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Relazione al capolinea?


Harry

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11 minutes ago, Sasharyan said:

Però è un bell'azzardo partire dal presupposto che sia @Harry a non far sentire desiderato il proprio partner, e che sia questa la fonte dell'insicurezza di lui: per quel che ne sappiamo, questa persona è insicura per motivi profondi e non le basta quello che il suo compagno le da. Allora deve essere @Harry a forzare la propria natura cercando di iper-caricarlo di autostima e sicurezza, anche oltre il normale equilibrio del loro rapporto? Non rischia di diventare tutto una ridicola pantomima, quasi grottesca? Se ad @Harry queste cose fanno soffrire - e giustamente visto che è la sua fiducia a venire tradita - deve anche sforzarsi di sopperire alle crisi di autostima del compagno che decide di flirtare di nascosto andando a cena o al cinema con altri ragazzi, come se fosse single? Quindi dovrà vivere con la paura che se, per uno o mille motivi, in un determinato periodo di tempo non riuscirà a far sentire abbastanza desiderato e desiderabile il compagno, questi andrà a cercare conferme altrove?

Non sarebbe un rapporto equilibrato. Sfasciano la coppia, così.

Il compagno deve imparare a parlare dei suoi problemi ad @Harry e lui deve imparare che gli inciampi capitano, e che sono occasioni dalle quali si impara e che è possibile rafforzarla, la coppia. 
Per mia natura so che quello che è successo tra loro, fosse capitato a me, mi avrebbe portato a soffrire, e parecchio.

Esatto. 

Io sono motivato e invogliato a lavorarci sopra. (entrambi)

L'arrabbiarsi per finta, essere gelosi per finta, ecc... sono tutti teatrini che non funzionano e anzi mi allontanano dalla mia personalità facendomi portare una maschera che prima o poi mi stanca e rende insofferente.

Continuo a condividere il punto di vista di @Sasharyan parlarsi, anche di cose difficili e dolorose, è l'unica via per progredire in coppia; e infine SI PUò sbagliare.

Forse SI DEVE anche sbagliare e usare bene la situazione.

 

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Just now, Sasharyan said:

Però è un bell'azzardo partire dal presupposto che sia @Harry a non far sentire desiderato il proprio partner, e che sia questa la fonte dell'insicurezza di lui: per quel che ne sappiamo, questa persona è insicuro per motivi profondi e non gli basta quello che il suo compagno gli da.

Purtroppo in una coppia non fa nessuna differenza.

Non è che cambia se ti scopo una volta ogni tre mesi e tu vuoi una volta al mese

o se ti scopo tre volte a settimana e tu vorresti cinque.

Non c'è una quantità di attenzioni standard, per cui entro un certo limite è colpa sua e sotto quel limite è colpa tua.

 

Noi non sappiamo davvero come sono andate le cose, le nostre sono solo supposizioni.

Abbiamo scelto la possibilità che si senta trascurato sessualmente solo perché dopo 15 anni è l'ipotesi più probabile.

Io però ho tradito per motivi che non c'entravano nulla con la mia soddisfazione sessuale.

Una volta ho tradito perché subivo violenze psicologiche e volevo qualcuno che non mi facesse sentire una merda almeno per una sera

(per altro ha parlato malissimo di me al suo successivo fidanzato, che è finito in un centro antiviolenza e mi ha contattato la settimana scorsa).

Di solito quando lo faccio io lo faccio per "mettermi in pari" quando una persona si comporta troppo male con me.

Se usassi la mia esperienza personale per giudicare i tradimenti, direi che Harry è un mostro abusante :D

21 minutes ago, Sasharyan said:

Non rischia di diventare tutto una ridicola pantomima, quasi grottesca?

Chiaro che questo è il rischio.

In generale se un "tradimento" ti fa soffrire così tanto io consiglio di mollarsi.

23 minutes ago, Sasharyan said:

Quindi dovrà vivere con la paura che se, per uno o mille motivi, in un determinato periodo di tempo non riuscirà a far sentire abbastanza desiderato e desiderabile il compagno, questi va a cercare conferme altrove? Non sarebbe un rapporto equilibrato. Sfasciano la coppia, così. Il compagno deve imparare a parlare dei suoi problemi ad @Harry e lui deve imparare che gli inciampi capitano, e che sono occasioni dalle quali si impara e che è possibile rafforzarla, la coppia. 
Per mia natura so che quello che è successo tra loro, fosse capitato a me, mi avrebbe portato a soffrire, e parecchio.

Sì, ma chi ti dice che il suo compagno "imparerà a parlare dei suoi problemi" solo perché ha detto che lo farà?

Una volta che non ti fidi più, la cosa è irreversibile.

Io non ho detto che Harry deve fare autocritica, ho detto una cosa molto diversa.

Ho detto che se Harry NON fa autocritica, la relazione è finita.

 

Cioè se mio marito fosse insicuro per motivi suoi e mi tradisse per questo,

io potrei anche dirgli che è uno stronzo perché non ha le palle di dirmi di quello che prova

- rendendolo ancora più insicuro e chiuso in sé stesso e guardarlo con sospetto per altri 15 anni -

oppure potrei dirgli che mi dispiace non avere capito prima le sue fragilità

- invitandolo così ad aprirsi di più con me -

Oppure potrei dirgli che è solo una troia e mollarlo.

La peggiore delle soluzioni è la prima.

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Si sta parlando di "soluzione", e va bene. Bisogna però capire se questa soluzione consista davvero nel tornare allo stato di cose precedente, vale a dire a una relazione strettamente monogama. È una soluzione praticabile sia in termini di volontà dei soggetti coinvolti sia di reale fattibilità? Ossia: è quello che l'opener e il compagno vogliono ed è quello che si può realmente fare?

 

Edited by Cesco00
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Comunque sì. Non so se io arriverei a lasciare una persona dopo quindici anni di vita emotiva condivisa, ma anche per me cambierebbe tutto. Esiste un prima e un dopo "tradimento", e anche se questo in particolare non ha comportato un rapporto sessuale, sempre tradimento lo considererei, perché non si sarebbe trattato del mio ragazzo che si vede con un amico, ma del mio compagno che va a conoscere una persona come se fosse single per sentirsi desiderato.

In questo senso ammiro i buoni propositi dell'opener. Al suo posto starei decisamente peggio, sentirei che è andato perduto qualcosa di importante che non sarà più possibile recuperare: @Harry deve decidere se quello che potrebbe venire dopo vale la pena di un suo investimento emotivo o se l'amarezza è troppa.

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Più vado avanti più penso che qui dentro in generale viva la vita più felice una persona...

La vita in coppia è una farsa

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Franciss9292

Non potete aprire la coppia? L'essere umano è un collezionista desideroso.

Ha voglia di arrivare ad un certa età con un bottino di ricordi ed esperienze per aver la riprova di aver vissuto appieno senza essersi precluso nulla

2 minutes ago, Pugsley said:

Più vado avanti più penso che qui dentro in generale viva la vita più felice una persona...

La vita in coppia è una farsa

Ok ma la tua sfiducia nell amore non so quanto possa aiutare questi poveri opener in cerca di consigli e di punti di vista razionali 

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1 minute ago, Franciss9292 said:

Non potete aprire la coppia? L'essere umano è un collezionista desideroso.

Ha voglia di arrivare ad un certa età con un bottino di ricordi ed esperienze per aver la riprova di aver vissuto appieno senza essersi precluso nulla

Non tutti funzionano così, però. E a maggior ragione se la fiducia è andata a frantumarsi, non è la soluzione.

Edited by Sasharyan
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AndrejMolov89

Secondo me non é questione di aprire la coppia, o meno. Io mi chiedo se in questi 15 anni, loro hanno condiviso amici, se vi sia qualcosa che sia fuori dall´ordinario. Tante volte la novitá non é qualcosa da legare a quanti cazzi ci si mette in bocca, scusate il francesismo, ma é anche una banalitá di andare fuori al cinema o al teatro con persone che sono al di fuori dei propri circoli.
 

5 minutes ago, Pugsley said:

Più vado avanti più penso che qui dentro in generale viva la vita più felice una persona...

La vita in coppia è una farsa

Sono commenti crudeli, e che non c´entrano con il topic dell´opener, evitali.

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10 minutes ago, AndrejMolov89 said:

Sono commenti crudeli, e che non c´entrano con il topic dell´opener, evitali.

Penso che viviamo in una società in cui cerchi di convivere, pianifichi tutto e poi non solo è una incognita la salute, il lavoro e quant'altro, ma anche le dinamiche di coppia, che tu pensi siano, fra tutte, la cosa più stabile tra le precedenti. Sinceramente, si soffre sia a stare da soli, sia a stare in coppia e per questo dico che chi vive felice è solo una persona per me

Edited by Pugsley
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15 minutes ago, Pugsley said:

È ovvio che qualcosa è cambiato...

Probabilmente sì, dunque bisogna affrontare il problema anche (e primariamente) da questa prospettiva: cosa viene dopo? Quello che l'opener vuole che venga, quello che l'altro vuole che venga e quello che può realisticamente essere sono piani che si intersecano da qualche parte? Magari "sediamo queste tentazioni e torniamo a come eravamo prima" potrebbe essere meno realistico di "da oggi confessiamoci, nei limiti dell'umanamente fattibile, ciò che ci passa per la testa e troviamo di volta in volta una soluzione, navigando a vista e non rifiutando a priori alcuna strada". 

Qua c'è da fare una valutazione, come parte della soluzione che cerchiamo, della qualità e della legittimità delle aspettative (dell'opener e di tutti): è giusto e bello che l'amore si fondi sulla fiducia, ma dopo tanti anni una dinamica come quella di cui discutiamo (la tentazione di tornare a "misurarsi" e/o la voglia di uno scossone emotivo) è davvero così poco prevedibile da far sì che un evento del genere si traduca in cotale tranvata? Perché rimanerci di merda è umano e comprensibile, ma 15 anni iniziano a essere tanti.

Edited by Cesco00
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AndrejMolov89
10 minutes ago, Pugsley said:

Penso che viviamo in una società in cui cerchi di convivere, pianifichi tutto e poi non solo è una incognita la salute, il lavoro e quant'altro, ma anche le dinamiche di coppia, che tu pensi siano, fra tutte, la cosa più stabile tra le precedenti. Sinceramente, si soffre sia a stare da soli, sia a stare in coppia e per questo dico che chi vive felice è solo una persona per me

Il mondo é un posto a caso, ma non per questo ci possiamo sedere sul ciglio dell´autostrada aspettando gli incidenti per ripetere l´ovvio. Non é un topic in cui si declina la riflessione sul senso della vita, e su come la societá é: é un ragazzo che ha una preoccupazione, e che vuole sfogarsi e avere anche delle campane diverse dalla sua testa sull´argomento precipuo.

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Quando i miei si sposarono, a 20 anni mia madre e a 23 mio padre, tutti dissero che il matrimonio non sarebbe durato perché erano troppo giovani e col tempo si cambia. Al momento sono fra le coppie più durature fra tutti i loro amici. I miei però abitavano uno di fronte l'altro e si conoscono da bambini, hanno avuto un imprinting reciproco. La vita è però diversa, e qui mi aggancio per dire che l'opener e il suo compagno si sono fidanzati a 20 anni e adesso ne hanno 35. Sono cambiati, ma non solo solo cambiati (i cambiamenti più grossi ci sono in quel range d'età), ma anche non hanno avuto tutto quel bagaglio di esperienze che chi ha fatto tira e molla e si è messo sempre in gioco, ha avuto, e che adesso a 35 anni, chi ha avuto tale esperienza è più abile a comportarsi. È il caso della vita. Loro sono vergini, come io sono vergine all'opposto. Ad uno dei due è scattato qualcosa e la situazione è un po' su modello "mi crolla il mondo cosa faccio?"

C'è soluzione? Ce ne sono tante di soluzioni, devono molto parlare fra loro...e capire cosa desiderano reciprocamente

Edited by Pugsley
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Franciss9292
28 minutes ago, Sasharyan said:

Non tutti funzionano così, però. E a maggior ragione se la fiducia è andata a frantumarsi, non è la soluzione.

Non lo so. Qui si parla di relazione al capolinea per aver incontrato uno per un caffè.

Direi che è comunque saggio lasciare i propri spazi all altro senza indagare troppo.

I punti di vista cambiano. Per l'opener è un tradimento imperdonabile, per l'altro è stato un gesto per capire se magari piace ancora, chissà.

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8 minutes ago, Franciss9292 said:

Non lo so. Qui si parla di relazione al capolinea per aver incontrato uno per un caffè.

Direi che è comunque saggio lasciare i propri spazi all altro senza indagare troppo.

I punti di vista cambiano. Per l'opener è un tradimento imperdonabile, per l'altro è stato un gesto per capire se magari piace ancora, chissà.

Non è proprio così. Si parla del proprio ragazzo da quindici anni che incontra un altro ragazzo per flirtare con lui, tenendo ovviamente il tutto nascosto. Non è un amico con cui si è preso un caffé senza confessarlo al fidanzato.

E a maggior ragione se questo porta l'opener a soffrire, figuriamoci se possono aprire la coppia. Non c'è fiducia, e non c'è abbastanza autostima per reggere una coppia aperta.

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13 minutes ago, Franciss9292 said:

I punti di vista cambiano. Per l'opener è un tradimento imperdonabile, per l'altro è stato un gesto per capire se magari piace ancora, chissà.

L'avrei vissuto anche io come un tradimento imperdonabile. Però ci sono 15 anni di vita insieme e rimettersi in gioco fa paura ed difficile. Il gioco si è rotto e anche aggiustarlo, non sarà forse lo stesso. I giapponesi quando si rompe un vaso lo riparano usando dell'oro per saldare i frammenti rotti: il vaso acquista valore. Sarà così anche in questa vicenda? Non conosciamo il compagno dell'opener, con cui vorrei parlare per capire

Io non riesco a dare dei consigli perché vorrei sentire le due parti

Edited by Pugsley
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Che una parte del mondo crolli di fronte a una situazione inaspettata è anche fisiologico. 

I discorsi esistenziali sulle coppie andrebbero fatti con cognizione di causa, non potendo essere i casi su un forum utili a farne un bagaglio per la propria esperienza. 

Non voglio cadere nell'errore di dire "non puoi capire se non sei mai stato in coppia", è però cosa diversa far notare che per denigrare un'esperienza di vita bisogna trovarcisi, possibilmente più di una volta. 

Per quanto riguarda la vicenda del nostro opener, al quale do il benvenuto, posso dire che il fatto che ci sia stata una birra e un cinema indica che, oltre al discorso di dimostrare di piacere agli altri, il compagno aveva sicuramente bisogno di recuperare un'intimitá da primo appuntamento che credeva ormai irripetibile . 

E ho pure idea che nel vedersi accanto a un altro in una dimensione di conoscenza non finalizzata al sesso lo abbia pure fatto sentire strano, fuori posto. Sai, sono quelle cose che desideri riprovare ma poi ti ci trovi e capisci che quello che volevi era rivivere quelle cose di 15 anni fa, non cose nuove. 

Passare dai 20 ai 35 anni in coppia significa comunque non aver vissuto delle tappe. Bene o male la sensazione di aver perso qualcosa viene, soprattutto se la relazione sta andando bene. D'altronde solo se va bene la puoi dare per scontata. 

Non posso conoscere le vostre routine, avete tutti i mezzi per proseguire (se lo desiderate). L'importante è essere sinceri, anche perché se deve giurarti che è stata una scappatella solo perché tu vuoi sentirtelo dire, e nel mentre continua ad sentirlo, non è una soluzione. 

Prova a chiedergli come sono rimasti, se si sono risentiti. Cerca di portare tutto a galla in modo che non rimangano dei non detti, mostrandoti amico nei suoi confronti. Che a giudicarsi penso si stia già occupando lui. 

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52 minutes ago, Cesco00 said:

Si sta parlando di "soluzione", e va bene. Bisogna però capire se questa soluzione consista davvero nel tornare allo stato di cose precedente, vale a dire a una relazione strettamente monogama. È una soluzione praticabile sia in termini di volontà dei soggetti coinvolti sia di reale fattibilità? Ossia: è quello che l'opener e il compagno vogliono ed è quello che si può realmente fare?

 

La coppia aperta funziona raramente come toppa.

Passare alla coppia aperta perché hai problemi con la monogamia

è come cimentarsi con la parmigiana di melanzane perché scuoci la pasta al pomodoro.

 

 

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On 7/5/2023 at 6:52 AM, Harry said:

Siamo addirittura arrivati ad una fase in cui ci si fa piccoli grandi dispetti più o meno consapevolmente.

Dimenticavo, io trovo più rilevante questo rispetto al cinema e birra. Che tipo di dispetti? 

E soprattutto, non ho trovato se lo hai già scritto, @Harrycome lo hai scoperto il fattaccio? 

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7 minutes ago, Ghost77 said:

Passare dai 20 ai 35 anni in coppia significa comunque non aver vissuto delle tappe. Bene o male la sensazione di aver perso qualcosa viene, soprattutto se la relazione sta andando bene. D'altronde solo se va bene la puoi dare per scontata. 

Prova a chiedergli come sono rimasti, se si sono risentiti. Cerca di portare tutto a galla in modo che non rimangano dei non detti, mostrandoti amico nei suoi confronti. Che a giudicarsi penso si stia già occupando lui. 

Edited by Pugsley
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24 minutes ago, Almadel said:

La coppia aperta funziona raramente come toppa.

Passare alla coppia aperta perché hai problemi con la monogamia

è come cimentarsi con la parmigiana di melanzane perché scuoci la pasta al pomodoro.

 

 

Non parlo necessariamente di coppia aperta, che peraltro ha molteplici declinazioni (ognuno fa quello che vuole senza dirlo all'altro; ognuno fa quello che vuole informando poi l'altro; ognuno fa quello che vuole previo consenso dell'altro e così via: a ognuno il suo). Possibile che anche solo raccontandosi certe necessità, certe fantasie, riescano a recuperare un equilibrio, chi lo sa.

Conta però che l'opener abbandoni la prospettiva apocalittica che inevitabilmente si è portati ad assumere quando si è strenuamente convinti della solidità della propria monogamia e la si vede in crisi ("è uscito con un altro: è finita, è un sintomo del fatto che non funzioniamo più"), in favore di una prospettiva più duttile ("è accaduto perché era probabile che accadesse ed è improbabile che l'altro da oggi non provi più desideri di evasione o simili").

 

31 minutes ago, Pugsley said:

. Il gioco si è rotto e anche aggiustarlo, non sarà forse lo stesso.

A mio parere non è necessariamente così. Non è detto che il gioco si sia rotto, magari ha solo iniziato a funzionare diversamente (in maniera, forse, non del tutto imprevedibile).

Edited by Cesco00
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2 minutes ago, Cesco00 said:

Conta però che l'opener abbandoni la prospettiva apocalittica che inevitabilmente si è portati ad assumere quando si è strenuamente convinti della solidità della propria monogamia e la si vede in crisi ("è uscito con un altro: è finita, è un sintomo del fatto che non funzioniamo più"), in favore di una prospettiva più duttile ("è accaduto perché era probabile che accadesse ed è improbabile che l'altro da oggi non provi più desideri di evasione o simili").

Cesco però noi qui stiamo facendo ipotesi su ipotesi. Io non mi sento di poter dire molto senza sapere cosa dice il compagno dell'opener. Una cosa posso dirla però: l'opener vive la cosa come un tradimento...piano piano secondo me prenderà le distanze

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MyleneFarmer
4 hours ago, Almadel said:

Oppure sei tu che non hai più il fiato o la libido di ingropparlo nei cessi dell'università.

E questo cambiamento ti ferisce,

se a 50 anni uno pretende di scopare nei "cessi dell'università" come due verginelli 19enni in piena carica ormonale direi che il problema si tratta prima di tutto di aspettative irrealistiche della vita di coppia o della vita in generale... ma se la persona con cui sto da anni mi dovesse rispondere qualora gli dicessi le mie insoddisfazioni del momento:

"Ti piace l'idea che il tuo cazzone/culetto piaccia ad altri ragazzi, eh? Ci credo hai una fava/buchetto eccezionale, che non mi sembra di averla/o tutta/o per me", non pensarei che al fatto che sono stato per anni con un disadattato. Davvero, neanche nei porno amatoriali di terza categoria... 🙃

Se una coppia gay va bene ed è duratura è un problema perché si ha la sensazione di aver perso delle tappe, se il discorso fosse rivolto a un sempre-single di mezza età lo stesso staremmo parlare di tappe perse della vita...

Alla fine uno dovrebbe farsene una ragione a una certa età di non poter più vivere o aver vissuto la vita super competitiva e performativa sempre a 300km/h da film porno che sognava e immaginava a 20 anni e apprezzare quello che si ha, quel che si può fare e quel che si è costruito... Certo se poi non hai costruito niente lì è un discorso diverso.

Certo vivere in una bolla dove pare che tutti siano sempre in vacanza a Mas Palomas in tanga in attesa di trovare bei manzi da copertina da scopare alle feste più esclusive e che non abbiano mai da lavorare non aiuta a far pace con la propria vita e ad avere le aspettative giuste.

Edited by MyleneFarmer
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13 minutes ago, Pugsley said:

...piano piano secondo me prenderà le distanze

Io questo non lo posso sapere. So benissimo (lo sappiamo tutti) che gestire dinamiche del genere non è semplice, che misurarsi con la voglia di evasione dell'altro ci mette totalmente e radicalmente in discussione e che si sia per lo più portati a reagire in maniera drastica, credendo tutto irrimediabilmente finito. Ma non è detto sia la soluzione, soprattutto se ci si ama ancora. Anche perché, diciamolo senza giri di parole, magari con la relazione successiva accade lo stesso dopo 3 anni, non 15. E a quel punto che fai? Più economico, forse, fare una ricognizione accurata di ciò che ci si aspetta da una relazione di lungo corso, in maniera quanto più realistica e lucida possibile. E solo dopo questa, pensare al da farsi.

Edited by Cesco00
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5 minutes ago, MyleneFarmer said:

"Ti piace l'idea che il tuo cazzone/culetto piaccia ad altri ragazzi, eh? Ci credo hai una fava/buchetto eccezionale, che non mi sembra di averla/o tutta/o per me", non pensarei che al fatto che sono stato per anni con un disadattato. Davvero, neanche nei porno amatoriali di terza categoria... 🙃

E la qual cosa è anche possibile.

Forse semplicemente non sai che lui voleva farsi dire qualcosa di simile perché temeva il tuo giudizio.

Il problema principale di essere una persona giudicante è che potresti stare con un "disadattato" e non saperlo mai.

E viceversa il vantaggio di noi persone molto open-minded è che sappiamo benissimo con chi abbiamo a che fare.

(Se la frase è troppo grezza puoi sostituirla con un più sobrio: "E' vero che sei speciale, non mi stupisce che piaci anche a Fabrizio" L'idea è quella di fare il geloso non minando l'autostima della persona che amiamo, ma accrescendola)

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MyleneFarmer

ma secondo me certi discorsi da porno amatoriale vecchiotto dopo anni di vita di coppia e di sesso insieme non fanno più neanche eccitare e non mettono "pepe" ma fanno solo ridere o risultano patetici.. mentre se già in coppia si facevano abbondantemente allora non hai portato niente di nuovo perché è sempre la solita minestra scaldata. Inoltre è destabilizzante parlare di buchetti, cuckold e terzi a letto se per tanti anni lo si è fatto solo vanilla e con la luce spenta ed è andata sempre bene così. Davvero uno a quel punto penserebbe: ma con chi sono stato tutti questi anni?

Edited by MyleneFarmer
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Il mio esempio era volutamente ridicolo.

Io decisamente non sono tipo da dirty talk :D

Più che altro peso sempre tre volte le parole quando devo parlare di sesso col mio compagno.

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