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HIV: un po' di chiarezza antipanico


Dark_Ansem

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http://en.wikipedia.org/wiki/HIV#Sexual

 

Leggete la tabella a destra. vedrete che, preso il campionario di 10 000 atti, nei rapporti omosex la percentuale è relativamente bassa. Certo, è pur vero che la moneta delle probabilità può sempre cadere a proprio sfavore e che, senza fiducia e trasparenza, il sesso bareback è una stupidaggine (vedi il 25enne attore porno morto di AIDS -non di HIV).

 

Ma spero che queste informazioni aiutino la gente a tranquillizzarsi un po'. Non sempre tutto deve andare male perchè l'AIDS non è una malattia omosessuale, come vorrebbero far credere gli omofobi, i preti e gli idioti. semplicemente, è più diffusa nella comunità omosex (o, per meglio dire, così ERA) visto che gli unici rapporti possibili sono quelli anali. se un uomo fa sesso anale con una donna le possibilità diventano le stesse. e se un uomo fa sesso vaginale con una donna, le probabilità diventano 20 volte superiori per LEI.

 

quindi, malattia omosessuale? a chi lo dice rispondete: ma vaffancu*o va!

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E invece diciamolo lo stesso :sisi:

 

Perché se non lo diciamo c'è il rischio

- come negli anni 2000 -

che si abbandonino le campagne specifiche verso i gay

con la scusa che "tanto può capitare a chiunque".

 

In Italia un nuovo sieropositivo su quattro

si è contagiato attraverso un rapporto omosessuale;

negli Stati Uniti la percentuale sale anche fino al 50%.

 

Queste considerazioni servono appunto

per una campagna di prevenzione mirata.

 

Il motivo matematico per il quale siamo più a rischio

non è solo la frquenza dei rapporti anali

o il maggior numero di partner,

ma anche - banalmente - la versatilità.

 

Un maschio etero ha molte possibilità di contagiare

ma ne ha poche di venir contagiato,

viceversa una femmina etero rischia molto

ma ha poche poche possibilità di trasmettere il virus.

Un gay versatile ne ha molte sia di essere infettato

sia di infettare a sua volta.

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Ma', credo sia anche perché un gay tende ad avere rapporti con molte piú persone che un etero...

Quante volte avete sentito parlare delle Dark Room per etero?

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Che sia più facile avere rapporti

con un maschio rispetto che con una femmina,

mi sembra una constatazione abbastanza facile.

 

Se è vero che non ci sono dark per etero,

è anche vero che non ci sono

locali per scambisti gay o lap-dance gay;

ma questo è poco incisivo.

 

Inoltre è un comportamento più a rischio

non usare il condom in una coppia chiusa,

rispetto a usare il condom e andare in dark:

i preservativi si rompono molto più raramente

rispetto alle volte in cui si viene traditi.

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su quest'ultima cosa detta da Almadel sono assolutamente d'accordo

può sembrare un paradosso ma non è così

metterei un'ulteriore motivazione all'uso del preservativo anche nella coppia chiusa

la spiegazione virale dell'AIDS è insoddisfacente e a mio avviso non del tutto convincente

la contro-letteratura esistente in materia ha un suo fondamento

per cui adottare sempre tutti quei comportamenti e quelle precauzioni (tipo l'uso del preservativo)

che statisticamente hanno mostrato una grande incidenza nella lotta alla malattia

mi sembra necessario e importante

mi sembra il vero approccio "scientifico" perché basato sull'osservazione oggettiva dei risultati

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cambiapelle

io non credo che sia molto rilevante se l HIV e' un virus che riguarda più i gay o gli etero. Francamente non credo che importi a nessuno... Quando mi hanno detto di essere siero+ non ho detto " tanto e' una malattia anche etero ... " mi sono semplicemente documentato e tranquillizzato di conseguenza. I sieropositivi di oggi devono ringraziare la scenza ... E non abbattersi per nessuna ragione al mondo . . Farabbero uno sgarro alle milioni di persone morte di AIDS quando la malattia non aveva cure.

Il fatto che oggi l HIV non sia più mortale non vuol dire che non ci siano più rischi abbandonando il preservativo! Ci sono malattie al giorno d oggi ben più gravi Dell AIDS .

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e assolutamente incurabili...

 

ma io ho postato perchè un sacco di gente si spaventa per mezzo centimetro scoperto... voglio far capire che non è sempre la previsione più catastrofica quella giusta... che tutto può andare bene! e sopratutto che non si muore più di HIV!

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Cosa buona sarebbe informare la persona con cui si vuol fare sesso del proprio stato e non pensare... " non dico nulla tanto userò il preservativo ed essere siero+ sono fatti miei "

E già, ma il quel momento commetteresti violenza perché sapresti bene che se il tuo partner del momento conoscesse questo dettaglio, potrebbe dire di no (metti per ignoranza, metti per paura) e ne avrebbe tutto il diritto.

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cambiapelle

Dirlo o meno e ' una scelta personale che non deve essere obbligata. Quando io vado a letto con uno sconosciuto non mi importa se ha il raffreddore, l influenza, l epatite o lebola ... Voglio fare del sesso e mi proteggo come posso dando sempre per scontato che non tutte le persone sono al 100 per 100 sane. Se io vado con uno e non voglio usare il preservativo e vengo infettato o mi vengono le piattole sono solo affari miei. Me la sono cercata. Diverso invece se io so di avere una malattia infettiva e lo faccio lostesso col mio partners sensa precauzioni. Li sarei condannato penalmente e con ragione. Ma nessuno mi obbliga a dire le mie eventuali malattie ai miei " amanti" ci mancherebbe! L importante e' usare sempre il preservativo. In quetsa maniera si eliminano tutti i rischi... E se uno vuole farmi un pompino a pselle nuda... Beh . . Chissà a quanti ne avete fatti senza chiedere prima la cartella clinica. Siamo grandi e ci assumiamo le responsabilità di quello che facciamo

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Nessuno ti obbliga a dire ai tuoi amanti le malattie che hai, ma se sai che dirlo pregiudicherebbe un qualsiasi rapporto non seresti in malafede?

Non sto facendo una questione di trasmettere o no una malattia (è ovvio che faresti di tutto per evitare un contagio sapendo di averla) parlo del fatto che una persona si ritrovi a fare un qualcosa che altrimenti non farebbe. (ripeto, vuoi per ignoranza, vuoi per paura)

Un mio amico ha conosciuto un tipo che prima di fare sesso gliel'ha detto, per il mio amico non è cambiato nulla perché la persona gli piaceva nonostante la sieropositività... anzi col tempo è stato l'altro che si è allontanato con dispiacere del mio amico.

Certo sono stati attenti e il mio amico faceva le analisi, non sarebbe bello se accadesse sempre così

invece di stare zitti e sperare che l'altro dopo non s'incazzi?

:muro:

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Recorder, io non lo voglio sapere.

Se lo so un po' mi imbarazzo.

Se faccio delle pratiche a rischio,

dovrebbero essere cazzacci miei.

 

Se ci piacciamo o è un mio amico,

fa benissimo a dirmelo;

ma per un rapporto occasionale, che mi frega?

 

Ci sono malattie come la sifilide

con le quali il "safe sex" non basta

(sono da contatto e non da sperma),

quando l'ho avuta, mi sono semplicemente astenuto.

Idem per l'epatite A (che si può trasmettere col rimming).

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Dirlo o meno e ' una scelta personale che non deve essere obbligata. Quando io vado a letto con uno sconosciuto non mi importa se ha il raffreddore, l influenza, l epatite o lebola ... Voglio fare del sesso e mi proteggo come posso dando sempre per scontato che non tutte le persone sono al 100 per 100 sane. Se io vado con uno e non voglio usare il preservativo e vengo infettato o mi vengono le piattole sono solo affari miei. Me la sono cercata. Diverso invece se io so di avere una malattia infettiva e lo faccio lostesso col mio partners sensa precauzioni. Li sarei condannato penalmente e con ragione. Ma nessuno mi obbliga a dire le mie eventuali malattie ai miei " amanti" ci mancherebbe! L importante e' usare sempre il preservativo. In quetsa maniera si eliminano tutti i rischi... E se uno vuole farmi un pompino a pselle nuda... Beh . . Chissà a quanti ne avete fatti senza chiedere prima la cartella clinica. Siamo grandi e ci assumiamo le responsabilità di quello che facciamo

cambiapelle dici sul serio? se fai del sesso occasionale e quello dice che non vuole usare il preservativo... davvero tu lo lasci fare? io non ne sarei capace... non è una critica... non fraintendermi... perchè hai ragione quando dici che la responsabilità è loro... ma penso che anche da parte tua ci dovrebbe essere un minimo di "rispetto" per la persona che ti trovi davanti... poi ognuno è libero di fare ciò che gli pare... ma io sono dell'opinione che bisogna giocare a carte scoperte... se la persona che ti trovi davanti dovesse poi scoprirsi sieropositiva... non sai quale reazione potrebbe avere... ripeto che non è una critica... però non mi sembra un comportamento corretto... non credo che per un pompino le persone sono disposte a tanto... no?

 

@Almadel: sono cazzi tuoi, questo si... ma permettimi di dire che non trovo giusto fare del sesso con una persona "sana" se io so che "sano" non sono...

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se parli di rapporti occasionali è un conto, ma se sto cercando una persona con cui instaurare un rapporto non la cerco in locali, saune o altro... e se decido di fare sesso è solo perché la persona mi piace non solo per il suo aspetto esteriore.

Non sono un'educanda, ma se mi trovassi con una malattia trasmissibile preferirei che la persona con cui faccio sesso ne sia a conoscenza.

Se dovesse capitare è perché quella persona l'ho conosciuta e piaciuta, perché trattarla come un pezzo di carne.

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In un rapporto non occasionale

è ovvio che parlerei delle mie malattie,

come parlo delle mie idee politiche:

io non parlavo di questo.

 

Per me la colpa è di chi si ammala.

gli "untori" non esistono;

esistono solo le pratiche a rischio.

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infatti. la cosa più importante è sempre conoscere le situazioni ed i rischi, ed eventualmente saperli prevenire!

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orodeglistupidi

Mi dispiace per voi, ma non comunicare la propria sieropositività alla persona con cui si ha un rapporto sessuale è comunque presupposto per essere imputati di una molteplicità di reati, sanzionati dall'ordinamento italiano.

 

Nel caso in cui il contagiato, in seguito al rapporto, sviluppi "solo" l'HIV+, il responsabile può essere imputato di lesione aggravata; se invece il rapporto ha causato lo sviluppo precoce dell'AIDS, il reato diventa di tentato omicidio.

 

Nel caso in cui, a seguito del rapporto sessuale, non ci sia contagio, il sieropositivo, avendo consapevolmente esposto il partner al rischio di contagio, può essere imputato di tentate lesioni.

 

Da notare che, in tutti questi casi, il fatto che l'altra persona acconsenta ad avere rapporti non protetti è giudicato dalla giurisprudenza del tutto irrilevante: non diminuisce di un millimetro la responsabilità penale del sieropositivo che non abbia comunicato il proprio stato.

 

(http://nadironlus.org/modules.php?name=News&file=article&sid=1131)

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Conosco la giurisprudenza in merito,

ma lo trovo sbagliata.

 

Quando ti vendo una forchetta

sono consapevole che ti ci puoi ammazzare;

ma sono altrettanto consapevole

che se la utilizzi nel modo giusto

non corri alcun rischio.

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orodeglistupidi

Il paragone non regge. In tal caso, nessuna informazione circa la pericolosità della forchetta è a tua disposizione e a mio svantaggio: la simmetria informativa tra di noi è perfetta, e nessuno potrà imputarti legittimamente un comportamento colposo nei miei confronti.

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però resta il fatto che è un dovere morale. almeno, io lo farei. sul giornale ci sono casi di gente che va in giro a fare sex bareback allo scopo di infettare gli altri. quello è proprio un comportamento perfido.

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Mi dispiace per voi, ma non comunicare la propria sieropositività alla persona con cui si ha un rapporto sessuale è comunque presupposto per essere imputati di una molteplicità di reati, sanzionati dall'ordinamento italiano.

 

Nel caso in cui il contagiato, in seguito al rapporto, sviluppi "solo" l'HIV+, il responsabile può essere imputato di lesione aggravata; se invece il rapporto ha causato lo sviluppo precoce dell'AIDS, il reato diventa di tentato omicidio.

 

Nel caso in cui, a seguito del rapporto sessuale, non ci sia contagio, il sieropositivo, avendo consapevolmente esposto il partner al rischio di contagio, può essere imputato di tentate lesioni.

 

Da notare che, in tutti questi casi, il fatto che l'altra persona acconsenta ad avere rapporti non protetti è giudicato dalla giurisprudenza del tutto irrilevante: non diminuisce di un millimetro la responsabilità penale del sieropositivo che non abbia comunicato il proprio stato.

 

(http://nadironlus.org/modules.php?name=News&file=article&sid=1131)

 

 

 

 

Ho letto il link che hai postato.... a quanto pare sono previste tutte le situazioni e nessuna di queste giustifica (anzi condanna) il silenzio sul proprio stato di saluto.

Mi sembra che c'è poco da discutere sull'argomento se alla legge aggiungiamo anche la propria coscienza.

 

Diciamo la verità: C'è solo un motivo per cui un sieropositivo starebbe zitto prima di un rapporto sessuale... lo dico io o lo dite voi? :muro:

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Mi dispiace per voi, ma non comunicare la propria sieropositività alla persona con cui si ha un rapporto sessuale è comunque presupposto per essere imputati di una molteplicità di reati, sanzionati dall'ordinamento italiano.

 

Nel caso in cui il contagiato, in seguito al rapporto, sviluppi "solo" l'HIV+, il responsabile può essere imputato di lesione aggravata; se invece il rapporto ha causato lo sviluppo precoce dell'AIDS, il reato diventa di tentato omicidio.

 

Nel caso in cui, a seguito del rapporto sessuale, non ci sia contagio, il sieropositivo, avendo consapevolmente esposto il partner al rischio di contagio, può essere imputato di tentate lesioni.

 

Da notare che, in tutti questi casi, il fatto che l'altra persona acconsenta ad avere rapporti non protetti è giudicato dalla giurisprudenza del tutto irrilevante: non diminuisce di un millimetro la responsabilità penale del sieropositivo che non abbia comunicato il proprio stato.

 

(http://nadironlus.org/modules.php?name=News&file=article&sid=1131)

 

 

 

 

non ne voglio fare un discorso morale ma di diritto

ho qualche dubbio sulla fondatezza giuridica di questo approccio

e anche sulla sua applicabilità

 

esistono molte malattie croniche

che possono essere trasmesse per contatto (tralascio il dettaglio, perchè di un dettaglio si tratta, che il contatto sia sessuale)

se sanziono l'infezione da HIV devo sanzionare allo stesso modo tutte le altre

oppure le distinguo? su che base giuridica le distinguo? le sanziono diversamente? perchè?

 

non solo ma ci sono molte malattie potenzialmente mortali che si possono trasmettere per contatto

perfino l'influenza ha una mortalità non nulla, può causare complicazioni

per cui se qualcuno stringe la mano a qualcun altro senza dirgli prima che ha l'influenza e la trasmette, cosa accade?

certo dall'influenza si guarisce, dal HIV no

ma nel caso infausto in cui quel contagio si riveli mortale?

i parenti possono citare in giudizio qualcuno?

 

infine: come si fa ad avere la certezza che il contagio sia stato originato da "quel" contatto?

mater certa (esiste sempre un contagiato)

pater incertissimus (chi fu a contagiare?)

nel caso del HIV il tribunale terrà conto di tutti i possibili amanti del contagiato, in un ampio arco di tempo,

prendendo in considerazione anche le finestre temporali di conclamata presenza del virus

oltre che delle altre possibili fonti di contagio?

anche del dentista che non ha sterilizzato gli strumenti o del barbiere che riusa la lametta?

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cambiapelle

Credo di essermi spiegato molto male. Non mi sognerei mai e poi mai di farlo senza. Se qualcuno vuole farlo senza a tutti i così o e' un pazzo ( sto parlando di rapporti occasionali) oppure anche lui ha l HIV e non gli frega nulla di infettarsi nuovamente o di prendersi quslcos altro ( ignoranza) in ogni caso scapperei via come il vento. Il mio discorso era semplicemente per il sesso orale. Il pompino e' difficile farlo con il preservativo quindi ognuno di noi rischia quando lo fa . E se uno accetta di farmelo e' consapevole dei rischi ( anche se quasi inesistenti se lo dperma non tocca un labbro ferito) che può correre. Io non ho mai maledetto chi mi ha contagiato perché il vero idiota e sprovveduto sono stato io. E me ne assumo appieno le conseguenze. Se nessuno di voi vuol correre alcun rischio c e' una semplice regola : non fare sesso.

Perché anche in una coppia chiusa il tradimento e' in agguato... E non puoi fidarti mai al 100% delle persone.nemmeno del tuo ragazzo . Quindi perfavore non raccontatemi balle .. Perché le favole non esistono e la vita vera, talvolta, ci frega.

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Credo di essermi spiegato molto male. Non mi sognerei mai e poi mai di farlo senza. Se qualcuno vuole farlo senza a tutti i così o e' un pazzo ( sto parlando di rapporti occasionali) oppure anche lui ha l HIV e non gli frega nulla di infettarsi nuovamente o di prendersi quslcos altro ( ignoranza) in ogni caso scapperei via come il vento. Il mio discorso era semplicemente per il sesso orale. Il pompino e' difficile farlo con il preservativo quindi ognuno di noi rischia quando lo fa . E se uno accetta di farmelo e' consapevole dei rischi ( anche se quasi inesistenti se lo dperma non tocca un labbro ferito) che può correre. Io non ho mai maledetto chi mi ha contagiato perché il vero idiota e sprovveduto sono stato io. E me ne assumo appieno le conseguenze. Se nessuno di voi vuol correre alcun rischio c e' una semplice regola : non fare sesso.

Perché anche in una coppia chiusa il tradimento e' in agguato... E non puoi fidarti mai al 100% delle persone.nemmeno del tuo ragazzo . Quindi perfavore non raccontatemi balle .. Perché le favole non esistono e la vita vera, talvolta, ci frega.

Anche ad una persona sieropositiva dovrebbe importare se il partner lo è... forse non tutti sanno che esistono due ceppi del virus che vengono curati con cocktail di farmaci diversi, se te li becchi tutti e 2 non so se mi spiego... :muro:

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orodeglistupidi

cambiapelle: se tu accetti che qualcuno ti faccia un pompino, col rischio di contagiarlo, senza avvertirlo della tua sieropositività, secondo il nostro ordinamento sei colpevole; dal mio punto di vista, sei moralmente marcio: ritieni dunque più importante quel secondo in cui ti scaricherai le palle all'intera vita di chi hai davanti?

conrad65: qualunque comportamento atto a ledere in modo permanente la salute di un altro individuo è sicuramente perseguibile penalmente.

 

Nel caso dell'influenza, il contagio avviene secondo modalità talmente sfuggenti al controllo dal soggetto (lo starnuto, il contatto...), che è impensabile isolarne e quindi perseguirne la responsabilità.

 

Difatti, se l'influenza dovesse essere mortale, ad essere perseguiti saranno soltanto i medici, qualora non abbiano fatto tutto ciò che era in loro potere per evitare il decesso del contagiato.

 

Nel caso invece delle malattie associate all'Hiv e all'AIDS, la persona ha virtualmente il pieno controllo sulla trasmissione del retrovirus, pertanto può essere considerata responsabile del contagio.

 

Chiariti questi due estremi, credo sensato che i casi legati alla malattia cronica xy si adeguino alla disciplina dell'uno (hiv) o dell'altro (influenza), a seconda del maggiore o minore controllo che l'affetto da xy poteva esercitare per evitare il contagio.

 

L'ultimo nodo è effettivamente quello più problematico: come faccio a dimostrare che è stato proprio pinco pallino a contagiarmi?

Questo nodo ovviamente non può essere sciolto in generale, ma andrà affrontato diversamente caso per caso. Ed è qui che, concordo, la giurisprudenza avrà i peggiori grattacapi.

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cambiapelle

Non parlate a vanvera . E non date informazioni fasulle. E' colpevole solo chi non si protegge e se ne fotte. Io mi preoccupo per la mia salute e quella degli altri.. State parlando tanto per dire quindi finche non leggo qualcosa di sensato non rispondo neppure

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Chi non si protegge può semplicemente essere ancora male informato, e ciò non è così infrequente nonostante le campagne di informazione in circolo. E' una scusante per condannarlo alla cronicità di una malattia?

 

Invito tutti comunque a correggere i toni per evitare si finisca a fare un'apologia del sesso sì protetto ma senza le giuste informazioni da comunicarsi tra i 2 partners, occsaionali o fissi che siano.

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cambiapelle

Mi sembra veramente di essere fuori dal mondo... Ma io dico ... Se io sono sano ed ho una sana voglia di cazzo e incontro uno non e' che gli faccio il terzi grado o gli presenti un questionario sulle sue possibili malattie! L HIV non e' diversa da un epatite o da una qualsiasi malattia venerea... Fa paura soltanto perché 20 anni fa sono morte milioni di persone! E continano a morire purtroppo nelle zone dove le medicine non arrivano ( e me ne domando il motivo) ora come ora avere l HIV e' come avere una delle 30 malattie veneree  che alcune hanno una guarigione certa, altre incerta e altre ancora croniche. Se non si esce da questa benedetta ignoranza di fondo e' inutile stare qui a parlare . Io che sono sieropositvo non posso essere in alcun modo obbligato a rivelare il mio stato così come se uno ha l influenza, la sifilide , l epatite o quant altro , deve essere in grado di decidere a chi dirlo oppure no. Se così non fosse ci sarebbe una gravissima discriminazione da chi ha l HIV e chi ha un altra malattia

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male informato o molto cattolico... come quelle coppie sposate che lo fanno senza "causa religione" e poi si ritrovano con 36 figli... uno per ogni dente.

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