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HIV: un po' di chiarezza antipanico


Dark_Ansem

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Azzeriamo tutto e partiamo da un semplice presupposto:

Si chiede prima del rapporto se la persona è sieropositiva... questa ha solo due risposte: Sì o no

 

In questo caso davanti ad una domanda precisa non si può rispondere: Sono fatti miei...  :muro:

 

Come la mettiamo?

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cambiapelle

Giuro che di tutti gli amanti che ho e che ho avuto nessuno si e'mai sognato di farmi una domanda cosi' squallida. Scapperei a gambe levate se una persona fosse tanto idiota. Io ho detto della mia sieropositività solo ai miei fidanzati e i

miei amici. Per fortuna sono tutte persone molto molto intelligenti . 

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Domanda squallida? Persona idiota? Ma sì, buttiamo alle ortiche la prevenzione (ed anche questa è prevenzione) per non urtare i sentimenti del nostro incontro occasionale e fugace in nome del fatto che l'Aids non è più un male incontrollabile ma ci si può convivere in molti casi.

 

Un rapporto protetto non lo è mai del tutto, un preservativo non è indistruttibile quindi non mi stancherò mai di dirlo: nei rapporti occasionali chiedete, chiedete e chiedete senza avere paura di apparire dei mostri. Aids, epatite, ulcera molle e via dicendo sono in agguato. Siate chiari e pretendete informazioni sullo stato di salute, dato che è meglio essere impauriti e salvi che spavaldi ed infettati.

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Cambiapelle, non è una domanda squallida, né tanto meno idiota: rientra nell'autoprotezione, che tu stesso ritieni debba

essere a carico di ciascuno. Se te la rivolgesse qualcuno, tu dovresti rispondere la verità, come del resto tutti sono tenuti

a fare per ogni sorta di mst.

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cambiapelle

Se avessi la varicella i un epatite questa discussione non avrebbe mai avuto luogo. Per fortuna ho sempre avuto amanti che mai mi hanno chiesto una cosa del genere così come nemmeno io

mi sogno di chiedere cose personali ad un estraneo. Se decido di correre un minimo rischio ( il preservativo ferma al 100 per 100 l HIV se non si rompe) e mi infetto nuovamente con un altro ceppo diverso dal mio e' un mio problema . Comunque la maggior parte della gente in questo forum parla ma non sa minimamente quello che passa per la testa di un sieropositivo.. E spero veramente non lo sappiate mai. La vostra mancanza di tatto mi sbalordisce . Non mettersi nei panni degli altri e' una grande mancanza. Non giudicate mai prima di sapere le cose .. Sparare sentenze alla cazzo non porta giovamento a nessuno

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Se avessi la varicella i un epatite questa discussione non avrebbe mai avuto luogo. Per fortuna ho sempre avuto amanti che mai mi hanno chiesto una cosa del genere così come nemmeno io

mi sogno di chiedere cose personali ad un estraneo. Se decido di correre un minimo rischio ( il preservativo ferma al 100 per 100 l HIV se non si rompe) e mi infetto nuovamente con un altro ceppo diverso dal mio e' un mio problema . Comunque la maggior parte della gente in questo forum parla ma non sa minimamente quello che passa per la testa di un sieropositivo.. E spero veramente non lo sappiate mai. La vostra mancanza di tatto mi sbalordisce . Non mettersi nei panni degli altri e' una grande mancanza. Non giudicate mai prima di sapere le cose .. Sparare sentenze alla cazzo non porta giovamento a nessuno

Hai ragione prima di leggere quello che hai scritto non sapevo cosa passasse per la testa di un sieropositivo.

Ora saprò come comportarmi con le persone... non aggiungo altro.

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cambiapelle

Mi spiace ma a tutti quelli che sparano sentenze dico di farsi i cazzacci propri. Ognuno ha la sua storia e le sue idee . Odio l invadenza di pensiero e ringrazio le persone sane di mente che mi hanno contattato in privato.. Chiedere e' lecito, sentenziare per un idea diversa e' vile. Odio il perbenismo.la discussione per me finisce qua. Non ho altro da aggiungere se non ripetermi. Ma non ne vale la pena.

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Devo dire una cosa

che ho già scritto spesso.

 

L'assurda giurisprudenza che vuole sia responsabile

il sieropositivo che non informi il partner

è UNA DELLE CAUSE dell'epidemia

e coloro che la sostengono sono corresponsabili.

 

Se io dopodomani avessi un'orgia

e domani avessi il test sull'HIV

- sapendo che sarei penalmente perseguibile

se non rivelassi il mio stato sierologico -

state certi che non mi farei alcun test

e aspetterei l'AIDS conclamato.

 

Se non lo so, non sono responsabile, giusto?

Bene. Allora a che scopo dovrei scoprirlo?

 

Voi questo non lo capite e mi dispiace;

ma se vogliamo sconfiggere il virus

è fondamentale fare in modo che tutti si testino

e che tutti si comportino come se tutti fossero sieropositivi

a prescindere da quello che si dichiara.

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Se non lo so, non sono responsabile, giusto?

Bene. Allora a che scopo dovrei scoprirlo?

 

 

Soprattutto per te stesso. Per non cadere nella patologia conclamata. A meno che tu non sia un aspirante suicida dalla vena particolarmente masochistica . Quindi se sei nel dubbio di una positività rinunci a quell'orgia e ne farai un'altra quando sarai sicuro di essere pulito. E se non lo sarai, lì spetta alla propria coscienza arrivare dove magari gli altri non ci arrivano e sapersi fermare.

 

Comunque il fatto di testarsi tutti potrebbe invece avere l'effetto di spingere ad un'attività sessuale più frenetica anche chi, per timori legati alle malattie, vi rinunciava. Peccato che il test non sia un fattore protettivo in quanto come ben sappiamo il periodo finestra è sempre in agguato; si rischierebbe quindi di avere un effetto boomerang con un aumento paradosso dell'infezione a zolle demografiche improvvise.

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esatto: il periodo finestra (3 mesi, non più 6)

questo pericoloso tempo in cui uno non è diagnosticabile, e causa, a mio parere, primaria della maggioranza delle infezioni. ad ogni inizio di nuova storia seria i partner dovrebbero, secondo me, fare entrambi il test. ma sia chiaro, non per demonizzare l'HIV (tante altre MST erano mortali e sono state curate, vedi la sifilide, che mieteva più vittime dell'omofobia ed oggi si cura con le pillole, ma non ha di certo impedito alla gente di fare sesso): è un atto di responsabilità e di amore verso il tuo prossimo.

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I controlli dovrebbero essere una routine

 

Poi certo se ci si fidanza ci si può andare insieme, mi pare una

bella cosa da condividere. L'essenziale è che si continui a fare

sesso protetto anche dopo fidanzati, o comunque a non usare

un doppio standard dissennato: protezione totale vs nessuna

protezione ( perchè la storia è "seria"... )

 

Alle domande si dovrebbe rispondere la verità, d'altronde non

rispondere equivale ad una risposta, quindi se chiedono è meglio

dire...e mentire sarebbe sicuramente disonesto.

 

Tuttavia se vi rispondono "sono sieropositivo", voi che domandate che fate?

Rifiutate il rapporto protetto?

 

Se tutti facessero così i sieropositivi sarebbero discriminati

e state sicuri che nel giro di poco sarebbero costretti a mentire

pena astinenza sessuale.Chiedere quindi diventerebbe inutile.

 

Poi c'è il periodo finestra, poi c'è il fatto che se non faccio i controlli

semplicemente rispondo che sono sieronegativo perchè non ho voluto

sapere la verità, o ho sottovalutato il rischio di certi miei comportamenti.

Ed anche se sono responsabile ed irreprensibile bisogna vedere quale è la

frequenza dei miei rapporti sessuali etc. etc.

 

Ma prima di tutto ciò rimane l'interrogativo: cosa fate se vi rispondono

"sono sieropositivo?"

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Hinzelmann, non ci sono tante possibilità.

 

Se uno lo chiede,

significa che non intende avere rapporti

nel caso di una risposta affermativa

oppure usa precauzioni solo coi positivi dichiarati.

 

Entrambi i casi sono trappole.

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cambiapelle

I miei due fidanzati sapevano, ovvio .. Ma se dovessi andare in giro a dire a tutti i miei amanti che sono siero+ tantovsle amarre con un bollino in fronte !! La vera minaccia non e' la gente che la pensa come Mr ( il 90 % dei sero+ o con altre mslattie) ma chi non fa mai il test perché si sentono inconsciamente sicuri solo perché. Vivono una relaIone stabile ... Ecco : questa gente qua e' il vero pericolo. Perché se tutti noi facessimo regolarmente il test ecco che tenere a bada il virus e' una passeggiata e il contagio sarebbe molto molto raro ( una persona in terapia con carica irrilevante ha una percentuale quasi nulla di infettare.) il pericolo, mi ripeto, e' chi e' sicuro di fare tutte ld cose in regola.... Ma voglio vedere voi che criticate tanto se vi proteggete anche col vostro partner...

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Il senso del mio intervento era : intanto iniziate a prendervi la responsabilità di rispondere

alla mia domanda. Cioè di completare il vostro discorso lasciato a metà. Volete domandare?

Beh diteci cosa succede dopo...

 

Voglio dire che supponendo che per molti si tratti di una situazione del tutto astratta, secondo

me buttano la prima risposta ( quella che gli sembra la più comoda ) non essendo sieropositivi.

Devono completare la frase, per essere educati alla responsabilità.

 

Mi pare che su questo forum ci sia una discreta percentuale di ragazzi fidanzati che non usano

il preservativo col partner e poi presuppongono di avere storie serie con fidanzati monogami

etc. etc. anche questa è una trappola determinata dal fatto che si sceglie la parte "comoda" della

risposta.

 

Poi sul piano della comprensione razionale del problema non è che ci siano in effetti

tante possibilità, ma loro secondo me al problema generale non ci arrivano, interrompono

prima la risposta.

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In questo topic ci sono due questioni che vanno distinte altrimenti si rischia di creare

continuamente equivoci. Una è la domanda circa la protezione (come ci si protegge?

quale atteggiamento assumere per proteggersi e proteggere?).

L'altra è la domanda circa la responsabilità. Astrattamente, sono due questioni diverse,

se non separate. Nella realtà dei fatti, poiché la gente non si protegge, sono strettamente

connesse. Tuttavia nel discorso che si fa in un topic bisogna comunque aver chiaro che

sono due questioni distinte.

 

La regola aurea è che bisogna sempre comportarsi come se « io e te »fossimo

entrambi sieropositivi, perché solo questa impostazione genera:

1. protezione

2. responsabilità.

 

La domanda all'altro la fanno in genere i giovani e i giovanissimi. E' resa inutile dalla regola aurea,

ma serve comunque per osservare le reazioni dell'altro, vedere come si comporta, se è

disposto a parlare, e che cosa dice. Cose importanti per avere informazioni su una persona,

conoscerla, importanti soprattutto in vista di una frequentazione.

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giovane12345

esiste per caso uno studio scientifico sul rischio di trasmissibilità dell'HIV o di altre malattie attraverso il sex orale??? personalmente so che è a bassissimo rischio e quindi preferisco accettare il rischio però goodermi il rapporto ... come la pensate voi?

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il rischio è molto basso. ma se hai tagli in bocca o labbra il rischio si alza.. conta che lo sperma va a finire nella ferita aperta e li il rischio c'è..

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cambiapelle

Non ci sono prove di trasmissione del virus HIV tramite il sesso orale. Purtroppo statistiche del gemere non ce ne sono. Gli esperti pero' sostengono che il rischio e' quasi nullo se non si hanno contatti con lo sperma. Per la trasmissione infatti ci deve essere un fluido infetto ( sangue , sperma) e un passaggio ( ferita aperta) un consiglio che posso dare a chi non si sente di usare precauzioni per il sesso orale ( la maggioranza delle persone visto il gusto disgustoso del profilattico) e' di evitare di farlo se in bocca ci sono delle ferite e comunque di non lavarsi i denti subito prima di fare il pompino. Con queste piccole accortezze si abbassa ancora più la probabilità che, come già detto , e' quasi nulla.

 

Da notare solo che quasi nulla non vuol dire nulla al 100 per 100. Insomma , come detto più volte chi non vuole correre nessun rischio ( anche i preservativi anche se molto raramente si rompono) l unica soluzione e' non fare mai sesso

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  • 2 weeks later...

comunque è vero. c'è proprio la tendenza oggi a demonizzare l'HIV, come in Manzoni c'erano gli untori e prima ancora i lebbrosi con la campanella. solo che qui si discrimina in una categoria già discriminata di suo...

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Silver Reflex

esiste per caso uno studio scientifico sul rischio di trasmissibilità dell'HIV o di altre malattie attraverso il sex orale??? personalmente so che è a bassissimo rischio e quindi preferisco accettare il rischio però goodermi il rapporto ... come la pensate voi?

 

Il rischio è basso ma comunque esistente.

Se sono presenti tagli, herpes o vari tipi di alterazioni patologiche (temporanee e non) il rischio di trasmissione aumenta, perché il contatto diretto fra fluidi corporei diventa più probabile.

 

Detto questo, ognuno è libero di fare le proprie scelte; l'importante è essere coscienti dei rischi e di essere sempre onesti con il nostro partner così da dare anche a lui/lei la stessa possibilità di scelta che abbiamo noi.

 

Fra l'altro è vero che oggi l'HIV, se tenuta sottocontrollo, non è più mortale... ma resta ancora uno dei più gravi problemi di salute che si possa riscontrare in quanto non curabile ed in quanto soggetta ad un elenco infinito di complicanze. (complicanze che possono attivarsi anche con un banale raffreddore)

La cosa peggiore che si possa fare è autoconvincersi che sia impossibile che capiti proprio a noi di riscontrarla

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  • 11 months later...

vero. il che è ridicolo... meglio il preservativo. chi vuole giocare deve rischiare.

 

 

Mi chiedo: Voi il preservativo lo usate fin dai preliminari? io l'ho sempre usato nel momento in cui si veniva "al sodo", ma dopo la faccenda dei condilomi inizio a pensare che anche il semplice "farselo appoggiare" [volgarissimo!piange.gifpiange.gif] o i vari strusciamenti che interessino la zona possano costituire un rischio (rilevante, intendo, perchè altrimenti anche attraversare la strada può costituire un rischio)

 

 

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Thelema 93

@conrad

Parlavi di teorie alternative a quella virale, riguardo alle cause dell'hiv. Ti va di parlarne?

 

@cambiapelle

Io penso che il vero problema dell'Hiv non stia tanto nella mortalità, ma nel come essa condizioni la vita sessuale dei contagiati. Essendo una malattia cronica, se contraggo l'Hiv non posso pensare di avere una vita sessuale senza mettere a rischio (per basso che sia) la salute altrui, e non posso tantomeno pensare di avere determinati comportamenti; comportamenti che, è vero, non avrei in ogni caso per paura di rischiare di mio ma, non raccontiamoci balle, è ben diversa la situazione. E proprio qui è insita anche la pericolosità dell'Hiv, perché in molti piuttosto di andare a farsi il test, che significherebbe assumersi un grosso bagaglio di responsabilità e scelte non di poco conto (meglio essere corretti e dirlo ai miei partners oppure rischiare l'astinenza?), preferiscono fare finta che la malattia non esista, seguendo il ragionamento "meglio morto che castrato".

 

Non metto in dubbio che questo modo di ragionare sia deleterio e stupido ma penso che sia così, e che proprio a causa di questo modo di pensare la malattia non è stata ancora debellata.

 

Detto questo, personalmente penso che sia giusto da parte di chi ha contratto l'hiv mettere al corrente i propri partners della cosa.

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@Cambiapelle:

provo a ragionare un poco sulla cosa, anche se potrei finire col dire una marea di vaccate o cumuli di banalità

 

-credo che tu non abbia torto nel non dichiarare il tuo stato sierologico ( a meno che ovviamente non te lo chiedano prima del rapporto perchè mentire su certe cose è piuttosto turpe) visto che, data la cultura del terrore che si è sviluppata sul tema, la cosa significherebbe per te una condanna all'astinenza....

credo che ben poche persone si fiderebbero ad avere un rapporto sessuale, anche se protetto, con un sieropositivo, perchè la paura irrazionale sarebbe più forte di qualunque pensiero ragionevole, perlomeno nel nostro paese, perchè non c'è informazione e l'ignoranza di fondo che ne deriva lascia spazio ai timori ingiustificati (il preservativo, se utilizzato correttamente, ha probabilità prossime allo zero di rompersi, giusto? quindi usando il preservativo il problema della sieropositività non sussiste, no?)

 

-Accettando questo fatto, è chiaro che il sieropositivo, che non mente ma nemmeno sbandiera il suo stato per difendersi dal pregiudizio, ha un enorme responsabilità: Quella di farsi garante, sempre e comunque, della salute dell'inconsapevole partner, perchè lui lo sa, di avere la malattia e questa non è cosa da poco....

In quest'ottica il sieropositivo dovrebbe imporre sempre e comunque il preservativo, (anche a costo di dover rinunciare alla laida occasione) di quelli fatti per il sesso anale che sembrano di cuoio e non la versione "cellophane"(tra l'altro mi pare sia consigliato l'uso abbondante di lubrificante come ulteriore precauzione per la rottura); la cosa è meno chiara per la fellatio: forse che nel dubbio che il partner abbia delle ulcere in bocca o tagli sia bene usare il preservativp anche in questo caso?

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cambiapelle

l anno scorso questo topic mi fece veramente incazzare. oggi invece capisco che la maggior parte delle persone che mi hanno dato contro sono semplicemente delle persone senza strumenti per comprendere le cose.

voglio abbandonare questo forum , le persone sono troppo giovani e io non ho nulla piu da dire. sono stato attivo qui dentro per molti anni e ormai non lo riconosco piu quindi mi faccio da parte ( d'altronde e' un bel Po che non scrivevo)

saluto qui tutte le persone che mi hanno contattato , tutti quelli che hanno avuto il coraggio di conoscermi e tutte quelle persone che hanno scritto sul mio diario.

mi rendo conto che questo forum non fa per me . il finto perbenismo, le condanne campate in aria ... no ragazzi non ci siamo. o forse sono io che non ho piu l ETA ' per un forum di ragazzini.

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Non so se debba ritenermi offeso dal post.

eppure credevo di averti appena sostenuto......gha.gifgha.gif

 

PS: Forse Conrad si riferisce alle affermazioni di alcuni membri della comunità scientifica (che tra l'altro, se assomigliano tutti a l'autore di "Ballando nudi nel campo della mente", l'inventore della PCR il cui nome non ricordo e che tra loro è uno dei più convinti sostenitori, non mi convincono molto...) i quali insinuano che non vi sia nessuna vera correlazione tra AIDS ed HIV virus, per cui la conclusione molto riduttiva che un lettore distratto come me può trarne è: spesso ciò che nuoce dell'HIV è la cura.

 

La mia conoscenza sulla questione è frammentaria e superficiale. La posto sperando che qualcuno più informato di me possa smentire il probabile cumulo di fesserie che ho scritto, spinto dalla provocazione, e renda noi tutti partecipi di un informazione più seria.

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  • 1 month later...

Io non penso che si debba essere "razzisti" con i sieropositivi ma arrivare a dire che ci sono malattie ben peggiori dell'HIV e che tanto ormai si può tenere sotto controllo mi sembra fare disinformazione.

Nel senso sarà pur vero che la malattia è controllabile ma prendere medicinali a vita ti può distruggere la salute, prendere farmaci non è come bere un bicchiere d'acqua.

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certo emu, tuttavia se io so che uno è sieropositivo è una mia scelta decidere di non far sesso con lui e non è recriminabile.

(perfettamente conscio del fatto che uno può fingere o non sapere di esserlo)

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