Jump to content

I mitici anni novanta se li ricorda qualcuno?


Silverselfer

Recommended Posts

  • 3 weeks later...
  • Replies 136
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Silverselfer

    69

  • Dragon Shiryu

    21

  • prefy

    5

  • bastian

    5

Comunicazione di servizio - non mi funzionano le tag ... lo dico solo per chiarezza perché non vorrei passare per quello che non risponde.

 

Riguardo ai blasoni ... diciamo che preferisco i galloni ... i galloni militari, ok? Ma perché m'infilo sempre in certi doppi sensi ...

 

Facciamo il punto sugli anni novanta ... 

 

Come non tornare sull'argomento che tiene banco proprio in questi giorni? Mandela è morto ... fu liberato proprio nel 1990 (spero di non sbagliare la data esatta, non ho molta memoria per le date). Gli furono dedicati concerti oceanici proprio perché il mondo del rock sposò la sua causa. Ma qual era la sua causa? In occidente si pensa subito al razzismo dell'Apartheid senza per il vero conoscere di cosa si tratta. Come disse lo stesso Mandela, la sua battaglia era condotta sì contro il dominio dei bianchi, ma si opponeva anche al dominio dei neri. Io ho una sorella a Cape Town e in questo momento si respira la paura proprio perché senza la sua figura carismatica, si perde il controllo sul dominio dei neri, nella fattispecie zulu ... ma qui non stiamo parlando di questo.Chiusa parentesi.

 

Voglio ricordare Mandela con la voce di Miriam Makeba, morta a Castel Volturno perché lei era una sud africana che ha sempre cantato sulle barricate dove si combatteva il razzismo sia dei bianchi e soprattutto dei neri contro le donne e se proprio dobbiamo ricordarci di Mandela, evitiamo di parlare di cose che non conosciamo, e facciamo invece qualcosa qui, ora perché è qui ed ora che la frontiera con l'Africa si è spostata.

 

 

Ok ... torniamo agli anni novanta e facciamo sto accidenti di punto della situazione. Abbiamo detto che si è trattato degli anni in cui il mondo si rimescolava. Il blocco comunista implose in un delirio nazionalista. La guerra dei Balcani sdogana la guerra come strumento di politica internazionale. La sinistra radical chic si dice moderna perché si apre all'economia di mercato e soprattutto è la sola che può rimetter mano alle regole sul mercato del lavoro, sancite da anni di lotte sindacali ma su presupposti di una democrazia retta dagli interessi dell'economia contrapposta dei due blocchi. Clinton in America prende a modello proprio l'economia italian delle piccole aziende, ma in realtà gli serve un pretesto per barattare contratti di lavoro stabili per una mobilità esasperata. Si riqualificano i top manager di aziende come manager del Mcdonald. Abbatte la disoccupazione con posti precari e senza qualifica. Un gioco deleterio che ingrossa le periferie di persone invisibili, perché l'economia della finanza intanto marcia a tutto regime e i giornali raccontano dell'era Clinton come quella del nuovo miracolo americano. In Europa si va come al solito a traino degli americani e D'Alema inaugura le agenzie del lavoro interinale, si varano i contratti Co.Co.Co e tornano le BR a Roma dove viene ammazzato D'Antona che doveva riscrivere proprio le regole del mercato del lavoro e con la stessa pistola verrà poi ammazzato anche Biagi che aveva lo stesso compito.

 

E' un mondo strano dove il passato si rimpasta con un presente che pare non avere futuro. Le ideologie non esistono più e la contingenza del presente pare fregarsene del mondo che lascerà ai propri figli. Un egoismo che si traduce con un fenomeno tanto assurdo quanto altamente rappresentativo di quanto sta succedendo - gli adulti mangiano il futuro dei bambini. Il fenomeno dei bambini di strada è un indicatore sociale tremendo ma tragicamente realistico di quanto sta accadendo. Il Brasile ne è l'emblema, ma succede in tutte quelle economie dove la politica economica internazionale del WTO e compagnia bella, impone le regole della finanza globalizzata.

 

 

They don't care about us di Michael Jackson è una meravigliosa canzone e m'incazzo sempre quando nessuno se ne ricorda quando si annoverano a MJ i suoi lavori migliori. Ora ne esiste una versione più diplomatica con un video girato nella favelas di Rio de janeiro ed è forse quella che conoscete tutti, ma Michael siccome in patria non batteva più un chiodo da un pezzo, negli anni novanta visse moltissimo tempo proprio nell'emisfero australe del pianeta, dove quei paesi del moderno BRIC sperimentavano le famigerate regole della "finanza reale" con economie che marciavano senza distribuire la ricchezza prodotta. Per inciso nella sigla BRIC ci stanno Brasile, Repubblica Sud Africana, India e Cina. A nessuno frega un cazzo di noi, cantava Michael e sentì il bisogno di rifare quel video che vi ho proposto, non più con immagini esotiche, lontane, in quei paesi che ancora venivano considerati "in via di sviluppo" da quell'occidente che si stava involvendo senza neanche accorgersene. 

 

Proprio come per Mandela oggi, cui ora tutti rendono omaggio per qualcosa che considerano finito, quando invece è da noi che quel male si sta espandendo. Il menefreghismo sociale che canta Michael in questo video porta il volto dei nostri detenuti senza diritti civili, delle persone delle periferie statisticamente invisibili e dei bambini di strada che ci piace compiangere quando ritratti in situazioni melodrammatiche in paesi lontani come il Darfur, ma ci schifano quando ce li ritroviamo sotto casa con il volto di rapaci zingarelli. Eppure è dello stesso male che stiamo morendo tutti - menefreghismo. Ci accaparriamo quanto possiamo in barba ad ogni principio che pure ha fondato la civiltà in cui viviamo. Gli anni novanta sono stati proprio l'embrione di tutto ciò.

 

Vi lascio sempre con un Michael Jackson poco conosciuto che canta il pianeta terra, altro simbolo del chissenefrega di una società famelica che fagocita il proprio futuro. (riprendo dopo)

 

Link to comment
Share on other sites

 

 


bellissimi i due brani di Michael! *_____* Specialmente Earth song! *__*

 

Sì, è un Michael minore, meno noto ... 

 

Ma torno da dove ho lasciato.

 

L'ambientalismo è un po' la nuova ideologia di massa. Il buco dell'ozono, i ghiacci polari che iniziavano a sciogliersi, le temperature dell'oceano pacifico che producevano per la prima volta el nino e in seguito la nina, il disboscamento della foresta amazzonica, l'insostenibile peso della produzione della soia per foraggiare le vacche che servivano a sostenere la dieta dell'occidentale medio, i primi OMG e sopratutto l'esponenziale fame di energia che le economie del BRIC iniziavano ad innescare .... la sopravvivenza del pianeta terra era diventato argomento politico e il partito dei verdi prendeva piede in tutte le salse.

 

Dal punto di vista musicale ci furono tre risposte. Due delle quali le abbiamo già viste. Una fu l'avversione verso la modernità con un ritorno alla dissidenza delle comunità dei centri sociali, sia di destra sia di sinistra, certo con le dovute e fondamentali differenze, ma il movimento degli squatters fu in un certo senso trasversale, in quanto avevano comunque la radice comune del disagio sociale. L'altro fu più tipicamente di sinistra e parliamo della world music, un sano ritorno alle radici etniche ... una sorta di salvaguardia della biodiversità culturale. Tutti movimenti comunque marginali dal punto di vista musicale. Le classifiche erano comunque dominate dal pop spendaccione, tutto discoteca e macchine di lusso, quello dei rapper che professavano la rabbia a scopo di arricchimento personale ... ecco, la terza risposta musicale nata dalla nuova ideologia verde, dava anche una risposta alla società veniale del broker di borsa, anche se poi erano gli stessi che ne compravano i CD. Sto parlando della New Age.

 

Come ogni genere musicale degli anni novanta, non nasce negli anni novanta. Questo genere come e più della world music non è propriamente un genere musicale, ma più che altro un'ispirazione. Nella New Age ci si trova di tutto, dalle colonne sonore dei film all'ambient e il chill out dell'elettronica, senza però che nessuno di questi generi produca qualcosa di musicalmente originale che possa identificare un pezzo come  "New Age".

 

vi propongo alcuni esempi disparati: Deep Forest ---> New Age elettronica con venature etniche (piacevano tanto a Giorgio Armani)

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=o0yQHzLpQ3U

 

Nina Hagen ha cantato interi mantra induisti anche molto belli, ma preferisco optare per questa "Shiva" nel 1995 in chiave pop rock

 

 

Questo è Buddha bar, ma non lasciatevi ingannare dal nome, lui fa chill out, ma chiamatela come vi pare sempre new age è ...vi metto questa solo perché è la più abbordabile in quanto dura tre minuti, questo genere si avvicina molto alla ambient e quindi ha un concetto musicale molto sinfonico nel senso che un pezzo può durare anche venti minuti ... quando non un'ora e mezza. Questo genere mi fa molto spa o comunque beauty center XD

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=HyGFoH5Aq5k

 

 Basta, vi risparmio i canti degli indiani d'america o i canti gregoriani ... ci siamo capiti che c'è una ricerca di spiritualità attraverso il ritorno alla tradizione mistica o alla natura intesa come ... ecco, lo dico ... natura in senso sacrale di stampo celtico. E sì, i celti tornano alla grande proprio con la New Age e tutta la cultura del nord Europa. All'inizio fu Enya che attraverso collaborazioni con Sinead O'Connor approdò al suo primo album Orinoco Flow dove proponeva testi anche in gaelico.

 

 

Beh, per il vero qui stiamo ancora sul finire degli ottanta, ma era un tributo dovuto ... anzi, Enya ne merita anche un secondo pezzo che io adoro e potrei persino cantarvelo a memoria ... ehm, meglio di no ... decisamente no ... 

 

 

Forse Enya è la sola artista che ha identificato il suo genere con la New Age, i suoi impasti vocali e soprattutto anche una certa modernità nel tradurre la tradizione celtica con le più moderne leggende cattoliche, ha creato qualcosa di nuovo. Per esempio i Clannad che pure hanno venduto molto sotto la voce New Age, sono un gruppo in realtà folk irlandese con quelle sonorità tipiche eccetera

 

 

Diciamo che spesso si rubrica sotto la voce New Age ogni roba che abbia un'arpa e un flauto e qualche passerotto di sottofondo

 

 

I detrattori di questo genere lo definiscono da sala d'aspetto, ma insomma non è giusto giudicarlo solo per l'utilizzo che in effetti se ne fa. 

 

Dal punto di vista sociologico, fu un genere d'estraniamento da un tutto che al contrario era ansiogeno e sincopato. La mistica anche un po' raffazzonata che proponeva e propone ancora oggi perché la new age è viva e vegeta, in un certo senso traduce il bisogno intimo di sentire ancora dentro di noi quell'arto fantasma che sentiamo esserci stato amputato nella nostra condizione terrena. Ecco dunque la ricerca delle auree che esse siano magnetiche o di pura energia sottile. Per quanto la scienza ci voglia convincere del contrario e la tecnologia si voglia sostituire alla magia, noi esseri umani siamo fatti per buona parte di una reminiscenza che continua a ricordare attraverso il sogno cosciente della fantasia.

 

http://www.youtube.com/watch?v=oYe4EBrCDdk

 

NB: Lo so che Nanusicaa nella valle del vento di Miyazaky  non è degli anni novanta, ma io allora me la sono comprata la colonna sonora ... XD

Link to comment
Share on other sites

Enya piace tantissimo anche a me! Orinoco flow è davvero anni '90, anche se uscì a fine '80. Ricordo che quando ero un bambino mi addormentavo con le sue canzoni...

Link to comment
Share on other sites

In realtà Enya odia a morte che la sua musica venga definita New Age, immagino perché non le piaccia che venga descritta come musica fatta con lo scopo di rilassare. Comunque ha portato all'epoca qualcosa di originale tra viaggi musicali intorno al mondo, il tema del locus amoenus, i suoi ricordi irlandesi d'infanzia e un po' di pop con sonorità classiche.

Link to comment
Share on other sites

 

 


In realtà Enya odia a morte che la sua musica venga definita New Age

 

Credo che avesse anche ragione. Nessuno è mai riuscito a produrre qualcosa di simile al suo impasto musicale. Succede per tutti i grandi avere una propria pennellata che li distingue. Tuttavia la sua musica ha dei punti di contatto con la New Age. Direi che più di conciliare il sonno, come in effetti capita con altri artisti del genere, lei proietta in un mondo onirico l'ascoltatore ... Poi ci sono anche le tematiche dei testi, spesso ripropongono immagini care alla new age ... tipo questa bellissima "Angels" che tra l'altro potrebbe anche essere una ninna nanna ... o lo è? Boh ...

 

 

Mi ero proposto di continuare nell'elenco di tutti i generi musicali nati durante i novanta, che sto scoprendo solo ora essere tantissimi, ma sarebbe troppo impegnativo perché avevo in programma il sound elettronico scaturito tra Manchester e Bristol a metà novanta ... non è la serata giusta.

 

Preferisco usare la serendipità del discorso e continuare sul solco dei grandi che attraversano il proprio tempo, senza lasciarsene troppo influenzare nello stile ... oppure, proprio per questo lo condizionano con la loro originalità ---> l'ho detto che non è serata, tendo all'arzigogolo filosofeggiante ... bah, vediamo che succede.

 

Vediamo ... ecco, vogliamo parlare degli Skunk Anansie? Questo mi da il gancio per ripartire dal Cyborgpunk perché forse la loro prima apparizione importante la fecero proprio nel film Strange Days, meraviglioso film diretto da Katheryn Bigelow, una donna, e che donna, che impugna la cinepresa con piglio virile ... non per niente ha girato Point Break ed è stata la prima donna ha prendersi l'oscar come miglior regia con un titolo come The Hurt Locker, una storia di rudi soldati. Insomma, ci ricordiamo di lei non perché è bella ... e lo è, non perché è stata sposata a James Cameron, ma per film veramente mitici ... e non mi sorprende che questa donna abbia scelto SKIN e la sua musica, che ricordiamocelo, lei è lesbica e propone un punto di vista femminile assai poco tradizionale (che la Bigelow sia bisex?). 

 

 

Gli SA nascono come band alternative rock, ma la loro propensione per il glam era ben visibile fin dagli inizi, del resto con la faccia di Skin non poteva essere altrimenti. Sorvolo sui pezzi degli esordi che direbbero poco a pochissimi, invece i primi accordi di questa chitarra risultano croccanti come una deliziosa medeline proustiana pucciata in una tisana di tempo ritrovato (aridaje)

 

 

L'Italia ha amato molto gli SA e specie Skin che ha generosamente ricambiato. C'è una collaborazione con in Marlene Kunts e questo mi fa ricordare di dover parlare della scena alternative di Torino, ho l'ho già fatto ... bah, insomma ne venne fuori questa bellissima canzone che a me personalmente ricorda un momento molto importante ... ma non so se qualcun'altro se la ricorda ...La canzone che Scrivo per te ---> un testo molto cyborgpunk, specie nelle prime strofe ... ok, non resisto ... la sto ascoltando e non posso fare a meno di ricordare chi me la dedicò allegandola in un e mail ... il suo nick era "BruttoRaganccio" conosciuto in una chatroom di quelle non gay, come dire ... i soldati comunicano su delle piattaforme protette che spesso vengono usate in modo "improprio" ... io ne conoscevo alcuni canali e dall'altra parte del mondo li usavo per sentirmi a casa, ma niente di erotico chiaro? Solo per il gusto anche di scrivere in italiano eccetera ... insomma, intanto rifaccio iniziare la song ... ecco che non mi ricordo come, contatto questo BruttoRagnaccio e solo dopo settimane di intense chattate anche assurde per via dei fusi orari diversi, tanto che le conversazioni continuano spesso via e mail. Ci raccontiamo un sacco di cazzate che poi, si sa che finiscono per diventare "imbarazzanti" da sostenere quando l'amicizia vuole diventare reale. Quindi, il ragnaccio mi sorprende mandandomi questa e mail con song allegata e corredata di qualche scatto live con la web cam ... no, foto viso, non fraintendiamo. Beh, in realtà lui mi scriveva che ero stato io a trascinarlo sempre in certi discorsi eccetera, ma si sa, con me è sempre stato così - io provoco, io ci provo, io e poi io .. sempre colpa mia. Ma il succo della questione è che "io" avevo palesato la mia bisessualità e avevamo discusso parecchio eccetera ... insomma, mi scriveva che in sostanza lo avevo convinto a provare ... XD ... mi ci viene ancora da ridere, perché risi molto leggendo quella mail ... la cosa sorprendente era che lui prima di tutto non era brutto come uno si sarebbe aspettato anche perché lo ribadiva continuamente, ma no! Cioè, aveva un certo naso importante e certo non si poteva definire di una bellezza classica, ma era bello! Un tipo mediterraneo e con un fisico mica da far schifo, ma soprattutto, in quelle foto aveva degli occhi con una luce spettacolare, cioè si vedeva che aveva osato parecchio e mentre le faceva aveva il cuore che galoppava col risultato che agli occhi aveva certe stelle! ... che bello, sto ridendo .. una serata di merda salvata da un bel ricordo! ---> Poi mi confessa di non essere un soldato e che usava quel canale per parlare con suo fratello di stanza in Kosovo. A questo punto, lo so, parte la solita solfa dell'incredibile, ma il ragno è un 47enne manager di un catena di negozi d'informatica ... voi ci avreste creduto? Io no, ma per me poteva pure fare l'operatore ecologico a Milano, non è che sarebbe cambiato nulla, visto che stavo dall'altra parte del globo e certo non avrei preso un volo internazionale che a me la pressurizzazione fa venire pure il mal d'aria e bla bla ... ci vediamo a Roma. Lui dice che deve sopraintendere l'apertura di un negozio alla Balduina ... ma sì, mi dico ... avevo bisogno di tornare alla civiltà eccetera ... Arrivo e lui non sa chi sono, mai una foto o altra concessione ... nada de nada .... mi presento ed è stato divertente ... non era un operatore ecologico e non mi aveva mentito neanche sulla fidanzata modella! Io non mi aspettavo niente e non volevo niente, lui invece voleva tutto. taglio corto ... gita in barca, la sua barca, mi porta a Montecristo ... io ho una venerazione per Edmont Dantes .... basta, concludo qui ... diciamo che è uno dei più bei regali che mi abbiano mai fatto.

 

 

Basta digressioni sul personale, però come faccio a non mettere ora Secretly? 

 

 

Santa peppa! Io non lo so mica se i ricordi siamo più piacevoli o dolorosi ... le rose senza petali in fondo sono solo dei rovi spinosi ... bah, ho inserito il video integrale, quello con le scene iniziali in cui riproducono una scena di Drugstore Cowboy di Van San ... mi pare di averne già parlato all'inizio del post, Ora ci troviamo sul finire degli anni novanta e spero di non sforare nei duemila, ma voglio continuare su questo solco bisex a me tanto caro, proponendo un altro video di altro genere musicale, ma nelle immagini fortemente bsx - Modjo: Lady (hear me tonight)

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=w3jWKQA0ye0

 

Tutto questo discorso aveva comunque origini da tutta una cultura extreme che ha percorso gli anni novanta, ricordo il film di Gregg Araki .. anzi, credo proprio che sia un personaggio che dovreste conoscere tutti e quindi ora cercherò di presentarvelo. Lui è californiano di padre giappo e negli anni ottanta scriveva di musica, ma s'interessava anche molto di cinema indipendente, che all'epoca era roba che schifavano tutti. E' nel 1992 che gli riesce un bellissimo film che si chiama The Living End e tratta la storia di un sieropositivo in fuga dal mondo ... troverò un contributo valido? speriamo ... ok. ho trovato sia il trailer che il film completo, vi metto il trailer ma se volete guardare il film lo trovate facilmente anche su Youtube

 

 

Ma è nel 95 che Araki viene premiato al Sandance festival per il suo Doom Generation. Non vorrei sbagliarmi ma era il secondo film di una trilogia titolata Teenage Apolaypse - il primo film era Totally Fucked Up, il secondo Doom Generation e il terzo Ecstasy generation. Inserisco solo il trailer di Doom Generation per non andare proprio OT.

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=bso4ezZhnh8

 

Interessante il fatto che Araki ha dovuto specificare non so quante volte che questo era un film eterosessuale, ma si sa che se devi ripeterlo continuamente significa che non sei stato abbastanza convincente ... di fatti si tratta di un film bisessuale, che per la visione di Araki, come per tutti i bisessuali del mondo, coincide con la visione unica della vera sessualità del genere umano. Non sto qui per discuterlo, ma diciamo che si tratta di un punto di vista. Comunque la colonna sonore dei suoi film sono sempre uno spaccato del scena musicale alternative del momento. 

 

Oramai tornare su un discorso prettamente musicale è difficile, allora proseguo sui punti di contatto tra il cinema e la scena rock. Gli anni novanta ne sono ricchissimi. Facciamo un passo indietro e parliamo di Juliette Lewis che addirittura ha oramai mollato la carriera di attrice per dedicarsi esclusivamente alla musica. Lei nei novanta è stata la musa di tutto il cinema che in Itala  è rubricato col nome di PULP. In Italia esiste persino una corrente letteraria che ha preso questo nome, ma nel resto del mondo non esiste questa categoria. Pulp deriva da Pulp Fiction di Tarantino, che ha aperto a un genere particolarmente truculento, certo, ma soprattutto ha innescato una rivoluzione nella sceneggiatura. Un rarissimo caso, forse l'unico ... sicuramente il primo ... in cui la scrittura del cinema ha influenzato la letteratura. Mi fermo qui, altrimenti deraglio proprio ... Juliette Lewis non era in Pulp Fiction, ma è stata protagonista di altri grandi titoli ispirati a questa nuova corrente, non ultimo "Natural Born Killers" di Oliver Stone con sceneggiatura di Tarantino, che poi non volle riconoscere perché "ovviamente" Stone la stravolse. Comunque la Lewis ci canta "Born Bad"

 

 

E pensare che tanta violenza coesisteva con Enya che abbiamo ascoltato all'inizio. Questo lascia capire quanto siano stati estremi gli anni novanta, seppure chi viveva nel mezzo ascoltava le boy band o le Spice Girl ... Allo stesso modo i Nirvana cantavano "Rape me" a chitarre spianate e poi suonavano per un programma di MTV che si chiamava Unplugged tutti i loro maggiori successi in chiave acustica. Ne traggo il video di un pezzo non loro, una cover di David Bowie - Who man sold the world

 

 

Proprio David Bowie e continuando a parlare di bisessuali XD riuscì a cambiar pelle anche negli anni novanta piazzando pezzi assai belli come Jump they say

 

 

Ma sì, in questo post ormai dedicato alla mia specie non posso che riservare il posto d'onore al padre spirituale di tutti noi, cioè David Bowie. Ascoltatelo, guardatelo e ditemi se non ci riconoscete tutti gli altri da Madonna in giù, passando per Araki o persino Kobin. 

 

 

Stiamo sempre nei novanta, vorrei specificarlo. Sicuramente nel bisex, almeno l'artista, c'è sempre un rifiuto estraniante che lo pone sempre al limite tra il santo e il peccatore ... ricordo un fumetto della marvel, dove c'era una super gnocca, un personaggio proprio come sllversurfer che oscillava tra il bene e il male, e mi ricordo quella vignetta come una sorta di rivelazione ... diceva "io non sto volando, sono solo sospesa tra il cielo e la terra". 

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=VlvJ4aQ6A7U

 

Guardando il Duca Bianco si capisce come Marylin Manson sia stato solo la Lady Gaga degli anni novanta e per quanto riguarda la sua sessualità, certo che è da annoverare tra le sfumature meritorie dei bisessuali noti, ma nel suo caso ... e non si offenda nessuno adesso ... l'ha usata come un boa di struzzo da esibire per spaventare o stupire, eppure ... da bisex non ho visto mai in lui l'egocentrismo tipico del bisessuale che non si limita ad interpretare, ma pretende di diventare ogni cosa, che sia essa il bene o il male ... la sua è una critica affascinante, ma sempre rivolta verso l'esterno e non c'è  mai il travaglio interiore di chi denuncia se stesso perché egli è anche quanto sta cercando di distruggere.

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=5R682M3ZEyk

 

Però accidenti se è bravo! Beh, adesso vi metto il video di Erotica di Madonna e seppure praticando un genere completamente diverso da quelli ascoltati fin ora, nonostante questo non vi pare di ascoltare le stesse note? Le immagini e ogni altro dettaglio fino alle sfumature della voce che pretendono di sedurre col sottile compiacimento di autodenunciarsi, io ci trovo la spavalderia di un martire che guarda in faccia il diavolo senza rimanerne ammaliato ---> beh, l'avevo detto che non era la serata giusta per raccontare in maniera asettica gli anni novanta. 

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=qPGsjWpGO2s

Link to comment
Share on other sites

La digressione sul personale del precedente post mi ha fatto ricordare di un fatto musicale molto rilevante degli anni novanta - la cultura hip hop  dilaga negli states e sbarca e sbanca anche in Italia! 

 

Fino a quel momento, mi correggerà qualcuno se sbaglio, la old school da queste parti era Jovanotti prima maniera --> Give me five! ... però io opto per Go Jovanotti Go:

 

 

Ammesso che J spiccichi una parola di senso compiuto in questo pezzo, s'intuisce a che genere di hip hop s'ispira, cioè a quello californiano ... oppure, più semplicemente Cecchetto avrà pescato a random un pezzo dalle Charts statunitensi e poi il Jovanotti DJ di quei tempi l'avrà rimasticata a suo modo ... Ecco cosa faceva Jovanotti, lui non rappava, lui masticava XD

 

Ma insomma,  l'idea che se ne ha a quei tempi dell'hip hop è un qualcosa legato al DJ e alla discoteca e al "Dov'è la festa?" che, per carità, è anche questo, ma ... 

 

Negli Usa ci sono diverse matrici di Hip Hop e io non le conosco certo tutte. Così da quasi profano riconosco la scuola east coast che è principalmente quella newyorchese dei mitici Beaste Boys  che però sono ebrei e nascono nel lontano 1979 come punk hard core, il loro è un corssover che stranamente anticipa i tempi e arriva nei novanta quando tutti si credono cool suonando alla loro vecchia maniera. Ma si sa che chi inventa una volta è sempre capace di farlo una seconda e allora eccoli questi anarchici irredenti prendere in seno alla loro formazione un tipo di San Francisco e un altro di Detroit, per miscelare il sound fantastico che io vi propongo in salsa europea in un remix di Fat boy Slim ---> Body movin'

 

 

Diciamoci la verità, quello dei Beaste è un rap fuori dalle regole e soprattutto bianco e soprattutto che si suona a New York city. Ora che ci penso, volendo considerare la grande mela come un micro universo, A Manhattan c'è Harlem e di rimpetto il Bronx oramai ispanico mentre oltre l'East River, Queens è un crogiolo di culture e idiomi che pare siano persino scomparsi da quella parte del mondo da dove arrivano ... del resto se vuoi sentir parlare l'italiano di settant'anni fa, certi dialetti eccetera .. li trovi solo a New York. Ma insomma, la grande mela è un crossover naturale di ogni genere di musica e non stupisce che vi attecchisca anche un genere hip hop che origina in Florida tra i re-Fugees caraibici ---> appuntio i Fugees --> ready or not (che aggancio ve!)

 

 

Voi direte: e ma questo non è il vero hip hop o, peggio - questo è rap commerciale creato per scalare le classifiche. Ma assolutamente no! A riprova di quanto dico vi propongo i De La Soul e Me myself and I

 

 

Loro furono definiti gli Hippie dell'Hip Hop per le tematiche pacifiste proprio in contraddizione con la cultura gangastar che, invece trovava i suoi idoli in altri nomi molto più popolari e ricchi dal punto di vista delle vendite. Eppure sono i Fugees e i De La Soul e prima di loro i Beaste che creano qualcosa identificabile con un nuovo punto di vista per guardare cosa sta accadendo nella società di quei tempi, producendo anche una prospettiva ... una proposta.

 

Diamo un'occhiata alla nuova scuola dell'hip hop gangastar, per farlo trovo più appropriato spostarmi dall'altra parte, nella West Coast losangelina di Snoop Dogg che negli anni novanta era Snoop doggy dogg e più che mai esponente della banda dei Crips e sotto contratto con la Death Row Records, che già dal nome è tutto un programma, basti  pensare a quel Suge Knight che la diresse e a cui molte voci attribuiscono l'assassinio di Tupac .. ma ascoltiamoli iniziando proprio dal fulgido esempio di questa cultura, cioè chi è morto ammazzato: Tupac e ovviamente Life goes on

 

 

Ora Dr Dre e Ice Cube che forse sono stati i padri ispiratori di questa scuola, qui con Natural Born Killaz

 

 

Ora qualcuno starà pensando che questi sono veramente tosti; beh, sappiate che state solo reagendo a tutta una serie di input culturali indotti da certo cinema e soprattutto certa televisione importata dagli states. La stessa che vi fa usare il termine drogato al posto di cattivo cittadino o perdente al posto di stupido. Sì perché la vicinanza degli studi di produzione cinematografica crea subito una certa sintonia con la nuova tendenza molto cool dei gangastar, non per niente proprio quel film "Strange day" di cui parlavamo in un post precedente è incentrato su una storia molto simile a quanto successe alla Death Row records con l'omicidio di Tupac. E poi, molto spesso questi tipi diventano anche produttori cinematografici. Ice Cube oltre che a produrre porno compare anche in molti film cult come "Johnny menmonic" e sì, il cyborgpunk deve molto anche alla visione apocalittica di questi guru. Ma ora arriviamo a lui Snoop e al suo doggystyle

 

 

Sicuramente lui ha una dimensione in più rispetto agli altri: l'autoironia. Un dettaglio che manca del tutto ai suoi corrispettivi che, invece, prendono sul serio anche le proprie scoregge. L'introduzione del sorriso in effetti fa sottovalutare o svia il senso di certe affermazioni nei testi, prova di una cultura misogina e paradossalmente razzista e classista. E' attraverso questo sorriso che si sdoganano i gangastar e fanno dire " si ma ..." a quanti ne esaltano la lirica innalzandoli a poeti del nuovo millennio.

 

Ma non sta certo a me farne la critica. Questa è la cornice in cui nasce l'hip hop italiano. Cerchiamo dunque di capirlo. In Italia è forse Milano la città in cui questa cultura cresce come una muffa sul cemento armato delle periferie, ma la old school legata al Dj lo fa rimanere fedele allo scratch .. ovviamente non è una critica, ma solo un segno identitario.

 

Altra città in cui l'hip hop attecchisce in maniera creativa è Napoli, e qui le contaminazioni sono più etniche ... con l'Hip Hop Napoli torna ad essere la capitale del regno delle due Sicilie, nel senso che ne raccoglie il crogiolo di culture e sfumature mediterranee. Le sonorità sono assai meno europee e forse esprime un'originalità tale da non poter essere neanche paragonato a qualcosa che esisteva prima e tanto meno d'importazione statunitense. 

 

C'è un'altra città in cui gli artisti riescono a interpretare l'hip hop in maniera originale ed è Torino, le cui periferie sono per loro natura il punto di contatto tra nord e sud Italia, non a caso il più grande artista del genere nasce proprio qui. Sto parlando di Frankie hi-NRG MC. Lui è la sintesi di tutto sia geneticamente italiano, musicalmente parlando i suoi pezzi sono legati allo scratch stile Run DMC tanto caro ai milanesi e al crossover dei Beastie Boys, di cui fu anche supporter durante i rispettivi tour italiani. Il suo Verba manet è una pietra miliare di tutta la musica italiana, io l'ho ascoltato fino a consumarlo quel CD. Sedici tracce una più ficcante dell'altra, dei testi che stanno insieme con una poetica sempre tesissima, fantastico. Ora però sono in difficoltà a scegliere uno solo di quei pezzi ... ma sì, Fight Faida

 

 

C'è tutto ... dall'idioma etnico del sound del sud alla forza della parola più vicino al rapper del nord che usa solo una base per le sue rime. Il tutto tenuto insieme da una visione lucida dell'Italia ben prima di Saviano e di Mani Pulite e di tutti i fatti tragici che la mafia stragista metterà in atto. Io ne inserisco un'altra .. sì, quella nel video è Asia Argento

 

 

Ovviamente ci furono anche altri, come gli Articolo 31, che iniziarono proprio così!

 

 

Beh, essendo milanesi non è strano che iniziassero con una marchetta in uno spot pubblicitario ... se la ricorda qualcuno la FIAT UNo Rap? Lasciamo stare che è meglio ...

 

http://www.youtube.com/watch?v=JIHd58lPhcQ

 

In questo pezzo live degli A31si capisce quanto il fascino per il gangastar stia alla base di questo genere. 

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=U-3IqtiXwX0

 

Ci fu anche la sfumatura commerciale del rap, gli Otierre per esempio ...

 

http://www.youtube.com/watch?v=E99uNX0a-YI

 

 ... e sì, quella è la Pina di radio DJ. 

 

Ma ora concediamoci una digressione dagli anni novanta per vedere dov'è andato a parare l'hip hop oggi ---> Marracash - King of rap (orecchio alle parole)

 

http://www.youtube.com/watch?v=pZROlhHOvuo

 

Ma ora fatemi il favore, guardate questi tizi: Duke Montana e specialmente Pey  e ascoltateli ...

 

http://www.youtube.com/watch?v=GSwIWUMyiBk&list=PL95517910465A8EAF

 

Se non avete capito da dove viene Duke ...

 

http://www.youtube.com/watch?v=7JEHNmgqTSs&list=PL95517910465A8EAF

 

Roma. Qui siamo arrivati al puro culto per la figura del gangastar e pensare che tutto era cominciato nei novanta con l'ronia de' Er Piotta e i Flaminio Mafia

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=pxwXMweboi0

 

E ma ... secondo  me .. la radice comune ci sta ... l'orgoglio del cafone

 

Ok, per finire faccio un'intervista incrociata virtuale tra i Flaminio Mafia e Frankie hi-NRG e gli domando - Quelli che?

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=EVrgNu1M0T8

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=vrpJB7ucC5Y

 

Quale risposta vi piace di più? Quella del qualunquismo compiaciuto dei Flaminio Mafia o quella piena di sdegno ma anche di un filino di retorica di Frankie? Secondo me, in entrambi i casi manca proprio la risposta, cioè la proposta, Io sono arrivato alla conclusione che la cultura hip hop manca di prospettiva, come i tempi che descrive. 

Link to comment
Share on other sites

  • 3 weeks later...
Silverselfer

La notte è lunga e credo sia giunto il momento di affrontare l'ultimo tema riguardo gli anni novanta. 

 

 

Sean Parker nel 1999 fondò Napster e come nel contributo che cercavo, ma non ho trovato, nel film The Social Network Parker dice ad Edoardo, il socio di Zuckermberg, quando questo lo rintuzza sul triste epilogo che ebbe la sua impresa contro le major discografiche dopo solo qualche hanno dalla sua fondazione: " Dimmi quand'è stato l'ultima volta che sei entrato in un negozio a comprare un disco".

 

 

                                                                             Napster-logo-300x77.jpg

 

Ma cos'era Napster? contrariamente a quanto si pensi, esso non è stato la prima piattaforma peer to peer della storia. Il suo era ancora legato al concetto anarchico caro a tutta la cultura cyborgpunk della condivisione, cioè file sharing. Se vogliamo Napster era un social network dedicato alla condivisione di file Mp3 e allo scambio degli stessi tra i vari utenti del servizio. Nello stesso periodo già esistevano altri sistemi di file sharing come IRC e l'istant messagging era molto popolare, nel senso che anche da una comune chatroom si poteva inviare un file, specie leggero come un Mp3. 

 

La novità di Napster era la palese dichiarazione dell'intento che spaventò le major discografiche. Ma domandiamoci chi sono le famigerate case discografiche, queste estreme paladine del diritto d'autore. A starli a sentire sembrerebbe che siano nate insieme alla musica e che senza di essi non potrebbe esistere un mercato musicale. 

In realtà le case discografiche stesse sono figlie di quella tecnologia che le ha superate, decretandone la fine. Economicamente parlando, la loro storia ha incassato miliardi di dollari, ma in un arco di tempo brevissimo. 

 

L'economia delle case discografiche, come dice il nome stesso, è legato al supporto che diventa prodotto commerciale. Fu nel 1892 che il disco fu lanciato sul mercato e di conseguenza nacquero i contratti per la registrazione della musica, ma non stiamo manco agli albori di una vera società commerciale capace d'influire sulla produzione della musica stessa. I grammofoni hanno una qualità del suono pessima e molti artisti si rifiutano di incidervi la propria arte. Del resto il ritorno commerciale è ancora lungi dall'essere allettante, anche se il grammofono si vende eccome ... ma la vera rivoluzione la compirà la radio che arriva intorno alla fine degli anni venti. 

 

Il principio della radio è completamente diverso e somiglia molto a quello della rete: compri il mezzo tecnologico ma non paghi quello che veicola. I produttori di fonografi chiudono bottega e con loro i contratti discografici stipulati soprattutto con orchestre che ci incidevano musica da ballo. 

Con la radio la musica torna ad essere dal vivo e nascono appunto le "radio musi hall" dove si riprendono gli spettacoli, ma anche gli studi radiofonici in realtà rappresentano il primo vero prototipo di futuro studio di registrazione, ma agli inizi almeno si trasmette solo da vivo. 

 

Questo è un dettaglio importante perché la radio ha una storia diversa dall'industria discografica, ma allo stesso tempo ha condizionato molto di più la storia della musica. Sarà proprio nella radio che le necessità di registrare i programmi farà mettere al lavoro la tecnologia. La bobina di nastro magnetico esisteva, ma il suo utilizzo finalizzato alla riproduzione musicale arriverà molto tardi .. proprio perché il suo utilizzo era prettamente legato ad altri scopi pratici e soprattutto perché l'industria del fonografo aveva intanto ripreso piede dopo il perfezionamento del giradischi elettrico e al suono riprodotto. Il disco nasce per la musica e a nessuno viene in mente che quei nastri usati nelle radio possano essere commercializzati.

 

                                                                             250px-8_track_tape.jpg

 

Questa nella foto è una prima audio cassetta stereo track, o stereo otto. E' legata alla diffusione dell'automobile e al delizioso piacere che dà la guida ascoltando la musica, dove certo il disco sarebbe assai scomodo non solo da maneggiare, ma anche complicato per tenerci una puntina a scorrerci sopra. Arrivò sul mercato sul finire degli anni sessanta e vi rimase fino agli inizi degli ottanta, perdendo progressivamente mercato rispetto alla più piccola musicassetta. 

 

Il punto saliente è che la tecnologia migliora e il suono prodotto anche. La musica non è più relegata ai luoghi delegati al suo ascolto, ma si porta ovunque e nascono anche nuovi luoghi dove ascoltarla, per esempio il jukebox. Si crea quindi il mercato della casa discografica, ma non è ancora quello che intendiamo noi oggi o che ci vorrebbero far credere retrodatando la propria storia anagrafica. La RCA per esempio, è una sigla che sta per Radio Corporation of America e nasce come una fabbrica di elettronica. Il disco non è un prodotto editoriale. La musica si registra e si vende, stop.

 

Le cose cambiano dopo la rivoluzione sociale prodotta dal 1968. La musica dà un imprinting essenziale alle nuove idee, attraverso la diffusione di quelle nuove note i giovani di tutto il mondo comunicano. Era già successo con il Jazz, ma all'epoca i tempi non erano ancora maturi, ora la tecnologia lo permette. Le radio arrivano in tutte le case e la gente vuole musica e soprattutto ascoltare quell'artista che ama. Il culto della pop star nasce con il disco.

 

La musica dal vivo inizia subito a sentirsi minacciata dal nuovo mezzo tecnologico. Le case discografiche definite major continuano a produrre dischi come qualsiasi altro oggetto e trattano il mercato musicale come fosse un mercato delle vacche. Le così dette white label nascono subito in contraddizione con quella logica industriale.Gianni Morandi o Bobby Solo o che so io, sono un tipico prodotto industriale. Imbroccare una pop star fa guadagnare anche più di un'innovazione tecnologia e soprattutto, vendere dischi è più remunerativo di allestire concerti. Su questi presupposti si è sviluppata l'industria discografica e quindi la piantassero di venirci a dire che senza di loro la musica non esisterebbe.

 

La vera storia dell'editoria musicale discografica l'hanno fatta etichette come la Atlantic records o la Motown con tutta la galassia di altre piccole etichette indipendenti che rappresentavano. Tutte fondate tra la metà degli anni cinquanta e inizio sessanta, spesso con storie legate alle orchestre jazz e comunque sempre più vicino alla radio che non alla casa discografica moderna. Solo che furono proprio loro a determinare il successo dei loro più diretti concorrenti.

 

Certo perché dopo il sessantotto questi editori divennero tutt'uno con i giovani e di conseguenza la pop star e la rock star divennero la medesima miniera di quattrini. Queste etichette, ho citato la Atlantic ma questa era grande eccetera, ma delle etichette erano talmente piccole da costituire imprenditoria assai artigianale, incapace di diffondere poi il prodotto "disco" e qui entrarono in gioco quegli altri, che invece avevano un circuito assai ben oliato di diffusione capillare. Col risultato che pesce grosso mangia pesce piccolo e i soldi alla fine non fanno schifo a nessuno.

 

Quindi siamo arrivati agli ottanta, quando io fisso la vera data d'inizio dell'industria discografica. Le white label non ci sono più, sopravvivono le sopracitate ma perdono progressivamente mercato fino ad essere assorbite con giochi di alta finanza, ben lungi da meriti editoriali. Diventa tutto business e del resto è l'era della pop art, intesa come poppe della Sabrina Salerno o Samantha Fox

 

 

Ho inserito Samantha Fox e non la Salerno per non sembrare troppo di parte nel voler parlar male delle case discografiche, perché oramai tutta la musica è prodotta dalle major anche quella buona e specie nel Regno Unito ancora i piccoli editori sono capaci di produrre delle novità, vedi i Depeche Mode. Però in genere le major fagocitano tutto e l'artista stesso cede alla lusinga dei quattrini a palate. La cosa perversa cui si assiste è quella di vedere i discografici pagare gli artisti per non produrre musica, obbedendo alla logica del mercato che regola le note alla stregua dell'inflazione. Se un artista produce troppo s'inflaziona e quindi rende meno. Si pagano miliardi per tenere pop star come Michael Jackson in frigorifero. C'era Prince, che produceva a go go, che litigava per riuscire a pubblicare i suoi album. Nello stesso tempo si producevano star usa e getta, gente che manco cantava veramente, ma prestava solo il suo bel faccino ... come i Milli Vanilli che nel 1990 furono anche premiati con un grammy .. immagino come best playback always

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=ILpAJHYwFqQ

 

 

E questi furono gli ultimi di una serie di pop star farlocche, forse i più eclatanti perché dimostrarono quanto l'industria musicale aveva fatto cadere in basso l'arte che teneva in ostaggio. I concerti live si preferiva non farli se non quelli che potevano riunire folle oceaniche. C'erano anche certe pop star, inglesi per lo più, come Pet Shop boys che dichiaravano candidamente di disprezzare la musica dal vivo, prediligendo il lavoro in studio di registrazione. Certo era sicuramente più comodo visto che era tutta gente che non sapeva cantare senza l'ausilio della tecnologia che smussava le stonature o, rendeva musicale anche un parlato del tutto incolore. 

 

Ma tornando ad un discorso prettamente commerciale, negli ottanta sopraggiunse un'altra innovazione tecnologica che promuoveva l'ascolto della musica nel solo luogo dove non era ancora possibile ascoltarla, cioè per strada, mentre si camminava ---> la sony lanciò il suo walkman

 

                                                                                        220px-Firstwalkman.JPG

 

Costava pochi soldi, almeno questo modello basico, poi ne vennero di sempre più elaborati a costi sempre più alti; ma sostanzialmente compì quello che il suo pronipote Ipod fece vent'anni dopo, cioè inaugurò il file sharing. La musicassetta era cancellabile e ci si registrava sopra un numero innumerevole di volte. Si registrava dalla radio soprattutto e c'era radio DJ che definiva i suoi ascoltatori "gli amici della cassettina". 

 

Sulla musicassetta viaggiavano anche i demo delle band che le radio indipendenti trasmettevano in barba al diritto d'autore. Era pirateria bella e buona, ma non minacciava ancora un mercato assai opulento. la minaccia reale iniziò con il compact disc, che fu osteggiato fino all'ultimo dalle major che sapevano bene quanto fosse pericoloso trasformare la musica in digitale ... anzi, diciamo la verità, si era giunti al paradosso che la musica dal digitale come era prodotta, si trasformava in "analogico" per il mercato. Fu per forza di cosa che dovettero accettare il formato CD, quando però era ormai desueto. Il CD è nato vecchio e poi si sono stupiti quando una volta sul mercato fu spazzato via dal formato Mp3.

 

Le case discografiche sono nate come industria di supporti o riproduttori musicali, hanno sempre e solo fatto questo. Per quindici o venti anni hanno monopolizzato il mercato musicale, comprando gli artisti da impacchettare nei loro prodotti commerciali. Hanno prodotto più musica solo per trarne maggiori profitti, senza mai curarsi di diventarne editori. L'avvento di Napster non è stato una iattura per la musica che al contrario si è diffusa ancora più capillarmente. Il sistema usato da Napster è oggi più o meno lo stesso usato da Sptify. Un concetto più vicino al sistema delle radio che pagano i diritti d'autore a l'autore. Ricordiamo poi a certi piagnoni come Elton John che sul prezzo di un CD meno di un euro andava in tasca a loro. Certo faceva comodo non fare un cazzo e continuare a incassare soldi a palate, invece ora i soldi a palate li fai solo strappando biglietti al botteghino. Che poi dove sta scritto che uno deve guadagnare i miliardi per al massimo una giornata di lavoro in studio? Dove sta questo principio etico cui si appellano. Quando storture del diritto d'autore vorrebbero che pagassimo ogni volta che cantiamo Happy Birthday davanti a più di tot persone.

 

La musica esisteva anche prima dei dischi e continuerà ad esserci anche dopo. I famigerati giovani talenti che non troverebbero sponsor si mettessero l'anima in pace, neanche prima li avrebbero raccolti per strada se non avessero avuto un bel faccino capace di essere venduto. Per gli altri, quelli col talento, siete fortunati, perché mai come dopo Napster c'è stato un rifiorire di locali dove si ascolta musica dal vivo. Io vedo continuamente locandine di cover band che piazzano serate ovunque, quando prima c'erano solo discoteche e affini. Ma il discorso di cosa è diventata la musica dopo la caduta delle major (caduta per modo di dire) è un discorso che esula gli anni novanta. Magari riprendiamo il discorso quando parleremo della decade dei appena trascorsa dei 2000.

 

Io chiuderei qui ... ma se qualcuno ha da ricordare qualcosa che mi sono dimenticato ... wow, lo faccia!

Link to comment
Share on other sites

no vabe' mi parlate dei take that e non mi citate i "ragazzi italiani" e i "neri per caso"

 

:naa:

Edited by CutHere
Link to comment
Share on other sites

Silverselfer

 

 


no vabe' mi parlate dei take that e non mi citate i "ragazzi italiani" e i "neri per caso"

 

Beh, perché non hai inserito qualcosa tu? 

 

Sicuramente la formula della boy band, di cui ho già ampliamene scritto, è stata ripresa in tutte le salse e in tutti i paesi del mondo, Italia compresa. Ecco dunque la versione nostrana del soliti cinque ragazzi tipo che mandano in fibrillazione l'ormone: il bravo ragazzo, il bad boy, il romantico, lo sportivo, il pazzerello. 

 

http://www.youtube.com/watch?v=36nF6BCX7zE

 

Scopro solo adesso che i componenti dei ragazzi italiani erano sette ... Beh, se avessero saputo ballare potevano essere stati tecnicamente una Crew. Non voglio fare assolutamente il criticone ... sono una vera e propria Boy Band, sia nelle coreografie, sia nello stile del canto piacione. Tuttavia, erano in sette e scoprendoli solo ora, non saprei codificare come fossero stati messi insieme ... intendo nel criterio d'intercettare il gradimento del pubblico teenager ... a prima vista mi sembrano tutti interpretare il bravo ragazzo moooolto romantico ... forse qui si sono concentrati più sull'estetica ... estetica da cartone animato ... sembrano disegnati ... potrebbero cantare con Mirko e BeeHive di Kiss me Licia

 

 

No, in effetti i Bee Hive erano troppo rock  :guitar:  Ok, la pianto.

 

Vediamo ora la risposta italiana alle Spice Girl - Lollipop

 

 

Loro sono decisamente costruite sulla falsa riga delle Spice ... 

 

Beh ... sia i primi che le seconde se avessero avuto una maggiore cura nella produzione musicale ... Ma potrei anche sbagliarmi ... così al primo ascolto e soprattutto a prima vista ... mi sembrano animali televisivi ... molto da pop sud americano ... i loro pezzi sembrano frammenti di un musical a cartoni animati ... Ma magari mi sbaglio ... diamo un po' un occhiata a cosa succedeva nella televisione italiana .... Ei, ci stavamo dimenticando di NON E' LA RAI !!!

 

http://www.youtube.com/watch?v=qnFRwgfXSlE&list=RD36nF6BCX7zE

 

Bisogna stare attenti quando si parla di Ambra canterina, questa tipa ha venduto quanto una Pausini nei paesi di lingua spagnola ... e devo dire, non ha nulla da invidiare ad un Hannah Montana - Stesso genere da musical televisivo per teenager. 

 

Ma ora vediamo di trovare un altro prodotto televisivo canterino ... ve la ricordate la Salemi a casa di Luca?

 

 

A me piaceva .. ma anche qui ... i capelli rasati si rifanno a quelli della Sinead O'Connor, ma il risultato è la solita melodia un poco melensa. Continuo con San Remo perché dal mio punto di vista è televisione e la musica che ci passa obbedisce a quelle regole ... Paola e Chiara- Loro si rifanno a uno stile alle Wilson Philip ... anche se dicevano d'ispirarsi alle sonorità irlandesi ...

 

 

Diamo a cesare a quel che è di Cleopatra ... Paola e Chiara sapevano cantare. Come del resto i Neri per caso

 

 

Ma ci siamo allontanati dallo stile canterino televisivo ... ma chi se ne frega ... Marina Rei è decisamente più vicina alle mie corde musicali

 

 

Beh, io ne so poco di musica italiana, ma conosco Roma e nei novanta ci fu un fiorire di cantautori capitolini che provenivano da quei quartieri "Bene" dove sono tutti imparentati con registi, produttori o similari ... lui è Niccolò Fabi e i suoi capelli

 

 

Diciamocelo che nascere in certe condizioni sociali aiuta il talento ... torniamo al pop meno radical chich ... chi si ricolda "Dammi tre parole ..."

 

 

A me il pop che fa il pop, senza troppe pretese e con un pizzico di autoironia ... non dispiace. 

 

 

Io m'innamorai di questo Jovanotti quando lo vidi suonare agli MTA ... fu un momentaneo momento di follia ... invece Spezzali proprio non sono mai riuscito a digerirlo neanche quando s'ispirava anche lui al centro america ...

 

 

Beh, gli anni novanta sono stati anche gli anni dell'affermazione di Gigi D'Alessio 

 

http://www.youtube.com/watch?list=RD36nF6BCX7zE&v=2lB2x1z1eZQ&feature=player_detailpage

 

Gli italiani hanno due mercati esteri, uno è quello più congeniale di lingua ispanica o portoghese ... sud america; l'altro è quello nord europeo .. diciamo quello dell'area d'influenza discografica tedesca ... Nek è uno dei pochi che piace anche là

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=PgAurf9mhao

 

Per dire, cantanti come Gianna Nannini o Battiato ... o anche Dolcenera per esempio ... tirano quanto le star anglofone, un esempio per tutti è Drupi che qui da noi a torto non se lo sono mai cagato, in Polonia ha fatto uno storico sold out  che a distanza di una settimana non riuscì manco al Boss ... e non stiamo parlando del solito fenomeno alla Carrisi. Drupi è una star di primo livello anche in nord america .... dove lo credono però di origine pelle rossa ... vabbuò ... ora non so manco se campa ancora ... andiamo oltre che non vorrei fare grezze colossali. 

 

Un altra che si afferma nei novanta e che proviene dai quei "speciali" quartieri romani e che ha anche avuto un notevole successo in nord Europa e Canada è Giorgia

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=nCVCNkt-EYw

 

Negli stessi anni cominciava l'avventura della successo planetario della Laura Pausini ... 

 

http://www.youtube.com/watch?v=7WpjOU14gPc#t=75

 

Poi se qualcuno può spiegarmi perché se esistono Icone gay, ci sono anche antipatie da cagotto isterico e a me è parso proprio che sia il caso della Pausini. 

 

Ora lasciatemi chiudere questo post italiano con la cantante italiana sicuramente da me più amata e il suo Lybirith tratto da quel bellissimo album d'esordio che fu Pipe & Flowers

 

http://www.youtube.com/watch?list=PLE625B36340CD49E2&v=7kHP2uG4otA&feature=player_detailpage

 

... ma siccome l'adoro ... ci metto anche la mia preferita "So Delicate So Pure"

 

http://www.youtube.com/watch?list=PLE625B36340CD49E2&v=PPmMSXqbjO4&feature=player_detailpage

Link to comment
Share on other sites

Silverselfer

... Incredibile! Il Post della Pausini non è apparso ... che sia il segno del destino? Meglio non insistere XD

 

Siccome mi è piaciuto andare a random tra i ricordi musicali .... vediamo se ne riconoscete qualcuna di queste che ho particolarmente amato io. 

 

 

... angel, oh angel ... kick ass angels ... XD Loro erano gli Space di Avenging Angels. A me piacque tanto anche il primo album da solista di Robbie Williams che però fu un flop dal punto di vista commerciale e non credo che da queste parti sia arrivato ... a me piaceva particolarmente "Old Before I Die"

 

eh eh  .. si sente che all'epoca bazzicava Liam Gallagher ... peccato che non ha tenuto fede a questo testo e oggi lo dobbiamo sentir cinguettare facendo il verso a Bubblettone ... 

 

Il video di Halo di Texas s'ispira a Hong Kong express ... bella bella bella

 

 

Lilys - a nanny in Manhattan ... stile Blur

 

 

Questa mi fa abbronzare solo ad ascoltarla ... Smash Mouth - Walki' on the sun

 

 

Restiamocene al sole e rifacciamoci gli occhi con Sugar Ray - Every morning

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=qWkTRJZZ7m4

 

Bello e anche dotato di autoironia ... e non è gay! Questo mi fa venire in mente ... loro ... beh, questi li conoscete, ma io li preferisco quando si leccano le ferite per la loro esistenza vissuta sempre al limite ... RHCP - My Friends

 

 

Ma basta west coast ---> Lui è newyorchese fin nelle midolla ---> Moby

 

 

Messi così a raffica ... si coglie a pieno la differenza di stile tra le due coste americane e quanto New York sia vicina all'Europa ..

 

 

Anouk ... la cantautrice degli ossimori XD Che bella che è! Bella e brava ... e che grinta! Rimaniamo nello stesso groove con Sheryl Crow e run baby run!

 

 

No, Sheryl non è questa modella nel video ... no comment.

 

Questa è tanita Tikaram che io venero ... ma che ricordano solo io e una ristretta cerchia di suoi integerrimi estimatori

 

 

Di Bjork ho amato tanti pezzi, ma il video di questo lo trovo straordinariamente "happy"

 

 

Chissà se qualcuno di voi ricorda Blind Mellon, questo pezzo vendette molto ---> No Rain

 

http://www.youtube.com/watch?v=qmVn6b7DdpA

 

Magari con i The Verve è più facile ... Lucky man io la conosco a memoria

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=MH6TJU0qWoY

 

Chiudo con un paio di video dissacranti dei Bloodhound Gang ... Bad Touch la conoscete sicuramente nella versione degli Effel 65 

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=xat1GVnl8-k

 

Tenete presente che loro sono una sorta di Elio e le storie tese ... con le dovute differenze ... ma quanto deve il primo Eminem ai Bloodhound Gang?

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=Adgx9wt63NY

 

Ok basta ... stavolta credo proprio di aver messo tutto ... forse ...

Link to comment
Share on other sites

Pensavo che per terminare veramente questa sorta di archivio di rimembranze, bisogni dare un'occhiata anche al cinema. Evitando di nominare i film già citati, vorrei fare un viaggio tra le locandine e le colonne sonore dei film che hanno fatto la storia dei novanta e anche del cinema. In quanto, come già detto, in questi anni diventano quasi un tutt'uno.

 

Innanzi tutto la computer grafica rivoluziona gli effetti speciali e da questo traggono beneficio soprattutto i film come l'horror, il cinema d'azione e quello fantastico. Nasce anche un nuovo genere che mischia il cartone animato al cinema con attori veri, in realtà esempi già ne troviamo, ma ora tutto diventa assai più credibile.

 

Gli anni novanta iniziano proprio con "Chi Ha incastrato Roger Rabbit" e questo è l'ingresso in scena di Jessica Rabbit che, come tute le grandi dive, ci ha lasciato la sua celeberrima frase "io non sono cattiva, sono gli altri che mi disegnano così".

 

 

Continuando su questo filone arriviamo a The Masck interpretato da quel grande che è Jim Carrie, che in quegli anni irrompeva sulla scena cinematografica sconvolgendo tutte le regole della comicità ... mitico è il suo Ace Ventura, ma anche qui è sempre lui il vero effetto speciale che fa la differenza

 

 

Esempi del genere li troviamo lungo tutto il decennio, ma non sempre sono di qualità e quindi lasciano il tempo che trovano, cito solo Space Jam solo peché fu quasi una consacrazione di Michael Jordan e soprattutto la canzone I Belive I can Fly di Kelly è ormai entrata nel linguaggio comune come una massima popolare

 

 

The Mask è la trasposizione cinematografica di un fumetto. La computer grafica permette di materializzare per la prima volta in maniera credibile, degli eroi della carta stampate. La prima vera operazione di successo seria, cioè senza la volontà di creare un prodotto "simpatico" o di "commedia" è The Crow. Il fumetto è un prodotto di nicchia, molto gotico e sicuramente rientrante nella categoria horror, almeno per quegli utenti che rabbrividiscono quando incontrano un gatto nero.

 

Questo film è interpretato dal figlio di Bruce Lee, attoruncolo di B Movie action di nessuna statura artistica, ma in questo film trova la sua dimensione congeniale che lo consacrerà divo ... peccato che durante la lavorazione Brandon Lee muore ammazzato da un colpo di rivoltella misteriosamente non caricata a salve. Il film sarò terminato con l'ausilio degli ologrammi digitali, dando ulteriore conferma che gli effetti speciali oramai possono supplire a tutto.

 

Non può piovere per sempre ...

 

http://www.youtube.com/watch?v=Cyo-gH_8BL0

 

Ci saranno degli altri film sul corvo e persino una serie tv, ma a riprova solamente che gli effetti speciali non possono supplire al talento e soprattutto all'idea. In ogni modo si apre al genere gotico e soprattutto al fumetto al cinema. Sarà Tim Burton a trovarsi a suo agio in questo nuovo filone ed è lui ad avere l'intuizione di rimetter mano al super Hero gotico per eccellenza "Batman". Il personaggio non è nuovo a questi esperimenti e quindi l'esperimento è più difficile in termini di originalità, ma Tim non teme rivali e il su primo film sbanca, ma sarà nel secondo che tocca l'apice realizzando la Catwoman più nella che sia mai stata filmata e dire che molti ci avevano provato e tanti altri fallirono dopo di lui ...

 

In questo contributo vediamo Miss Kitty diventare Catwoman, non è un video musicale vero e proprio, ma non c'è parlato e come in un film muto, le immagini sono raccontate dallo screen play, in questo casi di Danny Elfman che io adorrrrro ... vedrete che non ci sarà bisogno delle parole ...

 

 

Tim Burton proveniva da un altro grande successo, un'altra favola gotica che si chiamava Edward mani di Forbice, interpretato dai suoi attori preferiti Jonny Deep e Winona Rider ... musiche sempre di Elfman e tristi certo ma tanto romantiche ...

 

 

Basta mestizie ... e che cavolo ... allora ... gli effetti speciali sconvolgono ogni genere di cinema, anche la commedia ne sarà condizionata ... Soprattutto si assisterà al tripudio del politicamente scorretto, nel senso che gli effetti speciali possono spingere la cattiveria che induce al sorriso fin oltre quello che era consentito prima. Ecco dunque che il segreto di Mamma ho perso l'aereo sta proprio con l'efferatezza con cui il bambino solo in casa castiga i due ladri malintenzionati in maniera a dir poco sadica, ma si può perché in fondo è quello che siamo abituati da sempre a vedere con Tom e Jerry, no?

 

Inserisco il trailer perché musicalmente parlando è la classica commedia natalizia newyorchese

 

 

Riguardo i film Horror; Beh, i Vampiri sono quelli che più si avvantaggiano di questo romanticismo gotico. Intervista col Vampiro è e rimane il capostipite di questo nuovo genere che arriverà fino a Twilight.

 

Ho scelto la sigla dei titoli di coda perché nel contributo ci sono belle scene tratte da film, ma soprattutto perché si tratta di Sympathy for the Devil, cover dei Guns & Roses dell'originale dei Rolling Stones. Sostanzialmente, quello che si lascia intravedere solo nel film, è la verità più scottante sui vampiri: Essi sono come angeli della morte, incapaci di dare la vita ... ergo non gli si fa più duro. Sono impotenti e la verginità è solo un'aroma nel sangue che sorbono. Qualcuno lo vada a dire a Bella perchè sarà pure vero che un diamante è il miglior amico delle donne ma ...

 

http://www.youtube.com/watch?list=RDogVIzR0RfAQ&feature=player_detailpage&v=d6UsdiJldmo

 

Basta .. basta con il gotico e non lo metto il contributo su Underworld, preferisco continuare con i Guns & Roses e You Could be mine colonna sonora di Terminator 2

 

http://www.youtube.com/watch?list=RDogVIzR0RfAQ&feature=player_detailpage&v=CzB5hFINC_k

 

Beh, come non citare anche Pretty Woman e i Roxette che ne firmarono il tema musicale: It must be love

 

 

Se parliamo di film storici e scene mitiche, come rpescindere dalla sena del ballo in Pulp Fiction

 

 

Volendo tornare al tema degli effetti speciali e di quanto nei novanta hanno stravolto la metrica delle sceneggiature cinematografiche, quasi annullandole totalmente ... come successe al secondo film di Matrix - Reloaded. Questa scena di oltre sette minuti è tratta pari pari dal film, qui ci trovate lo screen play del film e non sentite gli effetti sonori super realistici che, invece, nella super mega sala con sistema 5.1 vi avrebbero fatto persino sobbalzare le poltrone ... ma otto minuti senza una parola .. e nel film non è che ce ne siano neppure durante i dialoghi. Lessi una recensione che all'epoca lo definiva un orgasmo visivo ... ecco, credo sia il modo giusto per definire questo cinema che, diciamolo però, non taglia le musiche, al contrario ... come nel film muto, vi ricorre per riempire il vuoto di una trama che va avanti per stereotipi basici: il buono, il cattivo e la giustizia contro il crimine, il male contro il bene, i santi profeti con l'apocalisse da scongiurare ...

 

 

Basta così.

Link to comment
Share on other sites

Dragon Shiryu

a proposito di cinema: non so se sono già stati, ma mancano due film cult (a parte quelli della Walt Disney come Il re leone). Jurassic Park e soprattutto Titanic!

Edited by Dragon Shiryu
Link to comment
Share on other sites

Sì, in realtà ne mancano molti ... ricomincio proprio seguendo il filone romantico. Inevitabile in tal senso evitare di nominare Ghost del 1990 con Unchained melody.

 

 

I film romantici degli anni novanta hanno una componente drammatica prevalente. Non è un dettaglio da poco per il cinema americano votato al lieto fine. Nel caso di Ghost lui è morto e quindi alla fine se ne va in paradiso, certo è comunque un lieto fine, ma comporta una separazione. Gli ultimi dieci minuti di questo film fanno comunque salire il colesterolo a livelli killer.

 

In ogni modo, il lieto fine rimane il must commerciale del cinema americano e non per niente sarà proprio la prostituta cenerentola di Pratty Woman, contemporaneo a Ghost, a subissare il successo di Ghost. Tuttavia il film successivo che scelse Julia Roberts, non molto famoso, fu Scelta d'Amore, traduzione assurda del titolo originale Dying Young. Purtroppo non trovo niente oltre la mielosa Soundtrack, ma il senso è lo stesso di Ghost, tranne che fanno i salti mortali per non dire che alla fine lui dovrà comunque morire di leucemia.

 

Ce ne sono molti altri su questo filone melodrammatico, ma sono ammorbanti e musicalmente irrilevanti. Salvo solo Il Principe delle Maree che vede alla regia una fantastica Barbara Streisand ed ovviamente la colonna sonora non può che essere cantata da altri - Places that belong to You

 

 

Comunque stiamo sempre nei primi novanta. Come ho già detto, la scena sarà sempre più dominata dal progresso tecnologico che mette a disposizione la computer grafica. Il film che riesce a coniugare questi due aspetti: romanticismo e nuove tecnologie sarà Titanic che "ovviamente" è di Cameron.

 

C'è veramente bisogno di dire il titolo di questa song? Inserisco un contributo con traduzione del testo, tanto per capire il senso del romanticismo di quegli anni.

 

 

Ora dovrei parlare della Disney ... La Disney negli anni novanta vive un travagliato momento finanziario proprio a causa della nuove tecnologie che rivoluzionano in particolar modo il disegno animato. Nel 1986 una società di Lucas (quello di Guerre Stellari) venne acquisita da un tale di nome Steve Jobs. Da quel momento la Pixar inizia a lavorare su delle nuove tecnologie di animazione. Si tratta più che altro di nuovo software ma anche hardware molto pratico, tutto finalizzato alla realizzazione di una realtà virtuale iperealistica. E' un po' lo spirito che ha sempre animato ogni idea di Jobs: portare nel mondo reale la realtà virtuale.

 

Inutile che vi faccia l'elenco dei nomi di chi Jobs chiamerà a realizzare il suo progetto, li trovate su wikie, interessante è come degli ingegneri si trovino a fare arte nel momento che maneggiano la realtà quotidiana, La Pixar agli albori degli ottanta non ci prova neanche a realizzare dei veri e propri film; tuttavia ha bisogno di realizzare dei corti per sperimentare i propri prodotti, anche per darne una demo ai possibili compratori. E' così che nasce Luxo Junior, cioè dall'esigenza di provare un nuovo algoritmo che rivoluzionerà il sistema di ombreggiature delle animazioni. Il successo della piccola lampada da scrivania ne farà il logo della Pixar.

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=Hrnz2pg3YPg

 

Ci tengo a sottolineare che ci troviamo nel lontano 1986. Guardando questi pochi minuti si capisce come in quel esatto momento il cartone animato tradizionale è stato superato. Lo dico non solo per l'algoritmo portentoso, ma proprio nella narrativa minimalista che trasferisce il mondo fantastico del cartone animato tradizionale, nella realtà quotidiana. Da quel momento, anche se ci metterà almeno un decennio per svilupparsi, le storie di animazione diventeranno una metafora della realtà trasposta in un immaginario che appartiene agli adulti e non più alla favola per bambini. Si tratta di una sorta di rivoluzione anche dal punto di vista della struttura narrativa. La favola ha le sue regole e la Pixar le stravolge tutte.

 

Nella storia di Red del 1987, Lasseter è chiamato a realizzare un micro corto in cui ci sia della pioggia che provi quanto un nuovo software sia in grado di fare. Lui realizza un piccolo capolavoro in cui appare per la prima volta la figura antropomorfa di un clown. Per il vero il clown lo trovo interessante solo come termine di confronto con il mondo inanimato. La Pixar predilige quella forma, infatti il monociclo è il vero protagonista. La Pixar degli ingegneri è sicuramente più portata ad animare gli oggetti, identificandosi in loro, dandogli un'anima straordinaria.

 

 

Ovviamente avrete notato anche le musiche, tutte strumentali e sicuramente jazz, Il Jazz non è roba per bambini. Qui stiamo proprio all'antitesi del film musical alla Disney.

 

Nel 1988 la Pixar si accaparra addirittura un premio Oscar con Tin Toy a riprova del valore artistico dei suoi prodotti, nati assolutamente senza alcuna ambizione commerciale.

 

 

Il contributo è scadente, ma qui ci sono in ballo i diritti d'autore e questa è la sola versione integrale che ho trovato. In ogni modo, a mio modesto avviso, qui la tecnologia finisce in secondo piano. Il bambino è tutto tranne che realistico, nonostante questo "è un fottuto bambino" nel senso che non c'è assolutamente finzione, il cartone animato riproduce un infante nella sua natura e lo fa sbavare senza alcuna voglia di fargli sconti, la bava è schifosa e i bambini sono inconsapevolmente dei killer.

 

Intanto Jobs che ha scelto Lasseter proprio perché in linea con il suo punto di vista, ha deciso di abbandonare l'hardware e dirottare sulla sezione creativa i relativi investimenti finanziari. Ne nasce Knick Knack ...

 

http://www.youtube.com/watch?v=ctMYgRzQxPc

 

Qui l'effetto grafico da notare è una roba nota come "mille foglie", ma potrei anche sbagliarmi in merito. Si tratta dell'evoluzione della tecnologia della pioggia, cioè il controllo simultaneo di centinaia di dettagli in movimento scoordinato. Lessenter riassume tutto con la neve nell'ampolla del piccolo pupazzo di neve dell'Alaska. Ma quello che m'interessa è ancorala narrativa. L'omino di neve è chiuso nella sua ampolla mentre i desideri sono al di fuori di essa. E' una storia tristissima nonostante faccia sorridere. Siamo nel 1989, in quel fatidico anno in cui il mondo fu sconvolto dalla rovina di quella realtà finta nata dalla guerra fredda. C'era stato il lunedì nero di wall street. La foresta Amazzonica bruciava a ritmo di un intero continente al giorno. Regan introduceva la deregolamentazione del mercato e aziende come la Panam buttavano per strada centinaia di lavoratori. Pensate a questo mentre guardate quell'omino che cerca invano di uscire dalla sua ampolla.

 

La Disney sa bene dalla conta dei soldini che diminuiscono in cassa che deve accaparrarsi Lessenter, è lui che ha la metrica giusta per realizzare storie completamente nuove. Lessenter però non cede alle lusinghe milionarie della multinazionale, tuttavia convince quelli della Pixar a realizzare insieme alla Disney il loro primo lungo metraggio. Siamo nel 1995 e il film si chiama Toy Story.

 

 

In questo contributo c'è la sintesi tra Pixar e Disney. Si tratta di un corto metraggio in pieno stile Lessenter. Il punto di vista è sempre dell'oggetto inanimato, tuttavia esso ha una forma antropomorfa. La musica è quella della Disney con il cantato e tutto, niente jazz o qualsiasi cosa che non possa piacere a tutti quanti. C'è da riconoscere che senza la Disney, Lessenter e la Pixar non sarebbero stati in grado di realizzare un prodotto commerciale fruibile a tutti. Resta il fatto che da qui in poi, le storie dei cartoni animati saranno sempre meno fantastiche e sempre più alternative al cinema per adulti.

 

La Pixar cosa trasse dall'esperienza con la Disney lo vediamo dal corto "il gioco di Geri" con cui vinse l'oscar nel 1997.

 

http://www.youtube.com/watch?v=TwCPF9tgI24

 

Il punto di vista narrativo non è quello dei pedoni degli scacchi, come sarebbe successo in passato. Il vecchietto al parco è l'evoluzione del bambino perfido di Tin Toy, ma la controparte è se stesso. Tutto continua ad essere pervaso da una solitudine interiore che analizza la follia umana. La musica non è più jazz, ma c'è una fisarmonica che fa molto Parigi. In tutto ciò non vi è traccia di favola e musical.

 

Le collaborazioni con la Disney continuarono con la realizzazione di Monster & Co. e poi Alla ricerca di Nemo, con cui vinsero l'Oscar nel 2003 o 4, non ricordo bene. Tuttavia, i rapporti si deteriorano tra le due compagnie. Jobs non era tipo da farsi raggirare e quelli della Disney avevano in cantiere la realizzazione di Circle 7, uno studio di animazione che aveva l'ambizione di far concorrenza proprio alla Pixar. Parliamoci chiaro, era nelle loro intenzioni accaparrarsi tutto il capitale umano messo insieme da Jobs.

 

La Disney forte della proprietà dei diritti sui personaggi realizzati insieme alla Pixar, iniziò un lungo braccio di ferro che si risolse, ahimè, con la poco favolistica realtà del pesce grosso mangia pesce piccolo.

 

Sì, probabile quello che vi ho raccontato non lo conoscevate, non lo volevate sapere e sicuramente non fa parte del patrimonio dei vostri ricordi. Sapere comunque fa sempre bene e almeno la smetterete di sdilinquire dinanzi a quelle robe disneiane che ... come sosteneva il coinquilino del mio ex: Sono la prova che l'amore vince sempre e chi dice di no, ha dei seri problemi con la realtà. Giusto per dire ... Walt Disney simpatizzava per Hitler e con i suoi prodotti ha sempre e solo fatto propaganda per i valori tradizionali in cui un buon americano "deve" riconoscersi.

 

Giusto per stemperare la polemica, perché non chiudiamo con una altro grande film dell'epoca? ---> la famiglia Addams ---> Lui era MC Hammer, poi diventato solo Hammer e che non so io ...

 

 

Ok, a chi la racconto! Io detesto i cartoni animati della Disney e ho trascorso gli ultimi due anni in una condizione simile a quella di Mercoledì nel campo Chippewa ... in una casa dove si ascoltavano solo musical e quando non c'erano si facevano dei karaoke sulle note di cantanti melodici ... ho frequentato un'associazione dove tutti sorridevano e si salutavano con i bacini sulla guancia e si applaudiva alla qualunque ... ho i calli alle mani! Ho scoperto a mio discapito che l'appellativo "gay" sta proprio ad indicare "gaio" a tutti i costi ---> Tutti vogliono essere felici e cantare e ballare ----> come dice Mercoledì dopo la tortura della felicità a base di musical della Disney.

 

 

Brindo a voi e alla mia ritrovata mestizia ... sto sorridendo!

Link to comment
Share on other sites

  • 2 weeks later...

Che palle! Non volevo far diventare questo topic una mia discettazione personale su temi vari. Quindi chiedo scusa agli estimatori dei musical ... anche quelli della Disney. Del resto chi vi parla riesce a guardare solo quelli dove si balla rigorosamente il tip tap ... ebbene sì, io adoro il tip tap ... quindi credo proprio di non poter esprimere pareri al riguardo. 

 

Man mano che realizzavo questo topic, ammucchiavo in una playlist tutti i pezzi degli anni novanta per trovare qualche spunto ... ora mi ritrovo una collezione di canzoni veramente considerevole e non so che farne, quindi posterò qui qualcosa ... 

 

Ad esempio, ho notato che nei novanta staccare la spina alla chitarra divenne proprio una moda, e lo stile "acustic" ha finito per influenzare molta musica. Qui ci sono i Goo Goo Dolls e la loro celeberrima "IRIS"

 

 

... e chi non si ricorda dei Sixpence e la loro Kiss me ---> Lo sapevate che loro sono una di quelle band che cantano le lodi del Signore nei raduni evangelici?

 

 

Rimaniamo in zona evangelica ma dal punto di vista socialista, quindi Joan Osborne e la sua bellissima One of Us

 

 

Lui è Eagle Eye Cherry, nome assolutamente vero del fratello della più nota Nene, entrambi figli del famoso Cherry che sarà pure stato un grande musicista, ma con i nomi da dare ai propri figli ... 

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=OKC9jfg5ky0

 

Loro sono le Hole, capitanate dalla moglie di Cobin e amante di Corgan ... di cui ora proprio non riuscirò a ricordarmi il nome ... in ogni modo credo che in questo pezzo si senti lo stile pumpkins

 

 

mentre quest'altro loro pezzo puzza molto di nirvana

 

 

Scorrendo tutti questi nomi, mi accorgo di non aver menzionato pezzi da novanta tipo Green Day o REM ... ma sì .. questo topic non finirà ((((MAI)))) Per ora chiudo la prima parentesi playlist con un ultimo pezzo celeberrimo "MMMMM MMMM MMMM" no, stavolta non mi sono dimenticato il titolo della canzone, loro sono i Crash test dummies

 

Link to comment
Share on other sites

Quando si cerca di ricordare il passato si tende a valorizzare quanto vi è nato e poi sviluppandosi ha influenzato i nostri giorni. Eppure, contemporaneamente al nuovo che avanza, qualcos'altro esaurisce se stesso. Negli anni novanta sono artisticamente scomparsi dei nomi molto importanti della musica. Ora cercherò di  raccontarne qualcuno sperando d'incuriosire almeno uno di voi perché sono dei cantanti veramente importanti.

 

Inizierò con George Michael. Ora chi ha vissuto i novanta e specie gli ottanta sarà saltato sulla sedia dicendosi "ma come! George Michael è scomparso?". Ebbene sì ... a partire da chi nei novanta c'è solo nato, questo nome è qualcosa che si ricorda appena.

 

Prima di tutto c'è da dire che George Michael non è mai stato un icona gay pur essendo sempre stato "frocissimo". Trattasi di uno di quegli idoli delle adolescenti che per gran parte della sua carriera si spacciò per etero convinto.

 

Ma partiamo dall'inizio. Georgious  Kyriacos Panayotou (chissà se l'ho scritto bene?) è per metà greco e questa sua origine mediterranea lasciava presumere una certa virilità machista ... Ma lasciamo stare questa polemica e concentriamoci sulla musica. 

 

George inizia a fare musica con il suo amico "del cuore" Andrew Ridgeley, di cui non si è mai capito bene che ruolo avesse in quanto suonava la chitarra? Si ma la usava più come un elemento coreografico ... Faceva i coretti? Si ma la sua voce non se la ricorda nessuno ... Diciamo che il ruolo nella loro musica lo espletava tra le lenzuola? ---> cattiveria ---> Credo che siano stati veramente una coppia e lo sono rimasti allungo. Tuttavia, musicalmente parlando, contava niente e personalmente trovo ridicolo che ancora oggi neghino l'evidenza.

 

Insieme formano gli "The Executive"; con loro c'è anche un compagno di scuola "David Austin"  - chitarrista e per il vero sarà lui a formare la coppia artistica con George, tant'è che ancora oggi lo segue ovunque. La loro band ha vita breve anche per via della morte prematura di uno dei componenti. Per "ovvi" motivi George e Andrew rimangono insieme, formando il duo che passerà alla storia come gli "Wham!"

 

Siamo agli inizi degli anni ottanta e la scena musicale è dominata dal glam rock o punk da una parte ed è pervasa dall'altra dal pessimismo dark tipo Joy Division o The Cure o Siouxe .... Per George sembra proprio non esserci spazio. Lui ha una voce tipo Michael Jackson e chi ascolta solo i suoi dischi è convinto che sia nero, tant'è che le uniche radio che lo passano sono le stazioni black. 

 

Grazie soprattutto a questa peculiarità di George che riescono a strappare un buon contratto discografico e nel 82 esce questo bel singolo "Wham rap - enjoy what You dot" Un inno all'edonismo contro il conformismo borghese ---> il singolo verrà ripubblicato in seguito perché non riesce ancora a sfondare, anche se poi sfiora la top 40 in UK ---> questo video sarà realizzato dopo la pubblicazione del primo album.

 

 

Il successo arriverà solo dopo l'apparizione televisiva a Top of the Pops. Questo è il lancio del loro album proprio  nel noto programma tv.

 

 

Carini no? Certo che erano ancora molto naif, ma questo ce li rende molto più genuini ... per la cronaca Andrew è quello che non fa niente XD ---> mentre da menzionare sono le coriste, costituiranno un elemento fondamentale nella musica di George ---> Oltre ad allontanare lo spettro dell'omosessualità della coppia, comparendo sempre nei loro video come partner più che come semplici coriste. Dee C. Lee (la biondina) diventerà poi la voce degli Style Concil. 

 

George emana feromoni che mandano in tilt le ragazzine e il successo del loro primo album "Fantastic" lo consacra a sex symbol. Avrete notato che lui fa del rap e fin da allora era un genere molto macho ---> ora vi starete domandando "ma come si poteva non accorgersi ..." ----> ovviamente perché erano dei Bad Boys

 

 

A parte la facile ironia data dal senno di poi, le tematiche delle loro canzoni inneggiano all'edonismo e alla ribellione... anche se poi se ne vanno in vacanza al Club Tropicana ...

 

 

Gli Wham! Sono gli outsider della scena pop del momento. I padroni delle hit parade si chiamano Duran Duran & Spadau Ballet mentre la trasgressione è quella mutuata dal guru  Malcom Mclaren attraverso i Culture Club di Boy George ... eppure le note di George Michael hanno una marcia in più e alla fine il loro primo long playing sbaraglia la concorrenza, facendoli diventare i numero uno nelle vendite.

 

Cos'è che sta facendo sfuggire al controllo del management artisti come gli Wham! o, per esempio, Madonna? Sono i video musicali e la televisione ... non per niente c'era qualcuno all'epoca che cantava "video kill radio star". Il fenomeno però, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, non sta nell'immagine che questi nuovi idoli sanno proiettare. Le case discografiche spendono pacchi di quattrini per la realizzazione di video sempre più elaborati e promossi con Premiere da film cinematografico, ottenendo anche un ritorno economico considerevole ... tuttavia, gli Wham! come Madonna, da outsider e quindi "liberi" diventano i veri padroni della scena ... sarà mica perché loro si esibiscono ancora dal vivo? Sanno usare il playback come gli  atri, ma gli altri non sanno neanche come si accende un microfono? Sarà mica la tanto schifata gavetta che gli altri evitano passando per i salotti dei discografici? In ogni modo sono artisti scomodi perché ancora credono nella propria arte e quando la casa discografica degli Wham! pubblica un megamix con tutti i brani di Fantastic non usciti come singoli, loro convocano una conferenza stampa in cui disconoscono il disco e invitano i fans a non acquistarlo ... io il contributo lo metto, ma solo per cronaca perché in effetti non vale gran che ... 

 

 

Gli Wham! non usano dire grazie neanche a chi gli scrive buone critiche e questo fa sì che molti aspettino il loro secondo album pregustando una succulenta stroncatura. Forse per questo che l'album Make It Big, è preceduto da due singoli. Il primo è una bomba che schizza in testa alle classifiche europee e americane, ma il successo che ammutolisce tutti ha un punto debole. Wake me up before You go go è una roba pop tale che fa arricciare il naso proprio a quei critichi cui piacevano prima e li bollano come maggiori esponenti dell'effimero bubblegum po che impazza in quel momento.

 

 

Dove sono finiti i bad boys con il chiodo che volevano una vita spericolata? Qui indossano magliette con su scritto "scegli la vita" e soprattutto i soldi. Siamo negli anni ottanta e il consumismo è religione di stato. Piacciano o meno, questi Wham! rivoluzionano il costume ... adesso capite perché Berlusconi va in giro con due dita di fondo tinta?  

 

Intanto la chitarra che imbraccia Andrew è sempre meno credibile e qualcuno inizia a domandarsi quale sia il suo ruolo in quel duo dove George praticamente fa tutto da solo. La scelta di far uscire anche un secondo singolo prima dell'album lascia pensare a molti che oramai il duo non ha più ragione di esistere. Per giunta nel video di Careless Whisper George compare per la prima volta senza Andrew. Tuttavia questa è forse la sola canzone firmata in coppia con il suo compagno di sempre ... scritta a 17 anni sull'autobus mentre tornavano da scuola ...

 

 

Io farò anche un peccato a pensare male, ma a me pare proprio un addio e non certo alla tipa nel video. Secondo me Andrew apparteneva alla mia specie e mi sa che ne faceva passare di dispiaceri al povero George! Tuttavia, il mercato a quel punto della carriera imponeva anche a loro le regole del successo e il secondo album degli Wham! era atteso nei negozi di tutto il mondo. Freedom anticipa l'avvento di make It Big .. il duo pare di nuovo unito ...

 

 

Tuttavia a chi pensa male come me, la storia consegna tanti indizi sulla loro "crisi di coppia". George in quell'anno partecipa attivamente alla realizzazione di Band Aid (precursore di USA for Africa) e sempre sotto natale pubblica un 45 giri senza lato B, nel senso che sono editati entrambi i brani con dei video. Il primo è questa canzoncina qui che sono certo conoscerete tutti ---> Let's Christmas. Inserisco il video integrale perché secondo me me è emblematica la storia che racconta il desiderio di George per la ragazza dell'altro ... capisci a me ...

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=60obcSGXAHQ

 

Io lo so che sono capace di farmi dei film mentali eccetera ... tuttavia, quel "buon natale e grazie ..." pare un rancoroso addio. Anche la storia di George che guarda la ragazza di lui ... sapendo come stavano le cose, non posso credere che quando George scriveva quei versi stesse pensando effettivamente di desiderare la fidanzata di Andrew, o no? Piuttosto soffriva per il solito porco bisessuale che s'innamora per quella che lui "desidererebbe" essere, almeno essere al suo posto.

 

Ulteriore conferma a questa tesi arriva con l'altro brano su quel 45 giri - Everything she wants 

 

 

Questa song parla di divorzio e ok ... ora noi sappiamo che Geroge è gay ed è lui che scrive il testo. I pronomi inglesi permettono di giocare sul maschile e femminile, quindi non pensate che lui si riferisca a una donna e prendiamo per certo che stesse in coppia con Andrew ... che ne viene fuori? Lui che implora chiarezza perché dubita che il suo partner gli rimanga accanto solo per il denaro del successo. Ci sono anche le immagini che ritraggono un Andrew visibilmente sereno e che si diverte, mentre George non si fa scappare un sorriso per tutto il tempo ... Alla fine io mi sono fatto l'idea che tra loro due ci fosse una presenza femminile e che quella non fosse la prima volta, ma a differenza che in passato "lei voleva tutto" .. anche il cuore e non solo il passero ... giusto per parlare chiaro ... 

 

Seguirà un tour in Cina e George ci trova gusto a tessere l'elogio del comunismo ... cioè, stiamo parlando della stessa persona che cantava Wake me up before you go go ... conoscendo il personaggio anche per le vicende che lo vedranno coinvolto in futuro, George reagisce alle difficoltà mettendosi di traverso. Si anima di un certo spirito autolesionista e se cade allora vuole sfracellarsi solo per farti dispetto. In quel momento era all'apice della sua carriera eppure era incazzato e rispondeva di traverso anche al padreterno. 

 

Gli Wham! si scioglieranno nel 86 con il singolo Edge of Heaven

 

 

Trattasi di un divorzio consensuale e George non riuscirà mai a fare a meno di provvedere allo scapestrato compagno di una vita intera. Intanto scrive un bellissimo pezzo che si titola proprio "A different corner". In cui George è spaventato dalla solitudine e si sforza di trovare un nuovo punto di vista che lo salvi dal rancore per una fine arrivata troppo lentamente, stillando lacrime da quanto di bello c'era stato...

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=IPWHkK-_a_A

 

Aiuterà persino Andrew per il lancio della sua carriera da solista

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=uVbXsNAJCUg

 

La carriera di Andrew termina prima di cominciare sostanzialmente perché a lui non gliene importa più di tanto e si ritira con la sua compagna in Cornovaglia e entrambi campano da milionari con i soldi dei diritti d'autore ... che sia proprio Keren Woodward la tipa cui si riferiva George nel video di Let's Christmas?

 

 

 

Mi sono dilungato troppo ... la seconda parte della biografia di George Michael che terminerà nei novanta, la scriverò prossimamente ...

Link to comment
Share on other sites

@Silverselfer Mi piace molto quello che scrivi, anche se alcuni artisti (italiani soprattutto) non sono degni di essere citati secondo me ;)
Grazie per aver messo il mio Duca Bianco ;)

Link to comment
Share on other sites

 

 


alcuni artisti (italiani soprattutto) non sono degni di essere citati

 

Bada che non sto selezionando nulla ... per il vero vado un po' a random ... e comunque sono convinto che il meglio non si possa scindere dal peggio, in un certo senso sono complementari ... poi ci sarebbe da capire quale metro si usa per definirli tali ---> la bellezza? ---> Esiste qualcosa più ingannevole del bello? Specie poi se lo si confonde con il piacere che è soggettivo ----> Sicuramente l'artificio tecnico sarebbe un buon indizio di qualità ... ma da solo non basta ---> D'avvero non saprei definire il meglio o distinguerlo dal peggio senza ricorrere al mio metro personale di giudizio ... che indubbiamente spesso coincide con quanto è considerato "meglio" dall'opinione comune ----> quello che è certo è che è "meglio che la smetta subito con questi discorsi contorti ---> le mie meningi tendono a rivoltarsi come sta succedendo al mio stomaco dopo aver cenato con una disgustosa parmigiana che sono riuscito a bruciare persino nel micro onde ----> e fuori continua a piovere ... Bah, meglio procedere con il contributo alla playlist.

 

Oh! Su di lei bisogna proprio tornare "PJ Harvey" ----> Inserisco un contributo live perché con PJ è doveroso ... non esiste nulla di più ruvido delle sue melodie grattate sulle corde di una chitarra elettrica ...

 

 

Ecco, ad esempio PJ Harvey fa tutto quello che non si dovrebbe fare per realizzare qualcosa di "bello" eppure la sua musica è sicuramente "il meglio" ---> Basta ... basta e basta .... andiamo avanti.

 

Oh cazzarola (!!!) Ecco un altro di cui non ci si può assolutamente dimenticare "Lanny Kravitz" ---> Beh, non credo che abbia bisogno di presentazioni ...

 

 

Lui è uno che riesce ad essere tutto ---> meglio, peggio e soprattutto bello e .... lo sapevate che ha un piercing sul pisello? Ok, non c'entra un cazzo ... anche se su' "l'entrare" in relazione al cazzo unitamente al piercing ... ha un senso XD

 

Questo contributo alla playlist è diventato un promemoria di artisti su cui tornare ---> Lei è Mrs Lauryn Hill ---> Inserisco questo contributo anche se lei ha sicuramente cantato pezzi più importanti, tuttavia il video è meraviglioso e cattura l'essenza di New York ... a guardarlo pare di sentirne gli odori oltre che i suoni di quelle strade ... bello per me, ma chissà se lo sarà anche per voi?

 

 

Un cosa è certa ----> Il mio spirito Bi con Lanny e Lauryn si sente decisamente appagato XD

 

Ma sì ... continuiamo a volare alto ... altissimo con la voce di Macy Gray

 

 

Ecco, no? Ascolti uno dietro l'altro questi meravigliosi pezzi e sei portato a credere che gli anni novanta siano stati fantastici ... allora inserisco Marky Mark 

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=-eSN8Cwit_s

 

... anche Good Vibration ha il suo motivo d'essere, anche perché mi ha fatto ricordare dell'Acid Jazz nei suoi passaggi al piano .. e anche su questo mi devo ricordare di tornarci ... basta così altrimenti questo post diventa il glossario di una sorta di "Tregatti" della musica anni novanta XD

Link to comment
Share on other sites

Ora vedo di terminare di raccontare George Michael ...

 

Eravamo giunti al momento in cui gli Wham! si sciolgono.

 

Vi sarà capitato di avere qualche amico/a fidanzato fin dall'adolescenza con la stessa persona  ... Io ad esempio ho incontrato l'amore della mia vita proprio a quella tenera età, quindi parlo con cognizione di causa. Poi, com'è capitato a me, ci si lascia e ci si riprende eccetera ... ci si può anche arrivare ad odiare, ma si rimane comunque uniti. C'è qualcosa di unico che si è condiviso che non è possibile cancellare. George Michael e Andrew Ridgley si sono conosciuti a scuola e poi hanno condiviso un'avventura fantastica che li ha uniti per la vita ... solo che certe cose si comprendono molto in là con gli anni. 

 

Nel momento in cui siamo George è molto confuso; immagino proprio riguardo alla propria sessualità. Lui gay che s'innamora di un bisessuale proprio nell'età della formazione del carattere e ci rimane assieme molto allungo ... non è difficile credere che abbia avuto una visone distorta dell'omosessualità. Lo si intuisce anche dal tenore dei testi nelle prime sua canzoni. Lui che rintuzza Andrew che fa la parte del bravo ragazzo, a godersi la vita in modo edonistico e soprattutto ribelle, intonando un rap che vorrebbe essere aggressivo più che trasgressivo ... tutti indizi che per me parlano la lingua di un bisessuale.

 

George in UK è una star di prima grandezza e i tabloid non lo mollano un attimo. C'è da dire che Boy George si era preso una cotta per lui e non ne faceva mistero. Boy George mi offre un buon termine di paragone. Lui è la quinta essenza della frocitudine e non ne fa alcun mistero, anzi, la vive con orgoglio. Ebbene, anche lui come George ha vissuto un amore intenso e travagliato e soprattutto clandestino (almeno nelle intenzioni) con un bisessuale, cioè il batterista dei Culture Club. Tuttavia lui ne aveva consapevolezza e ad esempio, diceva palesemente che secondo lui i bisessuali erano solo dei gay che non si accettavano ... vi dice niente questa affermazione? Non è forse l'opinione comune a tutto il mondo gay? Questo per dire che Boy George era omosessuale e nella sua consapevolezza di genere giudicava qualcosa che ovviamente non poteva capire, alla pari di quegli etero secondo cui l'omosessualità è una devianza mentale. 

 

Secondo la mia tesi per George è diverso perché lui ha frainteso la propria omosessualità con la bisessualità del suo compagno. In un certo senso, lui vive la sua criticità di genere non in rapporto all'eterosessualità, bensì alla bisessualità. Ora non voglio partire per la tangente lanciandomi in uno dei miei pistolotti ... tuttavia, se uno deve definirsi omosessuale rispetto all'eterosessualità lo fa ricalcando uno schema tradizionale, come per esempio la coppia, la famiglia o le adozioni gay. Se lo fa in rapporto alla bisessualità è un uomo perso, cioè non ha riferimenti ... i bisessuali esistono solo come individui e l'unico concetto di aggregazione che concepiscono è la rivoluzione, poco importa quale, basta che ci sia da sovvertire un ordine precostituito. 

 

George si trova davanti all'ambiguità dell'essere libero e l'essere solo e che si fa quando ci si sente persi? Si parte ovviamente ... si va lontano ... si esplora. Lui sceglie l'america dove è sì famoso, ma sicuramente quello è un paese immenso e di star ce ne sono a pacchi, non come nel regno unito ... 

 

George vive con discrezione ed evita con cura le feste con il red carpet. Probabile che inizia qui ad avere il gusto del sesso occasionale in certi postacci, come quel cesso pubblico dove tra qualche lustro verrà pizzicato dalla polizia mentre lo prendeva in bocca a mezzo vagabondo. Tuttavia dovrà passare ancora molto tempo. Per il momento vuole ancora essere bisessuale e viene avvistato mentre fa shopping con Prince. Lo so che molti di voi non sanno chi è Prince ed ecco chi sarà il prossimo di cui vi parlerò. Per il momento vi basti sapere che è un esteta elevato alla potenza infinita, cioè un bisessuale che desidera sessualmente solo un maschio, cioè se stesso. Trattasi di un genio incommensurabile che vive recluso nel suo castello dorato che definisce paradiso, circondato da una corte adorante accuratamente selezionata per affinità elettive. George non si sa in che rapporti si lega con il Principe di Minneapolis, ma sicuramente tra i due c'è moltissima stima reciproca ed ecco la prova.

 

http://www.youtube.com/watch?v=f6QjDC1CkFM

 

Sign o' the time venne dopo il grandissimo successo di Purple Rain, la sua prova del fuoco che ovviamente superò a mille, ma a noi c'interessa in relazione a George Michael, che è chiamato a dare una prova del suo talento proprio qualche tempo dopo del successo planetario di Signo o' the Time. Uscirà come un EP di diverse versioni dello stesso pezzo il singolo I Want You sex.

 

http://www.youtube.com/watch?v=3geeZpWVnr4

 

Il singolo di George vende più di Sign o' the time, ma anche agli orecchi meno smaliziati la somiglianza tra i due pezzi appare evidente. Si buscherà anche un Razzie Award ---> L'album che ne seguirà si titola "Faith" come il singolo che apre il disco e poi traina in testa alle classifiche

 

 

Qualche malizioso ci troverà almeno nella costruzione strutturale un certo richiamo al grandissimo successo di Prince "Kiss"

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=f_0K4cieh9Y

 

C'è da dire che "Kiss" non la scrisse Prince ma Wendy, la tipa che suona la chitarra nel video, anche se lui non lo ammise mai ... ma di questo parleremo poi ... lo sottolineo perché Prince non scrisse altre canzoni simili a questa, se non quando pubblicò Lovesexy, album cronologicamente successivo proprio a "Faith" di George Michael e il singolo di uscita fu Alphabet Strett ... non ho trovato il video ufficiale, accontentiamoci dell'audio

 

http://www.youtube.com/watch?v=1Bizi3Vj3HQ

 

Insomma, ci sono molte similitudini con il pezzo di George Michael, anche per il fatto che anche questo pezzo ha una seconda parte sullo stile dell'EP proposto con I want Your sexy. I due si stimano sicuramente molto. Per esempio, George nel suo album fa tutto da solo - lo scrive, lo produce, lo suona eccetera ... proprio come usa sempre fare Prince. 

 

Questa è Father Figure ... bellissima

 

 

Il minimal chic con il  bianco e nero platinato diventa la sua nuova cifra stilistica e piace tantissimo. George è riuscito a far dimenticare il suo passato negli Wham! Si è gettato a capofitto nel lavoro e pensa solo a quello. Lavora moltissimo anche sulla sua vocalità e le ballate di quell'album diventano dei classici

 

 

Seguirà un tour mondiale, ma intanto la sua vita privata è diventata top secret. Seppure nei suoi video ci sono sempre super modelle e lui stesso viene ritratto bello com'è sempre da macho bel tenebroso ... rifiuta l'etichetta di sex symbol e dichiarerà di aver usato delle controfigure per le scene sexy dei suoi video. 

 

Dopo l'album Faith George Michael intraprenderà una lunga battaglia legale con la sua etichetta discografica "Sony", all'epoca strapotentissima che aveva sotto contratto star tipo Michael Jackson. Lui vuole completa libertà artistica e cioè abbandonare definitivamente l'immagine di sex symbol e dedicarsi a melodie meno commerciali. In realtà Prince conduce questa guerra fin dal suo primo contratto con la WEA, ma al contrario di George non ha mai pensato di trascinare in tribunale un discografico invocando il diritto di un'artista di essere libero di creare. 

 

Si tratta di un precedente pericolosissimo se considerate che all'epoca le case discografiche arrivavano a pagare miliardi per non far incidere dischi ai propri artisti, solo per non far scendere le quotazioni in borsa degli stessi. In questa vicenda il diritto d'autore rivela tutta la sua ambiguità legale e siccome tutte le royalty sono di proprietà delle etichette discografiche, la Sony costringerà George Michael al silenzio artistico per tutta la durata del processo ... 

 

E' così che George Michael scopare dalla scena musicale, non può neanche apparire negli show televisivi o addirittura esibirsi da vivo .. una vera follia legale ... Il mondo della musica avrebbe dovuto stargli accanto ... ma quelle per lo più sono tutte marchette e solo alcuni trovano il coraggio di spendere una mezza parola in suo favore ... ma sottovoce e mai ufficialmente ... 

 

Così George ora è veramente solo ... ma sarà d'avvero un male? Nessuno sa più cosa combina ... mi ricordo che lessi un'intervista in cui il giornalista raccontava le impressioni che ebbe quando entrò a casa sua, stupendosi che uno come lui, che dava quell'immagine sofisticata e platinata di sé, vivesse in un modesto appartamento e, notava scandalizzato, aveva la tavoletta del water rotta.

 

Raggiungerà una sorta di patteggiamento con la Sony pubblicando nel 1990 Listen without prejuice volume 1 ... il secondo non vedrà mai la luce. George rifiuta di comparire in copertina e nell'unico video e si sottrae al solito tour mondiale per la promozione dell'album ... nessuna intervista ... niente di niente ... un suicidio mediatico? Quasi ... 

 

 

Io non credo che fosse in guerra con il mondo. L'album è veramente bello e sentito ... in realtà l'album non è neanche un flop. Vi lascio con la canzone che ho amato di più di Listen Without prejudice perché si è fatto tardi e domani ho un'alzataccia ... gli anni novanta li rimando alla prossima volta.

 

Link to comment
Share on other sites

Continuo il contributo al mega listone dedicato agli anni novanta ---> Direi di cominciare con un po' di rock ---> Spin Doctor - Two Princess 

 

 

Le due del mattino non sono l'ora ideale per suonare il rock ... rischio di svegliare anche i morti (e non solo metaforicamente parlando). Meglio ripiegare su qualcosa di più dance ---> Fat Boy Slim e la sua Prise You ---> Il video ha fatto storia quindi metto la versione integrale ... 

 

 

Non ho mai capito se il tipo nel video è davvero convinto di saper ballare in quel modo scemo ... oppure lo fa apposta ...

 

TLC - No Scubs ---> Live ... o quasi

 

 

Stanotte m'ispira il rock ... opto per una ballata mitica ---> November rain ---> No, non ve lo dico chi sono ... mitici ...

 

 

Axel l'ho visto recentemente ed è imploso, nel senso che si è allargato come una supernova!

 

Ok, per stasera ne metto solo un'altra o dopo non riuscirò a chiudere l'epopea a puntate della vita di George Michael ---> Inserisco un gruppo che in Europa non hanno mai avuto un gran successo ... ma io li ho ascoltati tanto ... ma tanto, tanto .. tanto e la loro musica si può dire che ha fatto da colonna sonora ai miei girovaghi novanta ----> Drive è la canzone che mi è rimasta appiccicata alla pelle dell'anima e riascoltarla mi fa ancora effetto ... 

 

Link to comment
Share on other sites

Abbiamo lasciato George Michael in piena crisi con la sua casa discografica perché vuole sottrarsi alla macchina mediatica dello show business. Pubblica un album assolutamente poco commerciale e decide di non apparire più in alcun modo. Tuttavia uno come lui non può sottrarsi al proprio successo ed ecco che un duetto con Elton John lo riporta al numero uno delle classifiche mondiali.

 

 

I'inaspettato successo di questo singolo sarà seguito da un EP in cui ci saranno altri pezzi live. Quello che però è da notare è l'avvicinamento che questo singolo comporta tra Elton John e George. Elton John è un suo mito e già hanno cantato insieme e tutto ... ma il momento storico è diverso. Sua maestà Elton John vive come manco la regina Elisabetta e i diritti d'autore non bastano a finanziarla. E' praticamente un pesce cane bulimico di soldi e questo successo è come una manna caduta dal cielo. Probabile che sia stato lui ha consigliare a George di pubblicare quel EP che di riflesso avrebbe fatto passare anche lui all'incasso, perché con quel successo Elton John ci campò almeno fino al giorno in cui Diana si sfracellò nel tunnel dell'Alma e lui rispolverò quella vecchia canzone dedicata a Marilyn ... quando già si era indecorosamente accapigliato (si fa per dire) con Madonna per la commemorazione del violento trapasso di Versage ... insomma, i novanta sono stati anche una serie di funerali e canzoni commemorative milionarie ... ma non è di questo che si sta parlando.

 

Elton diventa un po' il mentore di George, questo credo anche nella vita privata e sicuramente a lui fa bene aver trovato un gay che lo comprende senza pretendere d'imporgli un coming out, come all'inizio di carriera era accaduto con Boy George che non gli risparmiava la sua lingua tagliente. Senza contare che il non schierarsi politicamente a sinistra gli aveva attirato attacchi pubblici da gente che forse manco conosceva, come  Morrissey degli Smith.

 

In questo periodo credo nasca la sua storia d'amore con Anselmo Feleppa che finirà tragicamente nel 1993 con la morte di Anselmo a causa della sindrome dell'AIDS che gli provocò un'emorragia cerebrale. 

 

Purtroppo ci fu anche la triste fine di Freddy Mercury e dovremmo sicuramente parlare anche di lui in seguito. Per ricordarlo ci fu un concerto fantastico con una serie di miti del rock da far tremare i polsi. Ovviamente non poteva mancare George Michael che, anche in quell'occasione, si distinse tra i tanti duetti meravigliosi, cantando These are the Days of our Lives insieme a Lisa Stansfield (dovremmo parlare anche di lei un giorno); ma tutto il suo contributo finirà in un altro EP di successo ---> Five Live ---> Somebody to love ...

 

 

Se qualcuno ancora non se ne fosse accorto ---> Siamo entrati nella decade degli anni novanta ---> Quindi sta accadendo tutto quello che abbiamo raccontato ---> Il mondo si sta rimescolando con la guerra che torna a riempire le fosse comuni nei Balcani, la sindrome dell'AIDS inizia a mietere vittime importanti come Freddy Mercury eccetera ... la musica è tutto un fiorire d'iniziative di beneficenza e, diciamolo, il radical chic impone che una star si vergogni di essere ricca sfondata e quindi sposi una buona causa. Se non sei testimonial di qualche disgrazia non conti un cazzo. In tal senso George Michael da gay, anche se non dichiarato, è quantomeno legittimato a occuparsi di AIDS. 

Lo farà donando la sua opera in una compilation che già aveva avuto un grandissimo successo con la sua prima uscita - Red Hot + Blue, diventata Red hot + dance

 

 

In realtà Too Funky è un suo vecchio singolo di successo come testimonia la sfilata di vecchie glorie delle passerelle di moda fine anni ottanta. Sono più importanti gli altri due contributi Happy e Do You Really Want to Know, che sono quanto rimane della fallita pubblicazione del volume due di Listen Without Pregjudice

 

 

Sì, è proprio brutta ma bisogna tener conto il contesto dance in cui la canzone era inserita e soprattutto il sound di Listen without Prejudice che proprio non ci azzeccava per niente ... Resta il fatto che George è tornato ormai in video e si è ripreso il posto che gli spetta nello star system internazionale. Sembrerebbe che tutto vada bene, invece accade che la CBS viene assorbita dalla Sony.

 

Qui bisogna che faccia una correzione, in quanto mi sono sbagliato con la data d'inizio del contenzioso legale tra George e la Sony. Questa inizia solo ora, cioè nel 1992. Certo che George già era in piena rottura con la CBS, ma il subentrare della Sony con le sue pianificazioni commerciali e sfruttamento dei diritti d'autore  fa scattare la scintilla "legale". Accade esattamente quello che ho erroneamente già raccontato anticipando le date. George accusa la Sony di boicottarlo mentre la casa discografica imputa alla scelta artistica poco commerciale il poco rientro finanziario e conseguente riduzione di budget. 

 

Nel 1994 arriva la prima sconfitta legale. Gli articoli e i commi di legge non contemplano le rivendicazioni artistiche di George e la Sony ci tiene a mostrare i muscoli per non far passare grilli per la testa ad altri cantanti sotto contratto (Già ci aveva provato Michael Jackson). George non può cantare le proprie canzoni di cui la Sony ora detiene i diritti d'autore ... questo live in cui canta Victim dei Culture Club è quanto ci rimane di quegli anni ...

 

 

Ricordiamoci come reagisce George alle difficoltà. Ricapitoliamo  - Si dividono gli Wham! Quindi finisce la sua storica "partnership" con Andrew e cominciano i guai con la CBS, vuole sempre più libertà creativa mentre va alla ricerca di se stesso in America da Prince. Pubblica un album bello ma certo non commerciale e pretende che venda quanto Faith anche se non lo promuove in alcun modo perché rifiuta la sua immagine pubblica. Trova in Elton John un mentore che forse gli da anche qualche dritta sul come vivere la propria omosessualità senza dichiararla pur vivendola alla luce del sole ... finalmente s'innamora di Anselmo e questo muore ... quindi George si rimette di traverso, ma stavolta incontra la Sony che è un canaccio vero e gli spezza le reni. 

 

Nel 1996 si smarca dalla Sony e incide finalmente un nuovo LP. Si chiama Older e lo apre la ballata che ormai anni addietro scrisse per la morte del suo amato Anselmo - Jesus to a Child

 

 

Ovviamene questo non fu il video ufficiale altrimenti si sarebbe trattato di un coming out, invece si trattò solo di un coming out ufficioso .. della serie "tutti sanno.. nessuno lo dice". Ora qui ci sarebbe da discutere fin dove arriva la libertà individuale e quando questa va a ledere quella altrui. Io sono del parere che un gay abbia il diritto di ritenere la propria sessualità qualcosa di privato, ma nel  momento che coinvolge una persona dichiaratamente gay, non puoi costringerla a interpretare la vita a modo tuo. Anselmo era morto e lui gli dedica il pezzo d'apertura del suo nuovo album ... bello sforzo mi verrebbe da dire .. spero almeno che i soldi li abbia devoluti alla ricerca sull'HIV ...perché certo non ha gratificato la memoria di quell'uomo che aveva amato ... scegliendo di confinarlo nell'ombra come fosse qualcosa di sporco. Piuttosto poteva incidere il pezzo e lasciarlo lì, magari ricordando nei concerti che era dedicato a lui ... almeno nei concerti smetterla di vergognarsi di lui ... perché George potrà pure averla intesa a modo suo, ma la verità purtroppo sta nei fatti e da come li percepiscono gli altri ... stop. 

 

Se Jesus to a Child era un pezzo del passato, il presente mi sa che era rappresentato dall'altro singolo "Fast Love" ---> Tutti hanno bisogno di un amore veloce (leggi sveltina) 

 

 

Fast Love è pubblicato con un EP stile I Want Your Sex, in cui la canzone diventa un progetto con sonorità diverse e accattivanti. E' bello ma non replica il successo che era stato di I Want Your Sex e non solo perché oramai i dischi non vendono più come una volta, ma anche dal punto di vista mediatico l'impatto è zero. Certo che chi si ricorda George Michael lo ascolta e lo va a vedere nei concerti, ma non fa presa sui giovani anni novanta. Il suo look platinato non coincide più con lo stile finto stropicciato tipico del radical chic e tanto meno è comparabile con la rabbia di cui si è vestita la trasgressione contemporanea. George oramai è un pezzo d'antiquariato, bello e che acquista valore invecchiando, ma il cui gusto è apprezzabile solo da palati fini. 

 

La seconda metà degli anni novanta si caratterizzavano per gli scandali delle star, preparando il terreno a quello che Pamela Anderson avrebbe inaugurato con il suo filmato porno "casualmente" diffuso in rete. Hugh Grant (il fidanzatino d'Inghilterra) veniva schedato dalla polizia losangelina per essersi appartato con una prostituta di colore. Con quelle orribili foto ci aprirono tutte le edizioni dei telegiornali del globo ... idem accadde poi a Eddie Marphy con l'aggravante di averlo fatto con una transessuale (!!!) .. e poi Heide Fleiss, la matrona delle star che una volta beccata minacciava di fare nomi e cognomi di tutti i clienti delle sue ragazze ... la stessa che poi ebbe una particina anche in Strange Days, il film di cui abbiamo parlato spesso. Insomma,  nel 1998 si andava a caccia delle star da sbattere in prima pagina e anche George Michael ci cascò con tutte le scarpe.

 

Un agente lo avvicina nel bagno pubblico di Beverly Hills, al contrario di quanto si possa pensare è un postaccio malfamato, dove pare che i gay si appartino eccetera ... L'integerrimo Marcelo Rodriguez, che contrariamente al nome da porno gay è un agente di polizia, s'infila nel cesso pubblico nel pardo ROger Memorial con l'intenzione di pescare uno di quei sozzoni. Quindi si avvicina al bel tipo davanti al pisciatoio ... non ha dubbi "este es un marica" si dice, indovinando quello che in vent'anni nessuno aveva avuto il coraggio di ammettere. Quindi gli sventola il pisellone latino per il giochino del "tuca tuca ... tuuuucaa" ... 

 

Ora non è ben chiaro cosa sia accaduto, perché logica vorrebbe che la tagliola fosse scattata nel momento della presa del passero "zang" "Te cogí feo maricón!" ... invece la KCBS tv lasciò intendere che l'atto sessuale andò ben oltre ... ora mi chiedo "ma quanto doveva essere integerrimo sto poliziotto!". 

 

Comunque quelli non si accorgono di nulla, forse per via del nome greco o perché George non è più famoso come una volta o perché i carabinieri sono carabinieri in tutto il mondo ... bah, sta di fatto che pagò la multa e se ne tornò a casa ... purtroppo o per giustizia divina secondo alcuni, in tribunale furono più svegli e il caso finì sulle prime pagine dei giornali. 

 

Ovviamente George reagì al suo solito, mettendosi di nuovo di traverso. Dovettero costringerlo a fare servizio civile e invece di chiedere scusa pubblicamente, come vorrebbe il senso civico puritano, lui lasciò intendere neanche troppo velatamente che il poliziotto in borghese lo aveva approcciato in maniera pesante  e solo quando lui si era ritratto aveva esibito il tesserino ... tutta materia di tribunale perché Marcelo Rodriguez lo denunciò per diffamazione e 10 milioni di risarcimento ... causa che perse, ma non perché George non lasciò intendere tutto questo, quanto piuttosto non c'era alcun testimone che potesse negarlo. 

 

In patria, invece, George rilasciò un'intervista in cui dichiarava di aver scopato flotte di puttane e poi di aver scritto tutti i testi di Older sotto l'effetto di stupefacenti, rischiando per questo la galera ... non c'è che dire, George aveva riconquistato la fama di un tempo e oramai tutto il mondo aspettava ansioso il suo nuovo LP ...

 

 

Meraviglioso! Beh, sul fatto che si fosse fatto flotte di donne, io non ci credo molto, ma sicuramente continuava ad avere una visione bisex dell'omosessualità e questo video ne è la prova ---> Certo il testo esorta a venire fuori e a non nascondersi, ma non è riferito all'omosessualità in quanto genere, ma piuttosto all'ipocrisia che reprime la sessualità, questa intesa come esperienza queer. 

 

Questa canzone a mio avviso fu la fiamma della candela che fa più luce quando si sta per spegnere. Certo George Michael è ancora oggi una star di caratura internazionale, ma non ha più conquistato le folle come un tempo e soprattutto ha scelto di rimanere con un profilo basso. Fedele del resto alla scelta che aveva preso a fine anni ottanta, sicuramente anche per continuare a vivere la sua vita in privato e credo che sia un suo diritto.

 

Nel 99 pubblica un lp di cover in cui c'è la bellissima Roxanne dei Police

 

 

Incorreggibile!

 

Chiudo con il duetto insieme a Whitney Houston che inaugurò gli anni 2000 ---> Anche di Whitney dovremmo parlare .... poi.

 

 
Link to comment
Share on other sites

... alla faccia dei servizi piacioni di Moglica ... che stronzi! E poi uno si domanda perché la sindrome dell'AIDS era considerata infamante ...

 

Dopo il listone bisognerà raccontare anche i tristi novanta di Freddy Mercury ...

 

Per ora vi presento il primo vero rapper bianco ---> Vanilla Ice ... ice baby

 

 

Questo bel manzo fu lo strumento ginnico più usato dallo star sistem femminile XD. Musicalmente parlando ci ha lasciato solo questo esempio di hip hop ... pop. 

 

In realtà non so se i New Radicals siano ancora novanta o già 2000 ... beh erano comunque in zona ...

 

 

... chi se li ricorda gli Hanson?

 

 

... e le Wilson Philips di Hold on?

 

 

Invece i PM Down erano uno di quei gruppi che ascoltai fino a consumare il loro CD

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=muAt4evb7Sk

 

Voce STU PE NDA !!! 

 

Santana nei novanta piazzò una serie di duetti di successo, questo con Rob Thomas fu il primo della serie 

 

 

Chiudo con il pezzo che consacrò la carriera da solista di Robbie Williams. Lo sapevate che questo pezzo era il più suonato come sottofondo nei funerali? XD (Gli elicotteri nel video in quel periodo erano un must lanciato dagli Oasis).

 

Link to comment
Share on other sites

 Vediamo di rendere giustizia a Sir Freddie Mercury.

 

Ovvio che non si può parlare di lui senza nominare i mitici Queen, ma sinceramente non me la sento di affrontare la loro lunga storia piena di successi .. onestamente non credo neanche di essere in grado di farlo. A grandi linee si può dire che la band si formò nei primissimi anni settanta riscuotendo un buon successo sia in UK sia negli USA, che non è proprio usuale come cosa. A distinguerli oltre che il talento è anche lo stile glam, da cui ne verrà il termine ""Glam Rock". 

 

Per semplificare il discorso, prendo a campione il mio nipotino quindicenne (piccolo mostriciattolo che ho svezzato in culla con Marilyn Manson [non sto scherzando]), che ascoltando questi pezzi si meravigliava dicendo continuamente "Ah, ma questa era la loro!"

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=XMLiqEqMQyQ

 

.. come precisai al piccolo impertinente ... ci tengo a sottolineare che io ai tempi pisciavo nel pannolino, ve!

 

 

Beh, questa ammetto di ricordarmela bene, siamo negli anni ottanta ormai e a quanto pare Lady Gaga gli deve il suo surname

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=t63_HRwdAgk

 

Per il vero molte loro canzoni sono finite in altri grandi successi dell'epoca, basta ascoltare Another one bites the dust e vi sembrerà di ricordarne almeno altre mille ...

 

 

I Queen non si sono mai mischiati alla politica ... Sono sempre stati una band trasgressiva nel senso edonistico del termine e negli States amavano far girare al contrario i loro vinili per ricavarne gorgoglii satanici, attraverso cui, sostenevano i predicatori televisivi, questi idoli della perdizione seducevano le masse con i loro lubrici messaggi subliminali. 

 

I Queen furono criticati molto quando suonarono a Sun City, in Sud Africa contro cui l'ONU aveva messo in atto una sorta di embargo culturale per via della Apartheid. Sun City per il vero non sta solo in Sud Africa, ma è una sorta di città stato abitata dagli afrikaner milionari di pura razza boera .. calvinisti per cui i loro soldi sono la volontà di Dio che li pone sopra ogni altro disgraziato della terra, e parlano in afrikaans per distinguersi dagli altri puzzoni bianchi e per esempio, a noi italiani o latini in genere, ci considerano alla stregua dei servi negri. Ora ai voglia a dire che nei loro concerti c'erano anche persone di colore, forse Freddie si sarà confuso con qualche inserviente di quei cessi che amava tanto frequentare, perché onestamente non credo che quella gente si fosse mischiata a del "bestiame". 

 

Ma chiudiamo qui il capitolo Queen e concentriamoci sul personaggio di Freddie Mercury. 

 

 

Guardando I Want to Break Free qualcuno oggi darebbe per scontata l'omosessualità di Freddie Mercury, ma per esempio, al liceo io avevo un compagno che adorava i Queen e ci rimase di sasso quando gli dissi che lui era "frocio". Obiettivamente Freddie non fece mai nulla per nascondere il suo orientamento sessuale. Lui faceva parte della generazione degli anni settanta, quando gli omosessuali costituivano il motore della rivoluzione sessuale in corso. Rivoluzione, appunto, e non rivendicazione di diritti civili per essere integrati in quella società all'epoca percepita solo come frutto di una tradizione borghese, appunto, da sovvertire. 

 

Freddie non ne volle mai sapere di recitare la parte del gay aspirante padre di famiglia. Lui era un gay gaudente e basta. Faceva semplicemente il cantante per mestiere e la rock star per vocazione e non si fece mai coinvolgere in battaglie sociali o politiche. Solo dopo Sun City e la feroce critica che ne conseguì, Freddie si concesse per iniziative benefiche sempre tese ad allontanare lo spettro del razzismo o, peggio, opportunismo economico che da allora qualcuno era sempre pronto ad affibbiargli. Parimenti, anche la propria omosessualità non fu mai sbandierata a fini politici. Come in questo video, unico nel suo genere, si traveste da donna e a quanto pare gli piaceva anche molto farlo nella vita privata, ma lo fa mischiandoci tanta di quell'ironia da neutralizzare ogni riferimento "serio" al mondo gay. 

 

Un po' come George Michael, anche lui è un "frocio" che piace agli uomini etero. 

 

Sul finire degli anni ottanta il mondo della musica è rivoluzionato dalla House music. Ogni genere musicale viene rigenerato attraverso questo nuovo sound che riesce a tradurre in chiave moderna persino la musica classica. I DJ fanno a gara a trovare quel vecchio successo che una volta frullato sui nuovi tavoli di produzione, risulta una vera miniera d'oro da hit parade. E' così che Living On My Own sbanca le classifiche di tutto il  mondo.

 

 

magari la preferite in quest'altra versione del 1995 (il video è più bello)

 

 

Le melodie di Freddie si rivelano sempre nuove, basta inserire un drum&bass e il gioco è fatto

 

 

Del resto le sue canzoni sono bellissime e senza tempo, come lui che da vera star continuerà a brillare per secoli anche dopo la sua morte.

 

Sì perché fin dal 1986 che girano insistenti dei rumors su una sua sieropositività. Freddie è terrorizzato nonostante i test che esegue risultino negativi, ma si trattava del vecchio test Elisa che purtroppo era un metodo non sempre efficace, come poi si rivelò per lui. 

 

 

Questo album Barcellona fu inciso nel 1987 e cinque anni dopo diverrà l'inno delle olimpiadi di Barcellona. Fraddie in questo live era già malato, anche se non ne aveva ancora la certezza. 

 

In ogni modo, la band che si era preso una pausa di riflessione in cui ognuno aveva realizzato un proprio progetto, nel 1988 torna in studio e realizza un nuovo CD "The Miracle"

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=1pm4fQRl72k

 

I dubbi che volevano la band oramai finita vengono spazzati via dal successo del nuoco CD

 

 

Tuttavia, non ci sarà il tradizionale tour che la band non ha mai mancato dopo un album di successo. Questo insieme alle sempre più sporadiche apparizioni pubbliche di Freddie insospettiscono la stampa che continua ad insinuare dubbi sulla sua salute, del resto molti amici di Freddie sono già gravemente malati, se non proprio morti! 

 

Nel 1990 Freddie sale sul palco dei Brit Awards e appare molto dimagrito ...

 

 

I tabloid britannici sono famosi per la loro spietatezza e non risparmiano Freddie, il quale è costretto ad esibire pubblicamente un test che accerta la sua negatività.

 

Nel 1991 verrà pubblicato Innuendo, questo album contiene una canzone che è una delle mie preferite di tutti i tempi I'm going slightly mad

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=Fb-3seZSQ_Q

 

... ma forse è meglio ascoltare These are days of our life che rimase inedita fino a dopo la sua morte

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=sDUmT3wm-0A

 

Freddie non è intenzionato a vivere pubblicamente il male che lo sta consumando, come sempre lui preferisce interpretare ogni suo stato d'animo ... che sia la gioia di essere un omosessuale o la sofferenza che questo gli sta comportando. Faceva parte sempre di Innuendo "The Show must go on" ma venne pubblicato dopo, insieme ad un'ennesima greatest hits 

 

 

Questa canzone e il video stesso pare l'epitaffio con cui Freddie ha voluto chiudere la sua esistenza terrena.

 

Il 23 novembre 1991 Freddie si dichiara ufficialmente sieropositivo, il giorno dopo muore per una broncopolmonite causata dalla sindrome dell'AIDS. 

 

In questo out set di lavorazione del video di These are days of our life si vede Freddie  a colori, quando ormai lui preferiva il bianco e nero con cui riusciva a dissimulare meglio la malattia .. quindi non so se è giusto guardarlo, lascio a voi la decisione di vederlo

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=ZLDpTyBq_CM

 

Questa clip commemorativa è ancora più impietosa

 

http://www.youtube.com/watch?v=cSnPB4j8G-E

 

Freddie è una di quelle persone che quando scompare fa passare un brivido a tutto il mondo, anche chi non sapeva manco chi fosse si commuove, come se in qualche modo una sua nota, una sua parola o sguardo abbia pervaso inconsapevolmente il mondo, un po' come un raggio di luce che ci viene meno. 

 

Confesso che a me il concerto commemorativo non piacque per niente .. lo trovai noioso e particolarmente irritante perché quel chitarrista di cui non ricordo il nome, sembrava essere lui la star della band come se avesse mai potuto compararsi minimamente a Freddie. Di tutto il concerto salvo solo Annie Lennox e David Bowie, gli unici che potevano intendere e quindi rendere l'arte di Freddie Mercury e quindi non compiengandola ma ridandole la vita interpretandola. 

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=fCP2-Bfhy04

 

Sì, il giro di basso Vanilla Ice lo aveva preso in prestito ai Queen ...

 

Nel 1995 uscì made in Heaven, ma come abbiamo visto Freddie non abbandonò mai le classifiche con quella serie di remix di suoi vecchi successi. Roba non commemorativa, sia chiaro ... come invece fu Made in Heaven. Bello per carità e con tanti inediti, ma che aveva tanto il sapore dello sciacallaggio.

 

Quindi You don't fool me la inserisco in una versione remix stravagante com'è giusto che sia ...

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=Q_z1E5B_qYQ

Link to comment
Share on other sites

 

Paranoid Android ... mi sa che è meglio cambiar regime o stasera non so dove andrò a finire ...

 

Mi sono appena ascoltato un certo numero di video dei Faith no more e alla fine ho scelto Easy ... bah ...

 

 

In realtà Urban Dance Squad sono stati una realtà circoscritta all'area newyorchese e poi americana e solo dopo internazionale ... un prodotto di nicchia, ma secondo me rimarranno nella storia continuando a mietere ammiratori tra le nuove generazioni che amano il crossover

 

 

Per il secondo capitolo di Batman Tim Burton arruolò la divina della dark music Siouxsie e i suoi Banshees - Face to Face

 

 

e mi fermo qui 

Link to comment
Share on other sites

Sarei tentato di parlare dei Cure che nei novanta secondo me hanno vissuto il loro ultimo attimo di fulgore creativo ... non che non abbiano prodotto poi anche cose gradevoli .. ma la creatività è altra cosa ... per dire, io la penso allo stesso modo per gli U2 ... certo incidono ancora cose gradevoli, ma quella scintilla esplosiva .. la capacità di cristallizzare il tempo presente in qualcosa di unico ... sia i Cure e gli U2 non l'hanno più .. immagino che non siate d'accordo ... allora alzo la posta e ci metto pure i Depeche Mode che io venero fin da tenera età, ma anche loro ... ahimè, hanno fatto il loro tempo. Purtroppo la musica pop è estemporanea, deve vivere nel tempo che consuma .. diverso, per esempio, è la letteratura che, al contrario, ritrae il futuro attraverso la metafora del passato anche quando parla del presente. Tiro il freno a mano che è meglio ... e parto con una profonda notte di depressione e mestizie ... The Cure

 

Ma devo veramente dirvi io chi sono? Ok, parlo a te, giovine imberbe adolescente che forse avrai solo veduto quel volto dal sorriso sbavato di rossetto in qualche trailer confondendolo con quello del Joker di Heath Ledger .. ebbene in realtà trattasi di Robert Smith voce e anima dei The Cure.

 

lzphxbrh7mcecmr.jpg?kj8as6ye

 

Oh, oramai in rete si trovano solo foto brutte, cioè, il bello non tira più? Bah ...In ogni modo c'è da dire che Emo, gothic punk e lo stesso movimento dark non esisterebbero se prima non ci fossero stati i The Cure o Siouxsie o i Joy Division eccetera ... ma spendiamo allora due parole sul primigenio vagito di dolore di questo genere musicale. Siamo sul finire degli anni settanta e inizi ottanta e nelle periferie umide e fumose inglesi fiorivano delle stravaganti muffe nichiliste. Apparentemente non avevano alcuna relazione che le legava tra loro, eppure erano accomunate da un dolore esistenziale lacerante.

 

Martire e quindi simbolo di questa generazione fu Ian Curtis essenza dei Joy Division ---> Nome tratto dal soprannome che le SS davano alle baracche dove stavano le prigioniere ebree da stuprare. Stanotte non ce la faccio a parlare di Ian Curtis, ci penserà da solo a spiegarsi .. inserisco un contributo tratto dal film biografico Control - Lettera di Ian

 

 

e siccome spesso l'arte di questi grandissimi artisti spesso è stata sminuita da un gesto che certo non faceva parte della propria ispirazione, semmai ne fu il tragico effetto .. inserisco il pezzo che io preferisco dei Joy Division e che mostra quanto non ci fosse nulla di patetico nella loro musica ...

 

 

Ok, purtroppo loro nei novanta non ci sono mai arrivati ... beh, ora non so che fine hanno fatto i New Order che nacquero a seguito del suicidio di Ian, ma comunque  ... andiamo avanti. Sorvolando su gli altri esponenti di questo genere, spesso morti ammazzati anche loro, il genere sembra veramente destinato a scomparire. Lo stesso Robert Smith dichiarerà che a un certo punto si domandò se non fosse giusto che finisse così, annunciando egli stesso di togliersi la vita a 25 anni ... ma al solito chi si ammazza non lo programma mai ... specie con una data di scadenza. Meno male così ...

 

Il loro grande successo che li consacra a livello internazionale è in realtà un greatest hits del 1986 "Standing on a Sea" che raccoglie tutti i loro maggiori successi dal 1976. Fino ad allora il percorso artistico di Robert fu un continuo travaglio passato attraverso una lunga presa di coscienza artistica. 

 

Come ogni band muove i suoi primi passi al liceo, cambia nome, sfancula una casa discografica che ne voleva fare i nuovi Japan e approda al suo primo singolo nel 1978 ---> Killing an Arab ----> Uccidendo un arabo ---> capite da soli che il pezzo si presta a fraintendimenti, specie dopo la prima guerra nel golfo e il 9/11, tanto che ora si chiama "kissing an arab" ---> marchettari.

 

 

A mio personalissimo giudizio, Si sente subito che Robert voleva diventare uno scrittore e a differenza di altri musicisti che, giustamente, prediligevano le note, lui presumo che ruminasse carta anche quando suonava. Lo dico perché il testo è oltre che ispirato da Lo Straniero di Albert Camus, è intriso di quell'ironia che manca per esempio a Ian Curtis. Il sorriso anche se amaro, disegna un ghigno in faccia persino alla morte e dissacra quanto il melodramma appesantisce più di quanto non ci sia bisogno. 

 

Il primo album esce nel 79 e si titola Three imaginary boys che ovviamente è un compendio di quanto sono stati fino  a quel momento. Contrariamente a quanto si possa pensare, l'album viene ritenuto fin troppo leggero sia dalla critica e in futuro persino dallo stesso Robert. A me piace So What?, un pezzo che Robert "non scrive" perché ubriaco e quindi decide di leggere un'etichetta di cake design su una confezione di zucchero ... metafora geniale della follia estetica ---> fare una torta bella ma immangiabile ... ma sarà Boys don't Cry a spaccare

 

 

Si usa dire che non bisogna avere pietà per gli artisti .. questo perché la sofferenza in genere rende sensibili. Io aggiungo che non tutti si nasce poeti e c'è chi come Robert Smith adopera il dolore come fosse il coraggio della paura, nel senso che il coraggioso in fondo è colui che temendo al punto la paura la rifugge con un gesto sconsiderato com'è l'atto dell'impavido. Robert dopo aver piazzato un successo come Boys don't Cry lascia momentaneamente la band rifugiandosi tra gli amici vecchi e nuovi e producendo cose più o meno strambe come questa bella I dig You

 

 

Nasce poi un sodalizio di sangue con Siouxsie & Banshees e Robert finirà per diventarne persino il chitarrista ufficiale. Robert a mio avviso assorbirà l'estro visivo proprio dalla divina Sioux che, non dimentichiamolo, era in fondo pur sempre una creatura lanciata dal grande guru del punk Malcon Mclaren che determinava ogni moda del  momento. 

 

Intanto esce il terzo singolo Jumping Someone Else Train e la formazione inizia a sentire il peso della personalità di Robert e Dempsey lascia il gruppo e viene sostituito da Gallup.

 

 

Come ogni band dominata da un talento fortissimo, anche i The Cure cambieranno formazione spesso, senza che questo influenzi realmente la musica prodotta. Arriva dunque Seventeen Seconds e inaugura ufficialmente l'era dark della band. L'unico singolo estratto sarà la cupissima A Forest.

 

https://www.youtube.com/watch?v=fTf55P92UXY

 

In ogni modo, anche questo testo è ben diverso da quelli degli altri gruppi dark. Rimane la metafora letteraria cui ricorre sempre Robert per leggere il proprio malessere esistenziale, che gli permette di tirare fuori il dolore e guardarlo dall'esterno. 

Nello stesso periodo in cui esce il secondo album, il loro primo lavoro viene pubblicato negli States con il nome di "Boys don't Cry". I The Cure iniziano a girare il mondo in tour con il loro nome in locandina e al rientro in UK danno il ben servito ad Hartley ed entrano in sala d'incisione solo in tre. E' il tempo di Faith, un album incentrato sull dubbio nella fede e sulla morte. L'album contiene The Holy Hour ... bellissima .. dedicata a Ian Curtis ...

 

 

I The Cure erano stati la band di supporto ai concerti dei Joy Division e Robert oltre che essere amico di Ian, lo stimava moltissimo. Il singolo estratto da Faith è comunque un altro, ispirato anche questo da un romanzo letto da Robert "Charlotte Sometimes"

 

 

L'album successivo chiude una trilogia ideale che racchiude il periodo più cupo della band. Il titolo Pornography scaturisce su una discussione sul cosa sia la pornografia. Robert dirà che non sarebbe scioccato di vedere un uomo scoparsi una scimmia, quanto piuttosto di sentire della gente che lo accusa di averlo fatto. L'album tocca l'apice del nichilismo che non ha più pietà della vita. Hanging garden

 

 

Intanto negli States sono stati pubblicati in un unico doppio gli altri due album che compongono la trilogia dark della band. Robert inizia a trasformarsi nella maschera che diventerà a breve, come se cercasse di nascondersi da un successo sempre più invadente. Lui è al collasso nervoso. E' giunto il momento che deve lasciarsi alle spalle quanto in realtà lo aveva mantenuto in vita. Non ce la fa più a sostenere il suo impegno con i Siouxsie & Banshees e i Cocteau Twins e contemporaneamente reggere i ritmi del successo sempre crescente dei The Cure. Ricorre alle droghe e tutto questo peggiora uno stress che sfocia in una zuffa fisica con Gallup che era forse l'unico elemento di cui non poteva fare a meno la band ...

 

A questo punto, come si suol dire, o si cambia o si muore sul serio e visto che Robert non sembra intenzionato a togliersi la vita, la seconda opzione è quella che tenteranno con Let's go to bed (in questo video riconoscerete i The Cure)

 

 

 

Siamo nel 1983 e ormai il videoclip si è affermato come nuova forma artistica e diventa un'appendice stessa del singolo. Per i The Cure è fondamentale l'incontro con il regista Tim Pope che di fatto diventerà il componente esterno della band. Infatti, più che di svolta synth pop è il modo con cui Pope rielabora la loro musica e soprattutto l'ironia di Robert che permette alla band di riproporsi in una veste più vivace senza tradire la sua matrice dark. 

 

Il successo dei The Cure è Robert Smith, la maledizione dei The Cure è sempre Robert Smith. Lui non ce la fa a rimanere relegato in un solo progetto musicale e continua a collaborare con i Banshees. Darà così corpo a un progetto denominato Glove in cui non può cantare per motivi contrattuali, ma ne farà parte integrante. La musica è obiettivamente niente di nuovo e per fortuna che il successo di Let's go to bed richiama Robert in studio con i The Cure. Lo spirito che lo ispira è ancora la leggerezza pop, ma insomma .. fate sempre le dovute proporzioni e ne ricaverete The Walk

 

https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=gkCYh1x44G8

 

Non ci credevano manco loro quando si videro The Walk entrare in top chart in UK. La band viene chiamata a ricomporsi formalmente per alcuni concerti e quindi spedita a Parigi per mettere insieme qualcosa da poter vendere. L'album è Japenese Wishpers  e conterrà Love Cat's. L'album raccoglie gli ultimi singoli di successo con i rispettivi B side ... si tratta di una mera operazione commerciale "Quanto di più pop potevo fare" dirà Robert che compose Love Cat's dopo aver visto gli Aristogatti ... ben diverso da quando con i Glove s'ispirava a film tetri e puramente folli. 

 

https://www.youtube.com/watch?v=YPObUqoYSaY

 

Ecco vedete .. io sono dell'opinione che il talento s'individui meglio quando non vuole esprimere se stesso ... si tratta un po' del concetto di sprezzatura di cui parla l'Ariosto ... 

 

The Top è un album vero e segna la maturità artistica dei The Cure e nel video di The Caterpillar anche Robert Smith ha compiuto la sua personale metamorfosi da larva a rock star che segnerà per sempre la storia della musica.

 

https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=nzxJ5YvYfx4

 

Il problema dei The Cure è che la band continua a rimanere un concetto alquanto astratto dove ognuno fa un po' quello che cazzo gli pare. Robert è costretto a comporre e suonare quasi per intero tutto l'album e durante il tour in Giappone Anderson ubriaco perso prima mette a soqquadro l'albergo e poi mena gli altri componenti della band. Spedito via a calci in culo, imbarcano Ely degli Psicadelic Fours e Williams dei Thomson Twins. 

 

Robert comunque non può prendersela che con se stesso perché ancora è in formazione con  Siouxsie & Banshees e contemporaneamente a The Pop compone e incide per loro. Non c'è da stupirsi se in quel periodo si faceva come un cammello tibetano! Robert finalmente comprende che i The Cure non sono più una band come le altre e soprattutto che quel brand coincide con la sua faccia. Abbandonare i progetti paralleli è necessario se non vuole rimetterci carriera e salute.

 

Questa coscienza personale comporterà una scelta definitiva anche per gli altri membri e Thirnalley lascia anche polemicamente, dicendo che non lo avevano mai trattato da componente della band e quindi non accettava da loro un out out di quel tipo. Robert richiamerà Gallup e immagino anche facendogli finalmente le dovute scuse. In fondo, in questo modo, i The Cure ricomponevano i cocci e potevano finalmente guardare al futuro con una certa concretezza concettuale. 

 

Incidono The Head in the Door descrivendo i giorni in studio come un periodo di ritrovata serenità. L'album contiene due hit come In Between Days e Close to Me e il successo commerciale è garantito. Oramai i The Cure sono una realtà seconda a nessuno.

 

https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=scif2vfg1ug

 

Seguirà la raccolta di successi Standing on a Beach che in effetti coagula una carriera dispersiva e permette al grande pubblico di conoscere la già lunga storia dei The Cure. Paradossalmente è ora che la band è chiamata a confermare se stessa come se in effetti si fosse formata solo due anni prima. Lo farà con un doppio album "Kiss me Kiss me Kiss me" ... ma veramente c'era qualcuno che pensava che potessero toppare?

 

Sulla copertina dell'album c'è un bacio a stampo delle labbra di Robert quasi a rimpiazzare quelle famose di Jagger e dei Rolling Stone. Loro negheranno l'intenzione e veramente non credo che volessero intendere quel gesto come una forma di arroganza. Il fatto è che Robert è oramai una rock star che si fa spazio nell'olimpo degli dei. 

 

L'album viene aperto con una ballata Just like Heaven, il video viene girato sulla stessa scogliera dove veniva fatto precipitare l'armadio di Close to me, il cui video fu censurato perché la suddetta scogliera era tristemente nota per l'alto numero di persone che la sceglievano per il proprio suicidio ... un po' come il ponte d'Ariccia (no, questa la capiscono solo i romani). 

 

https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=BjvfIJstWeg

 

e ora Just like Heaven ... quasi a sfidare la censura 

 

https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=n3nPiBai66M

 

Ma sarà Why Can't I be You a bruciare le classifiche

 

https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=Wp2wkHL9z9o

 

Inizia un tour mondiale in cui si registrano i classici fenomeni d'isteria collettiva normali per una normale band, ma non per i The Cure che comunque presentano una visione alternativa del mondo fatto di bellocci e bellocce in estro l'uno per l'altra. Loro propongono certo una musica orecchiabile ma anche pervasa da un certa venatura folle che conserva le radici nichiliste della propria storia. Ma niente, persino in Sud America la gente trabocca dagli stadi e il mondo si popola di clown tristi con capelli sparati e labbra sbavate di rossetto. C'è solo da domandarsi se la band reggerà all'onda d'urto delle masse ... 

 

Sì e no ... Lol abbandona la band ... c'erano già stati attriti legati alla sua dipendenza dall'alcol ... ma non sarà certo questo a influenzare la band. Robert si sposa e fa scalpore che lo faccia con una ragazzetta troppo giovane per lui. Questo ci porta al punto. Robert è giunto tardi all'apice del successo ed ora questo lo pone con ancora più crudezza dinanzi alla realtà che, come dico sempre io. fino a una certa età si cresce, dopo si comincia inevitabilmente ad invecchiare. Uno con il suo entusiasmo per la vita, pare buffo dirlo, non poteva certo prenderla bene. 

 

Disintegration è un album che ripiomba la band nel dark più oscuro, ma non è più quello emotivo e melanconico della giovinezza, quanto invece ha il sapore del disincanto per uno spavento che non mette più paura, togliendoti anche il gusto della sofferenza. Lullaby è la sola concessione al pop che li ha caratterizzati nella fase glam. 

 

https://www.youtube.com/watch?v=sS6t56U9tBg

 

Questo album io l'ho consumato ... bello dall'inizio alla fine.

 

https://www.youtube.com/watch?v=hXCKLJGLENs

 

Oramai siamo negli anni novanta e anche i The cure decidono di provare l'esperienza della musica elettronica che remixa tutto e esce Mixed Up ovviamente non si tratta della solita frullata dance ... no, no la musica elettronica non ha nulla a che vedere con la dance, questo sono pochi a capirlo ... intanto O'Donnel se ne va pure lui ... 

 

https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=gw8Hwz3Xumc

 

Questa versione di Close to me è quella  meno edulcorata ma nell'album ci sono anche versioni elettroniche più estreme, ma solo per quei pezzi sintopop che lo permettevano ... Fascination Street per esempio pare fatta apposta per aprire un concerto live e di elettro ha poco e niente. Ma nadiamo avanti o ci faccio giorno sul serio..

 

Nel 92 esce Wish, forse il loro ultimo grande successo commerciale. I premi fioccano i concerti sold out e una hit sul filone pop che però stavolta pare più spensierato del solito, ma comunque bello bello "Friday I'm in love"

 

https://www.youtube.com/watch?v=GIpEQfMVh2k

 

Ma tanto il problema dei The Cure rimane sempre lo stesso, gente che lascia e altri che ritornano ... un via vai senza fine che mina nuovamente il futuro della band. Ora si aggiunge una causa legale intentata da Lol sui diritti d'autore dei più grandi successi e questo manda a rilento anche i lavori per mettere in cantiere il nuovo album.

 

Nel frattempo la band incide la canzone portante di quella colonna sonora che segnò molto l'intera decade dei novanta, cioè quella del primo capitolo cinematografico de' Il Corvo. Il pezzo si titola Burn ma credo di averlo già inserito, Invece, metto il pezzo di un'altra partecipazione importante per il tributo a Jimmy Handrix, dove loro aprono l'album con un rifacimento assai audace di Purple Haze

 

https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=cLGlDQRYJ9M

 

Il nuovo album arriva solo nel 1996 e in mezzo c'è stato un cambio generazionale. Wild mood swings è inascoltabile per chi li amava e incomprensibili per chi è abituato alle sonorità dell'epoca. Si tratta di un miscuglio latineggiante come solo un mezzo contadino inglese potrebbe intendere. 

 

Nel 97 tentano di bissare il successo che fu della raccolta di successi del 86, ma ora si tratta di uno dei tanti greatest hits con pezzi talmente famosi che li conoscono anche chi non ha mai sentito parlare dei Cure. C'è un singolo inedito però molto bello e io lo inserisco.

 

https://www.youtube.com/watch?v=my17DT2Hb3Q

 

Poi ci riprovano partecipando ad una nuova compilation commemorativa per i Depeche Mode, ma a differenza di quella di Hendrix questa è fin troppo alternativa e si salva solo qualche pezzo, non quello dei Cure ... banale. 

 

Da qui in poi è solo decadenza e discesa nell'oblio ... ma dal vivo vale sempre la pena andare ad ascoltarli ... non più e ne meno degli Stone o dei Police ...  dovrebbero però sciogliersi una volta per tutte, e non solo annunciarlo perché altrimenti si rischia di andare ad ascoltare i brani dell'ultima decade e allora bisognerebbe chiedere il risarcimento del biglietto ... tra l'altro assai oneroso ... 

Link to comment
Share on other sites

  • 2 weeks later...

Mi devo ricordare che non si possono inserire più di venti contributi video per ogni post ...

 

E' tardi e salto l'ormai tradizionale contributo alla playlist. lo faccio o non lo faccio? Vorrei imbarcarmi nel discorso Depeche Mode, però mi tremano i polsi a farlo ... sono il mio gruppo preferito e non vorrei scrivere un volume enciclopedico al riguardo ... ma tanto domani resto a casa ...  vado!

 

I Depeche Mode a differenza dei The Cure ancora non hanno ancora definitivamente esaurito la loro vena artistica, tuttavia come gli U2 non riescono più ad interpretare il proprio tempo presente ... per dire Wrong ha il sapore di Personal Jesus sia nelle note sia nel testo ... tuttavia chi non li conosce può ancora essere affascinato dal loro impasto musicale.

 

Una band di musica elettronica è assai diversa da una normale band. E' una questione di strumenti, in quanto le sonorità elettroniche tendono a rivoluzionare il tradizionale concetto di arrangiamento.

 

L'elettronica forse è il solo genere che non si sviluppa in UK, La Germania ne è la culla e anche il mercato più redditizio, ma come si sente e si vede nei Japan c'è molto David Bowie e soprattutto di quel glam punk che grazie a Malcom Mclaren creerà la commistione moda-musica tipica degli anni ottanta con nomi come Culture Club o anche Adam Ant e Billy Idol. 

 

Queste sono le premesse in cui debuttano i Depeche Mode. Dal nome di una rivista di moda francese si capisce il richiamo "continentale" che vogliono esprimere. Prima ancora Vince Clarke aveva fondato quella che può essere definita la band originaria con il nome No Romance in China, altro richiamo alla fascinazione per tutto ciò che viene dall'estremo oriente che ha la musica elettronica. 

 

Tipico per chi fa musica elettronica usare la voce come un accompagnamento e quando la band è matura per il debutto, ancora non ha un cantante ufficiale che ne possa sostenere anche il ruolo di front man. Vince ascolterà per caso Dave Gahan in un locale mentre cantava Hero di Bowie ed ecco fatto che il cerchio si chiude. Sarà proprio Dave a suggerire il nome Depeche Mode e questo la dice lunga su quanto l'ultimo arrivato vorrà poi contare nell'ambito di un genere musicale che considera il vocalist solo come un accessorio intercambiabile.  

 

Altra caratteristica delle band di musica elettronica è che somigliano molto a dei gruppi di produzione musicale, un po' come succede ora con i DJ o i grandi nomi della musica hip hop che diventano un brand da cui fioriscono poi nomi che durano una stagione o poco più. Il nome Depeche Mode probabile che dovesse nascere e morire con il singolo Photografic creato per essere inserito in una delle tante complilation elettro di cui spesso i pezzi inediti erano assai pochi rispetto a cover o rivisitazioni dei grandi successi del passato. 

 

Di Photografic ce ne sono tante versioni live che si rifanno al pezzo poi rimaneggiato per il loro album di debutto, ma io vi voglio proporre la versione demo di 10 minuti, non per costringervi ad ascoltarla tutta, ma per farvi rendere conto di quanto poco commerciale fosse questo genere che nel tempo ha poi sovvertito il senso comune del gusto musicale, tanto che oggi siamo arrivati a considerarlo appunto commerciale. Se volete ascoltare l'arrangiamento che sarà consegnato alla storia saltate dopo l'ottavo minuto. 

 

 

Come potete immaginare, il pezzo non è che poi abbia sto gran riscontro commerciale da poter salvare i Depeche Mode dall'oblio. Li fa notare però dal produttore David Miller che ci riconosce proprio tutti quegli ingredienti che vi ho messo in evidenza. All'epoca tutti produttori erano a caccia di qualcosa di simile ai Japan e i Depeche Mode potevano funzionare. Esce il singolo Dreaming of me

 

https://www.youtube.com/watch?v=fZ6R1cVOWuQ

 

Beh, credo che da questo primo pezzo si comprese subito quanto i Depeche Mode potessero somigliare solo ai Depeche Mode. Il pezzo riesce ad emergere e riesce a lanciare la band per il vero successo che sarà New Life

 

 

Notate che la band è formata da tre tastiere e Dave è la sola cosa che si muove sul palco. Il Synth pop che propongono è una ricetta nuova che val la pena finanziare e nasce dunque il primo album Speak & Spell. Questo è scritto quasi per intero da Vince che nell'intimo continua a considerare i Depeche Mode come fossero solo una sua emanazione, una sorta di nome d'arte. In ogni modo Vince è un genio e il disco è bellissimo. Il singolo che brucia le classifiche si titola I Just Can't Get Enough

 

 

Notata la verve apportata dalle ragazze che si dimenano "inutilmente" tra le tastiere ... mentre loro non le cagano di pezza? Altro dettaglio che evidenzia questo video è proprio Dave, anche lui al pari delle ragazze, appare come un elemento estraneo, anche nell'aspetto è l'unico che non veste di pelle nera come impone lo stile elttro pop teutonico e indossa persino degli occhiali fashion molto modaioli! Ho notato anche quanto le donne si truccassero pesantemente ... portavano in faccia una vera e propria laccatura, ve! Ma questo non c'entra niente ... 

 

https://www.youtube.com/watch?v=8M8U__1RsKc

 

Qui hanno costretto Dave a vestirsi di pelle nera, ma lui ha convinto loro ha indossare gli occhiali fashion ... a parte questo, l'importante è che la band vende bene e soprattutto Dave ha tanta voglia di cantare e si è stufato di farlo una volta sola in studio e poi fare il pesce nei video o durante i playback del tour promozionale. Qui avviene la spaccatura perché Dave ha dalla sua parte i discografici che dai concerti ci vedono una convenienza economica e anche gli altri della band sono stufi di essere considerati poco più di turnisti di studio da Vince. C'è da dire che Martin Lee Gore aveva già composto due pezzi strumentali per Speak & Spell e probabilmente chiedeva più spazio nella fase creativa. Tutti elementi che indurranno Vince a lasciare la band. Lui è un inglese fedele all'idea che la musica dal vivo non serve a niente e propriamente quella elettronica sia qualcosa che tutto al più va riprodotta nei locali chiusi il più possibile simili ad uno studio di registrazione. 

 

Vince formerà gli Yazoo con Alison Moyet, grande voce che però anche lei si stuferà di lui e debutterà presto da solista. Quindi Vince darà vita agli Erasure che penso esistano ancora.

 

 

Comunque Vince rimane un grande. Only You VInce la voleva lasciare ai Depeche per il loro successivo album, ma questi rifiutano perché Martin chiede e ottiene fiducia dal resto dei ragazzi e accettare quel singolo sarebbe come marcare un Brand che Vince vorrebbe segnare per sempre come suo. Martin finalmente può realizzare il sogno di pubblicare tutti i lavori di una vita, quelli che teneva nel cassetto fin da quando aveva sedici anni. L'album si titola A Broken Frame ed è fantastico! 

 

 

Notate che si è aggiunto Alan Wilder proprio per necessità di suonare la musica anche dal vivo. Nel video appaiono tutti più vivaci e soprattutto c'è una certa ironia, magari non nella faccia di Gore, ma Dave ha più spazio per esprimersi e comunque si vede che ora la band è proprio un gruppo musicale in cui i vari elementi interagiscono tra loro. 

 

https://www.youtube.com/watch?v=LV7Ufxmmc4U

 

Sembrano lontani i tempi fetish e idealmente il successo di See You è la risposta a Only You che nel frattempo Vince ha inciso con il suo nuovo duo. Se si mettono a confronto i due brani si comprende anche la differenza stilistica tra Vince e Martin, il secondo proprio perché coadiuvato da una band vera, offre degli arrangiamenti più ricchi e allo stesso tempo l'apporto di Dave permette anche un'interpretazione meno ortodossa della musica elettronica, rendendola meno claustrofobica

 

 

Vi confido che è guardando questo video che è nata la mia passione per i giardini segreti all'inglese XD. Comunque qui si nota anche quanto si sia dato più spazio alla parte vocale e di conseguenza alla verso scritto. Queste sono le parole che Martin scriveva sui quaderni durante le ore scolastiche con la poetica di un adolescente malinconico prigioniero del suo giardino fatto d'incanti ma anche inquietudini.

 

Si è fatta l'alba e fa pure freddo, continuerò un'altra volta. Chiudo riproponendo My Secret Garden live (il concerto si apre con questa song, il resto se vi va ascoltatelo, ci sono tutti i brani di A Broken Frame) per sentir meglio la differenza che c'è tra un pezzo registrato in studio e basta e, invece, riproposto in concerto.

 

 
Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...