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Anticoming-out e psicologo


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Allora, tanto per cominciare non ho mai scritto di voler essere etero. Io ho solo fatto un discorso concreto e realistico: la vita per un gay, sia esso in pace con sè stesso o no, non è per niente facile. Adesso mi verrete a dire che non è vero, che possiamo avere le stesse opportunità degli etero, che basta lottare (!) e fare il CO (!?). Il punto è che queste, dal mio punto di vista, sono solo illusioni.

 

Faccio un esempio semplice semplice. Quante opportunità ha un gay dichiarato di entrare in politica e fare una carriera importante? Mi citerete Luxuria e Vendola, ma io mi riferisco ad una personalità seria ed importante realmente. Probabilmente non c'è alcun nome: chissà quanti, da Cesare in poi, furono gay. Ma tutti lo tennero nascosto.

Con questo volevo semplicemente dire che la nostra vita non è affatto facile, non basta spiattellare tutti agli altri per stare meglio. Questo ci fa solo bollare come "i gay". Ad esempio io ho un medico gay, bravissimo e rispettato, sposato in Spagna... beh, sebbene io sia gay, spesso mi riferisco alla sua sessualità chiamandolo "il gay"... questo perchè al di là dei discorsi buoni e politicamente corretti, l'essere omosessuale è comunque una cosa ritenuta non nella norma.

 

Detto questo, la discussione non verteva esattamente su quanto fosse brutto essere gay. Io non rinnego me stesso, non rinnego niente di me. Semplicemente mi trovo in conflitto con una parte del mio essere. Pensare che vada tutto bene e che la colpa sia del Papa in Vaticano certamente non mi aiuterebbe... anche se mi pare che la vostra inclinazione sia esattamente questa: nascondersi dietro certe ideologie e dietro certi discorsi, per chiudersi in una gabbia dorata (ed illusoria).

 

Concordo con Hunter quando dice che vivo un grande conflitto. Rimango però scettico quando dice che potrei essere un troll... perchè lo sarei?

Scommetto che tutti voi in parte concordate con quanto dico. Ci sarà sicuramente un angolino del vostro cuore, tetro e abbandonato, che vi dice "forse è vero che essere omosessuali non è esattamente la condizione migliore".  :rotfl:

 

Poi, chiaramente, siete liberi di negarlo.

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[quote author=:rotfl: link=topic=15796.msg322855#msg322855 date=1238524347]

Allora, tanto per cominciare non ho mai scritto di voler essere etero.

 

Non ho mai affermato questo.

 

[quote author=:sisi: link=topic=15796.msg322855#msg322855 date=1238524347]

Quante opportunità ha un gay dichiarato di entrare in politica e fare una carriera importante? Mi citerete Luxuria e Vendola, ma io mi riferisco ad una personalità seria ed importante realmente.

 

Beh, essere un parlamentare, fino a prova contraria, è il punto di arrivo di una carriera importante.

Ad ogni modo, non è che dall'altra parte (etero) ci siano tutte personalità serie in Parlamento (leggasi Carfagna, Carlucci e compagnia bella).

 

[quote author=:sbav: link=topic=15796.msg322855#msg322855 date=1238524347]

Rimango però scettico quando dice che potrei essere un troll... perchè lo sarei?

 

Di questo mi scuso, ho soltanto espresso una mia perplessità.

 

Per quanto riguarda la questione "vita difficile dei gay", il mio parere è il seguente:

 

La vita è difficile, indipendentemente dal fatto che tu sia gay o etero.

La vita è fatta di sacrifici, di fortune e di sfortune, di gioie e di malattie.

 

Non credo che noi gay siamo più svantaggiati degli altri. E se io fossi un etero a cui piacciono le donne grasse o di una certa età? Certo non mi pregiudicherebbe il fatto di ottenere un posto di lavoro, ma verrei comunque preso in giro se si scoprisse.

O magari il lavoro non me lo darebbero perchè sono molto antipatico (nonostante io sia etero!!).

 

Quindi, credo che tutto dipenda da CHE PERSONA SEI.

E non c'è niente di meglio che una persona onesta con sè stessa.

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Allora non è una persona che vale la pena avere per amica, il problema non si pone comunque.

 

D'accordo, difatti certa gente meglio perderla che trovarla, e in questo il co aiuta a selezionare la gente che abbiamo intorno, ma comunque il fatto di dichiararsi e di dire "sono felice di essere gay" non fa per forza diventare gayfriendly tutti coloro a cui ci si dichiara, sarebbe troppo bello :rotfl:

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Non ho mai affermato questo.

 

Qualcun'altro si però.  :rotfl:

 

 

Beh, essere un parlamentare, fino a prova contraria, è il punto di arrivo di una carriera importante.

Ad ogni modo, non è che dall'altra parte (etero) ci siano tutte personalità serie in Parlamento (leggasi Carfagna, Carlucci e compagnia bella).

 

Si, ma le più grandi personalità della storia (in tutti i campi) difficilmente erano gay dichiarate. A limite si è saputo dopo...

 

 

Per quanto riguarda la questione "vita difficile dei gay", il mio parere è il seguente:

 

La vita è difficile, indipendentemente dal fatto che tu sia gay o etero.

La vita è fatta di sacrifici, di fortune e di sfortune, di gioie e di malattie.

 

Non credo che noi gay siamo più svantaggiati degli altri. E se io fossi un etero a cui piacciono le donne grasse o di una certa età? Certo non mi pregiudicherebbe il fatto di ottenere un posto di lavoro, ma verrei comunque preso in giro se si scoprisse.

O magari il lavoro non me lo darebbero perchè sono molto antipatico (nonostante io sia etero!!).

 

Beh, sei più ottimista di me. Io credo che sia comunque più difficile la vita per un gay. Un po' come nascere negri 200 anni fa negli USA. C'è uno svantaggio di partenza che è innegabile.

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llora, tanto per cominciare non ho mai scritto di voler essere etero. Io ho solo fatto un discorso concreto e realistico: la vita per un gay, sia esso in pace con sè stesso o no, non è per niente facile. Adesso mi verrete a dire che non è vero, che possiamo avere le stesse opportunità degli etero, che basta lottare (!) e fare il CO (!?). Il punto è che queste, dal mio punto di vista, sono solo illusioni.

 

 

questo è colpa della gente, non dell'essere gay

adesso tu ci sei ed esisti, non permettere ai tuoi timori di farti vivere con il freno a meno tirato

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Io ho una concezione mia del coming out, e sono tendenzialmente contrario, piu che altro perchè ho una concezione utopica della realtà. In sostanza credo che l'essere gay, etero, bisex non dovrebbe interessare. Questo però non significa neanche vivere la propria sessualità nell'ombra, ma forse piu che altro è che odio le categorie, qualunque esse siano.

 

Detto ciò io ho fatto coming out con gli amici, ma è stato un gesto piu verso di loro che verso me stesso, ormai l'avevano intuito e facevano domande, ed essendo amici di una vita (ci conosciamo da quando facevamo la materna e siamo cresciuti insieme) mi sembrava giusto nei loro confronti dirglielo, anche perchè avevo intuito che ci stavano rimanendo male per non averglielo ancora detto. Se fosse stato per me loro avrebbero saputo quando mi un giorno mi sarei fidanzato (se mai accadrà :sbav::ok:), come loro mi presentano i loro partner io gli avrei presentato il mio.

 

Anche mia madre sta iniziando a sospettare qualcosa, un giorno ha iniziato a farmi un discorso sul fatto che non gli avevo mai presentato una ragazza, che non sapeva se doveva iniziare a preoccuparsi, e che voleva dei nipotini, io per conto mio gli ho risposto che se mai un giorno mi sposerò lo saprà il giorno prima perché non sono cosi pazzo da far conoscere una suocera come lei, e chi la conosce non puo che confermare  :sbav:, ed è la cosa che molto probabilmente farò quando avrò una relazione importante lo sapranno. Ah dimenticavo, da quella chiacchierata mia mamma è diventata omofoba  :rotfl:

 

 

Chiudendo questa piccola parentesi su di me andiamo al tuo problema :sbav::sisi:

 

Tu non è che non vuoi perchè hai qualche motivo "strano", tu non vuoi perche ammetterlo agli altri significa prima di tutto ammetterlo a se stessi, e questo ancora, nonostante tu sappia di essere gay al 100%, non l'hai ancora fatto!

 

Ti consiglio di non raccontare frottole ai tuoi, di non dargli "false speranze", perchè se no complichi ancora di piu il tutto, come ti consiglio di andare assolutamente dallo psicologo, perchè puoi stare sicuro che lui non dirà nulla inquanto è obbligato dalla legge, e soprattutto perchè così avrai la possibilità di poterti accettare per quello che sei.

 

Altro piccolo consiglio, prima di fare coming out con la famiglia ti consiglio di farlo con gli amici, almeno avrai un appoggio e una base solida per farti piu coraggio :asd:

 

 

Edit: leggo ora il tuo messaggio, e devo dire che in parte lo condivido, ma la soluzione sta appunto nel "non ghettizzarsi", nel non rendere il proprio orientamento sessuale piu di quello che è.

 

Faccio un piccolo esempio: a me piacerebbe molto intraprendere una carriera politica, ma non ho alcuna intenzione di essere un politico LGTB, e questo non perchè non condivida cio che questi politici fanno o dicono, ma semplicemente perche ho una concezione di politica piu ampia. In Islanda il Primo Ministro è una donna lesbica, eppure quasi la totalità della popolazione ignora questo fatto, anche se lei è dichiarata pubblicamente, questo semplicemente perchè non ha fatto dell'essere lesbica la sua bandiera politica, ma solamente il suo orientamento sessuale. Personalmente non credo al "Votatemi perchè sono gay", l'essere gay o l'essere etero prescinde dal mio giudizio politio, anche perchè quello che alla fine conta è quello che si fa e di dice di concreto, e questo prescinde da qualsiasi orientamento sessuale.

 

Il discorso però è che nel tuo caso tu ti nascondi dietro queste scuse (la vita da gay è complicata, non ci sono prospettive ecc..) per non accettare te stesso...ovvio che noi non partiamo bene, per quanto riguarda pregiudizi e simili, ma la vita è complicata, piena di sofferenze ecc.. sia se ti piace la patata o il cetriolo o qualsiasi altro ortaggio. Parti svantaggiato sia se sei "negro", o un "rumeno di merda", un metallaro, un emo, puoi provare a sbiancarti, a far finta di essere un altro, o a tagliarti i capelli, ma se quella non è la tua natura ce poco da fare.

 

La vita non è una cosa semplice, l'essere omosessuali puo farti partire ancora di piu svantaggiato, ok. Ma questo è un motivo per non vivere la TUA vita? Questo è un motivo per vivere nell'ombra, nascondendosi, facendo finta di essere un altro solo per non affrontare il problema? Certo, cosi puoi prendere tempo, ma alla fine il problema lo DEVI affrontare, e non lo devi affrontare con gli altri ma lo devi affrontare con te stesso. L'aver paura di affrontare un problema perche PUO (e ribadisco PUO) creare difficoltà non ti porta da nessuna parte :asd:

 

 

PS: Scusate se ogni tanto sono uscito OT

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Ho letto tutto il topic ma credo che questa sia la mia prima risposta.

In realtà il tuo problema del non dichiararsi sarebbe del tutto risolvibile se aprissi gli occhi e vedessi quanti siamo. Essere gay è normale quanto essere mancini, io sono mancino e non ho mai avuto problemi a riguardo, anche se il mondo è fatto su misura di destri.

Il tuo medico, che tu conosci, è gay dichiarato e mi pare che eserciti ancora. Il mio veterinario è gay dichiarato eppure ha un sacco di clienti. La prima ministra islandese è lesbica, sta con una donna, eppure fa comunque il primo ministro.

Gli esempi potrebbero essere milioni.

Due cose cambiano nel fare coming out e essere allo scoperto, anzi tre.

- La prima è che ti permette di selezionare le persone che hai intorno. Fai coming out con qualcuno a te caro e lui non lo accetta? Benissimo, vuol dire che non è una persona di cui ti puoi fidare.

- Se tutti usciamo allo scoperto il gay non sarà più visto, come dici tu, come "il gay" ma come "il postino" "il ferramenta" "il medico" "il parlamentare". Una persona su 10 è gay, te ne rendi conto? Sai quante persone omofobe e razziste, perchè non conoscono la nostra realtà, sono convinti di non conoscere gay quando in realtà non è così?

- il terzo motivo, puro e semplice, è che fare coming out aumenta l'autostima. Ti rende sicuro di te e di quello che sei.

 

Tutte queste cose te l'hanno già dette, quindi sicuramente non ti convincerò. Però sai una cosa? Te lo dico da persona che si trova in una situazione un milione di volte più inguaiata della tua e che, se è vero quello che penso di me, mi porterà veramente verso un percorso in cui mi imbatterò nella discriminazione più nera.

Tu dici tanto che essere gay è difficile, rovina la vita, ecc.

Beh, essere gay è una stronzata. E te lo dice uno che è trans e bisessuale.

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Anche se da una parte ha ragione Frattaglia, che ormai ti sei incastonato in questa linea di pensiero nessuno di noi riuscira' a farti cambiare idea nonostante abbiamo magari un bagaglio di vita vissuta assai piu' ampio, una cosa te la voglio dire lo stesso... molta gente quando deve muovere una critica ai gay dice che sono vittimisti.

atteggiamenti come il tuo sono quelli che giustificano e sostanziano queste critiche.

a me mi rode il culo quando la gente dice che i gay sono vittimisti... pero' ogni tanto mi leggo un intervento come il tuo e mi ricordo che, come sempre, i luoghi comuni si fondano tutti su una base di verita'.

 

se pensi che il coming out sia solo un'illusione o che il gay non possa avere una carriera politica, pace. liberissimo. peccato che non ti rendi conto che ti stai rovinando la vita da solo. ti stai mettendo dei paletti. comincia a vivere!!!

e al posto tuo non mi permetterei di accusare gli altri di avere la "coda di paglia" e pensare sotto sotto che essere etero sia meglio... io sto molto meglio da lesbica che da etero sinceramente, per una serie di motivi che se spiegassi andrei OT e cmq se hai la briga te li vai a cercare qua e la' in altri topic.

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Premetto che sto andando OT rispetto al nodo focale del thread; ma non capisco neanche il discorso di Sweet "sto molto meglio da lesbica che da etero" (o un equivalente discorso, se fosse stato fatto, "si vive meglio da gay che non da etero")

Intendo dire che non ne capisco proprio il senso, "meglio", "peggio", dal mio punto di vista si è e basta

senza contare che uno è e come tale non ha la controprova di come potrebbe essere

fine ot delirante dell'una e trenta di notte  :rotfl:

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Il mio consiglio, "^__^", è un po' sulla linea di Pesce...

 

La soluzione migliore per il problema attuale coi tuoi genitori è dire "sono affari miei", magari tradotto in termini gentili e comprensivi (tipo "voglio tenere per me questa parte della mia vita, la vita sentimentale non me la sento di confidarla a voi ecc."). Tu giustamente riferisci che ci hai provato e non è servito, ma credimi, basta ripeterlo avendo un po' di pazienza, e nel medio termine si stancheranno.

 

Resta però il problema principale, cioè il fatto che ciò t'induce a vivere la tua dimensione sentimentale (prima ancora che sessuale) in segreto, con sotterfugi e stress che vanno un po' oltre la normale presa d'atto che i genitori possono non essere le persone più adatte per confidare quel tipo di cose... Così svilisci e complichi la tua vita, più di quanto non farebbe ogni disagio dovuto al coming-out, insomma all'essere etichettato come gay e tutto il resto.

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Mi permetto come sempre di rispondere per gli altri perchè parole mie non ne ho e gente più intelligente di me ha già detto tutto:

Wolf, Sweet, io penso, intende che, in quanto nata lesbica, si trova infinitamente meglio a esprimerlo liberamente, e ha avuto in tempi lontani la sua 'possibilità' di essere etero e l'ha rifiutata perchè non ci si trovava. Se n'è parlato molto in altri topic: molti di noi pensano che relazioni etero o omo non abbiano lo stesso tipo di ruoli, tendenzialmente, e probabilmente Sweet si riferiva anche a quello.

In quanto lesbica può avere una relazione totalmente paritaria senza dover incappare nel ruolo di moglie che deve fae figli e curare la casa, etc.

 

C'ho azzeccato? Non c'ho azzeccato? Farò tardi a scuola?  :rotfl:

(certo che sì)

/OT

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[quote author=:sisi: link=topic=15796.msg322855#msg322855 date=1238524347]

Allora, tanto per cominciare non ho mai scritto di voler essere etero. Io ho solo fatto un discorso concreto e realistico: la vita per un gay, sia esso in pace con sè stesso o no, non è per niente facile. Adesso mi verrete a dire che non è vero, che possiamo avere le stesse opportunità degli etero, che basta lottare (!) e fare il CO (!?). Il punto è che queste, dal mio punto di vista, sono solo illusioni.

 

Probabilmente ti riferivi al mio commento.  :rotfl:

Quello che intendevo dire però è non che tu desidereresti essere etero in se(cioè in sostanza andare volentieri con le donne), ma che(come ho scritto tra parentesi poi), desidereresti averne gli stessi diritti e le stesse "facilità di vita".

Il problema è che sperare in una vita gay con le stesse loro opportunità (e non dico diritti, perchè quelli dovrebbero esserci) di una vita etero, con le stesse facilità di trovare un partner e tutto ciò che vi va dietro, è una speranza un po' utopistica. Alla fine è come inseguire un sogno che non potrà mai realizzarsi appieno.. La soluzione quindi è quella di stare coi piedi per terra, accettare la propria situazione e trovare il modo per viverla al meglio  :sbav:

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Essere gay imho è oggettivamente svantaggioso per un unico motivo: per la maggiore difficoltà, essendo numericamente in meno, che abbiamo nel trovare un partner come lo vorremmo, problema sentito soprattutto nei piccoli centri, ove la quantità di persone gay è limitata... un uomo etero ad esempio, ha un campo di ricerca e possibilità di conoscere la donna giusta enorme, così come le possibilità di rimorchio, mentre noi, soprattutto per chi, come me, è attratto solo da persone maschili e non visibili, dobbiamo per forza conoscere quasi esclusivamente in locali e canali dedicati... io sono stato fortunato, e, dopo lunga ricerca, ho trovato una persona valida, ma molti miei amici, soprattutto chi vive nei piccoli centri, hanno grossa difficoltà a conoscere un ragazzo da amare, viste le distanze e la poca scelta nelle loro zone.

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purospirito

In questi giorni sto avendo dei pensieri contradditori nei confronti del vivere questa mia situazione, o meglio detta nel rapportarmi con la mia vita, perchè parliamoci chiaramente, non è che è una condizione, oggi sono gay e domani sono una farfalla...

Vivo, respiro, e questo sono io!

 

Ci sono persone al mio fianco che ogni giorno mi aiutano in questo cammino... una più di tutte  :D...

E insieme formiamo quello che è il mio carattere...

 

Il relazionarsi nei confronti del mondo è per ognuno soggettivo, ma deve secondo me essere continuamente confrontato, altrimente si vive in un mondo di pippe mentali... nessuno sa di te? il mondo ti schiaccia, ti senti soffocare, non vedi via d'uscita, e dentro te si forma tanto male, tu stesso tiu senti male e non riesci a dare un motivo a tutto ciò, e l'unioca spiegazione che puoi dargli è : perchè sono GAY!

E così l'essere gay diventa la caratteristica distintiva della tua vita, tutto va in funzione di questo...

un po come quando la mamma no vuole che stai tutto il giorno davanti al pc, e quindi ogni qual volta succede qualcosa è sempre colpa del pc!

 

Noi non siamo gay e basta!

Noi siamo, come sottolineava prima qualcuno, prima di tutto delle persone, con una loro identità, carattere, un loro cervello: dono meraviglioso che Dio ci ha dato, abbiamo la ragione che ci distingue dagli animali... ed allora usiamola!!!!

 

Il consiglio della psicologo è per l'appunto in funzione del miglior utilizzo della tua ragione... per poter essere tu aiutato a discernere i meccanismi inconsci del tuo pensiero...

Io penso che alcune cose le facciamo, che agiamo in un modo che a volte ci è incomprensibile e che vorremmo sempre delle risposte alle nostre domande...

ebbene su noi stessi sarebbe facile, perchè le motivazioni e le risposte che cerchiamo sono dentro di noi, ed in fondo a volte le conosciamo ma non vogliamo vederle...

l'aiuto esterno ci serve proprio per fare un cammino dentro noi stessi...

 

Raggiungere la tranquillità con se stessi è il primo passo per realizzare l prorpia vita felice!!!

Tranquillità e felicità viaggiano insieme... (al contrario di quello che pensa il cantante del piccione  :D)

 

Inoltre noi dobbiamo proporre agli altri il nostro essere, essere autentici e sinceri non vuol dire per forza dichiararsi... questo può essere fatto nella misura in cui si ha un certo rapporto con quella persona... e si vuole porre su un certo piano, che magari è abbastanza elevato!

Inoltre non penso che tutti debbano sapere i "Ca**i" nostri!

 

La vita non è facile!

 

Ma noi perchè ce la dobbiamo rendere complicata?

Ti scherniscono ?

Lo fanno sempre... sta a te non lasciarti intaccare dalla loro ignoranza... perchè lo farebbero se sei basso, se hai le orecchie a sventola, se sei grasso, se sei brutto se sei in un modo o in un altro... é il tuo essere!!!!

La nostra persona non è soltanto fuori, il come appariamo agli altri... noi siamo anche dentro di noi, che è la parte più preziosa... non sciupiamola...

 

 

Buon cammino

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Ha un problema molto grosso. É cattolico. :D

 

Faccina. Il nuovo messia.

 

[quote author=;) link=topic=15740.msg316877#msg316877 date=1236454780]

Attenzione Stella... il confine è molto sottile. La Chiesa sul sesso dice cosa sarebbe più giusto fare e cosa non fare. Una persona che si masturba commette un peccato veniale (cioè di minor conto), non inficia l'amicizia con Dio nè la comunione con la Chiesa. Si tratta di quei peccati "perdonabili"...

 

Poi per il resto io personalmente penso che l'omosessualità non sarà mai una cosa completamente accettata e ritenuta normale. Saremo sempre una minoranza in un mondo di etero e loro non ci capiranno mai... non possiamo rivoltare il mondo, che è etero. Ripeto, i nostri orientamenti sessuali sono cose private. Non è giusto turbare la società con discussioni così futili e personali... è come se gli uomini etero decidessero di reclamare la poligamia. Anche loro hanno restrinzioni.

D' altra parte l'apertura mentale che vediamo oggi in occidente finirà nei prossimi anni con l'aggravarsi della crisi economica. La gente peggiorerà le proprie condizioni di vita, e serviranno figli e braccia per lavorare. Noi gay saremo visti come "improduttivi" e verremo ancora una volta condannati... meglio mettere da parte certi sogni rivoluzionari.  :D

 

Uh. Ripeto. Se ognuno di noi, vivesse la sua omosessualità senza alcun problema, facendo si che tuto ciò si inserisca nella quotidianità della nostra società, non saremmo, o quasi, più additati da tutti. Se continui a pensare che se sei gay vivrai da cani. Vivrai da cani. Non c'è nulla da fare. Ma questo vale per te, che ti autoinfliggi questa pena, tanti altri vivono bene il loro essere gay, fanno carriera, si sposano e magari hanno prole. Nè più nè meno che gli etero insomma. Basta volerlo.

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Premetto che sto andando OT rispetto al nodo focale del thread; ma non capisco neanche il discorso di Sweet "sto molto meglio da lesbica che da etero" (o un equivalente discorso, se fosse stato fatto, "si vive meglio da gay che non da etero")

Intendo dire che non ne capisco proprio il senso, "meglio", "peggio", dal mio punto di vista si è e basta

senza contare che uno è e come tale non ha la controprova di come potrebbe essere

so che non sono stata molto chiara ma so anche che se spiegassi andrei OT.

mi riferisco comunque al fatto che in generale, per gli omosessuali non esistono modelli prestabiliti, come ne esistono invece per gli etero. dagli etero ci si aspettano determinate cose, che si sposino, facciano figli, mettano su una famiglia tradizionale. le pressioni da parte di famiglia, societa' e amici sono tantissime in quel senso. quello di cui molte persone non si rendono conto e' che i gay hanno totale liberta' nell'improntare la loro vita come meglio credono. si puo' essere creativi e autentici nelle cose che si fanno... ci riempiamo la bocca sul fatto che e' difficile fare CO perche' le persone si aspettano da noi determinati comportamenti e non ci rendiamo conto che proprio il fatto di essere gay ci permette di SFUGGIRE a quei determinati comportamenti e di essere veramente noi stessi. pensate che tutti gli etero siano felici?? pensa quanta gente si sposa una persona che magari non ama, mica perche' ama l'altro sesso ma perche' quella persona di fatto non gli suscita niente, ha fatto una scelta sbagliata ma ormai l'ha fatta e magari si ritrova anche qualche pargolo a carico... mi volete dire che tutte le vostre coppie di genitori etero sono perfette, felici?? quanti di voi pensano che si amino ancora??

i gay possono decidere di interrompere una relazione se si sentono che sia giusto cosi', senza essere additati da tutti, possono decidere di fare un figlio perche' lo vogliono veramente e non perche' gli capita per errore e se ne pentiranno.

 

Essere gay imho è oggettivamente svantaggioso per un unico motivo: per la maggiore difficoltà, essendo numericamente in meno, che abbiamo nel trovare un partner come lo vorremmo, problema sentito soprattutto nei piccoli centri, ove la quantità di persone gay è limitata... un uomo etero ad esempio, ha un campo di ricerca e possibilità di conoscere la donna giusta enorme, così come le possibilità di rimorchio, mentre noi, soprattutto per chi, come me, è attratto solo da persone maschili e non visibili, dobbiamo per forza conoscere quasi esclusivamente in locali e canali dedicati... io sono stato fortunato, e, dopo lunga ricerca, ho trovato una persona valida, ma molti miei amici, soprattutto chi vive nei piccoli centri, hanno grossa difficoltà a conoscere un ragazzo da amare, viste le distanze e la poca scelta nelle loro zone.

senza dubbio ha ragione anche ben81 qui sopra, pero' mi fa piacere che lo elenchi come l'unico svantaggio, a sottolineare che gli altri, come diceva un comico su Mai Dire Gol tanti tanti anni fa, "sono solo nelle vostre menti bacate". eppure vivere in un piccolo centro non mi sembra un problema cosi' irreparabile, ci si puo' trasferire (lo fanno in tanti e non necessariamente gay), imparare a guidare o semplicemente provare se si vuole a rompere le barriere di pregiudizio del paesino stesso, di essere "pionieri". magari portando il ragazzo a casa una volta che lo si e' trovato.

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senza dubbio ha ragione anche ben81 qui sopra, pero' mi fa piacere che lo elenchi come l'unico svantaggio, a sottolineare che gli altri, come diceva un comico su Mai Dire Gol tanti tanti anni fa, "sono solo nelle vostre menti bacate". eppure vivere in un piccolo centro non mi sembra un problema cosi' irreparabile, ci si puo' trasferire (lo fanno in tanti e non necessariamente gay), imparare a guidare o semplicemente provare se si vuole a rompere le barriere di pregiudizio del paesino stesso, di essere "pionieri". magari portando il ragazzo a casa una volta che lo si e' trovato.

 

 

 

 

Guarda, nato e cresciuto a Roma, ho provato a vivere in un piccolo centro: esperienza drammatica anche per un adolescente etero, figurati per me abituato a Roma e gay; pur guidando sin dai 18 anni in zona si trovavano solo rattusi 50enni sposati e assatanati, era difficilissimo sia trovare amici gay che un fidanzato, la gente gay era poca e sempre la stessa... ovviamente per vivere in provincia intendo paesi lontani molti km da tutto, non parlo di paesi dell'hinterland di grandi città, dove, in 15 minuti, sei vicino a tutti e a tutto.

Per quanto riguarda il rompere i pregiudizi ci sono posti dove, volendo, lo si può fare, es in Toscana, ti parlerebbero dietro per mesi, ma nessuno ti farebbe nulla, ma se lo fai ad esempio nelle zone di provenienza del mio boy (zone interne del sud) rischi che ti linciano, come accadde alla troupe di Lucignolo a Battipaglia (Sa) mentre girava un servizio su una coppia gay, che, davanti alle telecamere si teneva soltanto per mano per il corso di quella cittadina.

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per gli omosessuali non esistono modelli prestabiliti, come ne esistono invece per gli etero. dagli etero ci si aspettano determinate cose, che si sposino, facciano figli, mettano su una famiglia tradizionale. le pressioni da parte di famiglia, societa' e amici sono tantissime in quel senso.

 

A me succede spesso di sentirmi limitata nelle mie scelte per smania di smentire ciò che ci si aspetta invece da una lesbica.

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Ha un problema molto grosso. É cattolico. :D

 

Si, adesso mi do al paganesimo.  ;)

 

 

e magari hanno prole. Nè più nè meno che gli etero insomma. Basta volerlo.

 

No, basta immaginarlo... perchè non funziona così: i gay non hanno prole.

 

Comunque vedo che la discussione è degenerata un po', si sono affrontati aspetti a cui non facevo riferimento originariamente. La discussione non è sulla qualità di vita dell'essere gay, ma piuttosto su quale fosse un buon metodo per mascherare il proprio orientamento sessuale.

 

Grazie a tutti per l'interessamento, ad ogni modo.  :D

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[quote author=:D link=topic=15796.msg323294#msg323294 date=1238768799]

 

No, basta immaginarlo... perchè non funziona così: i gay non hanno prole.

 

No ferma un attimo: quindi i gay e le lesbiche che conosco, e che hanno figli, sarebbero degli ologrammi?

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[quote author=:D link=topic=15796.msg323294#msg323294 date=1238768799]

No, basta immaginarlo... perchè non funziona così: i gay non hanno prole.

 

Anche le coppie eterosessuali possono non aver prole.

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[quote author=:D link=topic=15796.msg323294#msg323294 date=1238768799]

Ma piuttosto su quale fosse un buon metodo per mascherare il proprio orientamento sessuale.

 

Mi ripeto. Ma se sei davvero così senza speranze. Chiedi a Luca. ;)

 

Ed in ogni caso. I gay possono avere prole. Consulta il sito delle famiglie arcobaleno baciapile. :D

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[quote author=:D link=topic=15796.msg323294#msg323294 date=1238768799]

Comunque vedo che la discussione è degenerata un po', si sono affrontati aspetti a cui non facevo riferimento originariamente. La discussione non è sulla qualità di vita dell'essere gay, ma piuttosto su quale fosse un buon metodo per mascherare il proprio orientamento sessuale.

Ti ho già risposto.

Fai la persona seria e dì semplicemente che non hai ancora trovato una ragazza che ti piaccia così tanto da stare con lei.

Almeno non ci farai la figura di quello senza attributi che si sposa, ha 3 figli e poi la moglie lo trova a letto con un uomo e chiede un divorzio multimilionario  :D

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Ti ho già risposto.

Fai la persona seria e dì semplicemente che non hai ancora trovato una ragazza che ti piaccia così tanto da stare con lei.

Almeno non ci farai la figura di quello senza attributi che si sposa, ha 3 figli e poi la moglie lo trova a letto con un uomo e chiede un divorzio multimilionario  ;)

 

Che squallido quadretto...  :D

 

 

 

Ed in ogni caso. I gay possono avere prole. Consulta il sito delle famiglie arcobaleno baciapile. :D

 

Si è capito, penso e spero, il senso della mia frase. Due gay fisiologicamente non possono avere figli.

 

 

Anche le coppie eterosessuali possono non aver prole.

 

E beh, siamo in compagnia almeno.  :D

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Si è capito, penso e spero, il senso della mia frase. Due gay fisiologicamente non possono avere figli.

E allora?? tante coppie etero fisiologicamente non posono avere figli perche' o lui o lei o entrambi sono sterili. questo significa forse che non possono averne in altri modi???

 

Spero che il tuo commento sullo squallido quadretto fosse sincero perche' al momento ho la sensazione che sia invece quello che tu auspichi di diventare.

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[quote author=:D link=topic=15796.msg323359#msg323359 date=1238789915]

 

 

 

Si è capito, penso e spero, il senso della mia frase. Due gay fisiologicamente non possono avere figli.

 

 

 

 

Tra loro: ma come singole persone possono averne eccome, pensiamo ad esempio ad una lesbica che può farsi mettere incinta da un amico, o ad un gay che può fare un figlio con un'amica.

 

 

Quindi dire "i gay non possono avere figli" è sbagliato.

 

 

Poi non capisco dove vuoi arrivare.

la Mondaini e Vianello non hanno potuto avere figli, eppure sono una coppia affiatatissima... quindi?

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parole_alate

Ma perchè andiamo avanti con questa discussione? Non ci piace quello che dice, e certe affermazioni risultiano irritanti, lo so bene, ma perchè continuare, solo per spirito polemico? Nessuno di noi gli dirà mai quello che vuole sentire: che le sue contraddizioni non sono contraddizioni, che si può benissimo essere gay senza dirlo a nessuno e che magari è pure meglio così non si turba la quiete sociale (dimenticando che è la società che deve adattarsi a te, non tu alla società)... Io ho la sensazione che più noi lo spingiamo verso la strada dell'autoaccettazione più lui si barrichi dietro la posizone della persona perbene che ha a che fare con estremisti.

Mi spiace, non voglio essere dura con te che in fondo sei venuto qui a chiedere consigli, però ho la sensazione che tu non voglia davvero una mano da noi.

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Quoto Parole Alate.

 

Tanto vale che gli diciamo quello che vuole.

 

"Essere gay è una cosa orribile e tu lo sai bene.

Noi nel forum fingiamo di essere sereni e dichiarati,

ma nella realtà siamo costantemente trattati come dei pariah.

Per questo ci rifugiamo in questo angolino virtuale,

per autoconvincerci che va tutto bene.

L'unica nostra speranza è quella di prenderci

una qualche malattia incurabile

e porre fine a questa nostra vita senza senso

(solo i figli e l'accettazione sociale possono dare questo senso

e solo gli atei e i comunisti possono negare questa ovvietà)"

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purospirito

Purtoppo le prime vittime di questa società malata... siamo noi, che non ci rendiamo neanche conto di cosa siamo... perchè noi in realtà non siamo niente... siamo semplici persone... ma la nostra mente a bisogno di altro per sostenere il peso che ci grava addosso...

 

essere realisti è d'obbligo, purtoppo, per non vivere in un nostro mondo fantastico, ma occorre anche essere reali, cioè vivere la nostra esistenza e non lasciarci vivere da essa...

A volte per come ci poniamo siamo  noi a crearci col tempo i nostri luoghi comuni, nei quali poi ci ritroviamo a vivere!!!! :D

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