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Oggi a Roma c'e' il gay pride.


Flora

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Capricorno57

 

 

il Pride non può essere modificato nei modi che vorreste perché perderebbe la sua carica simbolica: che è la sua ragione di essere

 

la Tua chiarezza è esemplare, a dir poco.  

Il Pride non è il corteo della Fiom. Purtroppo o per fortuna, è così.

Può apparire una occasione mancata per acquistare "dignitosa visibilità" presso certi ambienti e in effetti secondo me lo è, ma è un Carnevale, e io ci andrò. E' moltissimo meglio che niente. 

Tutte le opinioni in merito sono ovviamente legittime. 

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  • NewComer

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  • Hinzelmann

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  • Iron84

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  • Mario1944

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Ciò che scrivo può far arrabbiare, ma non contiene insulti

 

Al contrario ho specificato che chi non va al pride può compiere

singoli atti di bontà e quindi non essere cattivo, come persona,

nonostante non sia un omosessuale solidale

 

Trovo surreale mi sia addebitato sistematicamente una intenzione

contraria a ciò che nei miei interventi è oggettivamente scritto

 

 

 

E' un tema affascinante su cui si potrebbe riflettere per anni, forse senza trovare soluzione
 

 

Certamente la spiegazione non è semplice ed è multifattoriale

conta molto il fattore mediterraneo, tale per cui l'individuo vale

in virtù dei singoli legami sociali che instaura ( la famiglia, la

consorteria, le clientele, le conoscenze ) a fini opportunistici

di mera realizzazione personale

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@Newcomer,riesco a seguire il tuo ragionamento(non lo condivido ma è un dettaglio)fino ad un certo punto..Ci sono alcuni punti che non comprendo.

 

1)Tu,ma pure io,vogliamo diritti che contemplino il poter avere una famiglia,sposarsi,figli..le sentinelle questi diritti non vogliono che ci siano concessi e manifestano per fare in modo di convincere la casalinga d Voghera della bontà delle loro idee...tu,non ti incazzi di brutto?non ti viene voglia di contro manifestare il tuo disgusto?Io ci sono andato e non eravamo pochi,anzi!Te lo chiedo perché mi pare di capire che la cosa non ti tocchi più di tanto,ma per uno che VUOLE E CHIEDE pari dignità e diritti,esserci mi sembra il minimo.Indipendentemente dalla risonanza mediatica...

 

2)Dici che 15 anni di Pride hanno portato in dote 0 diritti...Posso dirti che secondo me non è colpa del pride,ne di chi sfila e tantomeno delle associazioni?Ci sono gay umiliati,picchiati,derisi,gay che si tolgono la vita..e non abbiamo uno straccio di legge che ci tuteli!Posso dire che non ci sarebbe nemmeno bisogno di manifestare per ottenerla,basterebbe buonsenso e senso civico da parte della classe politica.Non sono bastati i morti e i feriti..pensi davvero che un pride sobrio e edulcorato possa fare qualcosa?

 

3)Empatia e solidarietà...Nel pride dei miei sogni mi piacerebbe che ad inizio corteo sfilassero le trans,i transgender,gli effeminati che sono stati più denigrati,i gay vittime di bullismo e dietro i gay risolti e quelli che diresti insospettabili,quelli integrati a meraviglia nel contesto sociale.Nella mia fantasia quest'ultimi dovrebbero fare sentire al sicuro,finalmente protetti e compresi quelli che sfilano davanti.Um po' come a dire -Siamo diversi all'apparenza ma siamo uguali a voi,omosessuali come voi,persone come voi-Probabilmente i benpensanti e gli omofobi(non dico etero,io non li odio..dico omofobi)questa cosa non la comprenderebbero ma sarebbe importante?Il pride è empatia e solidarietà e gioia.Per te davvero dovrebbe solo servire per convincere la casalinga che non tutti i gay sono uguali?Che esiste una serie A e una serie B anche tra noi?

 

4)Questione carri al pride,gente bizzarra e altro..Tu mi hai visto dal vivo,non sono proprio il tipo che andrebbe al pride così,ma nonostante mi reputi e sia molto "sobrio"chissà perché ho vissuto tra i 10 e 18 anni in un mezzo inferno a causa del bullismo e dell'omofobia..forse il problema è che veniamo "calpestati"per quello che siamo e non per come ci mostriamo,fosse così semplice avrei indossato un altro abito e mi sarei risparmiato un po' di dolore :D

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Personalmente ho una bellissimo ricordo del mio primo pride, davvero un'esperienza intensa, divertente, colorata, molto "calda" perché ci si sente tutti uguali per una volta, si ha l'occasione di vedere che le differenze di genere e di orientamento non sono assolutamente pericolose, anzi estremamente spontanee e vere, positive. 

Io ero vestito normalmente (jeans corti e maglietta oltre all'immancabile zainetto da turista) e così quasi tutti gli altri, c'erano poi drag queen, trans e ragazzi parzialmente discinti (alcuni assai belli XD). La sensazione di trovarsi là per una causa importante, per raggiungere i nobili obiettivi di parità, dà davvero una scarica di orgoglio e soddisfazione, anche se poi, nei fatti, il singolo conta poco. Consiglierei a tutti quelli che criticano aspramente di provare ad andarci almeno per averne esperienza diretta, magari ne saranno più inorriditi, magari si accorgeranno che non si tratta di un qualcosa di così negativo.

 

Detto ciò, credo anche che il pride abbia dei risvolti potenzialmente negativi sul livello della comunicazione per quanto concerne aspetti più volte sollecitati nel dibattito. La verità sta nel mezzo credo: se neghi al pride le sue caratteristiche lo si snatura, quindi sarebbe assai positiva una seconda manifestazione marcatamente più politica e d'impostazione più sobria in aggiunta all'altra, ovviamente in altro momento. Io andrei ad entrambe e penso che, come me, lo farebbero in molti. Col pride si evidenzierebbe il carattere più estroso e variegato della comunità lgbt nel suo ruolo di "portatore sano di diversità", di punto di vista alternativo, di critica a una certa impostazione sociale, morale ed etica che ancora oggi è parecchio irrigidita dal retaggi antichi (maschilismo, ostentazione e ipervalutazione della virilità, morale cattolica che demonizza il piacere carnale e condanna i peccati,...); con la seconda manifestazione, invece, si mostrerebbe il lato "normalizzato" (non è una brutta parola, anzi, si intende il progressivo processo di amalgama nella società, quella stessa che però, nel contempo, si cerca di modificare-sensibilizzare sotto alcuni aspetti) della comunità lgbt che chiede a gran voce e con serietà diritti e parità, compreso le adozioni. Sarà che io per natura, tendo alla sintesi delle istanze opposte su molte tematiche, ma mi pare che, come sempre, ci sia ampio margine di dialogo se tutti collaborassero: bisogna che le parti si parlino, si comprendano e decidano per un comune agire al posto di scaricarsi insulti inutili gli un contro gli altri.

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quindi sarebbe assai positiva una seconda manifestazione marcatamente più politica

 

Sarà una deformazione personale, ma a me tutta questa fiducia nell'efficacia politica di manifestazioni e cortei non pare affatto razionale:

passionale forse sì, ma razionale proprio no.

 

 

 

 

Col pride si evidenzierebbe il carattere più estroso e variegato della comunità lgbt nel suo ruolo di "portatore sano di diversità", di punto di vista alternativo, di critica a una certa impostazione sociale, morale ed etica che ancora oggi è parecchio irrigidita dal retaggi antichi (omissis) ipervalutazione della virilità,

 

Strana osservazione fatta da un gay, dato che l'origine dell'omoerotismo sta essenzialmente nell'ipervalutazione della virilità ;-)

Edited by Mario1944
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Ilromantico

@Gilbert

Sai qual è il problema del tuo discorso? Che la solidarietà e l'empatia richiesta è unidirezionale e vale solo per una certa parte della comunità gay. Per l'altra parte della comunità la storia dell'empatia va a farsi friggere e questo topic ne è la dimostrazione vivente. Io lo sforzo di ammorbidire le miei posizioni su certi tipi di gay, e difenderli pure, lo faccio. Tuttavia quando vedo che quest'ultimi pensano solo al loro orticello e si permettono pure di denigrare i tuoi valori ed essere aggressivi, perché sei "borghese/conformista/omofobo" e tutte quelle stronzate lì, beh allora è pure normale che la mia empatia (o di altri) se la possano pure scordare.

Vorrei ricordare che la gente ha certe opinioni perché ha anche un vissuto. Io sfortunatamente di atteggiamenti meschini, viperini e frivoli ne ho visto abbastanza sempre su certi tipi di gay che mi risulta difficile credere a favole hippies.

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Sarà una deformazione personale, ma a me tutta questa fiducia nell'efficacia politica di manifestazioni e cortei non pare affatto razionale:

passionale forse sì, ma razionale proprio no.

 

 

 

 

 

Strana osservazione fatta da un gay, dato che l'origine dell'omoerotismo sta essenzialmente nell'ipervalutazione della virilità ;-)

Mario infatti ho scritto che il singolo conta poco e ho lasciato intendere che il peso politico reale delle manifestazioni non sia affatto alto. In ogni caso la pubblicità giova sempre se positiva.Certo qualcosa va pur fatto per supportare le proprie istanze, le liti sulle modalità si risolverebbero nel modo che ho suggerito ad esempio.

 

 

Il problema che si chiama comunità lgbt perché, piaccia o no, il pacchetto non contempla solo i gay. Io amo gli uomini, l'elemento maschile, ma ciò non mi impedisce di denigrare o demonizzare quegli uomini in cui l'elemento femminile è più marcato di quello maschile, perché non lo penso e perché non c'è nulla di male. Trovo che imporre un modo di essere o un comportamento sia sempre sbagliato perché viola quel patto cittadini-stato che sempre dovrebbe tutelare il singolo e la sua sfera personale tutelandolo pienamente.

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Quanto sei ingenuo!

 

Probabilmente hai ragione Hinzelmann, però io davvero non vedo un buon motivo per non andare ad entrambe ;) Rivalità, odi, incomprensioni,... dovrebbero rimanere personali e non danneggiare il perseguimento di obiettivi comuni. Nei fatti si deve collaborare, poi si può discutere e accapigliarsi tutto il resto del tempo.

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Perché esistano odi o rivalità personali, dovrebbero esistere due organizzazioni

di due manifestazioni diverse che si boicottano a vicenda

 

Scrivo da 7 anni su questo forum e nessuno che abbia scritto contro il gay pride

ha mai organizzato una manifestazione alternativa o costituito una associazione

per organizzarla

 

L'alternativa al gay pride è la "manifestazione che non c'è"

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Ciao @Gilbert! Tento di rispondere in maniera esaustiva ma sintetica.

 

Credo che i punti 1) e 3) siano più che altro basati su come gli altri "non-borghesi" hanno riformulato il mio discorso, più che su ciò che ho detto:

1) Certo che bisogna contro-manifestare: il punto è come. Gli argomenti dei sentinelli e compagnia bella sono sempre i soliti stereotipi triti e ritriti: se noi manifestiamo mettendo in scena proprio quegli stereotipi, diamo conferma al popolo ignorante che i temori dei sentinelli sono fondati. 

Il discorso del "mettere in scena lo stereotipo per scimmiottarlo" è una pippa mentale troppo intellettualoide: non la capiscono molti gay, figurarsi la casalinga.

In sostanza: contromanifestare in questo modo non fa che confermare al "popolo" i timori suggeriti da chi ci vuol male.

3) La critica che ho mosso non è su trans ed effeminati ma sulla VOLGARITA'. A me le trans che sfilano non danno fastidio, come non danno fastidio gli effeminati, come non danno fastidio gli orsi etc... ciò che mi da fastidio è vedere comportamenti, mise e tenute oggettivamente volgari e volutamente sopra le righe. Un ragazzo/ragazza dipinto/a dalla testa ai piedi dei colori arcobaleno è indubbiamente strano/a, ma in senso positivo (colore, allegria, etc...), e mi spingo anche a dire, anche i trans in piume di struzzo ci potrebbero stare (io personalmente non li gradirei, ma è una cosa mia, non li trovo fuori luogo in linea di principio); tizi vestiti col solo sospensorio, o in maniera gratuitamente volgare, o che sfodera atteggiamenti tipo @purospirito (mi riferisco alla leccata di tette, ad esempio) ad minchiam a favor di obiettivo del fotografo fazioso di turno invece non fa altro che annullare l'effetto dell'altro 90% in pantaloni e maglietta che sfila normalmente.

Il fatto che i giornalisti sguazzino nel fotografare il freak e poi spacciarlo come "media" della manifestazione è oramai risaputo: è stupido continuare a ripeterlo, sarebbe il caso di agire affinchè l'esibizionista di turno non faccia danno, visto i giornalisti non li possiamo controllare, gli esibizionisti sì. Altrimenti, lo ripeto, per dare il quarto d'ora di celebrità al minchione di turno sacrifichiamo il potenziale mediatico e pratico del tutto.

Aggiungo in nota. Concordo pienamente con @ilromantico: empatia e solidarietà non sono a senso unico. Come hai potuto vedere bene da questa discussione (ma anche dall'altra sullo stesso argomento) c'è una tendenza diffusa ad invitare all'empatia a suon di vaffanculo (il che è un po' paradossale). Mi spieghi tu come e perchè dovrei empatizzare con soggetti che non si degnano di rispondere altro alle critiche mosse se non "sei un idiota", sparano sentenze a cazzo di cane, insultano peso e poi ti accusano anche di essere tu ad insultare? Mi spiace se tu hai vissuto episodi di bullismo pesanti, ma io personalmente, come ho detto, ho ricevuto più insulti da altri gay sedicenti "tolleranti e inclusivi" che da omofobi e compagnia. Quindi l'empatia anche no.

2) In un mondo ideale di elfi e fatine una legge contro l'omofobia farebbe parte del set di norme e regole di "civile convivenza" imprescindibili per uno stato civilizzato. Ma giacchè siamo in Italia, dobbiamo mendicare anche quella: non è giusto, ma è così.

A me hanno insegnato che la bontà o meno di una strategia o un modo di fare si valuta dai risultati. Il fatto che queste strategie abbiano sortito effetti in ALTRI PAESI (posto che, come ho detto, i fattori che hanno giocato un ruolo determinante sono stati anche altri) non toglie in alcun modo il fatto che nel NOSTRO PAESE non li abbiano invece avuti.

Ti faccio un paragone concreto: se andassi dal medico per un problema di salute, questo ti prescrivesse un medicinale che non funziona (tu continui ad avere il problema nonostante lo assumi) e, tornato dal medico per dire che la cura non funziona lui ti rispondesse "beh, con Tizio ha funzionato, quindi continuala", tu che idea ti faresti? Saresti soddisfatto della risposta?

4) Alcune persone indubbiamente ci odieranno sempre e comunque, con qualunque look e con qualunque comportamento. La maggioranza sono semplicemente perosone ignoranti, la cui omofobia è frutto di stereotipi e poca informazione.

Gli imbecilli sono irrecuperabili, gli ignoranti no, li si può "educare". Ma si riuscirà ad educarli solo con strumenti adeguati al loro "livello" di erudizione in materia di omosessualità: così come non puoi pretendere di insegnare al bambino il calcolo differenziale quando non sa nemmeno fare le addizioni, così non puoi parlare di astrusi modelli valoriali relativisti e post-borghesi ad uno che se ti vede in coppia col tuo moroso, bene che ti vada ti chiede "ah, ma dei due chi fa la donna?".

 

L'intento di sintesi è un po' andato a farsi friggere, ma spero di essere almeno stato esaustivo.

Edited by NewComer
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  In ogni caso la pubblicità giova sempre se positiva.

 

Il problema è capire quando sia positiva, anzi, che cosa significhi essere posivita.....

Certamente il giudizio di che cosa sia positivo o negativo nella fattispecie dipende necessariamente dall'opinione che si ha dell'omoerotismo e della gayezza, cose che infatti non sempre sono considerate coincidenti.

Personalmente, data la mia età e la mia formazione culturale ho parecchie difficoltà ad includervi tutte le manifestazioni di sessualità non "eteronormale", al contrario di quello che per lo più si fa oggi.

D'altronde mi rendo ben conto che, se la norma è quella dell'eteroerotismo tradizionale con legittimità dipendente dalla produzione della prole, il mio omoerotismo ne è necessariamente escluso;  se invece la norma è la rottura della norma tradizionale, inevitabilmente non posso pretendere di escludere l'erotismo altrui, quale che sia.

 

Se ben ricordo tu sei un classicista, quindi posso farti un riferimento alla grecità classica che capirai perfettamente:

allora l'omoerotismo aveva una sua funzione civile per la quale era accettato non solo alla pari, ma addirittura superiormente all'eteroerotismo, in quanto educativo e formativo del giovane ad opera dell'adulto.

Chiaramente però un omoerotismo che violasse questo schema non era accettabile almeno a livello di eticità civile e sociale.

Oggi un tale schema educativo e formativo per l'omoerotismo non è più tollerabile o meglio non è più tollerato, ma si invoca uno "schema senza schemi", che però, proprio in quanto tale, non può escludere erotismi diversi e diversamente fondati.

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Saramandasama

Educare altri quando non si riesce nemmeno ad educare sé stessi dai propri limiti. Chi ha detto che nel 2015 si debba essere inclusivi di chi è schifato da una leccata in un Pride, che sia etero omfobo o gay con problemi di omofobia interiorizzata? No, i win-win non valgono sempre. Siete voi che vorreste imporre il vostro limite costringendo " purospirito" ad educarsi? Secondo quale Bildung? La vostra???? L` interiorizzazione omofobica esiste o no? E chi ne è affetto ne è consapevole? E davvero un " Purospirito" dovrebbe farsi " educare" da voi? Ah!

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Educare altri quando non si riesce nemmeno ad educare sé stessi dai propri limiti. Chi ha detto che nel 2015 si debba essere inclusivi di chi è schifato da una leccata in un Pride, che sia etero omfobo o gay con problemi di omofobia interiorizzata? No, i win-win non valgono sempre. Siete voi che vorreste imporre il vostro limite costringendo " purospirito" ad educarsi? Secondo quale Bildung? La vostra???? L` interiorizzazione omofobica esiste o no? E chi ne è affetto ne è consapevole? E davvero un " Purospirito" dovrebbe farsi " educare" da voi? Ah!

 

Vedi @Gilbert, parlando di empatia... XD

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Saramandasama

Ma alla Santità aspirereste voi! Non a caso editoriali di omosessuali che hanno argomentazioni a voi simili scrivono per La Croce...

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Ma alla Santità aspirereste voi! Non a caso editoriali di omosessuali che hanno argomentazioni a voi simili scrivono per La Croce...

 

A rigor di logica, caro Salamandro, è omofobo chi odia i gay.

 

Io ho detto di non essere d'accordo su certe idee, e di non condividere certi comportamenti. Sulle persone non ho detto nulla.

 

Tu, al contrario, mi attacchi e condanni in quanto persona. Essendo io gay, tecnicamente l'omofobo saresti tu.

A meno che sia condannabile solo l'odio degli etero verso i gay, in quel caso beh, hai vinto

 

Capisco che tu abbia una capacità di ragionamento limitata, ma il punto non è che non mi devi odiare perchè devi essere un bravo bimbo. Mi puoi odiare quanto ti pare.

Il punto è che, dopo avermi odiato, non mi puoi fare pipponi su "omofobia" e "intolleranza", perchè viene spontaneo il "da che pulpito" (e anche il "ma sticazzi", vista la stima che ho dite, ma questa è un'altra storia)...capisci? Faccio un disegnino?

Edited by NewComer
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AndrejMolov89
Gli argomenti dei sentinelli e compagnia bella sono sempre i soliti stereotipi triti e ritriti: se noi manifestiamo mettendo in scena proprio quegli stereotipi, diamo conferma al popolo ignorante che i temori dei sentinelli sono fondati. Il discorso del "mettere in scena lo stereotipo per scimmiottarlo" è una pippa mentale troppo intellettualoide: non la capiscono molti gay, figurarsi la casalinga.

Ni. La visione stereopitica è un più un omofobia da bar, nel senso che quella dei sentinelli e dell'omofobia connessa sono su un altro livello: si fondano sull'idea cattolica di natura e di società basata su determinati ruoli di genere (che sono ruoli biologici nella interpretazione cattolica). Ai sentinelli non da' fastidio tanto l'effeminato o la drag, ma l'idea stessa di omosessualità che va contro la loro idea di natura (che è fusa con la morale) e società (che deriva dalla morale e che a sua volta è fusa con la natura). Anche se non ci fosse un pride, ma solo manifestazioni per i diritti civili loro sarebbero ancora là.

 

 

La critica che ho mosso non è su trans ed effeminati ma sulla VOLGARITA'. A me le trans che sfilano non danno fastidio, come non danno fastidio gli effeminati, come non danno fastidio gli orsi etc... ciò che mi da fastidio è vedere comportamenti, mise e tenute oggettivamente volgari e volutamente sopra le righe. Un ragazzo/ragazza dipinto/a dalla testa ai piedi dei colori arcobaleno è indubbiamente strano/a, ma in senso positivo (colore, allegria, etc...), e mi spingo anche a dire, anche i trans in piume di struzzo ci potrebbero stare (io personalmente non li gradirei, ma è una cosa mia, non li trovo fuori luogo in linea di principio); tizi vestiti col solo sospensorio, o in maniera gratuitamente volgare, o che sfodera atteggiamenti tipo @purospirito (mi riferisco alla leccata di tette, ad esempio) ad minchiam a favor di obiettivo del fotografo fazioso di turno invece non fa altro che annullare l'effetto dell'altro 90% in pantaloni e maglietta che sfila normalmente.

Il problema delle volgarità è di secondaria importanza nei Pride italiani. C'è, ma è molto minoritaria, e qui si ricade nei problemi pratici elencati: metti un servizio sorviglianza all'interno del Pride? Se ne capita uno, e viene fotografato solo quello? E' questo il problema, le volgarità sono minoritarie, non puoi eliminarle completamente, e c'è un problema mediatico alla base di cui, sfortunatamente, le associazioni che organizzano i pride non possono avere colpa. L'unico Pride senza né carri, né "cose allegre" è stato quello di Bologna dopo il terremoto, è stato l'unico pride a non essere cagato da nessuno (e se lo hanno fatto, hanno usato immagini di repertorio). Il Pride di Bologna è stato quello più affine alla vostra idea di manifestazione, ma è stato un fallimento dal puto di vista mediatico.

 

Il problema rimane del tutto al di là delle capacità di controllo delle associazioni, e se si facesse un imposizione generale, si sacrificherebbe un po' tutto la baracca associata al Pride. Il pride è commemorazione di un evento particolare, i moti di Stonewall: fatti da drag zoccole volgari. La volgarità non è del tutto fuori tema.

 

Altra questione, il Pride non è una manifestazione nata esclusivamente per i diritti quali adozione e di matrimonio, bensì al rispetto della dignità umana della popolazione LGBTQI, dignità che dovrebbe trascendere l'estrosità dei comportamenti e delle volgarità. Da questa battaglia culturale si diramano un po' tutte le battaglie, da quelle più "borghesi" [matrimonio, adozioni] a quelle di genere [trans, intersessuali], e anche istanze che si allontanano dalla famiglia mono-nucleare [forme di regolamentazione per le realtà poliamorose etero e non]. La valenza politica del Pride è il risultato della richiesta di dignità umana a prescindere da una "morale" di costumi, nel senso che l'individuo o un insieme di individui dovrebbero essere rispettati nella loro dignità se i loro comportamenti non sono realmente lesivi nei confronti di terzi. {NB: ci sono molti problemi a frontiera di ciò, e qui, bisognerebbe discuterli in separata sede, è logico che quest'ultima parte sia parecchio questionabile}.

Preso atto di ciò, non credo che ridurre il Pride ad appannaggio solo di uno degli aspetti, quello più normalizzante, sia qualcosa di positivo rispetto alla battaglia culturale. Perché le radici culturali dell'omofobia e di tanti altri comportamenti si fondano sul fatto che il comportamento individuale a prescindere delle conseguenze pratiche può essere considerato immorale (poi anti sociale, e poi con un retro-feedback non naturale.

 

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nel senso che l'individuo o un insieme di individui dovrebbero essere rispettati nella loro dignità se i loro comportamenti non sono realmente lesivi nei confronti di terzi. {NB: ci sono molti problemi a frontiera di ciò, e qui, bisognerebbe discuterli in separata sede, è logico che quest'ultima parte sia parecchio questionabile}.

 

Appunto:

che significhi "realmente lesivi nei confronti di terzi" è vexatissima quaestio, se non altro perché un comportamento immorale, quale che sia la morale, può lecitamente essere considerato lesivo nei confronti di tezi.

Si potrebbe rispondere che basta abolire la morale, ma purtroppo una società umana senza una morale, quale che sia, per quanto lassa sia, non può esistere per la contraddizion che no'l consente.

 

E qui si torna all'esortazione "liberiamoci" proposta da Purospirito, che nella sua indeterminatezza è non solo nei fatti, ma anche nella teoria improponibile:

si può discutere se NewCorner abbia colto nel segno lamentando che Purospirito abbia fatto in pubblico il "mammolingus"  con un tizio (o tizia), perché i confini della morale possono benissimo essere tali da non biasimare tale atto equiparandolo ad un bacio sulla guancia, ma è indubbio che qualsiasi morale abbia un confine e che, senza confini, non ci sia morale e quindi neppure la società umana di cui essa è causa ed effetto insieme.

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Saramandasama

Che arte nel lateralizzare il vero nocciolo della questione ! Come se non ci fossero le slinguazzate di qualcuno, il fatto che vi inculiate tra uomini e che pretendiate di adottare figli o farveli fare attraverso la gestazione surrogata... No, non è questo il vero problema!

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Che arte nel lateralizzare il vero nocciolo della questione ! Come se non ci fossero le slinguazzate di qualcuno, il fatto che vi inculiate tra uomini e che pretendiate di adottare figli o farveli fare attraverso la gestazione surrogata... No, non è questo il vero problema!

 

Tu invece sei etero? Ahhh

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Saramandasama

Lateralizza ancora! Come volevasi dimostrare. Il tuo dire " tu sei etero" che starebbe a significare? A quale equazione? Tu saresti etero, non gay= inferiore? Se tu con tutto ciò che ti porti dietro vorresti -EDUCARE- i gay che slinguazzano a un Pride, il mondo gira al contrario!

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Lateralizza ancora! Come volevasi dimostrare. Il tuo dire " tu sei etero" che starebbe a significare? A quale equazione? Tu saresti etero, non gay= inferiore? Se tu con tutto ciò che ti porti dietro vorresti -EDUCARE- i gay che slinguazzano a un Pride, il mondo gira al contrario!

 

Guarda, ho pensato fino ad ora che tu semplicemente fossi pazzo, ora comincio a pensare tu sia anche un po' tardo (o magari ci fai...)

 

1) Domanda "tu invece sei etero?" perchè hai parlato in "voi" (voi vi inculate, voi chiedete le adizioni...te li ho anche sottolineati apposta i verbi, ma nada eh?)

2) Ho parlato di educare gli etero ignoranti, non i gay. Ai precedenti interventi ho lasciato correre sulla mistificazione, ma dopo 3 volte mi stufo pure io.

 

4) Alcune persone indubbiamente ci odieranno sempre e comunque, con qualunque look e con qualunque comportamento. La maggioranza sono semplicemente perosone ignoranti, la cui omofobia è frutto di stereotipi e poca informazione.

Gli imbecilli sono irrecuperabili, gli ignoranti no, li si può "educare".

 

Che amarezza

Edited by NewComer
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Ilromantico

@Salamandro Non si capisce quello che hai scritto...

 

Ho solo capito che hai fatto descrizioni volgari di cose che non sono volgari, con lo scopo forse di farle sembrare simili e giustificare le vere cose volgari. Un bacio o un rapporto sessuale può essere di buon gusto o volgarissimo, dipende dalle persone e da come ci si pone. Se uno descrive e banalizza il rapporto tra 2 maschi come "2 che si inculano", tutto ciò che comunica è bassezza e volgarita. Ed è un po' il problema di certi gay che partecipano al pride (o la loro mentalità). Le rivendicazioni e i principi sono nobili, ma finiscono per esprimersi senza tatto e con tanta bassezza culturale.

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AndrejMolov89

 

 

Appunto: che significhi "realmente lesivi nei confronti di terzi" è vexatissima quaestio, se non altro perché un comportamento immorale, quale che sia la morale, può lecitamente essere considerato lesivo nei confronti di tezi. Si potrebbe rispondere che basta abolire la morale, ma purtroppo una società umana senza una morale, quale che sia, per quanto lassa sia, non può esistere per la contraddizion che no'l consente.

Eh, diciamo che il mio intento non era di espandere il ragionamento. Diciamo che quella sola affermazione era incompleta, e poteva essere oggetto di critiche legittime. Perché io darei, per implicito, che l'area dei comportamenti umani non può essere trattata allo stesso modo, quindi ero un po' insicuro sul mettere questa affermazione come fondamento della mia tesi, perché, dato il modo in cui lo ho espressa, è una questione aleatoria ed aperta.
Tanto, va be', i miei post non vengono cagati XD quindi il problema non si pone.

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Tanto, va be', i miei post non vengono cagati XD quindi il problema non si pone.

 

Beh considerala una febbre stagionale

 

Purtroppo è una controindicazione dell'Onda Pride

Facendosi 15 pride, inevitabilmente ci sono due mesi

di sofferenza perché la stagione si è allungata, mentre

prima ce la cavavamo in un mese solo

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Siccome l'eroico Newcomer continua in una discussione secondo me morta qualche pagina dietro, pongo un'osservazione.

 

Da 15 anni a questa parte il movimento gay italiano ha ottenuto poco o niente dalla politica, ora è vero che la politica è quella che è ma è anche vero che proprio per la sua debolezza intrinseca nel suo livello di corruzione, è spesso manovrata da gruppi sociali organizzati.

Guardate gli insegnanti (che hanno anche loro la chiesa contro), uniti e compatti alla fine sono riusciti a fermare un treno come Renzi, pensiamo ai pensionati, agli esodati, pensiamo a taxisti in Italia che sono riusciti a boicottare Monti in piena crisi del 2012, pensiamo ai farmacisti, pensiamo agli AVVOCATI ecc.

 

Mi chiedo, qualcosa noi la sbaglieremo no? Cosa secondo voi non funziona? A voi non interessa in quanti partecipano al Pride, eppure i Dico sono morti da una manifestazione molto più numerosa.
I sentinelli in piedi, a mio modo di vedere, sono folkloristici come i Pride con le pailettes, non muovono opionione pubblica, semmai estremizzano posizioni ma politicamente contano nulla e non li trovo una minaccia per i gay, semmai per il buonsenso ma questo è un'altro discorso.

 

In questo gioco di ruolo cui sembra che tutti non vedano l'ora di tifare per questa o per quell'altra squadra, io penso che la cosa migliore sia rimettere le carte in gioco insieme, poi si può fare come i Grillini e dire "non tratto con nessuno, tutti ladri tutti stronzi".

Allora se l'obiettivo è di  carattere culturale, allora ci sta, va bene, se ci interessano i diritti politici dove sbagliamo?

Io la risposta l'ho data

 

DATEMELAAAAAAAAAAAAAA

UNA TEORIA, COSA SBAGLIAMO COME POSSIAMO ESSERE PIU' FORTI?

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Saramandasama

Come vi sta a cuore la forma. La bassezza culturale è vostra e lo dimostrate con i vostri post.

Sicuramente più volgari e offensivi di una slinguazzata al pride o un linguaggio colorito.

Poveri spagnoli, a sopportare expa italiani...

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E' davvero così difficile capire che il problema italiano sono le decine di migliaia di omosessuali repressi che hanno paura del Pride?

E' proprio l'anormale compattezza psico-numerica degli omosessuali anti-omosessuali a rendere l'Italia anomala rispetto agli altri paesi occidentali.

 

Mi pare così tragicamente ovvio. Questo è ciò che spiega l'arretratezza della lotta politica.

 

Più complesso è spiegare la compattezza psico-numerica dell'anti-omosessualità all'interno del cervello degli omosessuali italiani.

Edited by Sampei
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AndrejMolov89

@@Iron84, Noi non facciamo Lobbying. Se la facessimo, dopo tante persone si lamenterebbero e chi potrebbe permettersi di creare dei gruppi di pressione la pensano un po' come voi da un lato, dall'altro come adinolfi. (non è una offesa, un dato di fatto, i dolce e gabbana o gli altri froci ricchi se ne fregano, non amano il Pride, e appoggiano i cattolici come froci di immagine)

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@@Iron84, Noi non facciamo Lobbying. Se la facessimo, dopo tante persone si lamenterebbero e chi potrebbe permettersi di creare dei gruppi di pressione la pensano un po' come voi da un lato, dall'altro come adinolfi. (non è una offesa, un dato di fatto, i dolce e gabbana o gli altri froci ricchi se ne fregano, non amano il Pride, e appoggiano i cattolici come froci di immagine)

 

Avanti dai ma i Dolce e Gabbana se ne fottono dei diritti, non è un discorso di movimentismo, questa è gente che quando mette il pisello in un deretano poi prende la clava stile tavazzi. Comunque ok non si sbaglia nulla e la colpa è dei gay repressi e della Chiesa?

Va bene, capito-

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Guest
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