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Tradire.


wishbone__

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Vedo che sta qui la superficialità... il porre una relazione in base al ruolo sessuale. Io credo che in una coppia che si rispetti non ci siano forzature di un certo tipo e tantomeno repressioni.

Uno che desidera di essere penetrato perché il proprio ragazzo è passivo e viceversa e quindi va a tradire.. lo vedo come puro egoismo, non come problema di coppia (della serie che nessuno si smuove per la versatilità). Perché non credo che sia un problema di coppia questo? Perché è un problema che sta nella mente del singolo individuo.

 

Poi ho probato a ri-leggere il tread. Certo che essere in coppia aperta per "io devo essere il migliore, non l'unico" mi sembra una cretinata... Fino a che lui non trova uno migliore di te, sia dal lato fisico, sessuale, mentale, intellettuale ecc.. tu ti ritieni fortunato e ciò ti dà autostima. Ma quando arriva il giorno che lui trova uno migliore di te in tutti i sensi? ti sentirai tradito lo stesso. O no?

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  • Almadel

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Penso che gran parte del tuo post sia basato su nozioni falsate dal fatto che la gran parte dei tradimenti NON vengono consumati con il primo/la prima che capita, almeno non nel caso del tradimento da 'crisi' (in genere succede solo nel caso di traditori seriali e 'per principio').

 

Se il tuo amico stretto ti piacesse anche fisicamente, che cosa diventa (non è una domanda retorica, non capisco bene come funziona l'operazione...)? Automaticamente una relazione?

Ariel... mi aspettavo una risposta del genere, ma non da te.

E' ovvio che non siamo macchine e che quindi non basta fare 1+2+3 per avere una relazione.

Se avessi un amico "fisicato", allora direi che "ho un amico figo", ma non c'è chimica, complicità tra noi.

 

@Almadel

Credo che non ne verremmo mai a capo.

Trovo quello che dici ragionevole, ma trovo anche il mio discorso sensato.

Ovvero: purtroppo non si tradisce per un motivo solo e purtroppo o per fortuna nessuno reagisce alla stessa maniera in contro ad un problema all'interno di una relazione.

- Una fantasia sessuale può essere discussa col proprio compagno mooolto apertamente e senza vergognarsi e anche se il compagno non vuole praticarla non mi pare la fine del mondo.

- Cambiare un ruolo sessuale, effettivamente è più complicato, ma non impossibile. Sarò fortunato io, ma nella mia relazione ad esempio il cambio di ruolo è andato a buon fine e ci troviamo benissimo, cosa che non credevamo potesse succedere e avevamo dato la coppia per spacciata.

 

Molte coppie non ci riescono e non ne faccio una colpa, molte coppie tentano di farlo magari, ma falliscono.

C'è chi predilige reprimersi, c'è chi preferisce lasciare il compagno, c'è chi preferisce una relazione aperta o tradire ecc. Ma credo che nessuno possa dire che una soluzione sia migliore dell'altra.

Anche qui credo sia molto soggettivo e credo che ogni scelta sia da rispettare.

Io preferisco una coppia monogama e se non mi trovassi bene romperei la relazione. Qualcuno sarà d'accordo con me, qualcuno no. Tradire farebbe di me un traditore, porco ecc aprire la coppia non mi renderebbe felice

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Poi ho probato a ri-leggere il tread. Certo che essere in coppia aperta per "io devo essere il migliore, non l'unico" mi sembra una cretinata... Fino a che lui non trova uno migliore di te, sia dal lato fisico, sessuale, mentale, intellettuale ecc.. tu ti ritieni fortunato e ciò ti dà autostima. Ma quando arriva il giorno che lui trova uno migliore di te in tutti i sensi? ti sentirai tradito lo stesso. O no?

 

Beh, ma non cambia nulla tra l'essere in coppia aperta o in coppia chiusa.

Se l'altro trova uno migliore di te, ti lascia ugualmente.

E non serve neanche che ti tradisca: basta che ti molli per mettersi con lui.

Direi che quindi non c'entra nulla né con la coppia aperta, né col tradimento.

 

Vedo che sta qui la superficialità... il porre una relazione in base al ruolo sessuale. Io credo che in una coppia che si rispetti non ci siano forzature di un certo tipo e tantomeno repressioni.

Uno che desidera di essere penetrato perché il proprio ragazzo è passivo e viceversa e quindi va a tradire.. lo vedo come puro egoismo, non come problema di coppia (della serie che nessuno si smuove per la versatilità). Perché non credo che sia un problema di coppia questo? Perché è un problema che sta nella mente del singolo individuo.

 

Non ho capito: di chi sarebbe l'egoismo?

Se il tuo ragazzo desidera travestirsi/ti da donna nel sesso

sei tu egoista che non lo fai/non glielo fai fare

O lui è egoista a cercare qualcuno con cui esprimersi?

 

@Zigulì

- Cambiare un ruolo sessuale, effettivamente è più complicato, ma non impossibile. Sarò fortunato io, ma nella mia relazione ad esempio il cambio di ruolo è andato a buon fine e ci troviamo benissimo, cosa che non credevamo potesse succedere e avevamo dato la coppia per spacciata.

 

Intanto prenditela con Yalen86 che ti ha dato del "superficiale"

per aver dato per spacciata la tua coppia per un cambio di ruolo...

In secondo luogo: "sì, sei stato fortunato"; mi sembra ovvio.

 

Nella Coppia Perfetta non ci sono forzature o repressioni? Bene.

Ma questa non è una discussione sulla Coppia Perfetta

o sulle persone che sono state fortunate;

è una discussione su chi è stato tradito o ha tradito

(Mi sembra di parlare di disabilità con della gente che dice:

"Ehi! Per me non esiste, io corro alla grande!"

 

Visto che la vita è piena di persone meravigliose

con le quali non siamo o non saremo sessualmente compatibili,

non mi sembra una discussione tanto campata per aria.

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No, io do del superficiale a chi si prefissa il ruolo e di lì non si muove. In una relazione ci sono compromessi, ma se è amore non sono forzature. Io la intendo così.

L'egoista per me è colui che per piacer suo non scende a compromessi. Quindi che dovrei pensare? Che non c'è abbastanza amore? Facile.

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Yalen86, sfortunatamente in una coppia si è solo in due.

Se uno è Versatile e l'altro Passivo, quale sarebbe il compromesso?

Il Versatile dovrà scendere a compromessi,

perché il Passivo non può accettare forzature?

E decidi tu cosa sia un "compromesso" e cosa una "forzatura"?

 

Scommetto che i "compromessi" sono le cose che deve accettare l'altro

e le "forzature" quelle che lui vorrebbe importi :D

 

In linea generale - tra gay - è possibile

convincere il proprio partner a diventare "più passivo";

ma è impossibile convincerlo a diventare "più attivo";

per una serie di fattori di ordine psicologico facili da intuire.

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In linea generale - tra gay - è possibile

convincere il proprio partner a diventare "più passivo";

ma è impossibile convincerlo a diventare "più attivo";

per una serie di fattori di ordine psicologico facili da intuire.

 

 

E dove sarebbe scritto? ;) parli secondo le tue esperienze..

Io credo, e parlo anche per me: che se due sono veramente innamorati, non si pongano problemi di ruolo, altrimenti non sarebbero innamorati. C'è da dire che sono sempre stato attivo, ma da quando mi sono innamorato del mio compagno, puff.. non lo pensavo più. E' stato tutto naturale e così dice anche il mio compagno che si reputava attivo pure lui. Eppure non mi sembra ci siano state forzature, altrimenti ne avremmo parlato. Se uno si fissa sul ruolo e arriva a tradire perché non si sente a suo agio e si sente represso beh.. non mi sembra che sia poi così innamorato. E se a uno che si reputa passivo, non gli si "rizza".. è solo un fattore mentale.. come quello dell'attivo focoso che si fa male anche con il mignolino ;) (vabbé sono metafore poco consone..).

Non la vedo una giustificazione valida per poter tradire in base all'incompatibilità sessuale in funzione dei sentimenti.

 

Comunque chiudo il discorso sui ruoli in quanto si va leggermente OT, ma è quello che volevo dire.

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AndrejMolov89

Non è questione di superficialità. Cioè, ma di intimità e desideri contrastanti. L'intesa sessuale profonda può necessariamente portare a queste conseguenze, perché se io non desidero penetrare perché dovrei scendere a compromessi con te che ti vuoi far penetrare. Se il sesso è un mutuo scambio intenso, perché io devo rinunciare alla mia parte per il tuo solo piacere? E' un discorso complicato, di certo non sono la persona più idonea a parlare di problemi di sesso, però, secondo me non è superficialità entrare in crisi per queste questioni, sarebbe superficiale reprimersi e fare sesso a metà per non risolvere il problema alla radice^^

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Loup, a volte nelle tue domande ho come l'impressione che mi facessi delle domande retoriche, a cui non ci sarebbe nemmeno bisogno di rispondere. E' come se mi chiedessero "E tu lo ami?E come fai a esserne così sicuro?E' perchè provi attrazione per gli uomini e non per le donne?". Non sto dicendo che fai domande sbagliate o stupide (figurarsi!:P), ma questa è l'impressione, cioè per me sono cose che non ho mai messo in dubbio nè che penso che andrebbero manco spiegate.

 

Non è certo una sorpresa. È questo l'assurdo: perché insisti (ma non sei il solo qui dentro) nel discutere di cose che non vuoi mettere in discussione?

 

L'attrazione sessuale come dici tu ci casca addosso, io questa attrazione la provo solo per il mio ragazzo. Fare sesso con un emerito sconosciuto mi farebbe anche un po' schifo. Non sono normale?

 

Il fare sesso è già un passo ulteriore, che non c'entra con quanto stavo dicendo. L'attrazione sessuale è un puro istinto, che non c'entra niente con il tuo essere in coppia o meno. Che poi a te faccia schifo fare sesso con un emerito sconosciuto è quello che Freud chiamarebbe "censura".

Tenuto da parte il discorso sul fare sesso, quindi, se te non provi attrazione sessuale no, non sei nella norma. A meno che tu non sia prossimo all'andropausa. XD

 

lo vedo come puro egoismo, non come problema di coppia (della serie che nessuno si smuove per la versatilità). Perché non credo che sia un problema di coppia questo? Perché è un problema che sta nella mente del singolo individuo.

 

I problemi della coppia sono sempre problemi della mente di un singolo individuo. È ovvio che quando si parla di problemi di coppia si parla di problemi interni alla coppia, che contrappongono un partner all'altro.

Altrimenti cosa intendi per problema di coppia, i genitori che non riescono a trovare un asilo nido?

 

No, io do del superficiale a chi si prefissa il ruolo e di lì non si muove.

 

Quindi i non superficiali sono solo i bisessuali versatili a cui piace il sadomaso, il pissing, il fetish, il dog training, ecc. ecc.

Ma perché se sto con te devi impormi quello che non mi piace? È questo l'esempio di mancanza di egoismo?

 

In una relazione ci sono compromessi, ma se è amore non sono forzature. Io la intendo così. L'egoista per me è colui che per piacer suo non scende a compromessi. Quindi che dovrei pensare? Che non c'è abbastanza amore? Facile.

 

Quindi siccome c'è amore io devo accettare qualsiasi cosa tu voglia impormi, altrimenti non ti amo abbastanza. Non sapevo stessimo parlando di relazioni sadomaso 24/7.

 

E dove sarebbe scritto? ;) [...] C'è da dire che sono sempre stato attivo, ma da quando mi sono innamorato del mio compagno, puff.. non lo pensavo più. E' stato tutto naturale e così dice anche il mio compagno che si reputava attivo pure lui. Eppure non mi sembra ci siano state forzature, altrimenti ne avremmo parlato.

 

Quindi la tua esperienza non fa che confermare ciò che ha detto Almadel. O almeno, non lo intacca di una virgola. L'affermazione di Almadel era che un attivo può comportarsi da passivo per far piacere al partner, ma che il contrario è praticamente impossibile.

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I problemi della coppia sono sempre problemi della mente di un singolo individuo. È ovvio che quando si parla di problemi di coppia si parla di problemi interni alla coppia, che contrappongono un partner all'altro.

Altrimenti cosa intendi per problema di coppia, i genitori che non riescono a trovare un asilo nido?

 

Immaginavo che arrivavi tu prima o poi con queste domande-risposte a sillogismo ;)

Intendevo i blocchi mentali. O devo andare ancora più nello specifico fino ad andare OT?

 

Quindi i non superficiali sono solo i bisessuali versatili a cui piace il sadomaso, il pissing, il fetish, il dog training, ecc. ecc.

Ma perché se sto con te devi impormi quello che non mi piace? È questo l'esempio di mancanza di egoismo?

 

E dove l'avrei scritto? Non ti ho chiesto di pensarla come me ;) Come ho già detto, lo ripeto, io non parlo di imposizioni, ma di cose fatte con naturalezza. Se uno si sente obbligato, mi pare ovvio che tenga più a sé stesso che all'altro. Sbaglio o c'era qualcuno che diceva che l'amore era donarsi, volere il bene dell'altro? O qualcosa del genere?

 

 

Quindi siccome c'è amore io devo accettare qualsiasi cosa tu voglia impormi, altrimenti non ti amo abbastanza. Non sapevo stessimo parlando di relazioni sadomaso 24/7.

Se tu non sei innamorato, beh non rispondere...

Io parlavo di amore, non di gusti e tecniche sessuali. Se uno è veramente innamorato, non si sente costretto. Punto.

 

 

Quindi la tua esperienza non fa che confermare ciò che ha detto Almadel. O almeno, non lo intacca di una virgola. L'affermazione di Almadel era che un attivo può comportarsi da passivo per far piacere al partner, ma che il contrario è praticamente impossibile.

Non mi pare che sia così. Se la mettiamo sul piano delle esperienze, ci sono comunque passivi che poi sono diventati attivi o comunque versatili. Perché dovrebbe essere praticamente impossibile? In vita mia non ho mai visto un passivo non in erezione nei momenti intimi.

 

 

Non è questione di superficialità. Cioè, ma di intimità e desideri contrastanti. L'intesa sessuale profonda può necessariamente portare a queste conseguenze, perché se io non desidero penetrare perché dovrei scendere a compromessi con te che ti vuoi far penetrare. Se il sesso è un mutuo scambio intenso, perché io devo rinunciare alla mia parte per il tuo solo piacere?

 

Perché secondo me, se uno è veramente innamorato dell'altro.. non si fa problemi di questo tipo.

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Quindi i non superficiali sono solo i bisessuali versatili a cui piace il sadomaso, il pissing, il fetish, il dog training, ecc. ecc.

Ma perché se sto con te devi impormi quello che non mi piace? È questo l'esempio di mancanza di egoismo?

 

Se è così allora secondo me i due non sono fatti per stare insieme. Due persone stanno insieme nel momento in cui si completano, ma non penso tu possa capire :D

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Scusa, Ziguli, non intendevo deluderti esprimendomi in modo rozzo, so bene che non è una questione di operazioni matematiche :P (P.S. ti ho cancellato il doppio post ;))

 

Non penso sia molto corretto insinuare che il nostro interlocutore non comprenda qualcosa, o esprimere verità generali su ciò che è essere innamorati e stare insieme. Vorrei che alcuni di voi notassero chi è che sta scrivendo come se avesse la verità in tasca, piuttosto che semplicemente ammettere che essendo le relazioni interpersonali molto intime, abbiamo tutti modi diversi di viverle che possono essere validi.

 

Mi è stato detto, tanto tempo fa, che solo l'amore tra uomo e donna è vero amore perché i partner si completano perfettamente solo così, e quindi non amavo davvero e non potevo capire...

 

Noticina da mod: Cercate di evitare un fittissimo botta e risposta che può risultare poco leggibile e rende facile perdere il filo del discorso.

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@yalen86

 

Se devi dire qualcosa, dillo. Esponi il tuo pensiero in modo chiaro. Non usare frasi che possono voler dire tutto o niente.

 

Adesso parli di blocchi mentali. Ovvero? Se non voglio fare il passivo è un blocco mentale? Se non voglio fare sesso con donne è un blocco mentale? Se non voglio fare sadomaso è un blocco mentale? Se non voglio fare sesso con gli sconosciuti è un blocco mentale? Se non voglio andare con te in discoteca perché non mi piace l'ambiente è un blocco mentale?

Tanto è vero che salta fuori subito che le tue sono distinzioni arbitrarie. Se uno non vuole fare un passivo è un egoista, se invece uno non vuole fare pissing è normale ed è l'altro a doversi adattare.

 

Poi dici di non parlare di imposizioni. Dietro a quelli tu chiami "compromessi" e che non si capisce cosa li distingua dalle "forzature" c'è sempre la solita sanzione sottintesa che li fa diventare delle "imposizioni": altrimenti ti lascio. Qui si continua a parlare di fedeltà sessuale come se fosse un istinto naturale a cui tende l'uomo. Peccato che il tradimento esiste e quando si verifica ecco che scatta la sanzione: la rottura. Non sono certo i comportamenti a cui l'uomo tende naturalmente a necessitare di una sanzione.

 

Poi tu dici che se uno è innamorato allora fa tutto quello che l'altro desidera. A parte che questo più che amore mi sembra dipendenza, ma comunque non risolve niente. Se il tuo compagno vuole fare sesso con un altro, perché tu non glielo concedi? Non dovresti desiderare renderlo felice? No, invece, tu mi dici che il vero amore è spingere l'altro ad assumere un ruolo che non gli piace approfittando della sua debolezza, cioè del suo desiderio di salvare il rapporto (perché se non si adatta così, scatta la famosa sanzione).

Perché lasci qualcuno, se tu tieni più all'altro che a te stesso? Evitiamo queste frasi vuote da baci perugina: tieni talmente poco a te stesso, che appena ti ritieni tradito l'altro lo odi. Mentre se invece l'altro fa quello che non gli piace per far contento te, allegria!

 

Sul passivo poi, confermi che non hai nessuna esperienza di un passivo che fa l'attivo. Il problema non è che il passivo ha una disfunzione erettile, il problema è farla venire e durare il tempo giusto per fare quello che devi (e il verbo qui è d'obbligo) fare.

 

 

 

@Emu

 

No, Emu, hai ragione, non riesco proprio a capire. Che diavolo c'entrerà la tua risposta con il quote? Boh.

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Sie bona!

 

Se non ci arrivi, inutile che tu risponda ;)

 

Se io parlo di compromessi con naturalezza, non parlo certo di compromessi con imposizione e tantomeno di debolezza.

Tutti i discorsi sono chiari a chi la pensa allo stesso modo. Io per esempio non capisco i tuoi discorsi sul sadomaso ecc. Che c'entra? C'entrano le tecniche sessuali con i ruoli? Secondo me no! E ripeto secondo me, perché le mie idee sono diverse dalle tue. Tanto per precisare.

 

Hai mai sentito di persone che dicono: "Ah il mio futuro ragazzo deve essere così, deve essere attivo, ecc ecc" ?? O vogliamo metterla al contrario "Il mio ragazzo deve soddisfarmi, deve essere passivo, ecc ecc". Che tristezza.

Poi certo qualcuno dice che "Uomo e donna si completano" e qui si va ne bollare i gay come innaturali... bah. Io dico (secondo me eh!) che se due persone sono innamorate, non si fermano a quelle frasi, a mio parere egoistiche.. ma tanté son gusti e la maggior parte non si sdogana altrimenti beh sono obblighi.

Non credo che innamorarsi sia sintomo di debolezza, anzi SE è reciproca.. ci può essere un'intesa. Ma a quanto pare mi devo ritenere fortunato io. Eppure io e il mio compagno non ci siamo mica minacciati di rompere la relazione dopo aver cambiato ruolo.

 

Sul passivo poi, confermi che non hai nessuna esperienza di un passivo che fa l'attivo. Il problema non è che il passivo ha una disfunzione erettile, il problema è farla venire e durare il tempo giusto per fare quello che devi (e il verbo qui è d'obbligo) fare.

 

Scusa se faccio il quote... e uno che soffre di eiaculazione precoce? Cosa sarebbe?

Di passivi che hanno fatto l'attivo, ne ho esperienze, non tutte personali, fidati ;)

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Ci sono varie cose che non ho capito:

 

1) Chi dei due deve adattarsi secondo voi?

(Quello che adora il pissing o quello a cui fa schifo? Il Versatile o il Passivo? Quello che vuole la coppia aperta o quello che la vuole chiusa?)

Avete una regola generale?

 

2) Non è forse che si adatta sempre quello più innamorato?

Perché a questo punto direi che il rischio è questo.

 

3) Se il partner più soddisfatto è quello meno innamorato

(ovvio: l'altro si è adattato per soddisfarlo...)

e il tradimento nasce dall'insoddisfazione sessuale,

questo significa che tradisce sempre la persona più innamorata?

 

A questo punto vorrei capire quale è lo schema, secondo voi.

Perché la gente tradisce invece di mollarsi?

(Io - per esempio - se ti tradisco, ti mollo in settimana

e i motivi per cui tradisco sono gli stessi per cui mollo)

 

Sono portato a credere che se una persona tradisce e non molla,

lo fa perché vive in un rapporto di dipendenza:

se questa dipendenza non ci fosse ed è insoddisfatto,

potrebbe benissimo lasciare il suo partner.

(Sono infelice, ma ci sono i figli e il mutuo da pagare

e - non potendoti mollare - almeno ti tradisco)

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Credetemi, la Coppia perfetta non esiste.

 

Cioè non è immaginando una coppia in cui attraverso il dialogo

e l'esperienza di coppia, si riesce a costruire una sessualità perfetta

ed una affettività perfetta che si scongiura il problema del tradimento.

 

Premesso che chi ha raggiunto determinati risultati nella propria

coppia può a buon diritto esserne soddisfatto, anche orgoglioso

( cambi di ruolo sessuale, etc. ) questo non vi garantisce la felicità

e l'armonia perpetua.

 

Anzi per certi versi questa fotografia, questo quadro che comprende

tutto ciò di cui avete bisogno, rischia a posteriori di diventare una

memoria pesante, qualora si parta dal principio che questa esatta

rappresentazione della felicità debba essere replicabile.

 

Avere fatto un certo tipo di esperienza consente pure di muoversi

in direzioni diverse, se l'esperienza di coppia diventa una risorsa

individuale può essere archiviata e non replicata.

 

Esistono quindi le coppie felici e non la coppia perfetta.

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Se non ci arrivi, inutile che tu risponda ;)

Perché rispondi allora? Per alzare il contatore dei post?

Se vuoi dare la tua opinione e poi non spiegarla a quelli che non la comprendono o difenderla con quelli che non la condividono, basta fare un post e poi lasciare la discussione, non lasciare dieci post in cui dici "Non puoi capire", "Non ne posso parlare perché sennò vado OT", "Cosa rispondo a fare a cose talmente evidenti?"

 

Se io parlo di compromessi con naturalezza, non parlo certo di compromessi con imposizione e tantomeno di debolezza.

Non hai che spiegarne la differenza. È la terza volta che qualcuno te lo chiede.

Tu hai sostenuto che la differenza tra "compromessi" e "forzature" è che le seconde consistono nei compromessi che si fanno quando non si è innamorati. Quindi i tuoi "compromessi con naturalezza" altro non sono che forzature da parte di una persona che è innamortata. Essere innamorati è uno stato che ci pone in una situazione di debolezza verso la persona per cui proviamo quel sentimento. Quindi se quella persona ci fa delle richieste, con in più sottintese tutta una serie di sanzioni, quella persona si sta imponendo e l'altra si sta adattando.

 

Tutti i discorsi sono chiari a chi la pensa allo stesso modo. Io per esempio non capisco i tuoi discorsi sul sadomaso ecc. Che c'entra? C'entrano le tecniche sessuali con i ruoli?

Sei solo tu che ti sei impuntato a parlare dei ruoli. Noi stavamo e stiamo parlando di sessualità. Quando questa sessualità (tutta quanta, non solo il "ruolo") non viene soddisfatta è naturale che la persona insoddisfatta possa finire per voler cercare quello che gli manca fuori dalla coppia.

 

Condanni di egoismo il passivo che non si adatta a fare l'attivo, mentre invece la persona che non si adatta a fare sadomaso o altre pratiche, la persona che non si adatta alla bisessualità e così via non hanno nessun blocco mentale. Ma perché? Non sai dare una spiegazione del tuo pensiero, non sai giustificarlo?

 

Hai mai sentito di persone che dicono: "Ah il mio futuro ragazzo deve essere così, deve essere attivo, ecc ecc" ?? O vogliamo metterla al contrario "Il mio ragazzo deve soddisfarmi, deve essere passivo, ecc ecc". Che tristezza.

Disse quello che se il passivo non fa l'attivo vuol dire che non c'è amore?

 

Non credo che innamorarsi sia sintomo di debolezza, anzi SE è reciproca..

Innamorarsi non è una debolezza, ma ci pone in una situazione di debolezza verso la persona di cui ci innamoriamo. Lo dici anche tu: la nostra personalità è talmente malleabile che se è amore dobbiamo accettare ciò che vuole l'altro con gioia!

 

Scusa se faccio il quote... e uno che soffre di eiaculazione precoce? Cosa sarebbe?

Che cosa vuol dire la domanda?

 

Di passivi che hanno fatto l'attivo, ne ho esperienze, non tutte personali, fidati ;)

Com'è che del contrario (attivo che fa il passivo) ti affretti a fare due esempi concreti anche se non richiesti, mentre di questo (passivo che fa l'attivo) non riporti alcuna esperienza, ma anzi dici che non tutte sono personali?

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Perché rispondi allora? Per alzare il contatore dei post?

Se vuoi dare la tua opinione e poi non spiegarla a quelli che non la comprendono o difenderla con quelli che non la condividono, basta fare un post e poi lasciare la discussione, non lasciare dieci post in cui dici "Non puoi capire", "Non ne posso parlare perché sennò vado OT", "Cosa rispondo a fare a cose talmente evidenti?"

Perché tu stai rispondendo? Forse per lo stesso motivo? Io non ci guadagno mica ad alzare il numero dei post ;) Tanté siamo già andati OT. Io cerco di spiegare a parole mie quello che penso, non sono certo un letterato visto che studio tutt'altre materie. Quindi rigirando quello che stai dicendo, perché se non vuoi, non riesci a capire.. ti affanni a rispondermi?

Per di più noto che siamo sullo stesso piano. Io non ti capisco, tu non capisci me, perché tu chiedi a me di spiegare la mia posizione se non ci arrivi? Quando per me tu non spieghi nemmeno la tua posizione.

 

Tu hai sostenuto che la differenza tra "compromessi" e "forzature" è che le seconde consistono nei compromessi che si fanno quando non si è innamorati. Quindi i tuoi "compromessi con naturalezza" altro non sono che forzature da parte di una persona che è innamortata. Essere innamorati è uno stato che ci pone in una situazione di debolezza verso la persona per cui proviamo quel sentimento. Quindi se quella persona ci fa delle richieste, con in più sottintese tutta una serie di sanzioni, quella persona si sta imponendo e l'altra si sta adattando.

 

E così si fa un altro sillogismo.. sbagliato. Se uno fa certe cose, le fa non certo perché ci deve essere per forza l'altro a chiederle. Le fa perché le vuole fare.

Se uno le fa e poi gli "pesa", o addirittura non le fa perché fermo nelle sue idee, beh qualche domandina se la dovrebbe fare. Vuole crescere con l'altro? Vuole che l'altro sia felice? O pensa solo al proprio piacere?

Io sono convinto che se uno è veramente innamorato, se ne frega delle proprie fisse, proprio perché non gli vengono nemmeno in mente. E non ci deve essere per forza una richiesta prima.. ma vabbé parlo con i muri.

 

Sei solo tu che ti sei impuntato a parlare dei ruoli. Noi stavamo e stiamo parlando di sessualità. Quando questa sessualità (tutta quanta, non solo il "ruolo") non viene soddisfatta è naturale che la persona insoddisfatta possa finire per voler cercare quello che gli manca fuori dalla coppia.

 

 

Condanni di egoismo il passivo che non si adatta a fare l'attivo, mentre invece la persona che non si adatta a fare sadomaso o altre pratiche, la persona che non si adatta alla bisessualità e così via non hanno nessun blocco mentale. Ma perché? Non sai dare una spiegazione del tuo pensiero, non sai giustificarlo?

 

Disse quello che se il passivo non fa l'attivo vuol dire che non c'è amore?

Disse quello che se l'attivo vorrebbe essere penetrato una volta, in una relazione dove c'è intesa, al passivo innamorato veramente, non gliene frega niente dell'essersi prefissato passivo dalla creazione del mondo.

 

Innamorarsi non è una debolezza, ma ci pone in una situazione di debolezza verso la persona di cui ci innamoriamo. Lo dici anche tu: la nostra personalità è talmente malleabile che se è amore dobbiamo accettare ciò che vuole l'altro con gioia!

Ti sei mai innamorato? :) Sul serio...

 

Che cosa vuol dire la domanda?

La stessa cosa di quello che hai detto tu.

 

Com'è che del contrario (attivo che fa il passivo) ti affretti a fare due esempi concreti anche se non richiesti, mentre di questo (passivo che fa l'attivo) non riporti alcuna esperienza, ma anzi dici che non tutte sono personali?

Perché quale criterio avrebbe usato Almadel per definire il contrario? E poi tu.. cosa c'incastri?

 

Alla fine mi scuso di questo botta e risposta che non ha portato a nulla.. anzi fuori dall'argomento principale.

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Scusate ragazzi, ho detto due post fa di evitare i botta e risposta fitti fitti...cercate di essere più chiari e non deframmentare la discussione in milioni di pezzettini.

 

Nota da utente, e non da mod: mi sembra che Yalen e altri parlino di uno stadio di 'innamoramento' che dura da uno a tre anni. Vorrei sapere esattamente quanti di voi hanno avuto una relazione più lunga di così...Perché non è questione di 'fisse' a cui non si pensa persi nella contemplazione degli occhi dell'altro/a.

Come Hinzelmann ha detto, non esistono coppie perfette, solo coppie felici, e la felicità richiede un quantitativo di lavoro di cui si sente il piacevole ma non indifferente tempo solo quando si è passato molto tempo insieme, e ci si conosce davvero.

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Ha detto giusto Hinzelmann che non esiste la coppia perfetta, ma la coppia felice. Per quanto mi riguarda, non dipende molto dalla durata della storia, ma quanto stai bene con una persona e non te ne importa degli altri. Poi il tempo vola e sono più di tre anni ;)

Non credo che sia il caso nascondersi dietro giustificazioni sul libertinismo, perché mi sembra una mancanza di rispetto, più che dire: "Eh ma voglio che nessuno si reprima".

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boh sinceramente non capisco dove stia andando a parare questo topic.

se per uno è così importante fare sesso con tante persone nessuno lo costringe a mettersi in coppia, se poi trova uno disponibile a mettersi in una coppia aperta buon per lui, altrimenti si arrangia.

in ogni caso nulla di tutto questo giustifica il tradimento. non vedo proprio l'argomento.

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Ilromantico

A me sembra del tutto ok che ognuno di noi abbia un suo modo di vedere le relazioni e l'amore, ma alcune false insinuazioni che continuano a leggersi ciclicamente non le capisco. Se per caso qualche utente dice che ha una storia monogama felice e che funziona allora si fa di tutto per trovare qualche difetto o dubitare su 2 o più cose. Un utente riporta che la sua storia funziona e subito si cerca in tutti i modi di smontare questa sua convinzione dicendo che magari la sua storia è ancora fresca e bisognerebbe parlarne dopo tot anni. Per non parlare di riflessioni o filosofeggiamenti sul modo e sul perchè si ama il partner che non necessitano certo di spiegazioni. Non so noto un certo pessimismo, eccessivo analizzar le cose e uno scetticismo verso l'amore che un certo punto la domanda di un utente che dice "ma tu ti sei mai innamorato sul serio?" ci sta tutta.

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Il fare sesso è già un passo ulteriore, che non c'entra con quanto stavo dicendo. L'attrazione sessuale è un puro istinto, che non c'entra niente con il tuo essere in coppia o meno. Che poi a te faccia schifo fare sesso con un emerito sconosciuto è quello che Freud chiamarebbe "censura".

Tenuto da parte il discorso sul fare sesso, quindi, se te non provi attrazione sessuale no, non sei nella norma. A meno che tu non sia prossimo all'andropausa. XD

 

Che sia un passo successivo all'attrazione sessuale, è pur sempre elemento di tradimento.

Mi piace non essere nella norma e no non sono prossimo all'andropausa.. ho pur sempre 25anni! :)

Visto che mi manca questo 6° senso dell'attrazione verso altre persone, credo che la mia "non-attrazione" si traduca al massimo in un commento del tipo: "ammazza che figo quello" che nasce e muore lì.

Credetemi, la Coppia perfetta non esiste.

 

Esistono quindi le coppie felici e non la coppia perfetta.

Sintesi perfetta e scontata (almeno..spero che tutti ci arrivino e sappiano che non esiste la perfezione.

 

 

 

PS: vi prego cacciate Loup e yalen dalla discussione :D

 

 

 

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boh sinceramente non capisco dove stia andando a parare questo topic.

se per uno è così importante fare sesso con tante persone nessuno lo costringe a mettersi in coppia, se poi trova uno disponibile a mettersi in una coppia aperta buon per lui, altrimenti si arrangia.

in ogni caso nulla di tutto questo giustifica il tradimento. non vedo proprio l'argomento.

 

Concordo, nonostante io sia finita con il considerare importante una sola cosa, ossia il parlarne: la voglia di tradire è un campanello d'allarme in qualsiasi relazione monogama, però col tempo mi sono resa conto che andrebbe fatta una distinzione tra il voler tradire e il pensare che si potrebbe finire con il farlo.

A me non è mai capitato di pensare seriamente al tradimento, ma so bene che in determinate situazioni è più facile guardare fuori da una relazione che non dentro, come è molto più semplice reagire dicendo "Forse non provo più niente per lui/lei/Sto provando qualcosa di meno" là dove, a mio avviso, il problema andrebbe semmai visto in termini di "Ok, c'è qualcosa che non sta funzionando, parliamone/fammi capire cos'è".

Distogliere l'attenzione può non essere piacevole per la parte che subisce questo tipo di situazione, però penso che il non parlarne o il voler risolvere alla carlona siano ancora peggio dell'ammettere una debolezza e decidere di mettersi in gioco.

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Ma vi rendete conto che voi contemporaneante

affermate la necessità e l'importanza di parlare

nella coppia e poi contemporaneamente, in modo seriale,

la negate su tutta una serie di argomenti,da cui emerge

il chiaro fastidio per il fatto di volerne o poterne

parlare?

 

E' chiaro che in teoria una coppia felice è una coppia

perfettamente trasparente e dialogante, ma per poter

arrivare a questo risultato ci vogliono due individui

che siano disponibili a parlare di qualunque cosa.

 

"Non vedo l'argomento" o "non vedo il problema" o

"non esiste" sono tutte posizioni personali lecite

ma che esprimono una scarsa attitudine al dialogo.

Non per indisponibilità etica ( cioè non dico che nel

caso di una vostra coppia reale, sareste chiusi al dialogo

ma si ha netta la sensazione che sarebbe a priori una

discussione inutile )

 

Voi invocate il dialogo solo come Deus ex Machina

ma, volendo essere un po' provocatorio, io ne ricavo

l'impressione netta, che a me converrebbe stare zitto

su tutta una serie di argomenti, se fossi in ipotetica

coppia con molti di voi.

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Eh, se uno non vuole mettersi in discussione

è evidente che il dialogo non serve a nulla.

Sulle questioni sessuali io lo reputo addirittura dannoso.

 

Se sto in una coppia chiusa e mi viene voglia di tradire,

la cosa più semplice che posso fare è lasciare il mio ragazzo.

Che senso avrebbe dirgli: "Ehi, mi farei Tizio!"?

Cosa mai mi potrebbe rispondere?

Tanto l'unica risposta che vorrei sentire è: "Cavoli, anch'io!"

 

Un altro discorso è la voglia di tradire

per sfuggire allo stress di una coppia in crisi;

ma in quel caso il dialogo doveva essere preventivo.

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Dipende sul cosa ci si deve mettere in discussione e quali sono i presupposti.

Il voler tradire può dipendere da più fattori per come la vedo io, senza contare che nessuna coppia vive in ambienti privi di pressioni esterne o problemi. Sulla voglia in sé hai detto bene: la cosa più semplice è mollare, però rimane che a volte analizzarsi e analizzare da soli il rapporto porta a ben poco, come ad esempio il tacere ed ingigantire problemi che potrebbero essere risolti proprio parlandone.

 

Ma vi rendete conto che voi contemporaneante

affermate la necessità e l'importanza di parlare

nella coppia e poi contemporaneamente, in modo seriale,

la negate su tutta una serie di argomenti,da cui emerge

il chiaro fastidio per il fatto di volerne o poterne

parlare?

 

E' chiaro che in teoria una coppia felice è una coppia

perfettamente trasparente e dialogante, ma per poter

arrivare a questo risultato ci vogliono due individui

che siano disponibili a parlare di qualunque cosa.

 

"Non vedo l'argomento" o "non vedo il problema" o

"non esiste" sono tutte posizioni personali lecite

ma che esprimono una scarsa attitudine al dialogo.

Non per indisponibilità etica ( cioè non dico che nel

caso di una vostra coppia reale, sareste chiusi al dialogo

ma si ha netta la sensazione che sarebbe a priori una

discussione inutile )

 

Voi invocate il dialogo solo come Deus ex Machina

ma, volendo essere un po' provocatorio, io ne ricavo

l'impressione netta, che a me converrebbe stare zitto

su tutta una serie di argomenti, se fossi in ipotetica

coppia con molti di voi.

 

Una coppia felice non è sempre una coppia che dialoga o è del tutto trasparente, in fondo c'è chi sta bene anche nel non voler oltrepassare determinati silenzi o limiti.

Se poi il voler dialogare, secondo te, cozza con il non giustificare un tradimento o un tentativo di apertura della coppia, allora ti posso dire come la vedo io: per me l'aprire una coppia è un palliativo se è ai fini del salvare la stessa, esattamente come il volerla aprire per noia o motivazioni analoghe. Allo stesso modo, il tradire prima e l'aprire un vaso di Pandora poi, trovo che sia un'azione degna del peggior immaturo/a.

A me sembra che qui dentro si consideri un rapporto maturo solo se si è disposti ad un po' tutto: da quando in qua "non esiste" è una posizione lecita ma non tendente al dialogo? Se una ragazza mi chiedesse di aprire la coppia per fare nuove esperienze, le risponderei che per me "non esiste" e che mi sentirei svilita in una situazione simile. Questo vuol dire che sono una persona poco incline al dialogo? No, semplicemente che su alcune cose ritengo di essere aperta e su altre no, perché fino ad un certo punto mi interessa sapere il perché del suo voler fare nuove esperienze e perché mi sta proponendo proprio quella situazione.

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Ilromantico

Ops...doppio reply sorry! Comunque ho capito di che blaterate, ma non capivo da cosa fosse scaturito questo nuovo argomento! Per il resto concordo con l'utente dal nick impronunciabile :D

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  • 4 weeks later...

[...]

se per uno è così importante fare sesso con tante persone nessuno lo costringe a mettersi in coppia, se poi trova uno disponibile a mettersi in una coppia aperta buon per lui, altrimenti si arrangia.

in ogni caso nulla di tutto questo giustifica il tradimento. non vedo proprio l'argomento.

 

da quel che ho capito... quoto questa risposta :aha:

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