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Primo bacio con un uomo


gu1197

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Il preservativo va usato sempre in caso sesso occasionale. Non è obbligatorio fare sesso nei bagni o con chicchessia, l'importante è non forzarsi a fare cose che non piacciono o mettono a disagio perché qualcuno ti ha detto di farlo così come l'estremo opposto, ovvero non fare determinate cose che ci piacerebbero per timori ingiustificati o perché aspetti il principe azzurro


Infatti non penso che, allo stato attuale, io possa essere in grado di scopare in un bagno di una discoteca...non sarei a mio agio...anche se mi piacerebbe esplorare e fare le mie prime esperienze (una parte di me avrebbe voluto seguirlo in bagno)...insomma voglio divertirmi è chiaro e mi accontento di qualche sveltina in macchina...poi magari sciogliendomi un po’ può succedere di farlo in bagno...piano piano e a piccoli passi [emoji28]
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A Chicago ho avuto un fugace flirt con un autoctono oltre a vari contatti con altri e, riconosco, mi trovi d'accordo [emoji41]


Ho un debole per loro...quelli con cui mi sto sentendo sono davvero carini...ma in generale li ho sempre trovati attraenti [emoji28]
Macché scopare.
Accontentati di un po' di sesso orale senza farti venire in bocca.


Quello penso che lo farei anche in un bagno...come dicevo prima il mio unico problema èla mia fobia...con questo tipo di rapporti ci sta un rischio oppure si può stare tranquilli? Insomma e se malauguratamente dovesse venirti in bocca? Anche perché in questi casi il preservativo sarebbe strano credo (intendo per il sesso orale)...
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11 hours ago, gu1197 said:

Quello penso che lo farei anche in un bagno...come dicevo prima il mio unico problema èla mia fobia...con questo tipo di rapporti ci sta un rischio oppure si può stare tranquilli? Insomma e se malauguratamente dovesse venirti in bocca? Anche perché in questi casi il preservativo sarebbe strano credo (intendo per il sesso orale)...

Il sesso orale ha un rischio molto basso, in particolare se non ricevi sperma in bocca, ma anche con lo sperma cmq è un rischio molto basso.

https://www.aids.ch/it/domande/protezione-rischio/sesso-orale.php

Quote

Sesso orale

Nel sesso orale (succhiare o leccare il pene, la vagina o l’ano), il rischio di contrarre l’HIV è praticamente da escludere poiché la mucosa della bocca è molto stabile. Anche se dovesse capitare dello sperma o del sangue mestruale in bocca, il rischio di contagio è minimo. In tutto il mondo sono stati segnalati solo pochi casi di un’infezione da HIV per tale motivo.

Se vuoi ridurre il rischio qualora finisse dello sperma in bocca è meglio ingoiare o sputare lo sperma il prima possibile, perché evidentemente più tempo rimane in bocca maggiore può essere il rischio.

Altro consiglio è quello di non andare a procurare traumi alla gengiva proprio in prossimità del sesso orale, cioè in sostanza non lavarti i denti proprio prima di fare del sesso orale, lascia passare qualche ora, e se hai problemi di gengivite (con gengive che sanguinano) vedi di curare il problema prima di fare sesso orale.

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13 minutes ago, Sbuffo said:

Se vuoi ridurre il rischio qualora finisse dello sperma in bocca è meglio ingoiare o sputare lo sperma il prima possibile, perché evidentemente più tempo rimane in bocca maggiore può essere il rischio

Ingoiare lo sperma per me e' una pessima idea. Se finisce sperma in bocca per me la cosa migliore e' sputarlo subito e sciacquarsi subito la bocca con acqua.

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20 minutes ago, Sbuffo said:

e se hai problemi di gengivite (con gengive che sanguinano) vedi di curare il problema prima di fare sesso orale.

Pare che non basti.

Perché ci sia trasmissione dell'HIV devi proprio avere subito da poco una estrazione dentaria,

le microlesioni delle gengive non sono sufficienti per il virus.

Sull'ingoiare non saprei, non ho letto nulla di illuminante

ma pare sia meglio evitarlo (anche se non so di preciso perché)

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1 minute ago, Almadel said:

Pare che non basti.

Perché ci sia trasmissione dell'HIV devi proprio avere subito da poco una estrazione dentaria,

le microlesioni delle gengive non sono sufficienti per il virus.

Sull'ingoiare non saprei, non ho letto nulla di illuminante

ma pare sia meglio evitarlo (anche se non so di preciso perché)

Sì probabilmente hai ragione e non basta ma se proprio vuole una sicurezza in più.

10 minutes ago, marco7 said:

Ingoiare lo sperma per me e' una pessima idea. Se finisce sperma in bocca per me la cosa migliore e' sputarlo subito e sciacquarsi subito la bocca con acqua.

Da quello che sapevo io ingoiare non da rischi perché una volta che finisce nello stomaco viene eliminato dai succhi gastrici, il rischio può eventualmente solo esserci rimanendo in bocca, anche se cmq si parla di un rischio molto basso.

Cmq se preferisce può sputarlo.

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@Sbuffo

non so quanto sia importante statisticamente ma io 25 anni fa sentii raccontare da un sieropositivo che lui era specializzato nell'ingoiare sperma da estranei. Non so se si era contagiato in quel modo.

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Io non mi fiderei di chi dice si essere diventato sieropositivo solo coi pompini.

Molti positivi lo dicono per non sembrare irresponsabile, come a dire:

"Visto? Anche tu fai pompini senza preservativo! Quindi non è davvero colpa mia!"

Poi quando ci parli seriamente scopri che si erano fatti venire dentro.

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davydenkovic90
42 minutes ago, marco7 said:

non so quanto sia importante statisticamente ma io 25 anni fa sentii raccontare da un sieropositivo che lui era specializzato nell'ingoiare sperma da estranei. Non so se si era contagiato in quel modo.

Questo esempio ci dice semplicemente che anche in questo caso, purtroppo, vale la legge dei grandi numeri.

Senza voler bacchettare o spaventare nessuno, ma se ogni sabato ingoi sperma da 10 estranei i quali a loro volta sono soliti ingoiare sperma da altri 10, le probabilità di contrarre il virus aumentano esponenzialmente.

Uno che si definisce "specializzato nell'ingoiare sperma da estranei" non mi sembra poi così attento a quello che fa e non oso immaginare quante altre pratiche a rischio e soprattutto quali malattie si sia preso oltre al virus dell'hiv. 

Io ho sempre sentito dire, da fonti ufficiali (LILA) di non ricevere sperma in bocca (a prescindere che si ingoi o meno).

Detto questo concordo anche io che la cosa poteva tranquillamente proseguire senza patemi nel bagno, nel senso in cui ha prospettato Almadel. Io avrei fatto così.  Comunque potevate anche scambiarvi il numero e farlo comodamente a casa. 

Non ho mai avuto la paranoia da contagio o un'ipocondria particolarmente spiccata, ho sempre fatto sesso protetto con partner occasionali per una questione di educazione e forma mentis, non mi è mai pesato non poter farmi scopare da 20 persone bendato in una dark room. (e in tal caso oggi c'è anche la Prep, di cui s'è parlato nel topic apposito)

 E' vero che l'hiv te lo può trasmettere pure il fidanzato che hai da 10 anni e che, a tua insaputa, scopa con altri. Ma si tratta di casi limite e devi essere proprio sfigato, quasi da tegola in testa, direi (e poi secondo me quest'ultimo esempio è più tipico degli etero perché noi gay siamo più schietti nell'affrontare il problema dell'hiv, se si presenta, azzerando il rischio di contagio del partner, e soprattutto nel dirci se facciamo sesso anche con altri, e quindi prendere tutte le precauzioni del caso, farsi test più frequentemente ecc.)

Morale della favola: giusto informarsi prendere precauzioni, sbagliato andare in paranoia e essere ipocondriaci su pratiche con rischio trascurabile. 

Edited by davydenkovic90
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Qui il problema è, fino a che punto mi dico "ipocondriaco" mentre in realtà sono condizionato da una certa dose di avversione per il sesso gay ( che fa parte dei dispositivi culturali mirati a scoraggiare l'omosessualità...) che esiste per tutti e condiziona molti e quando invece sono proprio ipocondriaco : distinguere le due ipotesi è estremamente facile se temo di avere tachicardie o malattie che niente hanno a che vedere con il sesso, mentre diventa più difficile se la mia ipocondria si concentra su un'unica malattia a trasmissione sessuale e non su altro.

Poi si può anche discutere dell'ipotesi che alcuni gay escano da una forma marcata di avversione sessuale, per cadere nella tentazione di una predilezione particolare per il sesso a rischio ( anche se è molto discutibile perchè il comportamento sessuale può essere condizionato da 1000 altri fattori e risvolti psicologici intrecciati fra loro ) ma non lo vedrei neanche così necessario.

Certo nessuno sceglie di provare "avversione" per il sesso o di essere "ipocondriaco" e quindi suggerire cosa è giusto e cosa è sbagliato serve a poco a queste persone ( forse tranquillizza sotto il profilo morale chi sta bene...ma non aiuta chi ha questi problemi )

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1 hour ago, Almadel said:

Poi quando ci parli seriamente scopri che si erano fatti venire dentro.

Dentro la bocca o dentro il culo ?

Per i pompini per me non bisogna farsi paranoie ma se possibile andrebbe evitato di avere sperma in bocca e se succede sputarlo subito e sciacquarsi la bocca con acqua.

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Qui il problema è, fino a che punto mi dico "ipocondriaco" mentre in realtà sono condizionato da una certa dose di avversione per il sesso gay ( che fa parte dei dispositivi culturali mirati a scoraggiare l'omosessualità...) che esiste per tutti e condiziona molti e quando invece sono proprio ipocondriaco : distinguere le due ipotesi è estremamente facile se temo di avere tachicardie o malattie che niente hanno a che vedere con il sesso, mentre diventa più difficile se la mia ipocondria si concentra su un'unica malattia a trasmissione sessuale e non su altro.
Poi si può anche discutere dell'ipotesi che alcuni gay escano da una forma marcata di avversione sessuale, per cadere nella tentazione di una predilezione particolare per il sesso a rischio ( anche se è molto discutibile perchè il comportamento sessuale può essere condizionato da 1000 altri fattori e risvolti psicologici intrecciati fra loro ) ma non lo vedrei neanche così necessario.
Certo nessuno sceglie di provare "avversione" per il sesso o di essere "ipocondriaco" e quindi suggerire cosa è giusto e cosa è sbagliato serve a poco a queste persone ( forse tranquillizza sotto il profilo morale chi sta bene...ma non aiuta chi ha questi problemi )



La tua interpretazione è molto freudiana al limite della sublimazione (un meccanismo di difesa) anche se non propriamente tale...comunque non essendo io una persona di stampo freudiano (prediligo la scuola cognitivo comportamentale) pur ammirando Freud eh...credo che tu faccia confusione:

-l’ipocondria è la paura della colpa (e non la paura della malattia in se). Mi spiego meglio...la persona ha paura di non aver messo in atto tutte le azioni necessarie a prevenire la malattia, e conseguente ha paura di una colpa, ovvero della sensazione di colpa derivata dal non aver fatto abbastanza.

-il tempo di avere tachicardie è più un aspetto fobico che ipocondriaco, sintomo di un ansia di tratto (e quindi di una persona generalmente ansiosa).

Ma si potrebbe andare avanti per giorni...non buttiamoci in interpretazioni sulle paure o motivazioni inconsce...se analizziamo nel dettaglio, si tratta proprio di ipocondria...

Il problema è che comunque la si metta il rischio zero non esiste...ora...ad un futuro paziente direi “pratica il sesso protetto, con il preservativo e come consigliato dalle associazioni, ma accetta che ci sia una percentuale di rischio. Così come lo accetti ogni volta che esci di casa e attraversi la strada. Paradossalmente il rischio di contrarre l’HIV è minore di quello di essere investiti”.
Il problema è che ci sta la tendenza quasi delirante di ragionare in termini possibilistici e non probabilistici.
Se tu mi dici “col preservativo hai I’ll 99% di non contrarre L’ HIV e l’ 1% di contrarre l’HIV” un paziente ti risponde “eh e se fossi in quell ‘ 1% ?”

In genere si segue un percorso di esposizione graduale alle situazioni che provocano disagio (per esempio uno che ha la fobia dello sporco, piano piano gli si fanno sporcare le mani e gli si fa aspettare un lasso di tempo sempre maggiore prima di fargliele lavare...insomma addestrarlo a tollerare il rischio”
Proverò così...ma in questi termini dovrei fare tanto sesso heheheheh almeno ho una scusa [emoji1787][emoji1787][emoji1787] sempre nel nome del buonsenso...cioè a un paziente non gli vai a dire “fallo senza preservativo ed esponiti” ma piuttosto “adotta tutte le precauzioni del caso e fallo”...mah in linea teorica funziona...ma nella pratica per uno che si fa un auto terapia? Hahahahah

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42 minutes ago, gu1197 said:

in questi termini dovrei fare tanto sesso heheheheh almeno ho una scusa

e sarebbe pure ora..

42 minutes ago, gu1197 said:

a un paziente non gli vai a dire “fallo senza preservativo ed esponiti” ma piuttosto “adotta tutte le precauzioni del caso e fallo”

che mi pare sia quanto ti si sta dicendo un po' tutti

43 minutes ago, gu1197 said:

nella pratica per uno che si fa un auto terapia?

colle masturbazioni (anche cerebrali) mi sa che hai già dato abbastanza...

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colle masturbazioni (anche cerebrali) mi sa che hai già dato abbastanza...



Lo so sono nel mood...a fine settimana dopo ore e ore di psicologia finisci per analizzare pure il cane (e io ne ho più di uno)...però alla fine mi avete portato voi a questa conclusione filosofica...siete un po’ dei terapeuti [emoji28][emoji28]
Certo il discorso è molto complesso...però nel frattempo sto facendo i miei passi...il primo è stato accettare ciò che sono (e fidatevi...il fatto di aver avuto una relazione etero solo per auticonvincermi di esserlo...mi fa sentire una cacca...ma non ne ero consapevole all’epoca)...sono stato influenzato dall’ambiente in cui sono cresciuto (troppo simile all’esercito...letteralmente...con tanto di divisa e distintivo...divisa che ho cambiato...ora sono in un corpo un po’ più tollerante, ma al quale non voglio far sapere nulla) che non accettava certi orientamenti, sono rimasto represso per anni...ora tirò fuori le palle (letteralmente [emoji1787][emoji1787]) e mi butto...tanto ci siete voi a sbrogliare i miei loop mentali [emoji23][emoji23][emoji23]...
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LocoEmotivo
2 hours ago, gu1197 said:

siete un po’ dei terapeuti

Più maieuti che terapeuti, però: non diagnostichiamo né valutiamo ma ti portiamo una serie di esperienze personali che possono in qualche modo tirar fuori la verità che è dentro di te.
E scusate se è poco ?

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Più maieuti che terapeuti, però: non diagnostichiamo né valutiamo ma ti portiamo una serie di esperienze personali che possono in qualche modo tirar fuori la verità che è dentro di te.
E scusate se è poco [emoji41]


Hahahaha beh diciamo che confrontandomi con voi ho capito parecchie cose utili...ed ecco che vi assillerò per i prossimi decenni (hahahahah scherzo...poi sennò mi bannate per “rompipallaggine”) ... però mi fa piacere confrontarmi con chi ha più esperienza...
Posso assicurarti che l’esperienza personale vale più di mille libri di psicologia [emoji1787]
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LocoEmotivo
6 minutes ago, gu1197 said:

Posso assicurarti che l’esperienza personale vale più di mille libri di psicologia

"Su un libro di psicologia ho imparato ad educare mio figlio.
'Se cresce libero, il bimbo è molto più contento'.
L'ho lasciato fare: m'è venuto l'esaurimento."
:sisi:

Che è molto meglio del classico "Primum vivere, deinde philosophare".

Edited by LocoEmotivo
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davydenkovic90
6 hours ago, gu1197 said:

In genere si segue un percorso di esposizione graduale alle situazioni che provocano disagio (per esempio uno che ha la fobia dello sporco, piano piano gli si fanno sporcare le mani e gli si fa aspettare un lasso di tempo sempre maggiore prima di fargliele lavare...insomma addestrarlo a tollerare il rischio”
Proverò così...ma in questi termini dovrei fare tanto sesso heheheheh almeno ho una scusa emoji1787.pngemoji1787.pngemoji1787.png sempre nel nome del buonsenso...cioè a un paziente non gli vai a dire “fallo senza preservativo ed esponiti” ma piuttosto “adotta tutte le precauzioni del caso e fallo”...mah in linea teorica funziona...ma nella pratica per uno che si fa un auto terapia? Hahahahah

Potresti andare da uno psicologo più qualificato di te, se ritieni utile un certo tipo di percorso.

Psicologo che magari andrebbe a capire se ci sono altri problemi dietro alla tua auto-diagnosi di ipocondria e relativa terapia, che mi sembra un po' semplicistica e parziale. Oltretutto tu non dici di aver timore in generale di altre malattie se non quelle sessualmente trasmissibili (le più famose, immagino l'hiv), e che la paura ti sia nata ora che fai sesso gay e non quando facevi sesso etero, e questo fa pensare che più che di fobia si debba parlare di disinformazione, unita forse anche a un fantasticare un po' troppo, vedi il post dove parli dello spogliatoio, vedi quando dici "se trovo uno proprio bono, allora ci vado nel bagno a farmi scopare".

Andiamo più sul concreto: prima di tutto informati sui vari tipi di malattie sessualmente trasmissibili. Inoltre, la prossima volta che vai in discoteca, portati i preservativi e scambiati il numero coi ragazzi che incontri così eventualmente puoi uscirci per conoscerli meglio invitarli a casa e fare sesso con più comodità e meno ansia (ma sempre con precauzioni)

Edited by davydenkovic90
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Per quel che ne so io autoanalizzarsi psicologicamente non funziona perche' il nostro inconscio ci impedisce di vedere cose che noi non vogliamo vedere di noi stessi. Ci vuole sempre un terapeuta esterno che lavora col paziente anche se il paziente e' lui stesso uno psicologo o uno psichiatra o uno studente in queste discipline.

purtroppo credo che molta gente studia psicologia credendo di poter poi fare da se ma si sbaglia.

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Potresti andare da uno psicologo più qualificato di te, se ritieni utile un certo tipo di percorso.
Psicologo che magari andrebbe a capire se ci sono altri problemi dietro alla tua auto-diagnosi di ipocondria e relativa terapia, che mi sembra un po' semplicistica e parziale. Oltretutto tu non dici di aver timore in generale di altre malattie se non quelle sessualmente trasmissibili (le più famose, immagino l'hiv), e che la paura ti sia nata ora che fai sesso gay e non quando facevi sesso etero, e questo fa pensare che più che di fobia si debba parlare di disinformazione, unita forse anche a un fantasticare un po' troppo, vedi il post dove parli dello spogliatoio, vedi quando dici "se trovo uno proprio bono, allora ci vado nel bagno a farmi scopare".
Andiamo più sul concreto: prima di tutto informati sui vari tipi di malattie sessualmente trasmissibili. Inoltre, la prossima volta che vai in discoteca, portati i preservativi e scambiati il numero coi ragazzi che incontri così eventualmente puoi uscirci per conoscerli meglio invitarli a casa e fare sesso con più comodità e meno ansia (ma sempre con precauzioni)



Si infatti non pretendo di risolvere tutto questo in un modo così riduttivo...allo stato attuale credo che il problema sia proprio un certo grado di male-informazione proprio perché ero restio pure nel baciarsi...come dici tu, alla fine scambiandosi il numero e facendo il tutto con calma a casa o comunque non in bagno li credo che mi aiuterebbe eccome!
Il mio post non era una auto-diagnosi con annesso progetto terapeutico, ma una considerazione...è chiaro che ci sono cose che da soli non si risolvono...ma in questo caso, facendo come dici te, secondo me i problemi diminuiscono [emoji28]
Per quel che ne so io autoanalizzarsi psicologicamente non funziona perche' il nostro inconscio ci impedisce di vedere cose che noi non vogliamo vedere di noi stessi. Ci vuole sempre un terapeuta esterno che lavora col paziente anche se il paziente e' lui stesso uno psicologo o uno psichiatra o uno studente in queste discipline.
purtroppo credo che molta gente studia psicologia credendo di poter poi fare da se ma si sbaglia.



Chiaro...così come il medico non si cura da solo, anche lo psicologo (o in questo caso lo studente) non può pretendere di fare tutto da solo...ci sono casi in cui serve una mano...nel mio caso inizio s seguire i vostri consigli per vedere come va...anche perché mi avete dato degli ottimi consigli, e tutto sommato, è stato un coro unanime...mi rendo conto di aver scritto una sorta di auto relazione, ma fidatevi che so riconoscere bene i miei limiti...insomma qui mi avete fatto capire che alla fine certe esperienze vanno fatte e che ci sono delle precauzioni efficaci...ora non mi resta che provare !

Mi sono reso conto che non vi ho ancora ringraziato per il supporto che mi state dando...grazie ragazzi e scusate se sono un rombi balls assillante [emoji1787][emoji1787] farò del mio meglio per esserlo meno

"Su un libro di psicologia ho imparato ad educare mio figlio.
'Se cresce libero, il bimbo è molto più contento'.
L'ho lasciato fare: m'è venuto l'esaurimento."
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Che è molto meglio del classico "Primum vivere, deinde philosophare".



[emoji23][emoji23][emoji23] l’esaurimento in questi casi viene anche ai vicini di casa...e...ai maestri, perché nessuno pensa ai maestri?!? (Cit. I Simpson lol)
Non pensavo che lo avrei mai detto, dovesse crollare il mondo...un po’ il latino mi manca...greco no, ma latino si
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Io non ho dato alcuna interpretazione, sia chiaro, ho semplicemente descritto il problema per come è



Si figurati...ho capito cosa intendevi, in molti casi non fa una piega...però oggettivamente non provo alcuna avversione per il sesso gay, ansi [emoji57][emoji57] .
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6 hours ago, davydenkovic90 said:

Oltretutto tu non dici di aver timore in generale di altre malattie se non quelle sessualmente trasmissibili (le più famose, immagino l'hiv), e che la paura ti sia nata ora che fai sesso gay e non quando facevi sesso etero, e questo fa pensare che più che di fobia si debba parlare di disinformazione

credo sia più il panico dello stigma sociale che ne deriverebbe se si scoprisse che l'ipotetica infezione se la sia presa facendo sesso "contro natura", visto che

12 hours ago, gu1197 said:

sono stato influenzato dall’ambiente in cui sono cresciuto (troppo simile all’esercito.

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E' chiaro che la paura della malattia sessuale, che rappresenta un pericolo reale, può essere un modo per rendere razionale una forma di avversione per il sesso gay ( io ci vedrei più questo rispetto alla sublimazione francamente ) che razionale non sarebbe ;  questo lo dico in generale.

Qualora il problema fosse come tu dici il "non aver fatto abbastanza" sul piano delle precauzioni, ti ho già segnalato un topic ed una persona a cui rivolgerti che ha preso tutte le precauzioni possibili : sul piano pratico...il rischio zero attualmente esiste, basta sommare preservativo e prep, che tale sommatoria di precauzioni sia assolutamente inutile o superflua non cancella il fatto che la loro sommatoria dà un rischio zero potenziale se è quello che veramente vuoi anche solo per le primissime volte.

Quanto al fatto che il sesso non faccia schifo....beh è chiaro che in generale c'è un conflitto fra il desiderio ( fortissimo alla tua età ) e la paura di passare dal piano del desiderio a quello della sua realizzazione, la qual cosa propone il superamento delle remore morali sul sesso come prestazione ( lo  squallore del bagno pubblico o di situazioni non intime ) e la tua autoidentificazione come gay.

Esistono quindi delle paure meno focalizzate sull'atto sessuale in sé  o sul desiderio sessuale e più su delle idee che ci girano intorno ed in questo senso probabilmente Sì....

1 hour ago, gu1197 said:

oggettivamente non provo alcuna avversione

....soggettivamente non provi avversione prima ( quindi sarebbe un pensiero prospettico, sia chiaro ) di averlo fatto, perchè si tratta più che altro di qualcosa che ti spaventa e quindi ciò che provi soggettivamente è paura.

Che questa paura abbia a che fare veramente con il pericolo di contagio è però discutibile

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E' chiaro che la paura della malattia sessuale, che rappresenta un pericolo reale, può essere un modo per rendere razionale una forma di avversione per il sesso gay ( io ci vedrei più questo rispetto alla sublimazione francamente ) che razionale non sarebbe ;  questo lo dico in generale.
Qualora il problema fosse come tu dici il "non aver fatto abbastanza" sul piano delle precauzioni, ti ho già segnalato un topic ed una persona a cui rivolgerti che ha preso tutte le precauzioni possibili : sul piano pratico...il rischio zero attualmente esiste, basta sommare preservativo e prep, che tale sommatoria di precauzioni sia assolutamente inutile o superflua non cancella il fatto che la loro sommatoria dà un rischio zero potenziale se è quello che veramente vuoi anche solo per le primissime volte.
Quanto al fatto che il sesso non faccia schifo....beh è chiaro che in generale c'è un conflitto fra il desiderio ( fortissimo alla tua età ) e la paura di passare dal piano del desiderio a quello della sua realizzazione, la qual cosa propone il superamento delle remore morali sul sesso come prestazione ( lo  squallore del bagno pubblico o di situazioni non intime ) e la tua autoidentificazione come gay.
Esistono quindi delle paure meno focalizzate sull'atto sessuale in sé  o sul desiderio sessuale e più su delle idee che ci girano intorno ed in questo senso probabilmente Sì....
....soggettivamente non provi avversione prima ( quindi sarebbe un pensiero prospettico, sia chiaro ) di averlo fatto, perchè si tratta più che altro di qualcosa che ti spaventa e quindi ciò che provi soggettivamente è paura.
Che questa paura abbia a che fare veramente con il pericolo di contagio è però discutibile



Il problema è che stiamo portando il problema sul piano di un inconscio freudiano supponendo che io stia adottando un meccanismo di difesa quale la razionalizzazione, ma non la vedrei così...la gente è portata ad interpretare tutti facendo riferimento a Freud, e spesso magari è comprensibile, ma qui stiamo supponendo che io stia dando una causa razionalizzata ad un comportamento o pensiero che considero inaccettabile...si, può essere, di per se non è falso, ma è una forzatura...io non penso di specializzarmi in psicologia dinamica, piuttosto in cognitivo comportamentale, e la mia interpretazione deriva da quanto ho fino ad ora appreso (effettivamente poco)...si tratta di una paura della colpa dettata anche da una eccessiva doverizzazione. Quindi abbiamo rintracciato anche il pensiero antecedente...
Questa paura non deriva dal pericolo di contagio ma dalla colpa (vedi ipocondria) che porta ad una falsa credenza circa l’origine di questa paura.

Il rischio zero non esiste (lo ripetono continuamente nei corsi sulla legge 81/08,) ma si può ridurre.

Per caso sei uno psicanalista [emoji28][emoji28]? Sarebbe figo così possiamo confrontarci...però se proprio vogliamo, possiamo integrare le due visioni...tranne che per il pensiero di base...non lo andrei a rintracciare necessariamente in qualche interpretazione su pensieri inconsci, ma proprio sulla colpa, che può essere razionalizzata in paura della malattia
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1 hour ago, gu1197 said:

lo ripetono continuamente nei corsi sulla legge 81/08

Ma quella è la legge sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, cosa c'entra?

Abbiamo una pillola che azzera il rischio HIV, è una pillola assolutamente inutile per chi non abbia problemi perchè basta e avanza il profilattico

Tuttavia se uno proprio si ostina a sopravvalutare il pericolo del contagio HIV il rischio può essere oggi letteralmente azzerato

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Ma quella è la legge sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, cosa c'entra?
Abbiamo una pillola che azzera il rischio HIV, è una pillola assolutamente inutile per chi non abbia problemi perchè basta e avanza il profilattico
Tuttavia se uno proprio si ostina a sopravvalutare il pericolo del contagio HIV il rischio può essere oggi letteralmente azzerato



Mmmhh...sai che c’è...si può fare anche un ragionamento parallelo...vivere nel terrore non serve...a questo punto si adottano le misure necessarie e si fa...in fondo si vive una volta sola [emoji1787][emoji1787] però direi che la paura è comprensibile
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5 minutes ago, gu1197 said:

però direi che la paura è comprensibile

beh, se hai paura anche di tuffarti in piscina o al mare ok, ci può stare

poi però quando riesci a stare a galla e/o a  nuotare, in acqua ti ci diverti pure, no?

Edited by freedog
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