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Il matrimonio, una garanzia contro la solitudine


gius1989

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In famiglia capita spesso di affrontare il discorso del matrimonio, inteso come una persona con cui convivere, di quanto sia bello avere una persona accanto e di quanto sia brutto restare soli, senza nessuno che si prenderà cura di te, perchè per ora si è giovani e va tutto bene, ma un domani, da vecchi sarà brutto, perchè chi non ha figli resterà solo. Questo è quello che sostiene mia mamma; la amo follemente, è l'unica donna che posso amare, ma ha un modo di ragionare che mi manda in bestia! 

Purtroppo la società, e quindi la famiglia, fa pesare questo fatto di essere single, una volta che si superano abbondantemente i 30 anni e "tutti" i tuoi coetanei si sposano e mettono su famiglia e questo è un "problema" che riguarda tutti i single, etero e gay, anche se ovviamente, quando si è gay non dichiarati alla famiglia, sostenere certe tesi è ancora più difficile perchè ovviamente, un padre o una madre, si accorgono che non cerco femmine.

Mi riferisco al fatto che ogni volta, lo ripeto ai miei fino alla nausea, sostengo che il matrimonio non ti garantisce che non resterai solo, che ti puoi sposare e divorziare dopo pochissimo tempo (e ormai queste cose accadono sempre più spesso anche nei piccoli paesi di provincia dove ci si conosce tutti); che si è soli quando non si hanno amici, ed io sono piena di persone che mi vogliono bene e che ci sono sempre per me.

Ma nulla, mia mamma è convinta che solo la moglie o il marito (se fossi una vera donna o cmq un gay dichiarato, ma ai loro occhi non lo sono) e i figli ti mettono al riparo dalla solitudine. Mia mamma non è vecchia, ha 60 anni ed io ho anche amiche di 60 anni che non la pensano cosi, ma lei si. La capisco, perchè lei si è sposata giovanissima, non ha mai avuto amicizie, ha sempre fatto tutto in simbiosi con mio papà, quindi è cresciuta con questo valore, però non si rende conto che mi ferisce quando mi dice queste cose. Perchè sono gay e le probabilità di trovare una persona con cui vivere, sono decisamente inferiori, rispetto ad un mio coetaneo single etero. Questo lei non lo sa, io si.

Poi mia mamma si lascia troppo condizionare dal contesto in cui vive; tutti i miei cugini sono sposati e non hanno avuto la sfiga di nascere gay, e quindi agli occhi della mamma io sono quello solo e quando per esempio veniamo a sapere che persone che conosciamo, parenti e non, hanno 40 anni e sono single, o si sono lasciati, lei è quasi come se si consolasse! Vi rendete conto? Mi viene pure da ridere. Mia mamma è la persona più importante della mia vita, però questo suo modo di essere mi fa davvero cadere le braccia.

Ho paura delle malattie e della morte. La solitudine mi spaventa si, però non mi sento sola come persona, perchè appunto ho, oltre a loro, la mia famiglia ovvio, tante amicizie vere, e se vogliamo dirla tutta, ho pure il mio amante, però mia mamma pensa che io resterò solo e che quando sarò vecchio capirò che aveva ragione.

Si dice che alle donne viene fatto pesare di più l'essere single e forse è vero; ci si "preoccupa" di più per una figlia femmina 40 enne che sta restando single, rispetto ad un figlio 40 enne nella stessa situazione. Però io addosso mi sento la stessa pressione, forse anche di più, che potrebbe avere una figlia femmina; perchè appunto io non sono un "maschio cacciatore" che semplicemente non vuole mettere la testa apposto nel trovare la moglie, ma sono un maschio donna che sogna l'amore, di un uomo, che mi chieda in "moglie". Ecco perchè sono sola, ecco perchè resterò quasi sicuramente "sola".

Ma al di là di tutto, io non considero il matrimonio come un obiettivo o una realizzazione personale nonostante creda tantissimo nel  matrimonio; trovare un lavoro, acquistare una casa, fare un viaggio importante sono obiettivi, non trovare l'amore! A parte che c'è davvero chi è felice e single molto più di chi è sposato, ma anche se fosse vero che obiettivamente è triste non avere qualcuno da amare, se la famiglia ti fa pesare questo, la tristezza aumenta.

Lasciando perdere poi tutto quello che sappiamo, dei mariti gay o moglie lesbiche che.....hanno due vite, perchè no ne usciamo più ma obiettivamente, davvero il matrimonio è un riparo dalla solitudine?

 

 

 

 

 

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Non so dirti: io mi sono sposato dopo 14 anni di convivenza

ma non è che in questi tre anni sia cambiato granché 🙂

Abbiamo molti più diritti, quello sì: ma è la convivenza a fare la differenza e non il matrimonio.

 

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Può esserlo, per alcuni. 

Allo stesso modo in cui un all you can eat può essere solo un modo per abbuffarsi oppure un'occasione di incontro tra amici mangiando cose particolari. 

Sí tratta di concetti talmente vasti e sfumati che ognuno può trovarne il proprio significato . 

Tu sei pressato da tua madre, ma io non mi concentrerei sul trovare una motivazione per rifiutare la via del matrimonio. Non è che semplicemente tua madre ti vuole fuori casa? 

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3 minutes ago, Ghost77 said:

Non è che semplicemente tua madre ti vuole fuori casa? 

Non credo, perchè lei lo sai che appena troverò una stabilizzazione lavorativa è mia intenzione andare a vivere sola! E' questa cosa, anzi, lei la vede strana perchè pensa che uno va via di casa solo se ha un marito o una moglie.

9 minutes ago, Almadel said:

Abbiamo molti più diritti, quello sì: ma è la convivenza a fare la differenza e non il matrimonio.

Si si, questo si. Il discorso è prettamente esistenzialistico. Tu, Almadel, ti sentiresti solo se non avessi un compagno?

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6 minutes ago, gius1989 said:

Tu, Almadel, ti sentiresti solo se non avessi un compagno?

Ho passato più di un terzo della mia vita col mio compagno:

stiamo insieme da quando lui aveva 22 anni e io 27 e ora ne abbiamo 40 e 44.

Non riesco a pensare a un "compagno" generico.

A 26 anni non mi sentivo solo, mi sentivo libero: ma uscivo da una relazione a distanza e da una convivenza infelice.

Adesso da solo non riesco proprio a immaginarmi.

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Il matrimonio non garantisce nulla perche‘ la persona che hai sposato puo‘ mollarti su due piedi se vuole o puo‘ anche morire improvvisamente e lasciarti vedovo e solo.

prima di vivere con mio marito mi sentivo solo da sempre ma non e‘ il matrimonio che ha cambiato la mia percezione bensi‘ la quotidianita‘ condivisa con lui che esisteva gia‘ prima che ci sposassimo.

il matrimonio per me non deve essere il fine ma una conseguenza del fatto che vivi in modo stabile con qualcuno.

se uno sta bene da single continui da single, se uno sta bene con qualcuno stia con lui e poi col tempo magari si decide pure di sposarsi per motivi pratici (tasse, eredita‘, convenzione sociale, …..).

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Trovo che l'unico senso del matrimonio sia regolarizzare completamente dal punto di vista giuridico una lunga relazione convivente pre-esistente da diversi anni (non 5 o 6 per intenderci) in, modo da avere una completa copertura giuridica in ogni evenienza.

Poi ognuno fa quello che vuole ovviamente.

Ma guai a sposarsi giovani o a farlo per paura della solitudine, perché si finisce scottati e se ne paga il prezzo.

 

Poi non so se tu intenda matrimonio semplicemente come "avere una relazione stabile e convivente".

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2 minutes ago, lr02 said:

Poi non so se tu intenda matrimonio semplicemente come "avere una relazione stabile e convivente".

Si ma ragazzi non sto parlando del discorso sulla tutela. Vorrei sapere se uno che non si sposa è condannato a restare solo, a sentirsi solo a vita

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4 minutes ago, gius1989 said:

Si ma ragazzi non sto parlando del discorso sulla tutela. Vorrei sapere se uno che non si sposa è condannato a restare solo, a sentirsi solo a vita

Lo decide la persona questo.

Dipende dalla tua serenità interna.

Poi ovvio che l'uomo per natura tende a desiderare un compagno/a specie ad età più mature.

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9 minutes ago, gius1989 said:

Si ma ragazzi non sto parlando del discorso sulla tutela. Vorrei sapere se uno che non si sposa è condannato a restare solo, a sentirsi solo a vita

Sì, ma continuiamo a non capire cosa c'entri il matrimonio.

Il matrimonio arriva dopo anni di convivenza e solo per motivi legali,

perché non parli di convivenza invece di parlare di matrimonio?

A me non piacerebbe vivere da solo neanche se fossi single:

cercherei in tutti i modi di andare a convivere con qualche amico o amica single.

Fondamentalmente perché non ci sono abituato.

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Just now, Almadel said:

Sì, ma continuiamo a non capire cosa c'entri il matrimonio.

Il matrimonio arriva dopo anni di convivenza e solo per motivi legali,

perché non parli di convivenza invece di parlare di matrimonio?

A me non piacerebbe vivere da solo neanche se fossi single:

cercherei in tutti i modi di andare a convivere con qualche amico o amica single.

Fondamentalmente perché non ci sono abituato.

L'ho scritto all'inizio del mio thread, matrimonio inteso come convivenza con una persona. Ho usato la parola matrimonio per convenzione, ma non mi riferisco al matrimonio vs convivenza. Che sia matrimonio o convivenza, nei fatti è la stessa cosa

10 minutes ago, lr02 said:

Poi ovvio che l'uomo per natura tende a desiderare un compagno/a specie ad età più mature.

Già...

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Just now, gius1989 said:

L'ho scritto all'inizio del mio thread

Ok, scusami 🙂

E' che sono due cose diverse (quasi nessuno dei miei amici etero è sposato, neanche chi ha figli)

e io fossi in te penserei intanto a sistemarmi con qualcuno, prima di sognare l'abito bianco 🙂

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2 hours ago, gius1989 said:

In famiglia capita spesso di affrontare il discorso del matrimonio, inteso come una persona con cui convivere, di quanto sia bello avere una persona accanto e di quanto sia brutto restare soli, senza nessuno che si prenderà cura di te, perchè per ora si è giovani e va tutto bene, ma un domani, da vecchi sarà brutto, perchè chi non ha figli resterà solo. Questo è quello che sostiene mia mamma; la amo follemente, è l'unica donna che posso amare, ma ha un modo di ragionare che mi manda in bestia! 

Conosco, per esperienze di miei amici gay, questo tipo di madri. Poiché tua madre è una donna intelligente e tu hai un buon rapporto con lei cerca di farle cambiare opinione e di spiegarle che questo disco rotto che lei suona può solo avere un effetto negativo – di negazione – su di te. Ci sarebbe anche da dirle che è un suo problema di visione materna preoccupata e ansiogena, che proietta su di te, ma valuta tu se dirglielo: io in una maniera soft e con un sorrriso glielo direi, giusto un cenno.  

Non ho capito però se lei è al corrente della tua relazione. Se non lo fosse, è chiaro che si preoccupa. 

Su un piano generale, no, il matrimonio o la convivenza solo per paura della solitudine riservano molti risvolti negativi e pesanti. Ci devono essere condizioni ben precise per abbracciarli. Però ci sono molte persone per cui non solo la solitudine (il che già si può capire) ma proprio il vivere da soli sono deprimenti o terrorizzanti. E qui vince il modo in cui si è fatti. Non ci sono dunque, per me, regole universali. 

Edited by Isher
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10 minutes ago, Isher said:

Non ho capito però se lei è al corrente della tua relazione. Se non lo fosse, è chiaro che si preoccupa. 

Ovviamente no, essendo una relazione con uno che ha solo 7 anni meno di lei e sposato 🫣. 

Lei è un tipo molto ansioso e credo che si, abbia proiettato su di me questo suo lato! Dirle tutto...non è facile. Proprio per questo suo carattere non ho il coraggio di parlare...vorrei proteggerla 

12 minutes ago, Almadel said:

Ovvio che se la mamma sapesse che sei gay la smetterebbe... 🙂

Se sapesse mi metterebbe ansia per trovare un uomo! E sarebbe quasi piacevole perché così, non sapendo, c'è il danno e la beffa 

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YoungMozart

Ciao a tutti, è da un po' che non mi faccio viv*.

Il matrimonio è sicuramente una scelta importante e decisiva che inaugura una nuova vita a due. E quindi, sì, nel matrimonio ideale non dovrebbe più esserci solitudine. 

Ma non ci si sposa perché si cerca un riparo dalla solitudine. Ci si sposa perché si ama una persona e ci si vuole impegnare con lei in un progetto di vita. 

Io spero che anche in Italia si passi presto da unioni civili a matrimoni gay. E, secondo me, la maggioranza degli italiani è favorevole. Nonostante al Governo ci siano gli eterosessuali divorziati della "famiglia naturale" e della "ideologia gender". Vedo di buon occhio anche le aperture di certe chiese protestanti e non nordeuropee alle coppie omosex. Bene. Significa che si va in direzione dell'uguaglianza. Perché anche le persone gay devono potere avere la possibilità di unirsi in vincoli solidi, giuridici e affettivi, esattamente come quelle etero. E, se credenti, questo sacramento deve essere accessibile anche a loro perché figli di Dio come tutti. 

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7 minutes ago, YoungMozart said:

Ciao a tutti, è da un po' che non mi faccio viv*.

Il matrimonio è sicuramente una scelta importante e decisiva che inaugura una nuova vita a due. E quindi, sì, nel matrimonio ideale non dovrebbe più esserci solitudine. 

Ma non ci si sposa perché si cerca un riparo dalla solitudine. Ci si sposa perché si ama una persona e ci si vuole impegnare con lei in un progetto di vita. 

Io spero che anche in Italia si passi presto da unioni civili a matrimoni gay. E, secondo me, la maggioranza degli italiani è favorevole. Nonostante al Governo ci siano gli eterosessuali divorziati della "famiglia naturale" e della "ideologia gender". Vedo di buon occhio anche le aperture di certe chiese protestanti e non nordeuropee alle coppie omosex. Bene. Significa che si va in direzione dell'uguaglianza. Perché anche le persone gay devono potere avere la possibilità di unirsi in vincoli solidi, giuridici e affettivi, esattamente come quelle etero. E, se credenti, questo sacramento deve essere accessibile anche a loro perché figli di Dio come tutti. 

La penso esattamente come te!

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5 hours ago, gius1989 said:

In famiglia capita spesso di affrontare il discorso del matrimonio, inteso come una persona con cui convivere, di quanto sia bello avere una persona accanto e di quanto sia brutto restare soli, senza nessuno che si prenderà cura di te, perchè per ora si è giovani e va tutto bene, ma un domani, da vecchi sarà brutto, perchè chi non ha figli resterà solo. Questo è quello che sostiene mia mamma; la amo follemente, è l'unica donna che posso amare, ma ha un modo di ragionare che mi manda in bestia! 

Purtroppo la società, e quindi la famiglia, fa pesare questo fatto di essere single, una volta che si superano abbondantemente i 30 anni e "tutti" i tuoi coetanei si sposano e mettono su famiglia e questo è un "problema" che riguarda tutti i single, etero e gay, anche se ovviamente, quando si è gay non dichiarati alla famiglia, sostenere certe tesi è ancora più difficile perchè ovviamente, un padre o una madre, si accorgono che non cerco femmine.

Mi riferisco al fatto che ogni volta, lo ripeto ai miei fino alla nausea, sostengo che il matrimonio non ti garantisce che non resterai solo, che ti puoi sposare e divorziare dopo pochissimo tempo (e ormai queste cose accadono sempre più spesso anche nei piccoli paesi di provincia dove ci si conosce tutti); che si è soli quando non si hanno amici, ed io sono piena di persone che mi vogliono bene e che ci sono sempre per me.

Ma nulla, mia mamma è convinta che solo la moglie o il marito (se fossi una vera donna o cmq un gay dichiarato, ma ai loro occhi non lo sono) e i figli ti mettono al riparo dalla solitudine. Mia mamma non è vecchia, ha 60 anni ed io ho anche amiche di 60 anni che non la pensano cosi, ma lei si. La capisco, perchè lei si è sposata giovanissima, non ha mai avuto amicizie, ha sempre fatto tutto in simbiosi con mio papà, quindi è cresciuta con questo valore, però non si rende conto che mi ferisce quando mi dice queste cose. Perchè sono gay e le probabilità di trovare una persona con cui vivere, sono decisamente inferiori, rispetto ad un mio coetaneo single etero. Questo lei non lo sa, io si.

Poi mia mamma si lascia troppo condizionare dal contesto in cui vive; tutti i miei cugini sono sposati e non hanno avuto la sfiga di nascere gay, e quindi agli occhi della mamma io sono quello solo e quando per esempio veniamo a sapere che persone che conosciamo, parenti e non, hanno 40 anni e sono single, o si sono lasciati, lei è quasi come se si consolasse! Vi rendete conto? Mi viene pure da ridere. Mia mamma è la persona più importante della mia vita, però questo suo modo di essere mi fa davvero cadere le braccia.

Ho paura delle malattie e della morte. La solitudine mi spaventa si, però non mi sento sola come persona, perchè appunto ho, oltre a loro, la mia famiglia ovvio, tante amicizie vere, e se vogliamo dirla tutta, ho pure il mio amante, però mia mamma pensa che io resterò solo e che quando sarò vecchio capirò che aveva ragione.

Si dice che alle donne viene fatto pesare di più l'essere single e forse è vero; ci si "preoccupa" di più per una figlia femmina 40 enne che sta restando single, rispetto ad un figlio 40 enne nella stessa situazione. Però io addosso mi sento la stessa pressione, forse anche di più, che potrebbe avere una figlia femmina; perchè appunto io non sono un "maschio cacciatore" che semplicemente non vuole mettere la testa apposto nel trovare la moglie, ma sono un maschio donna che sogna l'amore, di un uomo, che mi chieda in "moglie". Ecco perchè sono sola, ecco perchè resterò quasi sicuramente "sola".

Ma al di là di tutto, io non considero il matrimonio come un obiettivo o una realizzazione personale nonostante creda tantissimo nel  matrimonio; trovare un lavoro, acquistare una casa, fare un viaggio importante sono obiettivi, non trovare l'amore! A parte che c'è davvero chi è felice e single molto più di chi è sposato, ma anche se fosse vero che obiettivamente è triste non avere qualcuno da amare, se la famiglia ti fa pesare questo, la tristezza aumenta.

Lasciando perdere poi tutto quello che sappiamo, dei mariti gay o moglie lesbiche che.....hanno due vite, perchè no ne usciamo più ma obiettivamente, davvero il matrimonio è un riparo dalla solitudine?

ussignùr!!

una roba mentalmente così antiquata manco la posta del cuore della contessa Clara negli an i 50.

sai, nel frattempo c'è stato il 68, l'emancipazione femminile, la rivoluzione sessuale, il divorzio... ma veramente nel 2023 mi tocca leggere che ti devi accasare perchè gli zitelli muoiono in solitudine?

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Ma se tua mamma non sa di te, quindi sei... Maschile? 🤔🤔🤔

5 hours ago, gius1989 said:

il matrimonio è un riparo dalla solitudine?

Il maestro diceva:

La vera, devastante solitudine non è di chi è solo da solo con se stesso, ma di chi è in due e dispera di poter essere di nuovo solo da solo.

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Io quando vivo solo cado un po' in tristezza perché ho credo solo una amica trans che adesso tra l'altro è impegnata in alcune cose per cui sono di fatto tornato davvero solo

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6 hours ago, Francis92 said:

La vera, devastante solitudine non è di chi è solo da solo con se stesso, ma di chi è in due e dispera di poter essere di nuovo solo da solo.

Come ammonisce il proverbio:

meglio solo, che male accompagnato!

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11 minutes ago, Mario1944 said:

Come ammonisce il proverbio:

meglio solo, che male accompagnato!

A proposito (se posso) Mario e tu?? Com è la vita di un gay single non più in erba? Sei solo o hai gente al tuo fianco? 

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On 3/20/2023 at 12:31 PM, gius1989 said:

Ma nulla, mia mamma è convinta che solo la moglie o il marito

Se il matrimonio convenzionale dev'essere un rapporto disfunzionale anche no, siamo nel 2023. Intendo, avere questa idea patinata è un qualcosa che toglie valore ad un legame profondo.
E tu hai trent'anni, sei giovane, è completamente innaturale negare la libertà, solo nei paesini si  sente sta cosa. Appunto, da come dici, sai che è un discorso vuoto, manchevole di tanti dettagli e una preoccupazione eccessiva di tua madre.

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4 hours ago, MARIO8530 said:

Intendo, avere questa idea patinata è un qualcosa che toglie valore ad un legame profondo.

Non è che l'istituto matrimoniale sia stato posto per costituire tra i coniugi un legame profondo diretto, ma semmai un legame, pur profondo, ma mediato dai figli:

per tanto la madre di gius1989 non devia dalla  concezione tradizionale del matrimonio.

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