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Referendum sulla Riforma Costituzionale 2016


Sbuffo

  

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  1. 1. Come voterai al referendum sulla riforma costituzionale?

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Taci o ti segnalo, sapete solo ripetere Verdini come mantra infinito, tu e privateuniverse siete d'un'arroganza oltreconfine, quasi squadrista.

ribadisco che sono spot pallonari, segnalalo pure, il tuo vittimismo non impietosisce nessuno   

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Riporto qui l'intervista a Monti, in cui dichiara le sue intenzioni per il voto: http://www.corriere.it/politica/16_ottobre_18/mario-monti-perche-votero-no-referendum-costituzionale-8546db02-94b6-11e6-97ea-135c48b91681.shtml

 

Più che la bontà della riforma (per lo più è critico verso la composizione e le funzioni del nuovo Senato), il suo No è motivato dalle modalità in cui il governo in carica ricerca il consenso.

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privateuniverse

@privateuniverse

 

ANSA

 

La riforma costituzionale incassa l'appoggio da parte di 403 scienziati e accademici, che al referendum si esprimeranno con un "pacato sì", evitando cioè la delegittimazione di quanti sostengono il "no".

 

Embè?

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Riporto qui l'intervista a Monti, in cui dichiara le sue intenzioni per il voto: http://www.corriere.it/politica/16_ottobre_18/mario-monti-perche-votero-no-referendum-costituzionale-8546db02-94b6-11e6-97ea-135c48b91681.shtml

 

Più che la bontà della riforma (per lo più è critico verso la composizione e le funzioni del nuovo Senato), il suo No è motivato dalle modalità in cui il governo in carica ricerca il consenso.

 

Da Monti francamente mi sarei aspettato qualcosa di più.

 

Come gli ha detto Ceccanti l'altra sera a Otto e Mezzo "se è contro la legge di bilancio voti no alla legge di bilancio non al referendum".

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privateuniverse

Ma rimane una norma transitoria che deve solamente durare il tempo necessario al rinnovo del Senato visto che si dovranno aspettare le elezioni regionali.

 

E chi l'ha detto che sia necessario aspettare le elezioni regionali?

 

Niente impedirebbe di votare subito.

 

In realtà tutte le scuse sono buone per non votare e per nominarsi i parlamentari dall'alto.

 

Non si è votato nel 2014, quando Renzi diventò presidente del consiglio: e sì che egli stesso aveva detto che non sarebbe diventato presidente del consiglio senza passare dalle elezioni.

 

Non si voterà per eleggere il Senato nel caso passasse il Sì.

 

Ma, a dire il vero, non si voterà per eleggere il Senato neanche dopo. I senatori saranno nominati da consigli regionali, tutti (tranne, forse, quello della Valle d'Aosta e quelli delle due province autonome del Trentino-Alto Adige) eletti con sistemi maggioritari.

Taci o ti segnalo, sapete solo ripetere Verdini come mantra infinito, tu e privateuniverse siete d'un'arroganza oltreconfine, quasi squadrista.

 

Di squadrista ci sono soprattutto i messaggi televisivi che invitano in maniera martellante ad andare a votare e che dipingono la riforma renzoboschiana in maniera falsa e tendenziosa.

 

Quando sei mesi fa c'era il referendum sulle trivellazioni invece silenzio assoluto.

 

Si deve andare a votare solo quando fa comodo a Renzi, e nel modo in cui fa comodo a lui.

Ma rimane una norma transitoria che deve solamente durare il tempo necessario al rinnovo del Senato visto che si dovranno aspettare le elezioni regionali.

 

Dopo saranno scelti dai cittadini, così come prevede la riforma costituzionale "in conformità alle scelte degli elettori".

 

 

No continui a ripetere sta cosa falsa ma non è così.

 

Quella riforma riguardava anche l'introduzione del premierato ed aumentava i poteri del premier, per questo quella riforma era da rigettare.

-dava al premier il potere di sfiduciare i ministri, potendo in questo modo avere un controllo totale sul governo e sui ministeri.

-dava al premier il potere di sciogliere le camere, potendo così tenere il parlamento sotto costante ricatto.

-introduceva la sfiducia costruttiva a difesa del premier, nella sostanza il premier non poteva essere sfiduciato da una maggioranza diversa da quella che lo aveva eletto.

-aumentava i giudici costituzionali di nomina parlamentare che passavano da 5 a 7.

 

Questa riforma non introduce il premierato e non va ad aggiungere poteri al premier.

Le tue solite balle.

 

Se la riforma di Berlusconi non andava bene, non va bene neanche quella di Renzi, perché gli obiettivi e gli effetti sono esattamente gli stessi: entrambe conferiscono alla maggioranza uscita dalle elezioni un potere sproporzionato, sia sul parlamento sia sugli organi terzi come la Corte Costituzionale e il CSM.

 

La riforma di Berlusconi lo faceva rafforzando la figura del presidente del consiglio, perché Berlusconi aveva un potere personale forte. Quella di Renzi lo fa dando a una parte largamente minoritaria dei cittadini una maggioranza parlamentare spropositata, che la mette in condizione di eleggersi praticamente da sola anche presidente della repubblica, giudici della corte costituzionale e membri non togati del CSM, e di decidere in maniera unilaterale lo statuto delle opposizioni.

 

La riforma di Berlusconi, però, era meglio di quella attuale, perché riduceva i parlamentari di entrambe le camere e perché, almeno, imponeva il rispetto della volontà dei cittadini attraverso la sfiducia costruttiva.

 

Quella di Renzi e della Boschi, la Madonna del Lastrico introduce la figura del parlamento di nominati.

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E chi l'ha detto che sia necessario aspettare le elezioni regionali?

 

Niente impedirebbe di votare subito.

 

In realtà tutte le scuse sono buone per non votare e per nominarsi i parlamentari dall'alto.

 

Non si è votato nel 2014, quando Renzi diventò presidente del consiglio: e sì che egli stesso aveva detto che non sarebbe diventato presidente del consiglio senza passare dalle elezioni.

 

Non si voterà per eleggere il Senato nel caso passasse il Sì.

 

Ma, a dire il vero, non si voterà per eleggere il Senato neanche dopo. I senatori saranno nominati da consigli regionali, tutti (tranne, forse, quello della Valle d'Aosta e quelli delle due province autonome del Trentino-Alto Adige) eletti con sistemi maggioritari.

 

Essendo un Senato degli enti locali per forza di cose serve aspettare le elezioni degli enti locali e nelle regioni si vota in momenti diversi, quindi servirà attendere le varie elezioni regionali, momentaneamente si utilizza un sistema transitorio.

 

Dopo saranno i cittadini a sceglierli, c'è scritto nella riforma costituzionale, tu puoi continuare a ripetere quella falsità ma non puoi eliminare un principio presente nella riforma che afferma espressamente "eletti in conformità alle scelte espresse dagli elettori".

A te potrà non piacere ma è così.

 

Le tue solite balle.

 

Se la riforma di Berlusconi non andava bene, non va bene neanche quella di Renzi, perché gli obiettivi e gli effetti sono esattamente gli stessi: entrambe conferiscono alla maggioranza uscita dalle elezioni un potere sproporzionato, sia sul parlamento sia sugli organi terzi come la Corte Costituzionale e il CSM.

 

La riforma di Berlusconi lo faceva rafforzando la figura del presidente del consiglio, perché Berlusconi aveva un potere personale forte. Quella di Renzi lo fa dando a una parte largamente minoritaria dei cittadini una maggioranza parlamentare spropositata, che la mette in condizione di eleggersi praticamente da sola anche presidente della repubblica, giudici della corte costituzionale e membri non togati del CSM, e di decidere in maniera unilaterale lo statuto delle opposizioni.

 

La riforma di Berlusconi, però, era meglio di quella attuale, perché riduceva i parlamentari di entrambe le camere e perché, almeno, imponeva il rispetto della volontà dei cittadini attraverso la sfiducia costruttiva.

 

Quella di Renzi e della Boschi, la Madonna del Lastrico introduce la figura del parlamento di nominati.

 

Continui a ripetere queste falsità senza argomentarle, ma ho già dimostrato numeri alla mano che il partito di maggioranza non potrà eleggersi nè il presidente (per cui servono i 3/5 e il partito non li potrà avere) nè i giudici della Corte Costituzionale (perchè solo 1/3 sono nominati dal parlamento e cmq anche lì servono i 3/5 e il partito di maggioranza non li ha) nè  giudici del Csm (perchè anche in questo caso solo 1/3 sono nominati dal parlamento e ugualmente servono i 3/5 e il partito di maggioranza non li ha).

 

La riforma di Berlusconi poi dava dei nuovi poteri concreti al premier, come la possibilità di rimuovere i ministri quando voleva e la possibilità di ricattare le camere con la minaccia di scioglimento, questi poteri non li ha il presidente del consiglio nella riforma Renzi.

Anche la fiducia costruttiva che tu elogi era uno strumento per blindare e rafforzare ancora di più il premier visto che di fatto diventava impossibile sfiduciarlo, perchè veniva richiesto che nella mozione di sfiducia fosse indicato già prima il nuovo premier e poi la sfiducia doveva essere approvata senza i voti determinanti di un altra forza politica non appartenente alla maggioranza, quindi di fatto diventava quasi impossibile.

 

Sono stati proprio questi aspetti a determinare la sfiducia verso quella riforma e questi aspetti non sono presenti in questa riforma.

 

Per altro il nuovo parlamento non sarà di nominati perchè vengono reintrodotte le preferenze per i candidati successivi ai capilista, il partito di maggioranza che poi sarà quello che governerà avrà i 2/3 (240 su 340) dei candidati eletti con le preferenze.

Edited by Sbuffo
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Di squadrista ci sono soprattutto i messaggi televisivi che invitano in maniera martellante ad andare a votare e che dipingono la riforma renzoboschiana in maniera falsa e tendenziosa.

 

Sei un grillino poveretto che ripete all'infinito Verdini, Renzi-Boschi, dai del falso e tendenzioso a tutti, sarebbero queste le tue argomentazioni? Invito in maniera martellante a votare Sì, perché non ci saranno altre riforme per i prossimi dieci anni... almeno!

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privateuniverse

Essendo un Senato degli enti locali per forza di cose serve aspettare le elezioni degli enti locali e nelle regioni si vota in momenti diversi, quindi servirà attendere le varie elezioni regionali, momentaneamente si utilizza un sistema transitorio.

 

Dopo saranno i cittadini a sceglierli, c'è scritto nella riforma costituzionale, tu puoi continuare a ripetere quella falsità ma non puoi eliminare un principio presente nella riforma che afferma espressamente "eletti in conformità alle scelte espresse dagli elettori".

A te potrà non piacere ma è così.

 

Tu continui a ripetere balle con tenacia degna di miglior causa e io continuo a smentirtele.

 

Essendo un senato degli enti locali (quindi, implicitamente, ammetti anche tu che esso non è elettivo e non è dei cittadini), niente impediva che si stabilisse che, nell'attesa delle prossime elezioni, si andasse a votare in tutte le regioni per eleggere i senatori.

 

Ma, ovviamente, questo non è stato fatto. Si è colto un altro pretesto per far eleggere i senatori dai consigli regionali, che poi è quello che succederà anche dopo.

 

Perché, come tu sai bene, anche se fai finta di non saperlo perché devi fare propaganda, l'art. 57 della nuova Costituzione non stabilisce affatto che i senatori saranno eletti dai cittadini: lo smentisce il comma che ne prevede la nomina da parte dei consigli regionali. 

 

Continui a ripetere queste falsità senza argomentarle, ma ho già dimostrato numeri alla mano che il partito di maggioranza non potrà eleggersi nè il presidente (per cui servono i 3/5 e il partito non li potrà avere) nè i giudici della Corte Costituzionale (perchè solo 1/3 sono nominati dal parlamento e cmq anche lì servono i 3/5 e il partito di maggioranza non li ha) nè  giudici del Csm (perchè anche in questo caso solo 1/3 sono nominati dal parlamento e ugualmente servono i 3/5 e il partito di maggioranza non li ha).

 

La riforma di Berlusconi poi dava dei nuovi poteri concreti al premier, come la possibilità di rimuovere i ministri quando voleva e la possibilità di ricattare le camere con la minaccia di scioglimento, questi poteri non li ha il presidente del consiglio nella riforma Renzi.

Anche la fiducia costruttiva che tu elogi era uno strumento per blindare e rafforzare ancora di più il premier visto che di fatto diventava impossibile sfiduciarlo, perchè veniva richiesto che nella mozione di sfiducia fosse indicato già prima il nuovo premier e poi la sfiducia doveva essere approvata senza i voti determinanti di un altra forza politica non appartenente alla maggioranza, quindi di fatto diventava quasi impossibile.

 

Sono stati proprio questi aspetti a determinare la sfiducia verso quella riforma e questi aspetti non sono presenti in questa riforma.

 

Per altro il nuovo parlamento non sarà di nominati perchè vengono reintrodotte le preferenze per i candidati successivi ai capilista, il partito di maggioranza che poi sarà quello che governerà avrà i 2/3 (240 su 340) dei candidati eletti con le preferenze.

La riforma Berlusconi vincolava il parlamento, ma lo vincolava, almeno, alla volontà degli elettori, che sceglievano il presidente del consiglio; e impediva che questa volontà potesse essere tradita nel modo in cui ha fatto Renzi, che non è mai stato candidato a guidare il governo e che ha usato i voti ottenuti dal PD per fare un governo contro Berlusconi per farci, invece, un governo con Alfano e Verdini (e, in un primo tempo, anche per concordare le riforme costituzionali con Berlusconi, tutte cose che nel programma elettorale con cui il PD ha ottenuto la maggioranza relativa in parlamento non c'erano).

 

Invece questa riforma attribuisce arbitrariamente a una ristretta maggioranza la possibilità di farsi nominare in parlamento e di diventare maggioranza scegliendosi quasi da sola presidente della repubblica, corte costituzionale e CSM.

 

Entrambi i progetti di riforma, sia quello di Berlusconi, sia quello di Renzi, squilibrano i poteri ed espongono il nostro paese a gravi rischi per la democrazia.

 

Il progetto di Renzi e della Madonna del Lastrico, in aggiunta, limita fortemente la sovranità popolare, rendendo il Senato non elettivo e dando carta bianca al partito che otterrà più voti degli altri senza alcun vincolo a quel che potrà fare; cose che la riforma Berlusconi, almeno, non faceva.

Sei un grillino poveretto che ripete all'infinito Verdini, Renzi-Boschi, dai del falso e tendenzioso a tutti, sarebbero queste le tue argomentazioni? Invito in maniera martellante a votare Sì, perché non ci saranno altre riforme per i prossimi dieci anni... almeno!

Era quello che diceva pure Berlusconi, dieci anni fa.

 

E non era vero, come dimostra questo mostriciattolo di riforma.

 

Io non do del falso e del tendenzioso a tutti: lo do solo ai sostenitori del Sì, perché è vero. Renzi è un bugiardo patentato: mente tutti i giorni, spudoratamente, e lo sterminato elenco delle sue bugie meriterebbe una discussione a parte. Nel forum a dire cose false ci pensa @Sbuffo.

 

I messaggi "informativi" della RAI sono tendenziosi perché non sono neutri. Presentano l'oggetto della riforma come vuole il governo.

 

Del resto il PD ha occupato la RAI manu militari, cacciando i conduttori sgraditi come la Berlinguer e Giannini e imponendo i suoi portavoce. Tutte cose che faceva anche Berlusconi, solo che allora erano gli attuali piddini a strillare ipocritamente in difesa del pluralismo del'informazione.

 

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Per la cronaca io non ho mai votato per l'M5S; però capisco che tu, non avendo argomenti, debba arrampicarti sugli specchi.

 

Che poi il PD con Verdini ci governi è un fatto, non un'opinione.

 

 

 

Edited by privateuniverse
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Riporto qui l'intervista a Monti, in cui dichiara le sue intenzioni per il voto: http://www.corriere....c48b91681.shtml Più che la bontà della riforma (per lo più è critico verso la composizione e le funzioni del nuovo Senato), il suo No è motivato dalle modalità in cui il governo in carica ricerca il consenso.

 

Be' che un governo cerchi il consenso con leggi e provvedimenti legislativi e regolamentari, per quanto criticabili, mi sembra normale e soprattutto legale, almeno nel nostro quadro giuridico e costituzionale:

come dovrebbe altrimenti cercare il consenso un governo secondo Monti?

manu militari?

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Tu continui a ripetere balle con tenacia degna di miglior causa e io continuo a smentirtele.

 

Essendo un senato degli enti locali (quindi, implicitamente, ammetti anche tu che esso non è elettivo e non è dei cittadini), niente impediva che si stabilisse che, nell'attesa delle prossime elezioni, si andasse a votare in tutte le regioni per eleggere i senatori.

 

Ma, ovviamente, questo non è stato fatto. Si è colto un altro pretesto per far eleggere i senatori dai consigli regionali, che poi è quello che succederà anche dopo.

 

Perché, come tu sai bene, anche se fai finta di non saperlo perché devi fare propaganda, l'art. 57 della nuova Costituzione non stabilisce affatto che i senatori saranno eletti dai cittadini: lo smentisce il comma che ne prevede la nomina da parte dei consigli regionali. 

 

No continui con le falsità, non puoi sciogliere 20 consigli regionali democraticamente eletti per tornare al voto, si doveva aspettare la naturale conclusione del mandato, non siamo mica in una dittatura.

Definirlo un senato degli enti locali non vuol dire che non sia eletto direttamente, è degli enti locali semplicemente perchè ne fanno parte i rappresentanti degli enti locali, non per il metodo con cui vengono scelti.

 

L'art.57 prevede che siano eletti in conformità alle scelte degli elettori, i consigli regionali devono conformarsi alle scelte dei cittadini, quindi sono i cittadini che li scelgono.

Testuali parole della riforma costituzionale :"eletti in conformità alle scelte espresse dagli elettori".

Non puoi smentire che ci sia scritto.

 

La riforma Berlusconi vincolava il parlamento, ma lo vincolava, almeno, alla volontà degli elettori, che sceglievano il presidente del consiglio; e impediva che questa volontà potesse essere tradita nel modo in cui ha fatto Renzi, che non è mai stato candidato a guidare il governo e che ha usato i voti ottenuti dal PD per fare un governo contro Berlusconi per farci, invece, un governo con Alfano e Verdini (e, in un primo tempo, anche per concordare le riforme costituzionali con Berlusconi, tutte cose che nel programma elettorale con cui il PD ha ottenuto la maggioranza relativa in parlamento non c'erano).

 

Invece questa riforma attribuisce arbitrariamente a una ristretta maggioranza la possibilità di farsi nominare in parlamento e di diventare maggioranza scegliendosi quasi da sola presidente della repubblica, corte costituzionale e CSM.

 

Entrambi i progetti di riforma, sia quello di Berlusconi, sia quello di Renzi, squilibrano i poteri ed espongono il nostro paese a gravi rischi per la democrazia.

 

Il progetto di Renzi e della Madonna del Lastrico, in aggiunta, limita fortemente la sovranità popolare, rendendo il Senato non elettivo e dando carta bianca al partito che otterrà più voti degli altri senza alcun vincolo a quel che potrà fare; cose che la riforma Berlusconi, almeno, non faceva.

 

Renzi non è stato eletto come nessun presidente del consiglio visto che non abbiamo l'elezione diretta del presidente del consiglio, sono le maggioranze parlamentari a nominare tramite fiducia i presidenti del consiglio.

Per altro questa riforma costituzionale e la legge elettorale va proprio nel senso di una maggiore chiarezza su chi sarà il presidente del consiglio perchè sarà il leader del partito che vincerà alla elezioni, saranno gli elettori a scegliere, non accordi di partito post-elettorali. 

La stessa situazione che tu critichi sarebbe quella a cui saremmo condannati se vincesse il no, perenni governi di unità nazionale formati dopo le elezioni da Pd e Forza Italia perchè nessuno avrebbe i numeri per governare da solo.

 

Poi continui con la falsità, la riforma costituzionale di Renzi non da i poteri che dava la riforma di Berlusconi al premier, nella riforma Renzi il governo non ha un solo potere in più, gli articoli sul governo non vengono modificati, non si ottengono quei poteri dando la maggioranza ad un partito, menti.

 

Non si può nominare gli organi garanzia perchè numeri alla mano non ha la maggioranza per farlo, smettila con queste falsità, infatti tu continui a ripeterlo ma senza argomentarlo e dimostrarlo perchè non puoi, ti rendi solo ridicolo.

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Ripeto, sono scemo. Ora sono due camere i post dove si possa esercitare un blocco. Con la riforma diventa solo uno (almeno per la maggior parte delle questioni). Uno è minore di dure. Che mi sono perso?

 

Che il potere di blocco si trasferisce da una Camera il Senato

ad un'altra Camera, quella dei Deputati

 

Non è mai esistito ad oggi un potere di blocco nelle due camere

perchè ovviamente basta averlo in una ( vedi alla voce Binetti Turigliatto

Mastella Verdini etc )

 

Poi se uno vuol far finta di ignorare la realtà può farlo

 

Soprattutto se funzionale a mascherare una scelta politica come

istituzionale

 

Resta il fatto che un potere di blocco viene attribuito sempre in una

sola camera, in ogni sistema politico in cui esista

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Un politico usa i dati come un ubriaco il lampione: non per la luce ma per il sostegno.

(Benjamin Disraeli)

 

Un po' come il fronte del No che vota contro Renzi e non contro la riforma, ciao.

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Dato che quelli del No amano elencare chi si schiera in loro favore mi sembra giusto elencare chi si schiera per il Sì tra docenti universitari ma anche ricercatori, politici, scrittori, filosofi e registi.

 

  • Salvo Andò
  • Giuseppe Arconzo
  • Gianfranco Baldini
  • Barbara Malaisi
  • Benedetta Barbisan
  • Luciano Bardi
  • Stefania Bariatti
  • Antonio Bartolini
  • Franco Bassanini
  • Carla Bassu
  • Cristina Bertolino
  • Rodolfo Bettiol
  • Raffaele Bifulco
  • Paola Bilancia
  • Roberto Bin
  • Elena Bindi
  • Chiara Bologna
  • Massimo Bordignon
  • Pietro Boria
  • Carlo Bottari
  • Marco Brunazzo
  • Emiliano Bruscardi
  • Mia Caielli
  • Mauro Calise
  • Simone Calzolaio
  • Quirino Camerlengo
  • Marco Cammelli
  • Vittorio Campione
  • Giulia Caravale
  • Beniamino Caravita di Toritto
  • Giuseppina Giuliana Carboni
  • Massimo Carli
  • Paolo Carrozza
  • Corrado Caruso
  • Luisa Cassetti
  • Luca Castelli
  • Elisabetta Catelani
  • Daniele Caviglia
  • Massimo Cavino
  • Stefano Ceccanti
  • Marcello Cecchetti
  • Vincenzo Cerulli Irelli
  • Carlo Cester
  • Anna Chimenti
  • Mario Pilade Chiti
  • Pietro Ciarlo
  • Francesco Clementi
  • Stefano Cognetti
  • Gian Luca Conti
  • Giovanni Cordini
  • Pasquale Costanzo
  • Lorenzo Cuocolo
  • Salvatore Curreri
  • Carlo Curti Gialdino
  • Giacomo D'Amico
  • Marilisa D'Amico
  • Luigi D'Andrea
  • Gianfranco D'Alessio
  • Maurizio De Acutis
  • Alberto De Bernardi
  • Gianclaudio De Cesare
  • Andrea Del Re
  • Gianmario Demuro
  • Marco Di Folco
  • Roberto Di Maria
  • Enzo Di Nuoscio
  • Giampiero Di Plinio
  • Luca Diotallevi
  • Filippo Donati
  • Fabio Elefante
  • Sergio Fabbrini
  • Federica Fabrizzi
  • Luciano Fasano
  • Fabio Fede
  • Elena Ferioli
  • Antonio Ferrara
  • Antonio Flamini
  • Marcello Flores d'Arcais
  • Francesco Pizzetti
  • Claudio Franchini
  • Justin Frosini
  • Tommaso Edoardo Frosini
  • Federico Furlan
  • Arianna Fusaro
  • Carlo Fusaro
  • Diana Urania Galetta
  • Carlo Emanuele Gallo
  • Enrico Genta Ternavasio
  • Sergio Gerotto
  • Federico Ghera
  • Felice Giuffré
  • Francesco Tomaso Giupponi
  • Maria Cristina Grisolia
  • Tania Groppi
  • Giovanni Grottanelli de' Santi
  • Guido Guidi
  • Antonio La Spina
  • Stefania Leone
  • Amedeo Lepore
  • Vincenzo Lippolis
  • Andrea Longo
  • Gianfranco Macrì
  • Francesco Malgeri
  • Giampaolo Malgeri
  • Claudia Mancina
  • Susanna Mancini
  • Stefano Mannoni
  • Giuseppe Marazzita
  • Michele Marchi
  • Pio Marconi
  • Alberto Martinelli
  • Claudio Martinelli
  • Oreste Massari
  • Anna Mastromarino
  • Maria Giovanna Mattarolo
  • Marco Mayer
  • Guido Melis
  • Marta Mengozzi
  • Chiara Meoli
  • Marcello Messori
  • Luca Mezzetti
  • Roberto Miccù
  • Mara Morini
  • Massimo Morisi
  • Leonardo Morlino
  • Francesco Morosini
  • Andrea Morrone
  • Emanuela Mosca
  • Anna Moscarini
  • Alessandro Natalini
  • Ida Nicotra
  • Marco Olivetti
  • Maurizio Oliviero
  • Elisabetta Palici di Suni
  • Angelo Pandolfo
  • Angelo Panebianco
  • Nicola Pasini
  • Pasquale Pasquino
  • Gianluca Passarelli
  • Renato Pescara
  • Alessandro Petretto
  • Pierluigi Petrillo
  • Paola Piciacchia
  • Nicola Pignatelli
  • Ferdinando Pinto
  • Cesare Pinelli
  • Andrea Pisaneschi
  • Stefano Pizzorno
  • Marco Plutino
  • Anna Maria Poggi
  • Aristide Police
  • Oreste Pollicino
  • Paolo Pombeni
  • Giusto Puccini
  • Edoardo Carlo Raffiotta
  • Francesco Raniolo
  • Giovanna Razzano
  • Mario Ricciardi
  • Paolo Ridola
  • Angelo Rinella
  • Francesca Rosa
  • Lucia Serena Rossi
  • Michele Salvati
  • Giulio Maria Salerno
  • Angelo Schillaci
  • Antonella Sciortino
  • Filippo Scuto
  • Fabio Serricchio
  • Eugenio Somaini
  • Alessandro Sterpa
  • Guido Tabellini
  • Diletta Tega
  • Fulvio Tessitore
  • Luisa Torchia
  • Duccio Traina
  • Silvio Traversa
  • Tiziano Treu
  • Ennio Triggiani
  • Filippo Tronconi
  • Andrea Ungari
  • Paolo Urbani
  • Luciano Vandelli
  • Salvatore Vassallo
  • Giuseppe Verde
  • Alberto Vespaziani
  • Giulio Vesperini
  • Giulio Enea Vigevani
  • Filippo Viglione
  • Adriana Vigneri
  • Lorenza Violini
  • Giuseppe Zaccaria
  • Paolo Zatti
  • Carolin Zwilling

 

Alberto Abruzzese Isabella Adinolfi Stefano ArduiniVincenzo BaroneLuigi BerlinguerLuigi BiggeriEdoardo BoncinelliCaterina BonviciniGiancarlo BosettiLodovica BraidaGiulio BusiMarina CaffieroGianni CanovaAndrea CarandiniMarina CattaruzzaLiliana CavaniRiccardo ChiabergeSimona ColariziArnaldo ColasantiFulvio ContiPiero CraveriPaolo CrepetMaurizio DardanoEnrico DeclevaAntonio EreditatoGuido Fabiani,Marcello FloresCarlo FontanaMario FortunatoGiuseppe GalassoUmberto GalimbertiGianpiero GamaleriNicola GardiniFranco GarelliMaria Amata GaritoEmma GiammatteiAndrea GiardinaTullio GregoryMassimo InguscioRaffaele LauroAndrea LenziFranco MalerbaAlberto MelloniFederico MocciaAndrea MoroSalvatore NatoliGiuseppe NovelliAlberto OliverioLorenzo OrnaghiAntonio Padoa-SchioppaEmilio PasquiniSandra PetrignaniPaolo PezzinoAurelio PiccaAnnalisa PirasDomenico PittellaStefano PivatoRiccardo PozzoAngelo ProvasoliMichele RakEnrico RizzarelliLuigi RuggiuFrancesco RussoFranco SalvatoriVincenzo ScottiLuca Serianni,Mirella SerriUberto SiolaGiacomo StellaFilippo TaddeiSusanna TamaroFederico TestaGabriele VacisSalvatore VecaGiuseppe VeltriLucio VillariGiuliano VolpeGiorgio ZanettiRodolfo Zich.

Edited by Rotwang
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Testuali parole della riforma costituzionale :"eletti in conformità alle scelte espresse dagli elettori".

 

ma dai, sappiamo bene perché fu introdotto quel codicillo, per tentare di accontentare la minoranza PD: di suo non vuol dire niente, in assenza di una precisa definizione del meccanismo elettivo, anche perché le "scelte espresse dagli elettori" possono dar luogo a risultati variabilissimi a seconda di come è fatta la legge elettorale

 

occorre poi precisare l'ovvio, ovvero che "le scelte espresse dagli elettori" non hanno influenza diretta sulla composizione di questo Senato, ma su quella dei grandi elettori del Senato stesso, che voteranno i membri del nuovo Senato secondo regole elettorali ad oggi ignote, e dunque con degli esiti impredicibili rispetto alle percentuali di voto espresse dal cosiddetto popolo sovrano

 

tornando alla frase "eletti in conformità alle scelte espresse dagli elettori", è una inutile tautologia: chi mai ha pensato che si potesse scrivere  "eletti NON in conformità alle scelte espresse dagli elettori"?

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Resta il fatto che un potere di blocco viene attribuito sempre in una sola camera, in ogni sistema politico in cui esista
Può venire esercitato in un posto solo, ma che esista in due non si può negare. Posso ipotizzare con confidenza che sia stato scelto il Senato finora perché è il posto in cui era più facile esercitarlo, essendo ancora eletto col proporzionale. Il che significa che almeno i vari Mastella devono azzuffarsi un po' di più per occupare i posti che contano.
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chi mai ha pensato che si potesse scrivere "eletti NON in conformità alle scelte espresse dagli elettori"?

 

L'elezione di qualcuno a qualsiasi carica od ufficio può essere fatta secondo vari criteri, di cui quello delle scelte degli elettori è uno, ma non il solo:

ad esempio i Senati regii  erano ed ancora sono (vedi Camera dei Lords inglese) eletti dai re a loro mero giudizio, la Corte Costituzionale è eletta senza connessione con le scelte espresse dagli elettori.

 

In teoria quindi anche il nuovo Senato potrebbe essere eletto senza connessione con le scelte degli elettori, ad esempio considerando le capacità intellettuali degli eligendi in campo giuridico od artistico od anche politico, ma senza alcun riferimento alle scelte degli elettori e quindi senza quella proporzionalità che la cosa richiederebbe.

Perciò l'espressione in sé ha un significato vincolante anche se ovviamente la misura e la strettezza del vincolo sarà tutta da verificare ed obbiettivamente, in un Paese con molteplici partiti per di più provvisti di varie correnti interne, anche difficile da rispettare, soprattutto se i senatori per alcune regioni saranno solo due.

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ma che esista in due non si può negare.

 

Non è mai successo, quindi lo nego

 

non è il caso di Mastella, a cui Prodi assegnò un diritto di tribuna alla

Camera dei Deputati ( l'UDEUR in realtà elesse 14 deputati perchè il

porcellum consentiva alla miglior lista esclusa il ripescaggio ) ma nessun

potere di blocco al Senato

 

Fu Mastella che riuscì ad eleggere 3 Senatori superando lo sbarramento

in 3 Regioni Italiane ( Campania Basilicata e Calabria )

 

il problema erano i rutelliani cattolici in lista al Senato

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ma dai, sappiamo bene perché fu introdotto quel codicillo, per tentare di accontentare la minoranza PD: di suo non vuol dire niente, in assenza di una precisa definizione del meccanismo elettivo, anche perché le "scelte espresse dagli elettori" possono dar luogo a risultati variabilissimi a seconda di come è fatta la legge elettorale

 

occorre poi precisare l'ovvio, ovvero che "le scelte espresse dagli elettori" non hanno influenza diretta sulla composizione di questo Senato, ma su quella dei grandi elettori del Senato stesso, che voteranno i membri del nuovo Senato secondo regole elettorali ad oggi ignote, e dunque con degli esiti impredicibili rispetto alle percentuali di voto espresse dal cosiddetto popolo sovrano

 

tornando alla frase "eletti in conformità alle scelte espresse dagli elettori", è una inutile tautologia: chi mai ha pensato che si potesse scrivere  "eletti NON in conformità alle scelte espresse dagli elettori"?

 

Beh se uno dice che i nuovi senatori-consiglieri sono scelti a piacimento dai consigli regionali sarebbe incostituzionale perchè non sarebbero elezioni conformi alle scelte degli elettori.

 

Il fatto che debba essere una scelta conforme alle scelte dei cittadini rende il passaggio in consiglio regionale solo una ratifica delle scelte dei cittadini.

 

Poi le modalità tecniche si decideranno in sede di legge elettorale però quello è il principio a cui dovrà attenersi la legge elettorale.

 

Infatti Renzi ha indicato come bozza la legge Chiti-Fornaro che realizza quel principio assegnando all'elettore una specifica scheda per poter indicare il consigliere-senatore.

http://www.unita.tv/focus/cosa-prevede-proposta-legge-fornaro-chiti-elezione-nuovo-senato/

 

Se ci si ricorda l'iter parlamentare quell'emendamento era nato da un preciso accordo tra maggioranza e minoranza per introdurre l'elezione-diretta dei senatori.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10/03/riforma-senato-ok-a-emendamento-finocchiaro-su-elettivita-senatori/2091272/

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Non è mai successo, quindi lo nego
Ma ragiona, perché mai dovrebbe succedere in tutt'e due? Ovvio che se ci sono due punti di cedimento possibili uguali in tutto e per tutto, si concentri il fuoco su di uno solo; ma che di punti di cedimento ce ne siano due è logico quanto che il triangoli abbiano tre lati! 
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Appunto il bicameralismo è inessenziale rispetto al tema

come è inessenziale il triangolo e sono inessenziali le coalizioni

c'è poco da ragionarci sopra

 

Perchè il tutto avviente in una sola camera ed internamente ai

singoli partiti ( valeva per la minoranza trozkista di Rifondazione

come per i cattodem etc )

 

Quindi il problema di candidare un pugno di 20-30 cattolici nel

listone politico alla Camera si riproporrà ugualmente, tale e quale

si è posto con la Costituzione vigente

 

Se Renzi offre una tribuna e non un potere di blocco dipenderà

dalle scelte politiche che farà

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La Stampa

 

Il Tar del Lazio, a quanto apprende l’ANSA, ha dichiarato inammissibile per difetto di giurisdizione il ricorso sul quesito referendario presentato da M5s e Sinistra italiana.  

 

La decisione é stata assunta dalla sezione 2bis del Tar e, sempre a quanto si apprende, a breve dovrebbero essere rese note le motivazioni. Il ricorso era stato presentato giudicando ingannevole il contenuto del quesito referendario.  

 

«Sia le ordinanze dell’Ufficio Centrale per il Referendum» che hanno predisposto il quesito referendario «sia il decreto presidenziale - nella parte in cui recepisce il quesito - sono espressione di un ruolo di garanzia, nella prospettiva della tutela generale dell’ordinamento, e si caratterizzano per la loro assoluta neutralità, che li sottrae al sindacato giurisdizionale», sottolinea il Tar.  
 
La pronuncia del Tar «non è una bocciatura nel merito. Leggeremo le motivazione della sentenza e agiremo di conseguenza», dice all’Adnkronos il deputato 5 Stelle Danilo Toninelli, considerato “l’uomo riforme” del Movimento. «Siamo convinti di essere nel giusto - dice commentando a caldo la notizia - e non ci arrenderemo perché il titolo della riforma è una truffa. Dunque, andiamo avanti».  
 
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L'elezione di qualcuno a qualsiasi carica od ufficio può essere fatta secondo vari criteri, di cui quello delle scelte degli elettori è uno, ma non il solo: ad esempio i Senati regii erano ed ancora sono (vedi Camera dei Lords inglese) eletti dai re 

 

la frase resta in ogni caso una tautologia: prendendo anche il caso che citi, nei senati regi l'unico elettore è il re, e l'elettore-re non può far altro che eleggere i senatori rispettando la sua stessa scelta...

ovviamente sto giocando sul fatto che la frase è talmente ambigua e generica da non far capire di quali elettori si sta parlando

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la frase resta in ogni caso una tautologia: prendendo anche il caso che citi, nei senati regi l'unico elettore è il re, e l'elettore-re non può far altro che eleggere i senatori rispettando la sua stessa scelta...

ovviamente sto giocando sul fatto che la frase è talmente ambigua e generica da non far capire di quali elettori si sta parlando

 

No beh il testo lo specifica di quali elettori sta parlando. cioè gli elettori delle regionali:

 

"eletti in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi".

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No beh il testo lo specifica di quali elettori sta parlando. cioè gli elettori delle regionali:   "eletti in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi".

 

ottimo, quindi restano integre le critiche che ponevo nel mio post precedente

 

 

 

"le scelte espresse dagli elettori" non hanno influenza diretta sulla composizione di questo Senato, ma su quella dei grandi elettori del Senato stesso, che voteranno i membri del nuovo Senato secondo regole elettorali ad oggi ignote, e dunque con degli esiti impredicibili rispetto alle percentuali di voto espresse dal cosiddetto popolo sovrano
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ottimo, quindi restano integre le critiche che ponevo nel mio post precedente

 

No quella frase non è in riferimento all'elezione dei dei "grandi elettori" ma dei consiglieri-senatori (anche perchè quella frase è contenuta nell'art.57 ed è l'articolo che si occupa di normare la composizione del Senato, non si occupa di normare la composizione dei consigli regionali), sono quindi questi (i consiglieri-senatori) che verranno eletti in conformità alle scelte degli elettori.

Le modalità tecniche con cui dovrà avvenire l'elezione sono rimandate alla legge elettorale ma rimane fermo il principio costituzionale che tale elezione dovrà avvenire in conformità al voto degli elettori.

Edited by Sbuffo
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No quella frase non è in riferimento all'elezione dei dei "grandi elettori" ma dei consiglieri-senatori

 

certo, non ho detto niente di diverso: infatti la legge elettorale dei senatori ancora non c'è

la frasetta che saranno eletti in conformità etc. è una foglia di fico, nient'altro

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certo, non ho detto niente di diverso: infatti la legge elettorale dei senatori ancora non c'è

la frasetta che saranno eletti in conformità etc. è una foglia di fico, nient'altro

 

Non è una foglia di fico, è un principio costituzionale rispetto al quale dovrà conformarsi la legge elettorale, non potrebbe quindi essere approvata una legge che permettesse ai consiglieri regionali di scegliersi chi vogliono, perchè sarebbe incostituzionale rispetto a quel principio.

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