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Manifestazione 17/05/13: Organizziamoci


Almadel

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Secondi me è meglio se si lascia alla gente la facoltà di vestirsi come nella vita normale... E definire qualcosa con cui girare, che sia un simbolo già conosciuto o un simbolo deciso apposta per l'occasione.

 

Sta cosa dei vestiti simil matrimonio mi sa da un lato di complicato, dall'altro di deterrente per la partecipazione.

(che poi, oh, non è il mio caso, almeno per ora, ma c'è gente che non può permettersi di spendere 10€ per un capo d'abbigliamento con cui non farà più niente... Magari quelle persone preferiscono mandare a quel paese l'organizzazione e tenersi i soldi del treno/pulman per andare ad un pride dove possono vestirsi con ciò che trovano in casa)

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Personalmente opterei per un fiore,

un nastrino, un colore o una "cosa x".

Ma per una buona manifestazione conta il numero

e non quante persone si presentano con un sciarpa pervinca.

 

Dobbiamo semplicemente "essere di più"

rispetto a quanti vanno alle manifestazioni delle Associazioni.

Per dimostrare che un'alternativa al Gay Pride organizzata dal basso

risponde alle aspettative della comunità GLBTQ molto meglio

di un Pride organizzato da ArciGay...

 

Suppongo che si noti come gli avversari del Pride e dell'Associazionismo

- di fronte a un'alternativa concreta - si siano volatilizzati, no?

Mentre invece sono invitati a essere protagonisti, anche più degli altri.

 

Siamo di fronte a una facile scelta.

Vogliamo mantenere questo topic come una provocazione

verso tutti coloro che dicono che il Gay Pride va cambiato

o è davvero una proposta per dimostrare che si può fare di meglio?

 

Io dico che è tardi per le "provocazioni" e per le "divisioni".

Una legge contro l'omofobia e una regolarizzazione delle coppie omosex

comincia a essere una vera urgenza per la nostra comunità.

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Siamo di fronte a una facile scelta.

Vogliamo mantenere questo topic come una provocazione

verso tutti coloro che dicono che il Gay Pride va cambiato

o è davvero una proposta per dimostrare che si può fare di meglio?

Questo spirito mi piace!

 

Io dico che è tardi per le "provocazioni" e per le "divisioni".

Una legge contro l'omofobia e una regolarizzazione delle coppie omosex

comincia a essere una vera urgenza per la nostra comunità.

Per questo dico che non basta fare numero, ma avere un'idea

che possa essere un vestito, un oggetto, uno striscione...

 

 

Capisco quello che dici Saint, e se gli uomini mettessero un papillon e le donne portassero un bouquet o un velo?

sarebbe ridicolo?

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Penso sia più adatto indossare qualcosa di rainbow piuttosto che usare oggetti legati alla cristianità, non vogliamo provocare ma essere riconosciuti,

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Icoldibarin

In effetti si è palesata una domanda tutt'altro che scontata. I fondi, come li troviamo?

 

Ovviamente dipende da quello che vogliamo fare perché se per cose contenute va bene anche l'autofinanziamento , laddove si inizia a parlare di palchi e coinvolgimento di altre associazioni di soldi ne andranno fuori parecchi...

 

Già che ci siamo ci troviamo una sigla/nome decente per definire la nostra comunità? È chiaro che GLBT con tutte le sue permutazioni e aggiunte di lettere che fra un po' ci sta tutto l'alfabeto non va più molto bene.

Mi piacerebbe peraltro un qualcosa in cui possano riconoscersi anche le persone etero.

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No, con quest'ultima affermazione non sono per niente d'accordo.

Prima di tutto, la nostra sigla include già le persone che sono eterosessuali, perché anche loro possono essere Trans o Queer. Inoltre, a volte la Q viene raddoppiata per includere anche Questioning, il che include anche insicuri, chi non vuole definirsi, etc.

 

Non vedo la necessità di includere invece chi è completamente eterosessuale, anche se magari è friendly, nel nome stesso della comunità. Un uomo può essere femminista, ma mica si cambia il nome del movimento in "Movimento Filantropo" solo per includerlo...il movimento deve avere un nome legato al gruppo che vuole ottenere determinate cose.

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Se volete matrimonializzare un vestito, sia esso

un banale tre pezzi o un tailleur il modo più facile

ed economico è la boutonnière

 

Poichè i maschi dovrebbero rigorosamente indossare

una camicia bianca, una gardenia o una rosa bianca o

una orchidea.

 

Le femmine che invece -se non adottano un vestito

bianco- dovranno evitarlo, possono optare per

dei piccoli bouquet, in tono. A meno che la manifestazione

sia fissata dopo le 18:00....

 

Come vedete non ci vuole molto nè limita di molto la

libertà di nessuno

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A me piace l'idea della gardenia, sarà che ho la fissa

per le manifestazioni che hanno un fiore come simbolo

e che è molto usata per i matrimoni.

 

La questione della "sigla" è un problema che fa litigare;

quindi io la eviterei totalmente.

Cioè: eviterei di mettere proprio di mettere una sigla.

Le richieste sono già molto specifiche.

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slowlikehoney

Penso sia più adatto indossare qualcosa di rainbow piuttosto che usare oggetti legati alla cristianità, non vogliamo provocare ma essere riconosciuti,

 

Inoltre credo che spaventerebbe come cosa, perché ci vedrebbero "minare" qualcosa di cristiano! Sinceramente, visto che di unioni civili stiamo parlando trovo sia più giusto puntare su qualcos'altro...

ma questa città ipotetica allora?

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parole_alate

Penso anch'io che a contare, come al solito, sia il numero. Poi, un "marchio di appartenenza", sia un fiore o un capo d'abbigliamento o un'latra cosa, ci vuole senz'altro, ma è un dettaglio.

Non scanniamoci sui particolari prima di aver parlato delle cose importanti. :sorriso:

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Icoldibarin

Non vedo la necessità di includere invece chi è completamente eterosessuale, anche se magari è friendly, nel nome stesso della comunità. Un uomo può essere femminista, ma mica si cambia il nome del movimento in "Movimento Filantropo" solo per includerlo...il movimento deve avere un nome legato al gruppo che vuole ottenere determinate cose.

Faccio un piccolo OT e rimandiamo la discussione visto che come dice Almadel "fa scannare".

Mentre il movimento femminista può contemplare benissimo anche gli uomini, visto che è il movimento che si batte per la conquista dei diritti delle donne non il movimento fatto dalle (sole) donne. Il "Se non ora quando" non era una manifestazione delle donne ma una manifestazione per il rispetto della donna.

 

Oggi purtroppo ci troviamo davanti a persone che pensano che la questione gay sia un problema solo dei gay (o di gente LGBTTTIQQA etc.). Io vorrei far capire che questa manifestazione non deve essere solo nostra, non può essere solo nostra.

Ancora oggi si sentono persone che chiedono "Ma ci posso venire anch'io (etero) al gay pride?" "Ma se ci vengo con il mio ragazzo si offendono?" o persone qua sul forum che rispondono "Se sei etero mi sa che hai sbagliato forum".

Penso invece che se la nostra manifestazione vuole avere un successo deve essere chiara, chiarissima la chiamata e la partecipazione anche degli eterosessuali. Oggigiorno al pride ci sono molti più etero di solo un paio d'anni fa ma al di fuori dello stesso è una presenza quasi invisibile che sui media non ci finisce mai.

 

Mi piacerebbe quindi un nome che ci comprendesse tutti e che non sia una sigla impronunciabile, anche qualcosa di assai banale come "il popolo arcobaleno". Il fatto di non mettere nessun nome di riferimento come suggerito da Almadel può essere una buona idea, ma ho sinceramente paura che dai media verrà raccontato come "il popolo gay si è riunito quest'oggi per rivendicare i propri diritti".

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Ma precisamente come l'espressione di una sigla

può mandare o non mandare un messaggio di inclusività?

 

La manifestazione ha lo scopo di ottenere due leggi.

E si prefissa - ovviamente - di far scendere in piazza

tutte le persone che sono a favore di queste leggi.

 

Far venire più o meno etero da cosa dipende?

Non certo dal manifesto (che nessuno legge),

ma dalla diffusione della campagna di adesione.

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Icoldibarin

Il nome è solo l'inizio, è chiaro, ma può già essere un punto di partenza. Se in quello anche un etero riesce a riconoscersi sarà logicamente più portato a partecipare.

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@@Icoldibarin non ha tutti i torti. Io sarei d'accordo a creare un nome alternativo, mai usato, che includa anche gli eterosessuali, anzi più corretto sarebbe dire che non li escluda a priori. E' più che evidente che per avere riconosciuti i nostri diritti noi omosessuali non bastiamo, abbiamo bisogno del consenso anche degli eterosessuali, perché da soli non arriviamo nemmeno al 10% della popolazione italiana. Perché escludere qualcuno che vuole combattere al nostro fianco? Ci sono moltissime menti creative nel forum, cerchiamo un po' tutti di pensare a qualcosa di geniale.. che possa attirare, incuriosire, che possa essere chiaro e diretto.

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Però a nessuno viene in mente che a "Razzismo Stop"

(un'associazione contro il razzismo, attiva dalle mie parti)

i Bianchi non possano iscriversi, giusto?

 

Quindi non vedo perché se una manifestazione si chiamasse "Stop Omofobia"

bisognerebbe specificare le preferenze sessuali di ogni manifestante :)

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Stop omofobia e Diritti civili per tutti mi sembrano due buoni nomi :).

 

Bisognerebbe andare in giro a dire agli etero: "tu credi che non ti riguardi la cosa, ma guarda che potresti avere un figlio o una figlia gay un giorno" xD.

 

A parte gli scherzi, i miei son sempre stati di mentalità aperta e hanno sempre parlato in favore di lesbiche, gay, trans e via dicendo. Solo che non li ho mai visti così coinvolti in questa faccenda così come lo sono ora.

 

Al di là di trovare uno slogan che vada bene per tutti, credo che per sensibilizzare gli etero ci voglia una certa sensibilizzazione da parte nostra. In fondo credo che tutti noi abbiamo amici etero e credo che niente faccia sentire più coinvolti nella causa gay che conoscere una persona gay a cui teniamo.

 

Piccolo esempio: ho almeno 3 amiche che non si sono mai mostrate omofobe, ma sono sempre state categoricamente contrarie all'adozione da parte degli omosessuali. Gli è bastato sapere che sono lesbica e conoscere altri miei amici gay per cambiare idea a riguardo.

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Io sono d'accordo con Almadel, non c'è bisogno di coniare an acronimo lunghissimo, basta un omofobi stop o una cosa del genere.

La gardenia mi piace molto, invece. Sicuramente più di un'indicazione sul vestiario, e facciamo felici anche i fiorai.

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slowlikehoney

concordo con Madoka e SaintJust... credo che se vogliamo fare una cosa che coinvolga tutti sia un po' controproducente inserire tutte le lettere dell'alfabeto!

Stop Omofobia e Più Diritti Civili Per Tutti piacciono pure a me! :lol:

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Secondo me sarebbe positivo se un sindacato o un partito

politico inserisse la rivendicazione politica Lgbt in un quadro

generale invece di dedicargli specifici gruppi o rappresentanze

settoriali e quindi impegnasse tutti i propri associati o militanti

a nostro favore.

 

Però non è una cosa che possiamo fare noi o la cui assenza si

possa compensare facendo noi l'operazione contraria.

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Icoldibarin

inserisse la rivendicazione politica Lgbt

Vedi, è sempre quello il problema si parla sempre di LGBT ma c'è chi in quella sigla chi non si riconosce, chi vorrebbe scambiare l'ordine delle lettere. Secondo me non funziona bene. Troviamoci un nome che ci rappresenti. Intitolare la manifestazione "per i diritti civili e stop omofobia" va benissimo ma dobbiamo capire chi siamo noi, e secondo me non dobbiamo essere solo "i gay" o "il popolo LGBT".

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Il punto è che noi non possiamo essere chi non siamo

noi siamo ciò che siamo, se è vero che si ripresenta

spesso il tema del riconoscimento di singoli nella comunità

( ed è vero ) è anche vero che in questa dialettica è sempre

implicita la ragione fondamentale dell'odio delle minoranze

per se stesse ( odio può intendersi come generica avversione )

 

Il problema del riconoscimento è infatti sempre un problema

interno alle minoranze e mai interno alle maggioranze.

 

Se è iperinflazionato il tema della rappresentanza ( le trasmissioni

TV non mi rappresentano bene, le associazioni non mi rappresentano

bene, il gay pride non mi rappresenta bene etc. etc. ) e lo è....

 

Almeno bisogna essere certi nella designazione e pretendere

su questo specifico aspetto che non vi siano riserve personali

affinchè possa esistere una coscienza collettiva.

 

In caso contrario succede ciò che in passato è già successo,

veniamo fagocitati da singole organizzazioni politiche o sindacali

e finiamo per smarrire il senso stesso della rivendicazione, che viene

asservita ad una idea politica etc. etc.

 

Ci abbiamo messo 20-30 anni a superare questo step, quindi prima

di tornare indietro bisogna pensarci minimo 20-30 volte.

 

Stabilito che siamo una comunità e quindi data una designazione

nostra, a quel punto è possibile rivolgersi agli altri e chiedergli di

sostenerci a pieno titolo, questo per il semplice fatto che la questione

dei diritti civili, in quanto tale, è anche una questione di civiltà e se è tale

riguarda potenzialmente tutti coloro che aspirano a vivere in uno stato civile.

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Si si, che sia boutonniere o gardenia va bene.

Ho detto velo o papillon giusto per dire un simbolo che riportasse allo sposalizio.

 

Se poi non vogliamo alcun simbolo possiamo usare una maglietta con su scritto "JUST MARRIED"

 

@@parole_alate secondo me sono si secondari, ma sono dettagli importanti che migliorano qualitativamente la manifestazione

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Diritti civili per tutti mi sa tanto di messaggio pubblicitario urlato dal fruttivendolo al mercato e forse Stop Omofobia è troppo "breve" come messaggio. Bisognerebbe trovare un'espressione che dica entrambe le cose ma in maniera più curiosa, attraente.

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Troppo breve? La maxi-campagna statunitense si chiamava NO8

(letto "no hate" ovvero "niente odio" ma anche "no alla proposition 8")

Al massimo quello che ci serve è un simpatico gioco di parole.

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AndrejMolov89

"Per un matrimonio Diverso"? Oddio, sembra un po' idiota, ma almeno mischia la rivendicanzione al matrimonio e al nostro diritto di essere come siamo.

Oppure, potremmo mettere "Diamo una famiglia, all'arcobaleno", oppure boh XD...

Vediamo...

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Michele1982

Eviterei il "diverso", già mi vedo frotte di persone a dire "AAARGH NON SIAMO DIVERSI!" e robe del genere...mentre "Diamo una famiglia all'arcobaleno" mi piace...anche se mi ricorda l'associazione "Famiglie Arcobaleno" (associazione di genitori omosessuali)...

 

Eviterei come la morte le varie sigle LGBTQI* e compagnia bella, sono anni e anni che sono solo fonte di inutili liti interne secondo me...qua la manifestazione ha due precisi scopi che possono prescindere l'orientamento sessuale dei partecipanti, se dobbiamo includere tutti non ne usciamo più...nel dubbio meglio non mettere niente.

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AndrejMolov89

Potremo fare una bandiera fatta di permutazione della sigla, poi una permutazione delle permutazioni della sigla, quindi ce ne serivanno tante :D

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"Diamo una famiglia all'arcobaleno" mi piace come frase. Se non diventerà la sigla di lancio si potrebbe comunque scrivere su un mega striscione.

Come fiore simbolo io suggerirei la margherita :). E' uno dei miei fiori preferiti.

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Cioè: eviterei di mettere proprio di mettere una sigla.

Le richieste sono già molto specifiche.

 

E perchè non farsi prestare il nome tanto usato in US "Gay-Straight Alliance"? Così sicuramente etero in accordo con gli obiettivi non si potrebbero sentire esclusi!! ;-)

 

Come fiore simbolo io suggerirei la margherita :). E' uno dei miei fiori preferiti.

 

Tanto bello come fiore, ma non vorrei riaccendesse passione politica in certi esponenti... :fie:

 

Comunque è vero... l'abbigliamento o i simboli forse si dovrebbero scegliere dopo... Insomma, di che tipo di manifestazione si tratterebbe? Cosa si vuole mettere in atto? Solo un corteo? Anche delle attività di informazione e advocacy? Dove? Insomma prima bisogna sapere cosa si vuole mettere in atto e poi di conseguenza si può scegliere tutto il contorno (che poi contorno non è).

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