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Referendum sì, referendum no...


orodeglistupidi

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orodeglistupidi

Il referendum previsto per il 21 Giugno prossimo è molto chiacchierato e molto poco chiaro.

 

I QUESITI: PER COSA SI VOTA?

 

Il referendum chiede all'elettore di esprimersi su tre quesiti, corrispondenti a tre diversi moduli.

 

PRIMO MODULO, SECONDO MODULO:

I primi due quesiti sono simili, differiscono poiché il primo ha ad oggetto la Camera, mentre il secondo il Senato. Si chiede se l'elettore è favorevole alla modifica del sistema di attribuzione del premio di maggioranza.

Se votate SI', desiderate che il premio di maggioranza venga attribuito non più alla coalizione di partiti vincitrice, bensì al singolo partito più votato.

 

TERZO MODULO:

Il terzo quesito è quello relativo all'abrogazione delle liste multiple. Se votate SI', desiderate che non sia più possibile per lo stesso politico candidarsi contemporaneamente in più circoscrizioni, come invece avviene tuttora.

 

E qui si conclude la parte assolutamente neutrale del post  :ok:

 

RAGIONI PER CUI VOTARE SI':

 

Attribuire il premio di maggioranza al partito più votato invece che alla coalizione vincitrice consentirebbe di eliminare la frammentazione, la fragilità e l'instabilità delle coalizioni multipartitiche, spingendo la realtà parlamentare italiana verso un sistema bipartitico, come avviene ad esempio negli US (Repubblicani vs Democratici).

 

Abrogare le liste multiple consentirebbe invece di porre fine ai fenomeni di cooptazione: al momento, il candidato eletto in più circoscrizioni ha infatti la possibilità di ridistribuire i propri seggi ottenuti ad altri politici in lista, rendendo di fatto superflue le preferenze reali degli elettori. Se questo terzo modulo venisse approvato, ciò non sarebbe più possibile.

 

RAGIONI PER CUI VOTARE NO/ASTENERSI E FAR FALLIRE IL QUORUM DEL REFERENDUM:

 

Nella realtà dei fatti italiani, attribuire il premio di maggioranza al singolo partito più votato significa consegnare il paese a Berlusconi.

 

Il PDL, nato dalla fusione tra Forza Italia e An, emerge dai sondaggi attuali come il partito più votato in assoluto. Se i primi due quesiti del referendum dovessero passare, Berlusconi potrebbe essere invogliato a far cadere il governo e indire nuove elezioni politiche.

 

Se le attuali intenzioni di voto fossero confermate, il PDL risulterebbe il partito vincitore e otterrebbe il premio di maggioranza, raggiungendo la maggioranza assoluta sia alla Camera sia al Senato.

 

Il Parlamento verrebbe esautorato nelle sue funzioni fondamentali di composizione dei diversi interessi politici. Il PDL imporrebbe il proprio interesse, potendo dettare legge in proprio.

 

Votare di sì significa ridurre il pluralismo e rafforzare i governi, ma fino a che punto?

 

A voi la parola (ben accette le eventuali correzioni!)

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Se passasse il referendum sarebbe un disastro.

 

Avremmo una legge elettorale peggiore della legge Acerbo che ha permesso l'ascesa del fascismo.

 

un solo partito di nominati con il 55% dei seggi.

 

Berlusconi con il suo partito di nominati potrebbe prendere comodamente il 55% dei seggi essendo il partioi più grande in Italia quindi potrebbe governare da solo senza nemmeno più bisogno della Lega.

 

La sinistra sarebbe relegata all'opposizione a vita visto che il centrosinistra ha una vocazione più alla coalizione è molto più frammentata del centrodestra per cui ne soffrirebbe molto di più da una legge elettorale che da il premio di maggioranza al partito con più voti invece che alla coalizione.

 

Sarebbe devastante per la democrazia e per il pluralismo di questo paese.

 

L'unico quesito positivo è quello che elimina le candidature plurime.

 

Qui cmq sono riassunti i 3 quesiti referendari:

referendum.jpg

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orodeglistupidi

Alessandro Visani a proposito della legge Acerbo:

 

L'approvazione di quella legge fu - questa la tesi sostenuta da Giovanni Sabbatucci, pienamente condivisibile - un classico caso di "suicidio di un'assemblea rappresentativa", accanto a quelli "del Reichstag che vota i pieni poteri a Hitler nel marzo del 1933 o a quello dell'Assemblea Nazionale francese che consegna il paese a Petain nel luglio del 1940". La riforma forni all'esecutivo "lo strumento principe - la maggioranza parlamentare - che gli avrebbe consentito di introdurre, senza violare la legalità formale, le innovazioni più traumatiche e più lesive della legalità statuaria sostanziale, compresa quella che consisteva nello svuotare di senso le procedure elettorali, trasformandole in rituali confirmatori da cui era esclusa ogni possibilità di scelta".
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Ecco spero che la storia ci abbia insegnato qualcosa così da non commettere lo stesso errore compiendo un secondo suicidio d'assemblea rappresentativa che per altro è già messa abbastanza male di suo.

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Curiosità:

Chi ha promosso sto referendum?

 

Mariotto Segni e Giovanni Guzzetta.

Per altro Guzzetta è lo stesso che anche nel 93 elaborò i quesiti per il referendum sulla legge elettorale del 93 perchè Guzzetta è esperto di diritto favorevole al bipartitismo quindi ogni volta ci prova con i referendum elettorali.

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Okkei, leggo su Wikipedia che le firme sono state raccolte e consegnate nella prima metà del 2007 però non ho capito chi sono stati i supporters della raccolta. Cioè, quali gruppi-associazioni-partiti si sono sbattuti per far propaganda e far andare a firmare la gente. (io ero in Francia in quel periodo, perdonatemi se non so nulla di nulla ^^')

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Okkei, leggo su Wikipedia che le firme sono state raccolte e consegnate nella prima metà del 2007 però non ho capito chi sono stati i supporters della raccolta. Cioè, quali gruppi-associazioni-partiti si sono sbattuti per far propaganda e far andare a firmare la gente. (io ero in Francia in quel periodo, perdonatemi se non so nulla di nulla ^^')

 

C'è stato un supporto abbastanza trasversale ai partiti anche se spesso c'è stato più un appoggio di singoli esponenti più che di interi partiti.

C'erano esponenti un po' di tutti i partiti.

 

C'è da dire anche una cosa però e cioè che alcuni hanno sostenuto il referendum come strumento per fare pressione sul parlamento affinchè il parlamento legiferasse e modificasse la legge elettorale e infatti così stava succedendo infatti l'anno scorso si era aperta una trattativa che aveva portato all'emergere di un disegno di legge che i giornali avevano ribattezzato il Vassallum solo che poi c'è stata la crisi di governo e si è tornati alle urne senza cambiare la legge elettorale.

Quindi alcuni hanno appoggiato il referendum solo come strumento di pressione per cambiare l'attuale legge elettorale.

 

Cmq l'appoggio al referendum è stato trasversale basta leggersi i nomi dei componenti del comitato promotore per vedere che è formato da persone un po' di tutti i partiti:

http://www.referendumelettorale.org/dettaglio/64279/Il_comitato

 

Oppure questa foto quando son stati consegnati gli scatoloni di firme alla Cassazione, dove si vedono Bordon, Parisi, Alemanno e Bocchino assieme a Segni e Guzzetta:

referendum01g1.jpg

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L'unico modulo considerabile seriamente è il terzo, quello sulle candidature in più seggi, gli altri due a mio parere sono semplicemente improponibili:

Berlusconi o non Berlusconi una legge del genere garantirebbe una dittatura quinquennale di qualsiasi partito prenda anche un solo voto più degli altri e una cosa del genere è a dir poco indecente in una democrazia occidentale o anche solo sedicente tale.

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io entro in confusione.

sapevo che i referendum erano abrogativi. mi pareva che poteva essere abrogata l'intera legge elettorale...

invece mi ritrovo solo parti... e addirittura nei primi 2 casi se voto SI ho una cosa , se voto No ne ho un'altra.

che è questo fatto....?

mah...

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io entro in confusione.

sapevo che i referendum erano abrogativi. mi pareva che poteva essere abrogata l'intera legge elettorale...

invece mi ritrovo solo parti... e addirittura nei primi 2 casi se voto SI ho una cosa , se voto No ne ho un'altra.

che è questo fatto....?

mah...

 

Il referendum infatti può essere solo abrogativo ma può essere abrogativo di un'intera legge, come abrogativo di singoli articoli, come abrogativo di singole parti o parole.

 

Qui è stato elaborato un referendum che va ad abrogare specifiche parti della legge elettorale in modo tale da ottenere un determinato effetto nel caso in cui tali parti venissero abrogate, in modo tale cioè da avere delle sostanziali modifiche del sistema elettorale.

 

Se il referendum passasse con una maggioranza di Sì, si otterrebbe sostanzialmente un legge elettorale di tipo bipartitico grazie ad un premio di maggioranza assegnato non più alla coalizione che prende più voti ma al partito che prende più voti.

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Scusate, ma.. in America non accade forse così come avverrebbe qui se vincesse il SI? e allora perchè si parla di dittatura? Perchè si dice che è indecente in una democrazia occidentale portare verso un sistema bipartitico quando gli USA già applicano questo metodo?

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In America veramente usano il maggioritario così come in Inghilterra che sono sistemi elettorali cmq diversi rispetto a quello che viene proposto con il referendum.

Poi in America è associato a un sistema di primarie per eleggere di volta in volta il leader del partito che si candiderà mentre da noi Berlusconi è il presidente indiscusso del suo partito perchè non ci sono primarie, congressi o strumenti di democrazia interna al partito per spodestarlo tant'è che è presidente del suo partito da quando lo ha fondato ininterrottamente.

 

Inoltre la democrazia Inglese e quella Americana sono molto più salde e consolidate di quella italiana, basti pensare che la costituzione americana è in vigore dal 1788 la nostra solo dal 1948.

 

In Italia abbiamo già una sola persona in cui si concentra potere economico potere mediatico e potere politico.

 

Sarebbe un po' come se in america si concentrasse in una solo persona Obama(potere politico come presidente usa) Murdock(potere mediatico essendo il più importante editore statunitense) e Bill Gates(essendo l'uomo più ricco ed a capo di una delle aziende più importanti del paese).

 

Berlusconi è presidente del consiglio(potere politico) è a capo di mediaset cioè l'azienda che gestisce in una situazione di duopolio metà delle reti televisive e altre 2 pubbliche le controlla da presidente del consiglio(potere mediatico) ed è la persona più ricca a capo di un'infinità di imprese in tutto il paese(potere economico).

 

C'è già una concentrazione eccessiva di potere nelle mani di una sola persona.

 

Come se non bastasse ha già eliminato le preferenze nella legge elettorale così da avere uno stuolo di parlamentari tutti nominati da lui e tutti a lui fedelissimi ed in più si è pure riuscito a levare dai piedi l'Udc.

 

Ora se a tutto questo ci aggiungiamo pure un sistema bipartitco che gli fornirebbe una maggioranza in parlamento del 55% di parlamentari nominati tutti del suo partito ed in più ci mettiamo pure la riforma del Csm(consiglio superiore della magistratura) per asservire pure la magistratura...

 

...io non sò cosa rimarrà della nostra democrazia...

 

Berlusconi sta semplicemente svuotando dall'interno la nostra democrazia(passo dopo passo) di tutti i contropoteri e contrappesi che servono a bilanciare una democrazia, così da lasciarne solo un guscio vuoto, in modo che rimanga intatta solo formalmente ma non di fatto.

 

Riporto un interessante articolo del Politologo Giovanni Sartori:

«In passato il dittatore rovesciava la democrazia, il passaggio all’autocrazia era manifesto, rivoluzionario. Oggi questo processo avviene senza alcuna rivoluzione, senza neppure bisogno di riforme. Il caso più patente è la Russia di Putin: formalmente resta un sistema semipresidenziale, ma di fatto un uomo solo si è impadronito del potere e di tutti i contropoteri previsti per contrastarlo. Potrebbe succedere anche in Italia, no?».

 

«Con Berlusconi il nostro resta un assetto costituzionale in ordine, la Carta della Prima Repubblica non è stata abolita. Perché non c’è più bisogno di rifarla: la si può svuotare dall’interno. Se si impacchetta la Corte costituzionale, se si paralizza la magistratura...».

 

«si può lasciare tutto intatto, tutto il meccanismo di pesi e contrappesi, e di fatto impossessarsene, occuparne ogni spazio. Alla fine rimane un potere “transitivo” che traversa tutto il sistema politico e comanda da solo».

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cultura/200806articoli/33649girata.asp

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orodeglistupidi

...aggiungo solo, per rispondere a GhostHunter, che in America, così come in Inghilterra, i due partiti hanno una forza e una stabilità che sono assolutamente sconosciute ai partiti nostrani.

Altro aspetto non di poco conto: in America i singoli deputati tendono ad essere piuttosto liberi e critici nel voto. Non è raro che proposte democratiche vengano approvate anche col voto di repubblicani e viceversa.

In Italia avremmo invece da una parte un "partito democratico" colabrodo, in cui ognuno vota sulla spinta del momento, e dall'altra un inflessibile "partito repubblicano", in cui nessuno si azzarda a tradire la linea di partito imposta da Sire Nostro il Banana.

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Il referendum infatti può essere solo abrogativo ma può essere abrogativo di un'intera legge, come abrogativo di singoli articoli, come abrogativo di singole parti o parole.

 

Qui è stato elaborato un referendum che va ad abrogare specifiche parti della legge elettorale in modo tale da ottenere un determinato effetto nel caso in cui tali parti venissero abrogate, in modo tale cioè da avere delle sostanziali modifiche del sistema elettorale.

 

Se il referendum passasse con una maggioranza di Sì, si otterrebbe sostanzialmente un legge elettorale di tipo bipartitico grazie ad un premio di maggioranza assegnato non più alla coalizione che prende più voti ma al partito che prende più voti.

 

 

quindi eliminando un articolo, entra  in vigore automaticamente l'articolo della legge elettorale precedente?=

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Scusate, ma.. in America non accade forse così come avverrebbe qui se vincesse il SI? e allora perchè si parla di dittatura? Perchè si dice che è indecente in una democrazia occidentale portare verso un sistema bipartitico quando gli USA già applicano questo metodo?

 

ma poi scusate , negli usa ci dimentichiamo di ricordare che non sono una repubblica parlamentare , ma presidenziale. il loro presidente ha poteri diversi e più ampi rispetto al nostro...e sopratutto rispetto a quelli che berlusconi vorrebbe. in america il presidente non è legato alle camere con il rapporto di fiducia...

 

poi la tradizione anglosassone è squisitamente bipartitica da anni...non voglio esagerare ma quasi quasi già la contrapposizione bipolare si aveva nel  1066 :ok:

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quindi eliminando un articolo, entra  in vigore automaticamente l'articolo della legge elettorale precedente?=

 

No sostanzialmente è stato un raffinato lavoro di ''taglia e cuci'' nel senso che si è andati ad abrogare in ogni articolo della legge elettorale specifiche parti anche solo semplici parole o gruppi di 2 o tre parole e alla fine si è ottenuto un senso delle frasi e degli articoli diverso e che produce degli effetti diversi rispetto alla legge precedente.

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Scusate, dove sarebbe lo svantaggio

di eliminare la Lega dal Centro-Destra?

 

Che si da tutto il potere del parlamento in mano a Berlusconi che non deve più mediarlo con nessun altro, lo potrebbe controllare da solo con il suo partito a cui verrebbero assegnati il 55% dei seggi di persone nominate da lui e a lui fedelissime.

 

Gli si va a concentrare altro potere oltre a tutto quello che già oggi ha.

 

Notare che poi la Lega non sarebbe eliminata perchè la Lega presumibilmente supererebbe in ogni caso lo sbarramento del 4% semplicemente andrebbe a dividersi i seggi dell'opposizione perchè Berlusconi con il suo solo partito avrebbe la maggioranza dei seggi(55%)per potere quindi controllare il parlamento da solo e formare un governo da solo.

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potrei prendermela con tante persone per qeust'obrobrio... ora come ora me la prendo con casini perchè poteva 2 anni fa , dopo la caduta di prodi, portare avanti un governo marini, per cambiarela legge elettorale.

 

ho letto che berlusconi voterà si...e la lega si è incacchiata...

le altre posizioni ufficiali dei partiti si sanno?

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potrei prendermela con tante persone per qeust'obrobrio... ora come ora me la prendo con casini perchè poteva 2 anni fa , dopo la caduta di prodi, portare avanti un governo marini, per cambiarela legge elettorale.

 

ho letto che berlusconi voterà si...e la lega si è incacchiata...

le altre posizioni ufficiali dei partiti si sanno?

 

Momentaneamente sono più occupati a discutere per le europee che non per per il referendum.

 

Cmq il Pd si è espresso per il Sì come Berlusconi:

http://www.partitodemocratico.it/allegatidef/rizza77589.pdf

 

Di fatto il modello di legge elettorale che ne uscirebbe avvantaggerebbe i 2 partiti più grandi cioè Pd e Pdl che sarebbero gli unici a potersi contendere il premio di maggioranza.

 

Secondo me però per il Pd è una scelta suicida perchè il Pd attualmente è circa al 25% mentre il Pdl i sondaggi lo danno quasi attorno al 40% cioè 15 punti percentuali di differenza, è difficile immaginare che in future elezioni con un premio di maggioranza al partito il Pd da solo possa riuscire a battere il Pdl.

Il centrosinistra ha molto più una vocazione per la coalizione che non per il bipartitismo.

 

Il fatto è che il Pd pensa che la vittoria dei sì al referendum possa servire a obbligare il governo a varere una nuova legge elettorale sotto sotto le pressioni anche della Lega.

Ma se passasse il referendum Berlusconi avrebbe la forte tentazione di far cadere il governoe  tornare a nuove elezioni da cui uscirebbe sicuramente vincente e con il 55% del parlamento nella sue mani.

 

Anche l'Idv è favorevole al sì sempre però come strumento per fare pressione al fine di approvare una nuova legge elettorale:

"Il referendum è uno strumento per migliorare la legge elettorale, il grimaldello per cambiare il 'porcellum', che è una pessima legge elettorale". Lo afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando. "E' chiaro - prosegue - che dopo il voto dei cittadini sarà necessario intervenire per dare al Paese un nuovo sistema elettorale. Noi ci batteremo per reintrodurre le preferenze, in modo da rendere effettivo il principio della rappresentanza parlamentare e saldo il rapporto tra eletto ed elettore". 

http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=718733

 

A me sinceramente sembra eccessivamente rischioso votare sì al referendum sperando poi di tornare a legiferare per approvare una nuova legge elettorale.

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sbuffo

m'hai fatto venire in mente una cosa che ho studiato in storia delle istituzioni politiche...

giuseppe marani rispose alle affermazioni di coloro che dicevano che  il presidente del consiglio ha pochi poteri,dicendo che in italia c'è una dittatura dei presidenti del consiglio usando il parlamento...

proprio come nel caso in cui parli tu, cioè di far cadere  il governo e rifare le elezioni.....................

a volte le cose studiate sembrano cosi lonane dalla realtà....

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Mi promettete - se il referendum passa -

che ci iscriveremo tutti in massa al PD?

 

E' strano che la fine dell'estremismo politico in Italia

coincida con l'inizio di un nuovo corso dell'autoritarismo berlusconiano

 

Berlusconi senza la Lega & Prodi senza le Sinistre:

meno xenofobia e più leggi "ad personam";

più stabilità e meno idealismo.

 

Da ogni angolatura, la situazione pare disastrosa.

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Di primo acchito avverso il SI a questo referendum.

D'altra parte le parole di Di Pietro fanno capire che l'espressione del voto popolare sarà comunque

modificata dal Parlamento. La malafede di questa gentaglia consiste però nel non dire a quale legge

elettorale vogliono pervenire. Di certo, sarà suggeriti dai loro interessi di parte, partitici e momentanei,

non da una visione generale fatta per gli interessi del Paese. Di questo sono ampiamente stufo.

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Una volta che il referendum sarà passato col cazzo che Berlusconi cambierà la legge elettorale visto che legge elettorale migliore non potrebbe desiderare.

 

Fabrizio Cicchitto infatti ha già dichiarato:"la pretesa del centrosinistra secondo la quale, una volta fatto il referendum, poi si dovrebbe ulteriormente cambiare la legge elettorale in Parlamentom sarebbe destituita di fondamento. Questo sì che sarebbe il sogno di una notte di mezza estate".

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quindi conviene votare NO? o non votare?

secondo voi il quorum si raggiunge?

 

Il fatto che si voti il 21 giugno quando già è estate e dopo appena 2 settimane dal voto europeo di certo non favorisce il raggiungimento del quorum.

 

Dall'altro lato però c'è da dire che tutti i partiti maggiori si stanno dichiarando per il sì(dal Pdl al Pd all'Idv) in più cmq il 21 diverse persone andranno a votare per i ballottaggi delle amministrative.

 

In generale cmq l'astensione è sempre lo strumento migliore per chi vuol far fallire un referendum.

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Io dopo quello che ho letto (visto che per ora non mi ero informato molto e pensavo pure io che avessero promosso un referendum abrogativo TOTALE e non taglia e cuci) penso proprio che ai primi 2 quesiti risponderò NO e al terzo SI... sperando che anche gli altri facciano così e Berlu la prenda nel culo una volta tanto (dopotutto se passasse solo il 3° quesito non sarebbe male come primo passo).

 

Se ci pensate l'unico modo da cui ci si può salvare da Mr B. è la lega, visto che è stata lei che più volte ha fatto cadere il governo (e Berlu aveva anche detto che non sarebbe più stato con la Lega  :roll: .... ci sono pure i video su youtube!).

 

Comunque resto dell'idea che finchè l'italiano medio non si sveglia e invece di guardare studio aperto, grandi fratelli e bagaglini va a studiare un po' su internet come sono realmente le cose, non ce la caviamo più.

Non so se anche a voi vi capita di avere amici/conoscenti che dicono di votare Berlu perchè fa ridere o perchè non votano i comunisti (?! PD comunisti? boh... non sanno neanche cosa significhi) o perchè Prodi/Veltroni sembrano preti e cose senza senso (del tipo votazioni di Miss Italia)... insomma l'ignoranza dilaga e la cosa fa molta pena visto che siamo un paese con grandi potenzialità... amo l'italia, ma odio gli italiani.

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Vorrei anche ricordare che oltre alla possibilità di votare 2 no e 1 sì volendo ci si può anche estenere sui primi 2 quesiti e votare no al terzo quesito cioè si ritira solo la scheda riguardante il terzo quesito e non si ritirano le 2 schede riguardanti i primi 2 quesiti.

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