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Le "tristi" verità nel nascere gay...


CieloRosso

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Sono nuovo e mi scuso se non mi sono presentato, ma temo non resterò qui per molto, vedremo.

Mi scuso anche per i temi forti che voglio proporre qui di seguito.

Volevo però condividere questi pensieri con voi e vedere se c'è qualcuno che la pensa come me sul fatto che nascere gay è una bella "fregatura".

  • Punto Primo - [Inferiorità numerica]

-Partiamo dal fatto che siamo in minoranza ovunque, in ogni paese, regione, città (di tutto il globo) ci sono milioni (o cmq sempre più) etero rispetto ai gay, impossibile dire il contrario ovviamente.

La razza umana la portano avanti gli etero e quindi il discorso viene tradotto tipo che quel disgraziato che nasce gay sarà "solo" a scuola, nelle attività sportive e nella società...

ALMENO INIZIALMENTE  sia chiaro........ (a patto che non buttarsi a pesce nelle ragazze selfie e trucchi............) 

Per "solo" intendo che difficilmente (anche se non impossibile) un adolescente gay potrà avere un amico gay o più amici gay nella stessa scuola\attività sportiva\comitiva

insomma una classe elementare\media\superiore non potrà MAI avere 20 gay e 5 etero per dire.... e il peso del coming out a quell'età è molto pesante.

A differenza invece di chi nasce etero, trova eterosessuali in ogni dove cominciando dai bar, discoteche ecc...

mentre i posti a TEMA gay si trovano solo nelle grandi città e cmq quando sei molto giovane se la tua città è una piccola provincia NON PUOI FARE NULLA.

BELLA MERDA.

  • Punto Secondo - [Depressione e suicidio]

-Questa tragedia nel scoprirsi gay magari all'età di 12-13 anni porta solo ansia e depressione cronica, perché si è consapevoli di essere nati in un mondo creato ad arte per gli etero

e cmq si va CONTRO il mondo, CONTRO la chiesa, CONTRO i famigliari. Hahahahahaha, bellissima la vita gay, è praticamente tutto in salita, a livello lavorativo non ne parliamo.

Basta leggere questo: Più di 34.000 persone muoiono per suicidio ogni anno, il che rende ciò la terza causa principale di morte tra i 15 e i 24 anni di età tra lesbiche, gay e giovani bisessuali, i quali tentano il suicidio almeno quattro volte più spesso dei loro coetanei etero.

  • Punto Terzo - [Ricicli sessuali, Hiv\Aids e HOMOFOBIA]

-Arrivati al punto che cmq sia, da piccoli si vive tutto in salita, si è "soli", inesperti, depressi, ma ecco che man mano che si cresce si scopre che comunque da grandi

non è che cambi molto, i matrimoni gay sono MAL VISTI, (madre chiesa ci ODIA) l'unione gay è la peste nera per i cattolici. Adottare un figlio con partner dello stesso sesso ancora peggio che peggio....

trovare un luogo\casa\appartamento "senza" sentirsi discriminati è davvero impossibile (ve lo garantisco) e proprio per questa mancanza SOLIDA (o prospettiva) di "matrimonio" felice

con possibilità future di vivere in armonia con il mondo magari con un figlio, fa scattare la voglia di vivere relazioni aperte o vita sessuale molto aperta :)

SIA perché da piccoli si è stati auto sufficienti da soli.. SIA perché  da grandi nel mondo gay l'amore VERO dura veramente poco...  sono davvero pochi i monogami gay.....

Tutto questo schifo che il mondo ci fa passare, porta a ricicli sessuali, cambio frequente di partner, ecc non voglio entrare in dettagli ma ovviamente noi siamo i più a rischio in assoluto di HIV

e ovviamente i più discriminati perché l'homofobia non è MAI sparita anzi...

  • Punto Quarto - [Basterebbe così poco...]

Per finire, se avete letto fino a qui, beh vi ringrazio. Già, basterebbe così poco, eliminare tutto lo schifo che ho scritto qui sopra c'è il modo.

Gay NON si diventa, gay\bisex si nasce, è un fattore genetico inutile girarci intorno. Se nel concepimento esistono MILIONI di sfumature diverse, perché l'orientamento

sessuale dovrebbe andare SOLO a senso unico.... la natura\vita stessa è fatta di bianco, nero e grigio, perché vedere solo bianco? LA PERFEZIONE NON ESISTE.

Se si dichiarasse che nascere gay è normale come nascere etero tutto questo odio\discriminazione non ci sarebbe secondo me,

ma TROPPA fatica, meglio far pensare che chi è gay è perché è malato e ci è voluto diventare.

Non esiste la certezza ASSOLUTA e allora meglio far vivere male la vita a quei quattro gatti gay e basta tanto sono lo scarto della società.

 

Cosa ne pensate in merito? Ho proposto questo topic solo per vedere i commenti in generale di cosa ne pensa una persona gay a riguardo.

Io sono gay e vivo una vita splendida e non soffro di particolari situazioni discriminatorie, ma se ho sbagliato ad aprire tale topic, chiudete pure.

Scusate.

 

 

 

 

 

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Ti vedo depressuccio, eh?

Nascere gay è come nascere con una Ferrari.

Fino ai 17 anni invidi tutti i tuoi amichetti che hanno il triciclo o la bicicletta;

ma quando puoi finalmente guidarla spernacchi tutti gli etero in motorino :D

 

Edited by Almadel
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26 minutes ago, CieloRosso said:

Cosa ne pensate in merito?

Ho letto tutto , e l'idea che mi son fatto è che se uno realmente vede il suo essere gay in quel modo , vivrebbe il suo essere eterosessuale in maniera ugualmente negativa .

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Essere gay, inutile raccontarsela, è ancora molto più difficile che essere etero. 

Questo non significa che abbia molto senso lamentarsene lungamente sul forum. Significa che bisogna rimboccarsi le maniche è faticare il quadruplo degli etero.

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I gay dovrebbero fare un anno di eterosessualità obbligatoria come il servizio militare,

al termine del quale vedrete che la smettono di pensare che andare coi maschi è una "sfortuna".

E' vero: i primi dieci anni fanno quasi sempre schifo, ma è tutto il resto della vita che conta.

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Premesso che quelle che hai elencato sono, purtroppo, verità, concordo con chi ti dice che sei un po' depressuccio...

Leggendo tutto ho visto che i problemi che elenchi sono principalmente quelli nei rapporti con la società. Ti vorrei far notare due cose: la prima è che rispetto al passato la situazione è progredita e di tanto (l'omosessualità nei paesi civilizzati non è più crimine o malattia mentale) e in secondo luogo tu analizzi solo la società italiana, quando ci sono paesi che sono più aperti...

Nella lettura del tuo post ho colto anche dell'amarezza, come un chiedersi "perché non sono nato etero?"... Anche io mi sono più volte posto la domanda, ma penso che sia giusto pensare che sia un'altra caratteristica di noi che ci definisce

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30 minutes ago, Almadel said:

E' vero: i primi dieci anni fanno quasi sempre schifo, ma è tutto il resto della vita che conta.

E vabbe', Almadel, però Syfy ha portato dati ben noti, mica se l'è inventate certe cose...

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Beh, direi che certe esperienze non si debbono generalizzare. O comunque, non su tutti gravano allo stesso modo.

La mia infanzia è stata sostanzialmente tranquilla e la mia adolescenza non è stata poi così differente dai miei coetanei etero. Eccetto un periodo di sconforto tra i 17-18 anni per un innamoramento non corrisposto (verso il classico amico etero), la mia condizione non mi ha mai pesato più di tanto. Quei due anni furono i soli in cui mi domandai ''Perché non sono nato etero?''.

Non so: forse sono stato semplicemente fortunato. Il contesto familiare in cui ho vissuto era sostanzialmente scevro di omofobia, gli amici li ho scelti con cura (pochi ma buoni) e - soprattutto - li ho mantenuti nel tempo.

Il prezzo da pagare c'è stato: l'asessualità, per così dire. Ma - in fin dei conti - non è stato molto diverso per tutti i miei coetanei brutti, timidi, introversi e/o secchioni.

Il periodo da fuori sede mi ha permesso maggiori libertà e, in generale, ho maturato maggiore autostima, carattere, esperienza - sebbene sia sempre una cosa in fieri. Il piccolo Layer bambino e ragazzo - che voleva rimanere tale - è un ricordo un po' lontano.

Da tempo, tra l'altro, sto prendendo un certo gusto nello scandalizzare chi mi sta attorno: da omosessuale (più o meno dichiarato) viene meglio. ;) Anche se, come mi disse un mio caro amico dopo il CO, dichiararsi omosessuale non fa più tanto scalpore: fa più figo dirsi bisex. :asd:

Edited by Layer
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44 minutes ago, Ghost77 said:

Ho letto tutto , e l'idea che mi son fatto è che se uno realmente vede il suo essere gay in quel modo , vivrebbe il suo essere eterosessuale in maniera ugualmente negativa .

A conti fatti il popolo gay è quello che è più predisposto al suicidio, le statistiche parlano chiaro. Un motivo ci sarà non lo dico io.

Anche nel mondo etero esiste la depressione e suicidio, ma con una frequenza assai minore........

Il punto è che: Vita gay = più difficile sotto tanti aspetti, anche a livello famigliare e lavorativo. 

15 minutes ago, Syfy said:

Premesso che quelle che hai elencato sono, purtroppo, verità, concordo con chi ti dice che sei un po' depressuccio...

Leggendo tutto ho visto che i problemi che elenchi sono principalmente quelli nei rapporti con la società. Ti vorrei far notare due cose: la prima è che rispetto al passato la situazione è progredita e di tanto (l'omosessualità nei paesi civilizzati non è più crimine o malattia mentale) e in secondo luogo tu analizzi solo la società italiana, quando ci sono paesi che sono più aperti...

Nella lettura del tuo post ho colto anche dell'amarezza, come un chiedersi "perché non sono nato etero?"... Anche io mi sono più volte posto la domanda, ma penso che sia giusto pensare che sia un'altra caratteristica di noi che ci definisce

Si ma io vivo in Italia, quindi che devo fare? Devo parlare bene della Spagna invece? Cmq il discorso che ho fatto al primo post vale sempre anche per gli altri paesi gay friendly.

e cmq se si vive bene è solo negli ultimi anni grazie ai social più che altro......no grazie al governo o istituzioni.

55 minutes ago, FreakyFred said:

Essere gay, inutile raccontarsela, è ancora molto più difficile che essere etero. 

Questo non significa che abbia molto senso lamentarsene lungamente sul forum. Significa che bisogna rimboccarsi le maniche è faticare il quadruplo degli etero.

Ha molto meno senso intervenire con un post ironico tanto per aumentare il numero di post XD

in un forum si dovrebbe dare spazio a tutti....

 

Ah per la cronaca non sono depressuccio, l'ho ben specificato alla fine del primo post come sono, volevo solo vedere il pensiero generale,

ma tanto già  ho capito che l'andazzo è:

 

Siamo colorati, migliori, belli, fighi, eccc 1111!!! oneone! commenti terra terra ma pazienza.

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Fammi capire, vuoi che ne discutiamo o che ti diamo ragione ?

Il fatto che tu non sia depressuccio e che anzi te la vivi bene dovrebbe essere proprio la dimostrazione che dire che sia più difficile equivale a generalizzare .

Potremmo controbattere dicendo che è più facile fare sesso, che essere gay ti porta ad avere maggiore empatia verso realtà differenti dalla massa, o comunque a vedere con maggiore razionalità quelli che per tanti altri sono solo problemi sociali da eliminare . Ma anche qui ci sono le eccezioni, c'è chi è gay e non scopa comunque poichè non ce la fa neppure ad approcciare altri maschi, chi rimane un razzista, un fobico e via dicendo .

Ad esempio io nella mia vita tutti questi problemi non li ho trovati ma, come dice Almadel, dopo un periodo di incubazione è andato tutto in discesa, in modo più bello, più divertente e più costruttivo . Altri avranno avuto un'esistenza di merda, ma è esser gay o è esser deboli E esser gay assieme e non saper affrontare la vita ?

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@CieloRosso, credo che le risposte che leggi derivino in gran parte dal fatto che tutti, inconsciamente o consciamente, fanno lo stesso mio ragionamento: il pessimismo e la lamentela fini in sé non servono, neanche quando sono, sulla carta, perfettamente giustificati. Quindi si cerca di smorzare certi interventi particolarmente catastrofisti come il tuo con un po' di ottimismo... che inevitabilmente rischia di diventare un po' "irresponsabile", perché minimizza problemi seri e concreti e la cui esistenza è dimostrata.

I dati non danno scampo, essere gay è uno svantaggio nella vita, chiaro e tondo. Anche al netto di un'esperienza "positiva", come ad esempio quella di @Layer, essere gay ha un effetto simile a quello di essere "brutto, timido, introverso o secchione". Non uno scenario allegro.

Ciò detto, a volte gli svantaggi possono essere trasformati nel tempo in punti di forza; così i secchioni possono diventare ricchi medici, gli introversi e i brutti sviluppare un grande fascino personale, chi soffre di balbuzie diventare Demostene eccetera. Ciò non sottrae nulla alla loro natura di svantaggi, però;  solo che lo svantaggio può essere la spinta giusta per diventare forti, anche più forti degli altri. Dunque la direzione giusta di una discussione a riguardo a mio avviso dovrebbe essere, come sempre, quella costruttiva: come facciamo a fare di uno svantaggio, perché è uno svantaggio come dimostrano tutti i dati che abbiamo a riguardo, un vantaggio?  Sicuramente è possibile. Probabilmente non è facile.

 

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davydenkovic90

Essere brutti è una sfiga, essere introversi o secchioni no, sono caratteristiche come altre. Come dice alma, essere gay è un problema fino a una certa età, poi, una volta che conosci altri gay, inizia il divertimento. Per me è stato esattamente così.

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Essere gay non è una cosa negativa. Piuttosto è negativo essere circondato da omofobi. Di fatti nelle società più evolute rispetto a querela italiana i non/etero non sono discriminati o emarginati.

 

Il tuo discorso può valere per qualsiasi cosa: essere basso, essere brutto, essere secchione, non essere tanto quanto... Insomma capisci che il tuo discorso non porta a niente.

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Va bene ho capito (parlo in generale), ma in un forum si puo' provare a scrivere qualcosa anche solo per curiosità no?

Ho scritto, ho letto, mi basta così. Chi vuole postare video di youtube faccia pure.. XD

Un saluto a chi ha risposto in maniera più dignitosa.

 

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Beh, quando ho scritto che la condizione di un omosessuale dovrebbe paragonarsi a quella di un coetaneo etero ''brutto, timido, introverso o secchione'', io intendevo riferirmi esclusivamente all'aspetto sentimentale-sessuale della propria adolescenza. Ma anche qui direi che si debbano fare delle distinzioni sulla base del proprio carattere (più o meno estroverso) o intraprendenza (ma direi pure in base al contesto più o meno urbano in cui si vive...).

C'è da dire, d'altra parte, che - indipendentemente dal fatto di essere brutti, timidi, ecc. - una volta cresciuti - il divario dovrebbe attutirsi notevolmente con i corrispettivi etero, se si è disposti a conoscere gente sulle app o si frequentano città e luoghi LGTB e/o gay-friendly. 

Siamo nati in un periodo storico e in luogo certamente a noi favorevole, nonostante tutto. Bisognerebbe ringraziare le vicissitudini storiche e, sopratutto, chi ha preparato il terreno con il suo attivismo.

Edited by Layer
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Just now, davydenkovic90 said:

Essere brutti è una sfiga, essere introversi o secchioni no, sono caratteristiche come altre.

"Secchioni" è usato come insulto, "brutto" è soggettivo e troverai pochi che sono universalmente brutti, ma troverai molti che sono "grassi" o "bassi" o "storti" o quello che vuoi tu. Insomma secchione e brutto non sono così diversi... e così "introverso" è un modo neutrale per dire quello che altri in altri contesti definiscono "asocialità". ovviamente tutte le caratteristiche personali possono agire a seconda della circostanza da vantaggi o da svantaggi, ma se i gay si suicidano 4 volte di più degli etero siamo abbastanza sicuri che qui prevale lo svantaggio.

Ciò detto, possiamo continuare a raccontare esperienze soggettive usandole nel modo sbagliato, e cioè per negare i problemi che emergono dai numeri e dalle statistiche. Di questo passo finiremo perfino col negare l'omofobia...

3 minutes ago, davydenkovic90 said:

Come dice alma, essere gay è un problema fino a una certa età, poi, una volta che conosci altri gay, inizia il divertimento. Per me è stato esattamente così.

Oppure no. A parte che qui vale come sempre il nemo ante mortem beatus, per favore guardiamo i dati. Tasso di depressione e suicidi quadruplo, per dire. Depressione che spesso dura tutta la vita, non è una fase adolescenziale.  

Ragazzi, possiamo continuare a raccontarci quanto siamo fighi. Io non parteciperò perché, lo dico senza vergogna, ma prendo un cocktail di psicofarmaci tutti i giorni e senza probabilmente sarei nella tomba, e fra i miei problemi principali devo annoverare tutta una serie di questioni collegate all'omosessualità e alla mia storia personale di omofobia eccetera. Ma non è quello il punto: I DATI. I dati dicono che i gay soffrono molto di più di tutti gli altri. Non possiamo negarlo questo, è da ipocriti e non porta a niente, esattamente come non porta a niente lamentarsene e chiuderla lì. Chi lo nega sono Costanza Miriano e Mario Adinolfi, complimenti per la scelta dei compagni di squadra.

 

E qui mi ha sorpreso negativamente l'intervento di @Ghost77 perché mi pareva di ricordare che fosse psicologo. "Deboli"? Ma che termine è "deboli"? Lo usi coi pazienti?

Un omosessuale, principalmente per via dell'omofobia, si trova caricato di un peso psicologico che in generale è dieci volte maggiore di quello di un etero. Se crolla non è perché è debole, semmai è perché non è superforte; un eterosessuale a parità di condizioni e con le stesse risorse psichiche non sarebbe schiacciato perché porta un peso enormemente minore. Non fatemi leggere pure qui la storia che chi è depresso è "debole", per favore, perché è estremamente offensiva e mi irrita molto.

Non dovrebbe essere così terrorizzante l'idea di ammettere che i problemi ci sono ancora. Sono ovvi. Da quello almeno si può partire, fare dei distinguo... poi vabbe', sono problemi principalmente dovuti all'omofobia, ok? Ciò non toglie che ci siano. L'ottimismo è una cosa molto sana, ma l'ottimismo è l'atteggiamento di chi di fronte ai problemi continua a lottare e non si scoraggia; non può diventare la beatitudine idiota di chi chiude gli occhi sulla realtà delle cose e dice "oh come stiamo bene". Se stiamo così bene perché andiamo a fare attivismo LGBT? Perché offriamo la consulenza psicologica e il peer counseling ai gay? Perché facciamo le serate informative su HIV? Se stiamo tutti così meravigliosamente utilizziamo quel tempo per divertirci e fine. 

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4 minutes ago, FreakyFred said:

"Secchioni" è usato come insulto, "brutt

Mega cut XD

@FreakyFred abbiamo capito che sei la regina madre qui dentro, e io dico, e allora? Tanto di tutte le caxxate che hai scritto sopra mi sono fatto giusto 4 risate XD

 

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@CieloRosso, mi inchino di fronte alla tua perspicacia.

Sai che ti dico? Hai appena perso l'unico che non ti stava attaccando, well played.

Goditi il topic finché non te  lo chiudono per manifesta inutilità. 

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Just now, FreakyFred said:

@CieloRosso, mi inchino di fronte alla tua perspicacia.

Sai che ti dico? Hai appena perso l'unico che non ti stava attaccando, well played.

Goditi il topic finché non te  lo chiudono per manifesta inutilità. 

A dire la verità, quello che ci ha postato di più guarda caso sei te XD

E cmq risposte del genere spero partano almeno da un dodicenne mi stupirei se fossi più maturo.

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Scusate se posto solo l'immagine. Che manco si vede. 

Comunque suggerisco di non rispondere più. Fate finta che io non sia intervenuto proprio.

Edited by FreakyFred
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davydenkovic90

 

Io l'incubo di essere gay l'ho vissuto al liceo e al primo anno di università, una volta superato questo periodo e, conosciuti altri gay come me, è stato tutto molto più semplice. Semplice non significa che faccio una vita figa, ma che i problemi che ho non nascono dalla mia condizione di omosessuale che, anzi, è una cosa che mi piace. Non vorrei essere etero.

Edited by davydenkovic90
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Alla fine di questa discussione sembra che il problema è essere gay, e ho visto pure un po' di vittimismo. Pensa io sono timido, introverso, secchione e pure gay, eppure dalla merda cerco sempre di trovare un modo per vivere meglio...

1 hour ago, CieloRosso said:

e cmq se si vive bene è solo negli ultimi anni grazie ai social più che altro......no grazie al governo o istituzioni.

Non è assolutamente vero che si vive bene negli ultimi anni solo grazie ai social, vatti a fare un ripasso di storia,  con speciale riguardo ai moti di Stonewall

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Eh già, possiamo frignare con tutte le buone ragioni del caso...

epperò (non parlo per esperienza perché di errori ne faccio ancora molti), tutte queste "sfortune" possono essere un motore per, es., cercare di rendersi indipendenti più in fretta dalla famiglia d'origine, non doversi assumere responsabilità di fidanzate-compagne-progenie in tempi brevi com'è per molti eterosessuali, "fare gruppo" con molti gay solo perché si è gay....questa è una cosa che una volta mi sembrava ridicola, invece questa sorta di sodalitas frocia è molto bella, un po' come si appartenesse (non dico tutti tutti, ma tanti) allo stesso club.

Perciò caro @CieloRosso, welcome aboard :D

 

Edited by schopy
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30 minutes ago, FreakyFred said:

"Deboli"? Ma che termine è "deboli"? Lo usi coi pazienti?

No, non sono psicologo, con tutto rispetto per loro . 

 

Debole equivale a non essere "superforte" quando la situazione lo richiede . Chi perde a braccio di ferro è più debole di chi vince, e non è un male ma un dato di fatto ; non bisogna aver paura delle parole solo perchè rappresentano le cose per come sono . Debole lo si è di indole o lo si diventa per troppe situazioni avverse . 

Io da "eterosessuale presunto ma non praticante" ovvero fino ai 20 anni ero debole, con capacità comunicative sotto lo zero, privo di gusto, alla ricerca di interessi che non erano i miei per collocarmi da qualche parte . Ero quello che andava male in ginnastica, che da bimbo aveva la pancia, che aveva idee reazionarie, che sognava lo sterminio della razza umana e non facendo nulla per metterlo in atto . DEBOLE; DEBOLE; DEBOLE . E non mi vergogno di dirlo . Mezza sega? Schiappa? ce ne sono di termini per definire come ero e come mi ponevo . E mi voglio bene, voglio bene a come ero e so anche perchè ero così .

Poi succedono cose e comprendendo di essere gay sono passato totalmente all'opposto di quello che ero : pieno di amici, sempre al centro, nessun problema a trovare un ragazzo e via dicendo . Credo che in parte sia successo qualcosa di automatico, in parte di aver lavorato io . Ma tuttora rimango quello che se avesse condotto quella vita sarebbe rimasto debole e scarsamente capace a stare al mondo .

A un paziente insegni anche questo, se è necessario . Essere libero di dire a se stessi certe cose anzichè dare tutte le responsabilità alla vita . Un po' come i ciccioni del dottor Nowzaradan, per intenderci !

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3 minutes ago, FreakyFred said:

È un troll, @davydenkovic90. Don't feed him. 

@Freakyfred  ti dimostro che non sono un troll, come? Ti chiedo scusa. Ho sbagliato, sono partito con il piede sbagliato.

Non sono uno stronzo fidati.

Allora, ho sicuramente sbagliato ad aprire questo topic, non ho tutta questa esperienza nei forum,

sicuramente il mio messaggio è stato frainteso perché è molto fuori luogo lo so bene, la gente ovviamente può pensare che soffro di vittimismo

o depressione, scusate ma non è così.

 

Ripeto volevo vedere solo i commenti a tal proposito con quei temi ma chiedo scusa se qualcuno si è sentito offeso o se ho creato attrito negativo.

Perciò abbasso la testa e chiedo scusa, non ho creato di certo il topic per litigare.

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