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Come reagireste se il vostro partner vi dicesse "credo di essere etero"?


enricoLH

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Qualcuno potrebbe nascondere la propria omosessualità

e scoprire di essere gay mentre sta con una donna, no?

 

Beh, il contrario non succede.

Perché nessuno nasconderebbe la propria eterosessualità.

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io anni fa conobbi un gay che improvvisamente (all'età di circa 35 anni) si mise con una donna e ci fece pure un figlio. Per strada dal momento che "diventò etero" cercava di evitare gli altri gay che conosceva e solo a volte accennava a un saluto ai vecchi amici gay.

Edited by marco77
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@@Almadel Allora, che concretamente nessuno nasconda di essere eterosessuale è un conto...

Psicologicamente invece, non si tratta di nascondere nulla: la nostra identità progressivamente si struttura e si forma. Alla nascita non si è nulla: sarà il nostro processo di crescita a "determinare" se saremo gay o etero, specificando chiaramente che per la nostra società dovremmo essere tutti etero, e in virtù di ciò si crede che gay "si diventa", quando si dovrebbe parlare di "scoperta", in un certo senso.

Perché, dunque, sarebbe impossibile che la propria identità muti da omosessuale a eterosessuale?

(A meno che tu sia Dio, non vale dire: perché non ne conosco nemmeno uno! :P: ti ritengo intelligente, ma prevenire è meglio che curare! :sisi: )

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Su due piedi non sono sicuro di riuscire a proporti un buon paragone,

perché nulla è più umiliante e scabroso che l'essere omosessuale.

Nulla richiede un percorso tanto tortuoso e un'accettazione più complicata

rispetto al viversi come gay o lesbica, perlomeno qui e in questo momento.

 

Un adulto che viva una relazione gay oggi si è gia domandato mille volte:

"Ma davvero sono gay? Davvero voglio questo dalla vita?

Davvero non riuscirei ad essere felice con una donna?"

E' questo il percorso che ci ha formato.

 

"Scoprirsi etero in una relazione gay" somiglierebbe a Valentino Rossi

che dopo anni di moto scoprisse di preferire il ciclismo

o a un matematico che - dopo la laurea - si iscrivesse a ragioneria.

Si cambia? Sì, è vero. Ma non si abbandona il parapendio per l'altalena.

Crescendo si accettano sfide maggiori e non sfide minori.

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per come metti il tuo paragone almadell sembra che essere gay o etero sia una scelta e se domani cambio scelta cambio la mia sessualità.

 

dici che nulla è più scabroso e umiliante che essere gay. io credo che essere trans lo sia di più, per tanti motivi.

 

io vedo il problema dell'essere gay nel fare coming out con persone che hanno sempre supposto che si è etero. Se la società fosse abbastanza aperta da considerare equivalenti etero e omo in modo che non si prende per buono che uno sconosciuto o il figlio sia etero ma possa essere naturalmente gay non ci sarebbero problemi.

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@@Almadel per carità, il tuo pensiero è anche condivisibile... Però può succedere, nulla dimostra il contrario...

Senza andare eccessivamente OT (come se già non stessimo rischiando xD ) credo che avere un'identità di genere che cozza con la propria identità sessuale (spero di non sbagliare termini, non sono a casa e non ho sottomano un libro... prometto che controllerò!) sia mooooooolto più duro e complicato! IMHO!

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Non voglio entrare nel merito della transessualità,

almeno non per fare questo genere di paragoni.

 

"Nulla dimostra il contrario" non significa nulla.

A me suona un po' come: "Cosa fareste se scoprisse

che il vostro ragazzo è un serial killer o una spia russa?"

Il livello di probabilità è quantomeno superiore...

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Non potrebbe succedere.

Non perché esistono gay che si illudono di essere "fluidi", non potrebbe succedere perché non mi metterei mai con una persona con problemi di accettazione, nel mondo reale non esistono gay pienamente accettati che poi scoprono di essere etero.

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Dunque, qui si prospetta la situazione in cui una persona ha rapporti omo per tanto tempo,

si presume con buona soddisfazione, e a un certo punto scopre che quei rapporti non gli piacciono più,

e che anzi desidera fortemente rapporti etero.

 

...beh, è quello che ad alcuni succede "al contrario", quando ci si scopre gay. I rapporti etero

che prima si consideravano buoni o discreti diventano inaccettabili appena si prova l'esperienza gay.

In questo caso possiamo dire che l'orientamento cambia, o che cambia la nostra consapevolezza di esso,

come preferite, ma ciò che importa è che, nei fatti, quel che si faceva prima all'improvviso non si vuole più fare.

 

Sono d'accordo sul fatto che l'inverso è ben più improbabile, perché generalmente si ha la possibilità

di sperimentarsi prima come etero; e se uno arriva a definirsi poi come gay (e non bisex) vuol dire che

i rapporti etero non hanno lontanamente retto il confronto, e si è capito che non interessano affatto.

Difficile che all'improvviso non solo quelli tornino ad interessare un pochino (aprendo la strada a una possibile bisessualità)

ma si rivelino a tal punto più attrenti da ribaltare nuovamente il giudizio e rendere del tutto insensibili all'attrazione omo.

 

Non escluderei però questa possibilità nel caso in cui uno non abbia avuto sufficienti esperienze etero.

Può darsi che una persona, ancora in fase di definizione di sé, abbia dubbi sul proprio orientamento,

non abbia occasione di provare relazioni etero, oppure ne provi solo qualcuna breve e insoddisfacente,

e decida allora di provare l'altra sponda, da cui magari è solo vagamente incuriosito.

Se gli capita di trovare lì la persona giusta, potrebbe restare su quella strada anche molto a lungo, e definirsi senza dubbio gay.

 

Ma se poi gli succedesse di incontrare una persona del sesso opposto che lo intriga? E magari con lei sperimentasse

anche il sesso? Non vedo perché non potrebbe avere quell'"epifania" che capita agli etero quando si scoprono gay.

Potrebbe rendersi conto di aver sfuggito quelle esperienze, da giovane, che so, per paura, insicurezza;

o ancora capire che i rapporti etero che aveva avuto erano stati insoddisfacenti per ragioni diverse dal sesso di appartenenza del partner,

e quindi decidere di volere una relazione etero, scoprendo che quella gay era infinitamente inferiore, e quindi ormai per nulla desiderabile.

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Se me lo dicesse, penso proprio, ansi, sono sicuro che gli scoppierei a ridere in faccia e morirei in preda alle convulsioni... xD
Escludo CATEGORICAMENTE che il mio ragazzo possa essere anche solo lontanamente etero!

Anzi, sono tutti questi presunti "veri etero" ad essere davvero poco credibili.
La parola "eterosessuale" sarà presto cancellata definitivamente da tutti i vocabolari del mondo!!  :laugh:

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Un discorso è se mi dice:

"mi piacciono le ragazze"

 

Altro discorso se mi dice:

"sono eterosessuale"

 

Nel secondo caso sta ricostruendo intorno al "mi piacciono"

una identità che esclude l'omosessualità ed in conseguenza

anche me,ciò che c'è stato fra di noi ed anche il fatto di aver

condiviso un percorso difficile, che lui dovrebbe sradicare da

sé, mentre ragionevolmente io vorrei mantenere.

 

Credo che i rapporti si interromperebbero all'istante al 99,9%

 

Può essere che non mi metta a ridere, se riconosco che già

prima c'era una certa confusione mentale...tuttavia i rapporti

si interromperebbero ugualmente

 

Ovviamente non mi è mai capitato ( mi è capitato di persone

che si definivano etero nonostante e dopo aver fatto sesso

con me...ma non li ho mai ritenuti credibili

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"Nulla dimostra il contrario" non significa nulla.

Significa solo che non vi sono - ad oggi - elementi che avvalorino la tua opinione ;)

 


non mi metterei mai con una persona con problemi di accettazione

Domanda semplice semplice: secondo te tutti gli uomini che "scoprono "in età avanzata di essere gay, si sono sposati con problemi di accettazione? O hanno vissuto sino ad allora con problemi di accettazione?

 


nel mondo reale non esistono gay pienamente accettati che poi scoprono di essere etero.

Dimostramelo  :huh:

 

@@penna sono perfettamente d'accordo con te. Preciso solo che quando posi la domanda, la mia era.. come dire.. una "domanda al contrario"? Cioè, non intendevo soffermarmi sul fatto "se e quanto fosse possibile" (e infatti le prime risposte così l'avevano interpretato) ma semplicemente un "le donne si fanno queste pippe mentali... Ma se capitasse invece il contrario?"... Dopo però tutto ha preso una piega più teorica... Stimolante eh! ;)

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I gusti sessuali non si formano dall'oggi al domani.

 

Io adoro i gamberi e odio il formaggio: non so come sia successo.

La possibilità che - durante una cena di pesce - io mi alzi dicendo:

"Ma che schifo! Vado a mangiarmi una bella fetta di emmenthal!"

è probabile più o meno quanto l'improvvisa conversione del mio ragazzo.

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> secondo te tutti gli uomini che "scoprono "in età avanzata di essere gay, si sono sposati con problemi di accettazione? O hanno vissuto sino ad allora con problemi di accettazione?

Semplicemente alcuni si scoprono gay o bisex in tarda età, dopo decenni di vita "convenzionale"

 

Ovviamente non ho la possibilità di dimostrare l'inesistenza di persone che non esistono, non è proprio possibile concettualmente :D

Però se aveste ragione voi a dire che si cambia ci dovrebbero essere anche storie vere di persone consapevoli di essere gay che si sono ritrovate etero. Questo nel mondo reale non succede, altrimenti potreste portarmi un numero concreto di esperienze personali, e non la solita mosca bianca. Per cui vi consiglierei di lasciar perdere questa fantapsicologia da "wishful thinking".

Avevo precisato gay pienamente accettati perché conosco fin troppe storie di "etero curiosi" che dicevano "io amo le donne ma faccio sesso con i maschi" o di gay che "ho provato a mettermi con la mia migliore amica perché ho scambiato l'affetto per qualcosa di più".

Edited by coeranos
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Beh sicuramente non la prenderei molto bene, forse perchè io ho sempre avuto la fortuna di sapere subito quello che preferisco e non ho dubbi. In una storia secondo me ci vuole chiarezza, però se dovesse capitare, prenderei atto e lo lascerei libero, mica voglio incatenarlo (e incatenarmi) tutta una vita: intendiamoci non è che reagirei "ah si? ma dai! beh non preoccuparti, tutto apposto amici come prima", ci rimarrei male...

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I gusti sessuali non si formano dall'oggi al domani.

 

 

 

Infatti ce li hai dalla nascita :) E non sono gusti gastronomici che possono modificarsi, sono come il tuo sesso, non si cambia (a meno che tu non sia transessuale).

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A me il paragone coi gusti gastronomici sembra azzeccato.

A nessuno che odia le trippe e ama il cioccolato,

capiterà di odiare il cioccolato e di amare le trippe dall'oggi al domani.

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Vabbe'. Abbiamo stabilito che, sessualmente, è estremamente difficile che una persona che abbia attrazione verso lo stesso sesso, che abbia fatto almeno in parte il processo di accettazione, di affrancamento dall'insieme delle pressioni che l'essere omosessuale ci fornisce nel sociale e nel personale, e che sia poi finita ad avere una relazione sessualmente attiva e minimamente soddisfacente con un partner dello stesso sesso, possa poi dire "no, non mi piace più" in maniera sincera.

 

Tuttavia è possibile che questo avvenga a livello sentimentale, emotivo, personale. 

 

Supponiamo che una persona sia bisessuale, che quindi non abbia nessuna preclusione al sesso sia omosessuale che etero. Magari può avere una preferenza, ad esempio può essere solo attivo, può preferire il sesso con le donne per vari motivi, magari non ha avuto partners "soddisfacenti". Magari sei proprio tu, gay fidanzato con questo individuo, ad essere stato "insoddisfacente" come partner. Magari ha smesso di amarti, oppure ha scoperto il grande segreto che non è vero che le donne sono caratterialmente peggio degli uomini nel caso di omosessualità maschile o gli uomini sono caratterialmente peggio delle donne nel caso di omosessualità femminile.

 

E magari si innamora di una donna, oppure sente una forte attrazione per una donna. In questo caso, egli può coscientemente pensare che "sia tornato etero", nel senso che, dopo aver sperimentato il mondo gay, dopo aver tentato una relazione, finisce per definirsi al meglio solo in una relazione eterosessuale.

 

In questo caso, che poi non mi sembra neanche al di fuori del mondo come caso, può capitare che questa persona dica al partner " ti lascio perchè credo in fin dei conti di essere etero", intendendo che è sessualmente bisessuale ma in quel momento degli uomini non ne vuole più sentir parlare.

 

Per i paragoni con il cibo, supponiamo che la persona abbia mangiato trippa ma una volta gli ha fatto male. Da quel giorno non mangia più trippa e dice "eh non mi piace più". Nello stesso tempo, può darsi che abbia rivalutato il cioccolato che da piccolo non amava ma in età matura ha imparato ad apprezzare. 

 

In questo caso avremo la persona che mangiava trippa e non il cioccolato che a un certo punto mangerà il cioccolato e non più trippa.

Edited by korio
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I gusti sessuali non si formano dall'oggi al domani.

E chi l'ha mai detto? Ammetto che nel primo post metto giù le cose abbastanza velocemente, ma ribadisco che scrissi così solo perché mi interessava sapere come avreste reagito, non se psicologicamente fosse possibile! In ogni caso, ho scritto diverse volte che tale processo è mooooolto lungo! ;)

 


Ovviamente non ho la possibilità di dimostrare l'inesistenza di persone che non esistono, non è proprio possibile concettualmente :D

 

Pongo la domanda in modo più diretto: su quali basi puoi dimostrare che non è possibile, nell'arco della vita, "scoprirsi" (ho già speso diverse parole su tale termine) etero?

 


Infatti ce li hai dalla nascita

Ipotesi innatista o genetica? :hm:  Non pensavo ci fosse ancora qualcuno che le sostenesse in questi ambiti... Per quanto le ricerche scientifiche stiano provando a dimostrare ciò..

 


A nessuno che odia le trippe e ama il cioccolato, capiterà di odiare il cioccolato e di amare le trippe dall'oggi al domani.

Nell'arco di anni invece?

 

Ripeto: quali prove/teorie suggeriscono che non sia possibile ciò? Potrà essere raro, difficile, inconsueto.. ma impossibile?

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Pongo la domanda in modo più diretto: su quali basi puoi dimostrare che non è possibile, nell'arco della vita, "scoprirsi" (ho già speso diverse parole su tale termine) etero?

 

Ripeto: quali prove/teorie suggeriscono che non sia possibile ciò? Potrà essere raro, difficile, inconsueto.. ma impossibile?

 

Semplicemente se fosse possibile scoprirsi etero esisterebbero gay pienamente accettati che poi si scoprono etero, ma nel mondo reale non esistono.

Più concreto di così. Sono disposto a cambiare opinione quando vedrò un numero consistente di storie reali che dimostrano il contrario, ma so già che non succederà.

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A me il paragone coi gusti gastronomici sembra azzeccato.

A nessuno che odia le trippe e ama il cioccolato,

capiterà di odiare il cioccolato e di amare le trippe dall'oggi al domani.

 

Dall'oggi al domani no, ma col tempo. Per esempio, io dopo un anno di Erasmus, in un posto dove infilavano cetrioli dovunque, sono tornato che mi piacevano i cetrioli.

 

Oddio, che doppio senso! Bè, in realtà anche il doppio senso coincide con la realtà...

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ma nel mondo reale non esistono.

e ridaje... Perché non esistono? (Una cosa che sia chiara: se ci sono cose che sui media non trovano spazio, non significa che non esistono. Ergo: se non esistono resoconti che parlano di ciò, non significa che ciò sia impossibile.) Non capisco in virtù di quali presupposti si possa escludere tale eventualità, lo dico sinceramente...

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Cosa c'entrano i media?

 

Sono dichiarato da 17 anni, ho fatto sesso con centinaia di ragazzi

e conosciuto migliaia di maschi gay che mi hanno raccontato decine di migliaia di storie.

 

Non ho mai sentito neppure una volta di una coppia gay in cui uno dei due

sia stata tradito per una donna, figuriamoci lasciato perché era diventato etero.

 

Ho solo sentito dire di bisex giovanissimi che si sono trovati una ragazza

dopo aver frequentato di nascosto un gay; se ti riferivi a questo: "sì, è possibile".

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Su due piedi non sono sicuro di riuscire a proporti un buon paragone,
perché nulla è più umiliante e scabroso che l'essere omosessuale.
Nulla richiede un percorso tanto tortuoso e un'accettazione più complicata
rispetto al viversi come gay o lesbica, perlomeno qui e in questo momento.

Un adulto che viva una relazione gay oggi si è gia domandato mille volte:
"Ma davvero sono gay? Davvero voglio questo dalla vita?
Davvero non riuscirei ad essere felice con una donna?"
E' questo il percorso che ci ha formato.

 

Credo che questo discorso sia completamente condivisibile e sia la chiave di lettura per capire che "scoprirsi etero" è quantomeno molto improbabile.

 

Forse, al limite, un Roberto Bolle, che ha frequentato l'Accademia di danza della Scala fin da bambino, è cresciuto circondato da omosessuali, in un ambiente nel quale essere gay è la norma, in cui i i modelli di riferimento sono gay, avrebbe potuto scoprirsi etero e dover fare un coming out etero (e non credo sia succcesso XD).

 

Che il mio ragazzo, dopo anni di lotta interiore per accettarsi, dopo aver affrontato liti ed incomprensioni in famiglia per poter vivere liberamente la propria omosessualità,

dopo aver vissuto felicemente con me per tanto tempo, mi dica "sono etero" è meno credibile di una barzelletta.

Edited by wasabi
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Infatti i media non c'entrano niente.

Mi sembra che la domanda che mi è stata posta preveda una risposta con una teoria psicanalitica o simili, premesso che non mi compete fare qualcosa del genere ma in questo caso la domanda sarebbe posta nel modo sbagliato, la risposta l'ho data. Semplice constatazione del mondo reale.

Comunque non penso neppure che dopo un periodo di accettazione non si torna indietro per il percorso svolto. Se ci fosse interesse sessuale lo si potrebbe fare.

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Beh, una prova-provata di impossibilità non la possiamo fornire

 

Diciamo che però la normalità statistica è che l'orientamento

sessuale sia qualcosa di legato alla psicologia evolutiva quindi

prima di fare delle ipotesi psicanalitiche dobbiamo avere in mente

un itinerario "normale" in senso statistico.

 

Questo itinerario funziona ad imbuto, nel senso che la plasticità

dell'orientamento sessuale diminuisce : da vita fetale a infanzia, poi

da infanzia a pubertà ed infine da pubertà ad adolescenza.

 

L'adolescenza dovrebbe essere l'età in cui alle trasformazioni

fisiche-biologiche corrispondono le trasformazioni emotive e

psicosessuali. In questa fase si forma una identità sessuale.

 

Molti gay sospendono questa fase per dei blocchi emotivi

per sessuofobia per condizionamenti ambientali ed in buona

fede non sanno di essere gay, prolungano quindi la propria

adolescenza in uno stato di "sospensione" dalla vita.

 

Si potrebbero definire adolescenti in cui l'adolescenza "non

lavora" non matura

 

In questa fase di latenza può anche essere sollecitata una

potenziale bisessualità che viene scambiata per eterosessualità

( sempre in buona fede perchè si è inconsapevoli...)

 

E' difficile immaginare delle ragioni per cui questo stato di

"sospensione" possa funzionare al contrario. Tanto è vero

che noi lo chiamiamo "repressione" dando al termine un

significato interpretativo e non solo descrittivo.

 

Perchè la repressione opera in una sola direzione, anche

se la repressione-sospensione va distinta dai problemi

di accettazione di un gay consapevole, ma "bloccato"

sul piano della esperienza.

 

Se invece vogliamo ipotizzare una ristrutturazione radicale

della propria identità sessuale - da gay a etero - vuoi per il

fatto che non sarebbe più legata a niente di biologico nè di

psicodinamico, vuoi per il fatto che una identità già c'è e di

sicuro non era quella presunta, dobbiamo ipotizzare un trauma

o qualcosa di molto rilevante.

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