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CO via mail, un disastro


Akcent

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Ecco appunto......

Stammattina biiiiiiiip, h 10.56, mi arriva un SMS.

Guardo lo schermo e ancor prima di aprire il messaggio, solo a leggere il suo nome, mi mette di buon umore la cosa.

Mi dice che tutta settimana è disposto a incontrarmi, sarà tutti i giorni a Milano.

 

Purtroppo però domani non so se riesco, infatti gli ho detto che gli farò sapere.......comunque mal che vada giovedì conto di beccarlo. Sono troppo contento  :)

Speriamo mi ricordi tutto quello che dovrò dirgli, poi farò un resoconto postumo.  :zzz:

 

 

Scrivi i tuoi pensieri su un pezzo di carta  :coffee:

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[...]

Speriamo mi ricordi tutto quello che dovrò dirgli, poi farò un resoconto postumo:zzz:

 

Oddio! Non morire! Scherzo! In bocca al lupo!  :coffee:

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Oddio! Non morire! Scherzo! In bocca al lupo!  :zzz:

 

Postumo in effetti c'entra come il sale in una tazzina del caffè, comunque spero di essere ancora integro post CO dal vivo  :coffee:

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Allora, eccoci qui a chiudere finalmente un C.O. durato il travaglio di quasi 9 mesi (dai primi di maggio via mail a ieri faccia a faccia). Un'esperienza di sofferenza devo dire, perché metaforicamente aprire una ferita e doverla tenera aperta per 9 mesi non è affatto gradevole.

 

Il mio amico, in questi giorni, si trovava, si trova e si troverà a Milano a studiare per preparare l'orale dell'esame di stato che si terrà mese prossimo.

Dopo aver ricevuto il suo SMS, martedì, ieri finalmente l'ho incontrato e gli ho rubato un diciamo 3 orette ai suoi studi  :roll:

 

Arrivo al Politecnico verso le 1630, mi dirigo verso una nota aula studio nei pressi del dipartimento di matematica dove so ci sarà lui, lo scorgo.....anzi mi scorge prima lui e mi fa cenno di entrare.

Ciao, come stai....e un altro scambio di battute veloci.

Passano 30 secondi e LUI si alza e mi invita ad andare al bar prendendo sciarpa e giacca.

Una cosa normalissima un tempo, ma che non era più successo dall'invio della mia missiva a maggio. Ho già capito finalmente che stavolta sarà diversa dalle altre, lui che prende l'iniziativa, non ne ero più abituato.

Caffè, gli faccio i complimenti perché ha passato lo scritto che lui credeva non aver superato, poi si parla di come stia ultimamente in generale (non troppo bene onestamente, a prescindere da questo peso che volevo togliermi), su quello che ho in programma di fare nei mesi a venire etc...

 

Uscendo poi dal bar, l'aria calda all'interno del locale mi opprimeva, mi soffocava,......dopo aver affrontato le altre tematiche nostre, con estrema naturalezza introduco io l'argomento. Non potevo pretendere onestamente che lo facesse lui.

Non ricordo esattamente come, stavo parlando di alcuni 'problemi' e sofferenze mie del relativamente recente passato....alla fine di quella lista aggiungo il fatto che l'essere omosessuale 'clandestino' mi ha logorato parecchio, sebbene ormai da me pienamente accettata la cosa.

A questo punto ci appartiamo un pò di più, oddio si fa per dire, c'è sempre comunque tanta gente che passa non molto lontano, ma siamo in un punto in cui solo chi si ferma può effettivamente seguire un discorso. Era più lui che ogni tanto si guardava attorno temendo ci sentisse qualche persona terza ahahahahahaha  :roll:

 

Non ricordo esattamente come si è sviluppata la discussione e con che ordine, però innanzitutto mi ha confermato ancora una volta, stavolta a 4occhi, che mai e poi mai aveva pensato che io lo fossi (in generale sottointendeva o alludeva alla cosa, le parole "gay" e "omosessualità" sono uscite molto più dalla mia bocca che dalla sua, che evidentemente fatica ancora a pronunciare quando si parla seriamente...) e che quindi la sorpresa è stata davvero tanta per lui. Anzi, inizialmente, limitandosi alla prima mail inviatagli, non era nemmeno sicuro che io dicessi esattamente il vero. Gli faceva troppo strano evidentemente.

Mi dice piuttosto che in passato ha avuto qualche sospetto su altre persone, tra cui un altro amico comune di università, ma non su di me.

Mi confessa che, forse, tutto sommato, avergli mandato la mail non è stata nemmeno una cattiva cosa. Il suo imbarazzo e disagio sarebbero stati probabilmente alle stelle se a maggio gli avessi rivelato tutto a parole. Così ha avuto anche lui modo e tempo di digerire e realizzare la novità.

Ci siamo chiariti anche sulle incomprensioni degli ultimi mesi. Dopo aver appreso e capito che non scherzavo nelle mie mail, successivamente si era chiesto ovviamente come mai avessi scelto proprio lui e si era dato una sola risposta univoca. E questa risposta, ovvero che io fossi innamorato di lui, lo turbava doppiamente (primo perché fino a quel momento mi credeva etero e non lo ero, secondo perché pensava pure che ci fossero implicazioni di tipo sentimentale che lui non avrebbe saputo gestire...). Nel mentre il non aver avuto modo di chiarire e parlare, e il mio nervosismo in alcune situazioni per lo stress accumulato, dal suo punto di vista ne confermavano le sue convinzioni.

Gli ho spiegato che effettivamente è abbastanza atipico, secondo anche quanto leggo nei forum, che un gay scelga per fare un primo vero CO un ragazzo, etero, che fa abitualmente battute sugli omosessuali ...., però lui era tra le persone più importanti della mia vita, mi aveva aiutato tantissimo in momenti complessi e lo sentivo più vicino di altri.

La chiacchierata continua, spiegandomi anche la sua di prospettiva....e che lui è effettivamente uno già molto restio di suo (uomini, donne, amici, familiari, etc) ad avere troppi contatti di tipo corporali (lo stupiva ad esempio il fatto che un altro nostro compagno, sempre quello di cui presupponeva in alcuni frangenti fosse omosex, avesse baci a abbracci per tutti amici, zii, parentado........mentre lui, come un pò anch'io devo dire, fatica ad avere contatti 'fisici' pure con i genitori).

Mi dice ovviamente che per certi versi mi vede sotto un'altra prospettiva, è naturale che lo sia adesso, ma che cercherà di comportarsi nella maniera più naturale possibile. Gli faccio un esempio concreto a questo punto, gli chiedo se dovessimo organizzare qualche viaggio con amici comuni se avvertirebbe disagio a dormire con me ora. Gli chiedo di essere sincero, beh non mi nasconde che un pochettino sì, avvertirebbe qualcosa....ma è questione di 'abitudine'. Io ci condivido da una vita con la mia omosessualità e persino a me faceva strano pensare e vedere certe cose relazionate a me. Posso immaginare che un etero, amico, che ti considera a tua volta etero .......dopo anni di rapporti scoprirti omo, beh insomma un pò di tempo fisiologico ci vuole.

Però ci tengo a dirgli che quello che ha conosciuto per anni ero realmente io, cioè a parte questa cosa (seppur mi rendo conto molto importante) sono sempre stato un libro aperto con lui, il fatto di non rivelare la mia omosessualità non mi ha 'costretto' a reprimere alcune tendenze nascoste. Se mai ci fosse il bisogno di ribadirlo, gli ho spiegato che sono un uomo esattamente come lui, mi sento tale, giocavo a calcio (come tra l'altro faceva lui), sono contento di essere uomo, ho sempre avuto molta più intesa da un punto di vista amicale con i maschi che non con le ragazze, insomma siamo molto più simili di quanto sembra. Ci accomunano tantissime cose, ci divide il coinvolgimento sentimentale, sessuale diverso.

 

Mi dice comunque che devo cercare di vivere per quello che sento e liberamente, se possibile e se mi sento bene con me stesso di non farmi problemi. Lui dice di non avere pregiudizi veri verso l'omosessualità (solo mi diceva lo infastidiva un pò quella ostentata, forzata, a volte volutamente pronunciata.....ma mi dice nella stessa maniera in cui una ragazza darebbe fastidio se andasse in giro in maniera volgare mezza nuda). Insomma decoro in base ai contesti.

 

Poi alle 1930 lo accompagno alla stazione a Lambrate a piedi

Mi dice, prima di congedarmi, che quando voglio parlare....adesso anche di queste cose..... lui c'è. Magari lui farà più fatica di sua spontanea volontà a introdurre l'argomento, ma io di non farmi problemi a introdurli. Come successo ieri del resto.

Di certo non è finita qui, voglio approfondire alcune cose, magari oggi stesso lo rivedo. Vedremo.

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Mi sembra comunque una bella cosa Akcent, diciamo che..è andata bene :roll: Sai, nel tuo racconto mi ci son ritrovato un pò anche io, soprattutto se penso ai miei amici di scuola (che ho visto tra l'altro sempre come amici) con i quali avevo fatto gite scolastiche e due viaggi in estate...come reagirebbero sapendo ora che sono gay? Io prima non ci pensavo, non ci facevo nemmeno molto caso, però cosa direbbero loro? Non so...

Stessa cosa riguardo i miei amici attuali, con i quali si parlava di un viaggio estivo (per carità, anche loro non li vedo assolutamente sotto quel punto di vista :roll:)...mi accetterebbero lo stesso?

Hai un valido amico, si è mostrato forse un pò turbato ma comunque aperto, ed è un bene! Spero succeda poi anche a me... :muro:

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Mi sembra comunque una bella cosa Akcent, diciamo che..è andata bene :roll:

Sì alla fine sì, è andata bene........con sofferenza ma è andata bene.

Adesso però inizia la fase 2

 

Sai, nel tuo racconto mi ci son ritrovato un pò anche io, soprattutto se penso ai miei amici di scuola (che ho visto tra l'altro sempre come amici) con i quali avevo fatto gite scolastiche e due viaggi in estate...come reagirebbero sapendo ora che sono gay? Io prima non ci pensavo, non ci facevo nemmeno molto caso, però cosa direbbero loro? Non so...

Stessa cosa riguardo i miei amici attuali, con i quali si parlava di un viaggio estivo (per carità, anche loro non li vedo assolutamente sotto quel punto di vista :roll:)...mi accetterebbero lo stesso?

Hai un valido amico, si è mostrato forse un pò turbato ma comunque aperto, ed è un bene! Spero succeda poi anche a me... :muro:

 

Guarda, come vedi non ho grandi esperienze di CO, sono l'ultimo a poter dar consigli. Tuttavia credo sia molto soggettivo, io per esempio con alcuni amici....che conosco da una vita, tuttora mi sentirei incapace di rivelarmi.

L'ho fatto con lui e conto di farlo con altri, ma non per forza con tutti.......anche amici. Alcune cose, in alcuni momenti, si devono sentire da dentro. E così era con lui nel mio caso.

Cioè credo tu debba farlo quando e con chi lo ritieni e senti "necessario" (il " " è voluto). Il CO non deve essere in funzione solo necessariamente dall'aspettarsi una risposta di tipo positivo, in questo senso io si può dire abbia giocato una delle carte più difficili e rischiose. Avrei potuto farlo, con decisamente minor apprensione e rischi incomprensioni, con un'amica per esempio....ma credo non avrei avuto lo stesso appagamento.

E' ovvio che la prospettiva cambi in qualche maniera. Iieri ad esempio gli ho chiesto la prima cosa di me che gli veniva in mente istintivamente, il primo pensiero..... quando per esempio riceveva un mio SMS prima e dopo il C.O. Beh è normale quando il suo pensiero si associa alla mia immagine, adesso, passi magari in una frazione di secondo al pensiero della mia omosessualità. Tuttavia penso che solo il tempo, l'abitudine farà passare anche questi piccole associazioni istintive.

Quindi, se ti senti di dirlo........dillo a chi e quando lo ritieni 'giusto'   :muro:

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Finalmente hai avuto il confronto che aspettavi  :roll:

Sono contento sia andato bene!

Da quanto ho capito il tuo amico è ancora un po' bloccato ma adesso starà a te parlarne con naturalezza in sua presenza piano piano per fargli capire che è non c'è niente per cui deve avere diffidenza.

Cos'è che vuoi approfondire di preciso???

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Ottimo! Il CO è indispensabile, ad un certo punto, con le persone cui tieni maggiormente. Diventa impossibile gestire la maschera con coloro che ci stanno più a cuore. Con gli altri amici e conoscenti, diciamo meno intimi, può essere un fatto del tutto secondario. Comunque direi che il tuo amico ha reagito positivamente e sono felice per te, visto l'enorme investimento emotivo che giustamente hai posto in questo primo passo!

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Sì alla fine sì, è andata bene........con sofferenza ma è andata bene.

Adesso però inizia la fase 2

 

Guarda, come vedi non ho grandi esperienze di CO, sono l'ultimo a poter dar consigli. Tuttavia credo sia molto soggettivo, io per esempio con alcuni amici....che conosco da una vita, tuttora mi sentirei incapace di rivelarmi.

L'ho fatto con lui e conto di farlo con altri, ma non per forza con tutti.......anche amici. Alcune cose, in alcuni momenti, si devono sentire da dentro. E così era con lui nel mio caso.

Cioè credo tu debba farlo quando e con chi lo ritieni e senti "necessario" (il " " è voluto). Il CO non deve essere in funzione solo necessariamente dall'aspettarsi una risposta di tipo positivo, in questo senso io si può dire abbia giocato una delle carte più difficili e rischiose. Avrei potuto farlo, con decisamente minor apprensione e rischi incomprensioni, con un'amica per esempio....ma credo non avrei avuto lo stesso appagamento.

E' ovvio che la prospettiva cambi in qualche maniera. Iieri ad esempio gli ho chiesto la prima cosa di me che gli veniva in mente istintivamente, il primo pensiero..... quando per esempio riceveva un mio SMS prima e dopo il C.O. Beh è normale quando il suo pensiero si associa alla mia immagine, adesso, passi magari in una frazione di secondo al pensiero della mia omosessualità. Tuttavia penso che solo il tempo, l'abitudine farà passare anche questi piccole associazioni istintive.

Quindi, se ti senti di dirlo........dillo a chi e quando lo ritieni 'giusto'   ;)

 

La fase due è quella del giorno dopo giorno, giusto? Oppure...definizione definizione :D

 

Hai ragione! Si io mi sento ormai di dirlo, la maschera alla Pirandello non regge più...poi non mi sono mai sentito così bene in vita mia prima di adesso, sono veramente un'altra persona!...O meglio, sono sempre io, però...bè dai, tanto lo capite tutti qui penso :D

Grazie e...si, farò una sorta di punto della situazione e poi inizierò :) ;)

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Finalmente hai avuto il confronto che aspettavi  ;)

ono contento sia andato bene!

Non sai che liberazione ieri, ho provato una stranissima sensazione quando per la prima volta nella mia vita ho pronunciato davanti a un eterosessuale la parola omosessuale riferita esplicitamente a me stesso....e ben scandita!

 

 

Da quanto ho capito il tuo amico è ancora un po' bloccato ma adesso starà a te parlarne con naturalezza in sua presenza piano piano per fargli capire che è non c'è niente per cui deve avere diffidenza.

Cos'è che vuoi approfondire di preciso???

Sì diciamo che non è ancora proprio scioltissimo, però apprezzo da parte sua i progressi. Come già avevo detto lui fatica abbastanza a manifestare sentimenti nelle relazioni umane di qualsiasi tipo, quindi figuriamoci verso un "neo" omosessuale.

Però il fatto che fatichi a trasmetterli in maniera palese o plateale non vuol dire che non li abbia o che comunque non riesca del tutto a passare un messaggio. Ormai lo conosco bene, mi basta un suo sguardo, l'intensità di una stretta di mano, un discorso, alcune parole, il tono della voce.....percepisco comunque il suo affetto.

 

Ieri avrei voluto dirgli alla fine "XXX, grazie.... ti voglio bene" prima di lasciargli prendere il treno. Però onestamente, conoscendo il suo carattere, già aver parlato per 3 ore di omosessualità e correlati in maniera seria non è stato un passo piccolo per lui, un'espressione del genere sarebbe stata forse troppo forte o comunque avrebbe potuto insinuargli nuovi tarli su quello che vuol dire un "Ti voglio bene" detto a un amico, in un contesto d grandissime emozioni e sentimenti.

 

Cosa voglio approfondire? Bah, nonostante ieri abbiamo parlato per quasi 3h.......alla fine ci sono ancora molte cose che voglio scandagliare. Ad esempio mi piacerebbe capire più a fondo cosa pensi riguardo varie tematiche dell'ambito gay (unioni per es.), ma soprattutto quali reazioni, sensazioni avrebbe nel mio caso specifico.....qualora mi vedesse in compagnia di un uomo, se mi baciassi con questa persona. O anche spiegargli che tipo di ragazzi prediligo, capire se proverà disagio a parlare di tematiche sessuali gay.....e che il suo ex compagno di scuola venuto alla festa di laurea l'anno scorso, beh se fosse gay ci farei un pensiero. XD .......Ma tanto non lo è :-(

 

Comunque oggi l'ho intravisto all'università, ma abbiamo avuto davvero poco tempo di parlare, quindi per discorsi seri sarà la prossima occasione, magari settimana prossima.

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Ottimo! Il CO è indispensabile, ad un certo punto, con le persone cui tieni maggiormente. Diventa impossibile gestire la maschera con coloro che ci stanno più a cuore. Con gli altri amici e conoscenti, diciamo meno intimi, può essere un fatto del tutto secondario. Comunque direi che il tuo amico ha reagito positivamente e sono felice per te, visto l'enorme investimento emotivo che giustamente hai posto in questo primo passo!

 

Eh sì ho speso davvero tanto a livello emotivo, in alcuni periodi ero davvero avvilito, forse depresso per la situazione ......incanalatasi in un tunnel che sembrava non rivedere la luce.

Concordo anche che uno può fingere, mascherarsi, nascondersi, ma poi arrivi a un punto che rischi di impazzire. Almeno a qualche persona a cui tieni particolarmente....arriva un momento in cui senti la necessità di mostrarti vero in tutto e per tutto.

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La fase due è quella del giorno dopo giorno, giusto? Oppure...definizione definizione :D

 

Il giorno dopo, ma soprattutto le settimane e i mesi dopo. Voglio proprio sperare di riuscire a conservare con lui un rapporto il più vicino possibile a quello precedente.

 

Hai ragione! Si io mi sento ormai di dirlo, la maschera alla Pirandello non regge più...poi non mi sono mai sentito così bene in vita mia prima di adesso, sono veramente un'altra persona!...O meglio, sono sempre io, però...bè dai, tanto lo capite tutti qui penso :)

Grazie e...si, farò una sorta di punto della situazione e poi inizierò ;) ;)

La prima fase direi è proprio quella di 'sentirsi bene con sé stessi', se non c'è questo all'inizio ......qualsiasi passo successivo risulta magari anche avventato o fatto con disagio.

Finché anch'io non mi sentivo pienamente bene con me stesso, il C.O. rimaneva un traguardo irraggiungibile.

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Ho capito quello che intendi!

Hai fatto bene a limitarti quando vi siete salutati nonostante l'istinto ti portasse a manifestare maggior affetto nei suoi confronti.

Ricordati questo però, questi primi tempi non avere fretta! La terapia "d'urto" nei suoi confronti non penso sia efficace per fargli capire e farTI capire. E' un ragazzo che già ha fatto tanti piccoli passi verso di te in nome della vostra amicizia.. Era bloccato da molti pregiudizi e paure e adesso sta solo a voi buttare giù tutti i muri per diventare amici con la A maiuscola.

Ad ogni modo ti auguro che vada tutto bene!

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Ho capito quello che intendi!

Hai fatto bene a limitarti quando vi siete salutati nonostante l'istinto ti portasse a manifestare maggior affetto nei suoi confronti.

Ricordati questo però, questi primi tempi non avere fretta! La terapia "d'urto" nei suoi confronti non penso sia efficace per fargli capire e farTI capire. E' un ragazzo che già ha fatto tanti piccoli passi verso di te in nome della vostra amicizia.. Era bloccato da molti pregiudizi e paure e adesso sta solo a voi buttare giù tutti i muri per diventare amici con la A maiuscola.

Guarda, proprio questo tipo di analisi mi ha bloccato dal dirgli TI VOGLIO BENE, sebbene lo sentissi dal cuore in quel momento. Lasciarlo andar via con questo imbarazzo sarebbe stato probabilmente controproducente, un estremo baluardo di razionalità alla fine ha prevalso sull'istinto dei sentimenti.

Adesso cerco di non assillarlo troppo, anche se onestamente spesso la frenesia mi sale....vorrei sentirlo di nuovo.

Mi rendo conto però che non posso e non è corretto recuperare tutto in un botto il tempo perso, ci vuole gradualità.

 

Ad ogni modo ti auguro che vada tutto bene!

 

Grazie, ci spero anch'io!

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Oggi l'ho rivisto, abbiamo cazzeggiato come ai vecchi tempi nell'aula studio. Su internet guardavamo e parlavamo delle sue amiche che lo attizzano, la mora e la bionda per non farsi mancare nulla. Ero contento, un rapporto rilassato sereno come da tempo non avevamo, sembrava di essere tornati indietro di un anno abbondante.

 

Poi uscendo dall'univ, accompagnandolo come al solito verso la stazione cominciamo a parlare di me, anche perché ieri sono andato per la prima volta nella mia vita da uno psicologo (da 6-7 mesi soffro di stati d'ansia marcati e sono in cura per questo da un neurologo)..... beh per farla breve l'emozione della situazione...., in pochi minuti mi ha preso un'ansia incredibile sempre più forte, un attacco di panico pazzesco mai provato prima con quasi mancamenti, vertigini, batticuore a 1000, orribile.

Ci siamo fermati nel buio di un viottolo e mi ha chiesto, abbiamo un poco disquisito e si è anche preoccupato seriamente vedendomi così male.

Però avevo un nodo in gola per l'ansia non riuscivo a parlare.......e oltretutto stavo male fisicamente. Alla stazione dopo essersi sincerato che stavo meglio ci siamo salutati con le sue solite raccomandazioni.

Il viaggio che è seguito in metropolitana + treno (abito in provincia), è stato il più lungo della mia vita, sono dovuto uscire due volte dalla metropolitana, poi la mezz'ora sul treno mi sono sembrate 4h, con sensi alternati di soffocamento e malesseri vari.

 

Arrivato a casa ho preso degli ansiolitici e adesso mi sento camomillizzato.

Certo però è brutto non avere il controllo delle proprie emozioni, nessuno di voi ha mai sofferto di attacchi di panico?  :D

 

Poi mi manda un SMS per sincerarsi che fossi arrivato a casa sano e salvo, dandomi ancora una volta il suo sostegno con quello che mi ha scritto. Ormai per me è una figura imprescindibile, non potrei fare a meno di lui.

Comunque mi sono spaventato non poco stasera  :D

 

Ciao  :D

 

 

P.S.

Peccato poi abitiamo a 100 km di distanza  :lol:

Scusate ma stasera sono in modalità depressa  :lol:

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Uhm...

Da quello che vedo tu stai mettendo troppo te stesso in questo ragazzo. Rischi di innamorartene se continui così.

Per quanto riguarda l'ansia e gli attacchi di panico gli ansiolitici servono ma solo fino a un certo punto.

Se la cosa diventa persistente oltre diversi mesi, e non riesci a sistemare con il tuo terapista,  forse dovresti iniziare a pensare a prendere inibitori della ricaptazione della serotonina (Prozac).

Ma quello che veramente può farti guarire dall'ansia è aggrapparti con tutto te stesso a qualcosa tuo di bello, di interessante che ti piace e che ti riempie le giornate nei momenti in cui l'attacco sta per arrivare. E soprattutto capire che il dolore, il senso di morte imminente il disagio incontenibile sei TU che li stai generando e come li generi puoi farli smettere.

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Uhm...

Da quello che vedo tu stai mettendo troppo te stesso in questo ragazzo. Rischi di innamorartene se continui così.

Per quanto riguarda l'ansia e gli attacchi di panico gli ansiolitici servono ma solo fino a un certo punto.

Se la cosa diventa persistente oltre diversi mesi, e non riesci a sistemare con il tuo terapista,  forse dovresti iniziare a pensare a prendere inibitori della ricaptazione della serotonina (Prozac).

Ma quello che veramente può farti guarire dall'ansia è aggrapparti con tutto te stesso a qualcosa tuo di bello, di interessante che ti piace e che ti riempie le giornate nei momenti in cui l'attacco sta per arrivare. E soprattutto capire che il dolore, il senso di morte imminente il disagio incontenibile sei TU che li stai generando e come li generi puoi farli smettere.

 

 

Innanzitutto grazie dei consigli.

Oggi mi sono alzato e mi sento come se fossi stato investito da un treno. In effetti come dici tu gli ansiolitici servono solo ad alleviare la fase acuta di tensione (tra l'altro ieri prima di star male avevo bevuto 3 caffè in 3h  :lol: perché mi sentivo 'bene', ho fatto il leone  :D...poi ho fatto la fine del coglione  :D).

Il neurologo mi aveva prescritto settimana scorsa il cambiamento di cura, CITALOPRAM che sono esattamente quello che dici tu, inibitori della captazione della serotonina. Da ieri sera ho cominciato a prenderli, però mi ha già detto che per almeno una decina di giorni servono a poco niente, anzi nell'immediato possono portare pure vari disturbi. E in effetti non mancano, ma certo non è come vivere la fase acuta di ieri. Sono tutto sommato rilassato adesso, seppur con i miei fastidi.

 

Quanto alla prima frase, beh riflettendoci purtroppo è un rischio concreto. Mi sento bene, adesso anche rassicurato con lui dopo le incomprensioni di qualche mese. Ma per assurdo il fatto che mi senta bene e che avverta delle emozioni particolari in sua presenza...queste emozioni, essendo io in questo momento in un equilibrio psicofisico precario, mi possono scatenare ansia fino agli estremi di ieri sera.

Il mio stato psicologico fragile del momento sicuramente favorisce forse anche una percezione 'esaltata' e distorta di quello che è il mio rapporto con lui, di come è sempre stato da 8 anni il nostro rapporto, tuttavia non posso negare di provare un sentimento, che non è amore però forse è qualcosa di più dell'amicizia (almeno nella mia percezione attuale). Poi magari quando tornerò a star bene davvero...... capirò che era solo un'esasperazione dovuta alla mia condizione 'deficitaria' e di sofferenza, lo spero veramente.

 

Speriamo che con la nuova terapia, oltre alle sedute dallo psicoterapeuta possa riprendere una vita simil-normale, ce la metterò tutta.

 

Grazie di nuovo

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Dimenticavo,

nelle due ore in cui ieri ancora stavo bene, abbiamo parlato di tante cose non solo stronzate delle sue ex e nuove spasimanti......ma, siccome sta cercando anche un nuovo impiego, siamo finiti a parlare seriamente delle opportunità di lavoro, anche all'estero.

Io parlo spagnolo, lui no... ma sa il francese per cui conoscendo già due lingue latine non dovrebbe essergli molto difficile impararlo ; è stata buttata lì l'idea di cercare lavoro in Spagna (anche se effettivamente non è il momento d'oro da quelle parti), gli ho proposto di andarci assieme.... sembrava interessato. Certo la cosa era solo accennata e abbastanza campata in aria, però quando ha risposto era piuttosto convinto e serio. Poi non è detto che dobbiamo essere solo noi due, abbiamo tanti amici nel giro universitario in comune che credo sarebbero interessati.

 

Se mai si farà qualcosa del genere (non sarà comunque prima di alcuni mesi forse anche l'autunno, questo è ovvio), nella remota possibilità si riuscisse..... che mi consigliate di fare? Potrebbe aiutarmi o essere controproducente? Andrei ovviamente solo dopo aver completato positivamente il percorso psicoterapeutico.

Ripbadisco che è solo un'idea embrionale al momento, niente di concreto.

 

Ciao

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Ciao!  :D Mi dispiace leggere di questi tuoi problemi di ansia e attacchi di panico :D Io di mio sono un tipo parecchio ansioso, però finora attacchi di panico non li ho mai sperimentati ma so che non sono una cosa piacevole! Tu cerca di volerti bene e di farti aiutare da questo psicoterapeuta che vedrai che riuscirai a superarlo  :lol: Magari ci vorrà un pò di pazienza, non son cose che spariscono da un giorno all'altro, ma ci si riesce!

Per quanto riguarda l'andare all'estero col tuo amico...bè, certo potrebbe essere una cosa molto bella ma anche controproducente, nel senso che, se tu inizi ad attaccarti molto a lui (visto che passerete più tempo insieme) potrebbe nascere qualcosa da parte tua che però, non può essere ricambiata :D Purtroppo non posso esserti molto d'aiuto non essendoci ancora passato :lol:

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Ciao!  :D Mi dispiace leggere di questi tuoi problemi di ansia e attacchi di panico :D Io di mio sono un tipo parecchio ansioso, però finora attacchi di panico non li ho mai sperimentati ma so che non sono una cosa piacevole! Tu cerca di volerti bene e di farti aiutare da questo psicoterapeuta che vedrai che riuscirai a superarlo  :lol: Magari ci vorrà un pò di pazienza, non son cose che spariscono da un giorno all'altro, ma ci si riesce!

 

Tks. Mai sofferto neanch'io finora, è una cosa degli ultimi mesi. Però per tranquillizzarvi non è l'omosessualità che mi ha portato questo tipo di ansie, o meglio avrà avuto un peso anche questo tempo fa, ma in maniera %mente poco rilevante sul totale....ho tutto un mio percorso un pò articolato diciamo così.

Comunque si ci vuole un bel pò di pazienza, adesso meno male mi sento molto meglio d'umore rispetto a ieri o stamattina. Bisogna trovare un pò di continuità.

 

Per quanto riguarda l'andare all'estero col tuo amico...bè, certo potrebbe essere una cosa molto bella ma anche controproducente, nel senso che, se tu inizi ad attaccarti molto a lui (visto che passerete più tempo insieme) potrebbe nascere qualcosa da parte tua che però, non può essere ricambiata :lol: Purtroppo non posso esserti molto d'aiuto non essendoci ancora passato :D

 

Infatti era un pò anche il mio dubbio, diciamo che in una situazione come quella attuale (dove io sento di aver bisogno di lui) il rischio è abbastanza alto......però a terapia terminata spero di raggiungere un livello di serenità tale da risultare meno 'dipendente' (che brutta parola eheh) da un amico, pur importante come lui nel mio caso. A quel punto se si ristabilisce un rapporto tra me e lui più paritetico, forse non ci sarebbero problemi.

Vedremo come andrà a finire anche questa cosa.

 

Grazie  :D

 

Ciao

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Giusto, continuità, e cerca sempre di concentrarti su cose che ti piacciono e ti fanno stare bene, aiuta tanto!! Un esempio? Io in questo periodo ho finalmente iniziato a seguire Glee...mi piace tantissimo, e mi fa dimenticare ogni cosa :D :D

 

Bè, non c'era altra parola da usare, anche se può sembrare un pò "forte" :D Sicuramente troverai più equilibrio, magari proprio questa tua ansia attuale ti porta ad attaccarti di più a lui ma una volta riacquistata sicurezza riuscirai a "distaccartene" nel modo giusto, nel senso cercherai di non vederlo più di un amico...e magari chissà, quando arriverà il momento di partire sarà arrivato qualcuno che ti farà battere il cuore! :lol:

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Ciao Akcent!

Ho letto i tuoi ultimi post... ti auguro davvero di riuscire a essere più sereno, sei fortunato ad avere un amico così importante e che ti vuole bene, fai bene a tenertelo stretto. Secondo me si possono avere splendide amicizie con ragazzi etero senza che né da una parte né dall'altra ci siano timore di imbarazzi o "complicazioni sentimentali", sono sicuro che arriverete presto allo stadio in cui potrete sentirvi completamente a vostro agio, anche parlando di questi argomenti.

In bocca al lupo per i tuoi problemi con l'ansia, spero che possano risolversi in fretta!

 

PS: Concordo con Fox, è carinissimo Glee...  :D

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Akcent, avrei tante cose da dire, ma non lo farò...sono davvero troppe e sarebbe il caso di scriverle in un messaggio privato.

Solo due cose voglio sottolineare.

Sono contento che tu e il tuo amico siete rimasti in ottimi rapporti. Non è da tutti.

Cerca di capire cosa ti crea tutta questa ansia, indagati con l'aiuto del tuo terapeuta.

Un forte abbraccio.

Pugsley

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Pugsley ti ho mandato un messaggio privato, idem Zell (anzi scusa per il ritardo).

 

Questo uno degli ultimi SMS che mi ha mandato.

 

XXX, io sono tuo amico. Non lo faccio con malavoglia (in risposta al mio messaggio la sera della crisi d'ansia in cui lo ringraziavo per "sopportarmi" per l'ennesima volta). XXX devi stare tranquillo perché hai le capacità (migliori delle mie) per crearti un bel futuro. Nella vita non è mai troppo tardi per iniziare! Della mia vita non sono contento, vorrei molto di più. Un buon lavoro, un buon stipendio, una casa, una ragazza, ed altro...in questo momento non li ho, però non rincunerò a provarci. In bocca al lupo per .....[(qui poi si va su altre cose)]

 

 

 

E pensare che ne ha ben due di donne che gli ronzano attorno, una dice troppo lontana.....l'altra troppo xxxxx    :sisi:

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Oggi rivisto di nuovo all'università :pausa:

 

Si può dire che per la prima volta ero sereno, tranquillo, anche perché stavo meglio fisicamente. Ho aspettato comunque qualche giorno che mi riprendessi bene dalla crisi d'ansia che ho avuto giovedì scorso e che per fortuna oggi non si è presentata. La razionalità stavolta ha prevalso sull'inconscio.

 

Abbiamo parlato come sempre di varie cose, poi quando abbiamo toccato il "mio" argomento ho voluto andare un pò più a fondo su alcune tematiche. Gli ho chiesto consigli sull'eventualità e tempistiche di fare CO con altri amici (in comune e non), mi ha detto di andare cautamente e passo a passo con gradualità.....anche visto il mio stato ansioso, meglio aspettare un periodo più spensierato per altri CO. In effetti non ha torto.

Dice che anche a lui adesso gli sembra già un pò più naturale parlare della mia omosessualità, anche se spesso confessa che continua a sembrargli "strano", quasi avesse ancora un fondo di dubbio...

Poi gli ho parlato molto sommariamente di alcuni miei gusti riguardo agli uomini ma anche donne (su questo andrò a fondo in un'altra puntata....anche perché occorre un pò di tempo) e successivamente gli chiedo che sensazione gli fa il vedere due uomini che si baciano (e gli ho specificato due uomini anche virili nel portamento, nella fisionomia).

Beh dice che gli sembra un pò innaturale, perché non è il modello che la tradizione culturale propone...specie in provincia. Però non avverte un vero senso di schifo. Anche due donne che si baciano, sebbene sia il suo sogno erotico, decontestualizzato gli farebbe un pò strano....ma probabilmente meno che due uomini.

Non ho fatto in tempo a chiedergli qualora uno dei due, sempre nel caso ipotetico di cui sopra, fossi stato io.....cosa avrebbe provato. Stava arrivando il suo treno purtroppo, giovedì provo a chiederglielo...

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Ottime domande e bravo lui che ti risposte ed è aperto al confronto :lol: Piano piano parlerete di un pò di tutto, anche tu non esagerare coi CO, dai tempo al tempo (stessa cosa che mi ha detto mio padre...è anche vero che io non persone "concrete" non ho ancora parlato con nessuno XD, ma va bè :pausa:), vedrai che poi magari verrà da sè la cosa :roll:

Penso una cosa: mi "scoccia" parecchio il fatto che per strada si debbano vedere solo coppie etero o magari due ragazze per mano (che già è più "normale")...perchè se sono due uomini a stare mano nella mano fa così "impressione"?? Che brutte mentalità che ci sono :asd:

...................

Oddio, non so cosa c'entrasse sta cosa che ho detto ma la volevo dire perchè la pensavo da un pò, visto che ogni volta che esco vedo sbaciucchiarsi per strada, puntualmente, un "pischello e una pischella", guai a vedere due ragazzi o due ragazze!

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