discorsi folli di Casapound e ai post di Salvini sul casatiello o l'abbacchio quando fino a ieri lo slogan era Roma ladrona (se non è trasformismo questo, altro che Pride) allora, altro che xenofobi, diventiamo semplicemente dei provinciali, resistenti e ostili a qualsiasi forma di progresso e modernità. 

 

Edited by davydenkovic90
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51 minutes ago, davydenkovic90 said:

 Quando si parla di "cultura italiana" io ho paura che certi ignoranti si riferiscano al grassoccio zio simil-Salvini che, durante il pranzo della domenica dopo la messa, borbotta sull'ultima partita di calcio, e che uno voglia girare per strada e vedere solo individui simili a lui

Magari fosse così, magari ci fosse l'onestà di considerare Bombolo uno dei vertici della nostra autentica cultura.

In realtà l'ignorante si fa schermo di una presunta alta cultura italica (fatta di santi, poeti e navigatori) salvo poi voler vivere come Venticello.

Edited by Bloodstar
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Se vi può interessare come confronto in Sud Africa la cittadinanza si ottiene dopo 5 anni di residenza permanente (a sua volta ottenuta dopo 5 anni di residenza temporanea), quindi 10 anni in tutto, e viene automaticamente estesa anche ai figli (se minori) del richiedente. 

Dal punto di vista "culturale" è necessario superare un test di lingua e va fornito un certificato che attesti le competenze linguistiche. 

Non so se una cosa del genere è mai stata proposta in Italia ma sembra ragionevole. 

Più ragionevole che aspettare che un bambino nato in Italia diventi maggiorenne prima che gli venga riconosciuta la cittadinanza e forse più ragionevole del farlo diventare cittadino appena nasce su suolo italiano. 

Edited by Beppe_89
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6 hours ago, Almadel said:

Sì.

Ok, allora i corsi per profughi che fanno mi pare in Germania ma anche altrove in cui spiegano che l'omosessualità non è niente di negativo e che gli omosessuali vanno rispettati, etc. sono "occidentalizzazione illiberale".

6 hours ago, Almadel said:

Nessuno pretende che lo facciano neppure i Cattolici.

Dai Cattolici, dagli Ortodossi, dagli Induisti e dai Musulmani si pretende la stessa cosa:

che rispettino le leggi.

In Italia si è liberissimi di credere che atei e omosessuali vadano all'inferno,

quello che non si può fare è andare in giro a pestarli di botte.

Questa è la stessa ingenuità del volterriano castello. 

I pensieri non rimangono nell'iperuranio, hanno ripercussioni dirette sull'incidenza di certe azioni e indirette sulla vivibilità di un'ambiente. 

Se ne è già discusso in passato, ma avevo già riportato statistiche su come in UK secondo dati della Gay Police Association nel 2006 il 25% delle aggressioni omofobe era stato commesso da musulmani nonostante al tempo fossero appena il 2% della popolazione. Oppure dati di uno studio dell'Università di Amsterdam per cui nel 2007 dei 201 casi di violenza omofoba (dagli insulti alla violenza fisica) denunciati alla polizia ad Amsterdam, 2/3 degli aggressori erano giovani musulmani (il 36% del totale musulmani marocchini), anche riuniti in gang.

E Amsterdam non è il Regno Unito, anzi è un modello di integrazione a quanto pare. I dati poi sono pochi e anche vecchiotti, ma è anche ovvio visto che per motivi politici studi del genere non verrebbero più fatti in quanto considerati "razzisti". Credo comunque che tutti abbiate sentito di quando pochi anni fa uomini olandesi politici inclusi sono andati mano nella mano in solidarietà ad una coppia gay picchiata da una gang, gang che occidentale non era. 

Poi ovvio che anche l'estrema destra sia un problema, ma non nei Paesi Bassi e in molti paesi d'Europa, dove l'omofobia di matrice cristiana è pressoché assente e sta venendo rimpiazzata da quella d'importazione.

Fascio medio e musulmano medio in genere sono due facce della stessa medaglia comunque, uno non giustifica l'altro. Il leghista dirà "e allora i musulmani?" mentre il "boldriniano" invece "e allora i fasci?". Vanno invece denunciati e affrontati entrambi.

4 hours ago, Bloodstar said:

Volevo solo far notare che i discorsi sulla "cultura del posto" sono sempre rischiosi e spesso pelosi

Ho già parlato espressamente di ethos.

"Ethos popolare, nella sua accezione hegeliana e moderna, può intendersi l'insieme di quei valori e quelle norme, di quei codici di comportamento i quali, interiorizzati dall'individuo in funzione della sua integrazione sociale, costituiscono e determinano la disposizione, il carattere, il temperamento culturale di una data popolazione"

Un immigrato di seconda generazione nato e cresciuto in una determinata nazione dovrebbe fare proprio l'ethos del posto, che non significa abbandonare necessariamente il proprio ma quantomeno integrarlo. Un immigrato di prima generazione arrivato da adulto dovrebbe invece almeno conoscerlo questo ethos e rispettarlo. 

Poi certo, anche i valori liberali classici discendenti dall'Illuminismo sono propri della cultura europea. 

Se bastasse solo il linguaggio a rendermi cittadino di una nazione, significa che col mio inglese C1 posso già considerarmi inglese, americano, irlandese, australiano, neozelandese, sudafricano, canadese e maltese? O lo divento solo quando poggio i miei piedi nel rispettivo territorio o come funziona? E cosa è cambiato fra prima e dopo averli poggiati? Qual è il discrimine? Se miglioro un po' il mio discreto francese posso anche considerarmi francese, belga vallone e parte di tutta una serie di altre nazioni di madrelingua francese allora. 

Comunque non vivo con nessuna angoscia come non la vive necessariamente un comunista da dopo la caduta del muro. :D 
Anzi, per quelle che sono le mie idee c'è ancora tempo per intervenire e rimediare. 

Edited by Uncanny
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3 hours ago, Bloodstar said:

A me piacerebbe molto avere le certezze di Uncanny e di Almadel. In realtà invidio di più Almadel, ché almeno campa tranquillo, mentre Uncanny deve vivere nell'angoscia.

In realtà sono costretto ad angosciarmi per cose serie

e non posso farmi il sangue amaro sui tortellini di pollo.

Mi preoccupa dieci volte di più la Lega al 40% che un 4% di Musulmani

e come coppia gay vivremmo molto più serenamente a fianco di una moschea

rispetto a un bar frequentato da fascisti.

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