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Scambio di coppia con due amici


wasabi

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Oppure si rimane intransigenti come a 20 anni, ma difficilmente si avranno

relazioni che durano più di uno due anni...

 

 

Se per intransigente intendi "no coppia chiusa" allora sarò intransigente a vita.

Ma dubito che questo tipo di intransigenza (guardandosi un pò in giro) conduca

ad una storia a breve termine, semmai il contrario.

 

Il mondo è pieno di coppie chiuse che durano anni, ma di coppie aperte che rimangono

insieme per una vita ce ne sono pochissime.

 

In crisi ci va quello in deficit

 

Eh, appunto!

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@ben81, forse non eri innamorato come il mio amico della sua donna. Forse non c'era da parte tua il bisogno di difendere l'autostima del tuo ex compagno, forse il tuo ex compagno era più forte e non sarebbe forse impazzito di dolore nel sapere che in una cosa piccola ma nello stesso tempo grande come il sesso, si è incapaci di soddisfare al 100% il proprio amato.

Cosa cazzo c'entra saper perdere? Con quale superficialità ti metti nelle condizioni di giudicare qualcun altro?

Ripeto, troppo facile parlare da esterni nella situazione. Veramente troppo facile, e direi pure, troppo presuntuoso.

 

@ilromantico. Forse parli da maturo e ti senti maturo, ma forse, e dico forse, non hai vissuto abbastanza cose per essere veramente in grado di decidere per gli altri cosa sia giusto o meno, aldilà di quello che hai vissuto tu nel tuo piccolo. Ci sarà qualche differenza, no, fra il vissuto di uno che ha 40 anni e uno che ne ha 20?

 

Ero innamorato, ci tenevo a lui come persona, e proprio per questi motivi non avei mai tradito la sua fiducia, a differenza del tuo amico che si e' comportato da omuncolo quaquaraqua'.

E' stata una scelta dolorosa per entrambi, non e' facile lasciare una persona alla quale vuoi bene e che per tanti altri aspetti ti piace, ma, visto che i tentativi fatti per risolvere quel problema non avevano avuto buon esito, troncare e' stata una scelta di responsabilita', restare assieme e trascinare una storia con quel problema sarebbe stato un accanimento terapeutico. Il saper perdere consiste proprio in questo, ovvero nel riconoscere con maturita' che qualcosa si e' rovinato e che non si e' riusciti a rimediare; purtroppo non tutti hanno le palle per ammettere cio'.

Tiri in ballo la superficialita' quando tu parli per sentito dire da un amico, mentre io ho vissuto una situazione del genere in prima persona, quindi, se permetti, so meglio di te cosa si prova nel troncare una storia di anni per un problema del genere. Comico poi il discorso sugli anni, quello che conta sono le esperienze vissute: puoi avere anche 70 anni ma se parli per sentito dire dall'amico o dal cugggino, come tu hai fatto, farai sempre figure barbine.

 

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Scusa Altair, ma le cose che stai sparando si basano su qualcosa?

Io sono in coppia aperta da sei anni, i miei amici di Roma da quindici

(ma posso continuare davvero con una bella lista)

e - pur non dubitando che esistano - non ne conosco di chiuse oltre i 2-3 anni.

 

Se uno ha dei problemi e non riesce a fare sesso,

va in crisi a prescindere dal tipo di coppia

e se il ragazzo lo ama gli sta vicino

a prescindere dal genere di relazione.

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@Ben81, io non entro nella tua storia, non la giudico non mi interessa e non mi pongo neanche nelle condizioni di comprenderla. Il tema è differente, non sei tu e la tua storia ad essere sotto giudizio, ma sei tu che ti permetti di giudicare il mio amico;

la questione è che tu non conosci l'amico mio, non conosci la sua storia, non conosci nulla di lui eppure è un quaqquaraqquà per te. E ti dico, ma che cazzo vuoi e come ti permetti di giudicarlo?

Puoi essere sicuro che la tua storia e la sua sono completamente differenti, per il semplice motivo che siete persone differenti, con una storia differente e un partner differente.

Quello che so io di questa storia sono cavoli miei.

 

E questo vale in generale per qualunque storia. Come puoi pensare di giudicare e dire "giusto" o "sbagliato" nella vita di persone che non tangono con te? Come fai a dire cosa è morale o cosa non lo è?

 

IRiguardo all'età e alle figure barbine, lascio perdere perchè è evidente che, come altri, non ti curi di approfondire ma cerchi il flame e la provocazione. Ti va di fare un muso contro muso, Ben? Ti interessa "fare virtualmente a botte"? a me no, Ben, sorry.

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Se per intransigente intendi "no coppia chiusa" allora sarò intransigente a vita.

 

Intransigente vuol dire che non transige, che non scende a patti...

non vuol dire coppia aperta o chiusa.

 

Intransigente è sia un pasdaràn della coppia chiusa, che un ultras della

coppia aperta.

 

Chiunque faccia un monumento ad una idea di coppia, dovrà poi fare i conti

con il fatto che la coppia è anche "relazione".

 

Ma proprio per fare un esempio il più lontano da voi, così magari

non vi sentite tirati in ballo...molti dei vostri genitori magari stanno digerendo

la menopausa di una moglie. E la menopausa è un fatto con cui fare i conti nella

coppia etero...o no? E se il desiderio nella donna si spenge prima che nel marito?

O se non desidera più lo stesso tipo di sessualità?

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Ilromantico

Ma forse ti si attribuisce 20 anni perchè posti come uno di 20 anni... ovvero sei molto assoluto, chiuso e definitivo sulle questioni. Oltre che ovviamente ignorare qualunque cosa non sia in linea con le tue idee. Non è una questione di maturità, è una questione di "considerazioni che cambiano nel tempo vivendo certe situazioni

 

O magari perché sono semplicemente uno che sa quello che vuole, con delle idee ben definite e sicuro di sé stesso. L'accusa del "perfettino" o del "so tutto io", non mi è nuova, ma è in genere un'invidia immotivata degli altri che non capiscono perché tanti amici nutrano un affetto speciale per me. Vista la sincerità che c'è da sempre nei miei rapporti di amicizia o relazione queste critiche sarebbero dovute spuntare fuori, e invece li vedi sempre lì a elogiarmi col "rosicone" di turno :D. Non vedo il senso logico di curarsi di critiche di gente che nemmeno mi conosce.

 

Magari stai con qualcuno che non ami, perchè ti piace e perchè in un certo momento della vita hai bisogno di dare e avere indipendendentemente dal coinvolgimento emotivo.

 

Sono contrario a utilizzare le persone per fini meramente egoistici, specie se si utilizza una persona che per te prova qualcosa, lo trovo orrendo.

 

Magari stai con qualcuno che ami e che non ti ama, perchè è vero che avevi detto "mai stare con chi non ti ama", ma ti piace veramente troppo e consapevolmente ti ficchi nel tunnel del "forse un giorno si innamorerà anche lui/lei"

 

Fatto, il metodo più veloce per uscirne è stato far si che dimostrasse per quello che in realtà era. Collezionando un po' di suoi brutti comportamenti ho accumulato la 'rabbia positiva' e la "negatività positiva" necessaria per mandarla a quel paese. C'è stata anche la situazione contraria, andavamo d'accordo e c'era una bell'alchimia, ma in me non scattava proprio la scintilla, da quel momento la scintilla è stato il requesito essenziale per ogni storia.

 

Magari ti fai la fase della zoccola, e, finita una relazione importante per un periodo ti scopi chiunque, te ne vai in giro per locali, fai il brillante perchè non te ne frega nulla e l'unico obiettivo è togliersi dalla testa l'odore dell'ex

 

Per me queste sono cose da adolescenti o che lasciano il tempo che trovano. Quando finiva una relazione importante le scopate chiodo-schiaccia-chiodo erano l'ultimo dei miei penseri, c'è un lavoro da fare su stessi, assimilare il tutto, confidarsi con gli amici, divertirsi con loro, riflettere su cosa non è andato bene e rendersi più forti e consapevoli di prima. Ho sempre trovato di un'ipocrisia e pateticità imbarazzante coppie di 3-5 anni che stanno tutto il tempo a ripetere agli altri che sono perfetti e non si lasceranno mai e poi subito dopo essersi lasciati li vedi lanciarsi al primo essere scopabile e/o disponibile che vedono. In primis perché non si dimostra nessun genere di rispetto per quello che è stata la relazione ed inoltre perché si dimostra alla fine che quella persona non era davvero realmente così importante come volevi far credere.

 

Ovviamente è una critica solo per quelli che si lasciano da una storia importantissima e si lanciano subito in altre cose per tentate di colmare il vuoto. Tralasciando pure per un attimo la mia opinione precedente, io a priori non riesco ad avere una buona opinione di chi non riesce a stare solo e bene con sé stesso. Logico che dopo un periodo di riflessione, dopo la fine di una storia, ognuno può adottare la strategia che più ritiene opportuna. L'importante è che non si salti indiscriminatamente da una storia all'altra perché non è difficile ipotizzare che in realtà ci sia una difficoltà nel non saper stare soli e bene con sé stessi

 

Magari stai con qualcuno che ami e che ti ama, e con cui la relazione veramente supera il livello sessuale, pur piacevole. Semplicemente l'intesa è "oltre", e siccome siete giovani e attivi, di far sesso con qualcun altro ogni tanto, ma insieme e non separati, come evento ludico di coppia, è un gioco di trasgressione divertente e che permette pure di superare un minimo di routine.

 

Evento ludico?!?!?!?Penso che una persona innamorata l'ultima cosa che possa trovare ludica è che qualcuno metta le mani addosso al suo ragazzo!! La scusa della routine poi la trovo assurda, basta decisamente pochissimo per superare la routine e non capisco perché superare la routine di coppia presuppone a priori una trasgressione sessuale (poi vi lamentate delle mie critiche sul sessocentrismo!). Io ho sempre risolto con cose banalissime: una sorpresa, una cena speciale, un regalino nascosto e inaspettato, fare un'attività ricreativa che non avevamo mai fatto, fare una breve vacanza solo con i miei amici, prendere degli spazi miei, cimentarci in nuovi hobby, ritagliarci degli eventi ricorrenti settimanali, non fare sempre le stesse cose il sabato, decidere di uscire alle 4 di notte, ecc. La routine si può rompere in tantissimi modi differenti e davvero con poco.

 

 

Vivi ste cose e le vedi vivere e arrivi a un punto che dici: ok, la teoria è bella ma la pratica è complicata.

 

Ok d'accordo, ma la difficoltà non dev'essere un attenuante per adagiarsi sugli allori. Pensi davvero che il ragazzo mi è caduto dalle nuvole?Portando fino in fondo il mio ideale alla fine sono riuscito ad ottenere quello che volevo, ma non è stato per nulla facile.

 

E' proprio come per quanto riguarda l'argomento del topic. La fase " ehi la relazione deve essere completa e salda e l'amore la rende perfetta in ogni sua parte sennò che relazione è" credo la si è passata tutti.

 

In teoria sì, posso credere che tutti abbiano passato questa fase, ma non potrò smettere di pensare con malignità (e lo ammetto) che forse quel loro cuore non ha palpitato abbastanza.

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Hum, io penso che avrei gli stessi dubbi dell'autore del topic.

L'idea la trovo eccitante, piu' che io di tromabre con altri, di vedere il mio fidanzato trombare con altri.

Piu' che altro per un mero e squisito senso estetico.

Da passivo, i punti di vista sono molto piu' limitati rispetto un attivo.

Inoltre, un punto di vista totalmente esterno, praticamente mi darebbe l'idea di vedermi un porno dal vivo, con la possibilità di entrare nel gioco.

E sono dell'idea anch'io che la curiosità mi verrebbe solo con amici, non con estranei.

Il mio problema non sarebbe nemmeno parlarne con il mio compagno, ne abbiamo già parlato e l' "accordo" è "se capita, perchè no", il che vuol dire che non si cerca, non si trova, ma se la nostra strada si dovesse incrociare con quella di un'altra coppia e dovesse succedere, si cede alla tentazione (sempre che prima ci sia una conoscienza).

E, per quel che ci (ho la presunzione di parlare anche a nome del mio ragazzo) riguarda, è proprio perchè siamo sicuri dell'amore che proviamo l'uno per l'altro, che potremmo tranquillamente arrenderci al fattaccio.

L'unica cosa che mi terrorizza, è la prestazione, non mia, ma degli altri tre, il mio fidanzato incluso.

E se mi piacesse tanto? troppo?

E se invece non mi piacesse per niente e mollo il colpo mentre il mio ragazzo vorrebbe continuare? O viceversa?

E se l'altra coppia, magari piu' esperta, è ben piu' rodata in questo senso e non ci trova all'altezza?

Son tutte seghe mentali che mi farei prima durante e dopo, quindi in fin dei conti, probabilmente non mi verrebbe manco su.

E, ripeto, trovo che l'amore sia l'ultimo dei problemi, insomma la gelosia emotiva (quindi gelosi di amici intimi,rapporti particolari del compagno con mr x ecc) la trovo sinonimo di amore, gelosia fisica, dell'atto sessuale, del suo uccello, non mi tange, proprio perchè tanto che scopo io un altro o che scopi lui un altro, io amo lui, e non è certo una penetratina che mi fa cambiare idea.

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@Ben81, io non entro nella tua storia, non la giudico non mi interessa e non mi pongo neanche nelle condizioni di comprenderla. Il tema è differente, non sei tu e la tua storia ad essere sotto giudizio, ma sei tu che ti permetti di giudicare il mio amico;

la questione è che tu non conosci l'amico mio, non conosci la sua storia, non conosci nulla di lui eppure è un quaqquaraqquà per te. E ti dico, ma che cazzo vuoi e come ti permetti di giudicarlo?

Puoi essere sicuro che la tua storia e la sua sono completamente differenti, per il semplice motivo che siete persone differenti, con una storia differente e un partner differente.

Quello che so io di questa storia sono cavoli miei.

 

E questo vale in generale per qualunque storia. Come puoi pensare di giudicare e dire "giusto" o "sbagliato" nella vita di persone che non tangono con te? Come fai a dire cosa è morale o cosa non lo è?

 

IRiguardo all'età e alle figure barbine, lascio perdere perchè è evidente che, come altri, non ti curi di approfondire ma cerchi il flame e la provocazione. Ti va di fare un muso contro muso, Ben? Ti interessa "fare virtualmente a botte"? a me no, Ben, sorry.

 

1) se non accetti che i tuoi post e le storie che narri vengano commentate astieniti dal postarle

2) da quello che TU STESSO hai scritto la storia e' paragonabile al trascorso da me vissuto, ovvero la storia di una coppia che incontra problemi a livello di intesa sessuale, quindi se permetti parlo eccome, parli tu per sentito dire, figurati se devo tacere io che un problema del genere l'ho vissuto in prima persona

3) io non mai parlato di morale, dovremmo piuttosto parlare di ETICA e di CORRETTEZZA, principi universali che sono alla base dei rapporti interpersonali, e che fai finta di ignorare: una persona che incorna il/la partner al quale ha promesso fedelta' (ricordiamo che nella storia da te narrata, ed in quella da me vissuta, non si parla nemmeno di coppie aperte, ma di coppie chiuse sin dall'inizio) nascondendosi dietro al fatto che sessualmente non e' piu'appagata e a una presunta timidezza nell'affrontare il problema, e' una persona non seria e senza palle, e rimane tale a prescindere che si tratti di un tuo amico, del compagno di scuola di ben81, del cugino del papa, o del nipote de presidente del consiglio

4) io sto facendo un discorso in generale, qui l'unico che ha fatto il nervosetto cercando il flame sei soltanto tu.

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Mina, ad occhio qui tu hai detto "che eri d'accordo" ma non lo sei tanto :D

io francamente lo ammetto: nelle relazioni di coppia gay che ho vissuto finora, permango in una situazione con una discreta dose di sana gelosia, quindi non sono compatibile con le condivisioni. Nel futuro non so, dovrei trovarmi in un momento storico in cui la mia autostima sia quasi inattaccabile..

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@@ben81 hai ragione perfettamente. Anzi ti chiedo scusa per aver replicato sopra. Chiedo ai moderatori di cancellare il mio esempio sul mio amico, non gradisco che sia commentato ulteriormente.

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Nono, io sono d'accordissimo!

Ma, come dissi in un topic e non ricordo manco quale, so per certo di essere troppo indottrinato e psicolabile per poterlo fare.

Avessi un altro carattere, lo farei eccome.

Volevo solo esternare la mia opinione su quanto per me sesso e amore non vanno di paripasso (anche perchè, contando tutte le trombate in adolescenza, dovrei essere stato innamorato quantomeno di un quartiere intero :asd: )

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Io ho convissuto per un anno

con un ragazzo gelosissimo e fedelissimo

che era molto favorevole alle "coppie aperte degli altri" :)

 

Diciamo che era "intransigente ma tollerante"

(a me che il discorso non riguardasse il mio passato,

visto che soffriva pure di "gelosia retroattiva")

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Mina, che bello leggere di qualcuno che vede la cosa dal mio stesso punto di vista! Pensavo ormai di essere l'unico!!

Soprattutto sono d'accordo su queste cose che hai detto, che temevo nessun altro condividesse:

 

E sono dell'idea anch'io che la curiosità mi verrebbe solo con amici, non con estranei.

 

E, ripeto, trovo che l'amore sia l'ultimo dei problemi, insomma la gelosia emotiva (quindi gelosi di amici intimi,rapporti particolari del compagno con mr x ecc) la trovo sinonimo di amore, gelosia fisica, dell'atto sessuale, del suo uccello, non mi tange, proprio perchè tanto che scopo io un altro o che scopi lui un altro, io amo lui, e non è certo una penetratina che mi fa cambiare idea.

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Vebbè ma il fatto che la fantasia erotica che proiettate sulla

coppia aperta sia di tipo voyeristico, cioè voi spettatori eccitati

in prima istanza dal fatto che il vostro partner faccia sesso con

degli amici aggiunge qualcosa di specifico al tema ed al quesito

posto?

 

Che relazione ponete fra il fatto che sarebbe un porno, ve lo immaginate

così, ma dovrebbe essere una coppia di amici, che in prima battuta pare

un po' diverso da ciò che il porno effettivamente è.

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Gelosia emotiva, ecco la cosa che molti non riescono a dissociare da quella fisica. La stessa cosa vale per me: sarei geloso di un amico intimo al quale il mio ragazzo confida i suoi problemi anzichè farlo con me, piuttosto che un tizio con cui facessimo cose "ludiche" , per citare Korio.

 

Io non credo nella morte dei sensi dopo il fidanzamento; non credo proprio che tutti coloro che si professano votati alla relazione non dico solamente chiusa nel corpo ma anche nello spirito (vedansi gelosie retroattive già citate) stiano veramente seguendo il loro istinto.

Perchè? Perchè volenti o nolenti i nostri istinti animali ci sono e fanno parte integrante di noi. Sono quegli istinti che ci fanno salivare davanti ad un pollo arrosto o far venire la pelle d'oca di fronte ad uno spavento.

 

Il sesso, la scoperta, sono fisiologici per un maschio e credo anche per una donna, con i dovuti ritmi differenti.

Che cos'è il guardare un film porno se non immaginarsi di essere in altre situazioni oltre a quelle che già si vive nella realtà in coppia? Che differenza c'è rispetto all'attuare la cosa, quando ci sono delle basi di unione stabili e non lo si faccia per trovare vie di fuga?

 

Ovvio, è più comodo stare seduti davanti ad uno schermo, non vi sono implicazioni sociali con altri esseri umani, e la pentola della nostra relazione non viene scoperchiata per vedere che cosa ci sia realmente dentro. Occhio però che una cottura a pentola chiusa, senza mai dare una rimestata, finisce per bruciarci la cena.

 

Con ciò non sto dicendo che tutti debbano rimestare la propria zuppa facendo orge o trii lacoontici: l'essere monogami è una scelta dettata dal volere un certo equilibrio con se stessi e dal ponderare i propri istinti sessuali con eventuali rischi. A volte basterebbe ammetterlo senza considerare la propria come l'unica retta via.

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privateuniverse

Sì, esatto. Non mi aspettavo una dissertazione di tipo morale, in quanto il mio dubbio non riguardava la moralità o meno dell'opzione che mi si presentava.

 

Stando così le cose, in effetti, visto che la domanda riguardava soltanto come gestire una possibilità del genere (ammesso e non concesso che io abbia capito bene che consiglio chiedevi, perché non sono più sicuro cosa volessi approfondire), direi che chiunque pensi che quella di una coppia aperta sia un'opzione da escludere in partenza non abbiano proprio alcun consiglio da darti.

 

Alle tue domande credo possa dare risposte pertinenti solo chi in coppia aperta ci sta o ci è stato.

 

Ciaociao.

 

Ma pure tu? :D Vorrei capire quando ho detto di avere 20anni!!

 

Scusa, devo aver capito male degli interventi in altre discussioni.

Non ho letto quasi le presentazioni, solo di pochi forumisti conosco qualche dettaglio generale.

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Vebbè ma il fatto che la fantasia erotica che proiettate sulla

coppia aperta sia di tipo voyeristico, cioè voi spettatori eccitati

in prima istanza dal fatto che il vostro partner faccia sesso con

degli amici aggiunge qualcosa di specifico al tema ed al quesito

posto?

 

Che relazione ponete fra il fatto che sarebbe un porno, ve lo immaginate

così, ma dovrebbe essere una coppia di amici, che in prima battuta pare

un po' diverso da ciò che il porno effettivamente è.

 

No, aspetta, non parlare al plurale, io non ho questo aspetto in comune con Mina. Condivido soprattutto con lui l'idea: "con amici con cui ho molta confidenza sì, con estranei no". Inoltre sono d'accordo con Mina che sarei molto più geloso di un coinvolgimento emotivo del mio ragazzo per un altro piuttosto che nel vederlo fare sesso con un'altra persona con la quale questo coinvolgimento so non esserci.

Come dice GhostHunter:

 

sarei geloso di un amico intimo al quale il mio ragazzo confida i suoi problemi anzichè farlo con me, piuttosto che un tizio con cui facessimo cose "ludiche"

 

 

Sull'aspetto voyeristico invece non mi ritrovo: a me attira anche (forse soprattutto) l'idea di essere parte attiva della cosa!

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Gelosia emotiva, ecco la cosa che molti non riescono a dissociare da quella fisica.

 

Si ritorna sempre allo stesso discorso: il valore da attribuire al sesso. Per me il sesso (l'atto in sé) nel momento in cui

si è innamorati assume un valore più alto rispetto ai sostenitori della coppia aperta, per i quali si riduce ad un solo

gesto meccanico frutto di istinti animali e niente più, concentrando la loro parte affettiva su tutto il resto (coccole, baci,

confidenze fra partner, esperienze di vita insieme etc...). Secondo me le due sfere, fisicità ed emotività possono essere

scisse solo se si è emotivamente "spenti" cioè se non ci si trova in una fase di innamoramento verso qualcuno, in tal

caso il sesso si può tranquillamente vivere come un'esperienza ludica, e non c'è nulla di male in questo, anzi.

 

Ma nel momento in cui si è legati intimamente con qualcuno quel legame non può essere condiviso con altri perché ciò

rappresenta l'essenza stessa della coppia: l'esclusività.

 

Come ha detto giustamente Aquarivs non è casuale che certi gesti e certi riti sociali si facciano tradizionalmente "in due" e

non in gruppo.

 

Nel momento in cui, manca quel bisogno di esclusività, di cui anche il sesso è una parte fondamentale, per me manca proprio il

senso di coppia.

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Ilromantico

Scusa, devo aver capito male degli interventi in altre discussioni.

Non ho letto quasi le presentazioni, solo di pochi forumisti conosco qualche dettaglio generale.

 

Ma figurati stavo solo ironizzando, non ero per nulla serio :)!

 

Per il resto la monogamia non la vedo come una scelta, mi è sempre sembrato una cosa instintiva più che altro. Per le stesse ragioni che ha sapientemente espresso Altair. La coppia aperta, mettendo pure da parte 'moralismi', etiche e cose simili, la vedo come una "grande amicizia" affettuosa. A me l'idea della coppia aperta ricorda molto un periodo che stavo con una "scopamica", a onor del vero nessuno dei 2 aveva relazioni extra all'infuori della scopamicizia, ma io non mi facevo problemi a cercare un'altra ragazza e se capitava che cominciavo altre relazioni di sesso ci "lasciavamo" temporaneamente (non perché fosse previsto un ritorno, ma perché poi puntualmente lo rifacevamo dopo che le mie avventure finivano), non è proprio nel mio DNA fare sesso con diverse persone nello stesso periodo. Con la "scopamica"(che è un brutto termine in realtà, ma è per farvi capire che non ero innamorato cotto) c'era tutto: affetto, complicità, le risate, le coccole, esperienze di vita assieme, ottimo sesso, quello che mancava è che se volevo un'altra ragazza non mi sentivo in torto con lei, se facevo sesso con altre non avevo paura di perderla (e non perchè tornasse, ma perché me ne sarai fatto tranquillamente una ragione), non avevo un senso di esclusività, non la vedevo unica seppur di fatto lo eravamo e tutti gli altri ci vedevano come una coppia super-affiatata.

 

Quando Almadel racconta alcune sensazioni o dettagli della sua coppia aperta, a me viene in mente questa mia esperienza. Tuttavia, ci tengo a precisare che è l'idea che mi viene in mente, NON HO alcuna pretesa di stabilire cosa sia una coppia aperta, sono fatti vostri e lo saprete certamente meglio di me. Quanto detto sopra è solo un mio pensiero, non si tratta di una critica diretta alle coppie aperte.

 

Da un punto di vista logico io sarei pure il primo a preferire la coppia aperta, mi è sempre sembrata la scelta più facile e divertente. La tua coppia non finisce se il tuo lui si fa l'amico, tu non provi gelosia/sdegno nè ci stai male, non vedi la coppia come qualcosa di delicato da proteggere ecc. Purtroppo dal mio lato il cuore e le sensazioni di protezione/stima/affetto sono quelle che mi fregano e rendono l'idea di coppia aperta totalmente impossibile.

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Cassiopea81

Questo topic è così ricco di spunti che non ho ancora scritto perchè non so da che parte cominciare :)

Vorrei dire molte cose ma cercherò di essere sintetica. Il mio consiglio a wasabi l'ho già dato ed è stato molto semplice, però vorrei dire la mia per quel che riguarda l'annosa questione coppia aperta coppia chiusa. Vorrei specificare che ho sempre vissuto la coppia chiusa, sia per scelta del partner che per mio sentire personale. Non ho indagato sulle motivazioni di questa inclinazione, sarà la mia parte insicura, sarà che sono una ragazza e la questione orgia la vedo diversa da come la può vedere un uomo, sarà come sarà, l'inclinazione generale è questa. Nonostante tutto però, condivido in tutto il pensiero di almadel e korio. Trovo che ci sia una sottile linea di differenza tra il giudizio e il proprio parere, e noto che sepsso non ci si accorge di superarla. Dire: io non ce la farei mai a vivere in una coppia aperta e dire io non so come faccia certa gente a vivere in coppia aperta è un proprio sentire; dire che non ci possa essere una unione profonda tra 2 partner poichè praticano sesso con altri si chiama giudizio. Non ci è dato altro che percepire noi stessi e vivere con i nostri meccanismi mentali, per cui nessuno può dire cosa sia o non sia la mente altrui. E se c'è chi dice che ama il proprio partner nonostante le orge, credo che sia rispettoso nei confronti di questa persona trattarla come adulto sano di mente e cosciente di se stesso e non come adulto confuso e mentalmente disordinato. Lo stesso dicasi per chi si dichiara apertamente bisex, esternando evidentemente una sensibilità sua che non può essere percepita da chicchessia. Concluso questo discorso, sarei curiosa di fare un sondaggio correlando la propensione per la coppia chiusa all'età dei forumisti. Posso sbagliare, ma credo che la giovane età sia più rappresentata dagli stremisti (lo dico benevolmente) della coppia chiusa. A vent'anni la pensavo esattamente come loro e nessuno mi avrebbe fatto cambiare idea; a 30, e dopo una storia di 6 anni, capisco bene che è una visione molto utopistica della realtà e che non tiene in conto una cosa:la durata delle relazioni. Chi ha 20 anni e ha avuto una relazione di uno o due anni al massimo, non ha mai percepito il calo di interesse sessuale, la monotonia di coppia et similia, che non ci possono fisiologicamente essere dopo un periodo così breve. Forse anche 6 anni sono ancora pochi per percepire tutto ciò. Però con un minimo di realismo, questo stato euforico e di continua eccitazione viene meno dopo anni e anni, ed è solo l'esperienza a dirlo. Dopo anni in cui avevi solo nella testa lui/lei, riinizi a vedere i colori del mondo, i visi, senti gli odori...e si insinua in te quel sottile desiderio di sperimentare qualcosa di nuovo, di eccitante...penso che persino un intransigente come aquarivs pensi, e sappia, che l'innamoramento inteso come cieca passione non dura più di 2 o 3 anni, e che tutto ciò è perfettamenti fisiologico (nonchè correlato con la riproduzione e il tempo di totale svezzamento di un potenziale figlio). Poi io sono perfettamente convinta che vi siano eccezioni, che vi sia chi crede fermamente nella coppia chiusa anche dopo 20 anni, chi riesca a mantenere la coppia chiusa anche dopo 20 anni. Non giudico questo come stupido,anzi,può pure essere che questa sia la scelta più difficile, e la scelta di aprire la coppia la più facile. Ma non trovo corretto dire che le coppie aperte non durino, credo che anzi durino più quelle aperte perchè sono venute a patti con la realtà...qualcosa perdono, ma non si scontrano con monotonia e annessa frustrazione. Credo che il romantico o ben, forse con l'esperienza lo capiranno meglio (o forse no, non è detto). Il fatto che si vedano coppie chiuse durare apparentemente di più, è solo perchè essendo di più gli etero con figli, sono forzati a questa scelta. Se la prole e l'istituzione del matrimonio non esistessero, se ne sfacerebbero molte di più prima ( e credo rimarrebbero quelle aperte :D ). In ogni caso sono assolutamente rispettosa di opinioni diverse dalle mie: come ho detto sopra, sono "un sentire" altrui che non mi permetto di giudicare.

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No, aspetta, non parlare al plurale, io non ho questo aspetto in comune con Mina. Condivido soprattutto con lui l'idea: "con amici con cui ho molta confidenza sì, con estranei no". Inoltre sono d'accordo con Mina che sarei molto più geloso di un coinvolgimento emotivo del mio ragazzo per un altro piuttosto che nel vederlo fare sesso con un'altra persona con la quale questo coinvolgimento so non esserci.

Come dice GhostHunter:

 

 

 

 

Sull'aspetto voyeristico invece non mi ritrovo: a me attira anche (forse soprattutto) l'idea di essere parte attiva della cosa!

 

Fermo restando quindi che con Mina non condividi nè il ruolo sessuale, nè l'approccio voyeristico

ciò che condividi con lui è solo il desiderio di farlo con persone con cui sei in confidenza, ma a condizione

non vi sia un coinvolgimento emotivo.

 

E' qui che io vedo una contraddizione...perchè l'assenza di coinvolgimento emotivo rassicura

e deresponsabilizza, non è una "storia". Il problema è che è una amicizia, quindi mentre dici la

prima cosa stai proteggendo la tua relazione con il tuo fidanzato e metti a rischio solo l'amicizia.

 

Con la seconda frase invece valorizzi l'amicizia come elemento necessario per creare una

confidenza, stiamo parlando di amicizia intima, amore amicale.

 

Le due cose sommate insieme in teoria potrebbero essere una quadratura del cerchio

in effetti avresti tutti e soli i vantaggi da entrambe le situazioni, nessuno svantaggio

etc. e per giunta tu non ti metteresti in gioco ( il desiderio corrisponde a ciò che si è,

senza bisogno di cambiare niente in noi )

 

Ma la perfezione non è di questo mondo...è fatta per essere solo desiderata

 

Il discorso di Mina già lo vedo più ragionato, se in questa situazione lui vede un

piacere sessuale specifico, anche se non sono sicuro di avere capito bene quale sia.

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E' qui che io vedo una contraddizione...perchè l'assenza di coinvolgimento emotivo rassicura

e deresponsabilizza, non è una "storia". Il problema è che è una amicizia, quindi mentre dici la

prima cosa stai proteggendo la tua relazione con il tuo fidanzato e metti a rischio solo l'amicizia.

 

 

Probabilmente è ingenuità.

Personalmente l'idea di farlo con una coppia di amici mi solleva.

Mi solleva proprio perchè sono amici, e se nulla è successo prima, non vedo perchè debba succedere dopo.

Per me non è il sesso quello che fa scattare qualcosa.

Io ero innamorato del mio compagno ben prima di finirci a letto..

 

Discorso diverso per l'estraneo, l'estraneo piacente magari, l'estraneo capace, l'estraneo che in quanto tale incuriosisce, l'estraneo che non è detto sappia metterti a tuo agio.

Fra amici ci si conosce, si sa cosa piace e cosa non piace,la si puo' prendere sul ridere o sul serio.

Con uno, anzi peggio ancora, due persone estranee io non riuscirei mai a combinare nulla, a meno che non fossi single e necesitassi caxxo, ovviamente.

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Fermo restando quindi che con Mina non condividi nè il ruolo sessuale, nè l'approccio voyeristico

 

L'approccio voyeristico non lo condivido, per quanto riguarda il ruolo sessuale dipende... ho detto che mi piacerebbe essere parte attiva nel senso che troverei divertente partecipare attivamente e non tanto stare a guardare gli altri, non che vorrei essere solo attivo dal punto di vista del ruolo sessuale (mi rendo conto che in questo contesto la parola "attivo" può essere fuorviante).

Sul fatto di prendere in considerazione l'idea solo con amici con cui ho molta confidenza io non vedo contraddizione, ma alla base non c'è un ragionamento razionale, semplicemente mi sono accorto che il pensiero del sesso a 4 con loro non mi sembra assurdo o ripugnante, anzi mi incuriosisce, mentre se mi immagino la stessa situazione con estranei non mi attira per niente, anzi mi mette perfino tristezza.

Sono perfettamente d'accordo con Mina quando dice:

 

Personalmente l'idea di farlo con una coppia di amici mi solleva.

Mi solleva proprio perchè sono amici, e se nulla è successo prima, non vedo perchè debba succedere dopo.

Per me non è il sesso quello che fa scattare qualcosa.

 

Fra amici ci si conosce, si sa cosa piace e cosa non piace,la si puo' prendere sul ridere o sul serio.

 

Sottolineo che io però non sto parlando propriamente di coppia aperta, cosa che non ho mai preso in considerazione (sarà che ho solo 21 anni!!). Se sapessi che il mio ragazzo fa sesso con un'altra persona in mia assenza mi darebbe molto fastidio.

Un'esperienza a 4 sarebbe comunque un'esperienza fatta INSIEME A LUI, la vedrei come una variante del sesso CON LUI. Non mi sognerei neanche mai di fare io sesso con un mio amico, solo noi due.

Questo aspetto per me è fondamentale: se dovessi mai provare un'esperienza del genere vorrei viverla in complicità con il mio ragazzo, perchè non mi attira affatto l'idea in sè di fare sesso con un amico.

Mi rendo conto che ho ripetuto più volte lo stesso concetto, ma ho notato che si è finiti a parlare di coppia aperta, che è una cosa diversa e che attualmente non mi interessa proprio, anzi, è un'idea che non riuscirei (ancora?) a sopportare.

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Guarda, Almadel docet, la nostra concezione di coppia aperta è sbagliata.

Anche io credevo che tutto cio' che si fa col partenr rientrava nella definizione di coppia monogama ( o cmqe birichina), ma a quanto ho capito anche una cosa a 3, o scambio di coppie, anche se fatti insieme, rientra nella definizione "coppia aperta"

Cmqe Wasa, siamo assolutamente sulla stessa linea di pensiero.

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Ok, allora dirò che mi attira un certo tipo di coppia aperta e non un altro.

Comunque sì, ho capito che abbiamo un punto di vista molto simile ^_^

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Ilromantico

Posso sbagliare, ma credo che la giovane età sia più rappresentata dagli stremisti (lo dico benevolmente) della coppia chiusa.

 

Chi ha 20 anni e ha avuto una relazione di uno o due anni al massimo, non ha mai percepito il calo di interesse sessuale, la monotonia di coppia et similia, che non ci possono fisiologicamente essere dopo un periodo così breve.

 

Penso che persino un intransigente come aquarivs pensi, e sappia, che l'innamoramento inteso come cieca passione non dura più di 2 o 3 anni, e che tutto ciò è perfettamenti fisiologico (nonchè correlato con la riproduzione e il tempo di totale svezzamento di un potenziale figlio).

 

Ma non trovo corretto dire che le coppie aperte non durino, credo che anzi durino più quelle aperte perchè sono venute a patti con la realtà...qualcosa perdono, ma non si scontrano con monotonia e annessa frustrazione.

 

Credo che il romantico o ben, forse con l'esperienza lo capiranno meglio (o forse no, non è detto). Il fatto che si vedano coppie chiuse durare apparentemente di più, è solo perchè essendo di più gli etero con figli, sono forzati a questa scelta. Se la prole e l'istituzione del matrimonio non esistessero, se ne sfacerebbero molte di più prima ( e credo rimarrebbero quelle aperte ). In ogni caso sono assolutamente rispettosa di opinioni diverse dalle mie: come ho detto sopra, sono "un sentire" altrui che non mi permetto di giudicare.

 

Scusami, se mi sono permesso di mettere spezzoni del tuo discorso in unico quote, ma non mi andava di andare di Selective Quote :)

 

Vorrei capire da dove nasce tutta questa equivalenza che coppia chiusa=giovani inesperti, senza esperienza. La trovo di una tale assurdità! Mi spiace, ma non posso che trovare il tuo discorso "auto-consolatorio", sembra come se ci stessi dicendo che alla fine del tunnel se gli etero non avessero figli e prole e i gay avessero più esperienze (perché secondo le tue convinzioni solo i gay inesperti scelgono la coppia chiusa...) sicuramente arriveremo alla coppia aperta.

 

L'unica cosa con cui mi trovo d'accordo con te è che forse a un certo punto alcuni gay decidono di aprire la coppia, ma non per le stesse motivazioni che pensi tu. Penso che sia più per la società che non accetta le coppie gay, sia per il mondo gay che è abbastanza 'marcio' e ancora acerbo e per il fatto che le coppie gay in realtà non possono vivere l'amore al 100% come fanno gli etero. Più che per esperienza penso che alla fine un gay dica "ma chi me lo fa fare?Visto che qui gira quasi tutto attorno al sesso tanto vale provare tutte le esperienze possibili". Questo spiegherebbe il cliché del gay giovane che pensa solo all'amore e dopo i 30anni o molte esperienze cambia opinione, non credo derivi dalla'"esperienza" quanto dal fatto che molte sue idealizzazioni probabilmente sono state distrutte.

 

Io non ho 20anni e di esperienze amorose ne ho collezionate sin dalla tenera età come già spiegato. Convivo da 3 anni e mezzo e a quest'ora la monotonia avrebbe dovuto uccidermi!:D La passione cieca penso che mi sia durata nemmeno 2 settimane, ma ti posso garantire che quando meno te l'aspetti rispunta con frequenza e con la stessa intensità!!:). Il rapporto, il sesso, la complicità, l'amore è migliorato sempre più col tempo, soprattutto quest'ultimo anno. In settimana siamo praticamente UCCISI dalla routine, ma non dalla monotonia (che al contrario è rassicurante, dolce e sa di famiglia), e non ci vuole tanto per rompere la routine come già spiegato sopra.

 

Farò un esempio un pò forte, ma secondo me rende bene, paragonerei chi apre la coppia aperta per scappare dalla monotonia a un giovane che per divertirsi non si accontenta più di andare in discoteca e per divertirsi di più in discoteca decide di drogarsi. Non guardare l'esempio della droga da un punto di vista etico (non ho usato l'esempio della droga per offendere o shockare), ma come un rimedio esagerato e rapido per sfuggire alla noia, difatti il giovane poteva pensare a mille altre alternative più semplici e meno drastiche per divertisi.

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Qualcuno che conduce uno stile di vita come coppia aperta potrebbe indicare su cosa la relazione è basata? In questo modo frose l'idea di aprire la coppia potrebbe apparire più pratica. Al momento non ho afferrato, almeno per quanto mi concerne, su quali sicurezze si basa la coppia che non poggia sulla monogamia..

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Sorprendentemente? Su tutto il resto, quello che a volte in tante 'coppie chiuse' in verità vedo mancare...

Sullo svegliarsi tutte le mattine e addormentarsi tutte le sere di fianco alla stessa persona, nel letto ancora sfatto dalla notte prima perché entrambi ci si fa un culo così a lavorare per poter vivere insieme ed essere una famiglia; sul sapere esattamente quale sarà il tipo di anello con cui l'altra persona vorrebbe fosse fatta la proposta; sul sopportare e preparare per cena quello che vuole l'altra persona invece di quello che vuoi tu; sullo stringerli mentre piangono; sul prendersi cura di un parente di quella persona come se fosse tuo, più che se fosse tuo fino a pulire rifiuti umani dal pavimento se necessario; sull'allontanarsi di centinaia di chilometri dalla propria famiglia d'origine e da tutti i propri amici solo per poter creare una famiglia propria.

In poche parole, sull'impegno, sulla fiducia, sul farsi forza, sullo stare insieme in tutti i miliardi e miliardi di modi che non coinvolgono pelle nuda e sudata.

E poi anche sul fare l'amore insieme, che non ha niente a che vedere col fare sesso con qualcun altro.

 

E scusa se è poco.

 

/OT

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Mi sarebbe piaciuto rispondere: si basa sull'Amore!

Ma l'ha già fatto Ariel al posto mio,

quindi mi limiterò a questioni sessuali più terra terra.

 

A essere sincero penso che persino le "coppie chiuse"

si fondino sull'amore e non sulla reciproca proprietà dei corpi...

 

***

 

1) Mettiamo che io stia con Tizio e che Tizio adori Brad Pitt.

Io conosco Brad Pitt e lui mi confessi di trovare me e Tizio assai attraenti.

Ora io potrei organizzare in tre o non dire nulla al mio fidanzato.

Se organizzo in tre so di rendere molto felice il mio ragazzo;

ma potrei non farlo per paura che il mio ragazzo mi lasci per Brad Pitt.

 

Direi che la differenza tra una coppia chiusa e una aperta stia in questo:

di fronte a Brad Pitt c'è chi pensa al piacere dell'altro e chi pensa alla propria paura.

 

2) Prendiamo ora il caso opposto. Io adoro Brad Pitt e riesco a conoscerlo.

Scopro che lui trova molto attraenti sia me che il mio ragazzo

e a questo punto potrei provare a coinvolgere il mio fidanzato

o bloccarmi per paura che lui la prenda male.

 

Quindi direi che la differenza tra coppia chiusa e coppia aperta stia in questo:

di fronte a Brad Pitt c'è chi pensa al proprio piacere e chi alle paure dell'altro.

 

In sintesi direi che nella gestione dei rapporti di coppia

io voto per il piacere e voto assolutamente contro la paura.

Sia che il piacere sia il suo, sia che si tratti del mio;

sia che le paure siano le mie, sia che si tratti delle sue.

 

Spero di essere stato esaustivo.

"Altruismo & Edonismo" da una parte

e "Insicurezza & Sensibilità" dall'altra.

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Mi sento di contraddirti Ariel, se quelle cose mancano in una relazione è perché non è una relazione sana, non è una relazione basata su sentimenti reali e puri, non certo perché è "chiusa" o "aperta", anzi.. per come la vedo io trovo più probabile che certe attenzioni manchino nella seconda, perché per istinto non riuscirei mai a fidarmi di una persona che ha bisogno di andare con altri, alla quale "non basto". Secondo me l'amore è anche condivisione di intimità, e se questa intimità la condivido anche con qualcun altro, allora non capisco dove è andato a finire l'amore.

 

Dal momento che io mi sono sempre mossa in questo topic usando termini il più possibile neutri nei confronti di coloro che vivono una relazione di "coppia aperta" vorrei che la controparte mantenesse a sua volta un tono rispettoso verso coloro che vivono una relazione fieramente monogama. Nel topic ho letto delle cose assurde a riguardo.. monotonia, dogmi matrimoniali, insicurezze personali,... come se essere monogami fosse quasi un difetto.

 

 

 

Quindi direi che la differenza tra coppia chiusa e coppia aperta stia in questo:

di fronte a Brad Pitt c'è chi pensa al proprio piacere e chi alle paure dell'altro.

 

 

 

Ecco appunto.. ancora una volta la monogamia intesa come paura di qualcosa. Dal momento che voi siete diretti e poco rispettosi, scenderò per un attimo al vostro livello anche se mi dispiace doverlo fare, e vi dirò che secondo me coloro che veramente hanno paura di qualcosa sono coloro che vivono in una relazione di "coppia aperta", poiché li ritengo incapaci di sapersi impegnare seriamente in una relazione di coppia ( la coppia sono 2 persone, non 3, 4, 25... lo dice la parola stessa.. ), di accettare che se c'è una differenza tra l'uomo e l'animale è proprio nella capacità di controllare i propri istinti, di usare il cuore, l'anima e il cervello, e non solo le proprie parti basse.

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