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La bisessualità può rimanere tale?


Dark_knight

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Affermare che un bisex dopo essere stato con un uomo non è più bisex, ma diventa gay è oltre ad un'universalizzazione fallace della propria esperienza anche una negazione della bisessualità.

Equivale ad affemare in maniera surrettizia che il bisessuale è un gay non risolto.

Mi sembra la parodia al contrario di quella canzone di Povia che parlava di uno che era gay ma poi diventa etero all'improvviso perché conosce "lei"...

 

 

Ripeto: io ho conosciuto bisessuali che invece dopo aver conosciuto una donna sono diventati etero.

Ma non sono questi i criteri in base a i quali si può discutere di bisessualità (l'esperienza personale).

E' come se un prete dicesse: i gay non esistono, io ho conosciuto solo peccatori che praticavno la sodomia..

Ho cercato di spiegare le ragioni psicologiche che stanno alla base della bifobia: fondamentalmente è un errore del pensiero che si forma quando la costruzione della propria identità ha bisogno di un'identità di genere univoca ed esclusiva. Per questo, riguarda fondamentalmente le persone di sesso maschile.

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AndrejMolov89

Almadel non nega la bisessualità. Ragiona per categorie, e ragiona in modo gerarchico:

A)Bisessuali (a,b,c,d)

Ha semplicemente detto che la bissessualità di un certo tipo è un conflitto gay non risolto. Non impelegarti in discorsi assurdi, è stato abbastanza lineare, anzi, troppo.

 

Io ho una mia teoria sulla bifobia. I gay, se avessero la possibilità di scegliere, di certo sceglierebbero una vita normale. Quindi vedono come minaccia questa possibilità negli altri. Proiettano quello che farebbero sugli altri e si spaventano.

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Forse non hai seguito bene tutta la discussione: al di là dello schemino teorico di almadel, dire di aver conosciuto solo bisex che poi quando hanno conosciuto un uomo sono diventati esclusivamente gay, è un modo surrettizio per affermare l'inesistenza della bisessualità.

Ci sono tanti stratagemmi retorici per negare una cosa.

 

Affermare poi che i gay, se avessero possibilità di scegliere, sceglierebbero una vita normale, è dare dell'anormale a un gay. Quale sarebbe la "vita normale"? Quella degli etero? stai dunque sostenendo che tutti i gay sono anormali e infelici per questa loro condizione di "anormalità"?

Complimenti, se così fosse andremmo dalla bifobia all'omofobia...Vedi quando si comincia negare un orientamento dove si va a finire? :roll:

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AndrejMolov89

Io ho un semi disturbo dell'attenzione, ma mi curo di leggerti. Non ho detto quello che hai scritto o impari a leggere, oppure potremmo semplicemente chiuderla così.

Ti posso citare vari esempi di omofobia interiorizzata. In ogni caso la questione è : se posso scegliere tra una vita facile e una difficile, perché dovrei scegliere la vita difficile? Non mi pare così catastrofico. E' evidente che avere una sessualità etero, è più facile di avere una sessualità gay, perché: i gay sono una minoranza, gli etero non rischiano di essere cacciati da casa, o creare problemi famigliari se portano il proprio ragazzo a casa eccetera. Obbiettivamente il superamento dell'omofobia interiore è scegliere di essere omosessuale in tutti mondi possibili, sia quando è una scelta, sia quando è una realtà psicologica o biologica. Io la bifobia la interpreto come un conflitto irrisolto e la paura di essere scartato per una vita più facile, perché è quello che faremo noi in quelle condizioni.

 

Ps: se dici che sono maleducato eccetera, ti faccio notare che la media dei flame è aumentata con te, io sono qui da diversi anni, adieu.Pps: non nego di essere permaloso.

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sinceramente anche io penso che almadel ritenga la bisessualità un qualcosa di irrisolto, forse per lui o si è carne o si è pesce.

Il fatto che lui dica che la bisessualità esista non significa che la accetti/rispetti fino in fondo.

 

se vogliamo ragionare sulla "bisessualità conflittuale" è un conto ma francamente mi sono un po' stufata di leggere continuamente post che parlano di bisessualità come fase di passaggio e diridin e daradan.

 

almeno tra di noi del gruppo lgbtq dovrebbe esserci un rispetto profondo, che francamente non sempre vedo.

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Veramente eravamo un passo oltre.

 

Il discorso si era focalizzato sulla differenza fra bisex maschi e bisex femmine.

 

La prospettiva di Almadel è conflittualista, ma stava analizzando gli effetti

di questa conflittualità e gli esiti sembravano diversi nel caso di

omosessualità maschile o femminile in condotte bisessuali.

 

La ragione di tale diversità veniva ravvisata da Almadel in una presunta

maggior completezza del sesso fra uomini ( affermazione non gradita

ovviamente dalle ragazze ) tale per cui la risoluzione sul piano dei sentimenti

spingerebbe il bisex maschio verso la coppia gay, in caso contrario il bisex

rimarrebbe bisex e conflittuale ( o bisex e scisso come hanno corretto alcuni )

 

Ciò che Almadel nega è la possibilità di una successione coppia gay--coppia

etero, quanto meno mostra una evidente sfiducia in tale possibilità per i maschi

bisex ( ma non per le femmine bisex )

 

Per quanto riguarda le donne io ho ipotizzato che possa valere

maggiormente la coppia, oggi in senso anche lesbico, in passato

in senso solo eterosessuale ma a differenza degli uomini con la

maternità ( cioè un istinto in più a favore della coppia ) insomma

la donna nella coppia gioca anche un insieme di istinti e non solo

di affetti.

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Ah, dunque devo imparare a leggere? Grazie, non me ne ero mai accorto :roll:

No guarda, con te non preferisco nemmeno aprirla, sinceramente, una discussione, se incominci ad aggredire così, Greed. E quindi ti do ragione: diciamo che ho difficoltà a capire quello che scrivi, davvero. Mi sfuggono spesso certi legami sintattici e il significato generale. Ovviamente è colpa mia, devo imparare a leggere! :roll:

Molto carino anche il processo alle intenzioni! Come si dice: excusatio non petita...

Posso solo dirti che pur essendo gay non mi identifico con il tuo "noi", che non sceglierei di essere bisex "per avere la vita più facile", che d'altra parte l'omosessualità non è una scelta, che non è una "condizione" e che mi sembra banale anche affermare cose che sono alla conoscenza di ogni gay risolto e liberato dall'omofobia interiorizzata . Mi dispiace se sei permaloso, ma non posso avallare concezioni che IMHO, mi puzzano di omofobia interiorizzata, per il timore che tu te la prenda a male. Poi magari ho frainteso, quindi non ti sto accusando di niente, personalmente. Sto solo esponendo le sensazioni che provo quando leggo certe cose. Quindi non te la prendere e stai sereno! :salut:

 

Riguardo alla bifobia, in genere, l'affermazione di almadel è stata chiara, al di là dello schemino che ha così profondamente convinto molti: almadel ha detto di non aver mai conosciuto un bisex, che dopo aver avuto un uomo, non sia diventato gay.

Immagino fosse una provocazione, imparando a conoscere almadel. Tuttavia mi sembra una provocazione inadeguata perché di fatto, nega l'esistenza dei bisex: se tu bisex, dopo aver conosciuto un uomo, "diventi" gay, significa che bisex non lo sei mai stato. eri solo un gay represso.

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Ciò che Almadel nega è la possibilità di una successione coppia gay--coppia

etero, quanto meno mostra una evidente sfiducia in tale possibilità per i maschi

bisex ( ma non per le femmine bisex )

 

sì fin qui c'ero. è che ho la sensazione che lui a volte tenda a assolutizzare ciò che vede.

io sono la prima a dire che ho un amico bisex che rientra nella categoria sessualmente gay e sentimentalmente etero ma qui nel forum, se non erro, sono intervenuti ragazzi che pur essendo stati con uomini hanno ancora attrazione per le donne. e loro cosa sarebbero? anormali?? repressi??

 

la bisessualità mica è uguale per tutti. per alcuni può essere davvero una fase, per altri è la completa espressione sessuale.

L'importante è che sia vissuta liberamente. il problema c'è quando non è vissuta in modo sereno, ecco.

 

 

Per quanto riguarda le donne io ho ipotizzato che possa valere

maggiormente la coppia, oggi in senso anche lesbico, in passato

in senso solo eterosessuale

scusa, non ti capisco. La coppia in che senso? perchè? una coppia gay non è pure una coppia?

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AndrejMolov89

Molto carino anche il processo alle intenzioni! Come si dice: excusatio non petita...

Posso solo dirti che pur essendo gay non mi identifico con il tuo "noi", che non sceglierei di essere bisex "per avere la vita più facile", che d'altra parte l'omosessualità non è una scelta, che non è una "condizione" e che mi sembra banale anche affermare cose che sono alla conoscenza di ogni gay risolto e liberato dall'omofobia interiorizzata .

Forse sono stato poco chiaro. Un bisex può scegliere tra vere una relazione etero e una relazione omo. Logicamente se un gay che considera la sua vita difficile, può avere la facoltà di scegliere, cosa sceglierebbe? La relazione etero quindi quella normativa sociale e quella che dà meno problemi. ( Per inciso, non dico che la sessualità etero non abbia i suoi problemi). Se io come gay, sceglierei, se FOSSI bissessuale, la relazione etero, come mi comporterò con un bisex? In maniera ostile, seppur non lo conosca, perché proietto ciò che farei, se FOSSI nella sua condizione, su di lui, ovvero, sospetto che tra me e una ragazza sceglierà una ragazza. E' chiaro, ora?

Ora, secondo me, per essere liberi dalla propria omofobia bisogna fare questo esercizio ogni giorno: se l'omosessualità si potesse scegliere, la sceglierei? Non mi pare difficile come concetto, se io rispondo di no, vivo la mia vita come costrizione, se la mia risposta è sì, ed è sincera, caspita, non me ne frega di quel che accade, perché mi sono accettato per quel che sono. E' lo stesso esercizio che consiglieri ad una persona con bassa autostima. Se ogni giorno faccio l'esercizio scelgo di voler essere qualcun'altro, allora ho un problema con me stesso, viceversa, no.

Io non ho mai detto che mi sono accettato, driblo il problema come farebbe un vampiro con l'acqua santa. Mi si può criticare l'atteggiamento nei confronti del problema, non che abbia il problema.

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Per quanto riguarda le donne io ho ipotizzato che possa valere

maggiormente la coppia, oggi in senso anche lesbico, in passato

in senso solo eterosessuale ma a differenza degli uomini con la

maternità ( cioè un istinto in più a favore della coppia ) insomma

la donna nella coppia gioca anche un insieme di istinti e non solo

di affetti.

Tra le righe leggo, ma vorrei una conferma, un'osservazione che viene fatta in generale sulle lesbiche: hanno una maggiore propensione alla coppia stabile rispetto non solo ai maschi gay, ma anche alle donne etero (i due istinti alla stabilità risultano in qualche modo sommati e si alimentano a vicenda).

 

Almadel aveva fatto cenno più volte a donne che dopo anni di relazioni sessuali e affettive esclusivamente con altre donne, hanno una relazione con un uomo (sessuale e affettiva). Avendo conosciuto un caso simile, in cui trovo come unica spiegazione la bisessualità, credo che in questi casi la coppia lesbica come reale alternativa a quella etero per una bisessuale conti relativamente: tanto può avere relazioni stabili e durature con uomini, tanto con donne, in ordine temporale a piacere. Piuttosto la alternativa reale della coppia lesbica trovo che abbia offerto una possibilità a quelle che hanno vissuto/vivono la bisessualità come passaggio verso l'omosessualità. In questo senso l'emergere di coppie lesbiche stabili può avere un valore come modello solo per quelle che si stanno scoprendo lesbiche/bisessuali, non per le bisessuali che hanno superato la fase della scoperta.

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Ora la situazione mi pare più chiara, Greed...ma non ne sono sicuro....Tu sei un gay che non si è ancora completamente accettato? Ho capito bene o sto fraintendendo? Perchè se così fosse tutto mi sarebbe chiaro. In genere, quando un gay non si accetta, c'è sempre qualche fobia da qualche parte, ma questo non significa che sia colpevole di qualche cosa. Si tratta di omofobia sociale o interiorizzata, quindi non colpevolizzerei mai, semplicemente farei notare: guarda, tu secondo me non ti accetti perchè non riesci a superare l'interdetto sociale che ti crea delle difficoltà, ma grazie all'autostima, per esempio, puoi uscirne fuori, secondo i tuoi tempi...O ancora: il fatto che tu poni la tua sessualità in termini di scelta pratica su ciò che sia più conveniente, ostacola la tua emancipazione, perchè si ama davvero o si prova attrazione per chi suscita il nostro desiderio, non per colui o colei la quale, in un dato contesto, è più conveniente stare. Ma non sono sicuro, ripeto, di aver capito bene, non vorrei che ci fossero ulteriori fraintendimenti, sono qui solo per confrontarmi sul tema della bisessualità e non voglio litigare nessuno né creare flame :pausa:

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Almadel assolutizza sempre e sempre ragiona per schemi

non è una cosa che fa solo per l'argomento bisessualità.

 

Il problema è molto semplice, in tanti anni un forumista che

partecipa come bisex, in coppia etero stabile e non aperta

per parlarci di sè e della bisessualità qui io non l'ho mai visto.

 

Io ho detto di averne conosciuti 3 in 20 anni, ma il punto è

che dovevano essere degli intellettuali per essere motivati

a dirsi bisex...quindi è molto raro.

 

Dire che la coppia lesbica conta relativamente è sicuramente

sbagliato, perchè ancora oggi tanto conta quella etero che

le lesbiche sono meno dei gay e questo è un dato di realtà

statistica innegabile

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No, non lo conosco...ho solo assistito alla presentazione

di un suo libro, ma non fa parte dei tre.

 

Bada bene io ho conosciuto pure un etero che aveva

avuto una relazione gay col proprio gemello e poi si è

sposato...non faccio testo.

 

Cosa c'è di oscuro nel mio ultimo intervento? :D

 

Le lesbiche e le bisex sono meno dei gay, anche se

le donne hanno mediamente più esperienze sessuali

lesbo durante la propria vita dei maschi.

 

Quindi è più facile per una donna sperimentare la

parte sessuale, ma è altrettanto facile restare etero

nonostante queste sperimentazioni giovanili.

 

Prima della coppia lesbica, semplicemente non

esistevano quasi le lesbiche...perchè la forza

attrattiva della coppia etero, del matrimonio, del

desiderio di maternità etc. schiacciavano il resto.

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Scommetto però che la relazione tra gemelli

era qualcosa di clandestino

più simile alla solita "Brokeback Mountain"

che a quello che vorrei trovare io...

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Non c'era niente di oscuro, semplicemente non avevo capito.

 

Adesso che hai spiegato un pò meglio posso dirti che non condivido pienamente alcuni ragionamenti. Come fai a dire che le lesbiche e le bisex sono meno dei gay? E quale importanza ha per te questo dato? Soprattutto con la discussione, soprattutto considerando che tantissima gente non ci pensa neanche a fare CO, che non ci sono dati certi su questo e che molte non si pongono nemmeno il problema di fare CO. C'è gente che ancora dice di essere etero nonostante abbia relazioni solo col proprio sesso, perciò... C'è anche un casino di gente che va in giro a dire che è gay o ad atteggiarsi come tale perchè va di moda o perchè così potrà lavorare da Pull & Bear...

Andando avanti, in passato le lesbiche out erano meno di ora, sicuramente, ma le lesbiche esistevano anche se erano sposate e/o madri. C'era più clandestinità, però esistevano anche se non facevano i censimenti su queste cose... Basti pensare a Virginia Woolf. C'è da dire che la possibilità della donna di affermare qualcosa come naturale, giusto e bello, fino a qualche tempo fa non era possibile ed accettato. O venivi descritta come un'isterica o come anormale o come pazza o come nevrotica. E c'è da dire che questo succede pure ora.

In più, anche prima esistevano le coppie lesbiche, magari non si sposavano perchè era inconcepibile come cosa, ma erano comunque delle coppie. Stavano insieme.

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Sono recenti? E come ricolleghi questi dati alla discussione? Cioè, cosa vorresti dire o dimostrare? Vorrei che mi spiegassi perchè secondo te:

"è più facile per una donna sperimentare la

parte sessuale, ma è altrettanto facile restare etero

nonostante queste sperimentazioni giovanili."

 

e se per te è realmente questo:

"Prima della coppia lesbica, semplicemente non

esistevano quasi le lesbiche...perchè la forza

attrattiva della coppia etero, del matrimonio, del

desiderio di maternità etc. schiacciavano il resto.",

il motivo del perchè una donna bisessuale scelga un uomo piuttosto che una donna. Non ci sono fattori affettivi e/o sessuali? So che c'è anche quello che scrivi tu, ma non credi che ci siano anche altre motivazioni?

E sia tu che Almadel, pensate veramente che il bisessuale sia per la maggior parte un dissociato?

Fino a metà anni 70 dicevano la stessa cosa anche per l'omosessualità, non ci trovate qualcosa di strano? Oppure, non vi sembra un pò azzardato? Non tutto è patologico o patologizzante.

 

Vorrei specificare che voglio veramente capire cosa intendete, quindi vi pregherei di essere esaustivi e non monosillabici. Le mie domande non vogliono essere aggressive, perchè ho un'alta considerazione del vostro modo di ragionare e formulare pensieri liberamente, però vorrei davvero capire cosa intendete. Anche perchè nell'ultima pagina sono emerse molteplici considerazioni più o meno discriminatorie e stereotipanti sulla bisessualità.

 

Per Almadel: Un mio caro amico d'infanzia si considerava bisessuale e ha avuto esperienze con ragazzi, ma sono diversi anni che ha scelto la donna. Non possiamo fare di tutta l'erba un fascio, ognuno vive le cose in maniera diversa, al massimo ci sono tendenze, ma non credo nelle generalizzazioni. E questo comunque non toglie che tra 15 anni, se si innamorasse di un altro ragazzo piuttosto che di una donna, possa mettercisi insieme. Lui come dovrebbe definirsi? Etero o gay? Io suggerirei bisessuale... Poi rispetto comunque il tuo pensiero, ma vorrei capire se al di là della tua esperienza personale pensi veramente che un uomo, provato il rapporto sessuale con un altro uomo, non possa comunque scegliere una donna? Cioè, se credi fermamente che la componente sessuale equivalga per tutti in maniera fondante.

 

Secondo voi, è necessario e fondamentale l'etichettamento? Anche nella sfera della bisessualità? Sentite il bisogno di definire i vari tipi, stadi e fasi della bisessualità e i suoi componenti? Se si, perchè?

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Ho apprezzato moltissimo gli interventi di Divine e Akinori! Mitici! :)

 

Ritornando al tema del topic, ma la vogliamo smettere con questa bifobia più o meno mascherata e queste teorie da 4 soldi?Con tutto il rispetto...

A voi piacerebbe se un etero si mettesse a formulare 4 teorie in croce sui gay, convinto di aver voce in capitolo sull'argomento? Non dico che uno non possa formulare i suoi pensieri, ma avere l'arroganza di essere convinti di quello che si dice, non ha senso visto che alla fine non si è nella posizione di poter dare un apporto diretto all'argomento.

 

Ci sono molti gay che hanno avuto relazioni o sono stati fidanzati con donne e poi si sono definiti gay al 100%. Questo rende davvero 100% gay? Per me no, perchè per me un gay autentico è una persona che non riesce avere rapporti con una donna e/o che addirittura non sopporterebbe nemmeno pensare alla sessualità femminile o determinati contatti con le donne. Ma un gay che ha avuto rapporti/relazioni sentimentali con una donna non è un gay al 100%, ma ha una sua percentuale di bisessualità, altrimenti gli sarebbe stato impossibile avere avuto relazioni sentimentali/sessuali con una donna. Questo NON significa che sia bisessuale, ma che abbia una componente bisessuale. La differenza dal mio punto di vista tra un bisessuale e un gay che abbia avuto rapporti etero è che il gay a un certo punto abbia scelto la sua strada perchè la relazione etero non lo appagava pienamente. Magari un gay ha una relazione etero, ma per quella relazione non prova nulla, il sesso è meccanico e/o senza passione o semplicemente non prova la stessa intensità d'emozione che prova con un uomo. Un bisessuale invece prova emozioni forti ed amore per entrambi i sessi. Non bisogna credere alla baggianata che guarda solo la persona, ma che l'emozioni e le relazioni omo od etero sono diverse, ma ugualmente appaganti. Io pensavo di essere gay e che una volta aver avuto determinate esperienze omo avrei capito, invece con mia sorpresa ho capito tutto il contrario, che il sesso gay non era tanto differente dal sesso etero, anzi non ci trovo nessuna differenze emozionale/passionale, l'unica è che il sesso etero sia decisamente più pratico. Mi sono innamorato molte volte di donne che razionalmente non valevano nulla e ho vissuto bellisime storie etero, e tra le mille conoscenze gay mi sono innamorato solo 3 volte, di cui del mio ragazzo per cui è impossibile non perdere la testa! Se mi lasciassi non ci penserei 2 volte a tornare con una donna.

 

Non capisco davvero perché uno debba farsi influenzare dalla società, sì avrei potuto fare tranquillamente la vita da etero, non mi sarebbe mancato sinceramente nulla a livello sentimentale/sessuale/affettivo, ma per me la sincerità viene prima di tutto. I veri bisex non escono fuori per il semplice motivo che come avete detto voi scelgono la via più facile, ma anche perché secondo me il mondo gay costringe qualsiasi sfumatura sessuale a ghettizzarsi e/o a conformarsi.

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Gli studi di sessuologia non solo sono recenti, ma ovviamente disponiamo da Kinsey

in poi di una serie storica di rilevamenti e studi, peraltro comparabili fra paesi diversi.

 

Non ho niente da spiegare...questi sono i risultati:

 

alla domanda su desideri e esperienze omosessuali le donne rispondono

affermativamente in una certa percentuale in genere superiore a quella

dei maschi. Ma è maggiore nelle donne la percentuale di quante poi si

dichiara eterosessuale...stiamo parlando delle stesse donne, nello stesso

sondaggio. Per cui alla fine le lesbiche e le bisex sono molto meno dei gay

e bisex maschi

 

Fin qui sono dati oggettivi, mi limito a riferire la realtà.

 

La mia deduzione è solo relativa al fatto che questo potrebbe significare

che nel campo femminile il modello della coppia eterosessuale sia stato

e continui ad essere più potente a livello attrattivo ( il chè poi è una deduzione

abbastanza banale...se pensiamo alle ragioni addotte: maternità etc, )

 

Quindi la costruzione dell'identità lesbica ha avuto bisogno ( più dei gay )

del contraltare "coppia lesbica", non bastando alla identità lesbica il sesso

a "fare identità".

 

Questo potrebbe essere in nuce il differenziale che potremmo poi ricontrare

anche nella bisessualità femminile.

 

E diciamo che fino a questo punto, neanche entra in gioco il discorso

"conflittualisti" contro "fluidisti" ( i cui due orientamenti io ho esposto

entrambi ) perchè questo è semplicemente un discorso sulla differenza

maschi femmine nella condotta bisex

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@ti ringrazio per il tuo apprezzamento, caro "Il romantico" :roll:

 

Per il resto credo che la questione della bisessualità venga fraintesa troppo attraverso filtri "logici", culturali e politici.

Tra l'altro ho notato che i gay politicamente impegnati sono quelli che più sentono la contrapposizione esclusiva gay/etero, noi/loro

e temo di provocare un flame, indagando di più su questo rappporto fra logica esclusiva e logica politica...

La bisesssualità mette in discussione questa contrapposizione. E tutti quegli schemini che solleticano il narcisimo logico del maschietto, che procede in senso esclusivo: o questo o quello, o gay o etero. La logica femminile invece è più inclusiva, e si basa su alternative congiunte: sia gay, sia etero.

Poi c'è la questione (culturale) dei modelli omosessuali: nell'omosessualità mediterranea la bisessualità è ritenuta naturale, quindi non si hanno tutte queste difficoltà a comprendere come si possa fare sesso ed avere legami affettivi tanto con maschietti quanto con femminucce. Basta che il rapporto omo non sia pubblico, dando scandalo, a causa della sessuofobia cattolica che ha oscurato il paganesimo originario e la libertà sessuale originaria - ma solo parzialmente. E quindi c'è la frattura con il politico

In genere le incomprensioni sono in rapporto al livello culturale, paradossalmente. Quanto più è elevato il livello di istruzione, e si sono assimilati modelli di pensiero altri, di tipo anglo-americano, si tende a rifiutare il concetto di bisessualità. Anche se poi è stato proprio l'americano rapporto Kinsey a rivelare quanto fosse diffusa la bisessualità. Ma credo che se ne siano meravigliati solo i puritani amerciani :roll:

 

Infine c'è il discorso politico: per il gay politicamente impegnato c'è una totale identificazione del bisessuale con il velato sposato con figli che fa sesso con altri uomini. E ritiene che questa pratica ostacoli i processi di emancipazione.

Ma il bisessuale nopn coincide affatto sempre con l'uomo sposato che tradisce la moglie con altri uomini!E il desiderio di emancipazione non puoi imporlo politicamente a chi evidentemente non lo sente e preferisce viversi come vuole la sua omosessualità. Quindi credo che ci vorrebbe una maggiore tolleranza e apertura mentale sulla questione. Se vogliamo contenerla in ambito democratico. Se poi vogliamo fare "centralismo democratico" assimilando il modello sovietico.... :roll:

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Lo scetticismo di Almadel inizia a piacermi.

Diciamo che l'annosa questione attaglia anche me per ciò vediamo se mettendomi sotto il faro possiamo cavare qualche possibile sviluppo alla Teoria Almadel sulla bisessualità maschile.

 

Affermazione 0: Mi definisco bisessuale, il mio non vuole essere un tag, solo un modo comodo per far capire che mi piacciono sia le persone dello stesso sesso che quelle del sesso altrui.

 

Affermazione 1: La mia attrazione è diversa nei confronti di maschi e femmine. Sono il linea generale più attratto dai maschi, in alcuni periodi come questo l'attrazione è più sbilanciata.

 

Affermazione 2: In un qualche senso mi fa(rebbe) piacere essere bisessuale perché mi fa piacere evitare di precludermi una persona solo in base alla macroscopica caratteristica del genere. Non avrei penso grosse difficoltà se il mio comportamento si stabilizzasse in una delle due direzioni né tanto meno posso dire che mi definisco bisessuale a tavolino perché mi fa piacere, altrimenti avrei scelto di essere pansessuale, cosa che evidentemente non sono.

 

Affermazione 3: Ho avuto finora in quest'ordine un innamoramento medio-forte etero, un innamoramento fortissimo omo, un innamoramento debole etero, un innamoramento forte omo.

 

Affermazione 4: Attualmente ho la sensazione di non potermi innamorare di una donna, tuttavia dopo il secondo innamoramento fino al successivo (circa tre anni e mezzo) ho avuto la sensazione di non potermi più innamorare di nessuno. Ed evidentemente mi sbagliavo.

 

Affermazione 5: Non mi dispiacerebbe affatto se fra poco quando andrò a dormire trovassi accanto a me una bella e dolce ragazza. Ma se proprio potessi scegliere fra le coperte adesso ci metterei un maschietto. Ci sono stati un paio di periodi in cui le preferenze erano invertite.

 

Tutto questo come potrebbe sviluppare l'Almadel-Teoria?

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Hai buttato giù le solite frasi clichè. Semplicemente non si risponde alle "teorie" di Almadel, non penso che un bisex debba stare li a dare spiegazioni né penso che queste possano essere fornite da un gay che bisessuale non è. Si vede troppo la bisessualità come qualcosa da invidiare e per questo si cerca di sminuirla ad ogni costo. Dal mio punto di vista é meglio avere un solo orientamento che averne 2, quindi per questo non capisco tutto questo affano da parte dei gay.

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Esatto: un gay che volesse spiegare la bisessualità equivale a un etero che volesse spiegare la differenza fra omosessualità e transessualità :roll:

Certo, un gay può farsi un'opinione leggendo studi e teorie serie e scoprire che esiste la bisessualità, ma non potrà mai partire dalla sua esperienza di gay per costruire una teoria sulla bisessualità, proprio perchè essendo gay, pur essendo stato bisex in passato, la sua bisessualità non era un orientamento ma solo una fase.

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Non ho capito bene perché un etero non potrebbe spiegare bene la differenza tra l'omosessualità e la transessualità.

Almadel ha supposto che i bisessuali diventino omo dopo la loro prima storia seria con un uomo. Proviamo a vedere che risvolti ha quest'affermazione in primo luogo molto ardita. Per adesso due persone su questo forum rispondono ai criteri Almadel del bisessuale, io rispondo in parte.

Cerchiamo di capire perché sono così pochi o in alternativa perché è così difficile trovarli visto che in realtà i bisessuali dovrebbero essere statisticamente molti di più degli omosessuali secondo i tradizionali studi del passato.

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si è iscritto bip67 che è un uomo bisessuale.

Speriamo che intervenga a dirci la sua. Credo che l'opinione di un diretto interessato sia fondamentale per capirci di più. :sisi:

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Sono scettico? Disilludetemi.

Ditemi: "Si può essere bisessuali dichiarati con le donne

e dopo aver amato un uomo, amare una donna e presentarle il proprio ex"

Esattamente come io conosco gli ex del mio ragazzo

e conoscevo gli ex (e la ex) della mia ragazza: allo stesso modo.

 

Ditemi: "E' possibile! La mia ex/ragazza te lo può confermare!"

Ditemi "Ho convissuto due anni col mio ragazzo, l'ho presentato ai genitori;

ma dopo mi sono messo con Cinzia e lei non è/è gelosa del mio passato gay"

Ditemi "Stavo ballando allo "Spanked Ass" ma poi ho incontrato Allyson..."

 

Ditemi qualcosa che somigli alla bisessualità "da etero a gay"

e che invece sia una storia di bisessualità "da gay a etero".

Così possiamo fare un ragionamento sulla bisessualità maschile

a partire da un punto di vista differente.

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