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Conflitto tra mondo LGBTQI+ e sport.


Vivacia3But

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Prendo spunto da una dichiarazione di ieri di Alex di Giorgio, il nuotatore gay che partecipa come concorrente al programma televisivo "Ballando con le Stelle" in onda sulla Rai:

"Nell'ambiente sportivo [essere gay dichiarato] non era proprio accettato. Quello [il CO] è stato un momento nel quale io non mi sono sentito non solo protetto, dall'ambiente in cui stavo, non mi sentivo a mio agio".

per introdurre il tema del rapporto tra omosessualità e sport e perché è così conflittuale.

Secondo me si tratta, purtroppo, della presenza e della sopravvivenza di ambienti che hanno una forte componente di machismo tossico, di stampo militarista, antiquato, omertoso e conseguentemente anche omofobo.

Il calcio è l'esempio principale, ma la cosa vale per quasi tutti gli altri sport.

Il ragazzo gay fa fatica a inserirsi, molto più che nell'ambiente scolastico o lavorativo, perché nel caso dello sport fa prima a mollare quegli ambienti e a iscriversi in palestra per tenersi in forma, che a insistere.

Il problema dello spogliatoio, spesso citato, non è tanto dato dalla nudità o da potenziali attrazioni, perché il suddetto Alex o qualunque gay dichiarato, sappiamo bene quante occasioni di rimorchio può avere oggi, e non ha di certo bisogno di pensare allo spogliatoio o ai compagni di squadra...

Il problema è proprio l'idea (propria dell'ambiente machista) che la presenza di un gay in uno spogliatoio, e per estensione in un gruppo, in una squadra o in una associazione sportiva, rappresenti un pericolo, un punto debole, un nervo scoperto... qualcosa che fa paura e deve essere tenuto a distanza e emarginato. Tutte idee che potevano avere un senso decenni fa, ma che oggi appaiono soltanto tossici e arretrati, nonché insensati. 

Nella speranza che le cose cambino radicalmente per le generazioni a venire, e sicuramente sarà così, lascio a voi la parola per riflettere sull'argomento sia da un punto di vista personale (se siete sportivi, se avete vissuto qualcosa di simile) che in generale.

Edited by Vivacia3But
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5 hours ago, Vivacia3But said:

lascio a voi la parola per riflettere sull'argomento sia da un punto di vista personale (se siete sportivi, se avete vissuto qualcosa di simile) che in generale.

Vivacia3but, cara, chiedi i nostri punti di vista, ma quando te li diamo fai l'isterica perché non collimano con il tuo.

Dici che abbiamo mentalità antiquata, antiscientifica, omofoba.

Sembra che solo tu sia la depositaria della verità glbt attuale.

Quali riflessioni vuoi che postiamo se sa già tutto tu?

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Nulla cambierà, se non per facciata . Il machismo è intrinseco nell'essere umano e attraversa tutte le culture, per cui il tutto potrà diventare più "fair" ma solo per rispettare un equilibrio di apparenze .

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16 minutes ago, Ghost77 said:

Nulla cambierà, se non per facciata . Il machismo è intrinseco nell'essere umano e attraversa tutte le culture, per cui il tutto potrà diventare più "fair" ma solo per rispettare un equilibrio di apparenze .

In Gran Bretagna - dove le squadre di rugby si spendono molto contro l'omofobia -

il problema delle trans nei bagni, negli spogliatoi e nelle carceri femminili è sentitissimo.

Elisabetta Gardini fece un putiferio quando trovò Vladimir Luxuria nel cesso di Montecitorio.

 

Per capire perché le donne etero sono più tolleranti degli uomini etero nei confronti delle persone omosessuali

bisogna anche investigare sul perché siano invece ossessionate dalle trans mtf,

mentre gli etero non lo sono dai trans ftm nei loro spogliatoi.

 

Il problema a mio avviso è il timore dello stupro: l'idea di essere vist* con desiderio da una persona penemunita.

Per questo gli etero sono tolleranti verso gli ftm e non verso i gay.

E per questo le etero sono tolleranti verso le lesbiche e non verso le mtf.

 

 

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15 minutes ago, Almadel said:

problema a mio avviso è il timore dello stupro: l'idea di essere vist* con desiderio da una persona penemunita.

Famoso è il gesto della mano dietro o la battuta sulle mutande di ghisa infatti. 

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34 minutes ago, Ghost77 said:

Famoso è il gesto della mano dietro o la battuta sulle mutande di ghisa infatti. 

E "stare con le spalle al muro" e "attento a raccogliere la saponetta"....

Il gay attivo è una specie di babau universale per gli eterosessuali.

 

Peraltro sono convinto che il "timore per lo stupro" sia anche la causa del razzismo,

visto che le etnie che spaventano di più sono sempre quelle che si dice essere più dotate di noi.

Per questo l'omofobia e il razzismo vengono sempre spacciate insieme.

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1 hour ago, Almadel said:

Elisabetta Gardini fece un putiferio quando trovò Vladimir Luxuria nel cesso di Montecitorio.

e aveva ragione!!! avrebbe dovuto chiamarsi VladimirA.

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6 hours ago, Almadel said:

Il problema a mio avviso è il timore dello stupro: l'idea di essere vist* con desiderio da una persona penemunita.

Magari il problema maggiore è la paura di scoprire che l'idea gli piace

4 hours ago, Aspis said:

e aveva ragione!!! avrebbe dovuto chiamarsi VladimirA.

Aveva torto marcio...forse si trattò di un gesto di mero opportunismo politico

Se il problema è l'essere pene muniti, non capisco perchè le donne etero sarebbero friendly nei confronti di uomini gay e diffidenti nei confronti di donne trans

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8 minutes ago, prefy said:

Se il problema è l'essere pene muniti, non capisco perchè le donne etero sarebbero friendly nei confronti di uomini gay e diffidenti nei confronti di donne trans

Magari sarebbero ostili anche con noi, se - come le donne trans -

volessimo usare i loro bagni, i loro spogliatoi, entrare nei loro appartamenti studenteschi.

Se si irritano con Vladirmir Luxuria, figurati con un incredibile pezzo di maschio come Almadel.

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6 minutes ago, Almadel said:

Magari sarebbero ostili anche con noi, se - come le donne trans -

volessimo usare i loro bagni, i loro spogliatoi, entrare nei loro appartamenti studenteschi.

Se si irritano con Vladirmir Luxuria, figurati con un incredibile pezzo di maschio come Almadel.

Non sono un incredibile pezzo di maschio come Almadel e nemmeno bi, forse è per questo che ci sono entrato tranquillamente in bagno con una donna di sesso femminile!!!🤔🤔

Edited by prefy
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7 hours ago, Ghost77 said:

Nulla cambierà, se non per facciata . Il machismo è intrinseco nell'essere umano e attraversa tutte le culture, per cui il tutto potrà diventare più "fair" ma solo per rispettare un equilibrio di apparenze .

Io non credo che "nulla cambierà". 

Tanti altri ambienti erano così, anche la famiglia era così, e oggi le cose sono cambiate moltissimo.

Già il fatto che ci sia uno sportivo professionista gay, in un programma Rai, che decide di ballare con un ballerino gay e che ha il coraggio di dire queste cose e lanciare dei messaggi forti, è qualcosa di nuovo e importante in questo Paese, e la sua testimonianza getta luce sul mondo dello sport e sulle sue zone d'ombra. 

Ma anche il fatto stesso che questo Alex sia comunque riuscito a fare la sua vita e la sua carriera, e anche coming out a un certo punto, è sicuramente un esempio importante.

 

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Questa è la facciata che intendo . Cambierà questa, succederanno sempre più queste cose, ma non pensare che il chiacchiericcio eterosessuale maschile non resti "frociofrociofrociofrociofrocio" .Soprattutto negli sport di squadra, ovviamente, poichè hai a che fare con una micro società . Un po' come la classe alle superiori .

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13 minutes ago, Ghost77 said:

Soprattutto negli sport di squadra, ovviamente, poichè hai a che fare con una micro società .

Nemmeno una maggiore visibilità gaia all'interno della micro società potrà mai cambiare l'orrido chiacchericcio eterosessuale maschile?

Edited by prefy
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7 hours ago, Almadel said:

Elisabetta Gardini fece un putiferio quando trovò Vladimir Luxuria nel cesso di Montecitorio.

avendola sentita raccontare da una delle protagoniste (senza far nomi, Vlady) era un po' diversa quella storia: non è che in tutta la Camera ci sia solo un bagno per gli uomini ed uno per le donne (tra parlamentari e personale ci lavora un migliaio di persone, sarebbe improponibile anche solo a livello di 626, HCCP e norme igienico-sanitarie varie), per cui ogni raggio dell'emiciclo ha i suoi bagni, e quelli di ForzaItalia erano lontanissimi da quelli di Rifondazione.

Per cui, la Gardini si appostò volontariamente da quelle parti e le fece le poste per metter su sta piazzata ed avere i suoi 5 minuti di titoli sui (tele)giornali, visto che non se la filava mai nessuno.

Una cosa di una tristezza esistenziale infinita.

1 hour ago, Vivacia3But said:

Ma anche il fatto stesso che questo Alex sia comunque riuscito a fare la sua vita e la sua carriera, e anche coming out a un certo punto, è sicuramente un esempio importante

aspetta: per fare un discorso a 360° devi cominciare a distinguere tra omosessualità femminile (che ormai non fa minimamente scandalo tra le professioniste: vedi tennis, pallavolo, soccer, scherma, nuoto, sci, eccetera) e quella maschile, che troppo spesso resta un grosso tabù, ancora molto duro da scalfire.

basta solo vedere l'ipocrisia di cui parlavo in chat giorni fa con ghostino su Devis Mangia o il polverone che ha alzato Casillas con quel tweet (o post sui social, non ricordo bene) cazzaro del suo CO

9 minutes ago, Ghost77 said:

non pensare che il chiacchiericcio eterosessuale maschile non resti "frociofrociofrociofrociofrocio" .Soprattutto negli sport di squadra, ovviamente, poichè hai a che fare con una micro società . Un po' come la classe alle superiori .

mah.. io sport di squadra l'ho fatto, e tutto lo spogliatoio sapeva che fossi frociofrociofrocio.

E sto parlando di 30 anni fa in provincia.

La cosa non mi ha provocato atti di bullismo nè vessazioni assortite, anche perchè se solo ci avessero provato l'ultima cosa che avrei fatto sarebbe stata subirle passivamente.

Cmq, toranndo sul discorso generale, per farsi un'idea delle varie situazioni che si potrebbero creare in caso di outing o CO diretto, andrebbero sempre considerate molte variabili, dalla personalità del soggetto in questione a quanto possa essere visibile lo sport che pratica: se lo fa un calciatore, anche di serie B, avrà sicuramente una risonanza maggiore di quella che avrebbe un campione (anche) mondiale di ping pong o di rafting

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1 minute ago, prefy said:

Nemmeno una maggiore visibilità gaia all'interno della micro società potrà potrà mai cambiare l'orrido chiacchericcio eterosessuale maschile?

Parliamoci chiaro : cosa frega a un etero-chad della visibilità gay ?

Uno di quel genere vede un gay come una cosa opposta al suo essere, un lamentone che va in tv a menarla frignando . 

Sia chiaro, non lo sto dicendo io: sto simulando un tipo di pensiero . Abbiamo tutti qualche conoscenza eterosessuale di questo tipo, sappiamo come funzionano certi processi mentali .

Che un gay vada in tv a parlare, frega ai gay e alle donne particolarmente attente all'uguaglianza, poichè esse stesse coinvolte .

11 minutes ago, freedog said:

La cosa non mi ha provocato atti di bullismo nè vessazioni assortite

Il bullismo e le vessazioni sono giustamente roba di altri tempi . Barbarie proprio .

Io parlo del chiacchiericcio pettegolo, quello che spinge ancora a dire "qui da noi gay non ce ne sono!" pur ammettendo di non aver nulla contro i gay . 

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Saramandasama
22 minutes ago, prefy said:

Nemmeno una maggiore visibilità gaia all'interno della micro società potrà mai cambiare l'orrido chiacchericcio eterosessuale maschile?

Prefy cara, sei tu dietro il trucco da clown del tuo avatar?

molto bello

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A me sembrerebbe opportuno che qualcuno di importante nel mondo del nuoto oppure dello sport , una Federica Pellegrini  ad esempio - prezzemolina ma solo quando vuole lei, adesso ci sta tediando col suo matrimonio - si pronunciasse sull'argomento, visto che praticamente su una TV nazionale è stato detto a chiare lettere che l'ambiente del nuoto italiano si è rivelato omofobo.

Magari non accadrà a questo giro, forse al prossimo, ma potrebbe esserci una sorta di "mee too" dove finalmente si getta luce su una cosa piuttosto risaputa, e cioè che negli ambienti sportivi regnano omofobia e machismo tossico a tutti i livelli.

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Aggiungo che è proprio di questi giorni (Domenica scorsa) un tweet a chiaro sfondo omofobo del calciatore spagnolo Casillas, con risposta del collega Puyol, definito da alcuni giornalisti "rutto libero" di individui che, a causa degli introiti milionari, vivono in un pianeta tutto loro, del tutto noncuranti del resto del mondo... e anche questo è un tema importante: lo sportivo che si mette su un piedistallo, dentro una torre d'avorio, in accappatoio e infradito... invece che essere cosciente di quello che accade al di fuori e anche usare quel suo "platform" a favore di altri che non hanno voce.. in questo caso sportivi che non fanno coming out o che, per averlo fatto, o meno, vivono difficoltà in determinati ambienti sottoposti continuamente a dover frequentare questo genere di persone.

Edited by Vivacia3But
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2 hours ago, Vivacia3But said:

A me sembrerebbe opportuno che qualcuno di importante nel mondo del nuoto oppure dello sport , una Federica Pellegrini  ad esempio - prezzemolina ma solo quando vuole lei, adesso ci sta tediando col suo matrimonio - si pronunciasse sull'argomento, visto che praticamente su una TV nazionale è stato detto a chiare lettere che l'ambiente del nuoto italiano si è rivelato omofobo.

Io ho apprezzato il modo equilibrato in cui ha affrontato il tema della transfobia nel nuoto femminile, che è un tema internazionale;

mentre quello dell'omofobia nel nuoto credo sia un problema perloppiù nostrano o di altri Paesi più indietro.

Tom Daley è una figura molto carismatica nell'ambiente del nuoto e ha certamente un impatto anche da noi.

 

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5 hours ago, Almadel said:

Tom Daley è una figura molto carismatica nell'ambiente del nuoto

Veramente è (o era, non ho capito bene) un tuffatore.

Quello dei tuffi è un ambiente MOLTO friendly da sempre, anche perché sport individuale (o al max di coppia).

Louganis, una leggenda della disciplina, è stradichiarato dagli anni 80. Quando non era esattamente di moda dire pubblicamente di essere gay e sieropositivi , come lui fece

Edited by freedog
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On 10/11/2022 at 9:51 PM, Ghost77 said:

Questa è la facciata che intendo . Cambierà questa, succederanno sempre più queste cose, ma non pensare che il chiacchiericcio eterosessuale maschile non resti "frociofrociofrociofrociofrocio" .Soprattutto negli sport di squadra, ovviamente, poichè hai a che fare con una micro società . Un po' come la classe alle superiori .

Appunto, come cambia la macro cambierà anche la micro. Nell'ambiente scolastico o lavorativo lo abbiamo visto accadere gradualmente ed è accaduto: oggi ci sono gay dichiarati che fanno (un lavoro a caso, una scuola a caso) e non hanno problemi, o ne hanno molti meno che 10,20,30 anni fa. 

Nello sport è molto più difficile, secondo me, che sul lavoro o a scuola, per due motivi:

1) Non è un ambiente obbligatorio, quindi il ragazzo gay che dovesse trovarsi in un ambiente omofobo, fa prima a smettere con una scusa, senza far sapere niente a nessuno, se non è dichiarato, che a farsi rovinare l'esistenza....

2) Ancora nello sport prevale l'impostazione militarista, machista, calcistica, secondo cui, per fare sport, si deve essere "maschi", "cattivi", "competitivi" in senso machista... e non semplicemente brave persone con un talento e tanta voglia di lavorarci su e di misurarsi con altri altrettanto bravi.

Logicamente qui parlo di ambienti agonistici, non del corso per principianti del sabato pomeriggio.

 

E' quando inizia a fare sport seriamente che serve attorno un ambiente favorevole anche a livello di relazioni umane perché è solo così che lo sportivo può allenarsi bene, stare bene psicologicamente e vincere, ancor più nel caso di uno sport di squadra ma anche in uno sport individuale.

 

In più (questo volendo è il punto 3 dei motivi per i quali "nello sport è più complicato") è un po' difficile che qualche alta sfera dello sport si muova, perché per essere alta sfera devi aver militato in quell'ambiente machista per decenni, probabilmente come sportivo o in qualche altro ruolo... e un gay in certi ambienti non ci resiste più di qualche anno. Quindi non ci sono grandi sportivi maschi che possono rendersi conto e puntare il dito contro l'omofobia di certi ambienti esattamente come lo fanno per il razzismo, il doping o per altre problematiche.

 

Ecco perché non ci sono gay nel calcio... non perché non ci siano gay a cui piace il calcio o che giocano bene a calcio, ma perché un ragazzo gay non ci arriva nemmeno a giocare in una squadra importante, viene falcidiato prima dall'ambiente omofobo.

 

Il fatto che non ci siano gay DICHIARATI nel calcio ci dà una sola informazione --> che quello del calcio è un ambiente ultra-omofobo, e bisognerebbe fare qualcosa per correggere questo problema.

Edited by Vivacia3But
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On 10/11/2022 at 7:54 AM, Vivacia3But said:

Il problema è proprio l'idea (propria dell'ambiente machista) che la presenza di un gay in uno spogliatoio, e per estensione in un gruppo, in una squadra o in una associazione sportiva, rappresenti un pericolo, un punto debole, un nervo scoperto... qualcosa che fa paura e deve essere tenuto a distanza e emarginato. 

È una caratteristica che ti rende diverso dagli altri, non è "strano" che il coming out contribuisca all'isolamento...succede a qualsiasi outsider in qualsiasi gruppo maschile 😕

3 hours ago, Vivacia3But said:

2) Ancora nello sport prevale l'impostazione militarista, machista, calcistica, secondo cui, per fare sport, si deve essere "maschi", "cattivi", "competitivi" in senso machista... e non semplicemente brave persone con un talento e tanta voglia di lavorarci su e di misurarsi con altri altrettanto bravi.

Beh ma mica ti dai all'agonismo perché l'importante è partecipare...

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Possiamo per un secondo dedicarci a capire perché ci importa che ci siano gay dichiarati nel calcio?

Io - per esempio - vorrei che ci fossero più persone LGBT-friendly ovunque.

Non mi importa che siano etero o gay: vorrei vedere al Pride anche Francesco Totti, Aldo Montano o Federica Pellegrini.

E mi basterebbe vederci anche tante persone LGBT che adesso non ci vanno.

 

Non è che avere Balotelli in Nazionale sia la formula magica contro il razzismo:

non ci servono più Balotelli, ci servono meno Cassano.

Non abbiamo bisogno di "gay dichiarati", ci servono meno omofobi.

Tutta la società dovrebbe metterci la faccia: non solo gli omosessuali, ma anche i loro amici etero.

 

A me non interessa un pilota di Formula 1 gay dichiarato:

a me bastano Sebastian Vettel e Lewis Hamilton.

Non importa ciò che sei, conta ciò in cui credi: l'identitarismo è una stronzata.

Chiediamo donne e gay e ci ritroviamo la Meloni e Malgioglio.

 

 

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Non è semplicemente la diversità il problema, e non è il problema dei gruppi di maschi ma in generale degli ambienti sportivi.

Il gay è visto come l'elemento che può creare un turbamento inutile nella squadra o nel gruppo e che quindi possa compromettere la riuscita di tutti.

Questo è un pregiudizio, una paranoia.

 

L'agonismo non c'entra niente coi valori che ho citato e che tu sembri giustificare (valori militari, machismo, cattiveria, competizione malsana) ed è ora di superare questo approccio, pensando che sia utile a qualcosa o che sia l'essenza stessa dello sport.

Una vittoria sportiva si costruisce lavorando tanto, mettendoci passione, avendo avuto la tranquillità di allenarsi bene e mantenendo questa tranquillità in gara, nel rispetto prima di tutto degli altri e di se stessi. E in questo rispetto per forza devi includere anche quello per chi è diverso da te, avversario, compagno di squadra, tecnico, tifoso... chiunque.

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10 minutes ago, Almadel said:

Non importa ciò che sei, conta ciò in cui credi: l'identitarismo è una stronzata.

Finalmente qualcuno lo dice 😀

12 minutes ago, Vivacia3But said:

L'agonismo non c'entra niente coi valori che ho citato e che tu sembri giustificare (valori militari, machismo, cattiveria, competizione malsana) ed è ora di superare questo approccio, pensando che sia utile a qualcosa o che sia l'essenza stessa dello sport.

Ma figurarsi se giustifico il machismo 😅 gli atleti e i calciatori però sono quello che sono, non tutti padroneggiano l'etichetta. Non so nulla dell'esperienza di Alex di Giorgio, ho conosciuto però sportivi che definirei genericamente "rozzi" più che omofobi...io da ragazzo ero goffo e lagnoso oltre che gay, dagli sport di squadra mi sono sempre tenuto ad una certa distanza 😌

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11 hours ago, Vivacia3But said:

Nello sport è molto più difficile, secondo me, che sul lavoro o a scuola, per due motivi:

1) Non è un ambiente obbligatorio, quindi il ragazzo gay che dovesse trovarsi in un ambiente omofobo, fa prima a smettere con una scusa, senza far sapere niente a nessuno, se non è dichiarato, che a farsi rovinare l'esistenza....

2) Ancora nello sport prevale l'impostazione militarista, machista, calcistica, secondo cui, per fare sport, si deve essere "maschi", "cattivi", "competitivi" in senso machista... e non semplicemente brave persone con un talento e tanta voglia di lavorarci su e di misurarsi con altri altrettanto bravi

Ha un piccolo difetto di base sta teoria machista: non vale solo per lo sport.

Esempio pratico che mi viene in mente ora, quante jazziste donne conosci? Tolte le Voci tipo Billie Holiday o Ella Fitzgerald, perché non ci son mai state tante donne? Pianiste, batteriste, sassofoniste,  contrabbassiste, trombettiste eccetera di sesso femminile ne hai mai viste?

Non penso che sarebbero state discriminate se fossero emerse, visto quanto quel mondo sia sempre stato antirazzista e open minded da sempre, anche quando era tanto tanto complicato esserlo!

Edited by freedog
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