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Se dico 'gay'


gibberish

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Non parlavo mica di cultura, parlavo di socialità.

Suppongo che nei cinque anni che sono trascorsi

da quando tu hai scritto quell'intervento,

tu non abbia fatto "qualcosa di gay" diverso dall'andare in disco, no?

 

Se ti stanno sulle palle quelli che parlano solo di Roberto Cavalli

e poi fai lo stronzo con quelli che parlano solo di Pasolini;

il problema non riguarda la tua cultura,

ma il tuo modo di relazionarti con gli altri.

 

Come mai quando senti la parola "gay"

pensi solamente a delle "checche"?

Evidentemente perché frequenti solo checche.

E questo non è problema delle checche medesime:

è fondamentalmente un problema tuo.

 

Il mondo è pieno di etero che parlano solo di calcio e figa;

ma guarda caso gli etero che frequento io

parlano solo di giochi di società e filosofia politica.

 

Siamo di fronte alla più sacrosanta delle banalità:

dovresti selezionare meglio le tue frequentazioni.

 

E perché finora non l'hai fatto?

Probabilmente godi a crogiolarti in questa cattiva opinione dei gay

perché giustifica la tua omofobia interiorizzata.

O preferisci sentirti superiore rispetto a dei cretini,

piuttosto che rischiare (ogni tanto) di dire cose stupide

frequentando persone al tuo livello.

 

E' invece un rischio che bisogna imparare a correre.

 

        Quoto pienamente.
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Suppongo che nei cinque anni che sono trascorsi

da quando tu hai scritto quell'intervento,

tu non abbia fatto "qualcosa di gay" diverso dall'andare in disco, no?

 

Come mai quando senti la parola "gay"

pensi solamente a delle "checche"?

Evidentemente perché frequenti solo checche.

 

dovresti selezionare meglio le tue frequentazioni.

 

E perché finora non l'hai fatto?

 

Probabilmente godi a crogiolarti in questa cattiva opinione dei gay

perché giustifica la tua omofobia interiorizzata.

 

O preferisci sentirti superiore rispetto a dei cretini,

piuttosto che rischiare (ogni tanto) di dire cose stupide

frequentando persone al tuo livello.

 

frena, frena

non ho mai detto di esseremi chiuso in me stesso negli ultimi 5 anni, e di ambienti gay ne ho visti di tutti i tipi:

dalle sedi Arci ai battuages, dalle discoteche alle feste universitarie a tema

 

non ho mai detto che quando sento la parola 'gay' penso solo a ..."quello": il post è un sfogo che ho scritto tempo dopo aver assaggiato vari ambienti e aver visto situazioni e comportamenti che si ripetevano in loop.

 

ho imparato ad affinare i miei metodi di selezione e infatti ho raramente a che fare con le... hai capito

ripeto, non sono stato 5 anni a covare in solitudine

e ripeto: mai sentito migliore, ma molto alieno

 

però grazie dell'interessamento

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La cultura del dubbio è la buona strada per affrontare la quotidianità, ma è estremamente esosa di energia mentale, e soprattutto necessita di umiltà e spirito critico, non tutti lo hanno, sai che noioso sarebbe un mondo in cui nasci onnisciente? La bellezza sta probabilmente nel combattere costantemente, non nel risultato.

 

Posso concordare con te Fujimoto :kiss:?

Per il resto mi sento ancora troppo "nuovo" per poter dire la mia. Scusate.

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noi siamo la più grande realtà di forum a tematica GAY in Italia.

 

Una domanda, dopo 7 pagine di topic ti senti ancora Alieno?

Le risposte che hai avuto, le discussioni in questo forum si confanno allo stereotipo che hai descritto?

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Be', conta anche se una checca superficiale è troppo superficiale per frequentare un forum. Sí, qua stiamo fuori dallo stereotipo, ma potrebbe essere benissimo una minoranza nel mondo gay.

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Una domanda, dopo 7 pagine di topic ti senti ancora Alieno?

Le risposte che hai avuto, le discussioni in questo forum si confanno allo stereotipo che hai descritto?

 

Vorrei tanto rispondere pienamente no, ma potrei farlo solo se vi conoscessi di persona e non sarebbe ancora abbastanza, temo.

Diciamo che certe reazioni mi hanno sorpreso positivamente, altre hanno confermato un po quello che mi aspettavo.

Non ci riesco a sbilanciarmi... però ti ringrazio per avermelo chiesto.

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Ti ho fatto questa domanda non con l'intento di avere una risposta del tipo "questa è una comunità differente" o "che figo non sono il solo",

volevo farti riflettere sul fatto che le risposte che hai ricevuto sono un elemento di discontinuità rispetto il tono della tua lettera. Essendo tuttavia questa una grande community Italiana cetamente lo stereotipo da te descritto si annida anche qui, quindi?

 

I comportamenti che tu hai descritto possono essere maschere di facciata che si indossano per sentirsi parte del gruppo, per divertirsi una sera a giocare allo stereotipo della frocia acida, ma dietro ci sono delle persone vere, con storie, vite, opinioni, cultura, sensibilità, differenti. Esseri umani certamente più complessi quindi di quanto tu descrivi. In definitiva io trovo che la tua lettera offra una chiave di lettura della comunità gay, mostrando certamente uno spicchio di verità ma omettendo il resto della torta.

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con chi ce l'ho? con l'omologazione, la superficialità e la mediocrità dell'ambiente gay

 

Io non so cosa voglia dire ambiente gay, ma so solo che le generalizzazioni mi hanno sempre prodotto una certa sofferenza, perchè ogni volta arriva sempre il pregiudizio della persona.

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con chi ce l'ho? con l'omologazione, la superficialità e la mediocrità dell'ambiente gay

ommadonnina, ancora con la storia dell'omologazione e della superficilità... non ce la leveremo mai di dosso...  :pausa:

A me pare che il vedere i gay come una massa omologata e superficiale sia quasi sempre una scusa per illudersi di essere superiori al resto della massa. Come se chi il sabato sera va in discoteca a fare il cretino e a "mettersi in mostra" non sia poi capace di passare la domenica a guardarsi una mostra sull'antropologia, o di spendere il proprio tempo nelle associazioni e nella politica. O come se chi il sabato sera sta chiuso in casa e rifugge discoteche o luoghi di aggregazione gay sia per forza una persona seria e non magari uno che se gli dici Inuit pensa che sia un nuovo modello di macchina e come massima nozione culturale ha solo vaghe reminescenze di quello che ha studiato alle medie. Ma no, le cose non stanno così, e non lo saranno mai. Nelle discoteche, nei locali gay, nelle saune, nelle dark room, ci vanno sia gli allupati, sia i "ragazzi seri" che magari sono rimasti troppo scottati da qualcuno (magari proprio uno di quelli che cercano solo l'amore e gente fuori dai giri gay) che li ha usati e presi in giro per poi scaricarli e vogliono sfogare nel sesso tutta la rabbia che hanno addosso; ci vanno sia i professori universitari che gli operai della catena di montaggio.

Quindi tutte le generalizzazioni e tutte le definizioni del "popolo" gay buttate lì in negativo (come quelle buttate lì in positivo) sono solo delle grandissime stronzate.

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C'è anche l'altra faccia della medaglia, secondo la quale anche l'autore del topic, rientra in uno stereotipo.

 

Se dici "gay"?

In termini simili, in quella stessa descrizione, ci rivedo un enorme fetta di popolazione, di qualunque orientamento sessuale.

Io non ci vedo differenza alcuna, se non "proporzioni" diverse.

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Anche sulle proporzioni si può discutere, tenendo conto dell'ampia fetta di popolazione gay che non è omologata allo stereotipo e forse proprio per questo non si vede.

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oddio probabilmente il mio intervento apparirà terribilmente banale e dozzinale in mezzo a 8 pagine di post intelletuali  :pausa: però provo anche io a dire la mia

 

prima di tutto credo che ci dovremmo mettere in testa che essere gay a parer mio riguarda semplicemente il nostro orientamento sessuale.tutto quello che viene dopo inerente cultura , personalità emotività ecc dipendono dal singolo individuo e sono diversificati tra gay e gay tanto quanto lo sono tra etero ed etero

 

indubbiamente tra i gay io ho osservato diversi stereotipi ,perchè ricordiamocelo , non c'è mica solo quello della checca..ce ne sono tanti altri ( l'intelletuale , ii bear e affini , quelli che si credono insospettabili , gli ossesionati per la palestra e blablabla) e dall'interno ci si rende conto che sono altrettanto numerosi

ma è anche vero che anche tra gli etero esistono numerosi stereotipi ( fighetto , comunistoide ecc ) per cui è semplice : è nella natura umana cercare il simile e perfino rimarcare poi questa differenza , è nella natura umana sentirsi bene nell'appartnere ad un gruppo ed è nella natura umana dividere il mondo in categorie

 

ok appurato questo ricordiamoci però che oltre alle cose che ci accomunano agli altri e ci fanno appartenere ad uno stereotipo piùttosto che ad un altro siamo dotati anche della nostra individualità e di tutta una serie di emozioni esperienze e sentimenti che ci rendono unici e per questo meritevoli di essere scoperti conosciuti e magari anche apprezzati da chi avrà voglia di fare questo viaggio dentro di noi :roll:

 

all'autore del topic lo inviterei a provare a guardare oltre ciò che ha visto

non dico che andrà sempre bene ma sono sicuro che in molte delle checche altere e superifciali che tanto ha criticato si possono nascondere lati dolci sensibili umani e chissà quante altre cose ;)

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Ma', il topic m'ha fatto pensare a una cosa... non è che nell'accezione comune a tutti gay ha un significato diverso da quello del dizionario?

Ho conosciuto persone che avevano relazioni con persone del loro sesso, senza problemi a dirlo, e dicevano di non essere gay.

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Ma', il topic m'ha fatto pensare a una cosa... non è che nell'accezione comune a tutti gay ha un significato diverso da quello del dizionario?

Ho conosciuto persone che avevano relazioni con persone del loro sesso, senza problemi a dirlo, e dicevano di non essere gay.

 

Quelli che fottono persone del proprio sesso sono gay  :pausa:

Che poi per loro "faccia fico" dire che:

 

- le etichette non son per loro;

- oggi è cosi domani chissa;

- l'amore è universale

 

...beh,non sono altro che ridicoli. (tutto rigorosamente secondo la mia modestissima opinione)

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Ho conosciuto persone che avevano relazioni con persone del loro sesso, senza problemi a dirlo, e dicevano di non essere gay.

  Pure io ho conosciuto tanta gente che diceva cazzate. Abbiamo quindi appurato l'esistenza di tanti cazzari.
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