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ma perché sentirsi donne????


Wax

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Ragazzi, vabè... probabilmente sono gay e ancora devo accettarmi... Ma se c'è una cosa che mi irrita proprio è quando una persona che sa del mio orientamento sessuale si rivolge a me con appellativi femminili....

 

Vabè, riconosco che sono sempre stato solo fin dall'adolescenza e non so bene come funziona, però...

anche se non sono un uruk-ai mi sento uomo anche se mi piacciono gli uomini.. cioè io sono felice di essere un maschio..

 

Quindi la domanda è.. da cosa nasce il fatto che la maggior parte (mi pare) dei gay a volte si relaziona usando aggettivi e appellativi femminili??

 

(potrebbe essere una fdomanda scema, ma questo interrogativo attende una risposta nella mia mente)

 

o forse è un'illusione della mia testa quella del gay non riconoscibile dall'esterno? cioè non particolarmente effeminato con paillettes e vestiti luccicanti e tutto il resto.. (non ho nulla contro di queste persone sia chiaro, solo che non mi ci riconosco...)  :)

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Di sicuro la discussione c'è già da qualche parte.

 

Essendo un argomento molto amato nei forum gay,

mi sono fatto una serie di idee su questo tema :)

 

1) L'effeminatezza potrebbe essere una strategia inconscia

che i gay negli ambienti più "insospettabili"

mettono in atto per attirare i maschi ed essere riconoscibili.

 

2) L'effeminatezza potrebbe nascere come rifiuto

nei confronti del proprio ruolo sessuale quando ci si scopre gay.

In una società in cui "maschio = etero" allora "gay = non maschio"

Quindi è possibile che si "schecchi" per aver interiorizzato un pregiudizio.

 

3) Alcuni gay - pur non essendo davvero delle trans all'inizio di un percorso -

potrebbero comunque manifestare un certo transgenerismo

e la loro omosessualità essere l'effetto del loro sentirsi donna

e non invece la causa della loro omosessualità.

 

4) Parlare di sè al femminile permette spesso

- anche in chi non sia in alcuna di queste situazioni -

di esorcizzare il timore di trovarvisi.

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...Wax per me 3 sono le possibilità....

 

1. ti danno il femminile perchè loro (etero) voglio offenderti in quanto gay.  :D

 

2. ti danno il femminile perchè a loro sembri uno che vuole diventare donna (magari sei emo e fraintendono il tuo look) e allora vogliono essere carini con te.  :)

 

3. ti danno il femminile perchè sono gay e vogliono fare un po' le checche  ...a volte tra maschi gay, quando assumono un corportamento checcoso (indipendentemente dal loro aspetto che potrebbe essere anche molto mascolino) è usato appellarsi al femminile  ....tenendo conto che sei una new entry nel mondo gay magari vogliono così sondare le tue reazioni per capire se sei veramente gay o no.  :D

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fallendaydreamer

A me le uniche volte che è capitato di usare il femminile, o di sentirmi chiamare al femminile, lo si faceva per scherzo, per ironizzare sulla nostra condizione.

Questo accade spesso quando si ha a che fare con atteggiamenti maggiormente riconducibili all'universo femminile o che, associati alla donna, hanno un effetto più calzante e stereotipato. Ad esempio capita che, scherzando, il mio ragazzo mi dica "ma che ragazza permalosa!" e cose simili. Spero di aver reso l'idea di cosa intendo per contesto scherzoso.

Ma in circostanze 'normali' non mi è mai capitato di usare o sentire usare il femminile.

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3) Alcuni gay - pur non essendo davvero delle trans all'inizio di un percorso -

potrebbero comunque manifestare un certo transgenerismo

e la loro omosessualità essere l'effetto del loro sentirsi donna

e non invece la causa della loro omosessualità.

...beh ma non tutte le persone che desiderano diventare donna poi lo diventano e per vari motivi (coraggio, soldi, fisico, circostanze sociali, lavoro) rinunciano alla transizione e rimangono gay...    :D  ...questa è la triste e dura realtà. 

..e poi Almadel...

l'omosessualità causa l'essere donna  ...o l'essere donna causa l'omosessualità???:) ...della serie è nato prima l'uovo o la gallina???   

 

...cmq questo è un OT perchè Wax dice di non essere effeminato e di voler rimanere uomo, percui....  :D

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Non ha molto a che vedere con l'effeminatezza, ma con lo "scheccare" che è un

comportamento volontario, voluto.

 

C'è una storia dietro, perchè 30 anni fa quando l'omosessualità iniziava ad avere dei

luoghi di espressione la scheccata divenne quasi un gergo, era un modo di appropriarsi

di uno stigma sociale e farne una bandiera rivoluzionaria. Ma son cose finite da quel dì...

 

Oramai viene usato solo in contesti scherzosi e amicali

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WistonSmith

Ragazzi, vabè... probabilmente sono gay e ancora devo accettarmi... Ma se c'è una cosa che mi irrita proprio è quando una persona che sa del mio orientamento sessuale si rivolge a me con appellativi femminili....

 

Probabilmente perché sei gay e devi ancora accettarti?!

Essere gay non significa necessariamente accettare che si venga considerati donne. Se ti senti così, è un'altra storia. Se ti dà fastidio reagisci. 

 

Per il resto non ho capito "Chi" si rivolge a te così. Amici etero? Altri Gay?

Bisogna distinguere poi anche il "come" viene detto; personalmente non mi è mai capitato niente del genere, ma se dovesse accadere, dipende chi e qual è l'intento; potrei incazzarmi oppure scherzarci senza problemi anch'io.

 

Quindi la domanda è.. da cosa nasce il fatto che la maggior parte (mi pare) dei gay a volte si relaziona usando aggettivi e appellativi femminili??

 

Qualcuno così l'ho conosciuto, non sono necessariamente -come invece dice sissy- persone che sentono la necessità di cambiare sesso; uno di questi è portato ad ostentare questa sua femminilità, inventandosi addirittura un nome, per affermare se stesso. Almeno, questa è l'idea che mi sono fatto di lui. Ho letto chiaramente la sua debolezza, il dover "affermare" ciò che è, in ogni contesto e situazione. Come se io andassi in giro a dire a chiunque passi "ehy, sono bisex" per convincermi sia così. E a quanto mi hanno raccontato, non deve vivere una bella situazione familiare.

Mentre un altro ragazzo, che ho conosciuto, e anch'esso parla di se al femminile, non so, mi ha dato più l'idea di qualcuno che ci gioca su ma che in fondo non ci crede veramente, anche se mi sono sempre chiesto il "perché", ma non l'ho mai capito, e comunque non l'ho mai conosciuto abbastanza bene (forse rientra nel primo caso descritto da Almadel).

 

In linea di massima sono d'accordo con Almadel, sopratutto sul punto 2. Che è poi quello che mi mette più "tristezza", perché denota una forte sessuofobia radicata nella nostra società.

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Per il resto non ho capito "Chi" si rivolge a te così. Amici etero? Altri Gay?

 

...anche io me lo sono chiesta.... CHI????  :D

 

Qualcuno così l'ho conosciuto, non sono necessariamente -come invece dice sissy- persone che sentono la necessità di cambiare sesso;

 

...guarda Wiston che sicuramente hai malinteso...  :D  ...io non ho scritto una cosa del genere, vai pure a controllare.  :)

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Guest korio

Dico la verità: questa cosa dell' "effemminatezza" è indubbiamente la cosa che mi da più fastidio dell'ambito gay (a parte ovviamente i casi in cui esiste una motivazione forte tipo i transgender o comunque fasi di transizione di questo tipo).

 

Credo che, aldilà di mode o di atteggiamenti "dimostrativi", la cosa sia legata al tentativo di andare a sensibilizzare o catturare quei maschi eterosessuali ma comunque "simpatizzanti" che possono essere attratti dalla questione sessuale esotica ma che hanno bisogno di avere degli stimoli in senso femminile come una sorta di compromesso.

 

E' anche vero una cosa: nell'immaginario di tutti (no non voglio tornare sulla normalità..), un uomo effemminato è facilmente etichettabile come gay come luogo comune, mentre un gay non effemminato è di fatto invisibile; va da se che quindi si crea lo stereotipo: ogni gay diventa effemminato e ogni gay ha comportamenti checcosi.

 

C'è da dire che anche nelle donne lesbiche c'è un comportamento del genere, con atteggiamenti spesso molto "maschili", aggressivi, ma è anche vero che questo avviene proprio in quelle coppie o anche in quelle single che sono per questo individuabili. Ed è chiaro che così si crea il luogo comune che le donne maschiaccio sono tutte lesbo, e magari questo è vero solo in una minoranza di casi.

 

Oddio come scrivo male in questi giorni..

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X Korio

...sai per me la femminilità o mascolinità si esprimono in 5 sensi (indipendenti tra loro): la fisicità, il carattere/comportamento, la cultura, la sessualità (indole sessuale-ruolo sessuale-polarià/energia sessuale) ed il look...

....quindi essere gay non significa per forza essere effeminati nel carattere, bensì significa che un maschio gay (almeno che non sia gayo al 100%) ha almeno una parte delle propria sessualità di tipo femminile questo a prescindere dal suo carettere, dalla sua cultura, dal suo fisico e dal suo look che possono essere maschili al 100%.  :D

Infine, sui gay dal comportamento effemminato, concordo sul fatto che a volte possono risultare fastidiosi (...a me mi mettono un po' in imbarazzo perchè mi fanno sentire meno donna di loro  :)  ...ma non è che mi stanno antipatici e solo che ho paura di suscitare invidia nascosta) perchè spesso la loro effemmintezza (comportamentale) è eccessiva, superiore a quelle di una ragazza con un comportamento "normalmente" effemminato... penso che questo eccesso sia dovuto ad una sorta di compensazione...  siccome un gay magari non esprime tanta femminilità con le curve allora compensa con il comportamento.  :D

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Sinceramente a me le ragazze

(almeno quelle che conosco io)

non sembrano per nulla "effeminate" :)

 

Non spezzano il polso, non ti chiamano "cara",

non ridono con la mano davanti alla bocca,

non fanno strani strilli o cose del genere.

 

Certi comportamenti dei gay sono "da gay"

e non c'entrano nulla con il loro essere "femmina".

 

E' più facile che siano le donne a imitare le checche

(e a farsi vestire e consigliare dalle checche)

piuttosto che il contrario.

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Straquoto Almadel... basta mettere a confronto una trans con un gay "effeminato" per vedere che non hanno niente in comune.

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Straquoto Almadel... basta mettere a confronto una trans con un gay "effeminato" per vedere che non hanno niente in comune.

 

...ohhh non è che voglio sempre smentire... però come con la categoria "gay" non bisogna generalizzare, così non bisogna nemmeno farlo con le "trans"...    le trans sono di tutti i tipi (basta vedere anche le tipologie di persone che erano prima di diventare trans... dal ragazzino gay effeminato, all'uomo militare sposato con figli...  insomma di trans ce ne sono di tutti i tipi) e ne conosco più di una che una volta erano dei gay effeminati e adesso sono della trans "vamp" (...si comportano come Valeria Marini, anche se non necessariamente sono altrettanto avvenenti)...  quindi dipende...  :)

 

...più che distinguere gay effeminati dalle trans, io dividerei gli effeminati in due grandi categorie:

gli effeminati naturali, cioè quelli che esprimono con la loro femminilità che esprimono sempre dovunque e comunque.

e gli effeminati trattenuti, cioè quelli che si trattengono nel comportarsi in maniera effeminata nei contesti normali (per vergogna... magari non sono nemmeno dichiarati) e poi si sfogano nei locali/ambienti gay.

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proprio perchè non bisogna generalizzare non si deve dire che i gay e le trans sono accomunabili.

come già detto altrove sarebbe come dire che le trans sono gay che non si accettano.

condivido con chi dice che gli effeminati si comportano in modo diverso dalle femmine.

bisogna considerare che lo scheccare volutamente è anche una cosa che serve a dire "io non mi faccio problemi ad essere gay" ironizzando su ciò che va contro, un po' come moni ovadia che racconta le storielle sugli ebrei.

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proprio perché non bisogna generalizzare non si deve dire che i gay e le trans sono accomunabili.

come già detto altrove sarebbe come dire che le trans sono gay che non si accettano.

condivido con chi dice che gli effeminati si comportano in modo diverso dalle femmine.

 

...e perchè non dovrebbero essere accumunabili... sia la trans (mtf) sia i gay (esclusi i gayo) sono individui XY con almeno una parte delle propria sessualità (ruolo sessuale-energia/polarità sessuale-indole sessuale) femminile...  che poi le trans abbiano fatto delle scelte diverse che le hanno portate ad usufruire della medicina per apparire femmine, questo è un dato di fatto. Ma che trans e gay (gay e gaya) abbiano qualcosa in comune è fuori di ogni dubbio...  tutte le trans prima di diventare trans passano per una fase gay che può essere effettiva o repressa, ma che c'è sempre (...e anche nelle rare eccezzioni delle trans "lesbiche" bisogna cmq considerare che hanno avuto qualche partner uomo prima di dedicarsi esclusivamente alle donne).... dunque mi sembra assurdo pensare all'omosessualità e al transessualismo come due cose indipendenti e scollegate...    :D

tra l'altro di sono due illustri psichiatri che la pensano così...

Meyer J. e la sua teoria della psicoanalisi nella quel dice che il transessualismo è una difesa contro l'omosessualità... mentre Stoller, in risposta a Meyer, afferma che l'omosessualità nell'uomo non è che una difesa contro il transessualismo.  :D

Con questo non voglio dire che i gay sono delle donne mancate... NON E' VERO ...però in alcuni casi sì, e in futuro quando la transessualità sarà più accettata e sarà più semplice ed economico transizionare non escludo che ci saranno molte più trans... del resto dati alla mano ho ragione, il numero delle trans, man mano che la transessualità diventa sempre più accettata, aumenta in maniera esponenziale.  :)

 

p.s. ...e cmq anche con le femmine non bisogna generalizzare...  non è vero che nessuna femmina abbia un comportamento simile a quello di un gay effeminato, è solo che al giorno d'oggi è raro...  :D ...Valeria Marini, Sandra Milo, Marylin Monroe, Francesca Cipriani sono delle prove viventi che l'effemminatezza è donna.... è solo che dopo la prima rivoluzione sessuale le donne si sono avvicinate molto all'uomo e si sono liberate dall'imposizione dei tradizionali ruoli sociali femmnili così che in loro la femminilità, in genere, è progressivamente sfumata.  :D

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il discorso è semplice, se un uomo ha l'impulso di cambiare sesso è perchè si sente donna, un gay anche effeminato no. il resto è vuoto pneumatico.

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il discorso è semplice, se un uomo ha l'impulso di cambiare sesso è perché si sente donna, un gay anche effeminato no. il resto è vuoto pneumatico.

 

...sì sì... ma per preciso che significa sentirsi donna??? 

...e se io mi sento un mixx che faccio evito di diventare trans???

...e se mi sento semplicemente me stess* posso o non posso transizionare???  :D

...e poi non essere così categorco sui gay effemminati...  se esistesse la bacchetta magica, quanti di loro di trasformerebbero in una figa tipo Belem Rodriguez??? ...io stimo quasi tutti.  :)

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Ragazzi, vabè... probabilmente sono gay e ancora devo accettarmi... Ma se c'è una cosa che mi irrita proprio è quando una persona che sa del mio orientamento sessuale si rivolge a me con appellativi femminili....

 

Vabè, riconosco che sono sempre stato solo fin dall'adolescenza e non so bene come funziona, però...

anche se non sono un uruk-ai mi sento uomo anche se mi piacciono gli uomini.. cioè io sono felice di essere un maschio..

 

Quindi la domanda è.. da cosa nasce il fatto che la maggior parte (mi pare) dei gay a volte si relaziona usando aggettivi e appellativi femminili??

 

(potrebbe essere una fdomanda scema, ma questo interrogativo attende una risposta nella mia mente)

 

o forse è un'illusione della mia testa quella del gay non riconoscibile dall'esterno? cioè non particolarmente effeminato con paillettes e vestiti luccicanti e tutto il resto.. (non ho nulla contro di queste persone sia chiaro, solo che non mi ci riconosco...)   :)

 

Come probabilmente?

 

 

è vero c'è l'errore generale dell'identificare il gay con il gay-effeminato con movenze femminiili.Ho capito che esssere gay significa essere attratti sessualmente solo dal proprio sesso.La componente femminile ci può essere in dosi diverse ma ci può anche non  essere.Per cui è un errore reale quello di vedere il gay come l'effeminato :D.

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Omosessuale = chi prova attrazione nei confronti di una persona del suo stesso sesso.

Non vuol dire, nel caso maschile, essere una donna in un corpo da uomo. :)

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Identità di genere e orientamento sessuale possono avere dei punti in comune, ma sono e restano cose diverse. Quello che ho detto non lo rimangio, è vero. Ho visto un certo numero di trans, e si comportano come donne. Invece i gay effeminati che conosco si comportano... beh... come gay effeminati  :)

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Una trans in genere pensa se stessa al femminile, si vede al femminile

e parla agli altri di sè al femminile, a prescindere dal fatto che siano etero

o gay o bisex o belli o brutti.

 

Un gay che schecca assume un comportamento sociale, che può

variare a seconda del contesto in cui si trova. In modo diverso ma

analogo, si comportano quei gay che assumono comportamenti

alternativi di tipo sociale.

 

Un gay effeminato aggiunge al comportamento sociale degli atteggiamenti

e delle azioni corporee riflesse. Entra in ballo il corpo, la corporeità o meglio

le strutture entro cui il corpo viene appropriato e definito.

 

Se prescindiamo per un attimo dal fatto che ai nostri occhi gli effeminati

rappresentano uno stereotipo eteronormativo dell'omosessualità cioè un

simbolo di oppressione rispetto al quale posizionarsi ( e d'altronde ci aiuta

poco perchè la nostra breve storia vede posizioni diverse...) potremmo

anche in questo caso ravvisare molte analogie. Non certo coi trans e le

trans, ma con altri atteggiamenti corporei gay.

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Una trans in genere pensa se stessa al femminile, si vede al femminile

e parla agli altri di sè al femminile, a prescindere dal fatto che siano etero

o gay o bisex o belli o brutti.

 

....darsi al femminile... darsi al maschile...  questo è solo un esercizio grammaticale.  :)

 

su resto Hinzel, non commento, per me dici delle cose anche ragionate, tranne quando erigi un "muro" tra trans e gay...

è che per me, a molti omosessuali fa più "comodo" pensare alle trans come un qualcosa di completamente diverso (...e quindi che non è in "concorrenza") che non come dei fratelli/sorelle che hanno fatto delle scelte più radicali...  

insomma questo è uno dei, purtroppo, tanti casi in cui si preferisce una "comoda bugia" ad un "scomoda realtà". :D

Il problema è che le bugie non funzionane sempre con tutti... magari in un ambiente accademico e politicizzato sì, ma di fronte alla saggezza popolare no. :D

...in ogni trans c'è dentro un po' di gay... e in ogni gay c'è dentro un pezzetto di trans... siamo fratelli/sorelle e le lotte le abbiamo sempre fatte insieme perché c'è qualcosa che ci unisce, la sessualità... e noi lottiamo per essa per una libera sessualità, contro la vergogna, contro la violenza e per libera espressione di se stessi.  :D

...voglio ricordare Sylvia Rivera, demagoga del movimento omofilo nato a New York nel '69 con i moti di Stonewall, il primo Gay Pride della storia dell'umanità. http://it.wikipedia.org/wiki/Sylvia_Rivera  ...leggete la sua storia, dove si può apprendere che sebbene ad essa i gay debbano tantissimo, il movimento gay la tradì dimostrandosi spesso ostico nei contronti di trans, trangender, drag queen, travestiti ed effeminati.  :D

In realtà per me, i movimenti gay non dovrebbero essere così effemminofobici... perché la femminilità fa parte di tutta quanta l'umanità... se anche il maschio più virile ha in se un po' di femmnilità è comunque un fatto positivo... dobbiamo togliere la vergogna dalla femminilità... la femminilità dovrebbe essere un valore, perché al gentilezza, la grazia, la bontà e la generosità sono cose belle ed importantissime  :D  ....la seconda rivoluzione sessuale servirebbe a liberare la femminilità e a donarla, senza che abbiano complessi, a tutti i maschi (gay e non)... così il mondo sarebbe sicuramente migliore.  :)

 

p.s. ...certo che se i gay si vergognano di avere dei lati femminili (sessuali, comportamentali o altro)...   ...certo che se le donne si vergognano delle loro mestruazioni parlandone solo per lamentarsi di esse...  ...certo che se quasi tutte le trans hanno paura di dire che hanno scelto di diventare donne e tirano fuori il discorso che "trans si nasce" o che sono state "costrette" a diventarlo... beh allora vuol dire che siamo messi male, perché vuol dire che la femminilità è ancora sepolta sotto la vergogna.  :D

 

...comunque io conto di sovvertire tutto quanto (nel 2012)...   ...se poi anche il Re Pannolone (Papa Ratzinger) farà outing, allora il mondo nuovo diventerà per forza una realtà  :D        NEW WORLD ORDER Rulez!

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Sissy e se fossi tu ad essere simile ai gay invece che i gay simili alle trans?

 

Poichè rifiuti di pensare a te stessa nei termini consueti:

 

Trans= la vittoria del simbolo sul corpo in nome di una identità

( e non perchè lo dicano i gay, ma perchè lo dicono le trans )

 

E d'altronde tu rifiuti l'idea di identità...o quanto meno la devaluti

a livello motivazionale, psicologico.

 

Non sarà che tu , Sissy, singolarmente considerata, ti sei costruita

in nome del corpo e della sessualità invece che dell'identità?

 

L'evidenza di ciò mi porta a concludere, che sei tu ad avere una

forma mentis gay e non i gay una forma mentis trans, non fosse

altro che per una questione di numeri: tu sei una, gli altri tanti.

 

Quindi nessun muro da parte mia

 

Non ti consento invece di smontare il discorso identitario a mero

esercizio grammaticale, non te lo consento per il rispetto dovuto

alle trans che ci costruiscono sopra una intera vita. E sono la

maggioranza assoluta :)

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Hinzelmann perdonami ma l'obiettivo non dovrebbe essere fare i raggi X alla psiche di Sissy

anche perché credo che non ne abbia proprio bisogno

il punto vero è che tanti distinguo gay-trans lasciano alla fine una sensazione di misoginia

e le sensazioni non sono mai sbagliate e non è che le spegni con un bel ragionamento...

 

ma volendo dire proprio tutto: noto nel mondo gay la diffusa volontà di voler categorizzare all'infinito, creando distinguo su distinguo

questo l'ho notato in molti thread: qui ma anche, ad esempio, sul thread del "mondo orso"

che io ritenevo erroneamente il mondo gay più inclusivo di tutti

e che invece, da quanto leggo su questo forum, mi si rivela ogni giorno di più come una setta esclusivista che richiede una forma di dedizione totale

tipo credere-obbedire-combattere

 

e noto infine che, per fare un esempio concretissimo, esiste una evidente difficoltà delle lesbiche

a postare nella maggior parte delle discussioni di questo forum, che quindi restano appannaggio dei gay (maschi)

lasciando spesso a loro (le ragazze) la sezione apposita

(non saprei se è un "lasciare" o un "chiudersi", ma alla fine questa è solo una sfumatura, conta l'effetto)

 

insomma mi sembra che la varietà e la complessità delle esperienze del mondo "non-etero"

che avrebbero modo da un vero confronto solo di arricchirsi reciprocamente

finiscano in realtà per cercare compulsivamente il simile a sé

 

se poi questa tendenza faccia parte costitutiva dell'essere gay, io non ne ho idea

ma la tendenza esiste e andrebbe riconosciuta

insomma è omo-sessualità ma perchè viene spesso vissuta ed espressa come se fosse una omo-socialità?

 

ecco ora indosso l'elmetto e vado in trincea  :)

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Scusami ma dove la vedi la misoginia nel mio intervento?

 

Io difendo il diritto di Sissy di essere come ritiene di essere

ed il diritto delle altre trans di essere come vogliono e ritengono

di essere. Non è che Sissy sia l'unica trans del forum...

 

Dire che Sissy ha un approccio gay non è mica un fatto negativo

dal mio punto di vista. Peraltro è una analogia...che rovescia il

suo tipico discorso ( i gaya ) entro contorni più realistici. Non

c'è nessuna intrusione psichica...ma dove la vedi? :)

 

Per il resto tutto il mio intervento è un invito ad istituire analogie

anche fra gay e gay effeminati sul tema della corporeità, che peraltro,

di per sè non è un tema sociale, di omosocialità.

 

Ed in effetti io non credo che l'effeminatezza possa essere risolta

sul piano dei ruoli sessuali sociali, essendo sotto il profilo sociale

svantaggiosa a vario titolo.

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come mai spesso tra gay si scherza e si usano appellativi al femminile? Da cosa nasce quest'usanza?

 

frasi tipiche:

 

Quella è proprio una zoccola/shampista/sfranta/passiva/acida ecc.

 

Ma che è sto caldo improvviso? Sarà la menopausa

 

 

a me questo modo di parlare fa sorridere, ma c'è anche chi parla sempre così.. provate ad andare al coming out

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...non preoccuparti Conrad, non ho paura dei raggi X di Hinzel  :D

 

...dunque...

 

allora Hinzel le possibilità sono due:

 

o sono io ad essere "il caso" ...speciale e diversa da tutte le altre trans, perchè sarei una sorta di gay (o meglio gaya) con il corpo di trans (...cosa per'altro che condivido in pieno)....

 

...o sono le altre trans (italiane  ...perchè le straniere che non devono aver a che fare con psichiatrie psicologi la pensano come me) che per paura di non essere autorizzate nella transizione (dagli psicologi/psichiatri) e di non essere riconosciute come donne (dalla società) dipengono se stesse come delle "donne intrappolate in corpo maschile" così come vuole la psichiatria uffciale sessuofobica dello scorso millennio (...che io propongo si soppiantare con le mie teorie), mentendo sulla loro condizione che in realtà è simile alla mia???

 

Ed in effetti io non credo che l'effeminatezza possa essere risolta

sul piano dei ruoli sessuali sociali, essendo sotto il profilo sociale

svantaggiosa a vario titolo.

...e infatti con la seconda rivoluzione sessuale si vuole risolvere questo problema... l'effemmintezza non dovrà mai essere più un problema, una fonte di vergogna, semmai un valore!  :)

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:

...in ogni trans c'è dentro un po' di gay... e in ogni gay c'è dentro un pezzetto di trans...

 

c'è un po' di mela in ogni pera.

la cosa assurda è che frasi del genere uno se le aspetta dal peggior omofobo/transfobo...

 

ma volendo dire proprio tutto: noto nel mondo gay la diffusa volontà di voler categorizzare all'infinito, creando distinguo su distinguo

 

 

ma io sinceramente trovo molto più deleterio l'esatto contrario, chi rifiuta ogni tipo di definizione, perchè si finisce in discorsi buonisti dove tutto è uguale anche se non ha alcuna attinenza con la realtà, come quelli che si struggono per etero (o ragazze nei confronti dei gay) perchè dicono che "nella vita tutto può essere" o anche quei gay che non si accettano e non tollerano la definizione gay/omosessuale. io posso capire che ci sono persone che hanno confusione sul proprio orientamento e sulla propria identità, ma dovrebbero essere casi limite.

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wow ragazzi, che bel discorso!! Mi scuso perché sono stato assente qualche giorno!!!

comunque, a riferirsi a me con aggettivi femminili è stata una persona che forse voleva vedere la mia reazione, boh... Poi ho cominciato a farci caso e l'ho notato sempre di più in giro e anche in TV (lo so che non sarà un bell'esempio, però si vede) e mi è sorta la domanda, perché a me, sinceramente mette a disagio il riferirmi come femminile sempre.. Magari qualche volta ogni tanto l'ho fatto ma non c'entrava assolutamente nulla con l'essere gay, era per tutt'altre ragioni..

 

Comunque grazie delle risposte, siete stati veramente d'aiuto!!  :)

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Sarà che io frequento solo ambienti gay "impegnati", ma la maggior parte dei gay che conosco è assolutamente solidale alle cause trans. All'arcigay rischiamo la bacchettata sulle mani se parliamo di un ftm usando il maschile, per dirne una XD

Non c'è mai stato nessun muro, ci sono analogie fra gay e trans del tutto evidenti, e di sicuro non c'è bisogno di insisterci sopra. Piuttosto ci sono anche delle differenze, e sono enormi. Sono quelle che vanno sottolineate! La cultura popolare ha già assimilato, grazie al pessimo modo in cui è stato affrontata sinora la questione dai media, l'identificazione gay=donna nel corpo di un uomo. Se dobbiamo tornarci sopra è per sfatarla, semmai, altrimenti si fa solo confusione.

Le definizioni e le etichette esistono per un motivo: se io dico "sono gay" la gente deve aver chiaro che io sono un uomo a cui piacciono gli uomini, che il mio pene resta lì e mi piace un sacco; se inizia a pensare che io sono uno che vorrebbe avere il seno e la vagina allora la definizione ha fallito completamente, perché non rispecchia la realtà. Plain and simple.

Quando saremo in una società queer forse rinunceremo a qualunque etichetta, quindi non ci sarà più nemmeno bisogno dei termini "trans" o "gay". Per ora (e per sempre, mi sa) le etichette ci servono, quindi è assolutamente fondamentale che siano usate nel modo più corretto e rigoroso.

 

Tornando più precisamente sul topic, personalmente io sono infastidito dall'uso del femminile per riferirsi a sé stessi che molti omosessuali hanno. Molti miei amici lo fanno come posa, pur essendo tutti gay e senza sfumature trans. E' chiaro che nessuno di loro rinuncerebbe al proprio pene, quindi è assodato che si tratta di un uso improprio per loro non meno che per me. La differenza è che io non ritengo di dover "provocare", oppure rafforzare la mia identità gay esagerando il mio lato femminile. Se parlo con un omofobo sarà già abbastanza "provocato" dal fatto che mi mostri così come sono, mentre se parlo con una persona sana voglio che se ne faccia un'idea realistica. Quindi non simulo atteggiamenti non miei. Anche questo è molto semplice :)

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