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Quella cosa chiamata maschio.


swinch91

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1 hour ago, marco7 said:

come hanno verificato che sei veramente gay per distinguerti dai falsi-gay che lo dichiaravano per evitare il militare ? Hai dovuto dare

Dovevi essere considerato egodistonico. Non bastava essere gay ma provare di avere disagio nella convivenza con altri maschi al colloquio psicologico. 

Io ho fatto prima a fare il servizio civile da obiettore. 

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24 minutes ago, Ghost77 said:

Io ho fatto prima a fare il servizio civile da obiettore

E siamo (stati) in due..

L'anno più inutile della vita mia, passato in uno pseudo centro giovanile che in realtà era un circolo del tennis a fare bassissima manovalanza: fotocopie, giardiniere,  verniciatura recinti, barista (specialità cappuccino con schiumetta), spazzatura vialetti dalle foglie secche, file alla posta per il pagamento bollette...

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2 hours ago, Skeletor said:

Ma quindi alla fine l’hai fatto o no?

No, comunque avrei naturalmente fatto il servizio civile.

Diciamo che mi arruolerebbero solo se ci fosse la guerra.

Gli abili di prima sono quelli che partivano immediatamente,

gli abili di quarta sono gli ultimi a venire chiamata: all'epoca spesso non partivano.

2 hours ago, marco7 said:

come hanno verificato che sei veramente gay per distinguerti dai falsi-gay che lo dichiaravano per evitare il militare ?

C'è una perizia psicologica.

C'era anche chi portava la foto di un bacio con la lingua con un altro ragazzo nella speranza di farsi riformare.

(Chi non mangiava per una settimana... Io ho fatto training autogeno per rendere il battito cardiaco irregolare)

Non ho mai saputo se mi avessero creduto o meno.

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6 minutes ago, lr02 said:

Mio padre al servizio civile guidava ambulanze 

Comunque oggi spero che nessuno verrebbe escluso in quanto omosessuale nemmeno a chiederlo espressamente.

Adesso non esiste più neanche la diagnosi di "omosessualità egodistonica",

ma - se è per questo - non esiste neanche più il servizio militare obbligatorio.

Non credo però esistano molti omosessuali dichiarati nell'Esercito (al massimo lesbiche e trans ftm in Polizia).

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3 hours ago, Almadel said:

Non credo però esistano molti omosessuali dichiarati nell'Esercito

marinai, carabinieri e poliziotti gay dichiarati ce ne sono di sicuro (conosco 4-5 coppie che si sono cirinnate, e di un paio son stato pure al rinfresco), sicuramente ce ne sarà qualcuna anche nell'esercito, ma non ne conosco di persona

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  • 1 month later...
On 2/13/2023 at 11:48 AM, swinch91 said:

Ciao a tutte/i,

questo è il mio primo post su un forum di qualsivoglia genere e viene dopo anni di tribolazione mentale e fisica su un tema probabilmente già affrontato ma che, almeno dalla mia esperienza di "lettore", è sempre finito in polemiche di guerra tra fazioni che sinceramente proprio non capisco.

Vi espongo la questione, spero nel modo più sintetico possibile (e se dovessi dilungarmi, chiedo venia!)

Sono un ragazzo di 30 anni, romano doc, trasferitomi a Milano per diverso tempo e rientrato poi a Roma. Ho sempre vissuto la mia sessualità con enormi difficoltà perché per lungo tempo (e tuttora oggi) ho enormi difficoltà a capirmi. 

Per farla breve, sono sempre stato attratto dagli uomini ma non ho mai trovato persone dichiaratamente (o non) gay o bisessuali che effettivamente mi attraessero. Per tanti anni ho creduto (e una parte di me probabilmente ancora ci crede) che la mia attrazione nei confronti degli uomini dipendesse da trascorsi emotivi dell'infanzia e dell'adolescenza, di mancanza di figure maschili presenti nella mia crescita personale e di una conseguente sensazione di difetto generale nei confronti degli altri uomini; l'attrazione verso gli uomini sostanzialmente o apparentemente etero, nella mia testa, era in qualche modo legata a "traumi" o ad un più generale senso di invidia verso la "vera" mascolinità. So che spesso i termini mascolinità e femminilità generano discussioni e polemiche legate all'accettazione di sè, all'idea stereotipata dell'uomo maschio e della donna femminile e sfociano poi in questioni più "politiche" sulle questioni dei "gay maschili" e "gay femminili" e via dicendo.

Cercherò di essere chiaro e davvero l'intenzione di questo post non è quella di generare alcun tipo di polemica ma semplicemente sfruttare i vostri e miei pensieri solo e unicamente per cercare di capirmi un pò meglio. 

Sono un ragazzo maschile e provo attrazione per ragazzi maschili. Non ho alcun problema con la femminilità negli uomini, non è qualcosa che disprezzo o che rifiuto ma molto semplicemente non mi attrae. Nella mia visione è un tratto della persona come lo sono i capelli biondi, mori, lunghi, corti (o calvo), occhi azzurri, verdi, pochi peli, tanti peli, alto o basso. 

Ritorno sui traumi e sulla crescita del me bambino e adolescente. Quando ero piccolino, ero molto basso e ho sviluppato leggermente in ritardo rispetto agli altri compagni di classe. Già da piccolo quindi il mero aspetto fisico in una società super consumistica e capitalistica come la nostra, piena di immagini di perfezione, mi ha pò plagiato nella misura in cui "non sono mai stato abbastanza". Questa cosa, nel tempo, si è tramutata in un forte complesso fisico. Non sono abbastanza muscoloso, non sono abbastanza alto, non ce l'ho abbastanza grosso. Il tutto è sfociato poi in un enorme insicurezza prestazionale, nelle relazioni, nello sport, nella mascolinità.
Questo nonostante fossi (e sia ancora), nei fatti, un bel ragazzo. Non sono un modello ma sono totalmente nella norma. Eppure questi pensieri mi hanno sempre assillato, mi hanno condizionato e me li sono trascinati per tutta la vita con enormi ripercussioni sulla mia vita relazione sentimentale, amicale e professionale. Se non sei mai abbastanza in qualche modo ti viene anche difficile metterti in gioco perchè tanto non sarai mai perfetto.

Di qui, le donne. Fintanto che ero al liceo e poco dopo, ho avuto relazioni sentimentali con delle (bellissime) ragazze. Ma non sono mai riuscito a fare lo step in avanti perché, sicuramente (nella mia testa), non avrei fatto bene. Sicuramente il ragazzo che c'era prima di me aveva fatto meglio, sicuramente ce l'aveva molto più grosso e non solo più grosso, era perfetto. Dopo l'ultima ragazza ho smesso completamente di provarci con le donne perché tanto non sarei riuscito ad arrivare allo step "finale" (vedete come è tutto una prova di vita nella mia testa bacata) e allora perchè soffrire? A 'sto punto meglio evitare.
Con gli uomini la questione è un pò diversa. In qualche misura con un uomo parto con l'idea di essere già "svantaggiato" e quindi in qualche misura il rapporto di forze è già chiaro in partenza. La realtà, nei fatti, è chiaramente diversa e quelle poche esperienze che ho avuto, conoscendo le persone principalmente online, non mi hanno mai soddisfatto. Vuoi perchè non ero attratto vuoi perchè la maggior parte dei ragazzi che ho conosciuto erano appunto femminili per cui non ho proprio alcun genere di attrazione. Anche quelle poche volte in cui mi sono ritrovato in qualche gay street o locale gay, per quanto divertente, il nulla cosmico.

Sia chiaro che tutta 'sta manfrina l'ho già rivolta al mio psicologo ma ancora non ne sono venuto a capo. E' chiaro che tutto ciò dipenda molto dai miei trascorsi interiori di bambino dove a un certo punto qualcosa nella mia crescita personale non ha funzionato. E quando parlo di qualcosa che non ha funzionato, non intendo "non ha funzionato perchè sono attratto dagli uomini" ma non ha funzionato perchè in me c'è una confusione atroce e una sensazione di difetto di base che si riflette non solo nelle relazioni sentimentali ma anche in quelle professionali e più in generale nella vita di tutto i giorni.
Sta di fatto che a 30 anni mi ritrovo a non aver mai avuto di fianco una persona con cui convidere gioie, dubbi, problemi, amore. Molti di voi potranno capire quanto si faccia sentire questa mancanza e quanto faccia soffrire l'assenza di condivisione.

Scusate lo sfogo (che alla fine di sintentico non ha proprio nulla). Era un post che nell'intenzione iniziale doveva essere una sorta di super semplicistico "dove posso trovare ragazzi maschili" ma che di fatto non è neanche lontanamente così riduttivo. Mi incuriosisce però leggere un pò dei vostri pensieri o magari di situazioni più o meno analoghe alla mia.

E bon,
grazie per la pazienza

 

Ti ringrazio molto per quello che hai scritto. Avevo scelto di non entrare più a causa di una forte polemica continuativa (anche queste cose andrebbero sottoposte allo psicologo) ma ho ritrovato un link e sono rientrato trovando questo bel post. Io mi sento praticamente come te, e ne ho 41, di anni. Ti auguro di cuore di riuscire ad accettare la tua "virilità" così come è, senza voler scimmiottare gli scimmioni (scusa il calembour) e senza accoppiarti con quei gay che vedono nel cazzo grosso la vera virilità. L'esempio più comune è il super-passivo con 22 cm di minchia che cerca "uomo dotato", andando contro la logica (visto che non sono così tanti numericamente a superarlo) e cercando per forza di essere penetrato. Queste persone non hanno altro desiderio che quello di essere "sottomessi". Purtroppo nelle chat girano quelle persone. E, in generale, il livello emozionale è scaduto in favore dell'uomo-prodotto di questo bieco capitalismo imperante.

Quello che posso dirti è che la cosa migliore è lasciar andare, non pensarci più, crearsi una vita più "vera". Io ci sto provando e sto già molto meglio. Certo da qualche parte rimane la voglia di condividere, ma se si analizzano i singoli problemi psicologici e quelli degli altri, ci si rende conto che la relazione umana è sempre un modo per crescere ma soffrendo, imparare attraverso lo specchiarsi nei problemi altrui.

Siamo anime complesse, anche martoriate, da mille traumi e problemi. Queste cose si riflettono in tanti settori. Ma comunque, ripeto, capisco tutto quello che scrivi, dalla A alla Z. 

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