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Sfera Ebbasta ... "l'arte" che non è arte; ..ma solo... MERDA!!!!!!


DanySamu

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4 hours ago, Krad77 said:

E' anche possibile però permettersi qualche riflessione, da adulti, su come il mondo della trap e del rap sia portato a celebrare una cultura da gang criminale della periferia disagiata degli USA e perché questa celebrazione colga tanti consensi tra i giovani e giovanissimi qui ed ora in italia

Tutto giustissimo, Kraddino adorato, se non fosse per il "qui ed ora".
Da che mi risulti, il pubblico è sempre stato interessato ad immergersi in una criminalità "letteraria": vogliamo parlare di Gomorra e roba simile? Vogliamo menzionare Lupin III? Ci vogliamo rifare al filone della Milano violenta, quando si andava al cinema a vedere un po' di rude efferatezza tra le stesse forze dell'ordine?
Stiamo parlando di un fascino che ci è, in qualche modo e maniera, intimamente connaturato: la differenza, nel caso che stiamo analizzando alla buona, consiste nel calarsi in un ruolo che nella vita reale non ci appartiene affatto.

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Toroloco adoratissimo, io rivendico il qui ed ora. 
Innanzitutto perché i vari nomi che ho citato prima, dal malinteso monarchico alla Rodriguez, sono presenti adesso e si possono analizzare nella loro specificità. Poi perché trovo che ci sia una differenza tra ciò che ho scritto, celebrazione della cultura di gang criminale ed una narrazione, cinematografica o televisiva che sia, che ha sicuramente le finalità di catarsi  che tu sottintendi.
Gomorra è recentissimo.
Lupin III non credo che sia paragonabile.
Sicuramente è vero che se prendiamo, per es., lo Scarface di DePalma uscito nel 1983, per tanti fu un classico film di gangster con tutto il procedimento di catarsi, ma per alcuni assurse a mito ed ideale di vita da seguire... ma sicuramente non per i ragazzi di 13-14-15 anni che, semplicemente, a contenuti come quelli non aveva accesso. Né lo avrebbero avuto per anni e fino ad una maturità ben maggiore. Per questo il fenomeno del racconto criminale che si può leggere non solo come ritratto, ma anche come istituzione di un modello di vita privo di leggi o regole, con forti elementi di antisocialità, nichilismo ed edonismo, raggiunge un pubblico di ragazzi e ragazze all'inizio dell'adolescenza in un modo piuttosto nuovo, poco visto e sperimentato, analizzabile nel qui ed ora.

@Sara non non volevo escludere YS per carità, ci avevo anche pensato, ma non posso fare una lista di nomi troppo lunga, poi ci ho aggiunto un "e non so quanti altri" dai

Edited by Krad77
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10 hours ago, Krad77 said:

E' anche possibile però permettersi qualche riflessione, da adulti, su come il mondo della trap e del rap sia portato a celebrare una cultura da gang criminale della periferia disagiata degli USA e perché questa celebrazione colga tanti consensi tra i giovani e giovanissimi qui ed ora in italia; anche perché il maschilismo becero è un problema reale e lo vediamo ritornare diffondendosi tra gli adolescenti di oggi.
Fenomeno certo non nuovo e che non c'entra nulla con la tragedia di Corinaldo, chiaro.

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Parlando di mode ---> Aggiungerei quella della catarsi collettiva insita nella commemorazione funebre ---> Quando una morte tragica sale agli onori della cronaca, anche solo su quella locale, si assiste a questa rincorsa della prima fila. Mi è capitato di assistere a due funerali tanto tragici quanto tristemente noti ---> Alessia 13 anni e Martina 7 uccise dal padre carabiniere 43enne e poi quello di Desirèe Mariottini ---> beh, nel primo caso è nata una disputa tra il parroco e l'amministrazione comunale perché avrebbe voluto celebrare il funerale nello Stadio di calcio locale e dire che secondo me lo avrebbe anche riempito.

Siccome il permesso fu negato per ragioni di sicurezza (costi troppo alti per garantirla), il parroco ha fatto entrare in chiesa solo i parenti e amici stretti, praticamente c'era la selezione alla porta. Il prete >>giovane<< invece, è uscito sul sagrato e ha tenuto un vero e proprio spettacolo, con ragazzi e ragazzi che hanno cantato e poi c'è stato il momento dei messaggi raccolti nel cesto dei pensieri per le due ragazzine, infine è arrivato il numero degli striscioni e palloncini, se non ricordo male c'erano anche dei fumogeni da stadio. I Palloncini bianchi e rosa erano comunque il gadget ufficiale e quelli sono stati distribuiti anche tra gli astanti, da rilasciare al  momento dell'arrivo dei due feretri ---> e poi il rilascio di colombe etc ... 

Per Desirèe, funerale celebrato nella stessa chiesa, la prassi era già stata rodata e per esempio i giornalisti sapevano già dove piazzarsi e ho notato che stavolta erano gremite anche le finestre dei palazzoni circostanti. In questo caso il red carpet dei VIP era particolarmente nutrito, la celebrity più attesa è stata Giorgia Meloni (siamo nel suo distretto elettorale). Il momento più alto c'è stato solo qualche giorno dopo la tumulazione con la fiaccolata, cui non ho assistito, ma ho notato dalla marea di palloncini imbrigliati tra gli alberi delle strade e uno striscione simile a quello visto nell'altro funerale, che si è seguito la prassi consolidata. 

Tutto questo con la cornice dei messaggi commemorativi o di denuncia, tutti farciti con le stesse parole ---> Schifo, Vomito, Indignazione, Scandalo etc ---> Improvvisamente tutti conoscevano le vittime e accorati lanciavano appelli a non si sa bene chi dai social di ogni genere, grosso modo dello stesso tenere di quelli che ho visto e sentito nel contributo postato qui.

Seppure il funerale è sempre stato un momento di catarsi del dolore ed è per questo uno spettacolo che si vende bene (Lady D. insegna), credo comunque che in questo momento storico da social net, sia diventato uno show che ognuno interpreta dal suo piccolo palcoscenico di casa. Quello che mi dà particolarmente fastidio è la sfacciataggine di come ci si avvale del morto per lanciare invettive di presunta insensibilità, a chiunque fa notare quanto sia cinico e ipocrita approfittarsi di una disgrazia per un pugno di like ... 

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7 hours ago, Silverselfer said:

Quello che mi dà particolarmente fastidio è la sfacciataggine di come ci si avvale del morto per lanciare invettive di presunta insensibilità, a chiunque fa notare quanto sia cinico e ipocrita approfittarsi di una disgrazia per un pugno di like ... 

si chiama lutto mediatico;

ed è il festival dell'ipocrisia a livelli parossistici

-ricordati che siamo stati capaci di fare i funerali di stato ad un sommo benefattore della Patria come Mike Bongiorno...-

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16 hours ago, Silverselfer said:

Quello che mi dà particolarmente fastidio è la sfacciataggine di come ci si avvale del morto per lanciare invettive di presunta insensibilità, a chiunque fa notare quanto sia cinico e ipocrita approfittarsi di una disgrazia per un pugno di like ...

Ci sono pure hater che attaccano personaggi pubblici che non esprimono pubblicamente un cordoglio ritenuto dovuto

Tuttavia mi pare ci si allontani sensibilmente dal tema in discussione, anche se si può convenire che essere ripresi da una piazza virtuale presoché sterminata può essere oltremodo gravoso per un personaggio pubblico mentre prima dei Social ci voleva che il personaggio deceduto letteralmente trascinasse folle di persone in piazze vere, perchè maturasse l'accusa di comportamento irrispettoso ( nel caso di Lady D. rivolta alla Regina )

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On 12/17/2018 at 10:16 PM, Krad77 said:

Toroloco adoratissimo, io rivendico il qui ed ora. 

Tu puoi rivendicare tutto quel che vuoi, mia suffragetta :lol:

On 12/17/2018 at 10:16 PM, Krad77 said:

un modello di vita privo di leggi o regole, con forti elementi di antisocialità, nichilismo ed edonismo, [che] raggiunge un pubblico di ragazzi e ragazze all'inizio dell'adolescenza in un modo piuttosto nuovo, poco visto e sperimentato, analizzabile nel qui ed ora

Aspetta.
Posso essere d'accordo nello specifico (e tendenzialmente lo sono) ma nel mio intervento precedente cercavo solo di allargare un pochino l'orizzonte.
La dicotomia "giovani" e "società" è antica quanto la notte dei tempi, proprio come è antica la necessità di superare in qualche modo la generazione precedente. Se volessimo tracciare un diagramma ideale che avesse come momentaneo punto d'arrivo 'sto tizio a cui è stato intitolato il thread, scorrendo indietro l'asse temporale ci imbatteremmo in fenomeni dalle stesse caratteristiche di base anche se non dalla medesima intensità: troveremmo i figli dei fiori degli anni '60, che l'establishment contemporaneo riteneva ugualmente antisociali ed edonisti; troveremmo la "gioventù bruciata" di James Dean, ugualmente affascinata da uno stile di vita completamente opposto a quello borghese-famigliare; un po' più indietro, ci imbatteremmo nei dandy, considerati alla stregua di fenomeni da baraccone dalla morale socialmente distruttiva; e così via, fino a giungere sino alla Grecia che filosofava, dove il massimo del pericolo era costituito da quello stesso Socrate che oggi veneriamo quasi come "maestro di color che sanno" (e ho scritto "quasi", quindi non rompete il cazzo con la presunta inesattezza della citazione).
Tra Socrate e Sfera c'è sicuramente un abisso, cosa forse inevitabile in circa due millenni e mezzo di evoluzione socio-culturale, ma a me sembra di scorgere in maniera abbastanza chiara un filo rosso che collega l'intero arco temporale e che appartiene all'impulso di ribellione formativa adolescenziale.

Aspetto con ansia la tua replica, mio caro ?

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10 minutes ago, Saramandasama said:

Davvero, lasciate in pace il povero Sfera. È distrutto! Un po’ di sensibilità eh!

ma chi se lo incul..

ehm.. 

ma chi se lo fila de pezza?

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Beh lui ha scritto un brano che si intitola "Rockstar" quindi pur non facendo rock certamente aspira ad identificarsi con ciò che in passato era - per il pubblico adolescenziale-una rockstar

Dopodichè scrive : Pusher sul mio iPhone, pute sul mio iPad Mamma, guarda, senza mani, sono una rockstar Mamma, sai che a parte te non amo nessun'altra Non esco più di tre volte con una ragazza Non innamorarti mai di me Non potrò mai essere il tuo boyfriend

Il messaggio non è esattamente quello di una generazione ribelle, già il fatto di rivolgersi in quasi ogni canzone alla mamma...secondo me pesa più del fatto che dia delle puttane o delle stronze alle altre donne che se lo scopano solo perchè ricco e famoso etc

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Veramente loro vorrebbero sembrare dei neri del ghetto, il problema è che non hanno il fisico dei neri del ghetto

Oltre al fatto che devono piacere al pubblico delle teenager piuttosto che ad una vera comunità di riferimento

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10 minutes ago, Hinzelmann said:

Veramente loro vorrebbero sembrare dei neri del ghetto, il problema è che non hanno il fisico dei neri del ghetto

infatti il risultato è che sembrano lesbiche camioniste che hanno appena cambiato il semiasse al rimorchio del tir..

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Ammetto di non essere un grande fan del genere ma questi testi sono spazzatura.

Superficiali, costruiti ad hoc per sembrare personaggi più "fighi" ai ragazzini in età pre-puberale, non trasmettono alcun messaggio e soprattutto non sono nemmeno capaci di leggere senza autotune.

Se un ipotetico figlio di 13/14 anni mi dovesse chiedere se può andare ad ascoltare uno di questi inetti gli risponderei di no, ma non per una questione di gusti personali ma per via dei loro testi che ritengo inadatti ad un ragazzino della sua età.

L'unico rapper italiano che fa dei testi ragionati e profondi è Caparezza che purtroppo non farà mai successo tra i pargoli che vogliono sentire come sia bello fumare droga mentre si va a puttane.

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Mercante di Luce
19 hours ago, Paradigma said:

L'unico rapper italiano che fa dei testi ragionati e profondi è Caparezza che purtroppo non farà mai successo tra i pargoli che vogliono sentire come sia bello fumare droga mentre si va a puttane.

Mi sembra un'affermazione abbastanza impegnativa.

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4 hours ago, Mercante di Luce said:

Mi sembra un'affermazione abbastanza impegnativa.

Concordo.
Mancano all'appello almeno almeno due grandissimi, Frankie Hi NRG e il più grande di tutti: Tommaso Zanello.
Ma forse lo conoscete col nome d'arte...

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3 minutes ago, LocoEmotivo said:

il più grande di tutti: Tommaso Zanello.

l'appellativo completo è Tommaso Zanello da Montesacro.

se vuoi cità qualcuno, almeno fallo in modo corretto, cribbio!!

oh, manco le basi qua..

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  • 2 weeks later...

se invece vogliamo fare un discorso "semantico" sul trap in genere, io la vedo così: 

secondo me il problema è che in sti coatti c'è poca vita. Poca sofferenza autentica. O poca gioia autentica.
I testi sono decisamente basici/piatti, frutto -o specchio- della liquidità attuale.

Spesso c'è solo apparenza, chè contenuto e contenitore sono decisamente disarmonici.

Per dire, pure Ozzy Osbourne lo si capiva poco, ma cacchio era ciò che faceva. La pelliccia che indossava era una cassa di risonanza bella strong! 

Oggi questi, oltre a vivere come copertine di Vogue, che altro sanno trasmettere?

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Io comprendo, @freedog, ma il mio pensiero si riduce a un ecchissenefrega. Non alle tue parole, ma al fenomeno. Non possiamo realmente pensare di fare un'analisi sociale, ora, su questi soggetti altrimenti ricadremmo in quei meccanismi che definivano i righeira dei cretini coi capelli tinti. O i take that dei bellocci inutili. Lasciamo stagionare il tutto per un po'. 

I trappisti non hanno arte e vita vissuta? Oh amen, piacciono. Tra un anno o due anni saranno fuori moda, chissà cosa ci sarà. 

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