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Francesi favorevoli a matrimonio-adozione


cambiapelle

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9. In breve, noi non neghiamo l'esistenza della sofferenza, dello stigma, dei pericoli, nel mondo e

nelle diverse società, e anzi a tempo e luogo debiti li denunciamo per qual tanto che ne siamo oggetto,

e per questo non siamo affatto tenuti (saremmo illogici tanto quanto irresponsabili)

a dipingere un mondo perfetto e privo di incertezze, difficoltà e anche rischi per chiunque viva una

situazione che potenzialmente incorra nello stigma, o possa implicare una possibile dose di sofferenza

(non abbiamo, del resto, sofferto noi, per diventare omosessuali?). Noi ci attestamo alla 5 e alla 6, e

conseguentemente alla 7.

 

 

 

 

Al solito Isher esprime con chiarezza tutto quello che vorrei dire io.

 

Volevo solo dire che se ho forse dato l'impressione di dire "il mondo é perfetto, non c'é nessuna discriminazione per i figli dei gay" non era certo mia intenzione. Quello che volevo dire é che si tratta di una situazione che é analoga a tante altre.

 

C'é sempre questo gioco viziato in cui ai gay si chiede di essere perfetti, per avere accesso a una cittadinanza piena. Cittadinanza piena che invece é riconosciuta ad ogni eterosessuale.

 

Per il resto adozioni significa esattamente quello che ha detto isher, ovvero lottare contro la norma che al giorno d'oggi considera l'omosessualità come un criterio di esclusione automatico ed assoluto dall'istituzione giuridica dell'adozione.

 

E su questo vorrei anche aggiungere che é davvero assurdo considerare l'adozione come uno strumento che definisce la famiglia perfetta e ideale. E' assolutamente falso. L'adozione é solo uno strumento giuridico che crea una relazione di figliazione ex lege.

 

Il come e il perché lo si misura nel caso concreto e specifico. Sostenere la situazione attuale, significa sostenere che in tutti i casi, senza se e senza ma, un gay rappresenta un candidato inadatto per questa fattispecie.

 

Chi afferma  assoluti sono i fautori dello status quo.

 

Io non sono a favore dell'adozione perché sogno un mondo perfetto. Io sono a favore perché SO che anche in Italia ci sono migliaia di bambini che vivono già adesso in famiglie omoparentali. Questa famiglie sono inesistenti per la legge. I diritti di questi bambini vengono negati nella quotidianità della loro esistenza.

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Continuo a leggere inverosimili paragoni fra discriminazioni razziali e omosessuali, continuo a leggere di sondaggi tedeschi o di studi psicologici più o meno credibili a seconda della scuola di pensiero..

 

Eppure io ero stato chiaro, avevo posto una semplice domanda senza alcun tenativo di lavaggio di cervello:

 

Oltre questo, mi permetto di suggerire uno spunto di riflessione che serve anche a chiarire la mia posizione sull'argomento (argomento su cui ho già dato, in un topic apposito).

Tu stesso eri pochi giorni fa in prima linea nel criticare lo spot italiano contro l'omofobia, ritenendolo inadeguato e non in linea con quello degli altri paesi; in un'Italia dove non si riesce nemmeno a creare uno spot che palesi l'antiomofobia, in un'Italia dove troppo spesso la cronaca ci parla di gay aggrediti, picchiati, bruciati, suicidati... in quest'Italia, tu ti sentiresti tranquillo a mandare a scuola il figlio tuo e del tuo compagno?

 

 

Una risposta chiara e diretta ancora non l'ho letta... come mai?

Rispondo prima io:

 

Io no, non sarei affatto tranquillo, e non mi interessa quanti sondaggi o ricerche mi si possa piazzare in faccia... nel mondo ci vivo, lo vedo come stanno le cose, e non mi sentirei assolutamente pronto ne per me ne sopratutto nei panni del mio eventuale pargolo adottato.

 

Non so... magari viviamo in mondi diversi, magari avete più coraggio voi... chi lo sa.

 

 

 

 

Si sarei preoccupato. E per questo ne parlerei con mio figlio. Andrei a parlarne a scuola con gli insegnanti. Mi assicurerei che l'insegnate sia ricettiva. Se non lo é andrei da un altro istituto. Fortunatamente mica tutti a sto mondo sono ciellini.

 

Se guido so che c'é il rischio di avere un incidente. E allora cerco di rispettare i limiti, metto la cintura, evito di guidare ubriaco. Ma non é che mi chiudo in casa perché c'é il rischio di imbattersi in un incidente stradale.

 

I rischi della vita esistono. E se sono rischi che possiamo prevedere allora si agisce prevenendo e preparandosi. Non smettendo di vivere.

 

D'altronde se tu non ti senti pronto per l'adozione, saresti inevitabilmente scartato dal processo di valutazione dell'idoneità. Anche in Spagna o in UK. Ma perché se tu non ti senti pronto allora tutti i gay devono essere come te, e quindi non pronti ad adottare?

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Io sono a favore perché SO che anche in Italia ci sono migliaia di bambini che vivono già adesso in famiglie omoparentali. Questa famiglie sono inesistenti per la legge. I diritti di questi bambini vengono negati

nella quotidianità della loro esistenza.

 

 

Questo è un altro aspetto importante: l'intollerabile denegazione dell'esistenza di ciò che invece già esiste.

Messo in ordine il nostro argomentare, questa è un'altra voce importante che spiega la motivazione che ci spinge a desiderare l'adozione.

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Silver Reflex

Ma perché se tu non ti senti pronto allora tutti i gay devono essere come te, e quindi non pronti ad adottare?

 

No no, attenzione... io questo non l'ho detto.

Personalmente un figlio nemmeno lo vorrei, se proprio vogliamo dirla tutta..

 

Qual'ora lo volessi, non mi sentirei pronto perchè secondo me non è ancora il momento; è vero che un mondo perfetto non ci sarà mai, ma è anche vero che oggettivamente questo momento è un momento che fa schifo... ho riportato l'esempio dello spot come provocazione per far capire quanto ancora si sia indietro sull'argomento, quanta strada ancora ci sia da fare... e qui purtroppo non c'è sondaggio o studio psicologico che tenga (purtroppo!)

 

Questo non significa che lo impedirei ad altri, o meglio; se dipendesse da me al momento non lo permetterei ancora, ma inizierei dal matrimonio per poi arrivare all'adozione... a prescindere che io sia pronto o no, coloro che lo sono potrebbero adottare senza problemi e anzi ne sarei felice.

In ogni caso non dipende da me, e ti dico che se domani vedessi una coppia gay con un figlio ne sarei si dubbioso ma di certo non ostile.

 

Io non sono a favore dell'adozione perché sogno un mondo perfetto. Io sono a favore perché SO che anche in Italia ci sono migliaia di bambini che vivono già adesso in famiglie omoparentali. Questa famiglie sono inesistenti per la legge. I diritti di questi bambini vengono negati nella quotidianità della loro esistenza.

 

Vabbè... questa scusate mi fa un pò ridere.

Adesso volete far credere che il diritto ad adottare sia in realtà un bisogno per i bambini? Il movente è far loro del bene andando a risolvere situazioni illecite che già esistono?

 

Ah... non si parla più di parità di diritti fra gay ed etero?

 

No dai... questa proprio no.

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Io non sono a favore dell'adozione perché sogno un mondo perfetto. Io sono a favore perché SO che anche in Italia ci sono migliaia di bambini che vivono già adesso in famiglie omoparentali. Questa famiglie sono inesistenti per la legge. I diritti di questi bambini vengono negati nella quotidianità della loro esistenza.

 

Vabbè... questa scusate mi fa un pò ridere.

Adesso volete far credere che il diritto ad adottare sia in realtà un bisogno per i bambini? Il movente è far loro del bene andando a risolvere situazioni illecite che già esistono?

 

 

Silver, Wintage con la parola «diritto» non si riferiva a «diritto di adottare». Si riferiva al fatto che i figli

di famiglie omoparentali non sono riconosciuti come «figli» e che, loro, hanno diritto ad esserlo.

E' il problema del già esistente che una posizione ostile all'omoparentalità riconosciuta per legge ricaccia

nel non-esistente.

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Silver Reflex

Ho capito Isher, ma il principio di far riconoscere qualcosa dalla legge semplicemente perchè di fatto già esiste non è una motivazione che mi esalta e che non credo potrebbe convincere coloro che ci disconoscono tale possibilità.

In altre parole, credo che si debba puntare su altro.

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Ma perché se tu non ti senti pronto allora tutti i gay devono essere come te, e quindi non pronti ad adottare?

 

No no, attenzione... io questo non l'ho detto.

Personalmente un figlio nemmeno lo vorrei, se proprio vogliamo dirla tutta..

 

Qual'ora lo volessi, non mi sentirei pronto perchè secondo me non è ancora il momento; è vero che un mondo perfetto non ci sarà mai, ma è anche vero che oggettivamente questo momento è un momento che fa schifo... ho riportato l'esempio dello spot come provocazione per far capire quanto ancora si sia indietro sull'argomento, quanta strada ancora ci sia da fare... e qui purtroppo non c'è sondaggio o studio psicologico che tenga (purtroppo!)

 

Questo non significa che lo impedirei ad altri, o meglio; se dipendesse da me al momento non lo permetterei ancora, ma inizierei dal matrimonio per poi arrivare all'adozione... a prescindere che io sia pronto o no, coloro che lo sono potrebbero adottare senza problemi e anzi ne sarei felice.

In ogni caso non dipende da me, e ti dico che se domani vedessi una coppia gay con un figlio ne sarei si dubbioso ma di certo non ostile.

 

Vabbè... questa scusate mi fa un pò ridere.

Adesso volete far credere che il diritto ad adottare sia in realtà un bisogno per i bambini? Il movente è far loro del bene andando a risolvere situazioni illecite che già esistono?

 

Ah... non si parla più di parità di diritti fra gay ed etero?

 

No dai... questa proprio no.

 

Situazioni illecite???????

 

Ma che dici?

 

qua vi sfugge che la legge non crea la realtà. La realtà esiste a prescindere dalla legge.

L'omogenitorialità é una realtà che emerge da cambiamenti sociali culturali economici (e per certi versi tecnologici) che sono avvenuti nella seconda metà del secolo scorso. La legge é uno strumento che regolamenta la realtà e che deve farlo evitando di fare troppi danni. Non é la legge a creare l'omogenitorialità. Sono i gay a crearla costruendosi le proprie famiglie e sviluppando i propri progetti di vita.

 

I bambini cresciuti da due padri o (assai piu sovente) da due madri esistono già. Per questo ti re invito a leggere il libro di Chiara Lalli. Proprio perché descrive cio che esiste. Non é una discussione astratta sul migliore dei mondi possibili.

 

Due lesbiche che decidono di avere un figlio lo fanno senza grossi problemi. Per due uomini é un po' piu complesso, nonché costoso. Fatto sta che l'omogenitorialità fa già parte della realtà. Questi bambini e queste famiglie per la legge non esistono.

 

Questi bambini cresciuti da due adulti vedono legata dalla legge la loro sfera relazionale e affettiva. Il genitore non biologico non ha diritto ai congedi sul posto di lavoro in caso di malattia del figlio. Non puo lasciargli l'eredità. Capita inoltre, che subito dopo la nascita il genitore non biologico sia l'unica fonte di reddito della famiglia. Una fonte di reddito tassata come single, quando in realtà ci vivono 3 persone. Se il genitore biologico muore, l'altro non ha nessun diritto legale alla custodia del figlio. Col rischio che, se ad esempio i rapporti con i suoceri sono brutti, il bambino venga affidato ai nonni e alla seconda madre/padre non sia nemmeno accordato il diritto di visita. Il genitore non biologico non può nemmeno firmare la pagella.

 

L'Italia non é pronta? A me questo discorso lascia sempre un po' dubbioso. Cosa pensate? che sia la carfagna a crearvi la pappa pronta? che sia il Papa a convincersi e dire che l'omosessualità é normale?

Le discriminazioni le combattono i gay smettendo di farsi discriminare. Se non siamo noi a volere che le cose cambino, chi diavolo verrà a cambiarle per noi?

 

Per il resto si é appurato che fare gli strategici, i gentili, timidi che non sporcano e chiedono solo le briciole non porta da nessuna parte. E se non vi concedete il diritto di sognare, non avete nemmeno un obiettivo a cui la strada dei piccoli passi dovrebbe tendere, e rimarrete inchiodati allo status quo.

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Silver Reflex

Illecite perchè di fatto ancora non sono regolamentate... non vuol dire che non debbano esistere come l'hai intesa tu.

 

L'Italia non é pronta? A me questo discorso lascia sempre un po' dubbioso. Cosa pensate? che sia la carfagna a crearvi la pappa pronta? che sia il Papa a convincersi e dire che l'omosessualità é normale?

Le discriminazioni le combattono i gay smettendo di farsi discriminare. Se non siamo noi a volere che le cose cambino, chi diavolo verrà a cambiarle per noi?

 

Esatto, non arriverà nessuno a combattere le nostre lotte..

Ma io combatterò con le mie unghie e con i miei denti, non con quelli di mio figlio.

Come ho già detto, è una questione di step; le case non si iniziano a costruire dal tetto, ma dalle fondamenta.

I figli adottivi per me sono il tetto.

 

E se non vi concedete il diritto di sognare, non avete nemmeno un obiettivo a cui la strada dei piccoli passi dovrebbe tendere, e rimarrete inchiodati allo status quo.

 

Sognare va benissimo, però non bisogna confondere i sogni con la realtà.

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il principio di far riconoscere qualcosa dalla legge semplicemente perchè di fatto già esiste

non è una motivazione che mi esalta e che non credo potrebbe convincere coloro che ci disconoscono tale possibilità.

In altre parole, credo che si debba puntare su altro.

 

Silver, forse hai fatto un corto-circuito. Il motivo per cui alcuni di noi chiedono il matrimonio civile

e l'accesso all'adozione è un altro.

 

Il caso dei già esistenti rapporti omoparentali o di altri nuclei familiari serve un altro obiettivo:

smontare il ragionamente ultraconservatore o francamente reazionario secondo cui la famiglia

eterosessuale è l'unica forma di famiglia e aggregazione che le Società conoscano e riconoscano.

A tale scopo

- si allega l'esempio di famiglie MONOgenitoriali oppure NON-genitoriali

- oppure l'esempio di famiglie OMOgenitoriali.

 

Per il resto, quoto Wintage. Il richiamo alla passione, al desiderare, al, perché no, sognare, è

importante perché alla base di ogni richiesta di diritto c'è esattamente questo tipo di motivazione:

 

 

Le discriminazioni le combattono i gay smettendo di farsi discriminare. Se non siamo noi a volere che le cose cambino, chi diavolo verrà a cambiarle per noi?

 

Per il resto si é appurato che fare gli strategici, i gentili, timidi che non sporcano e chiedono solo le briciole non porta da nessuna parte. E se non vi concedete il diritto di sognare, non avete nemmeno un obiettivo a cui la strada dei piccoli passi dovrebbe tendere, e rimarrete inchiodati allo status quo.

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Illecite perchè di fatto ancora non sono regolamentate... non vuol dire che non debbano esistere come l'hai intesa tu.

 

Esatto, non arriverà nessuno a combattere le nostre lotte..

Ma io combatterò con le mie unghie e con i miei denti, non con quelli di mio figlio.

Come ho già detto, è una questione di step; le case non si iniziano a costruire dal tetto, ma dalle fondamenta.

I figli adottivi per me sono il tetto.

 

 

Sognare va benissimo, però non bisogna confondere i sogni con la realtà.

1) illecite significa illegali. L'omogenitorialità non é illegale. E' semplicemente negata. Si nega la sua esistenza. Per certi versi é perfino peggio di una situazione di divieto legale ufficiale.

 

2)"Non combatterò con i denti di mio figlio"

Io in questa frase ci vedo quel processo culturale che nega la liceità al desiderio di genitorialità di un gay . Anche qua é stridente la discriminazione, visto che il desiderio di genitorialità eterosessuale viene esaltato assumendo contorni al limite del misticismo.

 

Dimmi una cosa. Anzi, dimmi la verità.

Tu un figlio vorresti averlo? Ti piacerebbe avere figli?

 

Ti vergogni di questo desiderio?

 

Non é che la battaglia sul tema della adozioni ti dia fastidio per questo? Perché forse pensi che un gay che vuole un figlio é qualcosa che non va bene?

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Silver Reflex

Illecita, illegale o negata sono convenzioni giuridiche su cui non è così importante soffermarsi in questo ambito; ciò che intendo credo sia chiaro, e cioè che esistono ma non sono regolamentate.

 

2)"Non combatterò con i denti di mio figlio"

Io in questa frase ci vedo quel processo culturale che nega la liceità al desiderio di genitorialità di un gay . Anche qua é stridente la discriminazione, visto che il desiderio di genitorialità eterosessuale viene esaltato assumendo contorni al limite del misticismo.

 

Ma guarda, anche qui si tratta di discriminazione solo se ce la vuoi vedere..

Non contesto il desiderio di genitorialità, a mio parere di egual diritto e portata a prescindere dall'orientamento.

Si tratta invece dei soliti problemi che non si possono evitare di incontrare, difficoltà che nel percorso andranno per forza combattute e purtroppo è inevitabile che alcuni di questi ricadranno su tuo figlio; la tua lotta diverrà inevitabilmente anche la sua.

Questo non lo si può negare.

Non dico che sia necessariamente la fine del mondo, le difficoltà nella vita ci sono sempre è vero... però è anche vero che in questo caso ce ne sarebbero di più e bisogna esserne consapevoli prendendosene tutte le responsabilità del caso.

Vorrei farti un esempio che trovo per certi versi calzante, ma ho notato che tendi a fraintendermi troppo facilmente (magari perchè mi esprimo male io) ed essendo un esempio "forte"... per ora evito

 

 

Dimmi una cosa. Anzi, dimmi la verità.

Tu un figlio vorresti averlo? Ti piacerebbe avere figli?

 

Non vorrei averlo e non mi piacerebbe; ma ho 24 anni, mi riservo la possibilità di cambiare idea col tempo.

 

 

Non é che la battaglia sul tema della adozioni ti dia fastidio per questo? Perché forse pensi che un gay che vuole un figlio é qualcosa che non va bene?

 

Anni fa ero dubbioso su questa questione, non era solo il problema sociale a turbarmi... in effetti era anche l'idea di un bambino che cresce con 2 figure dello stesso sesso.

Oggi rispondo assolutamente no alla tua domanda, non penso affatto che un gay non possa desiderare un figlio o che questo desiderio non vada bene...

Penso però che per forza di cose sia assai più complicato (sia per natura che per ragioni sociali) e che quindi la questione meriti ulteriore riflessione ed approfondimento da parte degli interessati. Fare figli è qualcosa su cui si deve, secondo me, riflettere molto bene in ogni circostanza... 2 gay forse è bene che ci riflettano ancora più a fondo poichè il percorso sarà meno semplice e la natura fisiologica non aiuta

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Penso ... che quindi la questione meriti ulteriore riflessione ed approfondimento da parte degli interessati.

 

Questo è un richiamo pertinente, se alludi al fatto di adottare, non alla idoneità e al "diritto morale",

chiamiamolo così, di una coppia omo ad adottare. In effetti rispetto alla questione dei «diritti», in senso proprio,

la questione della richiesta di adozione richiede di per sé molta coscienza e consapevolezza, averci riflettuto

seriamente, esattamente come lo richiedono la patenità e la maternità (ed è questa la ragione per cui io

sono, beh si sarà capito anche da altri miei posts  :), favorevole all'aborto). Diciamo che la realtà sociale e

culturale anche nei Paesi più civili e progrediti non incita certo gli omosessuali alla disattenzione, visto che è tanto

arduo pervenire, solo in pochissimi Paesi del mondo, ad ottenere matrimonio e adozioni, ma ciò non toglie che,

in linea di principio, questo richiamo è del tutto esatto, e io lo condivido: ma credo che su questo siamo

veramente tutti d'accordo.

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Che importa la risposta, Silver Reflex?

Se dicessi che - nonostante tutto - vorrei un figlio

sarei considerato un irresponsabile...

quando si accetta solo la risposta che si vuole,

non è neanche opportuno fare la domanda.

 

Quand'ero piccolo venivano criticate le coppie divorziate

dicendo che i loro figli sarebbero stati presi in giro.

Era vero; anche se più che "presi in giro"

erano compatiti in modo patetitico.

Ora davvero non ci si fa più caso...

 

La mentalità cambia quando le cose cambiano;

i figli degli immigrati meridionali si sono integrati,

si stanno integrando i figli degli extracomunitari

e si integreranno i figli degli omosessuali.

 

A me dell'adozione importa poco,

perché non sarò mai ritenuto idoneo,

ma i figli degli omosessuali esistono già

e i partner dei loro genitori chiedono l'affido condiviso.

 

Le "famiglie arcobaleno" sono un fenomeno continuo:

coppie di lesbiche che ricorsero all'inseminazione artificiale,

coppie ricostituite con padri e madri omosessuali.

coppie di gay e lesbiche europee in Italia.

 

Cosa rispondi a queste famiglie? Che c'è il bullismo?

Se il bullismo verso i loro figli esiste, lo sanno già.

Quello che non sanno è perchè per colpa di bulli di 10 anni,

in caso di morte del partner il bambino diventi orfano.

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Ma qua non stiamo mica parlando della riflessione che devono fare i diretti interessati. Che poi al massimo riguarda piu quelle coppie eterosessuali che un figlio lo fanno per sbaglio e con poca ponderazione. Una coppia omosessuale che ha un figlio lo fa al termine di un processo volontario e cosciente.

 

Qua stiamo parlando della legge, e quindi di una ponderazione che non fanno liberamente i cittadini, ma di una riflessione imposta a tutti dallo Stato. Non é che con l'accesso alle adozioni si distribuiscono poi bébé al Mucca assassina.

 

"La tua lotta diventerà poi anche la sua".

Si certo...

Ma questo vale per tutti. Anche per gli eterosessuali. Anche a me non hanno mica chiesto se volevo venire al mondo o se volevo essere influenzato dal peso delle lotte, delle difficoltà, dei problemi, delle gioie e dei dolori dei miei genitori...

 

O forse vuoi intendere che l'omosessualità dei genitori impone a tuo figlio una diversità tale da rendere la sua vita molto piu difficile?

 

ma ciò non toglie che,

in linea di principio, questo richiamo è del tutto esatto, e io lo condivido: ma credo che su questo siamo

veramente tutti d'accordo.

 

Si siamo tutti d'accordo... Però non é questo di cui si discute :)

 

 

2)"Non combatterò con i denti di mio figlio"

Io in questa frase ci vedo quel processo culturale che nega la liceità al desiderio di genitorialità di un gay . Anche qua é stridente la discriminazione, visto che il desiderio di genitorialità eterosessuale viene esaltato assumendo contorni al limite del misticismo.

 

Ma guarda, anche qui si tratta di discriminazione solo se ce la vuoi vedere..

 

Mi congedo con ultimo commento su questo aspetto.

 

Non si tratta di discriminazione che voglio vedere. Si tratta di uno degli ambiti in cui la discriminazione é piu palese e stridente.

 

Il desiderio di genitorialità per un eterosessuale é considerato legittimo, naturale, ma anche profondamente etico. Talmente giusto da divnire spesso il senso unico della vita.

 

Al contrario il desiderio di genitorialità di un gay é considerato come automaticamente egoista.

 

In fondo c'é un certo cortocircuito della eteronorma sociale su questo aspetto.

 

Si sostiene che un gay é "sbagliato" quasi sempre con la motivazione che non puo avere figli. Contro natura, perché la natura impone la riproduzione

Se poi un gay ha figli (o li desidera) si condanna la cosa come egoista e sbagliata, il gay che ha figli va contro la sua natura gay avendoli. Natura dell'esser gay che prevede che se sei gay, non puoi, non devi, non avrai mai figli. I tuoi genitori piangeranno perché son senza nipoti e tu morirai vecchio e solo. Se da gay vuoi e magari addirittura li hai dei figli, violi un principio della tua natura gay. Lo stesso principio che é alla base del tuo essere contro natura in quanto gay.

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Si siamo tutti d'accordo... Però non é questo di cui si discute :asd:

 

Certo che non è quello di cui si discute, però è un fatto che chi intende adottare,

come anche chi chiede un "semplice" affido, deve "superare" colloqui e colloqui con

assistenti sociali, psicologi e vari operatori del genere. Mia sorella ci è passata e so

di che cosa si tratta. Quindi uno, anzi una coppia, deve saper comunicare e rendere

conto delle proprie intenzioni. Il codice comune cui ci sottoponiamo e che vogliamo sia

reso operante anche per noi è questo.

 

(Poi, Wintage, non frustrare il mio desiderio di trovare, alle 3.25 di notte, un elemento

di accordo comune anche con Silver!  :))

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(Poi, Wintage, non frustrare il mio desiderio di trovare, alle 3.25 di notte, un elemento

di accordo comune anche con Silver!  :))

:asd:

Hai ragione, meglio andare a dormire in pace

 

PS

Ma nell'avatar é Rotondi?

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Scusate ma avete visto in Italia come vengono descritti trans e gay ulimamente?? Avete notato che non c e' nessuno che ci rappresenti degnamente? Perché guardate che le gente pensa che tutti i gay siano come la pazza del grande fratello!!! E le trans siano platinette ( che adoro ma di trans non ha nulla ) nei film ( specie italiani ) spessissimo i gay sono l allegoria di loro stessi .. Super donne pazze che quando gli va bene muoiono di AIDS o rimangono soli .... In un paese che non ha altri modelli come si puo' pensare che ora sia legittimo adottare ? Ve lo vedete quello del grande fratello con un figlio ? E guardate che la gente e' questo che pensa ... Abbiamo dei modelli terribili ... La gente alla parola gay associa solange, platinette, signorini , maicol , mangolio ..... Come possiamo pretendere siano d accordo con l Adozione ? In Italia i film tipo b. B . Montain vanno in onda in seconda serata censurati ! E film per ragazzi con protagonisti gay non vengono nemmeno Messi in onda ! In Francia e in altri paesi e' diverso anche se non tutto rosa e fiori . C e' un telefilm spagnolo in Francia che va in onda il pomeriggio e parla della vita di un ragazzo che si e' scoperto gay ... Cosa per noi improponibile purtroppo. . Finche la gente non ci conosce realmente e si libera dei pregiudizi purtroppo di matrimonio in Italia non se ne parlerà mai . Non e' un caso che ormai. Abbia perso le speranze e che praticamente io non viva più qui ..

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A me può anche andare bene che FRA gay, fra omosessuali un discorso del genere

possa non essere esclusivamente rivendicativo e militante e si possano sostenere posizioni

"eterodosse". Tuttavia credo che il cortocircuito comunicativo sia indotto da due fenomeni

precisi.

 

Il primo è costituito dal fatto che bisognerebbe avere ben presente il discorso rivendicativo

e militante da fare AGLI eterosessuali, ciò implica il fatto che un gay non dovrebbe poter appiattirsi

su posizioni di contropropaganda antiomosessuale. Poi avere il coraggio di anteporre un bel pronome

personale: "io, personalmente NON mi sentirei di..." Una posizione franca, del genere merita rispetto

invece spesso ci si nasconde dietro un discorso generale, che deve valere per tutti.

 

In secondo luogo un obbligo di approfondimento. I luoghi comuni nella nostra società giocano tutti

contro di noi, sono eterosessuali, eteronormativi. E' estremamente facile, avendo delle perplessità

personali su qualsiasi argomento per qualsivoglia motivo, cadere nella trappola della banalità, della

banalizzazione, che essendo eteronormativa non può che essere eterosessista e quindi antiomosessuale.

 

La cultura gay crea luoghi comuni nella piccola società ristretta di un locale gay, la cultura eterosessuale

crea luoghi comuni nella Società ed è pervasiva e estensiva.

 

Il problema della rappresentanza e della rappresentazione dell'omosessualità è già un altro problema.

A dire il vero tutta la rappresentazione televisiva italiana, di produzione nazionale, da 15 anni a questa

parte sta scivolando nello squallore...è più pericoloso il fatto che il programma informativo di Rai Uno

di punta oscilli fra Cronaca Vera - Cronaca Nera e Gente o Novella 2000 ( mi riferisco a Vespa ) e che

i politici in TV mettano in scena volutamente dei dibattiti degni del Bar Sport, rispetto a Platinette o

altro. Perchè hanno il Potere e quindi Possono apparire Normali...nonostante siano sempre più volgari

e sempre più banali. Ma con l'idiotocrazia andiamo un po' OT...

 

Mediamente però bisogna riconoscere che certe serie televisive di importazione americana veicolano

anche rappresentazioni dell'omosessualità positive, anche se sono seguite forse da un pubblico giovane

ora ci sono, anni fa no.

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Silver Reflex

O forse vuoi intendere che l'omosessualità dei genitori impone a tuo figlio una diversità tale da rendere la sua vita molto piu difficile?

 

Certo che voglio dire questo; è dal mio primo intervento che non faccio altro che "condannare" la stuazione attuale in Italia in quanto ancora estremamente retrograda sull'argomento.

Voi continuate a parlare solo di scuola, come se i problemi e le discriminazioni avvenissero solo fra i banchi... però sappiamo bene che non è così, e anzi la scuola è solo una prima facciata contro la realtà

 

Il desiderio di genitorialità per un eterosessuale é considerato legittimo, naturale, ma anche profondamente etico. Talmente giusto da divnire spesso il senso unico della vita.

Al contrario il desiderio di genitorialità di un gay é considerato come automaticamente egoista.

 

Ma è ovvio.

Non si tratta di egoismo dovuto al fatto di volere un figlio in quanto omosessuale, ma di egoismo dovuto al fatto di volere un figlio oggi in quanto omosessuale.

Se si ammette e ci si rende conto che un figlio di una coppia gay avrà di certo più difficoltà ad adattarsi e a farsi accettare rispetto a quello di una coppia classica, allora bisogna anche ammettere che ostinarsi a volervlo oggi ha alla base un pò di egoismo.

 

E' la verità ragazzi, ma non c'è da vergognarsene..

Gli esseri umani sono per natura molto egoisti e questo caso non fa eccezione... e non si tratta di accuse omofobiche, repressorie o discriminanti... si tratta di essere onesti e rendersene conto.

E' la stessa cosa che si può dire delle coppie divorziate; oggi il problema "per fortuna" lo si sente meno perchè la gente fa figli e divorzia con la facilità con cui si beve un bicchiere d'acqua... tuttavia continuo a pensare che molti di essi siano assai egoisti nelle loro scelte di vita.

 

Si tratta di scelte di vita; per te forse questo egoismo è necessario per iniziare a smuovere le cose.. un "sacrificio" necessario che quindi fa diventare l'atto giusto a tutti gli effetti; ch lo sa, magari è così... però non nascondiamoci dietro a un dito.

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Facciamo una lista di "categorie" di genitori che impongono ai propri figli

delle posizioni di svantaggio e rischiamo di fare mezzanotte, però...

 

Poi il risultato dell'equazione è che rimane il genitore perfetto, che non impone

nessuna posizione di svantaggio perchè in tutto ha successo, che ne so, Berlusconi?

 

Peccato che non si diventa Berlusconi, senza essere egoista :)

 

Per cui il genitore perfetto è quello veramente egoista, assente,

che pensa solo a se stesso e non c'è mai.

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Aggiorniamo la lista degli insulti: omofobo, represso, complessato, sciocco, ignorante, kapò, qualcuno addirittura propone di uccidere mia cugina  :asd: e tutto questo per aver espresso una posizione "anticonformista" rispetto a una presunta, e se esistesse, terrificante, "ideologia gay". Sapevo che avrei scatenato un putiferio, non sei tu il responsabile, cambiapelle, quindi non dispiacertene :)

 

Ma torniamo al “casus belli”…

 

“”Ok ai matrimoni e ai diritti civili. Ma sulle adozioni sono assolutamente contrario. Ho avuto la sfortuna di non avere una famiglia normale e so cosa ho passato, soprattutto nel rapporto coi coetanei a scuola. Per me il diritto di un bambino, viene prima di tutto.””

 

La miglior prova che posso portare, a suffragio delle mie convinzioni, è la prima che ho scritto,  l’esperienza personale, che non è frutto di ideologia, o di moralismi. Sono ferite vere, che hanno condizionato e rovinato la mia infanzia e anche il mio oggi.

Quando dico che per me, il diritto di un bambino viene prima di tutto … in quel bambino vedo me stesso.

 

Mi permetto di citare Greed89:

 

“”Io sono stato preso in giro per essere grasso per otto anni di fila, sono divenuto forte soltanto recentemente, mi sono bruciato l'adolescenza perché avevo paura di uscire di casa, ma sicuramente il non aver esperito la scuola sarebbe stato peggio.””

 

Il diverso è preso di mira, e non importa per quale ragione sia diverso:  Greed perché era grasso, io per la famiglia diversa, ecc. Il “bruciarsi” l‘infanzia e l’adolescenza è semplice e non è senza conseguenze. Anche io mi sono ripreso intorno ai venti anni, ho avuto depressioni, ho tentato di costruire qualcosa, di creare artificialmente quello che per altri era naturale …  Ma quella parte fondamentale della vita, che è l'infanzia, è andata persa.

 

“”Decisioni come queste, o opinioni in tal senso non sono indice di civiltà e progresso, ma di ignoranza o peggio menefreghismo, di mancanza di sensibilità,  di un egoismo che schierandosi dietro i propri diritti calpesta quelli di chi è più debole, ovvero dei bambini.””

 

Parlo di ignoranza, perché? Perche dubito fortemente che il 57% dei francesi abbia passato quello che ho passato io per aver avuto una “famiglia diversa” e parlo di menefreghismo e egoismo, riferendomi a quelli, che pur sapendo, magari per aver provato sulla propria pelle, preferiscono relativizzare, e  arrivare ad ottenere quel che vogliono. Sapendo quel che ho passato, sarei insensibile anzi sadico, se facessi provare le medesime situazioni ad un altro bambino.

 

wintage mi fornisce il titolo di un libro utile per “scrollarsi di dosso un po' di luoghi comuni e prosciutto sugli occhi”, questo:

http://www.ibs.it/code/9788842816058/lalli-chiara/buoni-genitori-storie.html

 

Io rispondo fornendogli quest’altro:

http://www.libreriadelsanto.it/libri/9788851403225/voglio-una-mamma-e-un-papa-coppie-omosessuali-famiglie-atipiche-e-adozione.html

 

Come ho già detto preferisco tenermi lontano dal tema “adozioni gay” per non finire nel calderone del moralismo e dell’ideologia. Nel primo libro l’autore è Docente di Logica e Filosofia della Scienza, nel secondo siamo in presenza di due Laureate in Psicologia , quindi indubbiamente più qualificate sul piano professionale e accademico.  Una di esse oltretutto, la Dott.ssa Lisa Trasforini si occupa specificatamente di  bambini e adolescenti, di adozioni e relative problematiche.  Ma il punto non è questo, torno subito alle esperienze personali così spiego bene il concetto …

 

Quando mia madre si rese conto che qualche problema c’era, non uscivo di casa, pochi amici, ecc. mi fece parlare con una psicologa. Cosa credete che gli abbia detto? Ero chiuso come un riccio, non avrei mai ammesso delle debolezze, quindi negai l’esistenza di qualsiasi problema, dicendo che “stavo bene solo”. Non era vero! 

 

Se la brava Chiara, fosse venuta ad intervistarmi sulle “famiglie diverse” io avrei detto che stavo benissimo, e lei avrebbe scritto sul suo libro: Massimiliano è felice!

 

In questi casi non ci vogliono finti giornalisti, ma professionisti estremamente preparati e con un’ottima capacità di interazione col bambino, e non è sufficiente una seduta di cinque minuti col microfono in mano. Non per altro ho proposto come lettura: “Guida alla diagnosi dei disturbi dell'infanzia e dell'adolescenza”  di Rapoport e Ismond, che non ha nulla di ideologico ma molto di accademico.

 

Quando dico che “” questi  studi sono falsati: utilizzano per esempio i dati dei ricoveri psichiatrici, del ricorso a psicoterapie o dei reati commessi dai minori “” lo dico perché io sono l’esempio! Non ho mai fatto psicoterapia, ne avuto ricoveri psichiatrici ne commesso reati ma questo non significa che la situazione sia stata idilliaca, anzi, l’esatto contrario.

Lo studio dell’APA  e fatto sia su coppie gay che lesbiche con figli propri e non,  su coppie “normali” gay-lesbica, con figli propri e non, su famiglie mono-genitoriali gay o lesbiche, con figli propri o non, su famiglie eterosessuali con un componente gay o lesbica, con figli propri e non.  Questa eterogeneità di situazioni, unita allo scarso numero di coppie e al sistema di acquisizioni dei dati, lo rendono irrilevante dal punto di vista statistico e non rappresentativo del lo specifico problema “adozioni” .

Altra e fondamentale osservazione da farsi è che lo studio è stato fatto negli Stati Uniti, notoriamente più aperti e tolleranti, rispetto all’omosessualità: in Europa, lo stesso studio potrebbe fornire dati diversi, in Italia … lascio a voi l’immaginazione.

 

Io sono il primo a volere figli, lo sento questo desiderio, profondamente.

 

Ho però la certezza matematica, che nella realtà in cui vivo ci sarebbero seri problemi.

Cosa potrei offrire? L’appoggio della famiglia del mio moroso anch’essa contraria, e non solo alle adozioni, ma anche ai gay mano nella mano? La mia presunta capacità di risolvere le situazioni che si presentassero? Una società ostile? Immaginate che sia pensabile, per un amico di mio figlio venire a dormire a casa mia e del mio moroso? Che non sia oggetto di domande e vessazioni fin dalla preadolescenza? E chi può prevederne le conseguenze?

 

Io non faccio obiezioni omofobe nei confronti delle coppie gay, ma osservazioni e obiezioni sulla vita che prospetterei al bambino, perché è la felicità e il bene del bambino che metto prima di tutto, avanti anche alle mie naturali e legittime ambizioni.

Sono perfettamente d'accordo che la società dovrebbe essere più tollerante, che i bambini non dovrebbero essere crudeli, che le persone non dovrebbero essere emarginate, ma fin che queste cose sono solo utopia, per coscienza, io non me la sento di far passare certe esperienze a un bambino, soprattutto se si può evitare.

Ovviamente, sono le parole  di un omofobo, intollerante, represso, complessato, sciocco, ignorante e  nazista: toglierò il disturbo, adesso posso farlo, quando ero bambino non potevo.

 

max

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Ragazzi, tenete duro sulla questione delle adozioni...

... appena omofobi del genere vedono che siamo pronti a "cedere" su un punto passano a tentare di farci cedere sugli altri punti.

E non lasciategli fare la vittima... oltre che "ideologici" ora siamo anche "intolleranti" perché vogliamo uguaglianza, non sopportiamo di essere umiliati e presi per i fondelli?? Pensate a come reagirebbe una qualsiasi altra persona di fronte a uno che gli dice che solo perché è nato... che so... nero... o nel lazio... o in veneto... o in calabria...  è giusto non debba poter progettare e avere una vita familiare come tutti. Immaginate come reagirebbe. E constatate il modo ultra-tollerante, anche troppo esageratamente tollerante, in cui noi gay di questo forum e di questo Paese reagiamo.

 

Le tecniche argomentative come quelle di gemax sono ampiamente usate nel mondo conservatore, non sono quindi una novità.

Se nel dibattito si è pronti a dargli ragione sulle adozioni con tutta probabilità passano a farci retrocedere sul matrimonio, poi sui pacs, ecc

 

Provo a immaginare un possibile seguito delle argomentazioni di gemax, nel caso in cui accettassimo di dire "è vero le adozioni meglio di no":

Dunque... passerebbe a tentare di farci ammettere che il matrimonio non sarebbe propriamente un diritto

Poi passerebbe a tentare di fari ammettere che forse l'estensione del matrimonio vero e proprio non è la soluzione più adatta... per presunte 'unicità' delle coppie che formiamo, per una presunta inadeguatezza semantica, e perché mentre sarebbe una cosa giusta e concreta discutere sui vantaggi legali chiedere a tutti i costi l'inclusione nel matrimonio tradizionale oltre che "improprio", frutto di "ideologia", pignoleria o peggio integralismo.

Nel caso abboccassimo, passerebbe poi a mettere in dubbio che le coppie che formiamo meritano tutti i vantaggi legali in questione, tentando di farci digerire che una unione registrata che dovesse riconoscere l'amore omosessuale non può basarsi sullo stesso impianto di conseguenze legali di una che riconosce l'amore eterosessuale, che sarebbe di gran lunga più stabile stretto e aperto alla filiazione.

Così si arriverebbe a una discussione su più o meno capienti Pacs.

Ma nemmeno... alla fine cercherebbe di portare il dibattito a scapito dei Pacs e a favore di una riforma senza contratto di unione, magari facendo finta che una unione alla francese / tedesca o una legge tipo dico / didoré (senza unione) potrebbero in fondo essere la stessa cosa.

 

Le premesse, a guardare bene, vi sono tutte infatti:

- Sin dall'inizio gemax ha distinto tra matrimonio civile e diritti civili

Vedi frase "Ok ai matrimoni e ai diritti civili"

- Sin dall'inizio gemax ha fatto sottilmente finta che la questione matrimonio e la questione coppie di fatto fossero la medesima cosa

Vedi frase "Io credo di si, magari entro questa legislatura... Io sono fiducioso" in risposta a S. Reflex che si chiedeva quando i matrimoni gay verranno legalizzati qui in Italia

-Sin dall'inizio gemax ha fatto riferimento a eventuali trattamenti peculiari per le coppie omosex che desiderano riconoscimento

Vedi frase "una valutazione precisa, sull'impatto che avrebbero queste unioni sul sistema pensionistico, e una vigilanza, per evitare abusi"

...

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@Gemax

 

No, le tue sono le parole di una persona che certamente non è oggi idonea all'adozione

ma non per il fatto che è gay...o altro, semplicemente la tua storia personale in

questo momento non ti consente di affrontare il ruolo genitoriale perchè ti porti

addosso un carico di vittimizzazione e di colpa che proietteresti su tuo figlio.

 

Suppongo però che tu sia giovane e tu possa rafforzarti e migliorare, se ti dici la

verità sulla tua storia.

 

Ovviamente io non ho augurato a tua cugina la soppressione, il mio era un interrogativo

retorico cui seguiva un chiaro : NO, bisognava agire sull'ambiente e aiutarla.

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Gemax, io rimango veramente sconvolto.

 

Wintage ti ha già mostrato come mai il libro che citi non sia attendibile. Se non concordi, il minimo che potresti fare è leggere e controbattere alle sue critiche.

 

Continui a insistere a ritenere che tutti quegli appellativi ti sono stati dati solamente perché esprimi una opinione anticonformista. Anche qui ti ho già risposto, ma tu hai bellamente ignorato. Provo a esprimermi in modo più chiaro.

È frustrante parlare con te. È frustrante parlare con una persona che rifugge la logica argomentativa e sa solo rifugiarsi nelle sue piccole e (qui sì che è davvero il caso di dirlo) irrilevanti esperienze personali. I numeri degli studi che non hanno riscontrato problemi nei figli di coppie omosessuali non sono mai abbastanza, ma la tua esperienza personale va presa a Sacro Graal. Complimenti per la coerenza.

 

Il tuo libro, che wintage ha mostrato chiaramente perché fosse inaffidabile, lo riproponi ad oltranza, mentre quello di wintage lo ignori per quale motivo? Perché se uno psicologo chiede a un bambino come sta, questo risponde "bene"? Grande gemax, che logica argomentativa! Ovviamente nessun grande maestro della psicologia ci aveva mai pensato prima! Questo manda letteralmente a rotoli un secolo di psicologia!

Se per te gli psicologi sono tutti incompetenti nel fare il loro lavoro, allora dillo e chiudiamola qui, ma a questo punto lo sono altrettanto quelli che sostengono le tue tesi. Non si possono usare due pesi e due misure.

 

Il 57% di francesi che hanno espresso opinioni favorevoli all'adozione sono tout court ignoranti e menefreghisti? Certo, gemax, e immagino che ora mi verrai a dire che certe dottrine religiose non abbiano influito minimamente sull'opinione del restante 43%, vero?

 

Gemax, potresti portarmi qualche caso di "adolescenza idilliaca", per favore? Tu continui a piangerti addosso per la tua adolescenza persa, ma a me risulta che l'adolescenza sia un periodo di crisi di default. Aggiungiamo che a questo mondo tutti sono diversi, e che quindi tutti possono essere presi in giro per qualcosa. Quindi è un problema che genitori e bambini devono affrontare comunque, non importa la situazione.

 

Infine, se ti offendi perché ti chiamano complessato, sii almeno abbastanza furbo da non ribadire ogni due post che tu hai avuto gravi traumi ancora non superati durante la tua adolescenza. Altrimenti mi sembra anche legittimo iniziare a pensare che il tuo comportamento iper-protettivo e iper-conservativo sia dovuto a quello. :sisi:

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Aggiorniamo la lista degli insulti: omofobo, represso, complessato, sciocco, ignorante, kapò, qualcuno addirittura propone di uccidere mia cugina  :sisi: e tutto questo per aver espresso una posizione "anticonformista" rispetto a una presunta, e se esistesse, terrificante, "ideologia gay"

Qua chi porta raginamenti ideologizzati sei tu con le tue sparate da papa boy.

 

Poi, per mettere i puntini sulle i, tu sei entrato a gamba tesa nel 3D insultando pesantemente sia chi difende la tematica delle adozioni, sia qualche milione di genitori omosessuali nel mondo, accusandoli/ci di

ignoranza

menefreghismo

insensibilità

egoismo

nonché di sfruttare vilmente i bambini per "ideologia".

 

Ti presenti insultando a raffica e hai poi la pretesa di fare la vittima quando ti si risponde? MA per favore :rotfl:

 

Per il resto non ti illudere, le tue opinioni non hanno proprio nulla di anticonformista. Sono solo una sequela di luoghi comuni, pregiudizi e superficialità.

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AndrejMolov89

@ max : sono fiero di quel che ho vissuto, e non lo cambierei mai per una vita normale :sisi:. Non usare la mia risposta come arma, in fondo non hai capito il senso di quel che volevo dire.

 

Quoto Lpgaurau e wintage

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Comunque raga, non so se ve l'ho mai detto ma non dimenticherò mai quella drammatica gita a Barcellona

 

Tutti quei bambini agli angoli della strada con la testa fra le gambe a ripetere le stesse frasi ossessive, ogni tanto qualcuno si agitava e dovevi usare il retino per evitare di ritrovarti i loro dentini alla gola

 

Si insomma, faceva uno strano effetto bersi un bicchiere di Sangria al rumore di urla e lamenti per tutta la Spagna

 

Dicono che ad Amsterdam sia anche peggio, me l'avrebbe dovuto dire un mio amico, ma non è mai tornato dalla sua vacanza, il suo corpo è tornato in Italia con un ciuccio piantato in mezzo alla fronte

 

In effetti questi sono segnali preoccupanti di come sia un trauma avere genitori omosessuali :sisi:

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Sono perfettamente d'accordo che la società dovrebbe essere più tollerante, che i bambini non dovrebbero essere crudeli, che le persone non dovrebbero essere emarginate, ma fin che queste cose sono solo utopia ...

 

Gemax, hai tutta la mia solidarietà per quello che hai dovuto patire nell'infanzia a causa della tua famiglia "diversa".

Tuttavia io non la penso come te sul piano delle adozioni e su tutto quello che c'è dietro le adozioni.

 

Ho già spiegato perchè la considerazione dell'«infelicità» sociale non rientra nelle mie argomentazioni.

Ieri ho detto incidentalmente quello che ora ti ripeto: se ci si affida all'argomento della felicità/infelicità,

vera o presunta, non bisogna nemmeno diventare (si, diventare, nel senso di uscire dall'armadio e assumersi)

omosessuali. Il tuo discorso si presta a un regresso all'infinito, come ha ben visto Vlay. Te ne rendi conto?

Di fronte al ricatto del riconoscimento sociale, che tu parifichi immediatamente a infelicità individuale, non

ci sono più argini, e si è costretti a capitolare su tutta la linea.

 

Inoltre, se tu ammetti (come tu ammetti, e per questo ti ho citato) che la crudeltà fa parte della natura umana,

che l'emarginazione si presenta inevitabilmente sotto le più diverse forme, nelle società,

e io aggiungo che l'omofobia è inestirpabile, depotenzi e vanifichi il tuo stesso discorso. Proprio il tuo

discorso richiederebbe infatti l'ammissione della perfettibilità e del miglioramento della natura umana.

 

Ma se si tratta di miglioramento, e quindi di una scala e di una graduazione di stati soggettivi, allora io

scelgo di stare dalla parte di una piena espressione -  giuridica , culturale, sociale - dell'omosessualità, e

punto proprio su di essa per diminuire l'omofobia, la discriminazione, e anche la sofferenza.

 

Infine: chi potrà permettersi di sposarsi e di adottare? Qui il discorso diventa veramente stringente, e

leggermente "controcorrente", se vogliamo davvero scomodare questa parola.

 

Innanzitutto chi vive in Paesi più liberi, più evoluti e più civili.

Poi le persone che sono riuscite ad emanciparsi maggiormente dall'interdetto sociale, e che hanno più coraggio,

perché anche questo conta, e più risorse, di ogni tipo. E poiché alle base di tutte le risorse c'è la conoscenza,

se non la cultura, le persone più informate, che hanno più mezzi e anche più spinte interiori per procurarsele:

quindi non tutti, almeno in un primo, lungo momento, ma persone sotto diversi rispetti privilegiate.

Anche, in una certa misura, privilegiate economicamente. In ogni caso, più ricche di esperienze.

 

Anche per questo non è possibile generalizzare il discorso della felicità/infelicità,

come quello della riuscita/non-riuscita, elevandolo a base di una qualunque posizione rispetto all'adozione,

perché è vero semmai l'esatto contrario, cioè che quanto più sei in grado di puntare, nella vita, al tavolo della vita,

tanto più hai possibilità di essere felice o infelice, riuscito e meno riuscito (fermo restando che una parte non

del tutto trascurabile resta nelle mani del caso e non dipende dall'arbitrio umano).

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