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Cosa pensate di chi non legge?


Sweet

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Tendo a non giudicare chi non legge, avrà le sue ragioni quindi...

Non sopporto invece quelle persone che leggono e se ne vantano, come se fossero gli ultimi supe rstiti di una civiltà in estinzione, quelli che leggono solo i libri "giusti" e disprezzano le letture altrui, davvero insopportabili...(Novgorod, come ti capisco!  ;))

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Guest Irish Dragon

Non giudico chi legge.

Semplicemente non lo capisco, perché è un pò come l'essere indifferenti nei confronti della musica, dei film, dell'arte in generale... sono esperienze che ti arricchiscono in tanti modi, ma alla fine rimane una scelta personale... (e d'altronde va detto che se nessuno ti abitua a leggere un libro o non ti incuriosisce, devi solo contare sulla spinta personale)

Chi mi rende davvero perplessa, è chi non legge e se ne vanta anche! Ma come si fa a vantarsi del proprio non leggere? A volte queste persone arrivano a prendere per i fondelli chi legge o chi parla di lettura... è un millantare la propria ignoranza in merito, per giunta reputandosi furbi... mah.

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Concordo con Anubis.

 

In qualche modo: tra aver letto pochi libri importanti e non aver letto affatto, è meglio la seconda.

 

Niente è più odioso dell'One Book Man che "legge" il mondo citando la sua "Bibbia" (anche senza virgolette) in ogni momento.

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Guest Irish Dragon

Dipende Almadel, qualcuno che evita di citarti libri su libri, alla fine lo trovi.

Meglio arricchire sé stessi ed evitare al prossimo il giudizio gratuito, sempre meglio il male minore.

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Sinceramente vedo la lettura come un passatempo che mi è sempre piaciuto e libri ne ho divorati a centinaia ormai. Non son d'accordo con Almadel, sono poche le persone che si "vantano" di leggere. Meglio comunque leggere poco che non leggere affatto.

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Uhm...

Credo di non essermi spiegato.

 

Intendevo dire che "aver letto un solo libro e farselo bastare" è un'abitudine alquanto spiacevole.

Ci si fa condizionare troppo da quello e non si riesce ad avere una visione ampia e orizzontale della realtà; e forse a questo punto era meglio non averne letto nessuno.

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Però il processo è reversibile in due modi. Primo un'autore ti influenza tanto da associare sempre a lui alcuni elementi, per esempio a me piacciono molto i robot di Asimov e se penso a un robot o a un cervello positronico anche involontariamente penso ai SUOI robot. Inoltre appunto per collegarmi io conosco alcuni, diciamo, "Dotti" che conoscono a memoria parecchie opere di una certa possanza, che tutto ciò che dici lo riconducono a libri loro cari. Questa la chiami fantasia?

 

Be certo poi ci sono vari casi comunque in genere chi legge ha molta immagginazione, cioè fantasia infatti la lettura stimola

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  • 4 weeks later...
Guest Trisketto87

A volte non si ha tempo di leggere e probabilmente la maggiorparte della gente che non legge o legge poco è troppo impegnata anche per entrare in libreria e comprare un libro. C'è chi non lo fa semplicemtne perchè predilige altri hobby...perchè giudicarlo? Certo non sanno cosa si perdono! Leggere è davvero un piccolo spazio vitale senza il quale sarebbe impossibile vivere (per me)!

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Io non penso nulla in particolare, se non che non hanno questo passatempo.

 

A me piace leggere e leggo tantissimo, non solo libri, ma anche fumetti, giornali, settimanali, quotidiani vecchi di mesi, o le pagine che trovo che ne so? sul fondo dei cassetti.

Leggo gli ingredienti di quasi tutti i prodotti che compro, le note e le cose "asteriscate" nei volantini pubblicitari, le istruzioni per l'uso di medicine, radiosveglie, cellulari, televisori, lavatrici e frigoriferi, padelle antiaderenti, i ringraziamenti e i credits dei dischi, dei dvd, i copyrights di tutto quello che mi passa sottomano.

 

Ma se c'è qualcuno che invece non legge, be', sticazzi. :asd:

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Beh se uno non legge il contratto prima di firmarlo lo giudico un idiota  :D

 

A parte gli scherzi, credo che il fatto di non leggere libri non sia una discriminante, nel senso che oggi esistono tanti figuri che pubblicano libri, per cui  se uno mi dovesse dire che ha letto i seguenti libri

 

"L'italia che ho in mente"

"Da mussolini a berlusconi"

 

o altri libri sui generis, mi chiederei seriamente se leggerli abbia accresciuto in qualche modo la propria cultura.  Apro una parentesi dicendo che ultimamente si sono dati a scrivere cani e porci, tra calciatori e politici, quindi credo che la discrimante sarebbe anche il tipo di libro.

 

Certo, anche io strabuzzerei gli occhi qualora sentissi una persona vantarsi del fatto di non aver letto nemmeno un libro, perche' leggendo si puo` apprendere una visione diversa dalla propria e magari criticarla col proprio punto di vista. Da un libro puo` scatenarsi una sfida linguistica e il piacere di accorgersi che si puo` sempre imparare di piu`  anche in fatto di vocaboli.

 

Pensate che colpo a pronunciare certe frasi "M'accorgo d'inabissarmi nel piu` turpe deliquio"  :asd:

 

Il libro e` un mezzo per accrescere la propria cultura e credo che essa vada ostentata e diffusa anche per  via orale [ :) ], perche'  da lettore amo condividerla con altri.

[comunismo culturale  :D ]

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Sì, a volte mi è capitato di leggere in internet profili di gente che si vantava di non aver mai letto un libro. Non giudico e non ho nessun tipo di pregiudizio, ma credo che se dovessi uscire con loro una sera, avrei ben poco di cui parlare...

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Guest Trisketto87

Ma la cultura non è data solamente dai libri...esiste anche la cultura musicale, sui film, sull'arte!Non tutto si impara dai libri e sopratutto non è necessario parlare sempre e solo di libri..quindi non capisco perchè rainbow dice che non avrebbe argomenti con chi non legge!Anche a me piace leggere un casino, e probabilmente stare con una persona che non legge non mi permetterebbe di poterne parlare...però...esistono tanti altri interessi!

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Ma la cultura non è data solamente dai libri...esiste anche la cultura musicale, sui film, sull'arte!Non tutto si impara dai libri e sopratutto non è necessario parlare sempre e solo di libri..quindi non capisco perchè rainbow dice che non avrebbe argomenti con chi non legge!Anche a me piace leggere un casino, e probabilmente stare con una persona che non legge non mi permetterebbe di poterne parlare...però...esistono tanti altri interessi!

 

Trisketto, tu conosci persone che non hanno mai letto un libro e che hanno una vasta cultura musicale, cinematografica o artistica?

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Io rimango fedele alla mia linea, e concordo con Trisketto che con chi non legge si può parlare d'altro.

Ma anche Rainbow non ha tutti i torti: è vero che chi non ama leggere molto spesso non ha interesse nemmeno per la musica, il cinema, l'arte in senso culturale (ci puoi parlare dell'ultimo film visto, ma non in generale sul cinema di quel regista o fare un discorso più ampio su problematica/influenze/regia ecc.).

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Guest Trisketto87

Si rainbow ne conosco parecchi!A volte si deve anche avere una particolare inclinazione alla lettura...Talvolta è una questione di abitudine, io ad esempio ho iniziato che ero bimbo!

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Si rainbow ne conosco parecchi!

 

E se queste persone non hanno mai letto nemmeno un libro in vita loro, mi spieghi dove hanno attinto per possedere una vasta cultura musicale, cinematografica e artistica?

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Guest Trisketto87

Ascoltando musica, guardando film, discutendo con più persone!!!!!Molto della cultura personale lo dobbiamo alla vita di tutti i giorni, alle persone con cui ci confrontiamo....

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Guest Trisketto87

Vorrei prendere come esempio tanti vecchietti...

Conosco moltissime persone anziane che non hanno mai letto un libro, che a malappena hanno la 5 elementare. Eppure sono di un saggio sconcertante!Probabilmente se chiedo loro di parlarmi della storia dei greci non sanno rispondermi, la loro è una cultura più...pratica, della vita di tutti i giorni ed alcuni parlano un italiano impeccabile!Anche per me è importantissimo leggere!Ma non mi permetto di dire che chi non legge è un ignorante...perchè è una minch°°°°!!

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Fino a qualche anno fa anche io non ero un accanito lettore. Forse perché, stupidamente, credevo che la cultura si basasse solamente sullo studio scolastico e che leggere dei libri, oltre che ad essere noioso, non servisse a niente in particolare.

Ora sono decisamente cambiato e cerco di leggere il più possibile. La lettura migliora il nostro lessico, la nostra grammatica e ci arricchisce. Le storie narrate nei romanzi oppure le argomentazioni di un qualsiasi saggio ci insegnano sempre qualcosa.

 

Non ho dei pregiudizi nei confronti di chi non legge. Questo non determina assolutamente la bellezza interiore di alcuna persona. Magari queste persone saranno carenti da un punto di vista puramente letterario-culturale, ma non è detto che non compensino altrove.

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E la lettura come passione, Alberto?

 

Io apprezzo molto il discorso che fai in merito alla tua maturazione, ma dalle tue parole la lettura appare come un'attività strumentale al migliorarsi.

 

Il che è indiscutibilmente vero, solo che - per quel che vivo io stesso e che osservo negli altri - leggere è una autentica PASSIONE, nel senso di desiderio irrazionale, di attività che compi perché ti trasmette piacere autentico.

 

C'è chi non legge perché in qualche modo è una persona povera di idee che vive in una sorta di delibrata ignoranza. Ma c'è chi legge il minimo indispensabile per studio o informazione e poi la cosa rimane lì, perché non prova quell'amore che provo io verso il libro e i mondi che mi si schiudono mentre leggo. Queste ultime persone non mi sento di biasimarle, al limite le compatisco così come altri compatiscono me perché non apprezzo la sublimità dell'andare allo stadio la Domenica.

 

Dunque, Alberto: sei diventato un lettore metodico o un lettore fanatico?

 

:D

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Guest Trisketto87

La lettura dei libri diventa una vera e propria passione.

Non credo lo si faccia con lo scopo di arricchire la propria grammatica o ampliare il proprio lessico, quelle sono delle conseguenze. amare la lettura significa essere felice quando si ha un nuovo libro, avere voglia di aprirlo subito per conoscerne subito il significato!!Avere sete di conoscenza!! Moltissima gente si avvicina al mondo dei libri con il tempo, spesso per una maturità che lo richiede che da 15enni nn si ha.

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Conosco moltissime persone anziane che non hanno mai letto un libro, che a malappena hanno la 5 elementare. Eppure sono di un saggio sconcertante!Probabilmente se chiedo loro di parlarmi della storia dei greci non sanno rispondermi, la loro è una cultura più...pratica, della vita di tutti i giorni ed alcuni parlano un italiano impeccabile!

 

Guarda che parlavamo di cultura musicale, cinematografica ed artistica... Te lo ricordi? Sono state parole tue.

Che cosa c'entra la saggezza? E l'italiano impeccabile? Prova a chiedere ai tuoi vecchietti di parlarti dell'Eugenio Oneghin di Čaikovskij, oppure di Elephant di Gus Van Sant, o magari l'ultimo astrattismo della Composizione X di Wassily Kandinskij...

Non sto sminuendo la cultura popolare degli anziani analfabeti (quindi non strumentalizzate le mie parole).

Però non cerchiamo di dimostrare cose assurde come il fatto che uno possa essere davvero colto senza aver mai aperto un libro (nemmeno per sbaglio).

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Vero.

Io leggevo molto prima.

Ora ho meno tempo ma ho una curiositas libresca assoluta.

Accetto qualsiasi consiglio se inerente ai libri.

Conto di riprendere in grande spolvero la mia attività di lettore che, oggi, è viva ma molto scaglionata nel tempo...§

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E la lettura come passione, Alberto? ...

 

Posso dirti che sono tutto fuorché metodico. E' vero, la lettura non è mai stata una mia passione, ma credo che non sia mai troppo tardi per cominciarne una. Non leggo solamente per imparare poi a scrivere, naturalmente. Leggo perchè mi piace. Credo sia un viaggio molto lungo verso un fanatismo letterario, però sono sulla buona strada. Mi pento di non aver letto in passato, ed ora sto tentando di rifarmi di tutti gli errori commessi.

 

Credo potrei diventare un lettore fanatico col tempo!  :cry:

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Guest Trisketto87

Guarda che parlavamo di cultura musicale, cinematografica ed artistica... Te lo ricordi? Sono state parole tue.

Che cosa c'entra la saggezza? E l'italiano impeccabile? Prova a chiedere ai tuoi vecchietti di parlarti dell'Eugenio Oneghin di Čaikovskij, oppure di Elephant di Gus Van Sant, o magari l'ultimo astrattismo della Composizione X di Wassily Kandinskij...

Non sto sminuendo la cultura popolare degli anziani analfabeti (quindi non strumentalizzate le mie parole).

Però non cerchiamo di dimostrare cose assurde come il fatto che uno possa essere davvero colto senza aver mai aperto un libro (nemmeno per sbaglio).

 

La cultura si muove anche per via verbale...Non sta a me ricordarti cosa ne pensava Socrate dei libri ad esempio. La cultura si costituisce con il tempo...spesso è data esclusivamente dal contesto in cui si vive e dalla famiglia. io devo gran parte della mia cultura alla mia famiglia, ai discorsi fatti a cena, alle chiacchiere con mia madre. I libri mi hanno aiutato ad approfondire le più disparate tematiche, e ripeto SONO IMPORTANTISSIMI. Ma c'è chi non può essere definito ignorante solo perchè non ha tempo o voglia di leggere un libro. Ci sono persone che per loro fortuna sono in grado di recepire e salvare nella memoria della loro mente più velocemente di altri, acchiappando un pò di tutto da quel che guardano in tv o sentono dire da professori ed amici. La cultura per me è generata da una serie di cose, ad esempio di biologia non ho mai letto un libro!!Eppure te ne saprei parlare molto bene!!Probabilmente per i vari documentari che ho guardato!Non per i libri che non ho letto!

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L'esempio su Socrate di Trisketto rischia di svellere alla radice tutti i pregiudizi nei confronti di chi non legge e di chi si vanta di non leggere.

 

C'è da notare una cosa interessante, però: per i filosofi antichi consideravano la letteratura nopn diversamente da come gli intellettuali vedono internet adesso.

Un rapporto di amore-odio nei confronti di un mezzo che non è "tradizionale".

 

L'amore per il libro nasce tardi; con i Regni Ellenistici (quelli fondati da Alessandro Magno)e principalmente con quello d'Egitto (gli Egiziani, a differenza dei Greci, avevano un rapporto antico e sacro con la scrittura).

Ad Alessandria d'Egitto nasce la Biblioteca e con essa la Letteratura diventa la fonte principale di Conoscenza.

 

"Fissare" le conoscenze per i Greci era quasi un tabù. Il Mito, per mantenersi vivo, doveva crescere, modificarsi, acquisire nuove forme, nuovi modi di espressione. Quindi il Mito doveva rimanere orale. Se il Mito si fissa, muore: diventa vecchio nel linguaggio e nello stile e non riesce più a parlare con la forza di un tempo (le stesse opere di Omero vengono codificate solo dagli Alessandrini).

 

Con l'affermazione della Letteratura, ad Alessandria, muore il Mito e nasce il Romanzo. Con la codificazione delle opere aristoteliche la filosofia si incrina e viene via via sostituita dalla "storia della filosofia". L'intellettuale smette lentamente di essere il "saggio" e diventa sempre di più lo "erudito".

 

Questa tendenza sarà "ufficializzata" con la nascita della stampa.

Da quel momento in poi non si potrà più tornare indietro.

 

Adesso sembra possibile esercitare le proprie attività intellettuali attraverso altri mezzi, che non implicano la presenza di un libro: la riproducibilità del teatro (soprattutto nella sua forma cinematografica) e della musica, rende più fruibili quelle forme d'arte di cui inizialmente il libro non era che un surrogato (si leggeva Omero o Euripide, perchè non si aveva modo di vederli recitati).

 

Un ultimo appunto sul mezzo che stiamo usando ora.

Il Forum riesce a mettere insieme tre piaceri intellettuali fino ad oggi irrimediabilmente scissi: la lettura, la scrittura e il dialogo.

Improvvisamente (e potenzialmente) il Mito, che ha bisogno di non essere fissato; la Filosofia, che necessita di una forma dialogica e la Cultura; per la quale è indispensabile l'apprendimento; diventano nuovamente disponibili. 

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Io non leggo e quindi non penso nulla, poi bisogna vedere per leggere cosa si intende, anche mia zia legge, ma legge libri come Armony che non servono a nulla, mentre i miei genitori leggono libri più seri, gialli, classici ecc ecc. Io leggo solo riviste di auto e computer, qualche volta ho letto qualche libro ma non mi appassionano, invece guardo molti film anche impegnati e storici, perchè a me piace la storia e la politica. Ci sono molti modi di apprendere, e ci sono anche molti argomenti di cui parlare, per esempio a me mi diverte di più un ragazzo che parla di videogiochi, vestiti, macchine di uno che mi annoia con discorsi sul teatro, opera ecc ecc

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La cultura si muove anche per via verbale...Non sta a me ricordarti cosa ne pensava Socrate dei libri ad esempio.

 

E di fronte al nome di Socrate non posso più replicare. Mi arrendo!  :D

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Globetrotter73

Naturalmente non bisogna mai giudicare nessuno per le proprie preferenze...quindi anche chi non ama leggere e´liberissimo di non farlo...

 

...pero, mi prendo la liberta di aggiungere che: si perde un grande piacere!! :-)

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