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Il suicidio


Deed

avete mai pensato al suicidio?  

5 members have voted

  1. 1. avete mai pensato al suicidio?

    • assolutamente no
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    • forse ma in rare occasioni
      11
    • si , ho passato un periodo difficile
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    • spesso
      10
    • si, a volte ci penso ancora
      14


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[modbreak=yrian]Questo topic è il risultato dell'unione di più topic simili. Quindi nella prima parte si trova il riferimento ad una indagine sul suicidio giovanile, nella seconda (inclusiva di sondaggio) gli utenti parlano della propria esperienza personale, nella terza vengono proposti interrogativi filosofici in merito alla non-esistenza. Segnalo inoltre i topic correlati: La morte, Come crescono i giovani d’oggi?, Motivi per cui è bello vivere[/modbreak]Vi segnalo che un socio dell'arcigay di Brescia, Alessandro, sta conducendo una ricerca sul significato del suicidio giovanile nella popolazione italiana, in particolare nella comunità LGBT, presso l'Università di psicologia del Queensland - Australia.Se volete aiutarlo basta compilare un questionario che trovate all'indirizzo http://ricercasuicidio.altervista.org   :) Mi sembra carino portare a vostra conoscenza questo link.Messaggino (ino-ino-ino) da conrad:Penso concordiate con me quando dico che la funzione principale di un forum è quella di creare discussioni. Per manetenere viva una discussione è necessario parteciparvi tramite interventi interessati, argomentazioni, obiezioni, pareri personali.Dunque consiglio agli utenti di non rispondere ad un topic tramite semplici "fatto\bello\schifo\hahaha\non credo\quoto"... Questi sono commenti, tutto sommato, inutili e superflui.Inoltre, iniziate topic in modo che divengano delle vere discussioni... Magari invitando i "lettori" con un avviso simile al mio :).

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  • bastard inside

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  • RichardIII

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  • Almadel

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  • 1 month later...

Caro Anubi,

l'inizio del tuo intervento, il dubbio tra Paradiso è Nirvana, tocca un tasto che molto mi affascina.

La vera (e non sincretizzabile) distanza tra la visione "occidentale" della morte e quella orientale.

Il buddista crede nella reincarnazione e spera invece di morire una volta per tutte.

Noi crediamo che dopo non vi sia nulla e speriamo (dobbiamo aver fede) di resistervi e di rinascere in una vita nuova.

Fortunamente io credo in ciò che voglio: nascere una volta sola.

 

Non è strano che chi si sforzi di capire i vari volti della saggezza del mondo, lo giunga presto o tardi ad odiare o, semplicemente, si accorga inconsciamente che vi è qualcosa di sbagliato, di inutile, di dolente.

 

E non parlo solo del confronto tra "quello che è vero" e "quello che è reale", la diatesi tra il filosofo e l'uomo (ne sapeva qualcosa quell'edonista di Schopenauer); parlo anche della sciocchezza del Segreto stesso.

 

Non hanno costruito le Piramidi per proteggere segreti, ma per proteggere noi da loro e non per una qualche mostruosità lovecraftiana dei medisimi: ma per proteggerci dalla loro piccolezza. Pretendiamo infatti che la Verità, quando la troveremo, ci stupirà e ci consolerà: non la vogliamo se è banale o dolorosa e in quel caso saremmo pronti a negarla e a ripartire da capo, consolandoci con qualche errore meraviglioso.

 

Ciascuno ha un etica alla quale aggrapparsi per contrastare il nichilismo.

Se posso suggerirtene io una, fai che lo possa abbracciare e rendere puro.

Rinuncia e sforzati di rinunciare a ogni paura e a ogni speranza, perchè esse sono le nemiche dell'Opera.

 

Tu ti senti alla fine.

L'Alchimia però insegna che questa sensazione; la Nigredo, il Corvo sul Teschio, è l'inizio. Stai marcendo e impesti con la tua puzza di morte le tue notti.

Ti aspetta l'Albedo e non lo sai.

Adesso credi di non poter mutare, perchè ogni mutazione non possa essere che un altro stadio di decomposizione; ma anche i cadaveri, prima o poi, smettono di disfarsi e divengono come pietra.

Solo quando avrai perso ogni speranza di poter ottenere l'Albedo e ogni paura di non peterlo ottenere mai, allora sarà.

 

Intanto? Intanto parli di atarassia, ma la usi come sinonimo di "cinismo".

Vuoi elevarti a purità e ti crogioli in pensieri tanto indegni da rendere preferibile a te anche il più infame fra coloro che disprezzi.

Finisci il tuo veleno.

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Caro Anubi,

il fatto è che tra le varie virtù che puoi vantare, l'atarassia non è tra queste.

In verità sembri molto passionale e gonfio di drammi, odii, invidie, frustrazioni, rancori. Il vero filosofo non "balla sulla tomba" di alcuno, nè prova "sommo piacere" per alcun fallimento.

Questa è la freddezza dell'assassino, non del filosofo.

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  • 3 weeks later...

Il suicidio, a meno che non si sia malati terminali in preda a sofferenze atroci (o situazioni assimilabili per gravità) è da evitare: si fanno soffrire atrocemente le persone che ci vogliono bene e si fa un favore a quelli che ci odiano. E perchè?

E'senz'altro meglio essere. Per non essere c'è sempre tempo, un'eternità. Può aspettare... :cool:

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Cosgrove, ti ringrazio della risposta. Penso che noterai anche tu che le tue affermazioni sono alquanto tautologiche, cosa ne pensi invece di ciò che ho scritto? on concentrarti sul finale, guarda il complesso.

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L'ho letto. Le mie affermazioni saranno tautologiche, ma francamente mi sembrano anche inevitabili. Io non vedo nessuna ragione per perdermi quello che ha di buono da offrirmi la vita, solo per un momento di sconforto. Gli impulsi suicidi qualche volta vengono anche a me,ma dico sempre alla parte del  mio io che vuole uccidersi: fa pure. Io vado avanti :cool:

Non condivido la tua visione pessimistica, e come pezzo di bravura preferisco quello di Shakespeare. E chi lo pronunciava? Un regicida usurpatore sul punto di essere sopraffatto dai nemici, che vede tutto perduto. Non sono in questa posizione. Siamo scagliati in questo mondo, senza sapere perchè:ma non per questo dobbiamo rinunciare apartecipare al gioco della via, al processo per cui L'universo diventa consapevole di se stesso. Ogni persona ha un suo cammino da percorrere, un suo contributo da dare. Nulla è senza significato, perchè noi SIAMO significato.

Blessed be

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Atarassia perversa e corrotta. Quando tutto ormai non fa che darti sui nervi, allora l'unica risposta sensata è smettere di essere come gli altri, di elevarti seriamente. Smetti di sentir tutto: dolore, ira, invidia, amore, allegria, sentimenti insomma. Per comodità o per balordità scegli di non provare nulla, sgombri la mente: Diventi un puro e semplice impulso di energia. Senti di non far parte di questo mondo e senti di essere a stadi che gli altri, troppo attaccati ai sensi e ai piaceri caduchi, non raggiungeranno se non con estrema fatica. Senti la tua vita come un peso, ma lentamente tutto lascia spazio al cervello e gli impulsi logici controllano tutto, come un Big Brother a cui come Winston dovrai cedere.

 

Quoto appieno.

Quante volte mi sono sentito così.

Quante volte ho visto il mondo attorno a me come uno schifoso immondezzaio tutto ugualmente rivoltato.

Quante volte ho desiderato di essere lontano da tutto ciò.

Quante volte il mio animo dentro di me urlava e ruggiva, ed io non potevo correre in suo soccorso.

 

Nonostante tutto, però, Anubis, credo fortemente e spero che la vita ci riservi, quando meno ce l'aspettiamo, sorprese di ogni sorta.

Credo fortemente al fatto che la vita non sia altro che una collana fatta di momenti ed attimi perlacei infilati per un filo di speranza ed illusione.

Nulla è continuo, nulla è garantito. Ma tutto è frazionato in attimi infiniti, privi di qualsiasi ordine cronologico e logico.

Questo io penso.

 

Ad ogni modo, pur non condividendo in toto quel che tu hai detto riguardo all'esistere, considero il tuo intervento e il tuo pensiero uno dei più belli che io abbia mai letto.

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Lo scorso maggio una mia vecchia compagna di scuola, stanca di, come dici tu, esistere, è salita sulla terrazza del suo palazzo e si è buttata giù.

è morta e non è servito a nulla, se non a essere definita "poverina", "malata", "depressa". A essere ricordata semplicemente come "quella che si è suicidata".

Non si puo' scegliere se non-esistere o esistere. Si esiste, anche da morti, anche se dopo la morte non c'è nulla. Non come persona, certo, ma rimarrà sempre il segno del tuo passaggio nel mondo.

Io non riesco davvero a concepire come un ragazzo, invece di pensare ai motivi per cui esistere, perchè sono tanti, pensa all'opposto.

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Oddio, non ho proprio nessuna esperienza della non-esistenza... nessuno ha esperienza della non-esistenza non è così?

Quindi perchè dovrei abbandonare tutto ciò che ho per qualcosa che non so se sia effettivamente meglio?

Eppoi che fretta c'è?

La morte è l'unica cosa che siamo sicuri prima o poi ci capiterà!

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Se l'alternativa alla vita fosse "pura energia" o comunque qiualcosa di luminoso, eterno e mirabile; non avrei molti dubbi su cosa sia meglio tra vivere e morire.

Eppure nemmeno chi dice di credere al Paradiso fa molti sforzi per raggiungerlo.

 

L'ombra di Achille disse: "preferirei essere ultimo dei servi sulla terra, piuttosto che un grande eroe nel mondo dei morti" (cito au memoire).

 

A margine di un saggio descrissi una società perfetta in cui lo Stato faceva una grande propaganda del suicidio e, fin dalla più tenera età, consigliava i modi migliori - dal più doloroso all'eutanasia più dolce - per "farla finita"; convinto che in questo modo avrebbe mondato la comunità dai deboli, dai depressi e dai malati, senza l'immoralità dello sterminio. Sottolineava le debolezze del singolo e prospettava per lui una futura esistenza di luce (ugualmente legalizzando l'omicidio tra consenzienti, il furto tra ladri e lo stupro tra strupratori: per preservare gli innocenti dalla naturale violenza dell'uomo).

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  • 3 months later...

anche in questo caso la domanda e' molto semplice...peccato che la risposta non lo sia affatto...Avete mai pensato al suicidio? cosa puo' spingere una persona (gay oppure no) a compiere questo gesto? vi sentireste di giudicare male una persona solo perche' vuole farla finita?  o pensate (come me) che in quento animali liberi ,possiamo decidere di disporre o meno della nostra vita? Ricordavo di un altro topic simile a questo ma sfogliando nelle pagine del forum e guardandio nell'indice non l'ho trovato (se si esclude un topic riguardante una ricerca) ..[modbreak=yrian]Le perplessità dell'utente, naturalente, sono state risolte con l'unione di più topic ridondanti.[/modbreak]

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Potanogiollo

E' un argomento che mi tocca profondamente. Due anni e mezzo fa ho perso uno dei miei migliori amici in questo modo, e ancora fa male. Era un ragazzo di quelli sempre col sorriso sulla faccia, con una parola buona sempre per tutti, incredibilmente infelice dentro, e io sospetto che fosse un gay represso, e mi pento di non avergli mai parlato di questo, anche se probabilmente né io né nessun altro avremmo potuto fare molto per lui. Da quello che si è saputo dopo aveva quest'intenzione da anni, semplicemente non stava bene al mondo. Non me la sento di giudicare chi compie un gesto così estremo, e mi piacerebbe che anche altri la pensassero come me. Si fa presto a dire "La vita è preziosa, avrebbe dovuto pensare a chi ha dei problemi veri, non gli mancava niente..." per il semplice fatto che quando si pensano queste cose si sta bene. Pensieri analoghi e propositi suicidi non possono coesistere perché si annullerebbero a vicenda. Se una persona arriva a lasciare figli piccoli, ad esempio, è perché è arrivata ad uno stadio in cui ragionare è fuori dalla sua portata. Spero solo di non leggere commenti indelicati e/o superficiali. Dico solo spero.

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Non ho mai pensato ad una cosa simile perchè nonostante i miei numerosi problemi economici, di salute ed altro, non ho mai voluto farla finita forse perchè sono uno che non vuole arrendersi di fronte ai problemi. Non me la sento tuttavia di fare discorsi tipo la vita è bella e unica e va vissuta o cose simili, in quanto suppongo che chi voglia farla finita non pensi a queste cose, ne me la sento di etichettarli con cose che ho sentito in giro tipo "sono dei falliti" :D

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Ci ho pensato, in diverse occasioni, ma era sempre per motivi sentimentali... Quando pensi che la vita non valga più la pena di essere vissuta, e comunque sia pensi che sarebbe troppo difficile vivere senza la persona che ti fa soffrire... Però la trovo sempre la via di fuga dei codardi... Penso che qualsiasi cosa sia affrontabile, anche se è difficile... E poi, se dopo non ci fosse niente altro?Insomma, cerco sempre di non farmi trascinare dalla depressione... anche se a volte non ci sono riuscita :D

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Io ci ho pensato parecchie volte, ogni tanto mi viene da pensarci anche adesso... Il mio rapporto con la morte, con il suicidio non è mai stato di angoscia o paura... Io ho sempre pensato: dal momento che la vita è l'unico bene di cui ognuno di noi può disporre a proprio piacimento indiscutibilmente, ognuno di noi può decidere anche non voler più usufruire di questo "bene"...Io non credo a quelli che dicono di uno che si è suicidato perchè era "partito" con la testa, o in un momento di follia... Il suicidio per me è un'azione ponderata in ogni suo aspetto.. e sopratutto, io sono convinto, che quando qualcuno decide di suicidarsi, di solito (esperienze vissute) lo fa quando sembra essere tutto risolto, quando gli altri non sanno più nella dei suoi dolori dal momento che non se ne parla più... finchè uno continua a parlarne, discuterne, come noi adesso, non penso che il concetto "suicidio" verrà mai a bussarci nel cervello veramente... :D

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Seriamente non ci ho mai pensato.Neanche mai lo faro.Libero ogni singolo individuo se scegliere o no di buttare la ua vita nel cesso.Ma ci vuole piu coraggio a vivere che a morire.Chi sta per fare o pensando seriamente a fare una cazzata del genere dovrebbe pensare un po a questo.Morire,suicidarsi,dov'è il difficile?E' solo una cazzata tremenda.

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alcuni di voi gia' lo sanno ... io per amore verso un etero stavo per farla finita.stavo male, e un giorno in piu' senza di lui, senza la sua presenza e senza sentire il suo odore , era un giorno di suplizzio . e sapevo anche che non c'era speranza e quel corpo, quella mente, non sarebbero mai stati miei. Alcuni di voi , sono sicuro, staranno pensando che uccidersi per amore sia una cazzata, una cosa senza senso.... ma a un ragazzino di 17 anni, all'inizio della sua autoaccettazione, con un morboso amore verso il proprio migliore amico che sa gia' non verra' mai corrisposto , puo' sembrare l'unica via di fuga. non pensavo che a 17 anni si potesse soffrire cosi' tanto.una sera , al rietro a casa dopo la discoteca, vado in bagno, apro l'armadietto dei medicinali , e comincio ad ingurgitare tutto quello che era li.oggi, a distanza di ben13 anni ringrazio mia madre per la sua abitudine a volerci curare con prodotti naturali e di tenere ben nascosti i medicinali piu' pesanti...Alcuni di voi mi potrebbero domandare ;'' lo rifaresti?'' e io risponderei di si, rifarei tutto. ho dato il mio estremo atto di amore, un amore che non riconoscero' mai piu a nessuno.

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Forse qualche volta ci ho pensato, e non mi sento di giudicare nessuno.. capisco anche chi dice che ognuno è libero di disporre della propria vita, ma vi dico una cosa: se io mi trovassi davanti una persona che si volesse suicidare, per un qualsiasi motivo.. non direi "fai pure, disponi della tua vita!" ma cercherei di fargli cambiare idea, amico o sconosciuto che sia... io sono il tipo che non si fa i fatti suoi, ho sentito di molte persone che hanno tentato il suicidio, si sono salvati e adesso sono felici! Perchè negare una possibilità? Se io posso fare qualcosa per loro la faccio, sono il tipo che non se ne va nel momento del bisogno, se hai un problema ti sto vicino.. se uno vuole farla finita per esempio, e io glielo impedisco e non mi faccio più vedere sono un egoista, perchè ho pensato solo alla mia coscienza e non alla persona che a causa mia sarà costretta a soffrire, mentre invece salvando qualcuno che ha intenzione di suicidarsi, bisogna assumersi la responsabilità di dargli un motivo per continuare a vivere, e nel mio caso sarebbe l'amicizia eterna! So che i miei pensieri sono troppo idealisti, ma se uno ha un solo vero amico non ci pensa al suicidio..(o almeno non avrà il tempo di pensarci con me vicino! Per me il miglior modo di far uscire qualcuno dalla depressione è farlo sentire utile.. lo so perchè ci sono passata, anzi, ci passo spesso) poi questo è solo il mio punto di vista...

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se io mi trovassi davanti una persona che si volesse suicidare, per un qualsiasi motivo.. non direi "fai pure, disponi della tua vita!" ma cercherei di fargli cambiare idea, amico o sconosciuto che sia...
Beh ma certo, che discorsi, anche io... Certo è che si può provare, non imporgli di non farlo, anche perchè se lo vuole lo farà ugualmente.... Ma tentare in ogni caso fino alla fine delle proprie possibilità sono daccordo anche io... ci mancherebbe...
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