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DAHMER - Mostro: La storia di Jeffrey Dahmer, la serie e le polemiche


Krad77

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Quindi tu investiresti tutto il tuo patrimonio nell'acquistare biglietti della lotteria solo perché talvolta alcuni acquistano il biglietto vincente?

Oppure non usciresti mai più di casa perché talvolta alcuni sono colpiti da fulmini o meteoriti od anche solo dalla tegola cadente da un tetto?.

potrebbe pur essere una scelta d'apparente cautela, ma dovresti pur considerare che talvolta alcuni distruggono col gas la casa propria e l'altrui, per dolo o negligenza....

E' palese che ogni giorno consideriamo la cautela solo rispetto ad id quod plerumque accidit, consci che non possiamo né prevedere né impedire tutto.

Edited by Mario1944
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On 9/29/2022 at 11:16 AM, schopy said:

Nemmeno dopo aver visto la serie riuscirei a convincermi che esiste realmente il pericolo di incappare in un serial killer cannibale del sabato sera 🧐

Ma cristo... ok riformulo: tralasciando la serie tv, i cannibali, gli ufo, i fantasmi etc, in una situazione potenzialmente di pericolo che può essere di qualsiasi natura violenta (aggressione, omicidio, stupro), non vi passa per l'anticamera del cervello che potrebbe (POTREBBE) capitare anche a voi in qualità di vittime o di testimoni nella stessa modalità?

C'è un ragazzino sanguinante quasi privo di sensi, intorno a lui un gruppo di persone o anche solo una a dirvi "tranquilli, tutto apposto zì!!!" e non vi viene in mente, in quanto tutori della legge o anche solo in qualità di cittadini, che quella situazione possa essere potenzialmente pericolosa?

Edited by Colt
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Colt, puoi avere, anzi, hai senz'altro ragione giudicando gli eventi nell'ambiente culturale italiano e fors'anche americano presente:

probabilmente nell'ambiente culturale americano, soprattutto in quello provinciale, di quarant'anni or sono certi eventi potevano essere giudicati altrimenti che farebbero la nostra Polizia oggi.

D'altronde omissioni, negligenze, errori ed anche orrori sono sempre possibili in qualsiasi indagine poliziesca o processo giudiziale e non siamo certo noi Italiani a poter dare lezioni altrui in merito:

basti ricordare il caso famoso dell'agenda di un capo della camorra col numero di telefono ed il nome Tortora, il presentatore televisivo, che tanta parte nel suo arresto e nella seguente condanna, benché il nome scritto in vero fosse Tortona ed il numero non fosse quello di Tortora!

 

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1 hour ago, Mario1944 said:

Colt, puoi avere, anzi, hai senz'altro ragione giudicando gli eventi nell'ambiente culturale italiano e fors'anche americano presente:

probabilmente nell'ambiente culturale americano, soprattutto in quello provinciale, di quarant'anni or sono certi eventi potevano essere giudicati altrimenti che farebbero la nostra Polizia oggi.

D'altronde omissioni, negligenze, errori ed anche orrori sono sempre possibili in qualsiasi indagine poliziesca o processo giudiziale e non siamo certo noi Italiani a poter dare lezioni altrui in merito:

basti ricordare il caso famoso dell'agenda di un capo della camorra col numero di telefono ed il nome Tortora, il presentatore televisivo, che tanta parte nel suo arresto e nella seguente condanna, benché il nome scritto in vero fosse Tortona ed il numero non fosse quello di Tortora!

 

Il caso Tortora non può essere messo sullo stesso piano del caso di un serial killer o di un eventuale caso di violenza in strada, ad accusare Tortora ci furono diversi pentiti che giurarono di averlo visto trafficare in droga; che questi pentiti, in seguito, furono dichiarati inattendibili è un altro paio di maniche.

Io mi riferisco ad un senso civico, umano, da cittadino che si rende conto che davanti ai suoi occhi si sta consumando un crimine ai danni di un soggetto non in grado di intendere e di volere in quel preciso istante.

Essere o meno delle forze dell'ordine non ha alcuna rilevanza, anzi ringrazio la poca stima che si ha della gente in divisa da queste parti se poi il mio interlocutore fa spallucce di fronte al buonsenso, almeno a fare l'esame per entrare nel corpo della polizia di stato lo fa chi ha un minimo di occhio critico sulle situazioni.

A me, principalmente, interessa sapere se ancora oggi, nel nostro paese, sia opportuno o meno prendersi una sbronza o farsi un paio di canne confidando nel buonsenso delle persone che, vedendoti in difficoltà, almeno non se ne strafottono totalmente.

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2 hours ago, Colt said:

Il caso Tortora non può essere messo sullo stesso piano del caso di un serial killer o di un eventuale caso di violenza in strada, ad accusare Tortora ci furono diversi pentiti che giurarono di averlo visto trafficare in droga; che questi pentiti, in seguito, furono dichiarati inattendibili è un altro paio di maniche.

Io mi riferisco ad un senso civico, umano, da cittadino che si rende conto che davanti ai suoi occhi si sta consumando un crimine ai danni di un soggetto non in grado di intendere e di volere in quel preciso istante.

Essere o meno delle forze dell'ordine non ha alcuna rilevanza, anzi ringrazio la poca stima che si ha della gente in divisa da queste parti se poi il mio interlocutore fa spallucce di fronte al buonsenso, almeno a fare l'esame per entrare nel corpo della polizia di stato lo fa chi ha un minimo di occhio critico sulle situazioni.

A me, principalmente, interessa sapere se ancora oggi, nel nostro paese, sia opportuno o meno prendersi una sbronza o farsi un paio di canne confidando nel buonsenso delle persone che, vedendoti in difficoltà, almeno non se ne strafottono totalmente.

coltino 4 president!!!

:giveheart:

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2 hours ago, Colt said:

Il caso Tortora non può essere messo sullo stesso piano del caso di un serial killer o di un eventuale caso di violenza in strada,

Be', ma il giudizio circa la natura del reato poteva essere immediato, ed infatti fu tale, nel caso del Tortora, benché questi fosse innocente;  mentre non poteva essere immediato nel caso del Dahmer, perché nessuno avrebbe potuto ragionevolmente supporre che una tale serie d'omicidi fossero celati dietro un evento che al più poteva essere considerata violenza occasionale per uso di stupefacenti.

2 hours ago, Colt said:

Io mi riferisco ad un senso civico, umano, da cittadino che si rende conto che davanti ai suoi occhi si sta consumando un crimine ai danni di un soggetto non in grado di intendere e di volere in quel preciso istante.

Sì, d'accordo, ma ciò presuppone che qualcuno, cittadino o poliziotto, si renda conto "che davanti ai suoi occhi si sta consumando un crimine ai danni di un soggetto non in grado di intendere e di volere in quel preciso istante";

se non se ne rende conto, puoi accusarlo di negligenza o d'inettitudine nella considerazione dell'evento, ma non di mancanza di "senso civico, umano".

Edited by Mario1944
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7 hours ago, freedog said:

coltino 4 president!!!

:giveheart:

🤗🤗🤗🤗

Ti ringrazio ma meglio di no, farei la fine di Bettino Craxi, il denaro ha sempre esercitato un certo fascino su di me e Hammamet d'Inverno dovrebbe essere una vera chiavica 😆

6 hours ago, Mario1944 said:

Be', ma il giudizio circa la natura del reato poteva essere immediato, ed infatti fu tale, nel caso del Tortora, benché questi fosse innocente;  mentre non poteva essere immediato nel caso del Dahmer, perché nessuno avrebbe potuto ragionevolmente supporre che una tale serie d'omicidi fossero celati dietro un evento che al più poteva essere considerata violenza occasionale per uso di stupefacenti.

il punto è che il caso Tortora è legato ad un'indagine per mafia e per droga, non a casi di omicidi seriali, sono diverse le imputazioni e diverse tipologie di indagine.

Tortora fu accusato da alcuni pentiti, ovvero criminali che confessano le malefatte dei loro clan, Dahmer fu indicato come soggetto potenzialmente pericoloso da vicini di casa che lo avevano colto sul fatto.

Tortora era una persona nota, faceva parte di un'elite, Dahmer era un signor nessuno con precedenti penali.

Sono proprio due casi diversi, sarebbe come mettere sullo stesso piano il caso della Franzoni con le foto di Corona ai calciatori e ai vip, sono sì 2 crimini ma di natura diversa.

6 hours ago, Mario1944 said:

Sì, d'accordo, ma ciò presuppone che qualcuno, cittadino o poliziotto, si renda conto "che davanti ai suoi occhi si sta consumando un crimine ai danni di un soggetto non in grado di intendere e di volere in quel preciso istante";

se non se ne rende conto, puoi accusarlo di negligenza o d'inettitudine nella considerazione dell'evento, ma non di mancanza di "senso civico, umano".

Come ho spiegato precedentemente, mi sono chiesto come alcune persone, in quella stessa situazione, giustificassero la negligenza di quei due poliziotti.

Perché, tralasciando il fatto che nessuno dei partecipanti a questa discussione sia un poliziotto e abbia un minimo di conoscenza sulle procedure (standard) da seguire in questi casi, è palese come basterebbe anche solo un minimo di senso civico per capire che quella situazione fosse potenzialmente pericolosa.

Da cittadino mi sarei incazzato tremendamente nei confronti di poliziotti così inetti, mi sembra incredibile che ci sia gente che non riesca a realizzare che i pericoli non sono solo relegati alle serie tv.

Serial killer ne abbiamo avuti anche noi (Angelo Izzo, il mostro di Firenze, il mostro di Foligno, il mostro di Udine, Roberto Succo, Donato Bilancia... devo continuare?), non sono favolette o americanate, sono fatti di cronaca reali accaduti in tutte le parti d'Italia e se ancora oggi, al ritrovamento di un cadavere, i giornalisti precisano <<non si esclude la pista del serial killer>> vuol dire che i cadaveri in giro sono molti di piu' ma solo quell'ultimo caso ha fatto notizia; se si lascia aperta l'ipotesi investigativa di omicidi seriali significa che hanno trovato altri morti con quelle stesse modalità, quindi non tutti i serial killer fanno notizia.

E questo è solo per chiarire che chiunque, qui in Italia, potrebbe finire a pezzi in un modo o nell'altro.

Poi ci sono le aggressioni sessuali, i pestaggi, le rapine, tutto questo bel campionario di reati che possono benissimo verificarsi quando hai di fronte un minore sotto l'effetto di stupefacenti e un tizio sconosciuto che ti dice "lo conosco, tranquillo ci penso io a prendermi cura di lui".

Un cittadino con un minimo senso civico si farebbe due domande se sia il caso o no di avvertire le forze dell'ordine.

poi vabbè c'è anche l'omertà, ci siamo giocati il sud grazie a quella, quindi la conosco molto bene da buon siculo. 

 

Edited by Colt
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3 hours ago, Colt said:

il punto è che il caso Tortora è legato ad un'indagine per mafia e per droga, non a casi di omicidi seriali, sono diverse le imputazioni e diverse tipologie di indagine.

L'indagine per droga fu tuttavia preventiva nel caso Tortora, mentre l'indagine per omicidi plurimi fu successiva nel caso Dahmer e dunque i poliziotti non furono chiamati per catturare un omicida seriale, ma per contenere un violento estemporaneo.

3 hours ago, Colt said:

Sono proprio due casi diversi,

Senza dubbio, ma il caso Tortora ho citato solo per mostrare che piccole negligenze possono avere effetti gravi, senza particolare malizia dei negligenti.

3 hours ago, Colt said:

E questo è solo per chiarire che chiunque, qui in Italia, potrebbe finire a pezzi in un modo o nell'altro.

Ma questo è pacifico, solo che la possibilità è molto remota ed in ogni caso c'è poco da fare per renderla nulla, se non fuggire in un deserto e fare lo stilita.... 😉 

3 hours ago, Colt said:

Un cittadino con un minimo senso civico si farebbe due domande se sia il caso o no di avvertire le forze dell'ordine.

Nel caso de quo le forze dell'ordine furono avvertite....

forse furono troppo negligenti, ma forse il reo fu un ottimo persuasore.

3 hours ago, Colt said:

Come ho spiegato precedentemente, mi sono chiesto come alcune persone, in quella stessa situazione, giustificassero la negligenza di quei due poliziotti.

Non si tratta di giustificare la negligenza, che oggettivamente ci fu, ma di riconoscere che, se è pur vero che una negligenza anche lieve può avere effetti rovinosi,  non è ragionevole imputare quegli effetti rovinosi al negligente.

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  • 3 weeks later...

Neanche a me ispira più di tanto, perché è una storia già conosciuta .

Un po' come The Crown, si sa già come va a finire, e dato che quello dedicato alle serie è un momento di evasione, voglio evadere anche con la mente. 

Lo vedrò per inerzia, ma al momento sto guardando The Watcher sempre di Ryan Murphy, che almeno uno non sa come andrà a finire. 

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18 minutes ago, Ghost77 said:

al momento sto guardando The Watcher sempre di Ryan Murphy, che almeno uno non sa come andrà a finire. 

anche questa è tratta da una storia vera e si sa come andrà a finire 🙄

comunque è una gran bella serie, tralasciando certe forzature riesce ad intrattenerti.

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30 minutes ago, Colt said:

anche questa è tratta da una storia vera e si sa come andrà a finire

Ho letto ma pensavo fosse una storia "vera" tipo le vicende dei De Feo ad Amityville, non avendo mai saputo di questa vicenda. Dahmer ha avuto un'eco fortissima già ai tempi, ed è quindi arcinota. 

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@Ghost77 ti dico la verità, Dahmer è stato arrestato nel ‘91 e io avevo seguito un po’ la vicenda- avevo 14 anni - tra l’altro credo fosse la prima volta in cui ho avuto la vera prova che esistessero i locali gay. Avevo letto qualcosa sul caso anche in anni recenti, niente di troppo approfondito, cose tipo Wikipedia. Beh la serie non è assolutamente costruita sul “come andrà a finire” ma sul “cosa è successo davvero e chi erano davvero tutte queste persone coinvolte”. Io ti consiglierei almeno di provarla.

Spoiler

D’altronde il primo episodio della serie è tutto incentrato sulle circostanze dell’arresto del serial killer, ossia parte dalla fine praticamente. Non gioca sulla tensione del “come andrà a finire la storia” ma su tutt’altro.

 

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On 9/26/2022 at 12:36 PM, Almadel said:

se volevo vedere qualcosa di inverosimile sui gay guardavo Heartstopper" :D

Che cinico :angry:

desperate housewife

On 9/26/2022 at 5:53 PM, schopy said:

Ok, stante questo punto di vista allora dovremmo classificare come LGBTQ solo pochissimi film, sì a Milk Philadelphia, nì a Call me by your name Brokeback Mountain...un tag "gay theme" sarebbe meno controverso? Così come distinguiamo tra rivista femminile (Gioia, Donna Moderna, Elle) e rivista femminista (pubblicazione impegnata redatta da filosofe e sociologhe)....?

facendo una ricerchina su google saltano fuoti film e serie in cui la tematica glbt è assolutamente marginale, quasi inesistente, esempi di roba anni '90, Dawson creek o Friends sarebbero serie da ritenersi glbt?? roba inizio millennio: Desperate housewife o Sex and the city lo sono? Per me no!

poi Vabbè, per me neanche Will e Grace è una serie realmente gay

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1 hour ago, prefy said:

per me neanche Will e Grace è una serie realmente gay

Dopo una frase del genere dovrebbero toglierti il certificato di appartenenza al mondo LGBT...

Edited by freedog
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26 minutes ago, freedog said:

Dopo una frase del genere dovrebbero toglierti il certificato di appartenenza al mondo LGBT...

Solo per aver detto la verità? :huh:

E invece ad Almadello che, in pratica, sostiene che la serie su Dhamer sarebbe più rappresentativa della comunuità glbt di Heartstopper, niente? ...cosa sono queste discriminazioni?<_<

Ad ogni modo "serie gay per un pubblico etero" andrebbe bene come definizione di Will e Grace?

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10 hours ago, prefy said:

E invece ad Almadello che, in pratica, sostiene che la serie su Dhamer sarebbe più rappresentativa della comunuità glbt di Heartstopper, niente? ...cosa sono queste discriminazioni?<_<

Non ho mica detto  che è più "rappresentativa", ho solo detto che almeno ha un fondo di realtà :D

Ed è stata ideata da un regista dichiaratamente gay

e non scritta da una ragazza asessuale in base alle sue fantasie sugli adolescenti gay

o da un'anziana signora del Wyoming come "I segreti di Brokeback Mountain".

 

 

Noi gay preferiamo la rappresentazione che danno le donne di noi stessi,

(O - al massimo - quelle dell'anziano maschio etero di "Chiamami col tuo nome")

perché incarnano le nostre fantasie adolescenziali

purificate dalle due cose che ci spaventano di più: l'effeminatezza e la dominazione sessuale.

 

 

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11 hours ago, Almadel said:

Ed è stata ideata da un regista dichiaratamente gay

potrei obiettare che ciò non è automaticamente sinonimo di obiettività, hai visto la miniserie "Hollywood" di Ryan Murphy? A me è piaciuta molto ma anche perchè sono un unguaribile romantico, sognatore  :giveheart: pur contro ogni evidenza

11 hours ago, Almadel said:

Noi gay preferiamo la rappresentazione che danno le donne di noi stessi,

(O - al massimo - quelle dell'anziano maschio etero di "Chiamami col tuo nome")

non generalizzerei, ad esempio "Chiamami col tuo nome" non mi è piaciuto particolarmente

 

11 hours ago, Almadel said:

perché incarnano le nostre fantasie adolescenziali

purificate dalle due cose che ci spaventano di più: l'effeminatezza e la dominazione sessuale.

Non saprei...suppongo che piu che altro ci sia, in alcuni spettatori, ancora voglia di affrancarsi da una narrazione necessariamente nichilista del mondo gay,  l'unica concessa fino a poco tempo

tuto cio detto anche io trovo poco fondate le polemiche di chi , ad oggi, vorrebbe togliere il tag glbt a questa serie, ma suppongo che non la vedrò

Edited by prefy
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7 hours ago, prefy said:

Non saprei...suppongo che piu che altro ci sia, in alcuni spettatori, ancora voglia di affrancarsi da una narrazione necessariamente nichilista del mondo gay,  l'unica concessa fino a poco tempo

Io a 18 anni sono andate a vedere due volte Beautiful Thing quando uscì nelle sale

(una volta con la mia ragazza, nell'ebbrezza della mia bisessualità :D )

ed è vero che all'epoca non c'erano commedie gay romantiche.

Sono anche passati 25 anni da allora e se ne hanno fatte poche da allora forse è perché il genere non tira.

Ricordo che "In & Out" fu molto popolare anni fa, ma io sono più un tipo da "Weekend", "Il compleanno del caro amico Harold" e "Shortbus".

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On 10/23/2022 at 2:06 PM, prefy said:

la serie su Dhamer sarebbe più rappresentativa della comunuità

Non c’è solo Dahmer nella serie su Dahmer.

C’è la storia di parecchi ragazzi che furono di lui vittima. Molti di essi erano gay o bisex. Perché Dahmer non può dire che li rappresenta? Se c’è un serial killer protagonista, si cannibalizza la rappresentazione tanto che la comunità gay viene rappresentata in toto da lui come singolo?
 

E comunque ci sarebbe da dire anche altro sull’emarginazione e il senso di solitudine che viveva Dahmer…

8 hours ago, prefy said:

narrazione necessariamente nichilista del mondo gay,  l'unica concessa fino a poco tempo

Fino a poco tempo fa=1989?

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1 hour ago, Almadel said:

Sono anche passati 25 anni da allora e se ne hanno fatte poche da allora forse è perché il genere non tira.

Invece direi che ne sono state fatte diverse negli ultimi anni e non solo adolescenziali, dunque il genere pare tirare abbastanza tra i gay, tra alcuni gay, quelli più vecchi, quelli piu giovani, tra alcune  ragazze o donne etero ....questo non lo so con certezza

ma io facevo un un discorso diverso, ovvero proponevo una spiegazione sul perchè ancora oggi possa procurare fastidio o timore, in alcuni glbt, il rimarcare l' omosessualità del serial killer in un prodotto che pare avere  grande popolarità

17 minutes ago, Krad77 said:

Fino a poco tempo fa=1989?

Qaro ragazzo la percezione del tempo è relativa 😁 comunque, direi di si, magari anche per gran parte degli anni '90;  degli '80  ricordo, per esempio, Another Country, Maurice...drammoni pieni di negazione che, per carità, risultano del tutto  realistici e ben contestualizzati nei periodi storici di riferimento, magari anche fin troppo ottimistici il problema è che c'era solo quello o la macchietta

19 minutes ago, Krad77 said:

Non c’è solo Dahmer nella serie su Dahmer.

C’è la storia di parecchi ragazzi che furono di lui vittima. Molti di essi erano gay o bisex. Perché Dahmer non può dire che li rappresenta? Se c’è un serial killer protagonista, si cannibalizza la rappresentazione tanto che la comunità gay viene rappresentata in toto da lui come singolo?
 

Il genere Crime non mi avvince, per dire la verità non mi sono neanche mai interessato ai fatti di cronaca, non vedrò la serie per questo motivo,

...e posso vedere rappresentati stuoli di gay bisex di ogni razza in altri contesti,

il serial killer rappresenterebbe le vittime? :hm:, Non capisco

comunque ho cercato di dare una spiegazione rispetto alla eccessiva(?) suscettibilità di parte della comunità gay, suppongo che il timore non sia per i gay che guardano la serie ma per altro tipo di spettatori,

ed appunto  non conoscendo la serie non so se sia ipotizzable nella mente di alcuni una chiave di lettura per cui anche le vittime se la vanno a cercare ... 

 

35 minutes ago, Krad77 said:

E comunque ci sarebbe da dire anche altro sull’emarginazione e il senso di solitudine che viveva Dahmer…

Molto probabile, ma a causa dell'omofobia o per altri motivi? Ovvero il tag glbt, anche in questo caso, sarebbe pertinente o no?

In soldoni: se 'sta serie la guardano adinolfi, fontana, roccella, pillon, putin ...orban... quell'altro patriarca russo con teiera in testa  (....e la lista sarebbei interminabile) si rafforzano /rafforzano chi li sta a sentire nelle loro convinzioni o no? 😜

cioè quello con la teiera in testa VI  😅 incolpa della guerra, vedete voi...

della serie: fa piu paura di Dahmer

Edited by prefy
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1 hour ago, prefy said:

adinolfi, fontana, roccella, pillon, putin ...orban... quell'altro patriarca russo con teiera in testa  (....e la lista sarebbei interminabile) si rafforzano /rafforzano chi li sta a sentire nelle loro convinzioni o no? 😜

E' ingiusto che non si applichi il tag LGBT+ solo per evitare lo stereotipo di 'persona gay squilibrato e assassino'. Il progresso del movimento lgbt non è omogeneo nel mondo, ma non si possono sacrificare tutte le battaglie fatte fin d'ora per  un eccessiva premura: chi è omofobo è ottuso, e un'etichetta non gli farà cambiare opinione su Dahmer e il mondo lgbt+.

 

Edited by MARIO8530
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11 hours ago, MARIO8530 said:

E' ingiusto che non si applichi il tag LGBT+ solo per evitare lo stereotipo di 'persona gay squilibrato e assassino'. Il progresso del movimento lgbt non è omogeneo nel mondo, ma non si possono sacrificare tutte le battaglie fatte fin d'ora per  un eccessiva premura: chi è omofobo è ottuso, e un'etichetta non gli farà cambiare opinione su Dahmer e il mondo lgbt+.

 

Sì, In effetti è quello che penso pure io ma, come ho detto, bisogna anche cercare di capire e rispettare tutte le sensibilità

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4 hours ago, prefy said:

Sì, In effetti è quello che penso pure io ma, come ho detto, bisogna anche cercare di capire e rispettare tutte le sensibilità

Va bè, io non ho gli strumenti in ambito cinematografico, ma... se Netflix, per negligenza, usa storie senza possederne i diritti, cavoli suoi. E ancora non c'entrerebbe con la discussione sul tag. E' uno specchietto per le allodole.

Chissenefrega delle sensibilità, vuoi evitare "il Crime", vuoi evitare "l'LGBT+ "? Non guardarlo. 

Personalmente mi annoia troppo la ricostruzione di Dahmer, quindi ho visto Conversation with a killer, cmq su Netflix :<

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19 hours ago, Almadel said:

Ricordo che "In & Out" fu molto popolare anni fa

Uno dei primi film che giocava in modo leggero con gli stereotipi per parlare di omosessualità al grande pubblico. Carino, non direi memorabile.

17 hours ago, MARIO8530 said:

chi è omofobo è ottuso, e un'etichetta non gli farà cambiare opinione su Dahmer e il mondo lgbt+.

Diciamo che il tag può offrire il fianco a interpretazioni errate...però tendenzialmente concordo con queste tue conclusioni.

5 hours ago, prefy said:

(...) bisogna anche cercare di capire e rispettare tutte le sensibilità

La sensibilità di un giovane gay che teme...cosa? Che chi ha visto la serie Netflix immagini che i gay simpatizzano per un brutale serial killer per via del tag? 😅

Da qualche anno ho maturato una mia riflessione un po' eterodossa su tutto quel che riguarda il rispetto dell'altrui sensibilità. Non sono diventato il vecchio reazionario che rimpiange la libertà di poter insultare il prossimo impunemente (e ci mancherebbe altro), ma talvolta mi pare che se di mezzo ci sono adolescenti, individui appartenenti a qualche minoranza, popolo LGBTQ+, nel discorso pubblico si sia tenuti a parlarne quasi fossimo fragili porcellane...

Ovvio che preferisco la delicatezza alla  brutalità, certo che è meglio se gli altri pensano che io sia buono e sensibile e non un satiro che plagia i ventenni...ma non possiamo superare tutto ciò? 

Gay e Trans non hanno il diritto d'essere stronzi e mediocri quanto i loro fratelli eterosessuali cis, senza che questo abbia nulla a che fare col riconoscimento di diritti civili? 🙂

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3 hours ago, schopy said:

Da qualche anno ho maturato una mia riflessione un po' eterodossa su tutto quel che riguarda il rispetto dell'altrui sensibilità

No guarda di questi tempi è diventata molto ortodossa, è il cosiddetto politically correct che viene snobbato!

3 hours ago, schopy said:

talvolta mi pare che se di mezzo ci sono adolescenti, individui appartenenti a qualche minoranza, popolo LGBTQ+, nel discorso pubblico si sia tenuti a parlarne quasi fossimo fragili porcellane..

Sei anche d'accordo con le argomentazioni di chi si oppone ad una legge anti omofobia?

più che fragili porcellane direi minoranze tradizionalmente marginalizzate, non ancora affrancate da pregiudizi sociali o che non godono di piena parità sul piano legislativo, (gli adolescenti non ne fanno parte in quanto tali), se malauguratamente il gap non è oggettivamente sanato è inutile fingere che sia un eccesso di politically correct da parte glbt ad evidenziare differenze o produrre ghettizzazione, così si rovesciano i termini della questione

3 hours ago, schopy said:

Gay e Trans non hanno il diritto d'essere stronzi e mediocri quanto i loro fratelli eterosessuali cis, senza che questo abbia nulla a che fare col riconoscimento di diritti civili?

Ovvio!! ma mica devi ricordarlo a me

Edited by prefy
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35 minutes ago, prefy said:

No guarda di questi tempi è diventata molto ortodossa, è il cosiddetto politically correct che viene snobbato!

Ho l'impressione che non si riesca a trovare una medietà tra le due tifoserie, era questo il senso. Non ho mai dato gran peso a cosa sia o no "politicamente corretto" perché da sempre sono ben educato (anche se secondo alcuni a volte ho peccato di afobia)...

37 minutes ago, prefy said:

Sei anche d'accordo con le argomentazioni di chi si oppone ad una legge anti omofobia?

No, ma ti pare? 😅 piuttosto mi capita di pensare che non si riuscirà a cancellare l'omofobia per decreto, ma è più che giusto inasprire le pene contro gli aggressori omofobi.

39 minutes ago, prefy said:

minoranze tradizionalmente marginalizzate, non ancora affrancate da pregiudizi sociali o che non godono di piena parità sul piano legislativo, (...), se malauguratamente il gap non è oggettivamente sanato è inutile fingere che sia un eccesso di politically correct da parte glbt ad evidenziare differenze o produrre ghettizzazione

Non è l'eccesso di politically correctness che mi disturba, piuttosto una certa narrazione che (talvolta) ci vittimizza più del necessario. Certo che sono auspicabili leggi sul matrimonio egualitario e sulla GPA, e voterò per chi le proporrà alle prossime elezioni (sempre che finiscano in qualche programma elettorale), ma temo che con qualche forma di pregiudizio tutti debbano imparare a convivere. Non possiamo decidere cosa altri debbano pensare di noi, non possiamo eradicare dalle loro teste l'eventuale disprezzo nei nostri confronti, ma possiamo -credo- imparare a non rimanerne schiacciati.

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