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"Sindrome da replica" e mondo gay


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@@ben81 dice bene, il problema è che quasi un po' tutti in fondo sono un po' negativi, immaturi, ecc. Scopri sempre un lato in molti che ti fa rimanere di merda e che ti impedisce di profondizzare l'amicizia, come se in fondo ci fosse un lato di falsità e strafottenza che ti fa passare la voglia. La cosa non riguarda tutti ovviamente, ma una buona parte si. Non so mi danno la sensazione che la vita li abbia resi troppo freddi e poco affettuosi/leali ed è una cosa che non riscontro con molti etero dove la fratenità e l'affetuosità non sono così rare.

 

Terribile l'analisi dei problemi psicologici. A me sembra talmente un argomento scottante ed incomodo che pur notandolo non l'ho mai voluto prendere in considerazione. Isterici, fifoni, peter-pan, aggressivi, essendo schietti ho notato anch'io una percentuale preoccupante di gay con problemi psicologici lievi o medi. La cosa credo derivi da una società che non li ha fatti crescere bene, mi sembra (come tutto quello di cui si sta discutendo) un problema dei nostri tempi che in futuro non ci sarà.

 

@@Krad77 a me tutto sembra spiegato abbastanza bene, mi spiace se non capisci, ma non vedo cos'altro si possa chiarire. La storia dell'amico traditore è stata solo una delle tante che mi ha portato a fare delle riflessioni, credo di aver capito esattamente cosa mi ha turbato dei molti episodi/situazioni che denuncio. È un po' come se molti facessero i gufi amareggiati e ti dicessero che le storie durano solo un tot di tempo e che prima o poi si ricomincia all'infinito.

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@@Krad77 scrive:

Dunque Akinori non si fa scrupolo di chiamare ghetto tutte le realtà gay possibili, quelle di provincia, la globalità di internet, salvo poi identificare come non-ghetto quella dei prostituti e mantenuti, che secondo lui sarebbe l'unica ad unirci veramente tutti, solo che non lo ammettiamo perchè ce ne vergogniamo.

 

Ti sbagli completamente, penso esattamente il contrario: anche la realtà sottaciuta e pervasiva della prostituzione omisessuale è un ghetto, come qualsiasi circuito gay.


@@Krad77 scrive:
A parte che ho conosciuto tanti gay che erano sinceri su tutto e non capisco perché si sarebbero dovuti vergognare solo di dirmi quest'unica cosa... Poi se il fenomeno diventa inverificabile perchè segreto, chi ci dice che non siano i prostituti stessi a falsarlo, aumentando il numero dei clienti (cosa che storicamente c'è sempre stata: è notorio che chi si prostituisce aumenta il numero delle persone che si è fatto, e dei soldi guadagnati, per una sorta di meccanismo auto-rivalutante che si esplica su questi fattori concreti).

 

Come si vede che non conosci la realtà della prostituzione, né etero nè gay. Ammettere di pagare per fare sesso, per un gay, non è molto bello, perché significa riconoscere la propria debolezza sul mercato della carne. Significa di essere diventato valuta scaduta. Lo capirai verso i 25-30. Dal punto di vista ideologico, la posizione ufficiale del gay è contro la prostituzione, perché pensa che l'omoaffettività sia un diritto e non merce di scambio.
Ogni marchetta tende a mentire sul numero di clienti avuti, perché anche le marchette hanno la loro data si scadenza. Una volta che  tutti i frequentatori dei luoghi in cui battono se le sono "fatte", non possono più mettersi in vendita e sono da rottamare. Quindi sono costrette ad abbassare i prezzi o a migrare in altri circuiti di battuage, anche stranieri. Le marchette più richieste sono quelle che sono state "scopate" (scusa il linguaggio volgare) di meno.




@@Krad77 scrive:

Ci sarebbe anche la teoria dei gay che non possono arrivare dignitosamente alla terza età perché antiestetici nel loro ostinato voler seguire la DeFilippi dal divano di casa, con orecchini tatuaggi ecc.

 

Questa provocazione me l'ha ispirata Almadel in uno dei suoi ultimi post in cui prospettava un futuro di coppia nella terza età come negli sketch di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini solo più trash. Importante precisazione:  non ho parlato affatto di antiesteticità, bensì di ridicolaggine.

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...la questione della De Filippi è interessante...ma sempre fuorviata e utilizzata per fare discorsi snob da salotto,

La grandezza della De Filippi sta proprio nel fatto di aver individuato da subito le caratteristiche emotive e caratteriali degli Italiani e ne ha fatto un lavoro.

Non è certo colpa sua se viviamo in un mondo di tronisti che non hanno nulla da dire e che non sanno far altro che sfoggiare doti fisiche e farsi corteggiare....come del resto povere persone ingenue e bisognose di qualcosa che si affidano in mancanza di equi rapporti interpersonali a tristi corteggiamenti.Avete voglia a gonfiare discorsi con buonismo e intenti filantropici...quello che tira è la carne e la siddisfazione del proprio ego e gira tutto intorno a ciò.

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privateuniverse
il problema è che quasi un po' tutti in fondo sono un po' negativi, immaturi, ecc.

 

Edited by privateuniverse
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Ilromantico

Mi piace FibRRRA, grazie per il pensiero! Lui come me non fa certo il diplomatico e il buonista :). A proposito, ma il post non ti annoiava circa 3-5 interventi tuoi fa?;)

 

 @@akinori mo' basta con sti ghetti, prostituzione, ecc. Viaggia e scopri il Mondo sei troppo rinchiuso nel tuo ghetto locale, gli ambienti di quel genere ci sono, ma c'è anche dell'altro. C'è una bella realtà gay, basta conoscerla.

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privateuniverse
Mi piace FibRRRA, grazie per il pensiero! Lui come me non fa certo il diplomatico e il buonista :). A proposito, ma il post non ti annoiava circa 3-5 interventi tuoi fa? ;)

 

Sì, ma ora ho "profundizado".

Edited by privateuniverse
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    @Il romantico scrive:
akinori, mo' basta con sti ghetti, prostituzione, ecc. Viaggia e scopri il Mondo sei troppo rinchiuso nel tuo ghetto locale, gli ambienti di quel genere ci sono, ma c'è anche dell'altro. C'è una bella realtà gay, basta conoscerla.

Ho viaggiato e il mondo l'ho scoperto da un bel po'. Non faccio parte dei ghetti, che sono ovunque e non si riferiscono ad una singola realtà. Li descrivo semplicemente con la freddezza e l'obiettività di un osservatore esterno. A proprosito di ghetti spagnoli, trovo che la Chueca sia un ghetto squallido e pericoloso, nonostante in Spagna siano "avanti" rispetto all'Italia, per esempio. L'ho sperimentato personalmente e non per sentito dire.

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Ilromantico

Ma cosa vedono i miei occhi...LA chueca???? :afraid: E' Chueca, è maschile sia in spagnolo che in italiano!! Tu puoi avere tutte le opinioni che vuoi, ma resta il fatto che la tua l'opinione è quella del classico italiotto che è stato di passaggio a Chueca un paio di sere e pensa di poterne parlare. Ed è pure facilissimo smontare oggettivamente la tua opinione perché hai detto delle cose che non stanno in piedi e ci hai fatto pure una magra figura. Chueca infatti è sicurissimo (se non addirittura il più sicuro) visto che è piena di locali e c'è gente a qualsiasi ora del giorno (e la stessa sensazione mi diede ai tempi il quartiere gay di S. Francisco). Si tratta inoltre di un quartiere quotatissimo e pieno di locali e ristoranti chic/originali e di tendenza che sono il massimo anche per gli etero. Il quartiere anche volendo non può essere un ghetto perché sta in centro ed è circondato dalle arterie stradali e commerciali più importanti della capitale. A Chueca, non ci abitano né ci vanno solo i gay, ma ci abita molta gente "de toda la vida"( la gente di quartiere che ha sempre vissuto lì) ed è meta 'cool' di molti etero che ci passano per volontà o per caso.

 

Chueca era un pericoloso quartiere di drogati e tossici negli anni 80/90, non certo ora. O forse hai viaggiato indietro nel tempo?

 

Inutile poi il virgolettato di "avanti", potevi evitarlo, fa molto "non arrivo all'uva e dico che è acida". Per me si può fare molto di più, ma rispetto ad altre realtà siamo su un altro pianeta. E non lo dico io, ma le leggi e la società in cui vivo.

 

Non capisco poi che senso abbia fare critiche su cose di cui non si sa molto e si può essere facilmente "demoliti". E' la tecnica del Kamikaze? Il mio voleva essere un consiglio, ma forse tu non riesci a vedere al di là della tua ossessione dei ghetti e delle prostituzioni.

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Si dice "italiota",  non "Italiotto", e classica italiota sarai tu, visto che sbagli i generi :-) Tanto che scrivi, correttamente, ma inconsapevolmente, suscitando il mio riso omerico:



"CHUECA infatti è sicurissimo (se non addirittura il più sicuro) visto che è PIENA di locali e c'è gente a qualsiasi ora del giorno (e la stessa sensazione mi diede ai tempi il quartiere gay di S. Francisco)" (by "il romantico")
 

Sì, Chueca è maschile in italiano e spagnolo, ma è pienA di locali :-), secondo la tua  visione romantica

Prima di discettare di generi e di gender con me, raffinato teorico queer, dovresti farti un esame di coscienza! La Chueca comunque è femmina tutta, l'ultima volta ci sono stato qualche anno fa, ed oltre ad essere femminile (in italiano e in spagnolo) è un ghetto pericoloso. Chueca infatti è il femminile di "chueco" sinonimo di "torcido", che significa in italiano "storto"

 Un mio amico effeminato, in questa famigerata "Storta", è stato sequestrato in un androne e rapinato mentre faceva battuage, por ejemplo (citando il Busi delo specialista di Barcellona, che se non altro ha il merito di dire la verità - fastidiosissima - sulla recentissima "emancipazione" della cattolicissima Spagna).
Ne potrei raccontare di storie sulla Chueca, solo per il gusto di decostruire questo falso mito iberico che avevano (hanno?) molti gay e che si è sciolto come neve al sole subito dopo la crisi internazionale.

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...si ma alla fine non cambia nulla...dovunque si vada e dovunque si giri al centro di tutto c'è il consumo del corpo....poi se conoscete supermercati delle anime...lasciatemi l'indirizzo in pvt....

...questo giusto per ritornare all'origine del post....

...un corpo dura poco...e quindi devi intorrompere e iniziare di nuovo con un altro....leggi fatali del consumo.

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Bravo 4th life! Che sensazione straordinaria provo quando mi sembra di intravvedere un possibile discepolo. Non che ne abbia bisogno, semplicemente nutro un briciolo di speranza in più sulle sorti magnifiche e regressive della comunità gaia.

 

p.s.

 

la precisazione di genere cambia molto. La figura di "cacca" ,per dirla alla ghosthunter, fatta dal saccente @il romantico, a proposito della Chueca, resterà negli annali. Il "maschio, ma piena" è un sintomo a suo modo meraviglioso della realtà che si cela dietro il superficiale chiacchericcio di tante bocche inutili.

Edited by akinori
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...si ma cmq non serve a nulla...sono solo chiacchiere..e si sa che chiacchierando ognuno può dire quello che vuole e anche sbilanciarsi o omettere qualcosa....sui forum non si fanno gare di nozionismo....ci si confronta...non si paventano più o meno quantità di sapienza....quella è una cosa che si dovrebbe fare per tatto in forma privata...

...di solito hanno valore solo i fatti....e per quello non c'è bisogno di chiacchierarci tanto sopra...

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Ilromantico

http://it.wikipedia.org/wiki/Italioti

 

Italiotto comunque è un dispregiativo, che poi esista o no nel dizionario poco mi importa. Io lo uso così.

 

Chueca è un barrio (o quartiere) e quindi è maschile . Nessuno dice LA Chueca, nemmeno da ubriaco. Chueco è un termine latino-americano e non è il femminile di Chueca che in spagnolo ha 3 distinti significati, ma è un termine che in anni non ho mai sentito quindi è probabile che sia pure arcaico. Con molta probabilità inoltre il nome del barrio è solo un nome senza alcun significato.

 


Un mio amico effeminato, in questa famigerata "Storta", è stato sequestrato in un androne e rapinato mentre faceva battuage, por ejemplo (citando il Busi delo specialista di Barcellona, che se non altro ha il merito di dire la verità - fastidiosissima - sulla recentissima "emancipazione" della cattolicissima Spagna). Ne potrei raccontare di storie sulla Chueca, solo per il gusto di decostruire questo falso mito iberico che avevano (hanno?) molti gay e che si è sciolto come neve al sole subito dopo la crisi internazionale.

 

I famosi sequestri e rapini DELLA chueca (come dici tu xD) :rofl:  :rofl:  :rofl:  :rofl:  :rofl:  :taunt:  :taunt:  :taunt:  :taunt:  :taunt: . Ok, ti aggiungo alla lista degli utenti irrilevanti, dopo queste tue sparate da svitato non posso più prenderti sul serio.

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@Krad77 scrive:

 

Dunque Akinori non si fa scrupolo di chiamare ghetto tutte le realtà gay possibili, quelle di provincia, la globalità di internet, salvo poi identificare come non-ghetto quella dei prostituti e mantenuti, che secondo lui sarebbe l'unica ad unirci veramente tutti, solo che non lo ammettiamo perchè ce ne vergogniamo.

 

 

 

Ti sbagli completamente, penso esattamente il contrario: anche la realtà sottaciuta e pervasiva della prostituzione omisessuale è un ghetto, come qualsiasi circuito gay.

 

 

Lieto di essermi sbagliato (su questo, poi dicevo anche parecchio altro).

Resta da capire la tua definizione di ghetto, anche perché io mi rifaccio alla distinzione tra ghetto e giudecca (vedi http://www.culturagay.it/cg/saggio.php?id=389)

 

 

 

 

 

@Krad77 scrive:

 

A parte che ho conosciuto tanti gay che erano sinceri su tutto e non capisco perché si sarebbero dovuti vergognare solo di dirmi quest'unica cosa... Poi se il fenomeno diventa inverificabile perché segreto, chi ci dice che non siano i prostituti stessi a falsarlo, aumentando il numero dei clienti (cosa che storicamente c'è sempre stata: è notorio che chi si prostituisce aumenta il numero delle persone che si è fatto, e dei soldi guadagnati, per una sorta di meccanismo auto-rivalutante che si esplica su questi fattori concreti).

 

 

Come si vede che non conosci la realtà della prostituzione, né etero nè gay. Ammettere di pagare per fare sesso, per un gay, non è molto bello, perché significa riconoscere la propria debolezza sul mercato della carne. Significa di essere diventato valuta scaduta. Lo capirai verso i 25-30. Dal punto di vista ideologico, la posizione ufficiale del gay è contro la prostituzione, perché pensa che l'omoaffettività sia un diritto e non merce di scambio.

Ogni marchetta tende a mentire sul numero di clienti avuti, perché anche le marchette hanno la loro data si scadenza. Una volta che tutti i frequentatori dei luoghi in cui battono se le sono "fatte", non possono più mettersi in vendita e sono da rottamare. Quindi sono costrette ad abbassare i prezzi o a migrare in altri circuiti di battuage, anche stranieri. Le marchette più richieste sono quelle che sono state "scopate" (scusa il linguaggio volgare) di meno.

 

 

Non pretendo di conoscere la realtà della prostituzione quanto te, che intervisti prostituti. Ma penso di essermene fatto una buona idea, grazie. Non hai per nulla indovinato quale possa esser la mia età (no, non ho 77 anni).

Non ho detto che ammettere di pagare per fare sesso sia una bella cosa per chicchessia.

Ho chiesto perché i miei amici e conoscenti più sinceri, che mi hanno raccontato dettagli intimi imbarazzanti o che potevano essere giudicati male, dovrebbero mentire sull'esser stati con un prostituto, visto che mi hanno raccontato ben di peggio.

Il bias dell'ascoltare solo una campana, quella delle marchette, per me rimane. Perché nonostante il prostituto ricercato sia quello che ha fatto poco, vale anche il meccanismo di esagerare il numero di clienti, in altri contesti.

La posizione "ufficiale" dei gay non so dove l'hai presa.

Sicuramente per molti gay la sessualità libera è irrinunciabile, e quindi molti sono favorevoli anche alla legalizzazione della prostituzione.

 

 

@Krad77 scrive:

 

Ci sarebbe anche la teoria dei gay che non possono arrivare dignitosamente alla terza età perché antiestetici nel loro ostinato voler seguire la DeFilippi dal divano di casa, con orecchini tatuaggi ecc.

 

 

 

Questa provocazione me l'ha ispirata Almadel in uno dei suoi ultimi post in cui prospettava un futuro di coppia nella terza età come negli sketch di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini solo più trash. Importante precisazione: non ho parlato affatto di antiesteticità, bensì di ridicolaggine.

 

 

Non ci vedo molta differenza.

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@il Romantico

 


Quella scritta sopra non era un'etimologia, ma era solo un nomen omen: "chueca", come aggettivo,  significa "torcida" ; di conseguenza c'è un qualcosa di storto in quella zona già a partire dal nome. Al di là del giochetto retorico, se vogliamo discutere seriamente di etimologia, il nome del quartiere non ha origini latino americane, come sostieni tu, ma deriverebbe da Federico Chueca, un compositore di zarzuela. Spagnolo. Quindi il significato c'è e come! Non è un nome senza significato, come erroneamente, di nuovo, sostieni tu.
Nel barrio Chueca c'è plaza de Chueca. Quindi per "La Chueca" si intende plaza de Chueca, che è femminile in spagnolo e in italiano e che per sineddoche dà il nome al tutto.
Io ho sempre sentito parlare della Chueca, al femminile, e ho detto sempre la Chueca, che è l'uso comune in italiano, come si evince anche da questo articolo del corriere, fra numerosi esempi facilmente reperibili.
 

http://doveviaggi.corriere.it/dove-rcs/home/weekend/citta/2011/novembre/madrid-shopping.html

 

 

Del resto, come ti ho fatto notare sopra, per quanto ti affanni a parlare di Chueca al maschile, poi alla fine gli dài anche tu  femminile, non so se per un lapsus freudiano o un "vezzo di genere" :haha:

 

Non avrei mai potuto scrivere "rapini della Chueca", conosco l'italiano. Citazione erronea. :haha:

 

Il tuo tentativo di spacciare la Spagna, e in particolare Madrid, con la sua Chueca, come paradiso dei gay, con me ha fallito perché ci sono stato, più di una volta. Puoi solo ingannare chi non conosce quel ghetto lercio dove la criminalità esiste e come. Quindi sconsiglio vivamente di fare battuage da soli al calar del sole in quella zona.

 

 

piccolo OT
Ho segnalato il tuo messaggio: non ti permettere più di definirmi svitato!
Avrei anche evitato di farlo se non mi fossi beccato un'ammonizione per aver definito "irrancidito" un utente, che a sua volta mi ha segnalato per questo. Visto che qualcuno qui è permaloso e sleale, d'ora in poi adopererò con lui il suo stesso metro.
Detto ciò, la mia interazione virtuale con te finisce qui, ti ho messo nella lista degli ignorati. E preciso, "giusto per":  non credo né che tu sia sposato, né che tu viva in Spagna, né che tu sia bisessuale. Magari mi sbaglio, ma  ho questa sensazione, non so perché.

Edited by akinori
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scusatemi se scrivo un secondo post, ma ho notato che quando un post è troppo lungo il database va in tilt e ciò mi causa un'enorme perdita di tempo senza costrutto

 

@Krad77, Giovanni Dall'Orto è uno studioso di quella che io definisco "gayologia" e che merita rispetto, ma non è la Sibilla cumana del mondo omosessuale. Io sono un teorico queer, e adopero la parola ghetto in un senso filosofico diverso da quello "omofobo" di cui parla Dall'Orto. Per me il ghetto è il luogo della triangolazione edipica. Anche la famiglia Mulino Bianco etero per me è un ghetto. Che Dall'Orto con un rovesciamento dialettico ritenga politicamente più corretto il termine di "giudecca", per il ghetto gay, non cambia la sostanza della cosa.

Del resto lo stesso Dall'Orto confessa la sua posizione totalmente ideologica e astratta, quando alla fine afferma che questi luoghi di aggregrazione omosessuale, comunque li si voglia definire, lui non li frequenta :pilot:

Quindi ne ha una conoscenza mediata. Io ne ho una conoscenza mediata e immediata. E in ogni caso non ho mai affermato che dovessero essere chiusi! Del resto la poszione di Dall'Orto è molto nota: chiunque critichi il mondo omosessuale, è un omofobo.

E lo accredita come tale una persona che poi questo mondo dice di non frequentarlo...

 

Vabbé, ho fatto le mie precisazioni e aggiungo che sei una persona educata e a modo e che è molto piacevole interagire con te. Se non ho indovinato l'età, pazienza, non penso sia un dato rilevante.

Edited by akinori
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Grazie, è sempre bello poter aver uno scambio civile e cortese, anche quando si è su posizioni molto (molto) distanti. E' quello che mi piace nei forum.
A volte però è necessario qualche sforzo per intendersi sulla terminologia e le definizioni ^^

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Ilromantico

Il tuo tentativo di spacciare la Spagna, e in particolare Madrid, con la sua Chueca, come paradiso dei gay, con me ha fallito perché ci sono stato, più di una volta. Puoi solo ingannare chi non conosce quel ghetto lercio dove la criminalità esiste e come. Quindi sconsiglio vivamente di fare battuage da soli al calar del sole in quella zona.

 

Si certo, l'avrai vista molte volte da Google Maps e dai siti di viaggi che la chiamano LA Chueca. Non hai azzeccato nulla di vero del quartiere, quindi deduco che le tue siano deliranti calunnie di cui sarò ben lieto di informare i moderatori. Sono a favore di qualsiasi opinione, ma non delle calunnie deliranti ed immotivate.

 


Ho segnalato il tuo messaggio: non ti permettere più di definirmi svitato

 

Ti definisco troller e svitato, ribadisco il concetto. Sono a favore di qualsiasi tipo di utente, ma non di quelli che fanno i personaggi e a cui manca qualche rotella.

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Segnalo ancora una volta, e pubblicamente, visto che non ho riscontri privatamente, il linguaggio offensivo dell'utente @il Romantico, da me messo nella lista degli ignorati. Chiunque potrà verificare quanto ho scritto nei post precedenti, mettendo a nudo la malafede di costui, che insiste a rivolgermi la parola quando è stato invitato a non farlo più già una volta.

 

Però ammetto che è anche, involontariamente, buffissimo: nessuno mi aveva mai definito "troller" :onthequiet:

 

 

 

:laugh:

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Edited by akinori
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