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Agender


Bad_Romance

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1 hour ago, Bad_Romance said:

Si infatti comunque ma io alla fine mi definirei omosessuale

Ma certo, semplicemente dicevo che dovendo paragonare le esperienze sessuali e sentimentali di etero e gay, ne abbiamo due che condividono un problema di identificazione nel genere, come siete tu e Catilina, non mi pare abbia senso mettersi ad ipotizzare la condizione di presunti etero e gay medi, che peraltro nessuno può veramente conoscere o a cui non si possono neanche fare domande, piuttosto che proporre strampalati esperimenti.

Ci siete voi due, siete entrambi agender uno etero, l'altro gay con esperienze reali e comunicabili

Magari va detto che Catilina ha dei problemi ( neurodiversità, depressione ) che si vanno ad aggiungere, per lui per esempio "prendere l'iniziativa" può essere particolarmente faticoso e però in quanto etero solo 1 donna ha preso l'iniziativa con lui ( mentre come gay capita abbastanza spesso che un altro maschio lo faccia al posto tuo, tanto è vero che è capitato pure a lui per sbaglio...)

Poi c'è sempre @FreakyFred che interverrà per precisare che la differenza all'atto pratico è minima perchè i gay in ogni caso scompaiono....dopo l'aperitivo davydenkovic va servito l'amaro  Lol

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3 hours ago, marco7 said:

Potresti fare un esperimento @Catilina : iscriverti a gayromeo o grindr e vedere se ci sono maschi interessati a te.

non potrei mai fare certe cose, sono troppo sincero per introdurmi in un ambito in cui dovrei spacciarmi x quello che non sono 

la mia esperienza pregressa la dice già abbastanza chiara 

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davydenkovic90
8 hours ago, Saramandasama said:

Non era un punzecchiamento.

 Isher, credo fossero secoli che non scrivesse sul forum. Eppure ha avuto la stessa impressione di tanti altri sul tuo modo di approcciarti agli utenti del forum.

Suvvia, non possono essere sempre gli altri ad avere impressioni sbagliate, no?

Bacioni stellari

Veramente sono mesi che provochi (non so se lo fai solo con me o anche con tutti gli altri, perché non ti seguo nel forum), ma la cosa mi lascia del tutto indifferente, sappilo. 

Leggermente squallido tentare di avvalorare il tuo punzecchiamento chiamando in causa una serie di fantomatici utenti (che onestamente non vedo o non si palesano, a parte uno o due) che avrebbero di me di me una brutta opinione. Conosco e sento/vedo quotidianamente diversi utenti del forum conosciuti nel tempo e non hanno questa idea di me, né per come mi comporto nel forum, né fuori. Del tutto legittimo che a qualche utente che non mi conosce abbastanza io possa dare un'impressione sbagliata, ma non cambierei comunque il mio modo di pormi perché non ritengo di essere violento, mai, neanche involontariamente. Men che meno se il consiglio mi giunge da un utente con (minimo) altri 20 profili, bannati tutti e 20.

E al di là del topic in sé, è piuttosto arcaico tentare di farsi la ragione appellandosi a una massa di individui che la pensano come noi.  E' quello che sta alla base del bullismo, per esempio. Noi siamo forti e abbiamo ragione perché siamo in tanti e abbiamo tutti la stessa opinione, tu sei sbagliato a priori perché non fai parte del nostro nutrito gruppo. Se per te dico qualcosa di sbagliato, citami quella frase e di' la tua, come hanno fatto Almadel e Isher (al netto del giudizio di violenza, che rigetto)

Penso venga a noia anche scrivere monoriga contro utenti che non ci piacciono. Forse prima o poi inizierai ad argomentare un qualche tuo punto di vista sugli argomenti proposti, come, appunto, si dovrebbe fare in un forum.

Per tutto il resto ci sono la moderazione e i messaggi privati.

Mi scuso per l'off topic.

5 hours ago, Catilina said:

molti di voi hanno colto nel segno

più di una volta mi sono rivolto a siti per single e sono state tutte perdite di tempo

appena mi abbonavo mi attivavo subito per contattare quante più donne e ragazze potessi; ma alla fine pochissime rispondevano e solo per dirmi "no grazie". Con qualcuna sono riuscito a intavolare effimere conversazioni, salvo poi vederele dileguarsi 

il fatto è che le utenti di quei siti sono terribilmente esigenti: voglio trovare adoni palestrati, alti e soprattutto danarosi 

insomma quel tipo di partner che non avrebbero alcun bisogno di ricorrere alla rete per trovare una compagna 

le uniche ricettive in questi siti sono zoccole (o fake) in cerca di clienti segaioli, dalle quali ho imparato rapidamente a prendere le distanze

l'unica persona che abbia tentato un approccio con me in buona fede è stato un maschio settantenne su lovepedia,  che non si era curato troppo di leggere prima il mio profilo: cosa che ho dovuto ribadirgli a chiare lettere come risposta   

del resto mi capitò anche un'altra volta all'università, da parte di collega 

è triste pensare che siano state le uniche volte in cui qualcun'altro ha provato ad approcciare me e non viceversa  

[[Template core/front/global/commentEditLine is throwing an error. This theme may be out of date. Run the support tool in the AdminCP to restore the default theme.]]

Di questo s'era già parlato nell'altro topic, se non ricordo male.

Brevemente (anche perché off-topic), è chiaro che questi approcci con ragazze sono andati in fumo non per colpa tua (per il fatto di non essere sufficientemente virile) o per colpa delle ragazze presenti (tutte troie oppure eccessivamente esigenti e passive). La colpa, in questo caso, è del mezzo utilizzato, probabilmente in un'epoca un po' antica dove le app per incontri etero erano semplicemente specchietti per le allodole per segaioli. Già usando tinder nel 2019 dovresti avere qualche occasione in più.

Come ti dissi altrove, io non partirei da questi pochissimi contatti amorfi per sostenere tesi come quella dell'essere agender. Noi comunità lgbt ti accoglieremmo comunque anche se tu fossi etero, hai fatto benissimo ad andare al raduno e se vivessimo vicini t'inviterei volentieri anche io a bere una birra. Ritengo però che, per sbloccare la tua situazione (cosa che peraltro non ritengo facile, capisco tutte le difficoltà che hai e quanto possano pesare, però non ritengo nemmeno impossibile superarle) dovresti forse avvicinarti ad altri ambienti più affini a te dove, eventualmente, poter conoscere ragazze coi tuoi stessi gusti e interessi.

Potrei raccontarti la mia esperienza totalmente speculare alla tua: al liceo e università alcune volte sono stato approcciato da ragazze e mai e poi mai da ragazzi. Ragazzi che sono riuscito a trovare solo dai 23 anni in poi, dopo anni di solitudine, di pipponi mentali analoghi a quelli di tanti altri (fobia sociale, ritenere l'omosessualità "una fase passeggera", paura di qualsiasi rapporto più profondo per il timore di essere inadeguato o, ancor peggio, "scoperto" da qualcuno, che si diffondesse il pettegolezzo che fossi gay ancor prima che io stesso potessi capire con esperienze dirette il mio orientamento). Qualche reietta con cui fare comunella c'era, e certamente era meglio di niente. Ma ho avuto delle vere relazioni anche amicali solamente quando ho abbandonato determinati ambienti e ne ho cercati, con fatica, altri potenzialmente più affini a me.

Comunque, ti ripeto, se tutte queste cose che dico sono false e il tuo definirti agender è semplicemente un'acquisizione di consapevolezza in più che ti permetterà di stare bene con te stesso e nel rapporto con gli altri, be', meglio per te, adesso hai addirittura trovato qualcuno che vive la stessa cosa sulla sua pelle e potrete confrontarvi, incontrarvi, darvi aiuto, ecc.

Ho notato un paio di cosette, rispulciando nel topic vecchio: Bad Romance dice che non porta camicie (ritenute maschili) mentre invece Catilina indossa camicie. Bad Romance scrive "mi piacciono i maschi", mentre catilina dice "sono etero". E la cosa più macroscopica è che la presa di coscienza di Bad Romance sembra essere un felice punto d'arrivo da cui partire (una sorta di "accettazione") mentre per Catilina sembra invece deludente non appartenere a quel mondo maschile da cui le ragazze sono attratte, un motivo di solitudine in più, una fregatura.

Un abbraccio.

Edited by davydenkovic90
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1 hour ago, davydenkovic90 said:

io non partirei da questi pochissimi contatti amorfi per sostenere tesi come quella dell'essere agender. Noi comunità lgbt ti accoglieremmo comunque anche se tu fossi etero, hai fatto benissimo ad andare al raduno e se vivessimo vicini t'inviterei volentieri anche io a bere una birra. Ritengo però che, per sbloccare la tua situazione (cosa che peraltro non ritengo facile, capisco tutte le difficoltà che hai e quanto possano pesare, però non ritengo nemmeno impossibile superarle) dovresti forse avvicinarti ad altri ambienti più affini a te dove, eventualmente, poter conoscere ragazze coi tuoi stessi gusti e interessi.

ho già detto di avere fin dalla prima infanzia un rapporto conflittuale con la mia fisicità maschile, senza però essermi mai voluto identificare nemmeno col sesso femminile e lo conferma anche il fatto che abbia sempre desiderato identificarmi con figure in varia misura asessuate 

i miei handicap sociali poi (legati al mio autismo) non mi hanno mai reso adeguato ad alcun ambiente socio-culturale

i miei interessi sono sempre stato abituato a coltivarli in solitudine e i miei hobby sono da solitario 

quindi non esistono ambienti "affini a me" se ci sono altre persone 

ad esempio diversi dei miei fallimenti con le ragazze li ho sperimentati in ambiente universitario

se fossi immune da pulsioni sessuali, amorose e affettive sarei un misantropo in pace col mondo e non sarei mai caduto nel vortice della depressione    

Edited by Catilina
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davydenkovic90
2 hours ago, Catilina said:

ho già detto di avere fin dalla prima infanzia un rapporto conflittuale con la mia fisicità maschile, senza però essermi mai voluto identificare nemmeno col sesso femminile e lo conferma anche il fatto che abbia sempre desiderato identificarmi con figure in varia misura asessuate 

Mi sembra che tu faccia questa deduzione un po' troppo "col senno di poi". E già metti le mani avanti dicendo che l'essere autistico ti impedisce un qualsiasi beneficio dal confronto con Bad Romance, senza nemmeno averci provato. Sul forum comunque ci sei per confrontarti, e la ritieni una piazza valida (sei anche stato a un raduno) e sicuramente Bad Romance  potrebbe essere per te un valido interlocutore.

Io penso che l' identificazione con figure asessuate nell'infanzia non possa essere un indice tanto rilevante dell'essere agender. E' un tema di cui si è parlato spesso in tempi recenti per via del problema dello spauracchio gender e fobie annesse. E' del tutto normale che i bambini, da molto piccoli, si identifichino talvolta nel maschile oppure nel femminile o in nessuno dei due, ed è solo con la pubertà che possono iniziare a manifestare - eventualmente - disturbi dell'identità di genere, poiché iniziano a provare avversione verso i caratteri sessuali secondari. Ma non è che il ragazzino tamarro che inizia a depilarsi con la comparsa dei primi peli è transgender.

Neanche io, ad esempio, ho mai avuto niente del "maschio" o dell' "uomo" secondo l'idealizzazione a cui fai riferimento tu, e mi idenitificavo eccome con figure asessuate e, molto spesso, con figure femminili. (Per fare un piccolo esempio, nei giochi Nintendo, che ho fatto ininterrottamente per anni e anni, ho sempre scelto la principessa Peach oppure, al massimo, il dinosauro Yoshi. Mai e poi mai e dico mai sceglievo Mario o Luigi, tuttora se lo trovo nell'uovo di Pasqua mi incazzo, men che meno Batman, Action Man e co. Preferivo Barbie o le costruzioni. Non ho mai avvertito la competizione con altri maschi, ci sono un miliardo di caratteristiche che osservo su me stesso che non corrispondono minimamente all'ideale di "uomo" cui accenni velatamente tu nei tuoi interventi, ovvero quello muscoloso e ambizioso che prende una donna e se la fa, senza tanti giri di parole.)

Non è che ti sto dando dell'imbroglione, né ti voglio far sentire inadeguato o fare violenza, anzi, ti ripeto che per quanto mi consta, ti accoglierei sul forum, ai raduni e a prendere una birra con me anche senza l'etichetta "agender", e penso di parlare a nome di tutti, perché la comunità lgbt è inclusiva nei riguardi di tutte le minoranze ( all'ultimo pride a cui ho partecipato, a tratti, mi sembrava d'essere fra le poche "gay guest star" invitate, dato che erano presenti in gran numero esponenti della chiesa valdese, disabili, gente a favore della legalizzazione delle droghe leggere, gente per i diritti dei carcerati, ragazze etero con cartelli "ethical slut"... in questo circo barnum un ragazzo etero che fa fatica ad approcciarsi all'universo femminile, per me, è sempre e comunque il benvenuto, come anche le altre categorie)

Penso però che questo tipo di accoglienza lasci, per te, il tempo che trova. E rischia anche di essere controproducente perché ti getta da un'immobilismo a un altro, corredato di un'etichetta che non ti dà, invece, la giusta spinta per muovere passi nelle direzioni giuste. Mi sembra un po' come quando, ad esempio, io cercavo di partecipare ed essere accettato nel gruppo sportivo universitario perché non accettavo di essere gay, non volevo affrontare il problema, non volevo uscire e confrontarmi con altri gay. Vivevo nell'attesa che "mi passasse", davo la colpa a fobie sociali e stress vari, e nel frattempo non incontravo chi di dovere, e cioè ragazzi con il mio stesso orientamento. Quando poi è successo, e mi è successo, insieme ad alcuni di questi, qualche evento positivo (un bacio, una piccola storia, delle amicizie, delle uscite) allora mi sono sentito notevolmente meglio, molto più che dopo anni di forzature e negazioni.

La tua definizione "agender" e la tua presenza qui sono assolutamente legittime (io al centro sportivo ci sono andato e continuo ad andarci!), ma per sbloccare una certa situazione che certamente sotto sotto ti preme, secondo me devi provare delle altre vie. 

La definizione a cui è giunto Bad Romance, ripeto, sembra essere più una sorta di "punto d'arrivo", di presa di coscienza felice della propria condizione, unita alla volontà di confrontarsi su questo tema con altre persone che ci siano passate a loro volta. La tua, a me, appare invece come una rassegnazione e un modo per autoconvincerti che non puoi "far parte dei giochi", conoscere una ragazza e suscitare un'attrazione per - magari - altre tue caratteristiche che non siano i bicipiti o l'atteggiamento di Clark Gable nel film "via col vento". Ci sono anche ragazze che non sono attratte da questa tipologia di uomo, non siamo in pieno fascismo ma nel 2019, e  senz'altro i tuoi studi universitari e altri tuoi interessi possono essere un ottimo punto di partenza nell'approccio a una ragazza (che però non sia Pamela Prati o Valeria Marini, ecco, ma una secchiona, una più vicina al mondo accademico o nerd in genere, per esempio).

Tra l'altro dirò una cosa... io non mi reputo agender, però ho due grandi passioni nella vita e in entrambe mi rendo conto che il mio non essere conforme a determinati "modelli virili" mi crea handicap pazzeschi. Il primo è lo sport che pratico, il tennis, dove col 99% dei ragazzi mi tocca quasi sempre recitare un ruolo da spoglatoio e da panchina, e sono costretto a farlo anche perché pur essendo sport individuale pratico agonismo e faccio parte di un gruppo, di una squadra vera e propria (anche se giochiamo uno alla volta). Quindi devo parlare anche di automobili, moto, cellulari e palestra. Per non parlare poi dell'argomento "tennis femminile professionistico", immaginario erotico e continuo oggetto di disquisizioni "tecniche" (non sul tennis ma su altre caratteristiche) delle tenniste. Googlare Ana Ivanovic e Maria Sharapova per capire di che parlo... a me la Sharapova piace tantissimo per come gioca, secondo me ha una tecnica perfetta, è molto bella certamente ma non ho tanti commenti da fare sul suo culo.

 L'altra mia passione sono i videogiochi che, al contrario di quanto erroneamente si può pensare e al netto di sporadici gruppi di "gaymers" e gay nerd generici, sono soprattutto amati da ragazzi etero o da mariti sposati e annoiati, che con la scusa dei figli si comprano tutti i videogiochi che escono e, fra un pokèmon e un nintendo switch, si intrallazzano a guardare e disquisire di tette e culi. (citofonare Bayonetta)

Sempre con baci e abbracci per tutti, pace e amore.

Edited by davydenkovic90
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ho scritto un libro (che spero uscirà l'anno prossimo) in cui parlo della mia vita e dei miei interssi, proprio per sensibilizzare i lettori sullo spettro autistico 

in esso parlo anche di questi aspetti più nel dettaglio 

comunque ribadisco che la mia identità neutra la sento tuttora, altrimenti avrei detto che solo nell'infanzia avevo questo senso di estraneità verso il mio sesso biologico 

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davydenkovic90
36 minutes ago, Catilina said:

ho scritto un libro (che spero uscirà l'anno prossimo) in cui parlo della mia vita e dei miei interssi, proprio per sensibilizzare i lettori sullo spettro autistico 

Be', se la metti su questo piano e ti è stata diagnosticata una patologia, allora ignora tutto ciò che ho scritto e ascolta semplicemente quello che ti hanno consigliato psicologi e psichiatri che ti seguono. Credo sia possibile anche per un autistico - purché sia seguito e si curi - intraprendere relazioni sentimentali, se le desidera, o sbaglio?

Le diagnosi di solito vengono fatte per inquadrare un problema che si cerca, nei limiti del possibile, di risolvere. Sbaglio?

Edited by davydenkovic90
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2 hours ago, davydenkovic90 said:

quello che ti hanno consigliato psicologi e psichiatri che ti seguono. 

Ha già scritto che gli psicoterapeuti non gli sono stati di aiuto nell’analisi della sessualità- e non mi meraviglia visto il livello di impreparazione che c’è tra i professionisti, nella sessuologia poi ci sono censure e rimozioni talmente forti che al giorno d’oggi suona anche ridicolo. Sento ancora storie di gente in analisi da anni che non ha mai toccato il tema sessualità in seduta...

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davydenkovic90
39 minutes ago, Krad77 said:

Ha già scritto che gli psicoterapeuti non gli sono stati di aiuto nell’analisi della sessualità- e non mi meraviglia visto il livello di impreparazione che c’è tra i professionisti, nella sessuologia poi ci sono censure e rimozioni talmente forti che al giorno d’oggi suona anche ridicolo. Sento ancora storie di gente in analisi da anni che non ha mai toccato il tema sessualità in seduta...

Il terapeuta però è l'unico in grado di aiutarlo partendo della sindrome che gli ha diagnosticato. Noi sul forum non possiamo farlo più di tanto,  e quindi non possiamo essere d'aiuto se non come cassa di risonanza del suo disturbo.

Il problema di Catilina non mi sembra l'analisi della propria sessualità o identità di genere, cioè, può anche esserlo, ma solo come manifestazione secondaria del problema principale, e cioè l'autismo. Ed è questo che lo discosta dal topic posto in essere da Bad Romance.

Il problema concreto che sembra manifestare è il rapporto difficile con l'altro sesso e l'impossibilità, per uno nelle sue condizioni e dopo numerosi fallimenti, di ambire a una relazione per come la desidererebbe. Problema su cui, ribadisco, la permanenza in un forum gay può far poco, ma su cui il terapeuta può sicuramente dare una mano, delineandogli una strategia che tenga conto anche del suo autismo.

E' chiaro che la soluzione finale si avrà solo in presenza anche di eventi positivi (che credo possibili, nel suo caso) come ad esempio l'inizio di un piacevole rapporto con una ragazza, e non solo con una diagnosi ed elucubrazioni. Gli eventi positivi si possono ricercare ma non c'è garanzia che accadano. Comunque, sempre con l'aiuto dello psicologo, si possono arginare o metabolizzare meglio quelli negativi che possono peggiorare lo stato di cose.

Lo psicologo non può fissargli un appuntamento con una garantendogli la riuscita, però può metterlo nella condizione di provare a mettersi alla ricerca e, come ho già detto, alleggerirgli una eventuale futura batosta che magari per un altro è normale o superabile con poco mentre per lui, arrivato a questo punto, è un ennesimo ergastolo da sommarsi ai precedenti.

p.s. ritornando a bomba sul tema "agender"

Che ne pensa (il topic starter, ma anche altri) dell'identificazione in personaggi femminili, ad esempio, nei videogiochi? Ad esempio io ho sempre scelto i personaggi femminili o asessuati, per esempio nei giochi nintendo, come dicevo, scelgo sempre Peach, Kirby, Yoshi, ecc. fin da piccolino.

E un mio ex era esattamente come me, evitava come la morte Mario, Luigi, Link, ecc. e si buttava sempre su Baby Peach oppure Staryu e Koffing.

Mentre invece il mio attuale ragazzo è all'opposto, l'unico personaggio femminile che sceglie è Samus Aran in Super Smash Bros, e l'unico asessuato R.O.B. nello stesso gioco, per il resto sempre personaggi maschili: Fox, Snake, Little Mac, trainer di Wii fit (maschio, anche se io gli ho regalato l'amibo femmina) etc.

Persino in Pokèmon Go sono una donna vestita in modo super sensuale, e mi chiamo Simona Sventura (Mi sarei chiamata Deloris Van Cartier, ma non c'era abbastanza spazio).

Io diagnostico tutto come frociaggine repressa che veniva fuori per osmosi per vie traverse sottoforma di anticonformismo ai modelli eteronormativi. 

Risultati immagini per gay fear video game characters meme

Edited by davydenkovic90
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LocoEmotivo
6 hours ago, Catilina said:

sarei un misantropo in pace

Della tua disamina (come sempre corretta) mi colpisce questa parola.
Sei sicuro che saresti un misantropo, in quel caso?
Sei una persona solitaria, questo è vero, ma cerchi comunque il confronto con realtà che non ti appartengono (vedi la tua esperienza sul forum musulmano): sei sicuro che la definizione di "misantropo" calzi a pennello?
Ti manca l'odio per l'umanità, il fastidio per le persone - e meno male!

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davydenkovic90

Misantropo a me non sembra affatto, direi più una sorta di "incel buono", cioè, non eccessivamente rancoroso contro l'universo femminile che - per un motivo o per l'altro - gli ha riservato qualche delusione di troppo. E nemmeno verso quello maschile in cui non si riconosce.

Gli "autentici autistici" siamo io e Bloodstar su questo forum, ancora non l'avete capito?

Non per niente da parte mia è scattato il colpo di fulmine immediato verso di lui, alla prima sua inflessione vagamente romanesca proferita in risposta a una mia impacciatissima domanda su un suo esame di conservatorio. 

Poi credo di aver fatto quasi scena muta per il resto del raduno, tanto - lo posso dire, son passati anni ormai - ero lì solo per rimorchiare Layer o almeno farlo andare a letto con qualcuno visto che mi pareva triste buttasse in fumo anni di palestra e i geni dei suoi antenati normanni, vichinghi e pirati che di certo non sono partiti dalla Scandinavia per parlare di filosofia, statistiche e musei.

La cosa favolosa, poi, fu il ritorno da quel raduno, che non mi scorderò mai: in macchina con un PR di un locale gay che mi spiegava come funzionava il cambio al volante della sua Mercedes, cosa di cui mi importava tanto quanto a Pamela Prati importa di filologia germanica.

Adoravo già allora, ma col senno di poi adoro ancora di più.

Edited by davydenkovic90
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17 hours ago, Catilina said:

molti di voi hanno colto nel segno

più di una volta mi sono rivolto a siti per single e sono state tutte perdite di tempo

appena mi abbonavo mi attivavo subito per contattare quante più donne e ragazze potessi; ma alla fine pochissime rispondevano e solo per dirmi "no grazie". Con qualcuna sono riuscito a intavolare effimere conversazioni, salvo poi vederele dileguarsi 

il fatto è che le utenti di quei siti sono terribilmente esigenti: voglio trovare adoni palestrati, alti e soprattutto danarosi 

insomma quel tipo di partner che non avrebbero alcun bisogno di ricorrere alla rete per trovare una compagna 

le uniche ricettive in questi siti sono zoccole (o fake) in cerca di clienti segaioli, dalle quali ho imparato rapidamente a prendere le distanze

Già, non so se possa consolarti ma tantissimi maschi etero hanno questo problema quindi non sei tu ad avere qualcosa che non va, la pretesa di molte donne normali di parlare solo con adoni muscolosi bellissimi si chiama ipergamia ed è un fenomeno crescente nella nostra società.

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purtroppo nessuno psicologo mi è stato di aiuto, nemmeno quelli specializzati in autismo

questo perché i problemi correlati allo spettro autistico sono gestibili se la diagnosi avviene presto: nell'infanzia o al massimo nell'adolescenza

se avviene in età adulta (come nel mio caso) c'è davvero poco da fare

quello che mi fa + rabbia è quanto sia indietro l'Italia in questo settore e quanto la società e la mentalità nostrane siano deleterie per gli autistici: in altri paesi c'è una sensibilità diversa 

sono cresciuto sentendomi ripetere da genitori e altri adulti che i miei handicap sociali erano solo difetti caratteriali e che superarli era facile, dunque i loro rimproveri erano anche volti a farmi credere che mi lasciavo sopraffare da difficoltà veniali 

del resto quanti di voi sono cresciuti sentendosi dipingere la diversità di orientamento sessuale come un male o come un vizio da correggere?!

Edited by Catilina
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Bad_Romance
1 hour ago, Catilina said:

purtroppo nessuno psicologo mi è stato di aiuto, nemmeno quelli specializzati in autismo

questo perché i problemi correlati allo spettro autistico sono gestibili se la diagnosi avviene presto: nell'infanzia o al massimo nell'adolescenza

se avviene in età adulta (come nel mio caso) c'è davvero poco da fare

quello che mi fa + rabbia è quanto sia indietro l'Italia in questo settore e quanto la società e la mentalità nostrane siano deleterie per gli autistici: in altri paesi c'è una sensibilità diversa 

sono cresciuto sentendomi ripetere da genitori e altri adulti che i miei handicap sociali erano solo difetti caratteriali e che superarli era facile, dunque i loro rimproveri erano anche volti a farmi credere che mi lasciavo sopraffare da difficoltà veniali 

del resto quanti di voi sono cresciuti sentendosi dipingere la diversità di orientamento sessuale come un male o come un vizio da correggere?!

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Innanzitutto volevo dirti che ti sono vicino. Purtroppo molti pensano che certi problemi siano una cosa da poco. Io stesso ho girato vari psicologi prima di trovare quello con cui mi sono trovato bene.

Per quanto riguarda la scelta dei personaggi io uso indifferentemente uomini o donne comunque io sono un appassionato di videogiochi quindi poi faccio valutazioni di tipo "tecnico" piú che di genere.

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Qualcosa si sta muovendo anche in Italia, @Catilina, e, per curiosità, posso dire che una delle persone che si sono impegnate per sensibilizzare l’opinione pubblica, a livello di realtà locali, ha frequentato a suo tempo il nostro forum. Ma queste iniziative hanno una ricaduta sui bambini e sui ragazzi in età scolare, come è del resto comprensibile.

Quanto agli psicologi, a eventuali psichiatri o psicoanalisti, bisogna scegliere molto attentamente (ma questo vale per qualunque problema ci conduca in una psicoterapia). Da quanto so, qualcosa è sempre possibile ottenere, anche in età adulta, quindi non mollare e non "disperare". Tra l’altro non esistono ancora statistiche e risultanze sufficientemente corpose per giustificare pessimismo.

Il fatto stesso, poi, che tu abbia scritto un libro sull’argomento manifesta una volontà reattiva e costituisce sicuramente un elemento di autocura.

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davydenkovic90
3 hours ago, Abisso said:

Già, non so se possa consolarti ma tantissimi maschi etero hanno questo problema quindi non sei tu ad avere qualcosa che non va, la pretesa di molte donne normali di parlare solo con adoni muscolosi bellissimi si chiama ipergamia ed è un fenomeno crescente nella nostra società.

Abisso, ti ricordo che questo non è il forum dei brutti, ma il forum dei belli. Qui i tuoi sfoghi incel vengono giustamente percepiti  per ciò che effettivamente sono, e cioè "cazzate immani".

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4 hours ago, Bad_Romance said:

Purtroppo molti pensano che certi problemi siano una cosa da poco. Io stesso ho girato vari psicologi prima di trovare quello con cui mi sono trovato bene.

Una cosa interessante sarebbe capire in quale modo il problema sia stato "ridimensionato" o non considerato.

Suppongo che un primo punto possa essere: siccome la persona non mostra sintomi di disforia allora la questione conta poco

Un altro punto potrebbe essere il rapporto fra rilievo interiore del problema e la sua  apparenza : l'espressione di genere esteriore in una persona "neutrale" tende a non essere accentuata e certamente diverge dall'immaginario dell'androginia ( anche se nel tuo caso personale c'è il rifiuto della barba, cioè di una carattere sessuale secondario quindi qualcosa di abbastanza rilevante rispetto al modo di vestire etc )

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Alzo la mano: sono uno di quelli che "ridimensionano".

O almeno, mi sono sempre trovato a farlo con chi mi diceva di essere non-binario o cose del genere.

Certo ognuno di noi è unico. Certo le categorie in cui ci mettiamo sono tutta flatus vocis. D'altro canto ne abbiamo bisogno e diciamo che a volte, quando si è "anormali" in senso statistico, aiuta dare un nome alla propria diversità, contro un sistema che invece ti vuole in dei ranghi predefiniti ci si crea delle nuove categorie, cercando dei simili che vi si riconoscano. Se non lo so io.

Tuttavia qualche problema a capire la necessità del definirsi "agender" personalmente ce l'ho perché, e sono aperto a cambiare idea ma lasciatemelo dire, non lo trovo una cosa particolarmente rilevante per definire un'identità di genere. 

Certo, cinquant'anni fa il confine fra come si comporta e presenta un maschio era così radicalmente diverso dal modo in cui si presenta e comporta una donna, per prescrizione, che non aderire a tutto ciò che ti rendeva maschio né a tutto ciò che ti rendeva femmina e stare nel mezzo doveva essere un marchio di diversità visibile dallo spazio. 

Oggi, però, i ruoli di genere sono molto più sovrapposti sovrapposti. Essere maschio o femmina ormai ha poco a che vedere coi ruoli di genere e molto con l'identificazione corporea... ma a meno che uno non voglia avere le tette, il solo fatto di amare avere un fisico e movenze androgine non mi pare un elemento così definente l'identità da dover individuare un'identità di genere apposta. Quanto ad altre caratteristiche tipicamente attribuite a femmine o maschi, come la passività o l'attività, la delicatezza e la forza etc etc, esse sono culturalmente ascritte ad uno dei due generi o all'altro, ma sappiamo benissimo che nessun genere ha l'esclusiva su ciascuna di esse e io posso essere delicato e passivo(-aggressivo ? ) senza per questo dovermi identificare come donna o agender.

In sintesi: non riesco a vedere la differenza fra un "agender" e un maschio o una femmina un po' androgini. Se ho capito bene, si tratta di una categoria di "protesta" contro i ruoli di genere tradizionali... ma se è così arriva un po' tardino perché quei ruoli sono già in profondissima crisi e, specie nella comunità LGBT, nemmeno te ne accorgi se uno non li rispetta strettamente, perché è del tutto normale. Ma potrei aver capito male. 

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Saramandasama
30 minutes ago, FreakyFred said:

Alzo la mano: sono uno di quelli che "ridimensionano".

O almeno, mi sono sempre trovato a farlo con chi mi diceva di essere non-binario o cose del genere.

Certo ognuno di noi è unico. Certo le categorie in cui ci mettiamo sono tutta flatus vocis. D'altro canto ne abbiamo bisogno e diciamo che a volte, quando si è "anormali" in senso statistico, aiuta dare un nome alla propria diversità, contro un sistema che invece ti vuole in dei ranghi predefiniti ci si crea delle nuove categorie, cercando dei simili che vi si riconoscano. Se non lo so io.

Tuttavia qualche problema a capire la necessità del definirsi "agender" personalmente ce l'ho perché, e sono aperto a cambiare idea ma lasciatemelo dire, non lo trovo una cosa particolarmente rilevante per definire un'identità di genere. 

Certo, cinquant'anni fa il confine fra come si comporta e presenta un maschio era così radicalmente diverso dal modo in cui si presenta e comporta una donna, per prescrizione, che non aderire a tutto ciò che ti rendeva maschio né a tutto ciò che ti rendeva femmina e stare nel mezzo doveva essere un marchio di diversità visibile dallo spazio. 

Oggi, però, i ruoli di genere sono molto più sovrapposti sovrapposti. Essere maschio o femmina ormai ha poco a che vedere coi ruoli di genere e molto con l'identificazione corporea... ma a meno che uno non voglia avere le tette, il solo fatto di amare avere un fisico e movenze androgine non mi pare un elemento così definente l'identità da dover individuare un'identità di genere apposta. Quanto ad altre caratteristiche tipicamente attribuite a femmine o maschi, come la passività o l'attività, la delicatezza e la forza etc etc, esse sono culturalmente ascritte ad uno dei due generi o all'altro, ma sappiamo benissimo che nessun genere ha l'esclusiva su ciascuna di esse e io posso essere delicato e passivo(-aggressivo ? ) senza per questo dovermi identificare come donna o agender.

In sintesi: non riesco a vedere la differenza fra un "agender" e un maschio o una femmina un po' androgini. Se ho capito bene, si tratta di una categoria di "protesta" contro i ruoli di genere tradizionali... ma se è così arriva un po' tardino perché quei ruoli sono già in profondissima crisi e, specie nella comunità LGBT, nemmeno te ne accorgi se uno non li rispetta strettamente, perché è del tutto normale. Ma potrei aver capito male. 

Concordo

esiste solo maschio e femmina

il resto è  fuffa

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31 minutes ago, FreakyFred said:

In sintesi: non riesco a vedere la differenza fra un "agender" e un maschio o una femmina un po' androgini. 

Si può partire anche da qui. Prova però a dare a "androgino" o "un po' androgino" un significato non solo estetico-comportamentale, quello comunemente dato a questi termini, ma un significato psicologico, e vorrei dire: seriamente psicologico, e allora capirai che cosa significa agender. Questo al di là delle parole, che in effetti valgono quel che valgono, e sono solo comodi indicatori convenzionali di un quid sostanziale.

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davydenkovic90

Come si è detto anche in altri topic, le etichette sono approssimazioni che aiutano a comprendere una realtà e non possono essere usate come pretesti o orpelli per avvalorare una tesi che ci piace.

Ripeto l'esempio di Maria Callas. Posso dire di esserlo, ci mancherebbe, ma l'utilità dove sta?

E' il discorso che si è fatto tante volte sui  famosi "bisex insospett. mxm". Fa comodo alla loro stabilità psichica definirsi così, ma l'etichetta che dovrebbero affibbiarsi, se fossero onesti intellettualmente, sarebbe "checca sfranta omofoba".

Una trans si può etichettare come "donna" ed è giusto che lo faccia perché è così che vuole essere riconosciuta dalla società (Alcune dicono "neodonna", che mi sembra un eccesso di zelo, anche se credo quasi tutte non nascondano il fatto di essere trans, perché comunque è un fatto importante della loro vita. Magari non lo dicono proprio a tutti, ma non hanno problemi a parlarne con le persone con cui entrano in confidenza, benché sia doloroso per loro rievocare, ad esempio, il nome di battesimo)

Non dico che Catilina sia equiparabile al "bsx insospett mxm" nell'atto di darsi delle etichette,. Sul discorso dell'autismo, per esempio, dice che ha ricevuto una diagnosi e quella è un fatto. Però devo dire che ultimamente va molto di moda definirsi autistici e Asperger, soprattutto tra i nerd o alternativi. (naturalmente si parla di persone autodiagnosticate come Asperger, quindi, ripeto, non il caso di Catilina). Ora, se guardiamo la definizione di certe patologie, probabilmente in molte ci potremmo rientrare teoricamente tutti (mi riferisco agli utenti del forum), così come tutti potremmo avere benissimo un tumore cercando online i sintomi di un banale raffreddore... io ho un collega di università Asperger e ci tenevo a fare chiarezza su un paio di cose:

1) nessuno dei presenti (incluso Catilina, che non conosco di persona ma ho letto e so come si esprime) è anche solo vagamente paragonabile a questo ragazzo, che ha ben altre caratteristiche

2) se quelli che si definiscono asperger per moda conoscessero questo ragazzo, probabilmente non desidererebbero più essere Asperger. E non entro nei dettagli perché direi cose un po' forti e poco rispettose, che comunque esulano dal post.

Comunque, ripeto, immagino che ci siano vari gradi e, se una diagnosi è stata fatta a Catilina da uno specialista, non metto minimamente in dubbio che Catilina si collochi nello spettro autistico.

La diagnosi certo è un sollievo ma non è il punto di arrivo e non ci risolve la vita, comunque. Ed è questo che ho obiettato nell'altro post e in questo quando dico che le etichette devono avere un'utilità pratica ed essere punti di partenza, non di arrivo. Se i professionisti non sono stati in grado di fornire un aiuto, ed è strano perché dice d'essersi rivolto a persone competenti, comunque bisogna trovarne altri al più presto e farsi seguire.

Ritornando al discorso dell' etichetta "agender", invece, io ci trovo un senso e la comprendo perfettamente. Non credo serva a molto in contesti più aperti, dove ci siano persone con un minimo di cervello che hanno già messo in discussione gran parte degli stereotipi di genere e dogmi vari  (come ad esempio potrebbe essere questo forum,  oppure anche un gruppo di studenti di matematica) perché nessuno ci terrà molto a infilarti in una delle due categorie richiamandoti a tutti quei comportamenti che quella categoria prevede, se tu non mostri alcun interesse nel volerlo fare. 

Il disagio si manifesterà, per forza di cose, di fronte a persone che ragionano poco e, se ragionano, lo fanno in termini un po' "vintage", di fronte a frasi come "comportati da uomo" oppure "ma sei maschio o femmina?" oppure anche in situazioni formali dove l'uomo è tenuto a indossare una divisa (es: un uomo che lavora in banca che deve andare in camicia, giacca e cravatta) oppure a ricoprire un dato ruolo , ad esempio il ruolo educativo nei riguardi di un eventuale figlio (nel fare tutte quelle cose ritenute "da papà" tipo il gioco, lo sport, ecc. Ma anche in quest'ultimo caso bisogna che circolino stereotipi arcaici in famiglia). Una volta ricordo che alle elementari venne in classe una supplente napoletana, credo, che ci dava le note e ci diceva di farle firmare a nostro padre, non a nostra madre, perché "il padre è più severo". Una roba che non si poteva sentire e della quale comunque io e quasi tutti i miei amichetti dell'epoca eravamo ben contenti: le nostre mamme erano tiranniche e i papà disinteressati e bonaccioni. Però questa maestra evidentemente aveva nella mente una rappresentazione delle famiglie e dei ruoli di genere totalmente distorta e lontanissima dal presente.

A me non capita, credo, da anni e anni di essere ricondotto a schemi di comportamento simili,  in cui nemmeno io mi rivedo affatto pur essendo agender. Credo però che, quando mi è capitato, la cosa non mi abbia pesato né fatto soffrire più di tanto. Un agender che viene preso di default come maschio e trattato in un dato modo con continui riferimenti sul tema del maschile, forse è infastidito. 

Devo anche dire che, delle ragazze a cui sono piaciuto in passato e che ci hanno provato con me (essendo io gay ho esercitato su di loro un'attrazione sempre involontaria), nessuna era interessata alla mia virilità, ai miei muscoli (che non ho mai avuto) o a un mio particolare modo di pormi virile all'interno di un gruppo. Anzi, probabilmente erano attratte dall'esatto contrario, e cioè la "gaiezza", perché sorridevo e facevo battute dalla mattina alla sera, con loro. Erano quasi tutte secchioncelle, colleghe e cose del genere, non ho mai rimorchiato top model tamarre (anche perché non ne frequentavo, ma credo mi avrebbero trovato orripilante). Non ho quasi mai (Se non mai) avuto amici maschi con cui uscire e relazionarci in gruppo con ragazze in situazioni di rimorchio. Mai successo. Anche ai diciottesimi più cool e improntati al rimorchio, me ne stavo con le mie amiche reiette al tavolo degli sfigati. Eppure qualcuna raccattavo, per lo più  sfigate, alcune alla spasmodica ricerca di una relazione per tappare qualche voragine dei sabati pomeriggio insoddisfacenti che facevano da single.

Mi ricordo un episodio inquietante (avevo rimosso, l'ho ricordato ora scrivendo queste righe e ricordandomi quelle che ci hanno provato con me) di una ragazza con cui andai a vedere una conferenza dove parlava Francesco Guccini, io ero al terzultimo anno di liceo e lei all'ultimo, e andammo io, la mia compagna di classe reietta e questa sua amica più grande. La mattina dopo questa conferenza, dove peraltro non ci fu quasi interazione fra me e questa tipa, dato che ero molto timido (e disinteressato, sia a lei che a Guccini, che al contesto), la mia amica reietta mi informò che l'altra aveva interesse verso di me. Le dissi semplicemente che non ricambiavo e lì finì.

Più recentemente mi è capitato con una mia compagna di corso dell'università, ed è stata la miccia che mi ha fatto prendere il coraggio di affrontare questa "bestia" che non avevo affrontato prima, ossia la mia omosessualità. Essere oggetto di interesse da parte di questa ragazza, che passava con me la maggior parte della giornata, tutti i giorni, e praticamente, solo perché le facevo battute ed ero carino con lei, aveva iniziato senza permesso né ufficialità a considerarmi il suo ragazzo, tanto che a lezione mi accarezzava la coscia, mi fece sentire veramente fuori luogo e fuori posto. Fu da lì, che infatti trovai il coraggio di incontrare altri ragazzi gay e da quel momento, cioè, dal primo incontro con un ragazzo gay con cui ebbi una piccola relazione, iniziai a stare notevolmente meglio, abbandonando le tare che mi portavo fin lì (che fosse una fase, che avessi fobia sociale, che dovessi frequentare più maschi e problemi analoghi). L'unica tara era la non accettazione, e una volta risolto questo problema ho chiuso e risolto un capitolo piuttosto sofferto della mia adolescenza.

Era quello che ingenuamente prospettavo come possibilità anche a Catilina: mentre continua la sua cura (con nuovi psicologi, se i vecchi non sono ritenuti validi) dovrebbe tentare a far accadere qualche evento positivo sul fronte che più gli interessa e rispecchia i suoi desideri. Un semplice contesto dove poter provare a relazionarsi con delle ragazze.  Bad Romance sembra impegnato su un fronte completamente diverso dal suo, mi tocca ribadirlo. 

Edited by davydenkovic90
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ormai con gli psicologi ho chiuso, non mi fido + di loro e so ormai che alcuni sono anche disonesti 

in tutti questi anni il solo effetto tangibile l'ho riscontrato dai farmaci, benché sia stato di per sé insufficiente e l'assunzione prolungata mi abbia arrecato fastidiosi effetti collaterali che non sono andati via nemmeno ora che il mio psichiatra me li ha fatti cambiare 

Edited by Catilina
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1 hour ago, davydenkovic90 said:

Però devo dire che ultimamente va molto di moda definirsi autistici e Asperger, soprattutto tra i nerd o alternativi.

E' quasi fastidioso quanto sentirsi dire "dichiararsi gay va di moda"
Possiamo lasciar perdere le teorie sociologiche su questo orribile mondo e dedicarci agli utenti ascoltando i contenuti che portano? Possiamo pensare che magari l'autismo non è una moda, ma si comincia a conoscerlo meglio e quindi viene trattato di più sui mass media, ci sono personaggi Asperger nei telefilm ecc.?

Poi Davi la tua storia personale la conosciamo ma non potrà mica essere la soluzione per tutti, no?

se suono troppo aspro mi scuso già in anticipo, non lo vorrei mai, e certo non con Davi

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davydenkovic90
8 hours ago, Krad77 said:

E' quasi fastidioso quanto sentirsi dire "dichiararsi gay va di moda"
Possiamo lasciar perdere le teorie sociologiche su questo orribile mondo e dedicarci agli utenti ascoltando i contenuti che portano? Possiamo pensare che magari l'autismo non è una moda, ma si comincia a conoscerlo meglio e quindi viene trattato di più sui mass media, ci sono personaggi Asperger nei telefilm ecc.?

Poi Davi la tua storia personale la conosciamo ma non potrà mica essere la soluzione per tutti, no?

se suono troppo aspro mi scuso già in anticipo, non lo vorrei mai, e certo non con Davi

Figurati, lo so  e non me la prendo, e credo che tu non abbia ben compreso quello che voglio dire.

La sindrome di Asperger è diversa dall'omosessualità perché è una malattia, e le malattie devono essere diagnosticate dagli specialisti perché questa diagnosi possa avere un qualche valore.  A Catilina, ad esempio, è stata diagnosticata, ma la sovraesposizione mediatica  ha inevitabilmente dato una certa aura di "cool" a questa patologia, tanto da indurre molte persone ad autodiagnosticarsela. E queste persone, purtroppo, molto spesso sono disinformate, cercano su google e fantasticano ma non hanno mai visto un Asperger in vita loro e non sanno che può essere una patologia anche molto seria e invalidante, specie se non tenuta sotto controllo. E che non c'è niente di desiderabile in ciò.

E' un po' come la celiachia o l'allergia al glutine. Molte persone credono che sia una cosa chic che va di moda ultimamente fra i vip, che sia come essere vegani, e non sanno che è una malattia autoimmune grave, che si diagnostica tramite gastroscopia e bla bla. E' c'è tutto un mondo di gente idiota che segue i vip che fanno le diete "gluten-free" fai da te, spendendo tra l'altro un patrimonio, ecc., il tutto senza un briciolo di consapevolezza e valore medico-scientifico nelle valutazioni che fanno e nelle decisioni che prendono.

La dichiarazione di omosessualità vista come "moda" da parte di qualche bigotto e omofobo è una cosa completamente diversa, perché in questi casi spesso la persona, poverina, è realmente omosessuale e chi dice che è una moda lo fa solo per proporre una morale, una cura riparativa, ecc. 

Anche sulla sessualità esistono etichette che non corrispondono alla realtà, per esempio le etichette  "masch, etero insospett." utilizzate da uno, su un'app che mi chiede poi di incontrarci in un parcheggio perché ha voglia di farsi sodomizzare senza preservativo e bere sperma, sono palesemente false e stanno lì solo a corroborare una psicosi, perché sono più facilmente accettabili da chi le utilizza, che prova così meno senso di colpa, meno disagio, non vede intaccata la sua virilità e altre ragioni che per lui saranno valide. L'etichetta giusta da apporre sul barattolo è "checca sfranta omofoba", come dicevo nell'altro post.

Poi, comunque, non è che voglia fare del nazismo su questo punto né imporre una morale o invitare a una maggiore aderenza alla realtà per un gusto mio personale o una mia morale (come fanno, appunto, quelli che dicono ai gay che si dichiarano che lo fanno per moda). Semplicemente penso che, in diversi casi, e specie quando si pensa molto ma si agisce poco, un'etichetta sbagliata possa portare molto fuori strada sia la persona stessa che se la affibbia, sia quelli con cui si relaziona. Molti psicologi sono soliti usare il motto "la mente mente", nel senso che a volte il nostro cervello è così complesso e attivo che, se lasciato lì da solo a ragionare senza mai fargli fare qualche "stage" (cioè, senza nutrirlo anche di immagini ed emozioni tratte dall'esperienza diretta) finisce che va a briglia sciolta chissà dove. Ecco cosa intendo quando dico che una scopata con uno studente erasmus spagnolo vale molto di più  che 10 anni di psicanalisi, quando il problema è l'accettazione della propria omosessualità con omofobia interiorizzata annessa, ecc.

E per finire, no, non credo che per tutti valga quello che è valso per me. Tuttavia lo racconto perché ritengo più interessante partire da un racconto un po' più "vivo", e non da teorie generali che, tra l'altro, nessuno sul forum ha le competenze per formulare o comprendere o mettere a frutto, visto che non mi risulta ci siano tanti psichiatri o psicologi, qui.

Esempio: qualcuno conosce la vita privata di Hinzelmann, la sua vita di coppia, quanti ragazzi ha avuto, quando si è dichiarato, ecc. ecc.? Io no, e lo leggo da anni. Lui ama fare queste grandi arringhe volutamente incomprensibili per i più, per tentare di arrivare a idee estremamente generali che però a me sanno solo di aria fritta che non può essere d'aiuto a nessuno se non a lui e alla sua continua speculazione frocia da forum. Ma questo è il mio punto di vista, lui avrà il suo e legittimo ciò che fa, infatti questa non è una lamentela ma solo espressione di un mio gusto. Non mi reputo affatto un paradigma della vita gay, il mio raccontare la mia esperienza è solo per vedere se eventualmente cose che sono state vere per me possono funzionare anche per qualcun altro, senza la pretesa che funzionino poi effettivamente, perché l'altro magari è diversissimo, in molte cose, da me.

Per esempio, a Catilina e al suo discorso con sfumatura incel "i gay hanno vita più facile nel rimorchio", io e Locoemotivo abbiamo risposto che c'è capitato alcune volte di avere occasioni con ragazze, pur non cercandole. Per avere occasioni con ragazzi abbiamo dovuto iscriverci ad app o andare in locali a tema, cosa che può forse sembrare facile per un uomo di 36 anni, ma che può essere un passo molto sofferto e un salto nel buio per un ragazzino di 16. E' chiaro che ognuno ha un'esperienza diversa e delle difficoltà diverse, e se racconto come sono andate le cose per me non voglio affatto sottintendere che andrebbe nello stesso modo anche per un altro.

In conclusione: non sminuisco l'Asperger, ma è una patologia, non una moda, e proprio per questo trovo giusto che sia conosciuta e compresa da tutti.

 Non credo nelle diagnosi fai-da-te o alle lauree in medicina o psicologia e specializzazioni varie prese su Google o su Medicitalia.it.

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1 hour ago, davydenkovic90 said:

un mondo di gente idiota

Infatti, come ti ho già detto, dovresti pensare di meno a questo mondo e un po’ di più alla vita delle persone con un qi sufficiente 

1 hour ago, davydenkovic90 said:

un'etichetta sbagliata possa portare molto fuori strada 

Ok ma è inutile arrabbiarsi con chi sta perdendo tempo perché ingannato dalla propria mente. Chiediti da dove si origina questa rabbia

1 hour ago, davydenkovic90 said:

non mi risulta ci siano tanti psichiatri o psicologi, qui.

Non ti risulta perché magari non siamo qui a lavorare, né siamo tenuti ad annunciare le nostre competenze, ciò non significa che non ne abbiamo.

1 hour ago, davydenkovic90 said:

Hinzelmann

Io lo comprendo e personalmente, avercene

1 hour ago, davydenkovic90 said:

Non mi reputo affatto un paradigma della vita gay

 Benissimo, fai attenzione perché ha volte passa questo messaggio, continue proposte di cose che hai fatto tu come se funzionassero sempre e comunque e per tutti. Oltretutto mi dispiace dirlo ma sembra proprio che quando ti sei fatto un’opinione, come nel caso di Catilina che secondo te non è agender, tiri sempre dritto e rimani della stessa idea dimostrando anche una certa rigidità - è successo anche in vari altri topic dove ho discusso con te.

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Saramandasama
39 minutes ago, Krad77 said:

Infatti, come ti ho già detto, dovresti pensare di meno a questo mondo e un po’ di più alla vita delle persone con un qi sufficiente 

Ok ma è inutile arrabbiarsi con chi sta perdendo tempo perché ingannato dalla propria mente. Chiediti da dove si origina questa rabbia

Non ti risulta perché magari non siamo qui a lavorare, né siamo tenuti ad annunciare le nostre competenze, ciò non significa che non ne abbiamo.

Io lo comprendo e personalmente, avercene

 Benissimo, fai attenzione perché ha volte passa questo messaggio, continue proposte di cose che hai fatto tu come se funzionassero sempre e comunque e per tutti. Oltretutto mi dispiace dirlo ma sembra proprio che quando ti sei fatto un’opinione, come nel caso di Catilina che secondo te non è agender, tiri sempre dritto e rimani della stessa idea dimostrando anche una certa rigidità - è successo anche in vari altri topic dove ho discusso con te.

Tesoro, stanno cercando di farglielo capire in tanti. Ma ti risponde sempre piccato! Meglio ignorarlo! 

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