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Ma come te la tiri!?


Luchetto93

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Allora forse il problema è davvero quello di frequentare il giro sbagliato, non pensi?

Immagino che se le persone ti annoiano, è perché o ti credi superiore a chiunque (e in quel caso ti direi di ridimensionarti) o perché non condividi molti interessi con questi (e allora dovresti semplicemente cambiare giro)

 

In effetti il discorso delle amicizie (gaie soprattutto) l'avevo forse sottovalutato.

Alla fine forse mi manca una compagnia più affiatata anche solo per andare nei locali il sabato sera.

 

Le persone mi annoiano in generale perché sono paranoico io che idealizzo tutto e cerco chissà cosa,ho i complessi nel capo mica per altro, ma è una cosa che mi ha sempre caratterizzato.

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Le amicizie non gaie quindi non ti fanno questo effetto?
Idealizzare una persona è il miglior modo per rimanerne delusi, poco ma sicuro

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quello che penso io (spero di riuscire a trasmetterti il concetto, perchè non è affatto semplice), è che la tua noia sia l'effetto della nostra nuova religione: il Consumismo. Siamo alla costante ricerca di qualcosa, per colmare un vuoto interiore dobbiamo acquistare, accumulare oggetti ed esperienze, bruciare le tappe e consumare.  Tendiamo a cercare nuovi oggetti e relazioni, a prendere da esse tutto quello che ci sembra che ci possa trasmettere qualcosa: valori ed esperienze e poi a gettare tutto quanto perchè l'oggetto o relazione in questione già ci ha annoiato e non ci può più dare nulla. 

Quello che viene meno, in questa società che vende esperienze preconfezionate (dal film, al romanzo, ecc.), è che non si cerca più di crescere con qualcuno, ma di cambiare una moltitudine di partner per imparare da loro qualcosa di nuovo, perchè la logica del consumismo è "tutto e subito", senza sforzo, pillole dimagranti anziché correre per perdere peso, ecc. 

Invece crescere con qualcuno è più impegnativo ma più gratificante. Non dobbiamo correre da nessuna parte, dobbiamo solo essere connessi con noi. 

Se vuoi una lettura davvero illuminante, molto utile e pratica per migliorare la tua vita, leggiti "il Metodo" di Phil Stutz, non te ne pentirai ;)

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Qualcosa mi dice che ci vorranno molte pagine per capire quale sia il problema

io un'idea me la sono fatta, è solo un'ipotesi di partenza... Ma tu Luchetto vuoi sentirla? In fondo apri il post per questioni di estetica e del tirarsela, però ti sei aperto molto raccontando di te, per cui se vuoi sentire un'ipotesi psicologica te la scrivo, dimmi tu.
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io un'idea me la sono fatta, è solo un'ipotesi di partenza... Ma tu Luchetto vuoi sentirla? In fondo apri il post per questioni di estetica e del tirarsela, però ti sei aperto molto raccontando di te, per cui se vuoi sentire un'ipotesi psicologica te la scrivo, dimmi tu.

certo che si, non sono cosi suscettibile ancora dai ahah

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Le amicizie di cui ti parlo ammetto di sfruttarle un po' solo per andare nei locali o frequentare gente/posti gay

Non sarà questo il problema? O comunque di certo non aiuta stare con persone frivole (ti faccio vedere la foto del tipo con cui sono stato ecc.) che ti annoiano e che non ti apprezzano, devi ammetterlo.

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ma io odio chi si permette di definire qualcuno "frivolo"

Certo esiste gente più piatta di una sogliola, ma stroncare qualcuno con l'argomento della frivolezza significa non darsi la pena di cercare di conoscerlo

Che poi, mica sei obbligato a farlo, tuttavia temo che tu per primo lasci in superficie la tua frivolezza e non fai nulla per far emergere il resto o cercare i contesti adatti per poterlo fare

 

Quindi non lamentarti come se tu fossi una perla lanciata ante porcos

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Senza offesa, ma secondo me dovresti anche considerare l'ipotesi di non aver trovato finora persone all'altezza delle tue aspettative perchè magari tu potresti non esserlo per le loro. L'aspetto conta, è vero, ma alla fine serve solo per catturare l'attenzione alla prima occasione. Poi, per portare avanti un'amicizia o una relazione, emergono altre cose.

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Senza offesa, ma secondo me dovresti anche considerare l'ipotesi di non aver trovato finora persone all'altezza delle tue aspettative perchè magari tu potresti non esserlo per le loro. L'aspetto conta, è vero, ma alla fine serve solo per catturare l'attenzione alla prima occasione. Poi, per portare avanti un'amicizia o una relazione, emergono altre cose.

 

E centomila, rileggiti le risposte. Queste frasi fatte mi stanno troppo sulle scatole per Dio

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Non sarà questo il problema? O comunque di certo non aiuta stare con persone frivole (ti faccio vedere la foto del tipo con cui sono stato ecc.) che ti annoiano e che non ti apprezzano, devi ammetterlo.

Si infatti hai ragione, forse sottovaluto troppo l'aspetto amicizie gaie, che alla fine fanno tanto diciamocelo.. è che non ne ho mai cercate di nuove (di quelle gaie sto dicendo) dico la verità, potrebbe essere un primo passo.

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Uhm non dico di trascurarti, cosa che la vedo sbagliata (se a lui piace, piace). Piu che altro è necessaria la consapevolezza che se vuoi avere una relazione duratura (o magari ne trovi uno tale e quale a te) essere un fighetto non è l'unico requisito ;)

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Ma "spinzettarsi" vuol dire tutto e niente..

Per dire moltissimi eteri si spinzettano.. Dipende come lo fai..

Se lo fai con criterio va anche bene!

 

Le lampade in inverno no! E in estate esci fai due passi e hai giá la lampada naturale!

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Uhm non dico di trascurarti, cosa che la vedo sbagliata (se a lui piace, piace). Piu che altro è necessaria la consapevolezza che se vuoi avere una relazione duratura (o magari ne trovi uno tale e quale a te) essere un fighetto non è l'unico requisito ;)

Ok allora cambiando il mio aspetto riusciró ad affezionarmi a qualcuno e a non scappare dopo qualche incontro perchè sento di perdere tempo e mi sento frustrato. Sicuramente influirà il mio aspetto su come IO vedo le mie relazioni, perchè questo era il punto.

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Ma "spinzettarsi" vuol dire tutto e niente..

Per dire moltissimi eteri si spinzettano.. Dipende come lo fai..

Se lo fai con criterio va anche bene!

 

Le lampade in inverno no! E in estate esci fai due passi e hai giá la lampada naturale!

Oggi basta girare per qualsiasi centro città e vedere i ragazzetti di oggi, non ce n'è uno brutto, si curano piú delle ragazze suvvia.

Sulle sopracciglia è ovviamente come dici tu, le lampade in inverno solo per un colorito piú normale dato che sono bianchiccio e un minimo di abbronzatura nasconde bene anche la stanchezza molte volte, non è che ne fo una a settimana..

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 Non più avrai questi bei pennacchini,
 quel cappello leggero e galante,
 quella chioma, quell'aria brillante,
 quel vermiglio donnesco color.

 Tra guerrieri, poffar Bacco!
 Gran mustacchi, stretto sacco.
 Schioppo in spalla, sciabla al fianco,
 collo dritto, muso franco,
 un gran casco, o un gran turbante,
 molto onor, poco contante!

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Ci sta che faccia la mia magra figura ma.. Non sono un patito del maschile a tutti i costi, ci sono gay che vogliono essere i piú virili e machi del mondo. A me piace che si veda un po' che un ragazzo è gay

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Luchetto93 occhio al rovescio della medaglia:

Piú ti tiri per nascondere i tuoi difetti e piú

Nascondi anche i tuo segni particolari..

Rischi di omologarti troppo..

 

Daje di ragazzi come te ce ne sono a palate..

Invece dovresti valorizzare le tue occhiaie piú che coprirle con la lampada! ;)

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Sul particolare dello spinzettarsi. Un conto è mettere in ordine il viso, un'altro è diventare la Tatangelo. Quelli troppo spinzettati esagerano, anche perché il gay medio preferisce il tizio rude a quello patinato.

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Sul particolare dello spinzettarsi. Un conto è mettere in ordine il viso, un'altro è diventare la Tatangelo. Quelli troppo spinzettati esagerano, anche perché il gay medio preferisce il tizio rude a quello patinato.

Io preferisco qualche atteggiamento femminile, che poi c'è sempre eh. Ma poi non è che si deve sempre esagerare: spinzettarsi vuol dire liberare in mezzo e dare una forma piú piacevole se proprio uno vuole, atteggiamenti un po' femminili sono quelli del gay medio, che a me non dispiacciono, ovviamente non si parla dell'estremo.

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Vabbè dai si è capito, non credo che il problema siano le sopracciglia in sé

 

C'è un primo aspetto che mi fa simpatia...non dici di essere perfezionista

per colpa dell'ambiente gay 

 

Insomma non credo ti giovi pensare di poter essere apprezzato solo se

sei perfetto, perché nessuno di noi lo è...e poi non penso sia la chiave

per presentarsi al meglio agli altri

 

Se l'alternativa è/fosse che se mi piaci non va bene perché voglio solo

sesso ed il tuo corpo ed invece se non ti apprezzo tu -per reazione -te la tiri...

le cose non possono funzionare ( ammesso che abbia capito la dinamica

perchè non è chiarissimo )

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comincia magari a concedere il beneficio del dubbio all'altro che incontri: potrebbe avere anche le medesime aspettative, puntualmente disattese, che tu nutri nei suoi confronti. 

descrivi impietosamente il tuo mondo: eppure ne fai parte.

come immagino, infatti, tu possa preferire essere ri-conosciuto da chicchessia non certo per le tue sopracciglia ridisegnate ma, ben oltre, per ogni ben di dio che, fuor di noia, non dubito tu sia capace di dispensare, così immagino pure tu sia in grado di accogliere l'invito a considerare il fatto che a desiderare di amare un altro e di essere da lui riamato, nel solo modo in cui è possibile amare ed essere riamati - ossia, a cuore aperto, nella nudità o nella sincerità più disarmata e disarmante - non sei il solo.

è questa semplice verità, la verità del fatto che, salvo debite eccezioni, ognuno di noi desidera con tutti i suoi pori di essere amato da un altro, non certo soltanto perché abbiamo un "fisico bellino", e il modo in cui spesso, quasi senza pensarci, da giovani la si nasconde - quasi ce ne si protegge, da questa semplice, la più umana, verità - dietro le improbabili maschere del "cool", è qualcosa su cui, forse, dovresti riflettere. 

coerentemente, il timore tu possa "finire", domani, come quelli cui, appena intravisti o assaggiati, dici di fuggire a gambe levate, mi sembra secondario alla questione di come tu possa, oggi, riuscire a condividere una socialità meno "noiosa".

altrimenti il rischio non è tanto quello di ritrovarsi, tutte le notti della tua vita, come Narciso a contemplare in uno specchio uno smorto ideale di sé, quanto quello di trovare nella discutibile arte del fare 'o gall' 'ncopp' 'a munnezza il solo mezzo per relazionarti a un altro, fino a prova contraria non riducibile alla presa di ciò che tu puoi considerarne o afferrarne: ossia di considerarlo sommariamente per ciò che in superficie lascia trasparire di sé, parallelamente ritenendo te stesso, al di sopra o al riparo da questo tuo, come da quello di chiunque altro, giudizio.

perché se l'apparenza inganna non lo fa al modo di un mago: il modo in cui un essere umano si mostra - il proprio aspetto, il proprio comportamento, la propria maschera sociale - è per me, in ogni caso, significativo di una qualche verità circa questo stesso essere umano. così, se un giovane, per esempio, è come ossessionato dal proprio aspetto al punto da dedicare al suo corpo le sue cure più attente non credo si possa dire che la sola ragione per cui lo fa sia la volontà di offrire agli altri un'immagine diversa dalla sua propria supposta sostanza: lo fa più probabilmente, invece, per un'insicurezza che, lungi dal potere ancora essere affrontata a viso aperto, lo spinge a ricorrere alla scorciatoia della vanità quale unica strada per incontrare un altro.

ogni essere umano sviluppa il proprio modo di stare nel mondo ma, in ogni caso, nessuno è al di fuori dal gioco delle apparenze.

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Ieri non sono riuscito a scrivere, giornata molto impegnativa, rimedio oggi.

La solita premessa quando faccio discorsi del genere: la mia analisi è una delle interpretazioni possibili, basata sulle cose che tu scrivi per come le scrivi, ogni frase va intesa preceduta da un forse. Tu cerca di prenderne quello che ti può servire e scarta il resto.

Io ho la sensazione che tu ti stia auto-sabotando, ti sei posto nelle condizioni di non andare bene per nessuno, questa cura del tuo corpo, quando ti porta ad attrarre altri che si curano quanto te, te li fa scartare in quanto superficiali, nessuno raggiunge il tuo livello di profondità; mentre invece, se si avvicina qualcuno che non cura il fisico così tanto, cogli l'occasione per auto-svalutarti - esemplare, in questo senso, la tua frase ''Che fisico bellino che hai, io vorrei andare in palestra, ma mi fa troppa fatica' e mi sento uno stupido io ad andarci, sento che tutto quello che faccio per piacere agli altri è uno spreco di tempo, tanto nessuno realmente apprezza, se non in modo animalesco e schifoso. Mentre un altro, ad una frase del genere, avrebbe accettato il complimento, e pensato che probabilmente se l'interlocutore fa fatica ad andare in palestra sono problemi suoi, tu cogli l'occasione per svilirti, per togliere valore al tuo impegno nel curarti e nell'andare verso l'ideale di bellezza che hai. E se anche trovassi qualcuno che può andare bene, ecco che subentra la noia a distruggere ogni voglia di proseguire la relazione. Tu stai martellando la tua autostima, e contemporaneamente, martellando forte anche le tue possibilità di costruire una relazione con un altro ragazzo. Ti stai auto-sabotando, il che significa, ti stai auto-punendo.

Ma ti stai punendo per cosa?
Se uno si sta punendo, genericamente, è perché si sente in colpa. Ho provato a pensare al perché tu possa sentirti così... e quello che mi è venuto in mente è la tua forte paura di diventare in un certo modo, che riassumerei essenzialmente in tre punti: vecchio, viscido, sessuomane senza controllo. Un filo di inquietudine mi ha attraversato quando ho letto la tua frase
 perché sono paranoico ed ossessionato dal diventare una persona che non voglio e che ho ben chiaro in mente, dato che certe cose nella mia vita mi hanno un po' influenzato negativamente (come a tutti del resto). Mi è nato il sospetto che questa persona ben chiara sia responsabile di averti fatto certe cose. Non nascondo che è peculiare quello che scrivi tra parentesi, sembra voler negare un importanza specifica a quello che ti è accaduto, visto che poi accade a tutti, e sembra un classico meccanismo di difesa.
Non posso certo dire che tu, ad un certo punto della tua vita, sia stato molestato.
Ma questa è la posizione in cui ti metti, molto simile a quella delle vittime di molestie: introietti il senso di colpa dell'aggressore, come se tu avessi fatto qualcosa di sbagliato, quindi non ti stimi, ti senti non meritevole di amore, di non valere, per quanti sforzi tu possa fare, tutto risulta inutile. Ti identifichi con l'aggressore spostando l'identificazione nel futuro, e quindi hai terrore di potere un giorno diventare come lui.
Io non credo che tu abbia un disturbo di personalità narcisistica (il che è una buona notizia), ma mi sembra che tu abbia qualche ripiegamento su tratti narcisistici, indotto da trauma.

Se quello che ipotizzo si avvicina alla verità, dovresti valutare anche l'idea di chiedere aiuto ad una figura professionale. Uscire da certi meccanismi è certo possibile, ma spesso non facile.

Edited by Krad77
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Tu stai martellando la tua autostima, e contemporaneamente, martellando forte anche le tue possibilità di costruire una relazione con un altro ragazzo. Ti stai auto-sabotando, il che significa, ti stai auto-punendo.

Ma ti stai punendo per cosa?

Se uno si sta punendo, genericamente, è perché si sente in colpa. 

 

Hai ovviamente centrato il punto, proprio in tutti gli aspetti credimi.

Il fatto è che io sono già consapevole di queste cose, so quali sono i miei limiti e quale sia il problema, ma di una soluzione neanche l'ombra.

Il discorso della figura professionale mi spiace ma dopo qualche esperienza sono MOLTO MOLTO scettico, anzi diciamo pure che sono fermamente convinto che certe cose siano inutili in situazioni come queste: inutili tanti discorsi, ci si sblocca da soli e incontrando le persone giuste.

Per ora continuerò ad incontrare ragazzi e se mi sento frustrato continuamente me ne farò una ragione, tanto qualcosa devo pur fare.

E se 'me la tiro' pace.

Bellissima risposta comunque grazie, mi ha conquistato, nessuna news su cui già non avessi riflettuto, ma comunque un'ottima analisi (ti mando la parcella della seduta psicologica che dici?) :nyam:

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Il fatto è che io sono già consapevole di queste cose, so quali sono i miei limiti e quale sia il problema, ma di una soluzione neanche l'ombra.

 

Però scusa non capisco, da un lato - ed io magari in ipotesi potrei pure darti ragione - tu

dici che un professionista è inutile

 

Dall'altro tu elevi a "guaritore" una ipotetica persona che potresti incontrare e ti risolve

i problemi lui : la persona giusta

 

Cioè il concetto dovrebbe essere che da questa situazione, con un aiuto o meno, devi

tirarti fuori tu...la persona "giusta" rischi di aspettarla un pezzo

 

Giustamente Yukio ti fa la battuta sul taglialegna e se ne frega...tira dritto

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Cioè il concetto dovrebbe essere che da questa situazione, con un aiuto o meno, devi

tirarti fuori tu...la persona "giusta" rischi di aspettarla un bel pezzo

Se uno si innamora il mondo è rosa e fiori, lo sono stato e ovviamente so che allevia molte tensioni.

Poi non è che mi illudo di trovarlo subito, ma per svago comunque i ragazzi continuo a vederli, al massimo ci divertiamo e basta o nasce un'amicizia. Tanto son paranoico sia che stia da solo sia se scopo con gente praticamente a caso, dei due meglio una dai.

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