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Nuovo Parlamento


ulisse62

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Qulcosa di Sinistra?

 

 

 

Probabilmente una delle misure più demagogiche, la riduzione e soprattutto la verifica è un dovere di uno stato civile. Il finanziamento privato dei partiti invece è quanto di più capitalistico si possa fare.

Demagogiche un corno! C'è stato un referendum nel 1993, che ha espresso la volontà popolare e che è stato subdolamente aggirato dalla legge sui rimborsi elttorali, desautorando ancora una volta la democrazia autentica. Il movimento 5 stelle ha dimostrato che non occorrono finanziamenti e rimborsi elettorali per fare una campagna politica vincente! Sono una dimostrazione oltre che teorica, pratica di questo assunto. I soldi che diamo ai partiti con le solite, obsolete giustificazioni protorepubblicane, servono solo a finanziare la "casta".

 

Il referendum propositivo è uno strumento straordinario di democrazia diretta! Personalmente, mi limiterei a regolarizzarne la frequenza e la tipologia, perchè è chiaro che non si può governare a colpi di referendum - ma è uno strumento fondamentale.

 

L'abolizione della tassa sulla prima casa non ha colore politico, perché l'imu è semplicemente un balzello ignobile, come quello messo sulla Rai, e trasformato subdolamente in "tassa di possesso"; così come l'odioso "redditometro", roba da stato di polizia fiscale. Se continuiamo su questa falsariga, pagheremo alla "casta" persino l'aria che respiriamo. Al solo scopo di finanziarla!

 

Per quanto riguarda la condanna di Beppe Grillo, risale ad un tragico incidente automobilistico in cui persero la vita dei suoi cari amici. Non è una condanna legata a contiguità o collusioni con associazioni criminose, a corruzione, malversazioni etc., come quelle che riguardano molti vecchi politici. Ciò nonostante, Grillo è stato il primo ad applicare la sua proposta a se stesso, e proprio perché de facto ha una condanna penale, non si è presentato direttamente in Parlamento.

Edited by akinori
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Icoldibarin

Il referendum pubblico riguardava, come dici, il finanziamento e non il rimborso delle spese.
Certo che si può fare una campagna elettorale senza rimborsi, negli USA lo fanno da anni. Il problema è che i finanziatori, che solo in minima parte sono privati e piccole associazioni, sono di norma grosse compagnie che hanno sempre un "ti finanzio ma". (Vedi ad esempio cosa ne pensa la bloggatrice M.G. Bruzzone).
Una soluzione alternativa, che posso trovare interessante, sarebbe quella di evitare che i partiti possano ricevere donazioni individuali superiori a 1000€, in quel caso i mezzi dovrebbero essere scarsi ma sufficienti per tutti e sarebbero rapportati al vero peso elettorale. Soprattutto nessun finanziatore da solo potrebbe imporre degli argini di movimento al finanziato.
Sono situazioni che vanno analizzate, ognuna potrebbe avere dei pro e dei contro, parlare per partito preso di eliminazione di ogni sostentamento mi pare sbagliato.

 

Il vero problema sta nella corretta possibilità di informarsi di un cittadino, ma questo richiede un cambiamento assai più pervasivo e che deve partire dalle scuole in modo capillare, più facile a dirsi che a farsi. Evidentemente però dobbiamo provarci.

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per conto mio il finanziamento pubblico dei partiti è un tema importante ma non urgente per l'italia come invece si vuole far credere. rispetto alla spesa italiana totale è una spesa molto piccola che non cambia nulla nelle finanze statali e per questo non è urgente, come invece altri temi dovrebbero essere. è un tema politico su cui è giusto discutere ma non c'è nessuna urgenza.

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Sentire parlare di parlamento pulito da una persona condannata per omicidio colposo plurimo sembra un po' grottesco (ah già, lui non è in parlamento...)

 

Chi? °_°

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Ieri Bersani aveva presentato gli 8 punti:
http://www.partitodemocratico.it/doc/251554/otto-punti-per-un-governo-di-cambiamento.htm
 


1) Fuori dalla gabbia dell'austerità. 
Il Governo italiano si fa protagonista attivo di una correzione delle politiche europee di stabilità. Una correzione irrinunciabile dato che dopo 5 anni di austerità e di svalutazione del lavoro i debiti pubblici aumentano ovunque nell'eurozona. Si tratta di conciliare la disciplina di bilancio con investimenti pubblici produttivi e di ottenere maggiore elasticità negli obiettivi di medio termine della finanza pubblica. L'avvitamento fra austerità e recessione mette a rischio la democrazia rappresentativa e le leve della governabilità. L'aggiustamento di debito e deficit sono obiettivi di medio termine. L'immediata emergenza sta nell'economia reale e nell'occupazione. 
 
2)  Misure urgenti sul fronte sociale e del lavoro.
-  Pagamenti della Pubblica Amministrazione alle imprese con emissione di titoli del tesoro dedicati e potenziamento a trecentosessanta gradi degli strumenti di Cassa Depositi e Prestiti per la finanza d'impresa.
-  Allentamento del Patto di stabilità degli Enti locali per rafforzare gli sportelli sociali e per un piano di piccole opere a cominciare da scuole e strutture sanitarie.
-  Programma per la banda larga e lo sviluppi dell'ICT.
-  Riduzione del costo del lavoro stabile per eliminare i vantaggi di costo del lavoro precario e superamento degli automatismi della legge Fornero.
-  Salario o compenso minimo per chi non ha copertura contrattuale.
-  Avvio della universalizzazione delle indennità di disoccupazione e introduzione di un reddito minimo d'inserimento.
-  Salvaguardia esodati.
-  Avvio della spending review con il sistema delle autonomie e definizione di piani di riorganizzazione di ogni Pubblica Amministrazione.
-  Riduzione e redistribuzione dell'IMU secondo le proposte già avanzate dal PD.
-  Misure per la tracciabilità e la fedeltà fiscale, blocco dei condoni e rivisitazione delle procedure di Equitalia.
Ciascun intervento sugli investimenti e il lavoro sarà rafforzato al Sud, anche in coordinamento con i fondi comunitari.
 
3) Riforma della politica e della vita pubblica. 
-  Norme costituzionali per il dimezzamento dei Parlamentari e per la cancellazione in Costituzione delle Province.
-  Revisione degli emolumenti di Parlamentari e Consiglieri Regionali con riferimento al trattamento economico dei Sindaci.
-  Norme per il disboscamento di società pubbliche e miste pubblico-private.
-  Riduzione costi della burocrazia con revisione dei compensi per doppie funzioni e incarichi professionali.
-  Legge sui Partiti con riferimento alla democrazia interna, ai codici etici, all'accesso alle candidature e al finanziamento.
-  Legge elettorale con riproposizione della proposta PD sul doppio turno di collegio.
 
4) Voltare pagina sulla giustizia e sull'equità.
-    Legge sulla corruzione, sulla revisione della prescrizione, sul reato di autoriciclaggio.
-    Norme efficaci sul falso in bilancio, sul voto di scambio e sul voto di scambio mafioso.
-    Nuove norme sulle frodi fiscali. 
 
5) Legge sui conflitti di interesse, sull'incandidabilità, l'ineleggibilità e sui doppi incarichi. 
Le norme sui conflitti di interesse si propongono sulla falsariga del progetto approvato dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera nella XV Legislatura che fa largamente riferimento alla proposta Elia-Onida-Cheli-Bassanini.
 
6) Economia verde e sviluppo sostenibile.
-    Estensione del 55% per le ristrutturazioni edilizie a fini di efficienza energetica.
-    Programma pubblico-privato per la riqualificazione del costruito e norme a favore del recupero delle aree dismesse e degradate e contro il consumo del suolo.
-    Piano bonifiche.
-    Piano per  lo sviluppo delle smart grid.
-    Rivisitazione e ottimizzazione del ciclo rifiuti (da costo a risorsa economica). Conferenza nazionale in autunno.
 
7) Prime norme sui diritti.
-    Norme sull'acquisto della cittadinanza per chi nasce in Italia da genitori stranieri e per minori nati in Italia.
-    Norme sulle unioni civili di coppie omosessuali secondo i principi della legge tedesca che fa discendere effetti analoghi a quelli discendenti dal matrimonio e regola in modo specifico le responsabilità genitoriali.
- Legge contro il femminicidio.
 
8) Istruzione e ricerca.
-    Contrasto all'abbandono scolastico e potenziamento del diritto allo studio con risorse nazionali e comunitarie.
-    Adeguamento e messa in sicurezza delle strutture scolastiche nel programma per le piccole opere.
-    Organico funzionale stabile, piano per esaurimento graduatorie dei precari della scuola e reclutamento dei ricercatori.
 
"Queste proposte, che non sono ovviamente esaustive di un programma di governo e di legislatura, ma che segnano un primo passo concreto di cambiamento - precisa il segretario del Pd - vengono sottoposte a una consultazione sia riferita alle priorità sia ai singoli contenuti. A questo fine verranno messi in rete l'elenco delle proposte e, via via per ogni singolo punto, i relativi progetti di legge o le specificazioni di dettaglio in modo da consentire una partecipazione attiva alla elaborazione e all'arricchimento dei contenuti".


 
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Oggi Bersani è entrato nel dettaglio della presentazione dei suoi 8 punti programmatici.
 
Il primo punto che ha presentato oggi è quello sull'anticorruzione:
http://www.partitodemocratico.it/doc/251642/per-unitalia-onesta.htm
 

DISEGNO DI LEGGE
 
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI CONCUSSIONE, CORRUZIONE, TRAFFICO DI INFLUENZE ILLECITE, AUTORICLAGGIO e FALSO IN BILANCIO, scambio elettorale; PENE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE; MISURE PER LA DEFLAZIONE DEL PROCESSO PENALE
 
La lotta alla corruzione è diventata una priorità nelle agende politiche internazionali, anche per effetto della profonda crisi che coinvolge le più avanzate economie mondiali: il diffondersi delle prassi corruttive, minando la fiducia dei mercati e delle imprese, determina, tra i suoi molteplici effetti, una perdita di competitività per i Paesi. 
Il raffronto tra i dati giudiziari (denunce e condanne) e quelli relativi alla percezione del fenomeno corruttivo evidenzia un rapporto inversamente proporzionale tra corruzione “praticata” e corruzione “denunciata e sanzionata”: mentre la seconda si è in modo robusto ridimensionata negli ultimi venti anni, la prima è ampiamente lievitata, come dimostrano i dati sul Corruption Perception Index di Transparency International, le cui ultime rilevazioni – rese note lo scorso 5 dicembre - posizionano l’Italia al 72° posto (a pari merito con la Bosnia) su 178 Paesi valutati, con un peggioramento rispetto alla precedente rilevazione, che ci vedeva al 69° posto (a pari merito con il Ghana e la Macedonia), con ciò riscontrandosi un progressivo aggravamento della corruzione percepita negli ultimi anni. 
Analoga tendenza registra la Banca mondiale, attraverso le ultime rilevazioni del Rating of control of corruption (RCC), che collocano l’Italia agli ultimi posti in Europa e con un trend che evidenzia un costante peggioramento negli ultimi decenni.
 
I costi, anche solo percepiti, del fenomeno corruttivo sono enormi: 
 
- quelli “economici” sono stati stimati dalla Corte dei conti (nella relazione del procuratore generale aggiunto per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2012) in circa 60 miliardi di euro;
- particolarmente pesante, poi, è l’impatto di questi costi sulla crescita del Paese, perché la corruzione diffusa altera, innanzi tutto, la libera concorrenza e favorisce la concentrazione della ricchezza in capo a coloro che accettano e beneficiano del mercato della tangente a scapito di coloro che invece si rifiutano di accettarne le condizioni;
- la sola discesa nella classifica di percezione della corruzione provoca la perdita del sedici per cento degli investimenti dall’estero;
- le imprese che operano in un contesto corrotto e che devono pagare tangenti crescono in media quasi del 25% in meno di quelle che non devono affrontare tale problema; mentre le piccole imprese hanno un tasso di crescita delle vendite di oltre il 40% inferiore rispetto a quelle grandi;
- vi sono, poi, i costi indiretti, di non agevole quantificazione economica, ma ugualmente rilevanti, quali quelli derivanti dai ritardi nella definizione delle pratiche amministrative, nonché dal cattivo funzionamento degli apparati pubblici e dei meccanismi previsti a tutela degli interessi collettivi;
- non sono da trascurare, infine, i costi di sistema, non misurabili in termini economici, ma fondamentali perché minano i valori che tengono insieme l’assetto democratico, quali, tra gli altri, l’eguaglianza, la fiducia nelle Istituzioni e la legittimazione democratica delle stesse.
 
L’entità del fenomeno corruttivo e la sua percezione sociale ne impongono una prioritaria valutazione all’interno di un intervento che sia al tempo stesso razionalmente condiviso ed efficace sul profilo preventivo e sanzionatorio, allo scopo, soprattutto, di favorire l’attrazione degli investitori stranieri.
 
Si ritiene, pertanto, indispensabile intervenire sotto i seguenti profili:
 
1) ripristino, nell’art. 317 codice penale (concussione per costrizione), della equiparazione tra pubblico ufficiale e incaricato di pubblico servizi, perché non ha senso punire soltanto il primo, quando lo stesso comportamento può essere posto in essere da un concessionario di un servizio pubblico (RAI, ENI ecc.) con effetti parimenti devastanti sull’etica dei rapporti. 
 
2) La limitazione della punibilità dell’indotto nella fattispecie di cui all’art. 319 quater nel caso in cui la promessa o la dazione di denaro o altra utilità è funzionale al conseguimento di un indebito vantaggio da parte del privato.
 
3) Elevazione, nell’art. 346-bis (traffico di influenze illecite) della pena, che viene equiparata a quella per il reato base di millantato credito; in effetti chi si avvale illecitamente dell’influenza che ha presso un funzionario pubblico o un politico, con il quale ha un rapporto sostanziale di collegamento, è pericoloso almeno quanto chi vanta un rapporto preferenziale che non ha.
 
4) Applicazione dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici a tutti i soggetti che comunque compiano delitti contro la pubblica amministrazione sotto ogni forma (corruzione, concussione, peculato, traffico di influenze illecite, millantato credito ecc.). Prolungamento della durata dell’interdizione temporanea per un periodo ampio anche in corso di indagine.
 
5) Irrogazione di una pena specifica per il reato di autoriciclaggio, che nell’attuale ordinamento viene considerato un comportamento meramente consequenziale al delitto presupposto, mentre con evidenza costituisce un illecito autonomo: ad esempio, oggi, inammissibilmente, il trafficante di droga che trasferisca all’estero le somme che ha conseguito in Italia, come frutto del reato, non può essere punito per questa ulteriore attività illecita. Analogamente oggi non è punito l’evasore che trasferisca all’estero quanto ha sottratto all’erario.
 
6) Soppressione della necessità della querela per la punizione della corruzione tra privati, perché l’attuale previsione che richiede, appunto, per procedere contro questo reato, la querela di parte e il danno patrimoniale alla società determina un’eccessiva limitazione della punibilità di condotte capaci invece di generare gravi alterazioni nel mercato e nella libera concorrenza.
 
7) Modifica dell’art. 416 ter (scambio elettorale politico mafioso), con l’inserimento di “qualunque altra utilità” oltre e in alternativa all’erogazione di denaro quale corrispettivo della promessa di voto.


 
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Edited by Sbuffo
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Questi otto punti, a me paiono più di 8

e neanche tanto puntuali....tanto valeva dire:

proponiamo il programma del PD per un

governo di cambiamento.

 

Certo che Bersani poteva almeno far finta di

essersi inventato qualcosa!

 

Ma riproporre paro-paro il programma del PD e farlo

passare per qualcosa di nuovo...mi domando a volte se 

ci prendono veramente per cretini ( almeno un piccolo sforzo

di dissimulazione, che cavoli )

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Più che punti sono aree tematiche d'intervento con un certo numero di proposte per ogni area tematica.

 

Quella di eiri era solo una elencazione generale, oggi ha iniziato ad entrare nel merito e lo ha fatto iniziando dal tema giustiza/anticorruzione.

 

Che ci sia spesa è inevitabile perchè c'è bisogno di rilanciare l'economia sennò di solo rigore si muore.

Poi serve contestualmente recuperare risorse dagli sprechi, dalla lotta all'evasione e dalla lotta alla corruzione.

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@@Sbuffo quando ci sarà rigore me lo direte, visto che abbiamo la spesa pubblica in aumento, spendiamo in deficit, il debito pubblico in crescita. Inoltre come è stato più volte rilevato nel corso degli anni, e soprattutto come ben emerge dallo studio del caso giapponese, lo stimolo pubblico diminuisce progressivamente i suoi effetti più è reiterato e più alto è il debito cumulato. L'aumento della domanda aggregata attraverso politiche di spesa pubblica è esattamente il male che ci ha portato in questa situazione, e che minimamente risolve i problemi strutturali, di crescita sul medio e lungo periodo e della sostenibilità del debito che sono il reale problema dell'Italia; Bersani propone la medesima politica perseguita negli ultimi trenta-quaranta anni, che ha avuto rarissimi e timidissimi cambi di rotta, cioè buttare acqua in una bacinella bucata, perchè la sistemazione della stessa avrebbe un costo politico troppo elevato.

E' allucinante pensare che la recessione italiana sia legata ad un rigore immaginario e non a problematiche di carattere strutturale, iniziando dalla bassissima produttività della spesa pubblica, da un'interposizione pubblica al 110% del PIL, una tassazione allucinante, un mercato scarsamente liberalizzato, ecc...

L'operazione di Bersani è quella di proporre alcol ad un alcolista, sapendo peraltro di non poterlo “vendere”, se non venendo meno a trattati internazionali, visto che di coperture e tagli neanche ne parla, se non "avvio della spending review".

Sul doppio turno poi apprendo con un misto di felicità e sbigottimento, visto che i democratici, ed i loro antesignani, lo hanno sempre osteggiato, anche in tempi relativamente recenti.

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Faccio un doppio post per aggiungere una postilla. Chiedo scusa ma purtroppo non mi permette di modificare il messaggio.

 

P.s./Per stimolare la domanda attraverso l'intervento pubblico o si aumenta la tassazione oppure si spende in deficit, il che comporta trovare privati che ti prestino del denaro, e già abbia problemi oggi di pagamento degli interessi sul debito e sul suo rifinanziamento. 

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In 30/40 anni si è fatta non spesa mirata alla crescita ma sprechi e privilegi.

 

Se c'è crescita vuol dire che aumenta il pil si riduce il rapporto debito/pil e aumentano i posti di lavoro così diminuiscono le risorse per gli ammortizzatori sociali ed aumentano le entrate per tassazione e contributi.

 

Poi congiuntamente a questo si recuperano risorse dalla lotta all'evasione che ogni anno porta via dalle case dello stano decine e decine di miliardi, idem per la lotta alla corruzione.

 

Per altro una serie di miliardi sono nelle casse degli enti locali che chiedono di poterli spendere subito per rilanciare l'economia ma sono miliardi bloccati dal patto di stabilità interno agli enti locali, per cui basterebbe allentare questo vincolo per far partire tutta una serie di piccole/medie opere su tutto il territorio nazionale e permettere agli enti di pagare i fornitori così da dare un po' di respiro alle imprese.

Edited by Sbuffo
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Lo stimolo dei consumi produce una fallace crescita economica che a conti fatti non riduce il rapporto debito/pil, altrimenti i paesi occidentali non avrebbero accumulato debiti via a via crescenti, proprio perché più lo stimolo è reiterato nel tempo ed il debito accumulato più grande gli effetti si fanno sempre minori, e a tal proposito rimando ancora al caso giapponese, li di stimolo ne hanno fatto parecchio.

Sul discorso di diminuzione degli oneri sociali potrei anche essere d’accordo, ma visto che prevede assunzioni nella pubblica amministrazione, e l’aumento della spesa per interessi vanifichi anche quest’effetto, ed idem per il presunto aumento delle entrate, che risulterebbe minore allo stimolo, come la serie storica, anche italiana è lì a dimostrare.

 

Su evasione e corruzione non mi pronuncio neanche perché sono la grande scusa dietro cui tutti si riparano, quelle sono risorse incerte e quindi non contabilizzabili, inoltre recuperare risorse dell’evasione e non destinarle alla riduzione delle imposte comporta a conti fatti un aggravio della pressione fiscale generale.

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Icoldibarin

@@Frollo @@Sbuffo posso rispondervi con questa immagine, magari troppo semplicistica ma evocativa.

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L'aumento della domanda aggregata attraverso politiche di spesa pubblica è esattamente il male che ci ha portato in questa situazione, e che minimamente risolve i problemi strutturali, di crescita sul medio e lungo periodo e della sostenibilità del debito che sono il reale problema dell'Italia

Cioè la crescita sul medio/lungo periodo e la sostenibilità del debito sono i reali problemi dell'Italia?

Io ho dei forti dubbi a riguardo. Per me è più reale una persona che mangia poco e male, una persona che non può procurarsi le cure necessarie, una persona che si ammala perché vive in un ambiente depauperato, una persona che non può passare una significativa parte del suo tempo con le persone che ama e per fare ciò che ama perché deve aumentare la produttività del paese.

Tutto il resto in confronto sono inezie.

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Tra i punti di Grillo ho letto la riduzione della RAI ad un solo canale televisivo, bene, l'ente pubblico ha attualmente tre canali generalisti e nove tematici cosa ne facciamo di tutti questi?

(ho appena letto che si riferisce ai soli tre generalisti).

E' così facile secondo lui trovare chi compra le due reti pubbliche con tanto di migliaia di dipendenti al seguito? Non sarebbe meglio spoliticizzare la Rai, eliminando direttori, vicedirettori e cda nominato dai partiti e fare come la BBC per esempio? Che senso ha ora con il digitale vendere due canali quando c'è un mercato apertissimo? E questa è solo una delle tante sparate demagogiche di Grillo. 

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Ma guarda che il rilancio dell'economia tra i vari interventi uno di quelli fondamentali è appunto destinare risorse alle imprese e alla riduzione del costo del lavoro, per cui le risorse dalla lotta all'evasione possono e devono andare alla riduzione delle tasse, in particolare quelle sul lavoro per rilanciare le imprese e le assunzioni.

 

Certo la lotta all'evasione non la puoi contabilizzare da quest'anno ma dal prossimo in cui le maggiori risorse saranno incassate già si potrà.

 

In questo primo anno come dicevo si può già iniziare sbloccando risorse dal patto di stabilità, taglio di costi della burocrazia ,degli sprechi, degli enti inutili e dismettendo società pubbliche.

 

Per altro il 2012 mi pare sia concluso con un avanzo primario del 2,5%, vuol dire che le entrate sono state maggiori delle spese.

Edited by Sbuffo
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Icoldibarin

In realtà pensa che era uno dei punti che mi piaceva di più :P

Togliere la RAI dalla pubblicità e quindi dalla logica di mercato, con tutto il palinsesto di struttura USA, sarebbe un primo punto su cui tentare di rendere consapevole ed informato correttamente il popolo italiano. Io non mi arrabbio tanto nel pagare il canone quanto mi arrabbio quando vedo che viene speso per produrre programmi come Affari Tuoi, The Voice e dei telegiornali in linea di massima mediocri ed antidemocratici.

 

@@Sbuffo per come parli assomigli assai ad un mio amico (Anch'esso fervente sostenitore del PD)

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@@Icoldibarin utopie e presunte teorie economiche, che mancanti di dati a loro sostegno ed oneri di prova assomigliano più a religioni, tendo a non considerarle. Io posso pormi il problema di aumentare la speranza di vita, diminuire l’emarginazione sociale, combattere la povertà, aumentare l’efficienza per lavorare di meno, ma questo passa necessariamente attraverso la creazione di benessere e ricchezza. A tutti coloro che parlano entusiasti di decrescita, ritorno a stati di natura, compressione dei bisogni, li manderei volentieri a vivere in Namibia. Invidia, avidità, competizione, cooperazione, e curiosità sono caratterizzanti l’animo umano e motori di sviluppo.

 

@@Fabius81 è una delle poche proposte che condivido, non fosse altro che la RAI di servizio pubblico ne fa poco, che potrebbero fare anche i privati, ma rappresenta un buco nero per i soldi dei contribuenti. Inoltre non credo che la sua vendita sia complicata dal punto di vista di ricerca di acquirenti.

 

@@Sbuffo i soldi bloccati dal patto di stabilità non è che sono chiusi in un cavò, semplicemente non ci sono, sono trasferimenti mancati e risorse poste a garanzia del debito, quindi concedere l’uso di queste risorse ai comuni vorrebbe dire aumentare la spesa, e diminuire le garanzie sul debito, il che porterebbe ad aumento degli interessi. I sindaci rivendicano risorse che gli spettano ma che non esistono, e sul tema mi son fatto spiegare il meccanismo demenziale da un professore della Cattolica che collabora con l’ANCI.

Guarda che l’avanzo primario è l’avanzo delle entrate rispetto alle uscite prima del pagamento degli interessi sul debito, che sono una spesa, che ammontano a circa 80mld. Il saldo è negativo di 22mld, non a caso il debito è aumentato anche quest’anno, pur a fronte di aumento delle entrate.

Inoltre, stante alle dichiarazione del vostro responsabile economico, il PD non pensa a nessuna dismissione di aziende pubbliche, quindi gli otto punti parleranno di accorpamento di aziende pubbliche e non la loro vendita.

Su riduzione delle tasse e diminuzione della burocrazia il PD non è credibile, visto che sotto il governo Prodi sono aumentate entrambe.

Bersani avrebbe potuto puntura su quello che era riuscito a fare da ministro, cioè le liberalizzazioni(nell’ambito privato), ma essendo politicamente costose non le ha neppure nominate.

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Gli otto punti del PD non sono certo progressisti. Uno dei problemi dell'Italia, e non mi pare ci sia in quegli otto punti, è l'eccessiva burocratizzazione. E' una delle accuse che le aziende straniere imputano al nostro paese, ancora di più dell'elevata tassazione ed è uno dei motivi per cui se ne stanno alla larga.

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Icoldibarin
@Icoldibarin utopie e presunte teorie economiche, che mancanti di dati a loro sostegno ed oneri di prova assomigliano più a religioni, tendo a non considerarle. Io posso pormi il problema di aumentare la speranza di vita, diminuire l’emarginazione sociale, combattere la povertà, aumentare l’efficienza per lavorare di meno, ma questo passa necessariamente attraverso la creazione di benessere e ricchezza. A tutti coloro che parlano entusiasti di decrescita, ritorno a stati di natura, compressione dei bisogni, li manderei volentieri a vivere in Namibia. Invidia, avidità, competizione, cooperazione, e curiosità sono caratterizzanti l’animo umano e motori di sviluppo.

 

Frollo io credo che potremmo andare avanti ancora un po' dicendoci a vicenda che le nostre visioni sono distanti dalla realtà e assomigliano a delle religioni.

Ti chiedo però ti considerare e valutare un'idea prima di bollarla come ridicola. Già il fatto che mi vorresti mandare in Namibia mi fa capire che probabilmente non hai ben presente cosa si intende per decrescita (che bisogna ricordare è solo uno slogan, mirato a smantellare il mito della crescita economica ad ogni costo).

Che dici, apriamo una discussione a riguardo?

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Rispondo sul punto della Rai, conoscendo l'argomento : la questione della vendita poteva essere "fattibile" ai tempi dell'analogico, in quanto avrebbe liberato due frequenze da vendere ai privati, ma adesso la Rai ha tre mux dove vi sono complessivamente 14 canali (Rai 1-2-3-4-5, Rai News, Rai Sport 1-2, Rai Movie, Rai Premium, Rai Gulp, Rai Storia, Rai Scuola + TV 2000 che non è della Rai). L'eventuale vendita di due canali non servirebbe quindi a nulla, in quanto i mux sono di proprietà della Rai ed attualmente vi sono numerosi operatori che stanno facendo concorrenza oltre alle già esistenti Mediaset e Telecom Media, penso ad esempio al Gruppo Espresso, De Agostini, Sitcom e tanti altri che esistono adesso, è una proposta fuori tempo massimo.

 

Sulla tassazione è vero che in Italia è relativamente alta, ma in Europa ci sono paesi molto più tassati e con un'economia apparentemente ingessata che vanno meglio di noi, non sempre la bassa tassazione è indice di un paese ricco, basti pensare che in Turchia è al 23% e in Danimarca al 48%.

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A me pare che al di la del merito, gli 8 punti siano un programma di legislatura.

 

Programma che coincide di fatto col programma del Pd.

 

Aspettiamo qualcosa di piu realistico, questa iniziativa mi pare piu propagandistica che politica.

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@icoldibarin, non c'è differenza tra finanziamento pubblico e rimborso spese. E' semplicemente una partita di giro, come potrebbe spiegarti anche un ragioniere :-)

 

Nel nuovo parlamento occorrerebbe, finalmente, discutere di economia politica, non di ragioneria!

E questo penso tu l'abbia capito, nel momento in cui vedo lo screen shot che definisce il debt una illusion, terra terra.

 

Il debito non esiste! La crisi non esiste! La crisi è un'invenzione finanziaria. Spetta alla politica invertire questa fallace partita di giro. Bisogna metter emano nel motore della giostra e fare marcia indietro!!!

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bersani non ha capito che se sta al governo sarà per poco, solo il tempo per fare una nuova legge elettorale e poco più.

 

 

Se Bersani va in Parlamento con questa minestra riscaldata vuol dire che ci va per

non ottenere la fiducia e ben sapendo che non l'otterrà.

 

L'unica utilità di una proposta del genere è propagandistica: consentire al PD di dire

che il Pd aveva una sua proposta di cambiamento e che è stata bocciata dal M5S

 

Insomma è una piattaforma per una prossima campagna elettorale contro il M5S

 

Funziona con una certa approssimazione con Sbuffo...ma è anche vero che Sbuffo

già li ha votati e mai avrebbe votato M5S

 

Può funzionare nei confronti di chi ha già votato il M5S?

 

No, perchè è una iniziativa ridicola, implausibile...talmente ridicola che potrebbe

esaurirsi in un mero mandato esplorativo, senza neanche un voto del Parlamento.

Potrebbe quindi restare in carica Monti....fino all'elezione del nuovo Presidente della

Repubblica.

 

Semmai può funzionare la paura per l'attacco da parte dei mercati, oppure una certa

mancanza di prospettiva politica che è intrinseca al voto al M5S, ma che potrebbe col

tempo implicare una disaffezione politica.

 

In ogni caso Bersani avrebbe dovuto decisamente osare di più

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@Hinzelmann

se è come dici tu bersani farebbe meglio ad andarsene che di danni al suo partito ne ha già fatti abbastanza.

Edited by marco77
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@@Icoldibarin puoi anche aprirla ma io non sono molto costante, dopo che iniziano a postare a raffica tutti gli utenti, il che mi porterebbe a leggere molteplici risposte e scrivere papiri, mi passa la voglia e abbandono la discussione…sono molto snob XD

Ad ogni modo l’assunto delle teorie di Latouche è certamente accattivante, in un mondo di risorse limitate non si può crescere all’infinito, tant’è che buttai via un po’ di soldi per un paio di suoi libri(di cui solo uno comprato), e l’impianto della decrescita è un non senso sia economicamente parlando che storicamente parlando. L’errore di fondo è sottovalutare l’ingegno umano ed il progresso scientifico, che però è guidato da quello economico, come fece ad esempio Malthus.

La mia sulla Namibia era una battuta, ma l’esito ultimo di una simile teoria sono povertà e dittatura, perché senza lo stimolo di un profitto nessun privato si muove, altrimenti alcune scelte, ad esempio in campo energetico sarebbero già state fatte, quindi è necessario che lo stato reperisca le risorse per mettere in atto scelte anti-economiche, accollandosi di fatto investimenti non remunerativi, che al più potrebbero risultare a ritorno zero. Peccato che questo ha portato alla riduzione delle risorse disponibili per l’individuo, la diminuzione della sua possibilità di scelta, un pessimo investimento per lo stato, e con uno sguardo più ampio una minore propensione al progresso perché senza la molla del profitto nessuno sarebbe disposto ad accollarsi costi di ricerca, investimento e produzione. La teoria della decrescita ha al suo interno i medesimi germi del socialismo, e gli esiti non sono affatto incoraggianti. Comunque si può provare, c’è una famiglia che vive con cinque euro al giorno, che per i decrescisti è una sorta di totem, e vedere se si trova bene, certo che un conto è farlo singolarmente, un altro è pensare un modello di sviluppo che si basi su riduzione di consumi, auto-sussistenza e comunitarismo, vista la compressione dei commerci che ciò porterebbe.

Tornando un po’ più in tema Beppe Grillo è sostenitore di una sorta di teoria decrescista, infatti ha affermato che la crescita del PIL deve essere solo nominale, ovvero legata all’inflazione, mentre quella reale è meglio se non ci sia, proponendo una sorta di stagnazione perenne, con l’illusione di aumento dei salari ma ad eguale potere d’acquisto. Il caso dell’Argentina, dove la crescita del PIL è stata quasi esclusivamente nominale, seppur li ci siano altri fattori, a cominciare dalle risorse naturali, da considerare, non gioca proprio a favore di una simile teoria, però passi.

 

P.s./ Per capire gli errori di fondo di Latouche, non quelli economici, essendo la sua teoria priva di fondamento sotto quel punto di vista, ma diciamo antropologici consiglio al lettura di questo bellissimo libro:

http://www.brunoleoni.it/e-commerce.aspx?ID=11805&level1=2220

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@Hinzelmann

se è come dici tu bersani farebbe meglio ad andarsene che di danni al suo partito ne ha già fatti abbastanza.

 

 

Bersani è già dimissionario, è chiaro che non sarà lui a gestire

la nuova campagna elettorale del PD

 

Semmai il punto è che oramai Renzi potrebbe non essere più sufficiente

 

In ogni caso si tratterebbe di mettere Renzi nella migliore delle condizioni

possibili, per scongiurare il pericolo massimo: che la prossima campagna

sia un gioco a due fra Berlusconi e Grillo

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Semmai il punto è che oramai Renzi potrebbe non essere più sufficiente

 

 

renzi fu trombato da bersani e ora fa da ruota di scorta ? mah.....

 

il fatto secondo me è che il pd è pieno di dinosauri e deve difendere delle categorie per non perdere i loro voti e il tutto non funziona.

Edited by marco77
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Renzi è in questo momento l'unica candidatura possibile del PD

ovviamente da rilegittimare attraverso nuove primarie.

 

Si parla di un confronto fra Renzi e Barca, che sarebbe un ministro

del governo Monti in quota PD

 

Ovviamente se fosse vero...Renzi vincerebbe, non fosse che per il

fatto che il 99% degli Italiani, non sanno neanche chi sia Fabrizio Barca.

 

Inoltre pare che Monti abbia dato la disponibilità dopo la

trombatura elettorale ad una alleanza organica in caso di

candidatura Renzi.

 

Si tratta di far digerire il tutto ad un elettorato di sinistra abbastanza

allergico all'idea...

 

[ d'altronde va detto che queste elezioni potrebbero aver sancito la fine definitiva

di ogni velleità politica a sinistra del PD ]

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