Jump to content

Perché i millennial non riescono a fidanzarsi


Aarwangen

Recommended Posts

3 hours ago, Isher said:

eventuali ragioni

"Perché è matto come un cavallo" è valida, come ragione eventuale? :hm:

(E, comunque, non è un millennial.)

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 398
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • marce84

    57

  • FreakyFred

    51

  • Almadel

    49

  • Hinzelmann

    48

Top Posters In This Topic

Posted Images

davydenkovic90

Sul discorso dei gay, delle app, dei social, e della scelta, sono d'accordo: sono giochini compulsivi e ripetitivi, non dei canali ad hoc per raggiungere un certo obiettivo. Anzi, proprio il contrario. Ma nemmeno ti ingannano: grindr è per smascherare, non per conoscere

Solo la gallina, comunque, continua a sbattere la testa sulla gabbia, la volpe trova una strategia per uscirne e ottenere ciò che vuole. Lasciamo perdere le teorie sulla degenerazione dei costumi, non ci saranno utili alla risoluzione di un problema concreto e possono andar bene per i gay avulsi di una certa  età ormai arroccati sulle loro torri d'avorio. Proviamo a discutere di altro e in modo propositivo.

Per esempio, a me interessano i seguenti due punti:

1) il troppo peso che viene dato alle app e ai social, che non andrebbe dato. Decisamente troppo il tempo e il cervello che i millennial gay dedicano a questo passatempo compulsivo senza concludere niente di buono. Ci sono persone che si offendono a morte o pontificano a vita per un semplice click, un mi piace, un rimuovi dagli amici, una non risposta su grindr... si è creato un codice di comportamento parallelo in cui un sacco di gente è invischiata e impegnata giornalmente, che però non ha alcun beneficio sulla vita reale

2) Le interazioni umane, e quindi anche le conoscenze, le amicizie o gli amori nascenti, non sono gare fra sé e gli altri, non richiedono doti da performance sportiva ma piuttosto sensibilità, altruismo, carineria, gentilezza. Con queste doti si costruisce un rapporto. Poi è chiaro, magari ti piace anche il ciuffettino o il tizio che studia greco antico, ma di base è carino offrire qualcosa o dedicare del tempo, invece la gente crede sempre di dover apparire cool e smart (spesso anche solo virtualmente) per "prometterla a tutti e non darla a nessuno", come la Lecciso quando compare in tv.

 

 

 

Edited by davydenkovic90
Link to comment
Share on other sites

8 minutes ago, davydenkovic90 said:

ma di base è carino offrire qualcosa o dedicare del tempo, invece la gente crede sempre di dover apparire cool e smart (spesso anche solo virtualmente)

Quanto è vero!

Link to comment
Share on other sites

15 hours ago, davydenkovic90 said:

gli amori nascenti, non sono gare fra sé e gli altri

D'accordo sul dedicare tempo ed essere premurosi in rapporti platonici, ma è anche vero che in amore vince chi fugge, soprattutto in virtù della sovrabbondanza di scelta.

Apparire troppo alla portata di chi ci piace può spingerli a darci per scontati o far loro credere che si possono permettere di meglio.

Non si tratta di una competizione, ma un livello di tensione contenuto è probabilmente salutare per mantenere la relazione romantica viva a lungo.

Edited by wwspr
Link to comment
Share on other sites

davydenkovic90
25 minutes ago, wwspr said:

D'accordo sul dedicare tempo ed essere premurosi in rapporti platonici, ma è anche vero che in amore vince chi fugge, soprattutto in virtù della sovrabbondanza di scelta.

Apparire troppo alla portata di chi ci piace può spingerli a darci per scontati o far loro credere che si possono permettere di meglio.

Non si tratta di una competizione, ma un livello di tensione contenuto è probabilmente salutare per mantenere la relazione romantica viva a lungo.

Una cazzata dietro l'altra, a mio avviso. Comunque ognuno è libero di scegliere l'approccio che vuole, se per lui funziona.

 

 

Edited by davydenkovic90
Link to comment
Share on other sites

45 minutes ago, wwspr said:

un livello di tensione contenuto è probabilmente salutare

Questo vale nei rapporti preda - predatore, o preda - preda quando alla fine fuggono in due. Io voglio che uno che mi piace appaia alla mia portata, altrimenti che sto facendo? Non sto ambendo alla gazzella piu snella per affondare le fauci nelle sue chiappe, no? 

Link to comment
Share on other sites

Chissà che le difficoltà a creare relazioni stabili non dipende anche da questo: l'incontro tra persone che sono convinte che fuggire sia necessario e persone che per questo si sentono rifiutati e si allontanano.

Link to comment
Share on other sites

20 hours ago, Isher said:

Perché alcune persone non riescono a formare una coppia? Forse nel profondo, almeno alcuni, non lo vogliono. Non c'è necessariamente una qualità speciale che si possiede, o non si possiede: ci può essere un "no" interiore, spesso ignoto e ignorato, di cui invece varrebbe la pena di scoprire le ragioni

Apprezzo molto la tua risposta e posso essere in linea di massima d'accordo con te. Tuttavia, la spiegazione che mi sono dato io è un'altra: fondamentalmente non piaccio. Non tanto fisicamente o sessualmente, ma proprio come persona. Non so, evidentemente c'è qualcosa in me che mi rende poco desiderabile, perlomeno a quelle persone che potenzialmente potrebbero piacere a me. Del resto le persone che ho frequentato mi hanno sempre mollato, quindi...

Ma a parte questo, da quello che scrivi, sembri non dare importanza od escludere che possano esistere fattori oggettivi, indipendenti dalla volontà o dall'impegno, che rendono difficoltosa o impossibile la realizzazione di una vita di coppia. Che poi è ciò che l'articolo, anche se in modo superficiale, tenta di spiegare.
Dire che l'acqua trova sempre la via per arrivare al mare, come è stato detto, è come dire che l'ambiente sociale non conta niente e che con una volontà di ferro si può trovare marito a Teheran come a Madrid.

 

Edited by Gondo
Link to comment
Share on other sites

6 minutes ago, Gondo said:

Non so, evidentemente c'è qualcosa in me che mi rende poco desiderabile, perlomeno a quelle persone che potenzialmente potrebbero piacere a me. Del resto le persone che ho frequentato mi hanno sempre mollato, quindi...

Ma, casomai fosse vero, tu sei pronto a cambiare i tratti che non piacciono? 

Poiché se così fosse non significa che non piaci a uno o due ma che sia una cosà più generalizzata e quindi degna di essere corretta. Lo faresti? 

Link to comment
Share on other sites

24 minutes ago, Ghost77 said:

sei pronto a cambiare i tratti che non piacciono? 

Le persone non cambiano. Ognuno è fatto a modo suo. Prendere o lasciare. Poi non vedo perché dovrei essere altro da me stesso, per piacere a qualcuno.

Link to comment
Share on other sites

davydenkovic90

Secondo me ci sono motivi immanenti e trascendenti, in ogni singolo caso, che difficilmente sono comunicabili e comprensibili da fuori (intendo i motivi del perché uno, pur volendola, non ha una relazione). Se ne possono intuire alcuni macroscopici, ma alla fine è una somma di cose gestibili e comprensibili solo da chi le vive.

E di certo, come giustamente dice gondo, non ci si può reinventare e trasformare completamente per il raggiungimento di un obiettivo, specie se questa trasformazione non dà garanzie e insieme ai benefici porta il doppio di svantaggi e noie. 

 

Link to comment
Share on other sites

1 hour ago, davydenkovic90 said:

E di certo, come giustamente dice gondo, non ci si può reinventare e trasformare completamente per il raggiungimento di un obiettivo, specie se questa trasformazione non dà garanzie e insieme ai benefici porta il doppio di svantaggi e noie. 

Esatto!

Link to comment
Share on other sites

3 hours ago, davydenkovic90 said:

Secondo me ci sono motivi immanenti e trascendenti, in ogni singolo caso, che difficilmente sono comunicabili e comprensibili da fuori (intendo i motivi del perché uno, pur volendola, non ha una relazione). Se ne possono intuire alcuni macroscopici, ma alla fine è una somma di cose gestibili e comprensibili solo da chi le vive.

Direi che la penso quasi esattamente all'opposto.

Di solito le persone che sento lamentarsi del loro essere single

sono totalmente ignare del motivo per cui lo sono.

In genere il campanello di allarme mi suona quando sento incolpare la "società".

E probabile però che lo sappiano benissimo, ma che non ce lo vengano a dire

perché vogliono solo una pacca su una spalla e non certo un'analisi impietosa.

D'altra parte se mi rompo una gamba e me ne lamento con gli amici

voglio che mi dicano "Mi dispiace, che sfortuna", non certo che mi facciano la predica

sul fatto che mi piaccia fare free climbing completamente imburrato.

(Vale anche quando le cose ci vanno bene sentimentalmente o professionalmente,

anche se conosciamo i nostri punti di forza e l'impegno che vi abbiamo profuso,

in genere ci stringiamo le spalle e a chi ci loda diciamo "E' stata solo fortuna").

 

Link to comment
Share on other sites

davydenkovic90
6 hours ago, Almadel said:

Direi che la penso quasi esattamente all'opposto.

Di solito le persone che sento lamentarsi del loro essere single

sono totalmente ignare del motivo per cui lo sono.

Intendevo dire che solo la persona stessa può avere un quadro completo e, ragionando, arrivare a capire perché, in ultima analisi, non riesce a mettere in piedi nessuna relazione, non che lo sappia sempre e comunque. Anzi, sono d'accordo anche io che molto spesso non se ne rendono proprio conto. E magari molte cose sono più facili da vedere per un osservatore esterno.

Faccio un esempio banale: uno brutto, antipatico, non dichiarato che cerca di rimorchiare il profilo di grindr più dichiarato, muscoloso e PR che c'è in giro. Ovvio che un terzo capisce perfettamente perché la cosa non va in porto, ma la vera domanda è: perché il ragazzo bruttissimo e antipaticissimo non abbassa le pretese, nel frattempo che fa coming out e si cura un po' l'aspetto fisico? Perché nella mente ha un ideale di potenziale partner totalmente scisso dal piano reale, dalla sua quotidianità? 

Queste risposte può darle (e affrontarle) solo lui.

 

Edited by davydenkovic90
Link to comment
Share on other sites

7 hours ago, Gondo said:

Le persone non cambiano. Ognuno è fatto a modo suo. Prendere o lasciare. Poi non vedo perché dovrei essere altro da me stesso, per piacere a qualcuno

Allora hai ragione, poiché hai risposto proprio secondo il modello di chi tipicamente non piace agli altri, ovvero non provando a mettersi in discussione. Non è né un bene né un male ( per gli altri al di fuori di te) , era solo per capire se la tua fosse un'impressione o meno. 

Anche perché non è vero che le persone non cambiano ;è semmai vero che tu, proprio solo tu, non vuoi cambiare, e generalizzi parlando delle "persone" per dare potere a questo tuo ragionamento. 

2 hours ago, Almadel said:

sono totalmente ignare del motivo per cui lo sono

 Già, e ho sempre paura di causare qualche sorta di paradosso di Fermi cercando di svelarlo loro. 

Link to comment
Share on other sites

3 hours ago, Ghost77 said:

Anche perché non è vero che le persone non cambiano ;è semmai vero che tu, proprio solo tu, non vuoi cambiare, e generalizzi parlando delle "persone" per dare potere a questo tuo ragionamento. 

In questo a me è stata utile la mia più importante relazione etero.

Non so se sia una peculiarità femminile, ma la mia ex mi correggeva di frequente

e sono cresciuto nella convinzione che amare significa doversi migliorare.

A questo mi riferivo con "problemi caratteriali".

Perché anche quando ci sono le imprescindibili affinità sessuale e intesa intellettuale

possiamo anche rovinare tutto coi nostri comportamenti immaturi.

A me è servito molto imparare a dire a mia volta: "Questa cosa mi far star male, smetti di farla"

e insegnare agli altri a farlo: perché è la precondizione per perdonare davvero qualcuno.

Se lasciamo che gli altri ci feriscano senza reagire o se reagiamo in modo rabbioso

gli screzi si accumulano è rovinano anche la migliore affinità e intesa.

Link to comment
Share on other sites

16 minutes ago, marce84 said:

ci sono anche persone incorreggibili che se ne fregano di quello che gli dici. 

Gran parte degli "irrelazionabili lamentoni" è incorreggibile. L'unica è lasciarli andare, come Rose fece con Jack. Altrimenti porta giù anche te. Anche se sulla porta c'è evidente posto per due! 

Link to comment
Share on other sites

16 hours ago, Gondo said:

è come dire che l'ambiente sociale non conta niente e che con una volontà di ferro si può trovare marito a Teheran come a Madrid.

Io non credo che vi sarebbero obiezioni da parte di nessuno nell'ammettere che una influenza ( negativa ) dell'ambiente sociale esista, se parliamo di Teheran.

E' chiaro che in una società iper-omofobica in cui si rischia addirittura la pena di morte, questa influenza verrebbe pacificamente accettata da tutti noi.

Il problema nasce quando si introducono discussioni del tipo "viviamo in un'epoca in cui l'amore è scoraggiato"  che è un tipico argomento da rivista di "attualità e costume", laddove noi però al contrario degli etero che amabilmente ne possono discutere, viviamo ancora in un mondo in cui esistono -solo per noi- ancora dei luoghi in cui l'amore gay è criminalizzato.

Ed a scendere una serie di difficoltà che solo noi dobbiamo affrontare, ad esempio il CO e l'ansia di riconoscimento che ne può derivare o altri condizionamenti ( che non sono meri fatti di costume sociale avendo un loro rilievo politico )

 

Link to comment
Share on other sites

18 hours ago, Gondo said:

Apprezzo molto la tua risposta e posso essere in linea di massima d'accordo con te. Tuttavia, la spiegazione che mi sono dato io è un'altra: fondamentalmente non piaccio. Non tanto fisicamente o sessualmente, ma proprio come persona. Non so, evidentemente c'è qualcosa in me che mi rende poco desiderabile, perlomeno a quelle persone che potenzialmente potrebbero piacere a me. Del resto le persone che ho frequentato mi hanno sempre mollato, quindi...

Ma a parte questo, da quello che scrivi, sembri non dare importanza od escludere che possano esistere fattori oggettivi, indipendenti dalla volontà o dall'impegno, che rendono difficoltosa o impossibile la realizzazione di una vita di coppia. Che poi è ciò che l'articolo, anche se in modo superficiale, tenta di spiegare.
Dire che l'acqua trova sempre la via per arrivare al mare, come è stato detto, è come dire che l'ambiente sociale non conta niente e che con una volontà di ferro si può trovare marito a Teheran come a Madrid.

No, certamente dò importanza alla fetta di mondo in cui si vive (tu e Hinzelmann avete fatto degli esempi irresistibili), e anche solo all'ambiente sociale, alle condizioni di partenza, a molte altre cose di questo tipo. Solo che queste condizioni, proprio perché sono oggettive e di fondo, bisogna poi metterle da parte, sia in pratica, che psicologicamente. Se vivo a Teheran, devo fuggire attraverso la Turchia e andare a vivere altrove; se vivo in un piccolo paesotto isolato, dalla mentalità retrograda, ne devo scappare; se la mia famiglia è omofoba, debbo impegnare tutta la mia prima età per mettermi in grado di lavorare e andarmene di casa. E poi, per il possibile, non se ne parla più. Solo allora comincia la vita. Prima, è stata una preparazione alla vita, o meglio un mettersi in grado di viverla. 

Più in generale, spostando il discorso a questioni di carattere, psicologiche, o analoghe, in certa misura bisogna sempre partire da un presupposto ‘ottimistico’, non perché si sia realmente ottimisti o perché l'ottimismo sia fondato, ma semplicemente perché serve, aiuta: non trascuriamo l'aspetto realistico e pratico di come ci si forma un ambiente sociale, delle amicizie, delle relazioni. Naturalmente è necessario anche il contrario, cioè sapere che ci sono cose che non vanno, e che non tutte le acque troveranno il mare, questo lo si scoprirà cammin facendo, e si cercherà di fronteggiare questa scoperta, cercando, finché è possibile, di non darle l'ultima parola. E quindi tu, se posso permettermi di darti un consiglio, non assolutizzare le tue esperienze in una tesi così radicale («evidentemente non piaccio»), oppure, meglio ancora, se lo fai, abbi il coraggio di andare fino in fondo, e vedi cosa non va in te e se ti è possibile, in qualche misura (totalmente è impossibile, su questo sono d'accordo con te), modificarlo. Spesso basta qualche piccolo cambiamento per mutare un quadro generale. 

Link to comment
Share on other sites

davydenkovic90

Ma tu Gondo, correggimi se sbaglio, non sei un millennial.

I millennial gay si fidanzano con molta più facilità di quelli di generazioni precedenti e la mentalità è diversa, lo vediamo anche nel forum.

Tendenzialmente il gay della vecchia guardia consiglia: "scappa dalla famiglia, vai a vivere in una grande città, e renditi autonomo"... e poi passa il tempo a postare bellezze "maschie" sulla sezione boys and girls e a criticare il matrimonio gay, per esempio. Perché mi sa che quel consiglio dell'andare a vivere nella grande città rendendosi autonomi sottende anche l'idea di non doversi dichiarare manco sotto tortura e vivere comodamente da scapoli, quelli più intraprendenti e attraenti scopando twink su grindr di continuo senza poi mai accollarsene nessuno, quegli altri andando per sale da tè con le colleghe e le amiche a fare da tappezzeria.

Tra l'altro qui si sta parlando del problema dei millennial avere "troppe occasioni" e la grande città dà proprio questo, troppe occasioni e troppa scelta... quindi forse bisognerebbe consigliare ai  gay di lasciare Milano e andare a vivere in città più piccole se vogliono fidanzarsi.

Ma a parte questo dettaglio, mi sembra che i millennial vadano a vivere in grandi città (o comunque dove cavolo vogliono, rendendosi autonomi dalla famiglia) indipendentemente dal coming out, che viene fatto molto prima, in contemporanea o dopo, ma senza alcuna subordinazione all'indipendenza raggiunta o meno (uno fa CO quando se la sente, specialmente quando già intrattiene relazioni che non si possono nascondere). Non ho mai conosciuto ragazzi gay della mia età a cui i genitori hanno tagliato i fondi o abbiano reso la vita impossibile per il fatto di aver detto di essere gay.

E tra l'altro, piccolo appunto, oggi è molto difficile rendersi autonomi e vedo molte coppie etero (ma non solo oggi, anche in passato) avere l'aiuto della famiglia per molte cose, che ne so, acquistare una casa, pianificare un matrimonio oppure aprire uno studio o un negozio. Perché mai un gay dovrebbe sminuirsi e non ricevere aiuto dalla famiglia, per poter realizzare questi desideri? E se per caso un gay non volesse insegnare lettere a Milano o fare l'architetto a Madrid ma aprire una pasticceria in provincia di Salerno? Che deve fare? Suicidarsi?

Riassumendo, il problema del gay nato prima del 1980 nel mettere in piedi relazioni è, molto spesso, quello di non aver fatto coming out con la famiglia e molto spesso nemmeno con amici e colleghi, di essersi reso talmente autonomo e avulso e con uno stile di vita "da single" che per molti versi è più comodo e preferisce non abbandonare. Invece i problemi del millennial sono altri, e valgono più per gli etero che per i gay che sono, ripeto, in controtendenza perché riescono a preparare il terreno per una futura relazione (se gradita) muovendo i primi passi molto presto,  e soprattutto hanno la speranza che questa si realizzi davvero e non solo una vaga idea di fuggire da qualche parte lontano da casa per finalmente perdere la verginità a quarant'anni.

Tra l'altro, anche io che sono del 90, fino a non molti anni fa non avevo in mente nessun tipo di progettualità su me stesso che contemplasse una relazione stabile e duratura e addirittura un'ufficializzazione della stessa, perché davvero prima del 2016 e fino all'ultimo non ho mai creduto che una legge passasse. Adesso, e penso non solo per me, ma anche per altri, la mia mentalità è cambiata e vedo quell'obiettivo come raggiungibile e il suo raggiungimento anche come atto simbolico, rito di passaggio, non solo per me ma anche per la famiglia e la società, esattamente come accade per gli etero che compiono lo stesso passo..

Comunque io non voglio dire che Gondo che andava  4 - 5 volte in palestra oppure quelli che commentano su boys and girls stiano male si sono anche loro cuciti una vita addosso e oggi stanno meglio in quei panni probabilmente starebbero peggio, oggi, provando a vestirne altri. 

Ogni condizione - anche quella del gay avulso - ha i suoi pro e i suoi contro, le sue soddisfazioni e le sue noie. Ognuno compie delle scelte mettendo sulla bilancia pro e contro.

Io direi di aprire un topic "perché Rotwang non riesce a fidanzarsi?", così andiamo meno OT

Link to comment
Share on other sites

Perché nessuno parla della grande superficialità dei tempi? A voi sembra normale che - a parte quelli che si avventano su qualsiasi cosa - su grindr la conditio sine qua non sia la piacevolezza in foto? Che altri fattori che in passato venivano valutati  - interiorità, cultura,  censo, classe sociale - non vengano valutati o vengano valutati solo in un secondo momento? Questo impazzimento per cui tutta quanta la narrazione e, spesso, la narrativa si svolgono attraverso un racconto per immagini credete non abbia forse un peso nell'impedire alle relazioni di prendere forma e nel contribuire a farle miseramente naufragare? 

Edited by marce84
Link to comment
Share on other sites

6 minutes ago, marce84 said:

Perché nessuno parla della grande superficialità dei tempi?

Perché è una cazzata. 

6 minutes ago, marce84 said:

A voi sembra normale che - a parte quelli che si avventano su qualsiasi cosa - su grindr la conditio sine qua non sia la piacevolezza in foto?

Sì, perché su Grindr uno cerca da scopare e non conversazioni brillanti.

6 minutes ago, marce84 said:

censo

Ma come parli? Chi sei? L'amico di nonna Speranza?

 

P.S. se la tua era una provocazione, ci sono cascato con tutte le scarpe.

Edited by Bloodstar
Link to comment
Share on other sites

12 minutes ago, Bloodstar said:

Perché è una cazzata. 

Sì, perché su Grindr uno cerca da scopare e non conversazioni brillanti.

Ma come parli? Chi sei? L'amico di nonna Speranza?

 

P.S. se la tua era una provocazione, ci sono cascato con tutte le scarpe.

Non è affatto una cazzata la superficialità di questi tempi. 

Grindr lo  vendete voi stessi come strumento non solo per scopare, ma anche per conoscere persone e stabilire relazioni. 

Uso la parola censo perché - e visto i tuoi studi dovresti saperlo - è nel nostro dizionario. Se poi dobbiamo impoverirci anche linguisticamente... 

No, non è una provocazione. E non sto dicendo che valutare le persone in base al censo sia cosa buona e giusta. Sto dicendo che prima venivano valutati diversi aspetti di una persona (ed è ovvio che sarebbe bene valutare se una persona è di buoni sentimenti piuttosto che se ricca o meno) e adesso è tutto appiattito sull'immagine e si diventa - al pari di una location figa - soltanto un elemento narrativo sul profilo instagram di qualcuno. 

Edited by marce84
Link to comment
Share on other sites

davydenkovic90
6 hours ago, marce84 said:

Perché nessuno parla della grande superficialità dei tempi? A voi sembra normale che - a parte quelli che si avventano su qualsiasi cosa - su grindr la conditio sine qua non sia la piacevolezza in foto? Che altri fattori che in passato venivano valutati  - interiorità, cultura,  censo, classe sociale - non vengano valutati o vengano valutati solo in un secondo momento? Questo impazzimento per cui tutta quanta la narrazione e, spesso, la narrativa si svolgono attraverso un racconto per immagini credete non abbia forse un peso nell'impedire alle relazioni di prendere forma e nel contribuire a farle miseramente naufragare? 

Faccio un preambolo con una simpatica storiella degli inizi del secolo scorso:

In casa di mio nonno ho ritrovato una lettera che il mio bisnonno - all'epoca studente, parliamo degli inizi del secolo scorso - aveva inviato al futuro suocero per impegnarsi a sposare la figlia una volta terminati gli studi. I due vivevano a distanza (lui a Milano per studio ma era di Parma, mentre lei a Bari). La cosa curiosa è che nella lettera scriveva che la loro relazione, parafrasando un po', non era "come quegli amori superficiali dei giovani d'oggi, che si lasciano e si prendono, ma una cosa seria"

Ecco, questo sentore di superficialità e degenerazione dei costumi a me sembra qualcosa di costante, e non serve ad altro che per infarcire le argomentazioni di luoghi comuni.

Io non credo affatto che grindr o la superficialità dei tempi siano il problema, piuttosto, come già dicevo altrove, mi sembra stupido stare su grindr come galline che sbattono sempre la testa contro la gabbia.

 

Link to comment
Share on other sites

48 minutes ago, marce84 said:

Quindi il fatto che sia simile alle vetrine del quartiere a luci rosse di Amsterdam, dove conta solo l'aspetto, non è un problema? 

E' un problema se usi Grindr.

Se pensi di fare una migliore impressione dal vivo rispetto a una foto,

dovresti cercare una situazione in cui tu possa dare il meglio di te:

come un locale o un'associazione politica/sportiva/culturale.

Oppure dichiararti in continuazione con tutti, di modo che qualche amica

a un certo punto ti dica: "Devi assolutamente conoscere Pierfrancesco!"

O qualcuno ti si avvicini per dirti: "Ti andrebbe di prendere un caffè con me?"

Per riuscire a farlo in genere bisogna riuscire prima a superare alcuni problemi sociali

che di solito vengono aggirati dall'utilizzo delle app.

Link to comment
Share on other sites

4 hours ago, davydenkovic90 said:

Tendenzialmente il gay della vecchia guardia consiglia: "scappa dalla famiglia, vai a vivere in una grande città, e renditi autonomo"... e poi passa il tempo a postare bellezze "maschie" sulla sezione boys and girls

Dacchè, per meri limiti anagrafici, mi sento chiamato in causa in questa descrizione, sappi che non mi ci riconosco affatto!

Ho consigliato -l'ho fatto, lo faccio e continuerò a farlo- di scappar via dalla dimora avita a chi ci vive situazioni tossiche (ogni riferimento ad @Olimpo è puramente voluto).

fortunatamente non per tutti è così, ma in quei casi bisogna andarsene LONTANO da casa, per pura sopravvivenza!

--

3 hours ago, marce84 said:

Perché nessuno parla della grande superficialità dei tempi? A voi sembra normale che - a parte quelli che si avventano su qualsiasi cosa - su grindr la conditio sine qua non sia la piacevolezza in foto? Che altri fattori che in passato venivano valutati  - interiorità, cultura,  censo, classe sociale - non vengano valutati o vengano valutati solo in un secondo momento?

tesoro, tu non hai mai bazzicato fratte, battuage e simili, nevvero?

perchè, nel caso, conosceresti da solo quale sia il livello della cazzata monumentale che hai scritto!

sta superficialità (che poi è la banale ruzza di fare sesso con chi ti attizza) esiste fin dalla notte dei tempi;

le favolette sui bei tempi antichi & la loro morigeratezza lascale alle pudiche damine settecentesche & al loro virgineo rossore, ok?

Edited by freedog
Link to comment
Share on other sites

19 minutes ago, freedog said:

tesoro, tu non hai mai bazzicato fratte, battuage e simili, nevvero?

perchè, nel caso, conosceresti da solo quale sia il livello della cazzata monumentale che hai scritto!

sta superficialità (che poi è la banale ruzza di fare sesso con chi ti attizza) esiste fin dalla notte dei tempi;

le favolette sui bei tempi antichi & la loro morigeratezza lascale alle pudiche damine settecentesche & al loro virgineo rossore, ok?

No, mai frequentati. Tuttavia, sono consapevole che anche lì ciò che conta è l'aspetto, con almeno il vantaggio che la realtà è nuda e cruda e non si presta a manipolazioni (foto opportunamente modificate, foto accuratamente selezionate, foto non proprie).

1 hour ago, Almadel said:

E' un problema se usi Grindr.

Se pensi di fare una migliore impressione dal vivo rispetto a una foto,

dovresti cercare una situazione in cui tu possa dare il meglio di te:

come un locale o un'associazione politica/sportiva/culturale.

Oppure dichiararti in continuazione con tutti, di modo che qualche amica

a un certo punto ti dica: "Devi assolutamente conoscere Pierfrancesco!"

O qualcuno ti si avvicini per dirti: "Ti andrebbe di prendere un caffè con me?"

Per riuscire a farlo in genere bisogna riuscire prima a superare alcuni problemi sociali

che di solito vengono aggirati dall'utilizzo delle app.

Il discorso non è riferito a me, alla mia più o meno marcata fotogenicità. Voglio solo sottolineare che le persone vengono valutate sotto diversi aspetti: bellezza, lunghezza peniena, cultura, bontà di sentimenti,  cultura, simpatia, costo delle scarpe indossate, stipendio mensile, famiglia di provenienza, ecc... I più vari, insomma.  E gli aspetti che vengono valutati dicono molto del valutatore, rivelandone spesso la piccineria (ma questo è un altro discorso). Tuttavia, la valutazione è bene che sia multidimensionale. Se ti basi solo su un elemento - utilizzando applicazioni e battuage, l'elemento è l'aspetto (al massimo il ruolo sessuale e la lunghezza del pene) - ti stai appiattendo molto. Valutare l'altro sulla base di un solo elemento anzichè sulla base di più di uno, restringe la cernita e rende meno ancora più precario e temporaneo il nostro interagire con l'altro.

Edited by marce84
Link to comment
Share on other sites

4 minutes ago, marce84 said:

con almeno il vantaggio che la realtà è nuda e cruda e non si presta a manipolazioni (foto opportunamente modificate, foto accuratamente selezionate, foto non proprie).

Vabbè, ma allora non è una vetrina ( in effetti si sente dire, ma una puttana in vetrina, lei sì che si espone...al giudizio dei passanti )

Tu sei del partito che il sesso fine a se stesso ti intimorisce e preferisci pensarlo come mezzo per un fidanzamento ( non sei il solo )

Fossi in te mi concentrerei su questo, se è una inibizione che vuoi provare a superare oppure no e fino a che punto, non saresti certo la prima persona che passa dal forum che fa del sesso occasionale solo nella fase sperimentale in cui si dà una educazione sessuale e poi smette, laddove è corretto dire come fa @freedog che il sesso occasionale seppur in forme e con mezzi diversi i gay probabilmente lo fanno dai tempi di Adamo&Eva.

D'altronde quando avrai sperimentato, possibilmente con esperienze positive  che dovrebbero procurarti piacere, avrai quella motivazione in più per affrontare le cose veramente faticose, cioè quei problemi sociali che a loro volta ti spaventano

Altrimenti : non faccio questo, non faccio quello...è tutto uno schifo...finisci per non fare un tubo

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...