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Blocco dello studio


Lichee87

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9 minutes ago, Lichee87 said:

Per quanto riguarda la Svizzera sì ma è necessario avere un c1 di francese o tedesco perché in Ticino anche solo con l'italiano ti rimandano a casa.

la geriatra di mia madre è italiana di origine (ha sposato un medico svizzero ma lei credo non parla francese e tedesco) e ha lavorato in ospedale e ora lavora in proprio.

in svizzera francese e tedesca credo che in ospedale ci sono anche medici che parlano solo inglese. dico credo perché non sono sicuro di nulla.

puoi andare anche negli usa, non è la nazione che è importante ma il fatto che ti stacchi dalla famiglia per me. se non vai lontano avrai solo problemi coi genitori che vogliono tenerti sotto per me.

per me cerca di finire medicina in fretta e fregatene del 110 e lode se ci riesci.

il fatto che lavoravi e studiavi è una cosa che naturalmente va considerata per valutare gli anni di studio che uno ha avuto bisogno per laurearsi e dovrai dirlo quando cercherai lavoro.

Edited by marco7
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1 minute ago, marco7 said:

la geriatra di mia madre è italiana di origine (ha sposato un medico svizzero ma lei credo non parla francese e tedesco) e ha lavorato in ospedale e ora lavora in proprio.

in svizzera francese e tedesca credo che in ospedale ci sono anche medici che parlano solo inglese. dico credo perché non sono sicuro di nulla.

puoi andare anche negli usa, non è la nazione che è importante ma il fatto che ti stacchi dalla famiglia per me. se non vai lontano avrai solo problemi coi genitori che vogliono tenerti sotto per me.

per me cerca di finire medicina in fretta e fregatene del 110 e lode se ci riesci.

Essendo sposata ha il permesso di soggiorno e forse pure la cittadinanza. Per uno straniero serve il bilinguismo che è obbligatorio in qualsiasi cantone. 

Mi ero informato sulla Svizzera ed è così. In inglese va bene solo per gli ospedali privati ma sempre di fellowship si parla. 

Gli usa sono off limits proprio. Idem il Canada. Andrei volentieri nei paesi scandinavi ma non parlo altro che inglese quindi a meno che non impari un'altra lingua potrei scegliere solo regno unito. 

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per me il permesso di soggiorno se ti prendono come medico in svizzera te lo danno senza problemi. abbiamo scarsità di medici, infermieri e elettricisti e tutti quelli che vengono sono benvenuti e non credo facciano storie sul permesso di soggiorno per un medico o un infermiere.

la geriatra lavorava all'ospedale di bellinzona che non è privato. avrà anche avuto il permesso di soggiorno per il marito svizzero ma se fosse necessario avere due lingue svizzere per un ospedale pubblico non credo che perché sposata con uno svizzero avrebbero chiuso un occhio se lei non sa il francese o il tedesco.

per andare lontano dai genitori puoi anche andare lontano in italia a fare la specializzazione medica, non deve per forza essere all'estero.

Edited by marco7
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Non metto in dubbio ciò che dici, avrai senz'altro genitori opprimenti e incapaci di relazionarsi a figli ormai adulti in maniera sana, e senz'altro questo ti ha causato grosse e oggettive difficoltà. Però arriva un punto in cui è imperativo smetterla di addebitare ogni difficoltà che incontriamo alle falle dell'educazione ricevuta. 

Lo possiamo fare a 20 anni, a 25, quando siamo ancora, in molti casi, dei tardo-adolescenti. Dopo no, dopo sta a noi capire che anche se i nostri genitori hanno sbagliato e continuano a sbagliare, perseverare in questo essere succubi di ciò che dicono e pensano diventa una nostra responsabilità. Tanto più quando gli strumenti per renderci definitivamente indipendenti (una quasi laurea in medicina) li abbiamo.

Ma lo dici tu stesso: hai paura del futuro, di ciò che accadrà. Segno che nel ruolo di figlio vessato e oppresso un po' vuoi rimanerci.

7 esami: tre/quattro sessioni (a prendersela comoda) e sei fuori. E lascia stare i 30.

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6 hours ago, Pugsley said:

Scusa Ghost ma adesso ad esempio in dottorato prendono intorno i 30 anni e molti si addottorano anche a 35 anni..

Parliamo di medicina ovviamente. L'età è un fattore discriminante e c'è tanta concorrenza ai concorsi. 

6 hours ago, Pugsley said:

Non mi piace il tuo determinismo. Si può essere bravi e forse anche più umani avendo vissuto sulla pelle certi drammi.

Nessuno parla di bravura, ma di fatti all'atto pratico. Puoi essere bravo e umano quanto vuoi ma passa avanti chi è giovane e col voto alto. Nulla toglie che esistano valide soluzioni lavorative, ma l'ospedale è estremamente difficile possa essere uno di questi, anche perché parliamo di un obiettivo a quanto? 6, 7 anni a venire? 

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Metto i miei 5 centesimi sulla questione. Allora, ho anche io vissuto un po' la tua storia opener, anche io ho frequentato per molti anni, 6 da fuoricorso una triennale a Torino, chiusa dopo anni di tribolazioni, capisco cosa si prova a non riuscire a studiare quei libri perché la testa sfugge in preda a mille pensieri. Posso intuire cosa voglia dire vivere in un clima familiare tosto, con il peso delle aspettative dei genitori perché non sono riusciti a realizzare i loro sogni. Però ti chiedo, visto l'avanzare dell'età, visto che il senso di "sopraffazione" dovuto alla concorrenza più giovane, hai pensato di valutare un piano b? Far maturare una delle tue passioni e rinascere? Esempio, molte persone che ho conosciuto in questo ultimo anno sono diventati pasticceri a 40 anni, pensa magari a valutare un percorso parallelo al percorso di studi che ti dia forza per andare avanti. Sulla questione dell'animale da compagnia io capisco quanto sia importante e possa essere una parte di te, ma considera che se un giorno dovesse seguire il ponte arcobaleno, tu cosa faresti? Sceglieresti di avere un nuovo animale? Fermeresti la tua vita? Fatto il pippotto, ti auguro di trovare la tua forza interiore, con l'aiuto di uno specialista o meno, e ricorda che non sei solo in questa situazione. Non sei un isola

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10 hours ago, Ghost77 said:

Se ti laurei a 38 anni non solo non puoi pensare al primariato o alla docenza, ma anche di fare l'ospedaliero. 

con la fame di medici di base che c'è in giro, questo francamente mi pare l'ultimo problema che @Lichee87 possa avere

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Mercante di Luce
1 hour ago, freedog said:

con la fame di medici di base che c'è in giro, questo francamente mi pare l'ultimo problema che @Lichee87 possa avere

C’è fame di medici perché sono limitate le assunzioni e di base in ospedale si lavora massacrandosi per pochi spicci

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7 hours ago, Cesco00 said:

Ma lo dici tu stesso: hai paura del futuro, di ciò che accadrà. Segno che nel ruolo di figlio vessato e oppresso un po' vuoi rimanerci.

Questo è vero, ma non perché mi piaccia ma perché logicamente mi è più facile e perché mi fa paura ciò che c'è fuori da questa situazione, che per quanto schifosa sia, è comunque la mia comfort zone. 

È veramente difficile uscirne perché non ho i mezzi economici e ho tutta la famiglia che mi considera ancora un pupo. 

1 minute ago, Mercante di Luce said:

C’è fame di medici perché sono limitate le assunzioni e di base in ospedale si lavora massacrandosi per pochi spicci

Quanto è vero. Un'alternativa infatti è fare il medico di medicina generale 

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4 minutes ago, Mercante di Luce said:

C’è fame di medici perché sono limitate le assunzioni e di base in ospedale si lavora massacrandosi per pochi spicci

Dicesi medico di base quello da cui vai a studio per farti visitare in caso di mal di gola o per farti segnare le medicine quando segui qualche terapia di lungo periodo,  se non a vita

Edited by freedog
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1 hour ago, Giorgiog said:

Far maturare una delle tue passioni e rinascere? Esempio, molte persone che ho conosciuto in questo ultimo anno sono diventati pasticceri a 40 anni

Considera che io ho fatto il pasticciere ed il cuoco prima e contemporaneamente a medicina. I miei passatempi che tutt'ora coltivo, come il disegno etc sono le cose che mi aiutano ad avere quel minimo di soddisfazione per andare avanti. Il rovescio della medaglia è che non riesco a conciliarli con lo studio perché non sono capace a fare cose diverse contemporaneamente. Ad esempio se in una giornata lavoro o disegno, di studiare non se ne parla proprio. Sarei già stanco. 

3 minutes ago, freedog said:

Dicesi medico di base quello da cui vai a studio per farti visitare in caso di mal di gola o per farti segnare le medicine quando segui qualche terapia di lungo periodo,  se non a vita

Che non sarebbe male come prospettiva lavorativa 

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Mercante di Luce
3 minutes ago, freedog said:

 

Dicesi medico di base quello da cui vai a studio per farti visitare in caso di mal di gola o per farti segnare le medicine quando segui qualche terapia di lungo periodo,  se non a vita

Perdonami, ma rispondendo a ghost che parlava di ospedalieri ho dato per scontato tu parlassi della stessa cosa.

posto che comunque anche per fare il medico di famiglia bisogna esserci portati

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nonsochisonoio

Che poi... Che scemo che sono... Io sono un esempio e manco mi sono ricordato...

Se scavi nei miei post, ma tra primi primi, scoprirai che nonsochisonoio (NSCSI per gli amici) si è iscritto un torrido 1 luglio 2008, in preda ad una tra le più grosse crisi della sua vita...
Stavo dando Organica e mi scoppia una bomba in testa, piazzata da un mio amico che mi dice "secondo me tu sei gay".
Letteralmente, credimi, lancio il Solomons (Chimica organica) nella stanza e cado in un blocco. Un blocco che mi ha provocato non pochi problemi (di studio, relazionali, comportamentali). Ho visto mostri per settimane. Crisi di panico. Pensieri brutti...
Credimi un dubbio esistenziale, un dubbio sessuale non lo si augura a nessuno.
Molto grazie a questo forum con il quale ho smussato alcune paure e timori, ma anche grazie alla mia forza di volontà, ho dato i 4 esami residui che mi portavano alla laurea (Inorganica, Organica, Statistica, Biochimica) al netto della tesi.
Mi sono realizzato (poi come è andata nel tempo è un altro paio di maniche). Sono uscito... Sennò ancora là stavo...


Non posso paragonare di certo la mia laurea (ambito agrario) alla tua, ma capisco bene la situazione.
Anche io ho dovuto "subire" dei genitori "giudicanti", per di più laureati e ben inseriti nel mondo del lavoro.
Come ho fatto? Gli ho "rotto il giochino".
Non gli ho dato adito ad ansie, e quindi non sapevano quando davo gli esami, e difficilmente gli davo il valore dell'esito.
Tutti abbiamo campato allegramente, ed un bel fardello me lo sono tolto.
Mi sono laureato con un voto dignitoso ed (in cuor mio) superiore alle aspettative per quello che avevo passato.
Rendere meno partecipativi (non leggere la parola "escludere") chi viola i tuoi sentimenti e li calpesta, altro non può farti che bene.
Piccolo semi-OT, hanno manifestato un caldo-tiepido entusiasmo al mio dignitosissimo voto d'uscita, ed ai miei occhi un caldo entusiasmo a mio fratello che con Triennale e specialistica ha preso il 20-25% in meno rispetto a me. Fine OT

Il voto è fine a se stesso... Per la mia esperienza di vita professionale (che, ripeto, è differente rispetto a quella di un medico), il voto conta poco. Se avessi preso di più o di meno non mi sarebbero cambiate le sorti. Anzi! La "fortuna" vuole che mi sia reinventato in un ambito totalmente diverso (paradossalmente molto vicino al tuo) e che con quel dignitosisimo ma non perfetto voto universitario, non abbia il rimorso di avere un grande voto ed aver buttato tutto e far altro (in fondo in fondo un pelino è così, ma sto bene).
 

Innesca la reazione per te stesso, per uscire da questa empasse... Per poter andare avanti e realizzarti per quello che vuoi, per quello che sei, per ciò che senti per te.

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14 hours ago, Lichee87 said:

Non ho capito in che senso.

Costringerti a studiare e a fare gli esami. Costringerti e basta. Lasciando da parte i discorsi "ma...tutto ciò che faccio lo faccio per ottenere approvazione” e “ma...non faccio niente per me”. Sono entrambi due “lussi“ enormi e insieme due trappole. Devi costringerti a studiare e basta. Se no non ne esci. 

Un malato di cancro cosa fa? Va a fare la chemio. Non si domanda se guarirà. Se non ci sarà recidiva. Se serve o non serve. La fa e basta. Così come uno che ha le coronarie ostruite si sottopone a una dolorosa operazione. Ci sono cose nella vita che si fanno solo sotto costrizione. Senza pensare a niente se non a farle. Scacciando i pensieri che gli impediscono di farle, o convivendo con quei pensieri, ma facendole.

Non è molto quello che devi fare. Oltretutto da un anno e quattro mesi non verbalizzi un esame... Se lo fai tra un anno e mezzo ti sarai laureato e avrai le condizioni per iniziare una nuova vita o una vita un po’ nuova.

 

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37 minutes ago, Isher said:

uno che ha le coronarie ostruite si sottopone a una dolorosa operazione. Ci sono cose nella vita che si fanno solo sotto costrizione. Senza pensare a niente se non a farle. Scacciando i pensieri che gli impediscono di farle, o convivendo con quei pensieri, ma facendole.

ecchime....

io non avevo le coronarie ostruite, ma un ventricolo troppo dilatato (67.8 mm, il destro); il risultato cmq cambia poco: un mese e mezzo tra intervento + riabilitazione in clinica e sto ancora qua a rompe.

So già quanto la cosa vi riempia di giuoia, non serve che esultiate troppo!

Edited by freedog
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Aggiungo, visto che non mi sembra sia stato fatto notare, che perfezionismo e procrastinazione sono intimamente legati e il primo sta spesso alla base della seconda. È un meccanismo psicologico inconscio a proposito di cui si può trovare ampia letteratura

Se non ci si sente all'altezza del compito da svolgere, la paura del fallimento ci porta a rimandarlo facendoci rimanere in una zona di comfort evitando così il rischio di non raggiungere la perfezione a cui tanto ambiamo 

Magari il compito lo iniziamo anche, poi sale l'ansia da perfezionismo, le paure ci assaliscono e allora finiamo per rimandarlo per evitare queste paure 

È un po' come prefiggersi di scalare l'Everest, il compito ci sembrerà imponente e troppo rischioso, ne rimarremo sopraffatti e scenderemo senza neanche aver raggiunto la metà (sempre se siamo riusciti ad iniziare a salire) per poi riprometterci di riprovarci in un altro momento non definito del futuro 

Se però invece dell'Everest mettiamo una cima più alla portata di mano, allora sarà più facile scalarla e non rimanere bloccati, anche se magari la soddisfazione non sarà la stessa che per una cima più ardua

È uno spunto di riflessione che butto lì 

Edited by Uncanny
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23 minutes ago, Uncanny said:

Aggiungo, visto che non mi sembra sia stato fatto notare, che perfezionismo e procrastinazione sono intimamente legati e il primo sta spesso alla base della seconda. È un meccanismo psicologico inconscio a proposito di cui si può trovare ampia letteratura

Se non ci si sente all'altezza del compito da svolgere, la paura del fallimento ci porta a rimandarlo facendoci rimanere in una zona di comfort evitando così il rischio di non raggiungere la perfezione a cui tanto abbiamo. 

Giustissimo. 

Io, una volta tanto, non mi sono lanciato in interpretazioni psicologiche perché quasi temo che per il nostro lichee potrebbero essere una cosa distraente, in qualche modo un altro lusso, rispetto a ciò che deve fare, e che è tanto chiaro

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No ma stai benissimo stai tranquillo non fare nulla e soprattutto non fare psicoterapia mi raccomando, vedrai che i tuoi problemi si risolveranno da soli o chiedendo supporto a sconosciuti su internet.

Hai appena 36 anni a momenti saranno 20 anni che stai all'università e stai a pensare al voto.

Non capisco se ci sei o ci fai.

Edited by Iron84
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55 minutes ago, Iron84 said:

No ma stai benissimo stai tranquillo non fare nulla e soprattutto non fare psicoterapia mi raccomando, vedrai che i tuoi problemi si risolveranno da soli o chiedendo supporto a sconosciuti su internet.

Hai appena 36 anni a momenti saranno 20 anni che stai all'università e stai a pensare al voto.

Non capisco se ci sei o ci fai.

Complimenti per l'empatia. Mi fai quasi tenerezza 

1 hour ago, Uncanny said:

Aggiungo, visto che non mi sembra sia stato fatto notare, che perfezionismo e procrastinazione sono intimamente legati e il primo sta spesso alla base della seconda. È un meccanismo psicologico inconscio a proposito di cui si può trovare ampia letteratura

Se non ci si sente all'altezza del compito da svolgere, la paura del fallimento ci porta a rimandarlo facendoci rimanere in una zona di comfort evitando così il rischio di non raggiungere la perfezione a cui tanto ambiamo 

Magari il compito lo iniziamo anche, poi sale l'ansia da perfezionismo, le paure ci assaliscono e allora finiamo per rimandarlo per evitare queste paure 

È un po' come prefiggersi di scalare l'Everest, il compito ci sembrerà imponente e troppo rischioso, ne rimarremo sopraffatti e scenderemo senza neanche aver raggiunto la metà (sempre se siamo riusciti ad iniziare a salire) per poi riprometterci di riprovarci in un altro momento non definito del futuro 

Se però invece dell'Everest mettiamo una cima più alla portata di mano, allora sarà più facile scalarla e non rimanere bloccati, anche se magari la soddisfazione non sarà la stessa che per una cima più ardua

È uno spunto di riflessione che butto lì 

Tutto questo lo condivido pienamente. È un'analisi attenta ed accurata 

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Ti direi di pensare a finire il prima possibile se senti veramente che continuare sia la tua strada, senza badare al voto, con una laurea in medicina qualcosa farai comunque.

Posso chiederti se in questi anni universitari alternavi studio e lavoro o hai sempre e solo studiato?

Soprattutto negli anni Fuori corso dato l'obbligo di frequenza 

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Allora io credo che ci sia un'età per essere empatico mentre esista un'età nella quale il piangersi addosso è solo un modo per non affrontare i problemi, e quindi poca empatia e via diretto.

Soprattutto quando si hanno i mezzi culturali ed economici per farcela.
E' vero che nel tuo settore il lavoro ti aspetta ma è anche vero che nel frattempo ci sta una vita che quando arriverai a viverla te ne sarai già perso buona parte.

Ti auguro ogni bene.

Datti una mossa

 

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3 minutes ago, Iron84 said:

Allora io credo che ci sia un'età per essere empatico mentre esista un'età nella quale il piangersi addosso è solo un modo per non affrontare i problemi, e quindi poca empatia e via diretto.

Soprattutto quando si hanno i mezzi culturali ed economici per farcela.
E' vero che nel tuo settore il lavoro ti aspetta ma è anche vero che nel frattempo ci sta una vita che quando arriverai a viverla te ne sarai già perso buona parte.

Ti auguro ogni bene.

Datti una mossa

 

Ma io capisco benissimo però c'è modo e modo. Ti ringrazio anche per aver perso tempo per rispondermi ma sto nella merda e sentirmi dire ci sei o ci fai non mi è particolarmente d'aiuto. 

Grazie per l'augurio 

16 minutes ago, lr02 said:

Ti direi di pensare a finire il prima possibile se senti veramente che continuare sia la tua strada, senza badare al voto, con una laurea in medicina qualcosa farai comunque.

Posso chiederti se in questi anni universitari alternavi studio e lavoro o hai sempre e solo studiato?

Soprattutto negli anni Fuori corso dato l'obbligo di frequenza 

Lavoravo il pomeriggio e la mattina frequentavo le lezioni. Studiavo la sera e mentre lavoravo ascoltavo le registrazioni delle lezioni

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3 hours ago, Mercante di Luce said:

posto che comunque anche per fare il medico di famiglia bisogna esserci portati

E soprattutto non è che finito il corso triennale trovi il tuo posto. Hai le graduatorie, e ci sono zone scoperte non per mancanza di medici di base quanto per carenza di assunzioni. C'è la fila di medici post corso che aspetta. 

 

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19 minutes ago, Ghost77 said:

E soprattutto non è che finito il corso triennale trovi il tuo posto. Hai le graduatorie, e ci sono zone scoperte non per mancanza di medici di base quanto per carenza di assunzioni. C'è la fila di medici post corso che aspetta. 

allora non è vero che la svizzera 'ruba'  medici all'italia.

è l'italia che lascia i medici disoccupati e poi scappano all'estero.

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12 minutes ago, marco7 said:

l'italia che lascia i medici disoccupati e poi scappano all'estero.

Ma certo! Se qui assumessero (non a gettone o con turni folli) nessuno andrebbe via. 

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Vivacia3But
2 hours ago, Lichee87 said:

Complimenti per l'empatia. Mi fai quasi tenerezza 

 Io su questo forum non chiederei consigli neanche su come pulire la lettiera del gatto. Non direi neanche se ho un gatto.

La frustrazione e l'incapacità loro per primi probabilmente di aver combinato qualcosa li portano ad esprimersi in una tal maniera. Per quei cinque minuti si riprendono dalla loro pochezza, dove sprofondano nuovamente due secondi dopo.

Lasciali perdere, se avevi bisogno di mettere nero su bianco e fare il punto della situazione, lo hai fatto. Nessuno ha il diritto di giudicarti, e l'ultimo che può farlo è un avatar di una persona frustrata che passa di qui ed è autorizzato a scrivere perché non c'è nessuna selezione né sui nuovi iscritti né sui post.

 

Che poi.... tutti sti gran fenomeni con le loro perle di saggezza sulla carriera universitaria propria e altrui, e poi...

40 minutes ago, lr02 said:

Ho spettano

 

Edited by Vivacia3But
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8 minutes ago, Vivacia3But said:

.

 

Che poi.... tutti sti gran fenomeni con le loro perle di saggezza sulla carriera universitaria propria e altrui, e poi...

 

🍌🍒

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50 minutes ago, lr02 said:

Ma a proposito, per parlare di testosterone e derivati, lo psichiatra ha particolari qualifiche? Ho spettano solo agli endocrinologi?

per quel che ne so io gli psichiatri non si occupano mai di testosterone.

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Just now, marco7 said:

per quel che ne so io gli psichiatri non si occupano mai di testosterone.

 

13 minutes ago, Vivacia3But said:

. Non direi neanche se ho un gatto.

...

 

#se avessi.

Studia 

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