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"non mi eccita piu il tuo corpo".....


ponz89

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@FreakyFred

 

E allora dovremmo assecondare e commiserare sempre chi si lamenta, astenendoci dal dare consigli utili?

 

Recentemente ho conosciuto una ragazza che si lamentava di tutto, una persona che mai, e dico mai, alla domanda "come va", abbia risposto "bene grazie", nonostante vivesse una vita normalmente problematica, come tutti.

Ebbene, quando io, di cuore, cercando di dare consigli tesi a rasserenarla la invitavo a guardare il lato positivo delle cose, lei si stizziva, in quanto (l'ho capito dopo) secondo il suo ragionamento "non mi appoggiavo con lei sul muro del pianto"...

 

Beh sai che c'è?

Se esponi un problema, se ti lamenti di una situazione, dal vivo o su un forum, e quando ti si danno consigli disinteressati (perchè a noi non ce ne viene niente in nessun caso, quindi possono essere solamente consigli disinteressati)  ti lamenti pure, perchè non si tratta di consigli di commiserazione, la prossima volta taci che fai piu' bella figura, senza fare finta di chiedere aiuto e pareri che poi non accetterai.

 

 

p.s. stando al ragionamento dovremmo dire all'autore del topic "vai, dimagrisci, cosi' gli piacerai di nuovo e sarà tutto come prima"... beh, mi spiace, ma questo non è un consiglio sincero nè utile, in quanto invoglierebbe solo ad ignorare il comportamento infantile e preoccupante tenuto dal suo partner.

Edited by ben81
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Specchioinfranto

 

 


Non dimagrire! Mai! Sei bello così come sei! Se il tuo partner non ti desidera più per quello che sei non ti merita! Sii orgoglioso di te stesso!

D'accordissimo!

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@ponz89 quello che hai scritto basta e avanza per capire di che razza di storia stiamo parlando. Non c'è profondità alcuna, fattene una ragione, hai fatto trasparire solo isteria, disperazione e frivolità. E non c'è ragione alcuna per cui uno debba spalare merda sul proprio partner.

 

La motivazione poi è più semplice di ciò che appare, essendo fan assoluto dell'amore e di Storie con la S maiuscola mi irritano e mi fanno pena le storie disperate come le tue basate sul nulla cosmico, ma non è nulla di personale. Non esprimo 'giudizi' su te, ma su questa storia decisamente sfigata, io voglio solo esortarti a trovare una storia profonda e sincera. Non è cattiveria è un consiglio sincero.

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Continua a sfuggirmi cosa avrei detto di così negativo sul mio fidanzato..

 

Vabbè se pensi che l'intensità della tua reazione sia consona e non nasconda un disagio irrisolto, affari tuoi. Continuo a pensare che non sei così felice e hai bisogno di sfogarti per qualcosa di tuo che non va..

Edited by ponz89
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Questo è ovviamente possibile e veritiero, il classico "parole al vento" e "fatica sprecata". Ti do pure ragione, ma penso che la critica possa sempre far riflettere e per quanto difficile che vi si dia retta è sempre meglio provarci. Sicuramente è sempre meglio di star lì a dare ragione o limitarsi all'ascolto. E te lo dico perché, come tutti penso, anch'io alle prime esperienze facevo certi errori con assoluta testardaggine e masochismo, eppure i consigli "cattivi", sgraditi o impertinenti sono stati assolutamente vitali e preziosi.

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@Freakyfred Questo è ovviamente possibile e veritiero, il classico "parole al vento" e "fatica sprecata". Ti do pure ragione, ma penso che la critica possa sempre far riflettere e per quanto difficile che vi si dia retta è sempre meglio provarci. Sicuramente è sempre meglio di star lì a dare ragione o limitarsi all'ascolto. E te lo dico perché, come tutti penso, anch'io alle prime esperienze facevo certi errori con assoluta testardaggine e masochismo, eppure i consigli "cattivi", sgraditi o impertinenti sono stati assolutamente vitali e preziosi.

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Continua a sfuggirmi cosa avrei detto di così negativo sul mio fidanzato..
Vabbè se pensi che l'intensità della tua reazione sia consona e non nasconda un disagio irrisolto, affari tuoi. Continuo a pensare che non sei così felice e hai bisogno di sfogarti per qualcosa di tuo che non va..

 

Cioè, tu ci hai raccontato un comportamento ai limiti della malattia mentale, tenuto nei tuoi confronti dal tuo ragazzo... e adesso quelli "infelici" sono quelli che ti danno consigli e cercano di farti aprire gli occhi?

 

Sai che c'è?

Ti sta bene che ti prenda in giro, visto che tu lo assecondi nella sua follia.

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Il mio fidanzato NON ha preteso nulla.

Ha solo risposto con sincerità a una mia domanda insistente.

 

Comunque ilromantico, potresti sinteticamente dirmi su cosa si deve basare una relazione con la R maiuscola secondo te?

 

Io direi: attrazione fisica e compatibilità caratteriale (sia analogie, che differenze che si compensano), ma soprattutto direi che l'innamoramento non è una scelta, succede.

Edited by ponz89
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Il mio fidanzato NON ha preteso nulla.

 

Mi sembri le islamiche che, quando gli chiedono se il velo gli è stato imposto dai mariti, dicono che hanno scelto loro stesse di portarlo...dalla serie "sottomessi al partner senza manco accorgersene"... 

 

 

 

 


Ha solo risposto con sincerità a una mia domanda insistente.

 

Piu' che con sincerità diciamo con idiozia, visto che la motivazione addotta è palesemente ridicola e/o pretestuosa...e tu manco te ne accorgi, questo è il punto più grave.

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Continua a sfuggirmi cosa avrei detto di così negativo sul mio fidanzato..

Ad esempio questo qui sotto(non le elenco tutte, mi scoccia):

 

 

 

Questo vuol dire che cenerà sempre solo, non avrà piu il piatto pronto quando torna dal lavoro, dato che cicino sempre io, ma daltronde preferisco eccitarlo e vederlo frustrato perche deve cucinarsi, che fargli io pietanze succulente per poi vedermi rifiutato a letto. Di certo non cucino per lui cose che io non posso mangiare.

 

Sempre invidia, auto-umiliazione, risentimento... Io certe cose non mi sognerei di dirle nemmeno di ex con cui è andata male, figurarsi con un partner attuale.

 

 

 

Cioè, tu ci hai raccontato un comportamento ai limiti della malattia mentale, tenuto nei tuoi confronti dal tuo ragazzo... e adesso quelli "infelici" sono quelli che ti danno consigli e cercano di farti aprire gli occhi?

 

In realtà sappiamo bene che è una reazione abbastanza normale quella dell'utente, tipica di chi vive un amore problematico. Ho già visto scenari simili un bel po' di volte in amici che hanno vissuto amori o storie frustrate. Si lamentavano e soffrivano continuamente per il partner, però odiavano e reagivano con isteria quando gli si diceva la verità che anche loro sapevano.

 

Sulle islamiche, il difendere e proteggere dagli altri il partner criticato è un altro atteggiamento solito. Così come esaltare eccessivamente qualsiasi cosa faccia.  

 

 

 

Io direi: attrazione fisica e compatibilità caratteriale (sia analogie, che differenze che si compensano), ma soprattutto direi che l'innamoramento non è una scelta, succede.

 

Se hai 15anni magari sì, può funzionare, ma l'amore è ANCHE intelligenza emozionale e disponibilità mentale. L'innamoramento e soprattutto le storie hanno bisogno di un certo atteggiamento che può esistere solo se abbiamo la disponibilità a volerlo. Proprio per questo certi soggetti non s'innamorano mai ed altri continuano con storie assurde (e zero basi e profondità) perché c'è "l'emozione", come se bastasse solo questo. Conosco gente che ha deciso di non guardarsi attorno e darsi nuove possibilità e continua a perdere tempo, ed è un vero peccato.

Edited by Ilromantico
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Intelligenza emozionale e disponibilità mentale sono concetti un po' astratti,

possono voler dire tutto e nulla..

 

Probabilmente hai ragione, ma perdonami, se non mi definisci bene queste espressioni, non posso capire cosa intendi..

 

Comunque in quella frase in cui secondo te ho parlato male del mio ragazzo, non ho fatto nessun giudizio di merito su di lui; è solo un piano pragmatico per perdere peso e far si che si renda conto che non puo volere la botte piena e la moglie ubriaca..

 

Se non avessi nulla da fare gli cucinerei anche, pur mangiando diverso da lui, ma purtroppo sono sempre sotto esame, studio molto, e non posso permettermi di cucinare per altri senza mangiare anche io quello che ho cucinato, o di cucinare troppi piatti diversi assieme..

 

Non so quanto sia idiota la sua motivazione comunque, ammetto che se una mattina si svegliasse con un nasone storto farei fatica a trovarlo ancora attraente; questo non vuol dire che non lo amerei piu, e questo lui non l'ha detto.

Edited by ponz89
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Recentemente ho conosciuto una ragazza che si lamentava di tutto, una persona che mai, e dico mai, alla domanda "come va", abbia risposto "bene grazie", nonostante vivesse una vita normalmente problematica, come tutti.

Ebbene, quando io, di cuore, cercando di dare consigli tesi a rasserenarla la invitavo a guardare il lato positivo delle cose, lei si stizziva, in quanto (l'ho capito dopo) secondo il suo ragionamento "non mi appoggiavo con lei sul muro del pianto"...

 

Beh sai che c'è?

Se esponi un problema, se ti lamenti di una situazione, dal vivo o su un forum, e quando ti si danno consigli disinteressati (perchè a noi non ce ne viene niente in nessun caso, quindi possono essere solamente consigli disinteressati)  ti lamenti pure, perchè non si tratta di consigli di commiserazione, la prossima volta taci che fai piu' bella figura, senza fare finta di chiedere aiuto e pareri che poi non accetterai.

 

Ma guarda che la tua amica è solo stata sincera con te, visto che hai questo feticcio della sincerità a tutti i costi: i tuoi consigli non erano utili, perché evidentemente non compatibili col suo stato psicologico, il tuo aiuto in quella forma non era utile e te l'ha detto. 

Stai tranquillo, verosimilmente non ti chiederà più aiuto. Io quando non mi sento compreso, che è la maggior parte delle volte, cambio persona a cui rivolgermi e probabilmente farà così anche lei. Semplicemente tu non eri sintonizzato sui suoi bisogni emotivi, è davvero molto semplice, non hai saputo dare quello di cui avevi bisogno. Se lei continua a pretenderlo da te nonostante questa evidenza, sbaglia. Se tu continui a pensare di aver fatto qualcosa di utile, buono, appropriato per lei in quella circostanza, però, sbagli tu. Hai semplicemente sbagliato modalità di intervento, non sei stato in grado di aiutare, tutto lì. Non è una colpa perché aiutare chi ha problemi "spirituali" non è una roba a portata di tutti, c'è gente che se la studia per anni appunto perché è difficile. 

Sembra che tu vorresti comunque che il tu intervento sia considerato prezioso e di grande valore anche se il suo effetto pratico è di inutilità o danno. Rinuncia a questa pretesa come spero lei abbia rinunciato alla pretesa di avere consigli utili da te sulla sua depressione. 

 

@Freakyfred Questo è ovviamente possibile e veritiero, il classico "parole al vento" e "fatica sprecata". Ti do pure ragione, ma penso che la critica possa sempre far riflettere e per quanto difficile che vi si dia retta è sempre meglio provarci. Sicuramente è sempre meglio di star lì a dare ragione o limitarsi all'ascolto. E te lo dico perché, come tutti penso, anch'io alle prime esperienze facevo certi errori con assoluta testardaggine e masochismo, eppure i consigli "cattivi", sgraditi o impertinenti sono stati assolutamente vitali e preziosi. 

Non è solo quello il punto, è anche il fatto che per ogni circostanza ci sono modalità di intervento specifiche che bisogna capire. Su certi caratteri, in certi momenti, in determinate condizioni d'umore, una bella scossa violenta, un consiglio duro, una forte critica, sono preziosi. Altre volte sono inutili o distruttivi.

Come lo capisci?

Ah, be', questa è a prova di idiota: basta vedere come reagisce l'altro. Se dopo quello che gli hai detto sta peggio di prima, o si incazza o non ti vuole più parlare stai sbagliando intervento. 

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FreakyFred, le tue parole sante sono "deformazione professionale", nel senso che sei psicologo, o sono frutto solo della tuo pensiero?

 

Condivido appieno quello che dici.

 

C'è il momento in cui far ragionare l'amico in difficoltà, ovvero il momento in cui usare la ragione, e c'è il momento in cui l'amico è emotivamente troppo scosso e le uniche soluzioni sono l'empatia e il non giudizio, o comunque un giudizio soft, edulcorato.

 

È una questione di tempi.

Edited by ponz89
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Ah, be', questa è a prova di idiota: basta vedere come reagisce l'altro. Se dopo quello che gli hai detto sta peggio di prima, o si incazza o non ti vuole più parlare stai sbagliando intervento. 

 

O magari l'altro non voleva realmente dei consigli, ed in realtà voleva solo essere commiserato?

Purtroppo esiste anche gente così, che piange, e vuole solo che il prossimo pianga assieme a loro, nulla di più.

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FreakyFred, le tue parole sante sono "deformazione professionale", nel senso che sei psicologo, o sono frutto solo della tuo pensiero?

 

Condivido appieno quello che dici.

Un po' entrambe le cose. Ho seguito un corso di peer counseling, da un lato, e dall'altro soffrendo di depressione mi trovo spesso di fronte a persone che avanzano la strana pretesa di esserti utili per forza ed a modo loro. Mentre invece l'aiuto non è fatto su misura dell'aiutante, ma di chi dev'essere aiutato. 

 

O magari l'altro non voleva realmente dei consigli, ed in realtà voleva solo essere commiserato?

Purtroppo esiste anche gente così, che piange, e vuole solo che il prossimo pianga assieme a loro, nulla di più.

"Purtroppo"? 

Sì, a volte c'è bisogno solo di una spalla su cui piangere. Se non sei disposto a darla perché sei troppo figo puoi non frequentare persone che si trovano in quella situazione. 

Poi io non trovo così tragico che esistano anche persone che vivono la vita diversamente da me, ma se vuoi metterla in quei termini, allora "purtroppo" c'è anche gente completamente incapace di provare reale empatia verso il prossimo e che vorrebbe essere pure ringraziata per i danni che fa. 

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Secondo me sentirsi capiti è un'utopia, il dolore è per definizione solo di chi lo prova. Questo secondo la mia esperienza, almeno.

 

Comunque sto resistendo ad aspettare a tornare, anche perchè so che questo weekend non dovrebbe avere molto da fare. Spero senta la mia mancanza...

 

Non mi ricordo quando sono stato cosi' male (palpitazioni tutto il giorno) l'ultima volta.

 

E' proprio vero che la distanza amplifica le emozioni, mentre la convivenza le appiattisce.

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