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La bisessualità può rimanere tale?


Dark_knight

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parole_alate

Ma poi neanche: perchè si deve rinunciare a capire qualcosa (sì, anche definendolo) accontentandosi di concetti di comodo come la fluidità? E' riduttivo.

So che le classificazioni stanno spesso strette; ma il discorso non è "riducete la vostra identità alle nostre etichette", è piuttosto "aiutateci a dare definizioni migliori e più calzanti".

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Penna e Fra86, potreste ammettere

che la sessualità femminile sia "fluida"

e quella maschile no?

 

Non sento di avere elementi per parlare di gay maschi, conosco un gay e mezzo.

 

"aiutateci a dare definizioni migliori e più calzanti".

 

..perché? A cosa serve?

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Secondo me dipende dalle persone. Non posso ammettere cose anche per gli/le altri/e, però c'è una tendenza nella donna a non scegliere, questo in quasi tutto, non solo nella sfera sessuale. La donna valuta più opzioni, non esclude a priopri, è meno rigida interiormente di quello che ammette pubblicamente e più ambigua, spesso perchè è insicura e troppo cervellotica, ma tutto questo può esserlo anche un uomo. Diciamo che la donna è quasi un doppio e molte volte riveste o le viene chiesto di rivestire sia i panni di uomo che di una donna, quindi ha imparato a conoscere e ad apprezzare entrambe. La donna si incuriosisce, si fa tentare, prova, sperimenta e si fa affascinare non solo dalla fisicità, anzi, molto di più dall'intelletto, quindi questo poi la spinge a non escludere di potersi innamorare di una donna anche se si definisce etero. E' che secondo me c'è troppa rigidità nell'omosessualità maschile, sembra che non si possa concepire un uomo che desidera uomo e donna... Lo so che può far male all'ego, però esistono. E per me non c'è nulla di male nel non avere confini anatomici. Della serie, prevalentemente sono gay, però se incontrassi una donna che abbia le stesse qualità che amo caratterialmente in un uomo e mi seducesse pure il suo corpo, perchè dovrei reprimermi? Perchè se fossi un uomo (piuttosto che una donna), dovrei limitare il desiderio che provo nei confronti di una donna e non ammetterlo, ma anzi rinnegarlo, perchè altrimenti non sono più gay..? Per me il punto non si risolve nell'anatomia, che è comunque importantissima per far scattare l'attrazione. Se una persona ti piace, ti piace anche al di là della sua anatomia. Ovviamente deve sussistere il desiderio e l'attrazione sessuale fisica, altrimenti stiamo parlando dell'aria fritta... Cioè, cos'è che ti fa dire che non puoi, se c'è attrazione tra te e lei? E' perchè se vai con lei allora non sei più gay? Anche se succede solo una volta o ogni 10 anni? E' per questo che non sopporto le etichette, sono effimere. Tu sei quello che sei indipendentemente da con chi vai e dall'etichetta omosessuale o eterosessuale o bisessuale o trans. Tu sei, punto.

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parole_alate

..perché? A cosa serve?

 

A capire meglio. Tutto rimarrebbe in un indistinto "de gustibus", altrimenti.

Hai letto le recensioni dei vari studi postate da Isher, Hinzelmann, la teoria di Almadel. Per quanto assolutamente da verificare, sono un buon punto di partenza per discutere. Alla fine, tutti comprendiamo meglio noi stessi/gli altri ponendoci in un sistema di relazione.

 

 

 

 

E' per questo che non sopporto le etichette, sono effimere. Tu sei quello che sei indipendentemente da con chi vai e dall'etichetta omosessuale o eterosessuale o bisessuale o trans. Tu sei, punto.

 

Ma naturalmente. :) Le etichette si mettono e si tolgono, non ha senso farsene condizionare, così come non avrebbe senso ostinarsi a portare un vestito diventato stretto. E' proprio nel loro essere effimere e contemporaneamente (tentare di) essere universali, che sono utili, imho.

(Anche se, ehm, mi sa che stiamo deviando dal tema del topic.)

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Ecco, secondo me non servono a capire meglio, ma a confondere, e i motivi sono proprio quelli che ha spiegato Fra86. Non avrei saputo dirlo con parole migliori:

 

prevalentemente sono gay, però se incontrassi una donna che abbia le stesse qualità che amo caratterialmente in un uomo e mi seducesse pure il suo corpo, perchè dovrei reprimermi? [...] Anche se succede solo una volta o ogni 10 anni? E' per questo che non sopporto le etichette, sono effimere. Tu sei quello che sei indipendentemente da con chi vai e dall'etichetta omosessuale o eterosessuale o bisessuale o trans. Tu sei, punto.

 

Ma secondo me tu, parole_alate, non avresti problemi a definirti lesbica ed eventualmente, se dovesse capitarti di innamorarti di un uomo, accettare la cosa ugualmente. Perciò la sostanza non cambia: io mi lascio aperta questa possibilità, e nel farlo preferisco non definirmi, perché sento che una definizione mi potrebbe frenare, nel caso capitasse (tipo "oddio, ma mi ero detta di essere lesbica, e ora questa attrazione cosa significa?!" --> panico).

Tu preferisci definirti, ma credi che possano esserci comunque sfumature e differenze tra coloro che si applicano la medesima etichetta, e potresti eventualmente cambiarla al bisogno.

 

Mi pare quindi una distinzione più formale che sostanziale.

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Per me il termine "fissazione" è negativo. Magari sbaglio, ma a me da una sensazione negativa. Per me chi sceglie, sceglie nell'ottica di essere consapevole di ciò che vuole.

 

sono parzialmente d'accordo, parzialmente perchè a un certo punto se come nel caso di Almadel non trovi più eccitazione o soddisfazione con un sesso ma lo trovi con un altro, c'è poco da scegliere consapevolmente.

Però concordo con te nel fatto che

 

la sessualità e l'attrazione fisica o mentale non si possano spiegare con 3 o 4 categorie. E' molto più sfumata e complessa. Sinceramente, non credo nè nell'eterosessualità certa, nè nell'omosessualità certa e nemmeno nella bisessualità certa per tutti, ma credo nelle "tendenze sessuali" e in ciò verso cui uno è più attratto, ma non perchè sia rigidamente così.

 

anche se voglio capire meglio il fenomeno della bisessualità perchè io stessa sono bisessuale, perchè credo che tutti in realtà lo siamo anche se qui si parla di bisessualità maschile. Non è tanto per incasellare perchè neanche io credo alle classificazioni rigide, ma per capire.

 

Ma erano anni in cui si esaltava anche il rapporto gay-lesbica

 

scusa, in che senso si esaltava il rapporto gay-lesbica?

 

Io credo che la bisessualità stimoli reazioni negative in alcuni gay perchè implica una libertà di scelta: quella tra una persona di sesso maschile e una persona di sesso femminile. Molti gay forse reputano di non aver avuto possibilità di scelta e quindi tendono a mettere inconsciamente i bisessuali su un piano superiore, razionalizzando il tutto con concetti simili a quello di "omosessualità irrisolta" eccetera. :roll:

 

credo che a volte in effetti sia così, il punto è che noi bisex siamo visti con sospetto un po' da tutti e l'ho già scritto varie volte: dagli etero che ci dicono che siamo dei poveri confusi agli omosessuali che il più delle volte ci considerano repressi.

 

Però in effetti, se vogliamo essere obiettivi, anche io ho notato che la bisessualità femminile è diversa da quella maschile ed è qui che stiamo indagando.

una volta suu questo forum si era iscritto anche un altro ragazzo che si definiva bisessuale ma purtroppo non ha più scritto, altrimenti potevamo chiedere a lui.

conosco di bisex maschio solo quel mio amico di cui già ho parlato che è sessualmente gay e sentimentalmente etero.

Ricollego il suo caso al punto 1 di Almadel (che poi secondo me è il più importante) perchè lui mi parla proprio di eccitazione sessuale, di cose che con sua moglie non può fare, di sesso orale e infatti è molto attratto dalle mtf.

 

Quella di amadel la possiamo definire "prospettiva conflittualista".

 

Praticamente si potrebbe dire che:

 

1) nella prospettiva conflittualista

l'identità sessuale del bisex sarebbe continuamente rinegoziata e

quindi tenderebbe a costituire una fase o una parentesi, più che

un orientamento in sé. Al di là del fatto che lo dica almadel è una

ipotesi che esiste, altro discorso è stabilire se sia vera.

 

2) La teoria della flessibilità invece allude alla possibilità della compresenza

di eterosessualità e omosessualità nella condotta bisessuale

e affettivo insieme.

 

Quindi se ho ben capito esiste una teoria, ma questa teoria vale per tutti i bisessuali o solo per la bisessualità maschile? è questo che voglio cercare di capire...

 

questa teoria dice che ci sono due modi di vivere la bisessualità... bene... ci siamo...

non ci sono dei dati statistici in proposito per vedere se negli uomini prevalga numericamente la condotta "conflittualista"? che poi sto termine non mi piace... a maggior ragione se non piace neanche a loro... io direi più semplicemente che si tratta di una scissione...

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Questo è un discorso veramente ampio, perchè per me anche la bisessualità ha i suoi limiti. Per me non c'è una sessualità certa e definita. Ci sono tendenze e prevalenze, ma niente è ovvio e così rigido. Poi voglio dire, se una persona si innamora credo si stabilisca a prescindere dal suo genere (maschio o femmina) e dalla propria sessualità.

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Cerco di essere breve...su Mieli, direi che siamo in un ambito

rivoluzionario, di forte sperimentazione sessuale.

 

L'immagine del gay che ha una relazione bisex con la lesbica

dà una idea del significato che il termine bisex poteva avere

in una prospettiva rivoluzionaria ( in realtà Mario Mieli faceva

cose assai più ardite...)

 

Io ho parlato di prospettiva conflittualista, non direi una teoria

unica ma un gruppo di studi etc.

 

Per un bisex l'idea che la propria identità sessuale sia conflittuale

non è certo "tranquillizzante", capisco si possa preferire una scissione

non componibile, ma pacificata...sarebbe una identità scissa vissuta bene,

accettata, se vogliamo regolamentata e assunta ( il chè magari capita di

più alle donne a livello statistico, ma non credo vi siano studi sulla qualità

della vita delle bisex rispetto ai bisex ) ma rinegoziata fino ad un certo punto

della propria vita.

 

Gli studi sessuali-biologici sono pressochè solo maschili, quelli psicologici

iniziano ad essere allargati pure alle donne.

 

Le teorie in quanto tali sono applicabili ad entrambi.

 

Queste teorie non ci dicono però che esistono due modi

di vivere la bisessualità, bensì due interpretazioni alternative.

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Queste teorie non ci dicono però che esistono due modi

di vivere la bisessualità, bensì due interpretazioni alternative.

 

 

ah ecco,

 

comunque bò alla fine questi studiosi studiano ma non è che loro hanno la verità in tasca, cioiè quando si tratta di studiare le persone bisogna sempre considerare che le persone in quanto tali sono mutevoli: per quanto noi vogliamo cercare di capire e di crearci delle categorie da cui poi poter entrare e uscire, quei due modi esistono.

 

Ora a me, da bisex, interessava capire come mai nei maschi prevalga maggiormente la posizione conflittualista ma è difficile da dire.

 

comunque anche io conosco tante persone che dopo essersi date l'etichetta hanno suibito invaghimenti inaspettati quindi concordo molto con Fra che queste etichette sono eterne finché durano e che nessuno può mai dire mai.

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Cioè, Divine?

Conosci dei ragazzi che dopo aver avuto un ragazzo

si sono trovati una ragazza? Ce ne parli?

Niente storie alla "Luca era gay e adesso sta con lei", please :)

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no, mi riferivo più che altro a donne che dopo essersi date l'etichetta di lesbica si invaghivano improvvisamente di uomini, magari dopo molto tempo che avevano l'etichetta di lesbica.

 

di esempio maschile utile ho solo il mio amico bisessuale che sa da circa 15 anni di avere tendenze gay ma poi alla fine si è sposato con una donna... e pensava di poterle essere fedele... ma dopo un periodo di autorepressione ha cercato di nuovo l'uomo...

Comunque a lui le donne, sessualmente, piacciono, però da come ho capito, gli uomini gli piacciono di più.

Ecco perchè si definisce bisessuale: se io domani gli facessi una proposta, non è che mi direbbe "no, preferisco gli uomini"!

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Io ne conosco almeno due o tre di ragazze "passate all'altra sponda"

dopo una intensa vita sentimentale lesbica.

Non ho infatti mai avuto dubbi sulla bisessualità femminile:

anzi diciamo che le mie "aspettative" sulla bisessualità maschile

derivano proprio da un confronto con il comportamento delle bisex.

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e tu come vedi il mio amico che pur preferendo gli uomini continua, anche se forse solo sporadicamente, a desiderare anche rapporti con le donne?

 

anche se io, sinceramente, penso che se non fosse sposato e avesse più possibilità di uscire fuori forse sarebbe proprio gay.. però se c'è una bella ragazza vedo che si eccita...

 

certo per me resta sessualmente gay perchè la preferenza è netta, e il bisogno anche, però le donne non le ha accantonate del tuto, a livello sessuale. e stiamo parlando di un individuo adulto, cioè è grande eh...

 

a livello sessuale ti sembra strano?

 

tuttavia in lui c'è sempre una certa insoddisfazione... sarà perchè è sposato e si sente insoddisfatto.. ma non sarà pure questa "bisessualità conflittuale" che rende un po' tormentati?

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Come lo vedo? Lo ripeto? Ok.

Come la normalità della condizione bisessuale maschile.

 

I bisessuali esistono? Sì.

Fino a quando? Fino a che non si innamorano di un uomo.

Quando questo avviene tutti a dire: "Eh, si vede che eri gay anche prima,

solo che non ti accettavi!" Ma non è affatto vero.

 

Il mondo è pieno di gay che non si accettano

eppure non sono mai riusciti ad eccitarsi con le donne.

 

Io penso che l'amore per un maschio faccia diventare gay i bisex

perché riconcilia la loro dissociazione.

E penso che un fidanzamento o un matrimonio con una donna

esasperi questa dissociazione.

 

Chi riesce a fare sesso con entrambi E' bisessuale.

Non c'è molto da aggiungere a questo proposito.

Solo che i maschi bisessuali si precludono una vita sentimentale gay

e - quando non se la precludono - poi rifiutano le donne.

 

Non si discute se la bisessualità maschile esiste o meno:

si discute se essa può esistere in un modo diverso da questo.

(Quella praticata - si intende - non quella teorica

di chi non ha esperienze sentimentali o sessuali in nessun senso...)

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Secondo me dipende dalle persone. Non posso ammettere cose anche per gli/le altri/e, però c'è una tendenza nella donna a non scegliere, questo in quasi tutto, non solo nella sfera sessuale. La donna valuta più opzioni, non esclude a priopri, è meno rigida interiormente di quello che ammette pubblicamente e più ambigua,

 

E' che secondo me c'è troppa rigidità nell'omosessualità maschile, sembra che non si possa concepire un uomo che desidera uomo e donna... Lo so che può far male all'ego, però esistono.

 

E per me non c'è nulla di male nel non avere confini anatomici. Della serie, prevalentemente sono gay, però se incontrassi una donna che abbia le stesse qualità che amo caratterialmente in un uomo e mi seducesse pure il suo corpo, perchè dovrei reprimermi? Perchè se fossi un uomo (piuttosto che una donna), dovrei limitare il desiderio che provo nei confronti di una donna e non ammetterlo, ma anzi rinnegarlo, perchè altrimenti non sono più gay..? E' per questo che non sopporto le etichette, sono effimere. Tu sei quello che sei indipendentemente da con chi vai e dall'etichetta omosessuale o eterosessuale o bisessuale o trans. Tu sei, punto.

 

Hai scritto delle cose molto belle e vere, Fra. Mi ci riconosco in quello che scrivi. Probabilmente molti maschi non hanno l'apertura mentale femminile, questa famosa "fluidità" grazie alla quale le etichette perdono di significato. Non riescono a ragionare se non in termini oppositivi: o sei gay o sei etero.

I bisessuali maschi sono un problema, perchè grazie alla loro fluidità "femminile", smascherano la limitatezza della logica oppositiva. Quindi bisogna negarli o in qualche modo delegittimarli. E' straordinario quanto il maschio comune fondi la sua identità sulla logica oppositiva. Però mi sembrava più una caratteristica degli etero, in verità. Invece vedo che è diffusa anche nel mondo gay :uhsi:

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Sì, ma il discorso è: perché questo rifiuto delle donne nel bisessuale maschio si estende alla relazione anche solo sessuale con la donna, mentre la donna è in grado e anzi spesso ricerca relazioni sessuali con uomini, anche dopo o durante una fase solidamente e assolutamente omosessuale a livello sentimentale?

Non mi convince il fatto che sessualmente gli uomini hanno tutto ciò che hanno le donne e qualcosa in più, perché semplicemente non lo trovo vero: ma io sono una donna...nessuno qui ti ha disdetto, quindi gli uomini forse ne sono tutti convinti, anche i bisessuali.

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è straordinario quanto il maschio comune fondi la sua identità sulla logica oppositiva.

 

ma infatti in realtà anche le donne dicono che sessualmente un'altra donna ha tutto ciò che un uomo può dare e che, anzi, si eccitano di più con una donna.

 

Però poi sono comunque aperte ad altri rapporti etero.

 

cioè, a parità di discorso, l'atteggiamente maschile e femminile verso l'altro sesso è diverso.

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guarda almadel che non è come dici tu. L'uomo dalle ragazze bisex non è visto affatto come una seeconda scelta, anzi molte donne bisex sono, secondo me, prevalentemente etero :sisi:

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ma infatti in realtà anche le donne dicono che sessualmente un'altra donna ha tutto ciò che un uomo può dare e che, anzi, si eccitano di più con una donna.

 

Però poi sono comunque aperte ad altri rapporti etero.

 

cioè, a parità di discorso, l'atteggiamente maschile e femminile verso l'altro sesso è diverso.

 

Perché le donne non hanno bisogno di fossilizzarsi in una scelta per essere se stesse, secondo me. Invece sembra che l'uomo perda l'identità se non si identifica o con l'essere uomini (gay del tipo "macho man" o etero che va a donne) o con ciò che ritiene (erroneamente) sia il contrario (il gay effemminato che esprime il rifiuto della virilità e che per questo viene accusato di essere una donna mancata, anche se con la donna in sè non ha nulla a che vedere).

La bisessualità (e in un certo senso anche l'androginia) mette in discussione questa identificazione standard. Mette in discussione la fissità dell'orientamento sessuale. E quindi in molti uomini genera insicurezza e conseguente ansia. Negare che la bisessualità possa essere un orientamento che riguarda persone reali è il mezzo più semplice per difendersi: rimuoverla.

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Ogni persona nella società contemporanea ha

un orientamento sessuale ed al contempo una

identità sessuale. Non ci può bastare l'orientamento

sessuale per immaginare la nostra vita.

 

L'identità sessuale è : io sono gay, io sono lesbica,

io sono bisex o io sono etero.

 

Il punto è che mentre nella nostra società alle 3 identità -gay

lesbica e etero - corrispondono una serie di conseguenze

prevedibili, che potremmo dire sono tutte nell'ordine delle

cose ( la coppia monogama ; la cultura gay e lesbica ; il

matrimonio gay ) in quanto l'una è lo specchio dell'altra o

il suo rovescio...la sua negazione, l'identità bisessuale

spariglia il gioco.

 

Non esiste una casella definita per il bisessuale in cui

collocarsi dopo aver assunto il proprio orientamento.

La normalità in passato spingeva forse più la donna

bisex al matrimonio del maschio bisex ( c'è anche il

discorso della maternità...etc) questo fino al momento in

cui ha preso quota la Coppia Lesbica e poi l'omogenitorialità.

 

Io credo, che l'invenzione della coppia omosessuale

sia stata essenziale per la storia delle lesbiche, lo è stato

anche per i gay maschi intendiamoci....ma per il lesbismo

più ancora.

 

Se l'uomo è una seconda scelta a partire da una affettività

lesbica o è una prima scelta in senso solo sessuale, non

stiamo forse dicendo due cose diverse: nel primo caso c'è

una coppia lesbica in essere, nel secondo caso c'è stata.

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Attenzione: negare l'identità bisessuale è una forma d'intolleranza. Esiste un'identità sessuale bisex. Significa avere un tipo di orientamento che ti porta ad estrinsecare la tua affettività e la tua sessualità tanto nei confronti di persone maschili quanto nei confronti di persone femminili:

  • "Bifobia indica la paura o il rifiuto della bisessualità, in base alla convinzione che solo l'eterosessualità e l'omosessualità siano "reali" orientamenti sessuali e corretti stili di vita. I bisessuali possono anche essere l'obiettivo di omofobia da parte di coloro che considerano soltanto l'eterosessualità come appropriato orientamento sessuale. Al contrario, alcuni bisessuali possono essere oggetto di critiche sia da parte di coloro che hanno atteggiamenti eterofobi, sia da una parte della comunità gay."

Questa non è una mia opinione personale, ma è la posizione ufficiale della comunità lgBtq :uhsi:

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Non esiste una casella definita per il bisessuale in cui

collocarsi dopo aver assunto il proprio orientamento.

 

A me pare di sì: fidanzata e amico segreto, meglio se bisex fidanzato.

Una "casella definita" antica come il mondo:

questo modello di bisessualità esisteva ben prima delle coppie gay

e continua a resistere dove la Liberazione Sessuale

non è stata ancora recepita.

 

Quali sono i possibili stili di vita bisessuali?

1) ll classico "Etero" che fa sesso con gli amici (il "Dissociato Etero")

2) Il Single che ha avventure erotiche con entrambi i sessi. (Il Trasgressivo)

3) Il Bigamo che ama una coppia etero

4) Il Monogamo "ad alternanza"

5) Il "Gay" che fa sesso con le amiche (l'ipotetico "Dissociato Gay")

 

In questi miei interventi ho solo detto

che "il Bisessuale del tipo 1" esiste di sicuro

e che molto probabilmente "i Bisessuale del tipo 4" e il "tipo 5" non esistono.

Il quinto tipo è più o meno quello ipotizzato da Mieli.

 

Di Bisessuali Bigami non ne ho conosciuti personalmente,

ma mi pare siano abbastanza diffusi nell'ambiente sadomaso

o all'interno dell'ambiente del "cuckoldismo".

Ho conosciuto coppie etero che cercavano il terzo,

ma generalmente quest'ultimo era "un single in cerca di trasgressione".

Io sono stato un Bigamo Bisex dichiarato per tre mesi,

dopo i quali - come ho detto - ho lasciato le donne definitivamente.

 

Il Single Trasgressivo condivide col Dissociato Etero

il fatto di non aver mai preso in considerazione una relazione con un maschio.

E quindi l'ho fatto rientrare nella mia ipotesi

che non si rimanga bisessuali dopo aver amato un uomo.

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Beh sì questo lo abbiamo scritto e detto tante volte,

come anche il fatto che in tempi passati le cose per

i bisex andavano meglio ( matrimoni combinati, separazione

di genere etc. tutte strutture che favoriscono la bisessualità,

ma di risulta non perchè la bisessualità sia riconosciuta )

 

Il punto però sta nel "segreto", se una cosa è tenuta segreta

non è nell'ordine delle cose ( e se i gay emergono non si può

più contare su una complicità nella segretezza )

 

Certo esistono più stili di vita...poichè esistono i bisex devono pur

avere degli stili di vita, ma non sono dicibili ( forse le cose cambiano

in piccole comunità come quella sadomaso, dove c'è il collante delle

pratiche sessuali, una forte complicità interna, un anticonformismo

sociale accentuato...ma sarebbe la classica eccezione che conferma

la regola e poi sarebbe detto in pubblico ma fra di loro...)

 

Al più si possono creare delle intese private ( la coppia aperta:

che sarà al 90% omosessuale ; l'amante : al 90% maschio o

lesbica )

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Io non conosco le teorie. Vale la mia natura e sono d'accordo con chi sostiene che, aldilà di una etichetta, la propria esistenza poi si basa su sfumature ed eventi così personali che è difficile far rientrare a forza in una classificazione.

Detto questo, io sono un classico bisessuale che è ancora attratto dalle donne e dagli uomini e che è ora in una relazione con un uomo. La relazione ora mi soddisfa e quindi non cerco altro, il desiderio verso altre persone è sfumato, è più "teorico", ma detto volgarmente "mi si arrizza" di fronte al sedere di una bella ragazza come al pelo di un bell'orsetto.

Tornerei con una donna dovessi interrompere la mia relazione? Non lo so.

E' che si fa un discorso molto "meccanico" quando l'attrazione dipende da tanti fattori, molti dei quali sono in comune tra uomini e donne: il carisma, l'eleganza, la sfrontatezza, la sicurezza, il rientrare in canoni di bellezza. Un orsetto tonico e peloso, bello e ben vestito, sicuro di se e un po' sfrontato che mi approccia avrà sempre la mia attenzione massima, così come una bella ragazza con un sedere da bomba e una terza soda, vestita alla moda con stile e con un comportamento sfrontato e ironicamente aggressivo. Probabilmente oggi avendo una possibile scelta, virerei sull'orsetto. Questo mi fa un po' più gay che etero. Ma credo che io rimanga di fatto un bisessuale in ogni caso.

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Ma non ho capito, perchè Almadel ci tieni così tanto a dare dimostrazioni e teorie che i bisex non esistono?Tu ti sei scoperto alla fine gay?Buon per te! Ma è fastidioso stare a leggere tutte queste teorie assurde spiegate da uno che alla fine non è più bisessuale. Non è detto che ciò che non vale per te, non vale per gli altri!

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Quali sono i possibili stili di vita bisessuali?

1) ll classico "Etero" che fa sesso con gli amici (il "Dissociato Etero")

2) Il Single che ha avventure erotiche con entrambi i sessi. (Il Trasgressivo)

3) Il Bigamo che ama una coppia etero

4) Il Monogamo "ad alternanza"

5) Il "Gay" che fa sesso con le amiche (l'ipotetico "Dissociato Gay")

 

c'è qualcosa di svilente forse ad essere monogami ad alternanza in base alla persona con cui si decide di stare?

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Non c'è nulla di svilente: anzi.

Infatti sia Korio che Ilromantico

affermano di essere "monogami ad alternanza";

quindi evidentemente è una cosa positiva.

 

Volevo solo dire che io non ne ho conosciuti personalmente:

nello specifico non ho mai conosciuto un ragazzo ora etero

che sia stato fidanzato con un ragazzo in passato.

 

Non mi pare di affermare chissà quale eresia,

visto che di ragazzi ora gay che sono stati fidanzati con donne

ne conosco probabilmente a centinaia.

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