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Coppia gay alla prima serata di Sanremo


wasabi

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  • wasabi

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Io concordo con @Ilromantico

Se avessimo avuto una legge contro l'omofobia semplicemente non si sarebbe potuta esprimere così. E il fatto di non averla non cambia il mio giudizio sulle sue opinioni che restano comunque non accettabili.

Non si può dire quello che si vuole. Se cominci col dire che essere gay è una devianza butti all'aria il confronto per prima.

Altrimenti io mi metto a parlare con Toaff e gli dico che l'olocausto non è mai esistito. Questo non è un modo per fare un confronto, non è solo "mangiandosi" la controparte che si impedisce di parlare, ma ponendo lo scontro su basi "non giuste" come è tipico della Binetti

Poi possiamo discutere se lasciarla parlare sarebbe stato un buon modo per darle la corda con cui impiccarsi, ma di fatto non mi sento di criticare Cerno, lei parte con la "concessione" che i gay siano una realtà che esiste... che dire, grazie...

E se Cerno se l'è mangiata, mi preoccupa solo come possa poi averla digerita...

 

 

Ma meno male!!
;) Edited by Viola77
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La Binetti è nociva per la sua attività professionale.

Nonostante i suoi studi se ne esce con queste frasi come "l'omosessualità è una devianza" che sono semplicemente false, prive di qualunque correlazione col mondo reale. Non importano i suoi convincimenti personali, una persona che delira in questo modo va cacciata via. 

Immagino quanto possa far male a un ragazzino problematico che si rivolge a lei.

Per il resto nessun rispetto a chi non rispetta, il tizio ha fatto benissimo, è stato fin troppo buono.

Edited by coeranos
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Non meritate alcun diritto se non siete in grado di riconoscerlo agli altri.. questa è una regola sacrosanta per qualsivoglia nazione civile e democratica.

Che la binetti fosse in procinto o meno di sparar cavolate è diventata mera presunzione giacchè questo non è nemmeno potuto accadere.

Pensatela un po' come vi pare ma mi dissocio fermamente da questo genere di imposizioni. Sia che queste vengano usate in male che in bene.

Si poteva benissimo giungere al medesimo risultato con una civilità maggiore.

Sarò vecchia scuola ma rimango convinto che un oratore non debba aver ragione solo con le parole ma anche con i modi.

 

Del resto NESSUNO DI VOI si starà preoccupando di tutti coloro i quali, d'accordo con l'onorevole, si saranno sentiti indignati e offesi proprio per i modi.

Alcuni non capiscono proprio che il messaggio NON ARRIVA DA NESSUNA PARTE se non si usa un canale comunicativo che l'altro sappia ascoltare.

Avere ragione non significa prevaricare. DEL RESTO, non state combattendo la prevaricazione del mondo etero (che in questo caso, a torto, vi fa male a sufficienza)? Che reazioni riflessive vi aspettate?

 

Io alle urla chiudo la porta in faccia. Se hai qualcosa da dirmi e probabilmente te ne darò pure ragione lo fai da persona educata e rispettosa e a modo. Parli ti esponi rifletti concordi e poi stabilisci. Il sarcasmo, le urla, l'impossibilità di dialogare le usi con qualcun altro. Il tuo scopo E NULLO.

 

CIAO

Edited by Aquarivs
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Non meritate alcun diritto se non siete in grado di riconoscerlo agli altri.. questa è una regola sacrosanta per qualsivoglia nazione civile e democratica.

Io riconosco alla Binetti il diritto di parlare, di esprime opinioni "nel diritto". E dire che essere gay è una devianza è come dire che i nazisti facevano bene perchè gli ebrei rubavano, e questo non si può dire in una nazione civile e democratica come la nostra.

 

E' la stessa opinione della Binetti a metterla fuori dal "diritto", non è che formulare un'opinione la leggitimi di per sè.

Che si potesse raggiungere il medesimo obiettivo in altro modo, possiamo parlarne. Non sono convinta però che sia giusto lasciar passare l'opinione della Binetti come un'opinione (e quindi, come tale, degna di rispetto anche se non la si condivide). Non è un'opinione, sarebbe stato un reato se fosse passata la modifica alla legge Mancino...

Poi io sono una persona moderata che cerca il confronto, che cerca di usare e di pesare le parole, e avrei magari preferito magari un approccio meno "caciaro" ma non meno severo sull'inaccettabilità delle sue parole.

Edited by Viola77
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Ho appena visto il video. Cerno ha avuto tutte le ragioni, e ha cercato di smontare alcune proposizioni del discorso della Binetti che altrimenti sarebbero ancora una volta passate senza che nessuno ne facesse vedere l'ipocrisia, l'insostenibilità, l'orrore.

 

Diversamente da quanto dice Aquarius, Cerno ha ampiamente riconosciuto il diritto alle proprie opinioni della Binetti: opinioni razziste, che condiderano l'omosessualità una devianza! 

 

E. diversamente  da quanto lui dice, Cerno è stato civilissimo: ironico semmai. 

 

Sul fatto che Aquarius dica che i diritti vanno «meritati», non infierisco.  :taunt:  :blum: Evidentemente il nostro caro co-forumista è all'oscuro di che cosa sia uno Stato di diritto. È all'oscuro di che cosa siano i diritti costituzionali, garantiti per sé ai cittadini di uno Stato liberale in quanto tale. 

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Francamente...dover leggere commenti a difesa della Binetti, qui, poi non l'avrei mai creduto...
E' tutto il giorno che litigo sull'argomento sul forum che frequento da 10 anni ed è tremendamente frustrante doverlo fare anche qui :(

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il fatto è che l'intervistatrice ha esortito tirando fuori una dichiarazione "di qualche tempo fa" nella quale la binetti diceva che l'omosessualità è una "devianza della personalità" (che significhi esattamente non lo so in quanto già sapere cosa è la personalità di una persona non lo so, cosa ne sia una devianza poi....)  e le chiedeva se è una matattia o una situazione che esiste attorno a noi.

 

la binetti inizia a dire che è una situazione che esiste e poi non riesce più a terminare e comunque conferma che il gay vicino a lei non è deviato.

 

in seguito parla della costituzione italiana, dice che la costituzione si può cambiare e che attualmente (secondo lei) il matrimonio è un contratto tra uomo e donna. In questa discussione io non vedo la binetti su posizioni radicali ma non ha potuto finire alcun discorso.

 

per conto mio l'intervistatrice ha iniziato male per come ha fatto la domanda, lui ha poi interrotto e monopolizzato il tutto.

 

a questo punto si poteva far venire un altro ospite o fare un servizio e non un dibattito.

Edited by marco77
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Ho appena visto il video. Cerno ha avuto tutte le ragioni, e ha cercato di smontare alcune proposizioni del discorso della Binetti che altrimenti sarebbero ancora una volta passate senza che nessuno ne facesse vedere l'ipocrisia, l'insostenibilità, l'orrore.

 

Diversamente da quanto dice Aquarius, Cerno ha ampiamente riconosciuto il diritto alle proprie opinioni della Binetti: opinioni razziste, che condiderano l'omosessualità una devianza! 

 

E. diversamente  da quanto lui dice, Cerno è stato civilissimo: ironico semmai. 

 

Sul fatto che Aquarius dica che i diritti vanno «meritati», non infierisco.  :taunt:  :blum: Evidentemente il nostro caro co-forumista è all'oscuro di che cosa sia uno Stato di diritto. È all'oscuro di che cosa siano i diritti costituzionali, garantiti per sé ai cittadini di uno Stato liberale in quanto tale. 

 

Andiamo per ordine.

Non mi meraviglia più il modo in cui rispondi ai miei interventi. La disonestà a quanto pare dorme nella camera accanto alla tua perchè non solo hai usato termini che io non ho usato ma ormai è diventata una tua abitudine contraddirmi solo per il gusto di farlo anche perchè da contraddire l mio post c'era ben poco giacchè io non ho preso posizione sull'argomento ma solo sull'esposizione che è incontestabile. A casa mia chi viene interpellato (con una domanda) parla senza che gli altri interrompano che avanzino pretese su frasi nemmeno ancora tirate fuori (seppur prevedibili).

 

Le proposizioni non si smontano. Si smontano i discorsi e questi, al contrario delle proposizioni non terminano con un punto. La Binetti non ha finito NEMMENO un pensiero che avesse senso GRAMMATICALMENTE COMPIUTO. E questo, qualsiasi fosse il contenuto è scorretto.

Cerno non ha dimostrato un bel niente se non tanta rabbia (legittima) e tanta maleducazione.

Il video sta là e chiunque non veda l'ineducazione di un simile comportamento dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza e cercare di capire a che punto si è ridotto.

Legittimità non significa diritto a fare quello che ci pare e come ci pare anche se l'altra parte lo fa non curante.

 

Io non ho scritto che i diritti debbano essere meritati PUNTO. Questa è un'altra delle tue strumentalizzazioni alla Cerno. Peccato per te che qui tu non possa interrompermi mentre scrivo e quindi il resto lo devi continuare a leggere.. però a quanto pare non ne sei molto capace:

 

 

Non meritate alcun diritto se non siete in grado di riconoscerlo agli altri.. questa è una regola sacrosanta per qualsivoglia nazione civile e democratica

 

Una società fatta di persone che avanzano solo personali diritti non ne meritano nessuno poichè non fanno parte di una società.

Il diritto alla libertà è uno dei primi diritti che si perde quando si commette un'omicidio che è la lesione massima della libertà prima altrui e poi della società stessa. Ma mi viene da ridere che queste cose debba insegnartele io.

CERTO CHE I DIRITTI VANNO MERITATI ma questo non vuol dire che non sia legittimo averli o richiederli.

Andare a Piazza Montecitorio e sparare a raffica sui parlamentari porebbe essere considerato da taluni la rivendicazione dei propri diritti ma dubito che questi modi non vadano in contro poi alla rimozione coatta di ogni altro diritto.

 

Francamente...dover leggere commenti a difesa della Binetti, qui, poi non l'avrei mai creduto...

E' tutto il giorno che litigo sull'argomento sul forum che frequento da 10 anni ed è tremendamente frustrante doverlo fare anche qui :(

Io non ho difeso la Binetti. Ma ci vedete a pallini?

La miseria.. certe volte mi pare di parlare con il pubblico di pomeriggio 5. Ma datevi una SVEGLIATA!

Ho scritto che I MODII I MODI sono scorretti, controproducenti. Spostano la ragione esattamente dall'altro lato. Irritano chi ascolta e fanno innalzare i muri di chi non condivide la nostra opinione.

 

E PENSARE CHE HO SCRITTO 27 FRASI TRA PARENTESI indicando come il pensiero della Binetti io non lo condivida affatto.

Pensiero ANTECEDENTE a questo video giacchè se questa porella, in un breve viaggio sulla via di Damasco abbia riacquistato lucidità, non lo sapremo mai visto che non ha aperto bocca.

 

Anyway, sarò sempre contrario a queste sceneggiate. Non solo confondono ma accendo gli animi ignoranti, quelli che si infiammano sulle parole invece che sui contenuti profondi delle discussioni. Questo genere di confronti servono solo a portare la reginetta al patibolo E IO NON SONO INTERESSATO. Sarò considerato un moderato diplomatico ma non lo sono affatto u.u

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Ti definisci un moderato, ma urli.

E se te dici che la Binetti aveva il diritto di dire ciò che ha detto(pur non condividendolo), la difendi. Difendi la sua linea di dire ciò che non si può dire, di far passare il suo pensiero come un'opinione, quindi qualcosa che si può non condividere ma si deve rispettare. E' qui il problema, è qui che loro giocano le loro carte, e lo sanno fare, lo fanno da sempre.

Quando dici una cosa che non può essere detta, come negare l'olocausto o dire che essere gay è una devianza, giochi proprio su questo, sul farlo passare per un'opinione, giochi sporco sfruttando il concetto di opinione.

Ma dire che l'olocausto non esiste è un reato per il nostro paese, sarebbe stato lo stesso per le affermazioni della Binetti se avessivo avuto un parlamento civile.

Io difendo il diritto della Binetti di parlare, non le permetto di negare l'olocausto.

Edited by Viola77
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AndrejMolov89

Ho visto il video da repubblica.it, non so se fosse completo, ma non mi pare che vi fosse questa "prevaricazione". La vera questione che ci si deve porre, non è tanto difendere la persona binetti, ma se è giusto che vengano dette e rispettate opinioni palesemente omofobe e razziste. 
La questione può essere portata anche: si può dialogare, con le stesse regole, con chi non accetta il dialogo? 
Ho scritto in contemporanea a @@Viola77 . A me è capitato di discutere con revisionisti storici dell'olocausto, i quali con faccia tosta fottendosene dei dati, di prove oggettive, affermavano che loro avevano diritto ad esporre la loro opinione. 
Allora, come ha detto Viola77 non bisogna giocare sporco con il concetto di opinione, perché un conto è porsi domande sul fatto, interpretarlo oggettivamente, un conto è costruire una teoria che giustifica e ristabilisce il pensiero antisemita. 

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Caro Aquarius, divesamente da quanto tu pensi, io non ho nessun proposito di contraddirti per il gusto di farlo; anzi, mi sei simpatico, credo tu sia un bravo ragazzo, ammiro il fatto che tu sia andato in Irlanda a lavorare, e che ti guadagni la vita col tuo lavoro. Non ho dunque niente contro di te, credimi, ma anzi a favore di te.

 

Il problema è un altro, cioè che non condivido affatto la tua ricezione, anche emotiva, di quella trasmissione. E trovo alquanto sgradevole che tu scriva a noi forumisti gay:

 

Non meritate alcun diritto se non siete in grado di riconoscerlo agli altri.. 

 

Oltre quanto ti ho già detto al riguardo, e che ribadisco, ti faccio poi notare, come te lo ha fatto notare Viola, che tu URLI. In continuazione, nel tuo stesso post antecedente. Ma non te ne rendi neppure conto. Invece, ti consiglio di rendertene conto. 

 

A quello che ha detto Viola, aggiungo solo: io sono sereno, serenissimo, e anche fiero, di trovarmi in compagnia (qui, su Fb, nella vita reale) con gay che hanno un giudizio totalmente diverso dal tuo su quella trasmissione e sul modo di essersi condotto da parte di Cerno.

 

PS

 

Tuttavia, malgrado questo, io non mi sento separato da te, perché facciamo parte di uno stesso Soggetto che deve acquisire piena coscienza dei propri diritti (in un Paese dove la stessa cultura dei diritti è da sempre terribilmente minoritaria). Non è escluso che tra due anni, o molto prima, tu la penserai, e sentirai, come me. La tua, la nostra formazione di soggetti emancipati, starei per dire di «soggetti rivoluzionari», non è terminata, non è mai terminata, è un continuum. Se ti faccio delle critiche, è perché spero che tu ne tragga uno stimolo a pensare in una diversa prospettiva quella, ad esempio, stessa trasmissione.

Edited by Isher
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scusate non ho letto le 5 pagine che precedono il mio post... Non so se anche quà c'è stato qualcuno che si è lamentato (credo di si) ma certo però che a volte sembriamo sempre più incontentabili.. Io sono contento per ciò che è stato anche senza bacio, con il mutismo eec... A volte dovremmo esultare per le piccole vittorie piuttosto che lamentarci per ciò che non è stato... le cose si ottengono piano piano... Che io mi ricordi questo è il festival più gay friendly che c'è stato e per me è una vittoria...

 

Nella prima serata oltre che ai due ragazzi che si sono sposati il 14 c'era Alemanno presentato finalmente come compagno di vita di Lucio

 

Nella seconda srata Renzo Rubino ha cantato il postino (canzone a tematica gay),

 

Nella terza serata Lucianina ha fatto un discorso sull'amore e contro al violenza delle donne dove ha inserito anche la tematica dell'amore gay,

 

Nella quarta serata Rubuni is esibisce nuovamente e vince il premio della critica con al sua canzone di amore gay (mai nessuna canzone sull'amore gay aveva vinto qualcosa a Snremo)

 

Vedremo che succede nella quinta 

Edited by DragoViola
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Ti definisci un moderato, ma urli.

E se te dici che la Binetti aveva il diritto di dire ciò che ha detto(pur non condividendolo), la difendi. Difendi la sua linea di dire ciò che non si può dire, di far passare il suo pensiero come un'opinione, quindi qualcosa che si può non condividere ma si deve rispettare. E' qui il problema, è qui che loro giocano le loro carte, e lo sanno fare, lo fanno da sempre.

Quando dici una cosa che non può essere detta, come negare l'olocausto o dire che essere gay è una devianza, giochi proprio su questo, sul farlo passare per un'opinione, giochi sporco sfruttando il concetto di opinione.

Ma dire che l'olocausto non esiste è un reato per il nostro paese, sarebbe stato lo stesso per le affermazioni della Binetti se avessivo avuto un parlamento civile.

Io difendo il diritto della Binetti di parlare, non le permetto di negare l'olocausto.

Eh sì mi sa che non leggi.. ho scritto SEMBRO un moderato ma non lo sono affatto.

In secondo luogo, questo lo dico anche per Isher.. io non urlo mai (tranne quando canto xD ) perchè mi da fastidio la caciara. Probabilmente ti confonde il maiuscolo che uso quando devo sottolineare ma lo uso proprio perchè questo forum ha dei bug con le piattaforme mobili e non mi prende nè grassetti nè corsivi nè sottolineature nè cambi di colore. Se insisto finisce che mi cancella interi post perchè la pagina si blocca quindi amen.

La Binetti aveva ed HA il diritto di esprimere la propria opinione. E' inutile che ti arrabbi tanto. E' un diritto palesemente garantito dalla legge italiana (per non dire dal buon senso). Ha un doppio diritto per giunta: E' un onorevole. Fa di lei, che a noi piaccia o meno, una persona da rispettare, seppur nei modi (e non nelle opinioni). Che il suo punto di vista rappresenti il peggio dell'omofobia trascende quello che è NOSTRO DOVERE fare all'interno della legge italiana, del buon costume e del rispetto sociale.

 

Se poi volessimo aprire una parentesi filosofica e morale sul diritto all'esposizione delle proprie opinioni potremmo anche stare qui ore in attesa che tu capisca quanto la tua posizione sia tanto eticamente immorale quanto quella della Binetti sull'omosessualità.

 

C'è una sottile differenza tra chi si fa guidare da principi nati nello stomaco e da chi si fa guidare da principi originati dalla testa: i primi durano il tempo che ci impiega il sentimento ad estinguersi, i secondi sono ETERNI.

 

Quindi piuttosto che infuoiarti con lei e con me perchè la causa omosessuale ti si è attaccata allo stomaco e il diritto all'omosessualità ti sembra di poterlo ottenere prevaricando qualsiasi altro diritto, prova a spegnerti un attimo e a riflettere A LUNGO TERMINE e guardare con un occhio ampio sulla società. Forse capirai che non è questo il modo in cui si legittima (almeno oggi nel 2013) un diritto.

 

Caro Aquarius, divesamente da quanto tu pensi, io non ho nessun proposito di contraddirti per il gusto di farlo; anzi, mi sei simpatico, credo tu sia un bravo ragazzo, ammiro il fatto che tu sia andato in Irlanda a lavorare, e che ti guadagni la vita col tuo lavoro. Non ho dunque niente contro di te, credimi, ma anzi a favore di te.

 

Il problema è un altro, cioè che non condivido affatto la tua ricezione, anche emotiva, di quella trasmissione. E trovo alquanto sgradevole che tu scriva a noi forumisti gay:

 

 

Oltre quanto ti ho già detto al riguardo, e che ribadisco, ti faccio poi notare, come te lo ha fatto notare Viola, che tu URLI. In continuazione, nel tuo stesso post antecedente. Ma non te ne rendi neppure conto. Invece, ti consiglio di rendertene conto. 

 

A quello che ha detto Viola, aggiungo solo: io sono sereno, serenissimo, e anche fiero, di trovarmi in compagnia (qui, su Fb, nella vita reale) con gay che hanno un giudizio totalmente diverso dal tuo su quella trasmissione e sul modo di essersi condotto da parte di Cerno.

 

PS

 

Tuttavia, malgrado questo, io non mi sento separato da te, perché facciamo parte di uno stesso Soggetto che deve acquisire piena coscienza dei propri diritti (in un Paese dove la stessa cultura dei diritti è da sempre terribilmente minoritaria). Non è escluso che tra due anni, o molto prima, tu la penserai, e sentirai, come me. La tua, la nostra formazione di soggetti emancipati, starei per dire di «soggetti rivoluzionari», non è terminata, non è mai terminata, è un continuum. Se ti faccio delle critiche, è perché spero che tu ne tragga uno stimolo a pensare in una diversa prospettiva quella, ad esempio, stessa trasmissione.

 

Io non ho avuto alcuna ricezione emotiva in verità.

Io ho sentito solo una gran caciara in attesa che l'onorevole si piantasse la zappa sui piedi da sola. Peccato che gliel'abbiano impedito.

 

 

Non meritate alcun diritto se non siete in grado di riconoscerlo agli altri.. questa è una regola sacrosanta per qualsivoglia nazione civile e democratica

 

Ancora una volta, se non sei in grado di afferrare l'importanza di questo principio io non posso farci assolutamente nulla.

Mi spiace perchè sembri una persona riflessiva.. ma forse rifletti sulle cose sbagliate (come ad esempio il mio vivere in Irlanda e bla bla).

 

Sul tuo essere fiero poi non commento..

Due secoli fa.. da parigino avresti detto: Sono fiero d'essere riuscito a far fuori quella parruccona austriaca..

Edited by Aquarivs
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Probabilmente ti confonde il maiuscolo che uso quando devo sottolineare ma lo uso proprio perchè questo forum ha dei bug con le piattaforme mobili e non mi prende nè grassetti nè corsivi nè sottolineature nè cambi di colore. Se insisto finisce che mi cancella interi post perchè la pagina si blocca quindi amen

 

 

Piccolo OT. Semplicemente in un forum il maiuscolo è usato per urlare. E anche se per te non è così, sono queste le regole di scrittura su internet (non di questo forum, ma in generale). Quindi non sono Isher o Viola che sono confusi, tu (anche se non vuoi) stai urlando. Quindi se continui a scrivere maiuscolo, continui ad urlare.

 

Ha un doppio diritto per giunta: E' un onorevole. Fa di lei, che a noi piaccia o meno, una persona da rispettare, seppur nei modi (e non nelle opinioni).

 

Questa frase non la condivido per niente. Un onorevole non è una persona da rispettare a tutti i costi. Mi sembri davvero molto legato ai titoli. Ci sono onorevoli che sono persone squallide e io non le rispetto.

Il mio rispetto lo do alle persone che mi suscitano rispetto (anche se la pensano diversamente da me) e non guardo al loro titolo.

Berlusconi è cavaliere del lavoro, ma per me è un individuo che non merita alcun rispetto. Il fornaio sotto casa mia mi suscita molto rispetto invece (nonostante probabilmente non abbia nemmeno nessun titolo di studio particolare).

 

Che scemenza è dire che un onorevole ha il doppio diritto di esprimere la propria opinione? Ogni cittadino ha (o almeno dovrebbe avere) gli stessi diritti. Non ci sono (o non ci dovrebbero essere) individui con doppi diritti.

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"Probabilmente ti confonde il maiuscolo che uso "

 

 

Mi confonde perchè nei forum il maiuscolo equivale ad urlare e te hai detto che "Io alle urla chiudo la porta in faccia".

Poi ti posso assicurare che io non mi arrabbio, e la " la causa omosessuale" non mi è rimasta attaccata da nessuna parte.

Dici che la mia posizione è eticamente immorale. Io sostengo che non si possa dire quello che si vuole dicendo "è la mia opinione". La legge Mancino è volta proprio a sostenere questo principio.

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AndrejMolov89

 Secondo me @@Aquarivs hai il problema di dare per scontate molte cose nei tuoi discorsi. Ricorda semplicemente che ciò che è chiaro per te, potrebbe non essere espresso nel migliore modo possibile per essere compreso, ho notato che molte volte nasce un po' di cacciara proprio per certe tue espressioni ambigue, infatti, nessuno di noi poteva immaginare che avessi problemi con l'underline, quel che vediamo è che usi il caps lock, che nel linguaggio informatico da forum è urlare. Altra questione, per fare un po' il puntiglioso, se c'è un problema di comprensione, prima di dare "dei ritardati" ai tuoi interlocutori prova ad espandere, rivedere l'espressione e soprattutto motivare i concetti espressi e  i modi in cui li hai espressi; anche questo è un segno di civiltà, succede non essere compresi, si cerca di rimediare nel limite del possibile e poi si fanculizza per esasperazione.

 Parliamo un po' del diritto. 
Parto da questa analogia che può sembrare di per sé lontana, ma secondo me è affine. 
 Sei competente in un ambito. Ok? Devi prendere una decisione importante per ciò che concerne la tua competenza e organizzi un assemblea per arrivare a qualcosa; all'interno dell'assemblea ci sono persone che non sanno nulla di ciò che ti compete e partecipano attivamente. Ora ci sono due possibili partecipazioni: la costruttiva, ovvero la persona ignorante fa domande per capire, fa interventi e viene in un certo senso guidata a capire nei suoi errori; la distruttiva in cui non c'è ascolto serio, in cui si dice qualcosa corretta o sbagliata, che però viene affermata a prescindere dalla tua competenza. 
Ora, prendiamo in esame la partecipazione attiva, ma distruttiva. La lasceresti parlare una o due volte, poi vedendo che gli interventi non convergono da qualche parte, ma divergono dal progetto costruttivo, si può toglierli la possibilità di partecipare al dialogo e quindi toglierli il diritto alla parola. Ma questa estromissione del dialogo in linea di principio non è dovuta a qualcosa a priori, ma a posteriori, cioè, la persona in questione ha perso il diritto di parlare in quanto è lontano dall'obbiettivo di quell'assemblea, anzi sembra volerlo minare.
Ora, parliamo della situazione discussa. La Binetti ha perso il diritto di parlare di omosessuali per le sue posizioni omofobe, a prioristiche e del tutto distruttive. Non credo che sia mai stata capace di discutere la sua presa di posizione, non è stata in grado di evolvere o per lo meno di ascoltare. Ne consegue che darle il diritto di parola a prescindere sia un modo che inevitabilmente porti ad "un anarchia". Mi spiego meglio, se la possibilità di parlare viene data a prescindere, credo che alla fine dei salmi non prevalga il diritto, ma la capacità di imporre le proprie idee. L'esporre civilmente le proprie idee è un diritto ed è un dovere ascoltarle, ma quando questo diritto viene usato proprio per ledere il diritto altrui, si può semplicemente "revocarlo" e per revocarlo non intendo tagliargli la testa, semplicemente non interpellarla ogni qual volta ci siano delle questioni che non ha interesse a costruire. La Binetti ha tutto il diritto di parlare di uranio nelle minere di traversella, ma non ha più il diritto di parlare di questioni omosessuali se si pone con questo atteggiamento così anti democratico e offensivo. Credo che tu sostanzialmente possa concordare con me. Tu hai il diritto di esporre le tue idee, e hai il dovere di ridiscuterle.  Lei è liberissima di dire come la pensa, ovviamente prendendosi le responsabilità di ciò che dice, ma se non vuole ridiscuterle, non si guadagna di certo il rispetto delle sue idee e nemmeno si guadagna la possibilità di dialogare. 
 
 

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Piccolo OT. Semplicemente in un forum il maiuscolo è usato per urlare. E anche se per te non è così, sono queste le regole di scrittura su internet (non di questo forum, ma in generale). Quindi non sono Isher o Viola che sono confusi, tu (anche se non vuoi) stai urlando. Quindi se continui a scrivere maiuscolo, continui ad urlare.

Beh. questa regola la conosco. Tuttavia, se non prima aggiusteranno questa sequela infinita di bug, non vedo altro modo di sottolineare punti.

Come avrai notato, non ho più tantissimo tempo per seguire il forum e per star dietro al ritmo con il quale una discussione diventa obsoleta quindi l'unico modo è scrivere dallo smartphone. Ad ogni modo l'uso del mio maiuscolo e usato con cognizione di causa. Non ho mai scritto capoversi in maiuscolo o cose del genere ma singole parole o espressioni, quindi, visto che ti ho anche spiegato il perchè, trovo il tuo un attaccamento al dettaglio perchè ti fa comodo.

 

 

Questa frase non la condivido per niente. Un onorevole non è una persona da rispettare a tutti i costi.

 

"A tutti i costi" è un termine che stai usando tu.. per cui nemmeno ti rispondo.

 

 

Mi sembri davvero molto legato ai titoli.

 

 AI titoli? Si parla di un solo titolo.. onorevole. E non mi sembra avessimo parlato di cose del genere prima quindi questa generalizzazione lascia il tempo che trova perdonami.

 

 

Ci sono onorevoli che sono persone squallide e io non le rispetto.

Il mio rispetto lo do alle persone che mi suscitano rispetto (anche se la pensano diversamente da me) e non guardo al loro titolo.

Berlusconi è cavaliere del lavoro, ma per me è un individuo che non merita alcun rispetto. Il fornaio sotto casa mia mi suscita molto rispetto invece (nonostante probabilmente non abbia nemmeno nessun titolo di studio particolare).

 

Il tuo rispetto è un conto.. il modo in cui tratti gli altri (con rispetto o meno) è un altro. Tu Sei Tenuta a mostrare rispetto ad un onorevole e per svariati motivi e nessuno di questi è per reverenza ma per dovere morale. Poi, con questo rispetto, puoi anche distruggerla con la migliore della dialettica e usare le tue ragioni per metterla a tacere, ma Senza Perdere il dovere morale del rispetto.

 

 

Che scemenza è dire che un onorevole ha il doppio diritto di esprimere la propria opinione? Ogni cittadino ha (o almeno dovrebbe avere) gli stessi diritti. Non ci sono (o non ci dovrebbero essere) individui con doppi diritti.

Ha il doppio diritto ad esprimere la propria opinione??

Ma questa "scemenza" la stai scrivendo proprio tu adesso mi pare..

 

 

Altra questione, per fare un po' il puntiglioso, se c'è un problema di comprensione, prima di dare "dei ritardati" ai tuoi interlocutori prova ad espandere, rivedere l'espressione e soprattutto motivare i concetti espressi e i modi in cui li hai espressi; anche questo è un segno di civiltà, succede non essere compresi, si cerca di rimediare nel limite del possibile e poi si fanculizza per esasperazione.

 

Beh, visto che a quanto pare siete più interessati alla forma che al contenuto (strano perchè nel caso Binetti vi interessa il contenuto e non la forma, questo mi fa ridere.. quanta ipocrisia) le virgolette indicano citazione e io non ho usato il termine "dei ritardati" quindi ti pregherei di correggere quanto prima questo passo.

Detto ciò comprendo il resto del tuo discorso. Appare però poco aderente alla dinamica italiana e al contesto. La Binetti ha riacquisito il diritto all'opinione perchè le è stata fatta una domanda. E questo chiude ogni discorso.

Edited by Aquarivs
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AndrejMolov89

Beh, visto che a quanto pare siete più interessati alla forma che al contenuto (strano perchè nel caso Binetti vi interessa il contenuto e non la forma, questo mi fa ridere.. quanta ipocrisia) le virgolette indicano citazione e io non ho usato il termine "dei ritardati" quindi ti pregherei di correggere quanto prima questo passo.
Detto ciò comprendo il resto del tuo discorso. Appare però poco aderente alla dinamica italiana e al contesto. La Binetti ha riacquisito il diritto all'opinione perchè le è stata fatta una domanda. E questo chiude ogni discorso.

Sono entrato nella discussione da poco, ti ho detto che non ho trovato una prevaricazione così lampante. Io ho espresso "dei ritardati" perché è il sentimento che emerge quando rispondi a delle incomprensioni. Sta a te, poi vedere se sono solamente molto permaloso o se c'è un fondo di verità. Sono sicuro che tu non dia dei ritardati, però è quello che secondo me emerge quindi non lo cambio, anche perché non è che ti sto accusando di dare dei ritardati alle altre persone, ma che sostanzialmente molte volte traspare questo concetto che credo che tu non voglia dire ^_^. Tutto qui. 
 

Questo potrebbe essere uno spunto di riflessione. Quello della domanda, qui non posso darti torto. Gli è stato domandato, quindi è stata interpellata. In questo senso potrei azzardare che l'errore è stata interpellarla su queste questioni, e sull'arbitraggio della conduttrice. Magari la contestazione non doveva essere fatta a lei in quanto tale, ma a chi l'ha interpellata pur sapendo che non è disponibile al dialogo pur avendone conoscenza ^_^ ma lì non saprei come destreggiarmi. 

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Sono entrato nella discussione da poco, ti ho detto che non ho trovato una prevaricazione così lampante. Io ho espresso "dei ritardati" perché è il sentimento che emerge quando rispondi a delle incomprensioni. Sta a te, poi vedere se sono solamente molto permaloso o se c'è un fondo di verità. Sono sicuro che tu non dia dei ritardati, però è quello che secondo me emerge quindi non lo cambio, anche perché non è che ti sto accusando di dare dei ritardati alle altre persone, ma che sostanzialmente molte volte traspare questo concetto che credo che tu non voglia dire ^_^. Tutto qui. 

 

Questo potrebbe essere uno spunto di riflessione. Quello della domanda, qui non posso darti torto. Gli è stato domandato, quindi è stata interpellata. In questo senso potrei azzardare che l'errore è stata interpellarla su queste questioni, e sull'arbitraggio della conduttrice. Magari la contestazione non doveva essere fatta a lei in quanto tale, ma a chi l'ha interpellata pur sapendo che non è disponibile al dialogo pur avendone conoscenza ^_^ ma lì non saprei come destreggiarmi. 

Sono d'accordo. Le sue opinioni sono un male per la società. Questo è il mio punto di vista e nella migliore delle ipotesi la si lascerebbe fare la calza a casa sua per quanto possibile.

Poi però me la trovo in questo salottino. Lei ha classe. Lei è un onorevole e 40anni di carriera. Questi numeri non si discutono. Rendono il suo parere (sbagliato) autorevole.

Come la combatto? Ad armi pari. Ci metto un gay autorevole (se non nelle cariche nei modi) che con un grande uso della dialettica le mostra tutto il rispetto che le è dovuto mettendola al tappeto. E' una donna. E' un politico, è un Dottore ed è ultracentenaria. Queste sono cose che non possono essere trascurate. Se voglio far presa su coloro che hanno stima di lei devo trattarla con rispetto e metterla con le spalle al muro. E' così che spezzo il legame tra lei e chi la segue. Perchè non si potrà mai dire che sono un cafone, un maleducato, irrispettoso ecc. Tutto quello che avranno sarà il contenuto del dibattito. Per non parlare del fatto che la presa di coscienza della Binetti sarebbe una conquista. E questa non la si ottiene di sicuro (sempre che esista la possibilità) trattandola in quella maniera..

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AndrejMolov89

 Allora sulla questione del rispetto siamo d'accordo. Cioè, non conosco a sufficienza la Binetti, se non nella questione omosessuale ovviamente, per poterle negare totalmente il mio rispetto. Secondo me, però, non si può dare a prescindere rispetto a tutti, per quanto sia d'etichetta. Per esempio non darei rispetto ad un razzista, omofobo e classista, perché, soprattutto per i temi che mi competono, non se li merita. Però questo non-rispetto, non deve ovviamente essere espresso con volgarità... ma, sinceramente non ho mai pensato a questi argomenti e non me la sento di dire altro. 

 Sulla questione delle armi pari. Siamo d'accordo, ma solo se lei è disponibile a mettersi in discussione, precedentemente ho detto "ha il diritto di esprimere la sua opinione, e (ma anche) il dovere di riduscuterla"; direi che il tuo ragionamento è ottimale, ma se e solo se lei è disponibile a ridiscuterla, se non lo è, la questione secondo me va fuori dal seminato, ovvero diventa una questione di come una persona è in grado di imporre la sua idea sull'altra. E' un po' come nel Signore delle Mosche di Golding che ti invito a leggere se non l'hai fatto. Ti faccio un altro esempio: Berlusconi e Berlusconiani, puoi metterlo alle spalle al muro quel nano malefico, ma se non vuole giocare ad armi pari e quindi mettersi nella logica del dialogo, lui con la sua capacità di imporre le sue idee risulterà comunque vincitore per i suoi sodali. E' stato un po' lo stesso errore di Servizio Pubblico, che è stata una gara di isteria. Il problema, secondo me, va cercato in chi amministra il dialogo, in chi da' voce a persone del genere, che non è in grado di regolamentare e agire con forza contro chi non è in grado di farlo. E' una visione un po' pessimistica, perché rende centrale il ruolo dell'arbitro. Ma attualmente è necessario fare riferimento a quella figura perché onestamente non ritengo che siamo in grado di gestire un dialogo formalmente, eticamente corretto, perché non è ancora entrato nella nostra mentalità. La violenza non è solo quella palese e volgare, può nascondersi dietro parole gentili: un po' come una torta sacher all'arsenico. 
:D 
 In linea di massima siamo d'accordo, ma rappresenta una situazione verso cui tendere, ma che attualmente non è facilmente realizzabile. L'unico modo per contenerla e non dare parola a chi non vuole dialogare, e regolamentare il più possibile il dialogo. ^_^

Ps: ovviamente ho anche paura del controllo, sfortunatamente ho un po' di sfiducia nell'umanità, ma spero che si possa costruire qualcosa da questa situazione un po' ambigua e tendenzialmente "fangosa". ^^ 

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Cerno l'ha trattata con assoluto rispetto, e lo ha dichiarato, a lungo,  alla fine della trasmissione. Se tu ritieni che egli sia stato o si possa accusarlo di essere stato «un cafone, un maleducato, un irrispettoso» vuol dire che distorci i fatti e la realtà. Oppure che ti metti dalla parte di coloro che falsano la realtà: in questo secondo caso, dovresti domandarti perché.

 

Io non ho avuto alcuna ricezione emotiva in verità.

 

Ancora una volta, se non sei in grado di afferrare l'importanza di questo principio io non posso farci assolutamente nulla.

 

Mi spiace perchè sembri una persona riflessiva.. ma forse rifletti sulle cose sbagliate (come ad esempio il mio vivere in Irlanda e bla bla).


Sul tuo essere fiero poi non commento..

 

Due secoli fa.. da parigino avresti detto: Sono fiero d'essere riuscito a far fuori quella parruccona austriaca..

 

La tua risposta a Viola mi ha colpito per la tua violenza, e per il tuo tono assolutamente irrispettoso, direi sprezzante. E tu saresti quello che rispetta, e che richiede rispetto (per la Binetti)? Non ne dai prova. La maggior parte delle tue risposte sono presuntuose, e molto emotive, in una maniera addirittura virulenta. La tua non sembra affatto una civiltà del dialogo.

 

Ho fatto sopra un piccolo florilegio delle frasi che mi hai dedicato, e alle quali non mi interessa replicare, perché non voglio farmi trascinare in una discussione sterile. Però devo almeno farti notare  che tu ti permetti di trarre indebitamente conclusioni accusatorie immotivate da quello che ti si dice, ritorcendo: «tu avresti detto ai tempi della rivoluzione francese : sono fiero di aver fatto fuori quella parruccona austriaca». Qui è evidente il tuo malanimo, la tua arroganza, e anche l'assoluta immotivatezza delle tue deduzioni.

 

Ma proprio questa frase dà una chiave di lettura molto chiara di certe tue esplosioni emotive, sul forum, e del modo in cui sei esploso nel caso della Binetti. Tu hai un problema di proiezione sugli altri della violenza, e della tua stessa violenza ed emotività, che non riconosci, e che anzi neghi.

 

Nella frase «Sul tuo essere fiero poi non commento» (una frase arrogante e, specie su un forum gay, insultante)  continua peraltro il tuo disprezzo verso la proudness gay, tanto che ti attagli a ogni uso dell'aggettivo 'fiero' per farla uscire fuori. Non ti replico, non mi interessa, ti dico solo che ce l'hai, e che è un tuo problema. Sei in compagnia di molti, peraltro: eterosessuali, anche gay, e bisessuali come te. 

 

Sull'episodio specifico, Cerno ha dissolto dialetticamente, mediante l'ironia (è il procedimento che usava l'inventore della dialettica, Socrate) le proposizioni omofobiche della Binetti, mille volte ripetute, con eco mediatica immensa, dalla triste parlamentare. È vero che le ha fatto un controcanto pressato, anzi un vero e proprio pressing, ma per l'evidente incapacità della conduttrice a intervenire in modo competente, e perché sono dieci anni che la Binetti si lava pubblicamente la bocca sull'omosessualità in modo indegno proprio di quella scientificità, che tu le riconosci, e di cui invece manca totalmente. Non solo Cerno ha detto cose serie, vere, che riguardano l'esperienza di ogni omosessuale: ma ha, soprattutto, messo a nudo le implicazioni ipocrite e sminuenti delle frasi della Binetti.

 

In breve, la reazione di Cerno è stata una reazione sana, liberatoria

Edited by Isher
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Isher sei completamente fuori strada e non ho assolutamente voglia di perdere altro tempo a scrivere un altro post identico a quelli precedenti.

La mia risposta a Viola arriva alla sua. Non mi sono svegliato stamani e pensato: Ecco il mio capro espiatorio!

Io ho visto il video e ho fatto un commento asettico sulla qualità dell'intervista che poi intervista non è visto che chi risponde non è l'interpellata ma un cafone che si ci infila in mezzo. Eh sì Isher. Da noi giù pecorari siculi quando qualcun altro interviene senza essere stato interpellato e per giunta interrompendo quello che è un dialogo richiesto fra altre due persone delle quali due donne, una un onorevole e dottore definiamo ciò essere cafoni.

 

Da noi si usa far così: La persona interpellata risponde. Magari ci indispone e se tentiamo l'interruzione ci arriva un solenne reclamo per cui torniamo a starcene buoni interessati a ciò che l'altro ha da dire perchè poi toccherà a noi parlare e dovremo ricordare bene quali sono i punti che vogliamo prendere in considerazione.

 

Se tu ritieni che egli sia stato o si possa accusarlo di essere stato «un cafone, un maleducato, un irrispettoso» vuol dire che distorci i fatti e la realtà. Oppure che ti metti dalla parte di coloro che falsano la realtà: in questo secondo caso, dovresti domandarti perché

Non ho bisogno di domandarmi un bel niente. Il video sta là in bella vista. Conta pure le frasi che la Binetti ha portato a termine e quelle che ha portato a termine lui.

Tra l'altro lei ha pure cercato di dirgli, Ma che voi che t'agiti tanto?? So qua fammi parlà e magari capisci che la mia posizione non è così lontana dalla tua (probabilmente mentendo). Ma lui Niente! Ha tirato dritto. Ha parlato al muro.

 

Per tutta quel polpettone sulla violenza mi viene solo da ridere. Io posso e so di essere sprezzante quando gli altri piuttosto che accettare lo sbaglio attribuiscono a me le più nefande intenzioni (e tu e Viola avete cominciato per primi) a cominciare dal difendere la Binetti, ma stai sicuro che non solo non ho alcun motivo per essere violento ma ci passerei più tempo qui a fare caciara se questa fosse la mia intenzione.

Fortuna/purtroppo (chi lo sa) ho una vita troppo piena per passare dal discutere di una cosa importante come il diritto all'espressione della propria opinione al discutere di quello che tu e Viola avete da dire su ciò che io ho da dire in merito.

 

Abbiamo capito.

Per voi: opinione illeggittima significa divieto dell'espressione della stessa.

Per me: opinione illeggittima significa ascoltarla.

 

Io non ho paura dei commenti omofobi, nè dei commenti razzisti.

 

Ho paura di coloro che reprimono con la forza in nome di quello che loro (voi) considerano il proprio diritto "prelatorio" su tutti gli altri.

 

In ultima, per Greed
 

 

In linea di massima siamo d'accordo, ma rappresenta una situazione verso cui tendere, ma che attualmente non è facilmente realizzabile. L'unico modo per contenerla e non dare parola a chi non vuole dialogare, e regolamentare il più possibile il dialogo

Si capisce che le nostre posizioni sono per lo più congruenti. Probabilmente la differenza sta nella mia rigidità sull'inviolabilità di certi diritti. Questo probabilmente lo devo alla mia impostazione radicale che mi porta a pretendere che certi diritti non vadano preclusi solo perchè esercitati in contesti di violabilità dell'etica della morale e della legge.

Il confine tra ciò che si può e ciò che non si può è davvero sottile in certi momenti, ma sono fatto così.

Io preferisco lo svisceramento delle tue ragioni anche se mi fanno imbestialire perchè se non parli non se ne viene a capo.

La rimozione coatta di ogni parola che avresti da dire sull'argomento dice più sul mio essere immorale che sul tuo esserlo con il tuo carico di pensieri omofobi (tu generico eh!)

Edited by Aquarivs
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A me farebbe piacere chiarire il mio pensiero, perchè "Io preferisco lo svisceramento delle tue ragioni anche se mi fanno imbestialire perchè se non parli non se ne viene a capo." nonostante quello che forse pensi di me, questo è anche il mio pensiero.
La differenza che a me interessava sottolineare è la differenza tra un'opinione e le affermazioni razziste. La legge Mancino si riferisce a quello, al fatto che non si possa dire che "i nazisti facevano bene ad ammazzare gli ebrei", e non perchè non ci sia libertà di parola in Italia, ma perchè questi non sono semplici "opinioni".
Quando ho detto che difendevi la Binetti, mi scuso se mi sono spiegata male, ho dopo chiarito che intendevo che difendevi il diritto della Binetti a dire ciò che vuole, anche che i gay sono delle devianze, io su questo non condivido. E non perchè la Binetti l'abbia sulle scatole, il mio pensiero su di lei non importa.
Nei post precedenti poi ho sottolineato che avremmo potuto discutere sui modi di Cerno

 

"Poi possiamo discutere se lasciarla parlare sarebbe stato un buon modo per darle la corda con cui impiccarsi,"

 

 

 

"Poi io sono una persona moderata che cerca il confronto, che cerca di usare e di pesare le parole, e avrei magari preferito magari un approccio meno "caciaro""

 


Questo per dire che possiamo anche trovarci sui modi di Cerno, non però sul diritto di chicchessia di dire ciò che vuole. E la legge Mancino (che non trova solo estimatori, per carità) è alla base di questo principio. E mi rendo conto che sia una legge "difficile" per certi versi perfino rischiosa, ma rivendica un principio che io condivido.
Spero di essermi spiegata meglio, non voglio trascinare la discussione oltre le intenzioni di tutti.

Edited by Viola77
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Abbiamo capito.

Per voi: opinione illeggittima significa divieto dell'espressione della stessa.

È impossibile continuare a discutere con una persona della tua disonestà intellettuale. 

 

Sei anche autoreferenziale, perché, deformando in modo disonesto il pensiero altrui, di fatto non discuti, ma te la canti e te la suoni da solo.

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opinione illeggittima significa divieto dell'espressione della stessa.

esatto.

 

siamo sette miliardi, non tutti possono dire qualcosa di intelligente o di valore. ci mancherebbe che chiunque possa alzarsi e dire cose a vanvera in televisione come che i gay sono una devianza, con quella finta grazia da vecchina, essendo laureata in medicina, la cosa non solo diventa illegittima, ma è anche contraria a ogni cosa che la scienza ha dimostrato sino ad ora.

 

inoltre fai il piacere acquarivs, quando prendi parte a un topic rispondi a tutti, non solo a chi ti fa comodo. altrimenti esci dalla conversazione nella sua interezza. questo è un consiglio amichevole da utente.

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Aggiungo solo che la Binetti è riuscita a dire altre due cose false in poche frasi. La prima è un giro di parole riferito al matrimonio gay parlando di cambiamento della costituzione, lasciando intuire che è incostituzionale, cosa non vera ed è pure disonesto il modo in cui ha buttato lì la frase. La seconda è riferita agli ospedali nel caso un omosessuale volesse andare a trovare il compagno, dicendo che nessun ospedale lo impedirebbe. Ci sono stati casi in cui è stato impedito, quindi la Binetti mente pure in questo caso.

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Li ho trovati davvero molto dolci, il bacio sarebbe stato solo qualcosa in più. che certi bigotti avrebbero potuto interpretare come una provocazione inutile.. le loro parole, i loro occhi, dicevano già tutto quello che c'era da dire sul loro amore. Inoltre vorrei scagliare una lancia a favore di Fazio e Luciana, stanno affrontando l'argomento con un'eleganza e una semplicità unica, una semplicità, che diciamocelo, spesso neanche gli esponenti di certe associazioni LGBT sanno avere. Credo che sia questa la strada giusta per aprire la mente delle persone, per educarli ad accettare anche chi ha inclinazioni sessuali diverse da loro. Con il tempo ho capito che l'imposizione non porta quasi mai buoni risultati. Purtroppo nel nostro paese questo argomento richiede un particolare tatto e tantissima pazienza, questo Sanremo ci sta spianando la strada verso la conquista dei nostri diritti. Spero sia di buon auspicio per il prossimo governo. 

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@@coeranos quello che vorrei sottolineare, però, è che la Binetti, come chiunque ha il diritto di dire cose inesatte. La differenza tra dire una falsità sugli ospedali e dire che essere gay è una devianza è la stessa che c'è tra dire che domani è lunedi (e invece è domenica) e che la razza nera è inferiore.

La carta internazione dei diritti dell'uomo e la convenzione europea limitano il diritto di parola, che non è "al di là di tutto"

E qui che entra il fatto che si dovrebbe allargare in modo chiaro la Mancino all'omofobia, come è stato fatto nel 2009 in USA, dichiarando senza ombre l'omofobia tra i crimini d'odio. Speriamo ovviamente nella prossima legislazione.

Poi in particolare quando si dice "essere gay è una devianza" non può non venire in mente il bellissimo discorso di Mary Griffith che parlando proprio di ciò che viene detto riguardo all'essere gay finisce dicendo "Think. Think and remember a child is listening. "

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Ti ringrazio Viola per la precisazione che a questo punto avvicina anche me e te sullo stesso piano.

 

Questo per dire che possiamo anche trovarci sui modi di Cerno, non però sul diritto di chicchessia di dire ciò che vuole.

 

Lieto di sapere che anche tu abbia da ridire sui modi di Cerno così come sono lieto che anche tu concordi sull'utilità del lasciare che le persone portino con sè la corda con la quale poi si impiccheranno.

Sul diritto di chicchessia si apre tra di noi la spaccatura e qui ci dividiamo. Ma è ovvio, è questo, credo, il motivo sul quale si è basata la nostra incomprensione.

Io sono di diverso avviso ed ho spiegato il perchè quindi non credo serva ripeterlo.

Ovviamente, come te, anch'io faccio delle eccezioni. E' per questo che l'invito stesso della Binetti sarebbe dovuto essere stato compensato dalla presenza di un altro ospite di eguale autorevolezza in grado di usare lo stesso linguaggio (a livello di comunicazione intendo) e metterla a tacere usando le regole della conversazione civile. Altrimenti non la si invita proprio nè le si pone alcuna domanda.

E' ovvio che storcerei il naso davanti chiunque esordisse con dichiarazioni fuorilegge per non dire abominevoli ma il papa dal finestrone di casa sua non fa lo stesso ogni santa domenica? Non lo fa senza che nessuno possa nemmeno fargli una pernacchia?

Ecco quella per me è una violazione. Lì il diritto d'espressione andrebbe ristretto poichè non da nè addito a repliche nè è soggetto a poteri disciplinari (denunce ecc)..


 

 

siamo sette miliardi, non tutti possono dire qualcosa di intelligente o di valore. ci mancherebbe che chiunque possa alzarsi e dire cose a vanvera in televisione come che i gay sono una devianza, con quella finta grazia da vecchina, essendo laureata in medicina, la cosa non solo diventa illegittima, ma è anche contraria a ogni cosa che la scienza ha dimostrato sino ad ora.

Via non drammatizziamo. Siete 60milioni in Italia più una manciata che si collega dall'estero (perchè poi boh!).

Siete pieni di falsa informazione, di gente che dice la qualunque e in qualunque momento, di censure moralmente discutibili ecc.. e mo stai qui a menare il can per l'aia? Mica la Binetti s'è affacciata da casa sua col megafono ad urlare. E' stata chiamata. E' stata invitata. E' stata fatta sedere e le s'è dato un microfono e le è stata fatta una domanda. Al mio paese questo non è alzarsi e dire cose a vanvera. E' rispondere.

Che ti piaccia o meno.

 

 

inoltre fai il piacere acquarivs, quando prendi parte a un topic rispondi a tutti, non solo a chi ti fa comodo. altrimenti esci dalla conversazione nella sua interezza. questo è un consiglio amichevole da utente.   

Io ho risposto a chi ha chiesto spiegazioni. Così come sto facendo adesso con te. 

      

 

 

Con il tempo ho capito che l'imposizione non porta quasi mai buoni risultati. Purtroppo nel nostro paese questo argomento richiede un particolare tatto e tantissima pazienza, questo Sanremo ci sta spianando la strada verso la conquista dei nostri diritti. Spero sia di buon auspicio per il prossimo governo.

Quoto e straquoto.

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