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Transessualità e travestitismo


Frattaglia

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Frattaglia

Esiste già un topic sulla transessualità, ma quello si era evoluto soltanto in: cosa ne pensate dei transessuali, e quindi ho pensato di aprirne uno a parte che sia un po' meno superficiale sull'argomento.

Le mie domande partono da un mio momento di confusione, e mi interessava sapere se ci sono persone che si trovano o si sono trovate in situazioni del genere.  :)

 

Vi è mai capitato, seriamente, di chiedersi come si sarebbe a essere dell'altro sesso, di sentirsi per certi versi più vicini al sesso opposto che al proprio o comunque di sentirsi inadatti?

Non mi riferisco al pensiero sporadico tipo: "uh, quanto mi piacerebbe avere il pene/la patonza!", mi riferisco a cose un po' più radicate.

Inoltre, vi siete mai travestiti, e se si, ha rapporto con il voler appartenere all'altro sesso o è solo una perversione momentanea, o anche solo una maniera per divertirsi?

Insomma, non conosco quasi per niente il fenomeno delle drag king/queen, mi interessava sapere lo spirito con cui una persona lo pratica, se questo ha una qualche relazione con il fenomeno del transgenderismo o se anche l'effeminatezza ricercata dai gay o la mascolinità delle lesbiche ha per voi qualche relazione con tutto ciò.

Direi che è ovvio che le risposte sull'argomento non possono essere altro che personali :)

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Beh non ho mai desiderato essere donna quindi non mi sono mai fatto certe domande :) Non mi sono mai travestito, neanche per gioco, neanche per carnevale ma non avrei problemi a farlo se un giorno mi andrebbe. Conosco 4 drag queen con 2 di loro ci esco insieme tutte le settimane e posso dire che sono uomini  a tutti gli effetti, si travestono per lavoro e non per altro e per l'esperienza che ho avuto li ritengo con un intelligenza superiore alla media di tante checche iper-fashion e superficiali o frocie-represse.

 

Sono persone come tutti gli altri. Con pregi e difetti avvolte anche tipici della loro "categoria" ma nulla di insopportabile per una mente senza pregiudizi. Subiscono il disprezzo di molti altri gay che li ritengono un male, una cosa di cui vergognarsi e si rifiutano di andare dove ci sono loro e se potessero gli negherebbero la libertà di manifestare, di andare al gay-pride insieme a "lor signoria maschiolinità" (e non potendo preferiscono non andarci loro)

 

Ad altri piace travestirsi semplicemente per fare sesso però non conoscono nessuna persona di questo genere

 

Per concludere non c'è nessuna relazione vera tra trasngenderismo e travestiemento

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Mike in the Breeze

Non ho mai desiderato essere donna, quindi non so cosa si prova e non me la sento di esprimermi su un argomento così delicato. Non mi piace nemmeno travestirmi XD, però le drag sono divertenti, ogni tanto  :)

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Penso che ognuno di noi abbia una percentuale maschile ed una femminile, e non credo che questo abbia molto a che fare con il proprio orientamento sessuale. Detto ciò l'unica volta che mi sono travestito è stato con i miei compagni di classe in una festa a tema a carnevale.

Non ho mai desiderato essere donna, nè mi sono mai sentito tale. L'idea dell'uomo travestito da donna poi mi fa divertire, è grottesco, lo associo molto al gioco, allo scherzo, non alla perversione (almeno per quanto riguarda i gay).

La drag-queen poi è un lavoro e basta, è spettacolo: Platinette non va a fare la spesa con la parrucca in testa...

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Thelema 93

Inoltre, vi siete mai travestiti, e se si, ha rapporto con il voler appartenere all'altro sesso o è solo una perversione momentanea, o anche solo una maniera per divertirsi?

 

Perchè perversione? In che senso?

 

Comunque no, non mi è mai capitato.

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Frattaglia

Perversione non in senso negativo, ovvio!  :asd:

Anche perchè io pure a volte mi vesto in maniera più o meno mascolina, quindi se usassi la parola in senso dispregiativo dovrei usarla anche nei miei confronti  :P

 

Mi interessava solo sapere se c'era qualche relazione tra le due cose, magari con le opinioni di qualcuno che a volte si traveste...  :asd:

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Guest Enver

La circoncisione è un'accenno di transessualismo? Del resto farsi aprire il correlativo di un organo femminile dritto (non in quel senso) sull'indice del...

Alcuni Teletheron sperano che questa sia la fiacca che tutti i gay faranno se i loro diritti non riusciranno ad andare in fiaccola.

Mettersi le lenti a contatto sui capezzoli (un modo come mai per dire "trans" o "trav") è preso a pieno merito dalle fantasie erotiche Etero, non gay.

Il transessuale non vuole essere una donna, vuole essere una lesbica.

Mettersi gli abiti dei morti (altro si-o-nonimo per "travestito", e questo ha correlazioni storiche) serve di solito per allontanare pscioattitudinalmente la propria effeminatezza (omogender o anche erettetero).

Naturalmente non ho alcuno shiffon contro queste persone, la libertà è presto carta su plastica per loro, ma il loro comportamento è un dilemma perfino in psicologia, dove l'omosessualità è stata per la grande ormai accettata.

I transvestiti sono meno attivi per la comunità Lgibilterra o come si chiama, soprattutto perchè ce ne sono tanti di più e non si fanno riconoscere.

A questo punto, preferisco la robittelsweet robotica di Metropolis...

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Ciao Frattaglia.  :) Topic interessante e che mi intriga, anche perché non si parla spesso di queste cose nel forum come se ci fosse qualche tabù!  :eek:.....Si  si parla, si scrive di molte cose ma di altre?

Siamo tutti gay, lesbiche, bsx (mi piace la X perchè....non ve lo dico)

Non sopporto, mi inc...o, quando tra di noi ci sono persone che scrivono frasi quali : odio questo, che schifo chi è...,non sopporto chi....,....e ....:bah:

 

Dunque, torniamo al titolo del topic, e allo svolgimento del tema....:D :D :D...Ok, dai, inizio. Io non sto male nel mio corpo, mi piace il mio sesso e non credo che penserò mai di cambiarlo, in verità una cosa troppo complicata sia fisicamente che psicologicamente, non reggerei. :D

Non invidio le persone che non si sentono a proprio agio con il proprio corpo e che decidono poi di cambiare sesso. Dev'essere un'esperienza veramente devastante e ammiro chi riesce a portare a termine questo cammino, se penso poi che io non riesco a risolvere problemi di molto meno traumatici e complicati, figuriamoci  se dovessi mai pensare ad un cambio di sesso ...mi suiciderei al primo intoppo. :(

Invece ho sempre pensato che se dovessi rinascere mi piacerebbe rinascere donna.

Perché?.. :D....Ogni volta che ne parlo con il mio psico(logo) lui inizia: dai allora dimmi perché, cosa ti senti, cosa faresti ecc..

E io penso: accidenti mi sono rimesso nei guai.. :D... e che ne so...penso che mi piacerebbe, perché spesso mi sento l'animo femminile, e lui: in che senso?.. :gh:.... Cos'ha l'animo femminile di diverso a quello maschile?.. :D..  E io gli racconto..... e poi  io dico: mi sento vicino a quello che sentono  le donne. :D.. e lui: spiegami cosa, secondo te, sentono le donne di diverso da quello che pensiamo noi.. :eek:...e io allora...... :P.....alla fine, quando non ne posso + delle sue domande e mi sento stretto in un angolo gli dico...(cavolo ma non abbiamo una faccina incazzata): senti, io vorrei avere le mestruazioni :eek:, io adoro le donne quando hanno il ciclo, non le sopporto tanto ma, le adoro.

Oooooooooooh, ma insomma...

 

Una volta l'ho detto anche ad una mia amica e lei: MA SEI CRETINO, ma ti rendi conto che molte di noi provano dolore..... e che è una rottura....e poi andiamo in  menopausa.........orcavacca...LA MENOPAUSA, la menopausa, non ci avevo pensato, che dio me ne scampi.. :eek:

Insomma, nessuno mi lascerebbe rinascere donna. :cry:

Ah, non vi ho raccontato di quando...........no, questa non ve la racconto.

A volte sono ancora più contorto, si perché in effetti il desiderio di essere donna a volte esiste ma è una cosa talmente ...talmente..non so neanche come spiegarlo....... :D.... Va bene, tanto per non tirarla per le lunghe ve lo dico: è che a volte vorrei essere lesbica. :eek:

Perché?

Cosa mi passa per la testa?

 

Ok, allora sentite, innanzi tutto devo dire che in tutto questo non c'è nessuna turpe sessuale, nessuna perversione, non trovo la cosa eccitante sessualmente....per quanto......logicamente neanche mi fa schifo, ma sono tutti pensieri e sensazioni intime e profonde e forse anche semplici paure.

Io ancora non riesco a dare una spiegazione logica  ma ho parlato di paure perché il mio psico pensa che tutto questo sia solo una negazione interiorizzata della mia omosessualità.

Vuole dire che il mio subconscio accetta meglio il pensare di essere donna e di essere comunque attratto dalle donne lesbiche quindi , si omosessuali ma sempre donne (per cui, in quanto donne, anche la normale attrazione di maschi etereosessuali), piuttosto che accettare di essere  maschio  attratto da altri maschi. 

Mi sono spiegato.....una persona che conosco dice che ho il cervello impastrocchiato......si, credo di si...un pochino si.

 

Nella serie “L Word”, mi sembra la prima...aiutatemi ragazze...c'era un personaggio che si chiamava Lisa, “l'uomo lesbica”. Appena l'ho visto ho detto...CAVOLO quello sono io... :D:asd::D... . In pratica il tipo, che non si travestiva e non pensava comunque di operarsi, non concepiva l'atto sessuale fatto usando il proprio pene ma faceva  sesso con una donna come se fosse anche lui una donna,  mi sono spiegato?.....mah...poi ci ho ripensato.

Si certo, si può fare ma a me manca anche altro... :love:

 

Per quanto riguarda il travestitismo che dire..........una volta mi è capitata questa cosa, io ve la racconto ma vi prego non ridete .. :look:.....Allora, stavamo facendo una grigliata e siccome era estate ero in pantaloncini corti. Il fuoco era alto e mi bruciava le gambe, non sapendo cosa fare ho preso uno straccio per non bruciarmi, combinazione questo straccio era un vestito femminile, (carino anche) allora cosa  ho fatto, certo che legarmelo davanti  sarebbe stato troppo scomodo allora ho fatto che mettermelo...mi sembrava logico, no? ...il bello è che nessuno dei miei amici e parenti ha detto niente perché, si sa, il fine giustifica i mezzi, per cui ho tenuto il “vestitino” per un paio di ore.

Mah.... ve lo dico spudoratamente, io stavo proprio bene.

Vi dico la tutta verità, tanto ormai......ho anche riprovato  a rimettermi qualcosa di femminile, per cercare di riavere quella  “bella” sensazione,  ma non è stata la stessa cosa, anzi non mi sono mica + ritrovato. Forse perché non è stata una cosa spontanea, forse per un po' di imbarazzo, forse perché la cosa non doveva funzionare o forse perché il pisello è sempre il pisello? Mah......  :D.

 

Forse sono andato un po' off-topic e forse sono sembrato un po' troppo irriverente o stupidino opp. ho usato troppe faccine o .....fate voi......ma a volte si provano delle cose così particolari che bisogna raccontarle e sono contento di averlo fatto e sono certo che mi capite o magari mi capirete, un giorno  :look:

 

P.S.: comunque resta il fatto che mi piacciono anche i maschietti....e fuori, naturalmente,.. piove  :sisi:

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Ohhappyday

Il mestruo mi basta e avanza come motivazione per non voler essere una donna :sisi:. Comunque non c'ho mai pensato e sinceramente anche il travestitismo non l'ho mai capito...ma lo rispetto :love:.

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Vi è mai capitato, seriamente, di chiedersi come si sarebbe a essere dell'altro sesso, di sentirsi per certi versi più vicini al sesso opposto che al proprio o comunque di sentirsi inadatti?

 

Inoltre, vi siete mai travestiti, e se si, ha rapporto con il voler appartenere all'altro sesso o è solo una perversione momentanea, o anche solo una maniera per divertirsi?

 

Sì, davvero una bella questione, e ci voleva.

Allora..

Non mi è mai capitato né di chiedermi come ci si sente a essere femmina, né particolarmente vicino alla femminilità o inadatto al mio essere maschio. Honestly, sono ben calato nel mio essere maschio, ci sto bene, appartengo a questo, la sento una cosa mia, e ne sono fiero. Anche troppo, nel senso che, per essere proprio sincero, sono un po' maschilista  :love: Non mi sono mai neanche travestito. Ammetto che lo farei se un ragazzo che amo alla follia me lo chiedesse, per fargli piacere, ma non tornerebbe molto bene la cosa, perché sono molto peloso e a depilarmi non ci penso neanche!!

 

Devo ammettere anche che c'è stato un (breve) periodo in cui mi sono sentito un po' invidioso di una certa categoria femminile e attratto dai loro modi di fare, che avrei voluto imitare. Sto parlando di un periodo di un mesetto. Il motivo è ancora una volta l'amore.. C'è una storia dolorosa e tormentata che mi trascino dietro da anni non so neanch'io come e perché.. In quel periodo lui stava scoprendo l'altro sesso, eravamo più giovani, e io vedevo queste ragazzette di 16 anni un po' svampitelle che mi portavano via la sua attenzione in modo TOTALE (potete facilmente immaginare).. e io avrei voluto TANTO essere come una di loro.. ma solo per quel mesetto, e solo per lui. Poi mi è passata e mi sono ritrovato nel mio corpo da vikingo, che a lui non piace e non piacerà mai, ma pazienza... devo cercare di imparare a camminare senza di lui..  :sisi:

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Mama se vuoi essere un uomo lesbica o una donna lesbica ti piacciono le donne! Ti capisco per il fatto del ciclo...alla fine le mestruazioni sono sinonimo di femminilità.

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Mama se vuoi essere un uomo lesbica o una donna lesbica ti piacciono le donne! Ti capisco per il fatto del ciclo...alla fine le mestruazioni sono sinonimo di femminilità.

 

Si lo sono, sicuramente  e voglio precisare...se mai ce ne fosse bisogno, che ho semplicemente  fatto la parodia, in modo un po' scherzoso di una seduta con il mio psicologo. Dallo psicologo si dicono tante cose...tutto quello che ti passa par la testa e........ visto che lo pago....ne approfitto  :sisi:.....Per me sono comunque cose  serie, sensazioni che provo ed ho provato...il mio lato femminile da scoprire...

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orodeglistupidi

@mama: vedere The L word fa venire voglia di rinascere lesbiche a tutti! :ok: sto sdrammatizzando chiaramente  :ok:

 

Io ci ho pensato parecchio alle barriere sessuali, che cosa è uomo e cosa è donna; ne ho discusso anche con il mio ragazzo.

Siamo giunti alla conclusione che noi omosessuali siamo l'anello di congiunzione tra i due sessi (che i due sessi ricercano disperatamente -sarà per quello che ci odiano così?) e che il nostro problema fondamentale sta in un groviglio di modelli incompatibili e di desideri di compatibilità.

 

Mi spiego.

 

Il nostro modello di coppia, nella maggior parte dei casi, è quello che ci offrono i nostri genitori.

Quando nascono le nostre prime pulsioni, ci scopriamo in una posizione incompatibile con questo modello.

Penso che, di fronte a questo contrasto paradossale, sia facile che la lesbica, capendo di essere attratta da una donna come il proprio padre, possa cercare di recuperare una propria normalità (nel senso di compatibilità col modello dei genitori) assumendo caratteri propri del padre; magari un giorno desidererà, anche solo se momentaneamente o per gioco, travestirsi da uomo.

 

Stessa cosa dicasi per l'omosessuale maschio. Per sentirsi a posto col proprio modello di riferimento, svilupperà una personalità più vicina alla madre, per sentirsi inconsciamente giustificato nel fatto di desiderare un uomo invece che una donna.

 

Così si spiegherebbero anche i """"""repressi"""""" che, estremamente machi nei modi, pretendono di trattare il loro uomo di turno come una donna (avendo interiorizzato in modo non completamente combaciante il modello del padre).

 

Il/la transessuale non ha niente a che fare con tutto ciò; credo che in queste persone non sia da considerare un gap di modelli; la questione, più “tragica”, sta in un banale errore di natura che ha posto il cuore e il cervello di una donna nel corpo di un uomo (o viceversa).

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Non credo negli errori della natura.. a noi certe cose possono anche sembrarci degli errori ma d'altra parte la nostra visione delle cose è così piccola e limitata.. sarebbe come se io stessi per andare al cinema e una piastrina venisse a dirmi che andare al cinema è un errore :ok:

Secondo me anche per un transessuale la questione è psicologica, di più: mentale. Certo, di tutt'altro ordine rispetto ad altre cose. D'altra parte c'è la differenza che passa tra uno che si suicida e uno che passa un periodo di crisi e poi sta meglio per lo stesso problema (poniamo un lutto).

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orodeglistupidi

Quella della piastrina ce la spieghi nella prossima vita.  :ok:

 

Paragonare come una persona percepisce il proprio genere sessuale a come una persona reagisce ad un lutto, per come poni la questione, vale a dire che i/le transessuali sono fuori di testa o per lo meno malati, mentre chi si traveste occasionalmente è abbastanza sano di mente da venirne fuori, un giorno. ( :ok: )

 

Parlo di errore di natura nel senso che la persona si trova naturalmente attribuito un corpo che la condanna a non realizzare, se non artificialmente, la propria maturazione (sessuale, psicologica...).

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Fuori di testa NO

Malati.. dipende. Tolte le malattie fisiche e 'misurabili', è difficile dire quali tra i comportamenti e i vissuti 'fuori dall'ordinario' siano 'malattie' e quali no, bisogna anche capire cosa si intende con malattia, etc.etc. Chi ha un problema mentale è un 'malato'? E se sì, come si capisce la soglia tra la patologia e la salute? Un depresso è un malato? Uno che ha una dipendenza è un malato? Chi fuma e non riesce a smettere è un malato?

Dire che la natura sbaglia mi sembra veramente un'enormità, mi dispiace  :ok: Non riesco a capire come si possa concepire una cosa del genere.. un 'errore della natura'.. mah

Con questo non voglio dire che chi fuma, chi è depresso o chi vuole cambiare sesso sia 'malato', solo che è una cosa che sta nella loro mente, ha delle cause mentali e dei meccanismi mentali. Tutto qui. Almeno finché non mi troveranno il gene della transessualità. Se lo scoprono, bene, altrimenti continuo a pensare che sia una cosa che è frutto della loro mente. Come lo è per gli eccentrici, i pazzi, i dipendenti, gli artisti 'genio e sregolatezza', i depressi, i nevrotici, etc.etc.etc.  Non che siano 'malati'.

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orodeglistupidi

Bene. Questo forum mi meraviglia sempre di più. Un giorno scopro che i bsx sono considerati al pari della legna da ardere e ora i transessuali "potrebbero essere" dei malati.

Dici che in fondo non è possibile riconoscere cosa sia patologico e cosa no.

Allora mandiamo i più grandi studiosi di psichiatria a giocare a bocce e restiamo qui a cullarci nei forse, nei se, nei però.

A me sembra un'enormità la facilità con cui tu vorresti liquidare fenomeni che, per lo più, non hanno nulla a che fare tra loro, turbe psicologiche ed estro artistico, dipendenza e demenza, come se in fondo fossero tutte manifestazioni di una mente che inizialmente definisci malata con riserva (alla fine, temendo di aver detto troppo, ritratti: "non che siano malati").

Tu giochi con le parole, e la cosa ti si ritorce contro.

Ma ti rendi conto che potresti essere la prossima Binetti? "Finché non mi troveranno il gene della gayezza, continuerò a pensare che essere gay è tutto un capriccio mentale".

Che te ne devi fare del gene della transessualità? Farci giocare insieme la piastrina del cinema?

Certo che non impariamo proprio niente dai casini che dobbiamo subire.

Piagnucoliamo quando ci puntano il dito contro, quei cattivoni degli etero, e poi salta fuori che noi siamo peggio di loro… Homo homini lupus.

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i transessuali sono "malati" di un disturbo che si chiama disforia di genere, curabile unicamente con l'intervento di riconversione chirurgica del sesso...c'è poco da discuterci sopra, è l'unico modo per riallinearli con il loro io interiore. ps freackyquency non fare l'errore, molto comune, di aspettarti tolleranze e apertura mentale da altri individui unicamente perchè condividono un orientamento sessuale simile al tuo...è un po' poco per aspettarsi il meglio dalla gente non trovi?

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orodeglistupidi

Se fossimo in un mondo in cui l'orientamento è una mera variabile statistica, le mie pretese sarebbero immotivate, d'accordo.

Dal momento che però, nella nostra realtà, essere gay non significa semplicemente prediligere il proprio sesso, bensì essere abituati a raccogliere m**da fin da bambini, poichè tacciati di essere dei malati, non mi sembra così insolito che i gay siano meno propensi e un po' più cauti nel dare dei malati a terzi.

Va meglio detta così?

PS: hai storpiato il mio nickname così orribilmente che quasi quasi mi offendo :ok:

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orodeglistupidi

Controlla le vecchie discussioni sulle elezioni alle quali ho partecipato :ok:

Sono dell'idea che, a differenza di altri paesi, qui semplicemente non ci si possa permettere il lusso di scegliere di votare a destra.

Ma questa è un'altra storia. OFFTOPICCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCC

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Bene. Questo forum mi meraviglia sempre di più. Un giorno scopro che i bsx sono considerati al pari della legna da ardere e ora i transessuali "potrebbero essere" dei malati.

Dici che in fondo non è possibile riconoscere cosa sia patologico e cosa no.

Allora mandiamo i più grandi studiosi di psichiatria a giocare a bocce e restiamo qui a cullarci nei forse, nei se, nei però.

A me sembra un'enormità la facilità con cui tu vorresti liquidare fenomeni che, per lo più, non hanno nulla a che fare tra loro, turbe psicologiche ed estro artistico, dipendenza e demenza, come se in fondo fossero tutte manifestazioni di una mente che inizialmente definisci malata con riserva (alla fine, temendo di aver detto troppo, ritratti: "non che siano malati").

Tu giochi con le parole, e la cosa ti si ritorce contro.

Ma ti rendi conto che potresti essere la prossima Binetti? "Finché non mi troveranno il gene della gayezza, continuerò a pensare che essere gay è tutto un capriccio mentale".

Che te ne devi fare del gene della transessualità? Farci giocare insieme la piastrina del cinema?

Certo che non impariamo proprio niente dai casini che dobbiamo subire.

Piagnucoliamo quando ci puntano il dito contro, quei cattivoni degli etero, e poi salta fuori che noi siamo peggio di loro… Homo homini lupus.

 

Hehehehe noto che ci sono ancora dei temi tabù, perfino nel mondo che più dovrebbe togliere questi tabù (proprio perché dannosi), quei temi sui quali se non dici sempre solo sì sì sì, vieni tacciato di intolleranza e anche peggio (razzismo? fanatismo? simpatie dittatoriali? tentato olocausto?)  :ok:

A me NON interessa discutere su cosa sia patologia e cosa no e NON ho mai 'piagnucolato' perché qualcuno mi ha puntato il dito contro - mai - MAI - sono sempre stato fiero di tutte le mie eccentricità, l'unica cosa per la quale piagnucolo è un amore perduto (ma è una cosa intima).

Non mi interessa che arrivi un pool di scienziati a studiare la situazione e 'guarire' i poveri miseri transessuali. Sono contentissimo che invece siano considerati come tutte le altre persone, ma proprio alla stessa stregua, cioè mi piacerebbe un mondo dove dire che uno è gay o vuole cambiare sesso equivale a dire che gli piacciono gli U2 o il coniglio alla cacciatora (vabbè, mi piacerebbe anche un mondo vegetariano, ma questo è un altro discorso).

Solo che tutto questo evidentemente non traspariva abbastanza dal mio scorso post, perché quando si parla di questi temi supertabù, basta che uno non abbia la frusta da autoflagellante e autocommiserante per essere travisato in tutto, vero?

Quello che dico io - ma forse è troppo complicato perché possa passare attraverso le terribili morse di un tabù sociale - è che NON si è stabilito (e forse non si stabilirà mai) un confine preciso tra la -definizione- (solamente linguistica!) di patologia e quella di 'sana' eccentricità o diversità, e ho citato l'esempio della dipendenza dalla sigaretta, quando uno non riesce a smettere. Il genio-sregolatezza, la dipendenza ossessiva, etc.etc. sono tutti ambiti diversissimi, agli antipodi, lo SO, non sono deficiente, ma rientrano tutti in ambiti che il dibattito filosofico o scientifico non sa ancora bene se catalogare come semplice diversità 'legittima' o patologia. Ma del giudizio filosofico o scientifico non me ne frega niente.

Lo dicevo solo per sottolineare che la transessualità non è l'unico di questi fenomeni ad essere stata stigmatizzato e indagato, non è l'unico che esiste, quindi non vedo perché dovrebbe essere considerata come un 'errore della natura', una specie di mostro di Dio, un qualcosa per la quale Madre Natura e Dio si siano mangiati le mani per la rabbia di aver avuto una svista, un attimo di distrazione e aver creato una deformità.... a me sembra un discorso inconcepibile e incredibile di per sé, e più razzista ancora del mio nello specifico.

Per me ripeto la transessualità è un fenomeno alla stregua di altri, riconducibile semplicemente alla propria mente. Sta nella mente, ha le sue cause non nei geni ma nella mente, proprio come una dipendenza o una genialità/follia o una comunissima nevrosi. Questo non è 'liquidare' nulla: la mente è la cosa più complessa che abbiamo, non ce ne sono due uguali - e siamo sei miliardi di persone - e per giunta ancora nessuno ci ha capito nulla della mente. E ti sembra che sto 'liquidando' il fenomeno?

Poi se secondo voi da questo mio distinguo si può desumere la mia intenzione di bruciarli, fate pure. Secondo me dimostrate solo di essere ancora volenterosamente proni al tabù. E l'idea razzista è la vostra non la mia. Difatti io sostengo che la transessualità sia un fenomeno mentale e perfettamente naturale (rientra nella natura propria della mente, nei suoi meccanismi), un fenomeno 'umano troppo umano' - voi invece parlate di 'errore' - o magari di un gene specifico? come gli scienziati nazisti che parlavano del gene degli ebrei?  :ok:

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orodeglistupidi

:ok: sai cos'è un tabù?  :Doggetto, azione, argomento che non si deve o non si può toccare, fare, trattare (http://www.demauroparavia.it/117808).  :D

Mi pare tuttavia che qui stiamo toccando, facendo, trattando questi argomenti ampiamente, anzi, Frattaglia dice che questo è già il secondo topic a tema.  :D

Nessuna frusta da autoflagellante eviterà che ciò che dici sia frainteso. Ti basterebbe scrivere con chiarezza, smettendola di giocare con le parole.  :ok:

Al solito, invece, farcisci la tua argomentazione con tanto di quel fumo che, lo ammetto, è difficile distinguere con certezza l'arrosto.  :D

 

Il mio discorso è più razzista del tuo? Non mi sembra affatto.

Tu ritieni che il fatto di trovarsi in un corpo che non corrisponde alla propria personalità sessuale consista in un problema mentale.

Poi dici che non ti interessa "che arrivi un pool di scienziati a studiare la situazione e 'guarire' i poveri miseri transessuali". Aggiungi però che sei "contentissimo che invece siano considerati come tutte le altre persone".

Poi, ritenendo abominevole parlare di errore naturale (e ho già spiegato che uso questa espressione forte per indicare una condizione di ostacolo che i/le transessuali, senza colpa, sono costretti a superare per vie artificiali), paragoni i/le transessuali ai drogati, ai nevrotici?

 

Scusa ma credo che ci sia più di un punto nella tua argomentazione che non funziona.

 

1- se tu sostieni che i/le transessuali abbiano un problema mentale, allora non è coerente precisare che cercare una cura utile a modificare la loro situazione sia una perdita di tempo;

2- se pensi che l’importante non sia aiutare chi, sostieni, ha un problema mentale, bensì che sia sufficiente considerarlo una persona come tutte le altre, allora, riprendendo il tuo orrendo paragone sul lutto, è come dire che un depresso va solo considerato pari agli altri; poi, se si ammazza, pazienza;

3- mi pare una mancanza di rispetto molto grossa quella di mettere sullo stesso piano o quasi transessuali, drogati, nevrotici.

 

Poi non ho capito perché mi dai del voi. Con chi parli? :P

Se vuoi azzerare nel mio il contributo di ROJ84 sei ancora fumoso; non mi pare proprio che abbia ripetuto a pappagallo quanto ho detto io. Ma tanto sei entrato nel mood “fantozzi contro tutti” e l’importante ora non è scambiarsi idee su transessuali e travestimento, bensì dimostrare di essere intellettualmente più fighi perché contrari a non si sa quale corrente (mi impressiona che tu abbia ampliato le argomentazioni di me misero ad una imprecisata corrente di pecoroni adepti - la “antiVerlaine di tutto il mondo unitevi”? ).

 

Non ho avuto l’impressione che tu voglia bruciare i/le transessuali (nel caso avrei usato ben altri toni); mi pare solo che tu guardi ad essi con semplicismo e una certa supponenza.

‘Il loro è un fenomeno naturale, va bene così, non c’è nessun problema, l’importanza è volersi tutti bene.’

Ma hai una minima idea di cosa possa significare per queste persone dover mutilare il proprio corpo naturale nella debole speranza, un giorno, di potersi riconoscere allo specchio?

 

Infine: non mettermi in bocca espressioni che TU hai usato come quella del gene dei/delle transessuali. :D Evitiamo queste furbate, arrivederci e grazie. :D

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Frattaglia

Ehm... avete scritto così tanto che fatico a seguirlo  :ok:

 

 

Comunque volevo solo dire una cosa: attenzione, perchè la transessualità (o meglio, disforia di genere, o GID, o come altro si chiami) è classificata effettivamente come malattia psichiatrica.  :P

Ed è l'unica malattia psichiatrica non curabile se non con il cambio di sesso.

 

Non vorrei sbagliarmi, ma avevo letto da qualche parte, tra l'altro, che era stata mantenuta come malattia psichiatrica per fare in modo che le compagnie assicurative fossero costrette a rimborsare l'operazione per il cambio di sesso :D Ma su questo non ci scommetterei.

 

Comunque calma ragazzi. E' definita ufficialmente come una malattia, ma non è negativa  :ok:

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infatti non vedo il problema

una persona transessuale è malata ma mica nel senso che intende calderoli

 

ha avuto solo la sfortuna di nascere con un corpo diverso da quello percepito

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Frattaglia: qui se si toccano certi tabù senza la dose di mielosa ipocrisia che ritengono necessaria e obbligatoria, la gente punta subito il dito e ti dà dell'intollerante e dell'ottuso... e non riesce più a capire cosa di preciso stai dicendo, ma ti mette subito in una delle due categorie: buoni e cattivi (intolleranti/razzisti), a seconda di che parola usi qui o lì, anche se quello che scrivi magari verte su tutt'altro punto della questione e anche se magari tu sei una persona apertissima o sensibilissima a certe persone e certe situazioni. D'altra parte un forum è fatto anche per questo  :P ci conosciamo solo per parole e non per come viviamo e come agiamo.. fatale che ci si fraintenda..

 

X freakquency (e di riflesso ROJ)

Ah beh mi hai detto 'homo homini lupus' e mi hai dato della Binetti... quanto a ROJ, ti ha detto di "non aspettarti apertura e tolleranza mentale".. non azzeravo i vostri due post quanto ai contenuti sull'argomento, ma quanto ad accuse nei miei confronti, praticamente identiche  :ok:

 

Mi pare tuttavia che qui stiamo toccando, facendo, trattando questi argomenti ampiamente, anzi, Frattaglia dice che questo è già il secondo topic a tema.  :D

 

Certo, ma se per parlarne bisogna soppesare ogni parola altrimenti si viene aggrediti da molte persone contemporaneamente, io continuo a parlare di tabù..poi fai tu..

 

 

Il mio discorso è più razzista del tuo? Non mi sembra affatto.

Tu ritieni che il fatto di trovarsi in un corpo che non corrisponde alla propria personalità sessuale consista in un problema mentale.

Poi, ritenendo abominevole parlare di errore naturale (e ho già spiegato che uso questa espressione forte per indicare una condizione di ostacolo che i/le transessuali, senza colpa, sono costretti a superare per vie artificiali), paragoni i/le transessuali ai drogati, ai nevrotici?

 

Rileggi il mio precedente post (quello preciso fino alla pignoleria e soppesato al massimo per evitare gogne mediatiche) senza tutta la tua 'supponenza e semplicismo' e ti accorgerai che ho scritto due volte la parola 'fenomeno' (riconducibile alla mente) e mai 'problema mentale'.

Nei post precedenti, con 'problema mentale' intendevo appunto una questione, una situazione, una condizione - per alcuni o in alcuni casi problematica - riconducibile alla mente, non 'handicap'. Ma evidentemente - ripeto - il contenuto di un post e il suo tono evidente sono scalvacati dalle mere parole, quando si toccano certi tabù.

Quanto al mio argomentare fumoso, tu parli di 'errore della natura' (mi sembra un'espressione chiara e inequivocabile) e con questo vorresti intendere una 'condizione di cui non si ha colpa'... quindi dovremmo poter chiamare errore della natura anche, chessò, gli occhi azzurri o i capelli neri? Ah già, parlavi di 'condizione DI OSTACOLO'. Ok, allora si può chiamare errore della natura un morbillo o una qualunque malattia, dato che è una condizione di ostacolo della quale non si ha colpa? Scusa ma io non so proprio come tu possa pretendere che noi leggendo si arrivi da 'errore della natura' a 'condizione problematica di cui non si ha colpa'.... poi se qualcun altro comunica in questo modo e aveva capito la seconda cosa dalla prima, beh, mi fa piacere per come comunicate... io parlo e scrivo in un altro modo.. d'altra parte si è visto, non ci siamo capiti in nulla  :D

 

 

Scusa ma credo che ci sia più di un punto nella tua argomentazione che non funziona.

1- se tu sostieni che i/le transessuali abbiano un problema mentale, allora non è coerente precisare che cercare una cura utile a modificare la loro situazione sia una perdita di tempo;

2- se pensi che l’importante non sia aiutare chi, sostieni, ha un problema mentale, bensì che sia sufficiente considerarlo una persona come tutte le altre, allora, riprendendo il tuo orrendo paragone sul lutto, è come dire che un depresso va solo considerato pari agli altri; poi, se si ammazza, pazienza;

3- mi pare una mancanza di rispetto molto grossa quella di mettere sullo stesso piano o quasi transessuali, drogati, nevrotici.

 

1 - come ti ho già fatto notare, nel mio post precedente non ho parlato di 'problema mentale' e in quelli precedenti molto chiaramente ed evidentemente parlavo di problema mentale come un fenomeno, una situazione relativa alla mente e non di un qualcosa da eliminare, abbattere ad ogni costo. ('Problema' in senso scientifico, non valutativo.) Comunque non ho neanche scritto che cercare delle soluzioni (cure o quant'altro) a qualsiasi situazione problematica sia una perdita di tempo bensì che non mi interessa se la cosa viene considerata patologia o meno. Anche qui sembra che tu non abbia letto quello che ho scritto, o l'abbia letto filtrandolo attraverso l'orrido tabù.

2 - ti ho appena risposto anche a questo.

3 - onestamente non vedo proprio perché dovrebbe essere ritenuta offensiva una cosa del genere ma già, dimenticavo del tabù... comunque anche qui non hai letto quello che ho scritto: non mettevo sullo stesso piano quelle situazioni (te l'ho scritto esplicitamente: "lo SO che sono cose agli antipodi" : vai a rileggere) (e non ho neanche menzionato la droga bensì le dipendenze in genere) bensì ho scritto che c'è UNA cosa che le accomuna: il fatto che le loro cause sono nella mente e non nel fisico o in qualche decreto divino.

 

 

Non ho avuto l’impressione che tu voglia bruciare i/le transessuali (nel caso avrei usato ben altri toni); mi pare solo che tu guardi ad essi con semplicismo e una certa supponenza.

‘Il loro è un fenomeno naturale, va bene così, non c’è nessun problema, l’importanza è volersi tutti bene.’

Ma hai una minima idea di cosa possa significare per queste persone dover mutilare il proprio corpo naturale nella debole speranza, un giorno, di potersi riconoscere allo specchio?

 

Ma non eri tu quello che osteggiava al massimo l'idea che si trattasse di un 'problema'? Ora invece ti fa comodo guardare il lato problematico della cosa?  :D Il bello è che cambi così bandiera nello stesso post..

Comunque io non ho scritto quello che hai scritto tu, per nulla, giammai dirò che 'l'importanza è volersi tutti bene', io cercavo di fare un discorso un minimo più profondo, cercavo di sostenere che la transessualità come quelle altre situazioni o fenomeni che ho menzionato (bilanciamo bene le parole) ha le sue cause NELLA MENTE, nella natura propria della mente umana, e non viene da un gene o dal cielo o da qualche errore o decisione sadica divina come traspariva dalle tue parole. Ti riporto la frase va', visto che non l'hai letta:

"io sostengo che la transessualità sia un fenomeno mentale e perfettamente naturale (rientra nella natura propria della mente, nei suoi meccanismi), un fenomeno umano" --> dov'è che ho parlato di 'volemose bbene'? dov'è che ho semplificato? dov'è che ho detto che non c'è nessun problema sociale legato alla transessualità? MAH!!!

Ripeto: evidentemente il mio discorso era un po' troppo serio e circostanziato per passare attraverso le maglie del tabù. Qui o si parla a grandi linee (e si dice "errore della natura" intendendo "una condizione di ostacolo che non si è scelta") o si viene aggrediti.  :ok:

 

Io direi che a questo punto mi chiudo nella mia "fighezza intellettuale" per quanto riguarda questo argomento, non voglio avere malanimo nei tuoi confronti o in quelli di ROJ84. Io mi sono spiegato, la mia l'ho detta (l'ho dovuta dire 3 volte con parole diverse, ma l'ho detta, anche se temo che sarà fraintesa ugualmente - e volontariamente, giusto per colpire chi cerca di intaccare il tabù!!), tu la tua l'hai detta, siamo entrambi convinti, eventualmente la vita e l'esperienza correggeranno i nostri tremendi errori di pensiero.. quindi non facciamoci sangue amaro.

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che polemicozzo sterile e off topic

 

comunque la mia frase può applicarsi in ogni ambiente aldilà di un forum virtuale, tra l'altro credo sia qualcosa che ognuno dovrebbe imparare, che non si capisce del resto per quale motivo qualcuno dovrebbe pensarla come me solo perché ha il mio stesso orientamento sessuale. qualcuno sopra ha risposto perché "ci sono esperienze in comune" .. ah beh, bastasse questo a tenere unito un popolo, tra l'altro guardandosi intorno abbiamo 10 associazioni gay/friendly perfettamente inutili .. alla faccia dell'unità

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Guest Enver

Vi auguro che il Diavolo non sogni mai.

Il trafelnsualismo potrebbe prendere origne da un solo male: carenza da Terzo Mondo.

Il quarto stato del Mondo medaglia di bronzo, nelle sue parti maschili, si trucca e si veste ancora per "transfeticismo" (così vi piace di più).

La scoperta del Feticismocinio, ovvero dell'Africa, (ritrovato avvenuto circa un secolo fa) non ha fatto altro che accentuare l'interesse culturale per il travestitismo, che già esisteva, ma come forma meno eclatante ed episodica di quella di adesso, in cui l'agopuntura serve per prendere le misure della nuova pelle come un sarto. L'Infantilismo e il primitivismo (fenomeni non solo ravvisati nel Transzan) sono fattori che hanno investito, come la cultura Americana, in pieno l'occidente. Il transessualismo è solo l'accentuarsi paradossale dell'incontro di queste due società in una delle quali abbiamo i piercing sotto pelle dalla fame.

Il transessualismo malattia? Anche l'Omosessualità lo era. eppure io sono qui.

Con questo non voglio dire che il problema sia addossabile completamente a questo servizio culturale, ma di riflesso i problemi di cui parlate non prendono spunto da un "male interno" (della serie"la mia anima ha il clitoride, io no"), ma il loro manifestarsi in queste forme è condizionato da screzi dell'apparenza (gay.TurghenieV anche) che poi rendono il fenomeno così disdicevole. Così abbiamo chi discute delle cause psicologiche di un male dedotto dalla forma.

Quello è che c'è da ribattere ciglio è che i trasnessuali sono ben pochi nelle istituzioni gay e preferiscono

10 associazioni gay/friendly perfettamente inutili

.

Sperando solo che il transessuale una volta cambiato sesso non voglia rifarsi le... per paradolore feminile.

Alla fine i bambini nati in provetta li chiameranno "prod. del transessuale" per non farli suicidare se lo sanno. E tanti grazzi a loro.

 

Intanto preparatevi per la prossima battaglia "razziale":"A quando il primo gay o il primo uomo di colore sulla Luna?"

non fate{mia modifica}l 'errore, molto comune, di aspettarti tolleranze e apertura mentale da altri individui unicamente perchè condividono un orientamento sessuale simile al tuo...è un po' poco per aspettarsi il meglio dalla gente non trovi?

Questo dillo a quell'associazione che si promulga per diritti che metà di questo forum non vuole e poi a noi. Troppi gay parlano per gli altri e tappano il naso "in corde omosexualorum" ad altre associazioni gay come Carniscelte.

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tappano la bocca ad associazioni come carniscelte perché di associazioni poser non abbiamo bisogno. detto questo, il fatto che a QUALCUNO non vadano certi diritti non significa che TUTTA la schiera di gente che condivide l'orientamento sessuale lgb deve esserne automaticamente priva.

 

il transessualismo rimane una malattia in quanto condizione che rende disagio alla persona portatrice della stessa e che ha fondate basi psicobiologioche. il transessualismo non è un orientamento sessuale alternativo con cui convivere felicemente o imparare a farlo, è l'errore di nascere nel corpo opposto a quello che ci si sente. si, i transessuali sono "biologicamente malati" ma non nel senso di "pevertiti" che intendono gli omofobi.

 

se non fosse così, sarebbero contenti della loro condizione e sinceramente parlando, devo ancora incontrarlo il transessuale (non transgender) lieto e sereno di esser nato in un corpo non suo.

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