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Brexit: risultati e conseguenze


Rotwang

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UrbanFile

 

Il referendum indetto nel Regno Unito per la permanenza o meno dello stesso all’interno dell’Unione Europea si è concluso con la vittoria di misura dei favorevoli all’uscita, come è noto; per cui si va verso l’ineludibile abbandono di questo importante paese membro.

 

Nonostante siamo consapevoli che questa situazione aprirà scenari politici ed economici imprevedibili e inesplorati, vorremmo qui fare alcune considerazioni su una possibile implicazione dell’uscita della Gran Bretagna dal consesso unitario europeo, in particolare per quello che riguarda il ruolo di Londra.

 

Infatti uno degli scenari possibili per la capitale inglese, motore finanziario d’Europa e centro di riferimento per la finanza mondiale, è una pesante perdita di appeal da parte degli investitori internazionali, come anche l’immediata reazione dei mercati suggerisce. In particolar modo per quanto riguarda gli investimenti immobiliari, oggi ingentissimi perché giudicati ad alta redditività.

 

E proprio questo aspetto potrebbe essere interessante per il futuro di Milano, che si è rivelata negli scorsi anni una delle città più ‘perfomanti’ in ambito europeo per quello che riguarda gli investimenti immobiliari internazionali, con l’ingresso di fondi arabi, cinesi, kazaki, nel mercato meneghino. Quindi un mercato, quello milanese, già in forte espansione e con previsioni di forte crescita.

 

Con il possibile abbandono della piazza londinese da parte di questi fondi immobiliari verso più redditizi investimenti all’interno dell’Unione Europea, Milano potrebbe accrescere a dismisura nei prossimi anni il volume dei capitali esteri investiti nel suo mercato immobiliare. Con conseguenze non solo sul prezzo degli immobili, ma anche sulle dinamiche urbanistiche che potrebbero venirsi a creare.

 

In vista di uno scenario di questo tipo, sarebbe bene che la città di Milano non si facesse trovare impreparata e iniziasse a ragionare per dotarsi di strumenti per governarlo e non ‘subirlo’, cercando di massimizzare i benefici (che ci saranno in ogni caso) e minimizzare gli eventuali effetti negativi, come il rialzo incontrollato dei prezzi degli immobili.

Edited by Rotwang
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Il Regno Unito non è storicamente un gran esempio per le sue politiche monetarie.

 

La situazione è cambiata, tra l'altro, con le politiche thatcheriane... che non sono propriamente keynesiane, anzi... le politiche europee più recenti sono figlie di quei tempi. E ben inteso, la politica della BCE (e da qualche tempo anche quella di altri organi internazionali come il FMI, almeno stando alle parole della Lagarde) non è più la linea dura dell'austerity da minimo due anni eh (nonostante gli slogan dei partiti euroscettici, cd. populisti, che alimentano la disinformazione a riguardo).

 

Inoltre, ci si dimentica che l'economia britannica, come tutte, è cresciuta anche grazie al mercato comune e ai vari patti europei.

Edited by Layer
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Ma la domanda è sicuro che arriverà questa catastrofe?

 

E' proprio su questa risposta che ci giochiamo tutto, non sulla teoria.

Se hai ragione tu, io e i Partiti tradizionali siamo solo degli allarmisti.

Se ho ragione io, tu e i Partiti populisti siete solo degli incoscienti.

 

Tu ti sei però già parato il culo dicendo che uscire dall'Europa è positivo

anche se l'economia dovesse andare male :)

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Freewheeler

Il risultato elettorale è altamente polarizzato geograficamente,

anagraficamente e socialmente.

L'esatto opposto di un voto trasversale.

Inoltre è uno scenario inedito a tal punto che ci vorrà parecchio

tempo prima che se ne delineino tutte le conseguenze.

 

Personalmente sono sempre stato europeista e l'unico futuro che vedo

per il continente sono gli Stati Uniti d'Europa, con tutti i cambiamenti che

l'UE deve intraprendere. Un'Europa divisa è una piccola Europa in mezzo

ai giganti.

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Sì perché per me questa Europa non è democratica. Tu potrai dirmi che non lo è ancora perché dobbiamo aumentare l integrazione mentre io ti rispondo che non cederei mai sovranità ad un istituzione non democratica.

 

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Ilromantico

 

 

l'UK era il garante principale dell'integrazione transatlantica tra Europa e USA: dopo la Brexit, posto che nessun altro paese europeo può avere questa funzione, i legami politico - militari con gli USA tenderanno progressivamente a sfaldarsi, e in prospettiva vedo minacciata la stessa Alleanza Atlantica, che già prima della Brexit non aveva più il senso che aveva un tempo

 

Su questo non ci giurerei più di tanto. I rumour dicono sempre che in futuro ci sarà un abbattimento di frontiere tra USA ed Europa.

 

 

 

Il sindaco di Milano esulta perché prospetta una fuga di realtà economiche nella City meneghina, da sempre prediletta da quella londinese.
 

Dubito fortemente che la 'city meneghina' possa essere minimamente paragonata a Londra. Al massimo vanno ad altre città.

 

 

 

Come però ha detto Demò, se salta l'UE noi saremo nella merda, l'Italia controllata dalla chiesa ci rifarà cadere nell'oblio, non oso immaginare se iniziano a minare i diritti che la comunità LGBT ha lottato per ottenere.
 

Ma questa ipotesi catastrofica? Se cade l'UE i diritti rimangono lo stesso.

 

Onestamente l'Inghilterra era una privilegiata all'interno dell'UE (moneta propria, controlli più rigidi nel loro suolo - e non viceversa- ecc). Trovo corretto che ora abbiano deciso di non farne parte. Le regole devono valere per tutti. 

Eviterei catastrofismi, sinceramente avranno molto da guadagnare i paesi della UE e dubito che per Inghilterra sia stata una scelta furba a livello economico. Trovo invece che avranno molto da guadagnare a livello sociale. Londra è passata da uno splendido 'meltiin pop' a perdere del tutto la sua identità, per non parlare che per gli stessi inglesi è diventata invivibile perché mezza Europa vuole lavorare a Londra (e ciò influisce sull'impossibilità di trovar lavoro, deterioro delle condizioni lavorative e aumenta vertiginoso dell'affitto). L'immigrazione è utile e positiva entro certi limiti.

 

Io comunque sono davvero scettico che l'Inghilterra se ne vada davvero dall'UE.

 

E comunque...Gibraltar español! :D

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Gli scossoni delle borse erano scontati, come al solito negli ambienti finanziari si muove più acqua di quella che c'è, il problema per molti è stato proprio che era la finanza internazionale a spingere per il remain ed anche a ragione, visto che i vantaggi se li pappano in maggioranza loro.

Va analizzato tutto per dare una ragione a questo voto inglese. L'idea originale di costituire una sorta di confederazione di Stati non è mai stata portata avanti. Si è cavalcato dal punto di vista monetario ed di regolamento economico ma mai sul piano politico e anche militare; insomma contavano sempre e solo i soldi. D'altronde il Parlamento europeo (l'unico con due spesosissime sedi) era soggiogato alla Commissione pertanto nessuno ha mai avuto la sensazione di partecipare alle decisioni europee. Insomma l'idea e il progetto erano buoni, viaggiare insieme da più vantaggi che svantaggi, ma i leader europei non ci hanno mai creduto troppo facendo spesso dei distinguo nazionalistici. Gli inglesi (supponenti di natura) hanno sempre preferito aspettare e fare il passo dopo che tutti l'avevano compiuto per valutarne gli effetti, hanno preferito mantenere la sterlina (e si diceva che sarebbero stati rovinati da ciò e invece...) e hanno spesso ottenuto condizioni migliori rispetto a Paesi più coinvolti.

Quando poi si è deciso di far entrare anche stati marginali nella UE portandola da 12 a 28 era chiaro che un integrazione era impossibile e si potevano fare solo accordi raffazzonati qua e la, tanto è vero che a quel punto la Germania ha preso le redini della situazione e ha lavorato secondo la sua logica personale.

L'egoismo inlgese è stato nutrito dal lassismo e disinteresse dei leader "europeisti".

Edited by Efestione7
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la cosa bella di eventi come questi, è che consentono a tutti di tirare l'acqua al proprio mulino: gli iron89(regalino) sfoderano il loro criptofascismoantiglobalnapoletansciovinista, altri ribattono il ferro del pessimismo ipercritico, i complottari antisistema gioiscono, i venetisti di ogni nazione sperano nel caos che conduca alle loro sperate indipendenze....intanto allo stato attuale sembra che un paio di politicanti di merda, irresponsabili, si siano costruiti una carriera politica sul Male del loro paese e dell'Unione e abbiano volutamente aizzato l'ignoranza senza prospettive di 17 milioni di vecchi analfabeti e provincialotti degni delle campagne padane più boare, per svegliarsi stamattina senza idee su come portare avanti il loro paese.

 

L'unico vera ragione della brexit degna di attenzione è che una grossa massa di persone in ogni paese europeo è priva delle qualità necessarie per avere un'opinione ragionata e consapevole, cosa che li rende facile preda degli avventurieri politici che si pompano il consenso dicendo a questa gente quello che questa desidera: questo è un grosso problema che rischia di ricacciarci indietro di 50 anni.

 

E, sia detto di sfuggita, non mi interessa sentire razionalizzazioni alla "le aree povere e poco istruite che non beneficiano della globalizzazione", perchè verosimilmente non tutti i giovani inglesi hanno un buon lavoro e sono istruiti, però la maggioranza di loro ha votato remain (e la maggioranza non è certo andata a studiare ad oxford). 

E' evidentemente un problema demografico, legato al fatto che la generazione dei baby boomer ha rappresentato un episodio storicamente eccentrico ed attualmente regressivo, ma finchè non crepano tutti costituiscono una massa reazionaria capace di condizionare pesantemente ogni nazione occidentale

Edited by Demò
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la cosa bella di eventi come questi, è che consentono a tutti di tirare l'acqua al proprio mulino: gli iron89(regalino) sfoderano il loro criptofascismoantiglobalnapoletansciovinista

Solo per questo meriti un bacino

 

 

Inviato dal mio SM-G903F utilizzando Tapatalk

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Dubito fortemente che la 'city meneghina' possa essere minimamente paragonata a Londra. Al massimo vanno ad altre città.

 

Milano è il principale cuore finanziario italiano e uno dei principali al mondo, la City di Londra ha sempre nutrito interesse verso Piazza Affari, ignorante tu che vivi in Spagna dall'epoca di Franco.

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Milano è il principale cuore finanziario italiano e uno dei principali al mondo, la City di Londra ha sempre nutrito interesse verso Piazza Affari, ignorante tu che vivi in Spagna dall'epoca di Franco.

 

rotwang, almeno io in Veneto ci vivo, le mie fantasie sono giustificate! Ma le tue...

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No Rottinello ha ragione, Borsa Italiana S.p.A. è posseduta al 100% dalla London Stock Exchange

perchè gli dai corda? vuoi più bene a lui che a me?  :cry2:

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rotwang, almeno io in Veneto ci vivo, le mie fantasie sono giustificate! Ma le tue...

 

Si vede che vivi in Veneto infatti. Un campanilista che pensa che le città italiane non possano competere e cerca ancora di racchiuderle in quella dimensione provinciale, ma evolviti inutile gay.

Edited by Rotwang
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Si vede che vivi in Veneto infatti. Un campanilista che pensa che le città italiane non possano competere e cerca ancora di racchiuderle in quella dimensione provinciale, ma evolviti inutile gay.

Medaglia d'oro! :D

Comunque Rotwang, sui giornali francesi parlano di migliaia di posti di lavoro del settore finanziario dirottati in altre capitali europee, nello specifico Dublino, Parigi e Francoforte.

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perchè gli dai corda? vuoi più bene a lui che a me? :cry2:

T'amerò per sempre ma dalle 09:00 alle 20:00 sono sposato alla sciura Verità e non sai quanto m'addolori trovarmi in coalizione con individui tanto loschi.

 

 

migliaia di posti di lavoro del settore finanziario

 

Ahahah in pratica sono tutti i broker italiani che abitano là po'racci fra ben due anni dovranno farsi la trafila per i visti di lavoro un dramma apocalittico

Edited by Sampei
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Ahahah in pratica sono tutti i broker italiani che abitano là po'racci fra ben due anni dovranno farsi la trafila per i visti di lavoro un dramma apocalittico

Aò, volevi fa' er radical chic a Londra tra Erasmus e lavoretto, mò te becchi un calcio in culo e torni in Italia a fa' er senzatetto!

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Milano è il principale cuore finanziario italiano e uno dei principali al mondo, la City di Londra ha sempre nutrito interesse verso Piazza Affari, ignorante tu che vivi in Spagna dall'epoca di Franco.

 

Il mercato finanziario e azionario italiano è comunque molto piccolo rispetto ad altre realtà europee. Proprio ciò, con la speranza di non essere sempre più marginalizzata in mercato globalizzato e competitivo, spinse Borsa Italiana a fondersi nel 2007 con la London Stock Exchange, formando così la holding London Stock Exchange Group.

 

No Rottinello ha ragione, Borsa Italiana S.p.A. è posseduta al 100% dalla London Stock Exchange

 

In realtà, comunque, la Borsa di Londra aveva già annunciato (marzo 2016) una fusione alla pari con la Borsa di Francoforte (fusione che, dicevano, non avrebbe corso rischi di saltare anche in caso di Brexit). Si ipotizzava quindi che la Borsa italiana sarebbe stata venduta, per non incorrere in un procedimento anti-trust da parte dell'UE.

 

In ogni caso, è probabile che molti operatori confluiscano nelle borse di Parigi e sopratutto, per tutto ciò che è stato già detto, Francoforte.

Le sedi legali o fiscali di varie multinazionali oggi in UK potrebbero invece trovare un habitat favorevole in Irlanda o in Olanda.

Edited by Layer
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Leggevo proprio ora che vi è una petizione che vorrebbe Londra indipendente e appartenente all'UE.
Al di là della proposta surreale, ciò mostra quanto abbia diviso questo voto...

Ma poi per cosa, una sovranità nazionale limitata? Perché tale sarà se lo UK decide di uscire dall'UE ma permanere in qualche modo nel Mercato comune. Come la Norvegia, in effetti, la quale, membro del Mercato comune ma non dell'UE, vede la propria politica economica praticamente gestita dall'Unione senza che abbia voce alcuna o quasi.

Immagino che i sostenitori della Brexit pensino che il peso economico e finanziario dello UK possa bilanciare a proprio favore le trattative, ma so quanto ciò sarà un vantaggio rispetto alla situazione precedente...

Edited by Layer
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Ma basta ma vi leggete mi sembra un convegno internazionale di economia !!!! L ' unica cosa che viene fuori da questa storia e' che tutti i popoli sono uguali , altro che inglesi popolo superiore istruito , sono cazzoni come noi ne piu ne meno . E' bastato un populismo da quattro soldi fatto da mongoli tipo salvini intortato da mostri psicologici incentrati sulla paura degli immigrati e sul nazionalismo . Se fosse stato.in italia sarebbe stata la stessa cosa pure in francia . Non si possono combattere questi mostri psicologici . Il popolo e' idiota a prescindere e quando sara in francia o italia questo referendum vinceranno loro !!!!

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In Italia non ci sarà nessun referendum, la Costituzione non prevede (ringraziamo i padri costituenti ogni momento) che il popolo si esprimi in questioni di politica estera.

 

---

 

Interessanti i trends di ricerca dallo UK post-referendum: http://www.lastampa.it/2016/06/24/esteri/cos-lue-seconda-ricerca-su-google-gli-inglesi-hanno-votato-senza-sapere-per-cosa-NcGPTAQHyyfKnJdJl2JLuL/pagina.html

 

Quel ''What is the EU?'' in seconda posizione dice molte cose...

Edited by Layer
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La domanda che pongo è la seguente: come fate a dare dell'imbecille ad un popolo intero? Allora forse avevano ragione i sostenitori dello stato liberale e della democrazia censoria o limitata?

E' la democrazia questa, nel bene o nel male, il punto è per quale ragione siamo arrivati a questo?

 

L'UE purtroppo si indentifica in burocrati o in singoli leader, facce da culo improponibili come la Merkel, schauble o peggio ancora Weidmann che hanno negli ultimi anni catalizzato l'attenzione con la loro rigidità e con la scellerata gestione della questione greca.
Siete veramente sicuri che tutto questo non abbia delle ricadute nell'opinione pubblica?

Io ce l'ho molto con la Germania è la sua improbabile e distruttiva leadership che ha distrutto 50 anni di unione politica ma questo non lo si vuole capire continuiamo a considerare la Merkel una statista.

 

GIusto o sbagliato che sia l'immagine che è uscita fuori dell'UE è stata desolante ed anche i grandi eurosostenitori non hanno potuto negarlo.

In definitiva tutto questo ha delle ricadute nella credibilità, non è che un popolo che ha inventato la democrazia, costruito il più grande impero del mondo, tra le più grandi economie e che non ha mai perso una guerra, si sia del tutto rincitrullito.
Non è che forse i rincitrulliti siamo noI?

Edited by Iron84
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Hanno fatto benissimo!!

È stata la mossa migliore per loro, e soprattutto per noi. 

 

Oggi tutti hanno iniziato a dire "l'Europa deve cambiare, deve andare avanti", "bisogna rifondare l'Eu" allora poi penso: se avesse vinto il remain gli eurocrati si sarebbero interrogati se quella era veramente la rotta giusta? Se avesse vinto il remain qualcuno avrebbe fatto un mea culpa? Qualcuno avrebbe detto "ora bisogna lavorare per fare andare meglio le cose?" ecco la risposta è NO. 

Con questo forte segnale i paesi dell'Europa hanno capito che "si può fare", cje si può uscire, che il cambiamento è possibile, che l'Europa non è qualcosa di intoccabile e secondo me questo andrà proprio a vantaggio sia di chi rimarrà sia di chi non rimarrà.

 

Ma a parte le opinioni personali che ognuno di noi esprime, io da povero ignorante che  ha cercato di documentarsi il più possibile ma che non ha una visione del mercato (così come penso nessuno qui sopra), bisogna anche smettere di fare dei discorsi che hanno ben poco a che fare con la libertà di opinione e di scelta. 

Oggi ho letto Saviano che diceva "ha scelto il popolo, così come il popolo ha scelto Hitler". Se avesse vinto il remain allora in quel caso si sarebbero fatti questi discorsi alla "ha vinto il popolo", puntando il dito al populismo? forse no. 

Il problema è che la democrazia si accetta così come è, 1.4 milioni di voti di differenza non sono pochi. 

Loro si sono espressi. punto. Vogliono stare fuori, questo è quello che pensa la maggioranza nonostante una politica continua per il remain da Richard Branson al presidente di Ryanair, dalla lettera che i più grandi imprenditori hanno scritto ai loro dipendenti a tutti i big americani della Silicon Valley.

 

Allora se neanche questo è riuscito a colmare un malumore che i cittadini della Gran Bretagna vivevano, allora era proprio il caso di andarsene. 

Il popolo si è espresso.

 

Quando facciamo gli scandalizzati dando degli idioti ad un popolo, lo stiamo facendo per noi o per loro? Abbiamo paura delle ripercussioni sui nosti investimenti o sui loro?

Può questa loro scelta andare a mio svantaggio? Può essere!

Ma chi sono io, per un mio vantaggio, ad andare a cambiare qualcosa in un altro paese? Io non sono importante, io sono cittadino qui e voto qui, non lì.

Il paese è il loro, non il mio. 

Hanno avuto il coraggio di dire "basta", io apprezzerei il coraggio e la determinazione di un popolo che ha scelto e ha voluto credere in se stesso piuttosto che alle visioni catastrofistiche degli europeisti. 

 

La democrazia è questa, l'abbiamo voluta, l'abbiamo sofferta e ora ce la teniamo! 

Certo il mio voto vale come quello di un 18 enne che magari non sa nulla, così come quello di un novantenne che con molta probabilità non arriverà al prossimo anno, ma poi chi deciderebbe chi è degno o no di votare?

Tutti lo siamo e nessuno lo è. 

Pro e contro di una democrazia che oggi ha fatto una scelta. Accettatela senza dover sparare merda sempre su tutto e tutti, quando il popolo non si esprime in accordo con le vostre idee. 

 

E poi come dice Iron84 siamo sicuri di essere proprio noi gli intelligentissimi che rimangono?

Oggi è un po' presto per parlarne... il tempo darà le giuste risposte!

 

Al video postato sopra del ragazzo che dice "temo restrizioni per i nostri migranti non qualificati", beh è proprio per questo che hanno fatto il referendum. Come dicevano l'altro giorno, forse hanno più bisogno di qualche laureato che può portare qualcosa allo stato piuttosto che di 600'000 italiani che vanno là a fare i camerieri e per imparare l'inglese. (con tutto il rispetto per questi ultimi)

Edited by lollone
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Ma chi ha dato, in questo topic, dell'imbecille al popolo britannico? Ora, non vorrei andare a rileggere tutti i post, ma mi pare ci sia stato solo chi ha inveito contro l'elettorato più anziano, non verso l'elettorato tutto (di cui il 48% ha votato per il rimanere, ricordo).

 

L'UE si identificherà anche in burocrati lontani e grigi a Bruxelles o Berlino, a volte non sempre capaci di agire in modo consono o altruistico ma sicuramente essa - che pure è un'immagine corretta - è una visione parziale. L'UE (con le sue istituzioni politiche ed economiche) è anche i benefici economici, accesso a mercati finanziari più grandi, è una politica agricola comune, il sostegno alla ricerca scientifica (non è un caso che i ricercatori si siano fortemente schierati per il ''remain''), sono le linee guida sulla formazione scolastica e universitaria, quella sull'ambiente e la sicurezza alimentare, sui prodotti industriali e così via (con i programmi dedicati), la libera circolazione delle persone tra stati membri, gli investimenti a sostegno delle start up, alle regioni europee più in difficoltà, alle attività culturali più disparate, ecc. ecc.

 

E' il mettere in ombra tutto ciò che fa sembrare l'UE una macchina infernale da cui voler scappare e basta. E' una lettura semplicistica, che però ha fatto dare credito alle panzane dei pro-Brexit. Penso che tale soluzione non sia una vera soluzione.

 

L'analisi sociologica, anagrafica e geografica del voto dovrebbe far intuire bene la disinformazione, l'incosapevolezza (vedasi i trends di ricerca post-voto, più su), l'ignoranza di almeno una parte dell'elettorato. Poi certo ci saranno i nostalgici dell'impero, gli anti-europeisti della prima ora, ecc. ad aver votato ''leave'' e nulla avrebbe cambiato le loro posizioni. Ma è normale, è la democrazia!

 

Sono tutte posizioni legittime, così come l'atto in sé, ma non è che debba essere esaltato come un atto di coraggio o chissà cosa. Anche perché, non bisogna dimenticare, il referendum è stato indetto pure come regolazione di conti tra ali nemiche del Partito conservatore. Cameron, troppo sicuro della vittoria del ''remain'' con il compresso raggiunto qualche mese fa, ha di fatto scoperchiato il vaso di Pandora, mettendo a rischio non solo l'UE e la vita di molti dei suoi cittadini, ma anche la stessa unità del Regno Unito. Non è certo una scelta totalmente ''nobile'' nelle premesse, in realtà, e quindi non è un esempio di particolare spessore...

 

La GB pedalerà la bicicletta che si è scelta, mentre noi potremmo conoscere empiricamente cosa vuol dire lasciare l'UE.

Poi, come si dice, ''non tutto il male vien a nuocere''... e per l'UE potrebbe essere un nuovo inizio.

Edited by Layer
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E' il mettere in ombra tutto ciò che fa sembrare l'UE una macchina infernale da cui voler scappare e basta. E' una lettura semplicistica, che però ha fatto dare credito alle panzane dei pro-Brexit. Penso che tale soluzione non sia una vera soluzione.

 

Vista dal Regno unito magari l'Europa non è così bella come la descrivono, in tanti oggi. 

Non vedo perchè chiamare "panzane"una visione che anche tu confermi essere corretta!!

A questo punto o si cambia qualcosa o altrimenti vedo duro il destino della UE.

 

Quando si attaccano i giovani, facendo sembrare che siano stati gli over 45 a scegliere, c'è da dire un'altra cosa: gli adulti hanno votato praticamente tutti, mentre tra i giovanissimi (che avranno pur votato per il 60% nel rimanere) l'affluenza è stata molto bassa, quindi non è colpa degli adulti ma dei giovani che hanno scelto di non andare a votare lasciando che, chi ne ha il diritto, esprimesse la sua volontà.

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AndrejMolov89

Ahahahahhaahahahhahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahaahahhahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahhahahahahahahhahahahahahhaahhahahahahahahahhahahahahahhaha. 
E' il disastro per quanto riguarda i finanziamenti europei chee ricevevano a pioggia pagando le tasse più basse: il mondo accademico andrà a puttane e paradossalmente chi ci rimette sarà quella fascia di popolazione che ha votato l'uscita. Ci sono tutti i miei amici italiani che si cagano in mano, lavorano là come ricercatori e sono tutti pagati da fondi europei, creep, erc grant, and so on. C'è il mondo della ricerca che non sa che fare e mi aspetto che la stessa base elettorale sia poco incline a finanziare la ricerca di base, a meno di aumentare le tasse universitarie a livelli stratosferici, sono un po' fottuti, io me la rido. 

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Vista dal Regno unito magari l'Europa non è così bella come la descrivono, in tanti oggi. 

Non vedo perchè chiamare "panzane"una visione che anche tu confermi essere corretta!!

 

No no, queste sono cose oggettive.

Tipo come la panzana dei 350 milioni di sterline versate dall'UK settimanalmente all'UE (già qui i dati son errati, visto che realmente sono 160 milioni a settimana) che invece, in caso di vittoria, sarebbero potuti andare a finanziare il NHS (il servizio sanitario britannico).

 

Farage ha già smentito questa ipotesi, oggi stesso, quando fino a ieri ci faceva propaganda schietta. E questo è solo un esempio.

 

Anche la campagna per il ''remain'' ha visto volar panzane, ma il livello raggiunto dalla dirigenza pro-Brexit è difficilmente superabile. Poi basta ricordarsi che un elemento di spicco fra questi è Farage e tutto diviene più chiaro...

 

In UK (ma non penso sia solo un problema di una parte dell'elettorato inglese...) l'Unione Europa a momenti forse nemmeno sapevano cosa fosse, visti i trends post-voto in cui la seconda chiave più cercata su Google è stata ''What is the EU?''. :asd:

 

EDIT: E comunque ho parlato di legittimità dell'atto e della visione, così come del voto singolo. Ma qualcosa di legittimo può essere ben lungi dal rappresentare una scelta corretta.

Edited by Layer
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Già sentita questa delle ricerche... però penso anche che sia normale fare ricerche.

C'è da considerare che le ricerche potrebbero essere state fatte da <18 anni o dai giovanissimi che hanno votato per il remain, visto che dubito che un uomo di 50-60 anni possa non sapere cosa è l'unione europea. 

 

Mi sembra anche poco credibile che il sistema d'istruzione inglese crolli e rimanga senza investimenti e anche se fosse non vedo dove sia il problema a meno che non si parli di una visione egoistica. Se io faccio il ricercatore in un determinato paese e sono OSPITE e come tale mi sento riconoscente del paese che mi ospita se anche questo dovesse fare delle scelte che vanno contro di me che ho scelto di andare lì perché evidentemente mi dava qualcosa in più che erano andati in UK non vedo dove sia il problema sinceramente. Uno ha sempre il diritto di tornarsene nella bellissima Europa a fare le sue ricerche.

Dubito fortemente questo! L'Inghilterra saprà bene chi è meritevole di restare e chi no, e sono sicuro che a tornare non saranno coloro che portano qualcosa al paese ma al massimo camerieri e lavapiatti, di cui l'Inghilterra è letteralmente invasa. 

Qui si vuole sempre sovrapporre la propria visione, con quella di un popolo che ha fatto una scelta. Punto!!

 

 

Beh io penso che arrivare a dire (presidente Ryanair) "se votate per il remain agli inglesi farò biglietti superscontati"beh penso anche questa sia una bella panzana, senza considerare che il "remain" aveva un endorsement dato da: ricchi, banche, burocrati, imprenditori inglesi e esteri, pressioni della UE e nonostante ciò due sfigati ce l'hanno fatta! Forse il sentimento era molto forte.

 

Non si sono mai sentiti europei e mai si sentiranno... inutile.

Se hanno fatto una scelta saggia ben per loro, altrimenti pagheranno i loro errori, così come ogni stato paga i suoi. Facile giudicare sempre gli altri, ma noi... siamo sicuri che in cabina elettorale mettiamo la freccia nella casella giusta? Anche meno eh...

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