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Coming out con insegnanti


Mirko03

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25 minutes ago, blaabaer said:

ovviamente 🙂

Una volta ha portato pure me alle Olimpiadi della Matematica 😅 ma avevo 14 anni, con l'arrivo della trigonometria poco dopo tutto si è fatto terribilmente confuso...

2 hours ago, Iron84 said:

Devo essere sincero, una delle cose che amo molto del mio lavoro, è il clima di grande apertura che c'è

Eh meno male via :D 

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On 10/20/2021 at 10:41 PM, Isher said:

Sì, sono gay, e la mia omosessualità è nota pubblicamente.

È vero che ciò facilita enormemente un CO da parte di uno studente (facilita anche la creazione di un rapporto di confidenza), ma, soprattutto se la classe registra come tu dici una maggioranza di ragazzi che ritengono che l’omosessualità sia una scelta (non possiedono il concetto di orientamento sessuale?) e addirittura negano l’idea dell’esistenza dell’omosessualità, bisognerebbe coinvolgere i professori più aperti in un minimo di informazione (stavo per dire: rieducazione) al riguardo.

Non solo non sanno davvero cosa sono l'orientamento sessuale e l'identità di genere, ma non sono neanche interessati a saperlo. Tutto questo fa parte di un problema più ampio, che riscontro di frequente nei miei compagni di classe e in generale nei miei coetanei, che è quello del disinteresse incondizionato verso qualunque cosa che non rientri nei propri interessi (comunque pochi) e nei propri hobby. Come dici tu, c'è sicuramente bisogno di informazione ma innanzitutto di stimolare l'interesse verso l'informazione, già a partire dall'infanzia, così che questa venga poi messa in atto autonomamente; abbiamo tutti gli strumenti per poterci documentare al meglio su qualunque aspetto della nostra vita e della nostra società (Internet non contiene solo pattume, anzi è una risorsa molto all'avanguardia), e sicuramente un apprendimento che nasce da un interesse personale (come appunto l'interesse generale verso l'informazione e la conoscenza) è destinato a lasciare un segno più marcato rispetto ad un apprendimento forzato, obbligato e fatto una o due volte l'anno.

9 hours ago, Alqamar said:

Pensa che alla scuola dove andavo prima avevamo visto un film con un personaggio omosessuale e 2 genitori avevano protestato che la scuola promuoveva l'omosessualità e le teorie gender ed altre stronzate

Nella mia scuola non abbiamo mai visto film sull'omosessualità, e non ne abbiamo mai realmente parlato tranne che in un incontro di classe di due ore con lo psicologo (lo stesso che ho nominato nel mio topic di presentazione). E nonostante sia una scuola grande, non credo ci siano non-etero/ non-cisgender dichiarati (anche se non conosco molto bene i ragazzi nuovi dei primi anni perché a causa del Covid non ci è più consentito girare per i corridoi; tra loro potrebbero essercene alcuni).

8 hours ago, Kiul said:

Io ho fatto coming out davanti a tutta la classe, nel gennaio del 2013, in quinta superiore. Ricordo che calcolai tutto, giorno e ora e momento in cui dirlo una volta per sempre. A qualcuno in classe l'avevo già detto qualche tempo prima (alla primissima persona, una mia compagna di classe, lo dissi in terza superiore). Purtroppo quel giorno mancava una mia grande amica dell'epoca, aspettai la seconda ora appositamente, ma non venne e lo scopri la sera per mezzo di un'altra mia compagna, rinfacciandomi (scherzosamente) ancora oggi quanto le duole essere stata assente proprio quel giorno. Chiesi alla prof di inglese, con la quale avevo un buonissimo rapporto, se potevo dire una cosa alla classe prima di lezione, mentre lei sistemava il proiettore. Ammetto che la maniera in cui cominciai il discorso non fu delle più consone, pareva che stessi dicendo a tutti di avere un qualche brutto male. Andò bene, ognuno a turno disse qualcosa di rincuorante.. e poi la prof mi invitò a pranzo il giorno stesso. Il giorno dopo lo venne a sapere l'intera scuola, ma poco importa. Non ho mai avuto un momento della mia vita in cui mi sia sentito in colpa o avuto qualche complesso per l'essere gay. Mi ritengo fortunato da questo punto di vista. 

Esperienza davvero molto bella, grazie per averla condivisa con noi! Nel 2013 probabilmente c'era più disinformazione sull'omosessualità (anche se naturalmente oggi non ce n'è poca) e devi sicuramente esser stato molto fortunato per aver ottenuto reazioni del genere da parte dei tuoi compagni di classe e della tua insegnante di inglese, oltre che bravo; credo che in questi casi l'aspetto comunicativo sia estremamente importante - lo è normalmente, quando conversiamo con qualcuno su qualunque argomento, per riuscire a trasmettere il vero messaggio che vogliamo venga ricevuto, e lo è a maggior ragione in situazioni in cui essere fraintesi può essere poco piacevole, o dove un approccio sbagliato potrebbe scatenare reazioni inaspettate e con un impatto potenzialmente negativo.

6 hours ago, blaabaer said:

per questo motivo, fare coming out con un insegnante è un concetto che per me non ha alcun collegamento con la realtà. C'è da dire che quando mi sono diplomato @Alqamar e @Mirko03 avevano tipo 4-5 anni

Per quel che so dai racconti dei miei genitori e dei miei amici un po' più grandi, condivido il tuo punto di vista; immagino che nella tua scuola i professori si rivolgessero a voi studenti usando il cordiale immediatamente dal primo anno, e abbandonandolo in alcuni rari casi tra il quarto e il quinto. Nella maggior parte delle scuole di adesso, e forse è addirittura diventato sottinteso, gli insegnanti danno del tu agli studenti già dal primo giorno di scuola; di solito li chiamano tutti per cognome, ma poi iniziano a chiamarli per nome, e lentamente - molto più lentamente - anche gli studenti iniziano a dare del tu ai professori. E negli istanti di nullafacenza, come durante il cambio d'ora o la ricreazione, si parla di tutto: dalla stretta attualità scolastica a quella più generale, dalla famiglia al cibo, dal cinema alle serie TV e non solo. Qualche giorno fa parlavo delle mie scarpe con la mia insegnante di una materia scientifica (con inizio della conversazione da parte sua), e la settimana scorsa invece un'altra insegnante ci ha parlato dei lavori di restaurazione dei mobili di antiquariato che fa nel tempo libero, oltre che dei problemi che i suoi figli avevano alla nostra età, come fa sempre.

6 hours ago, Bloodstar said:

Fra studenti e i professori non c'era questo gran livello di confidenza. Anche fra noi compagni di classe, in effetti, ognuno si faceva molto i "cazzi sua" e non è che ci fossero questi rapporti stretti.

Credo che oggi i rapporti tra compagni di classe siano influenzati da molti fattori, come le dimensioni della classe in termini di numero di studenti e gli interessi in comune; in generale però ho notato, confrontandomi con dei miei amici che frequentano altre scuole, che dei gruppetti si creano sempre, e se la classe non è molto grande è abbastanza frequente che al quarto o al quinto anno ci sia ormai una certa affinità tra tutti.

5 hours ago, Rocco88 said:

Anche da me  tra studenti e insegnanti non è che ci fosse 'sta gran confidenza, tutt'altro, quindi fare coming out con qualcuno di loro sarebbe stato semplicemente assurdo e inutile. Perlomeno, io non ne ho mai avvertito la minima esigenza 

Sicuramente quando andavi a scuola tu non era molto utile, anzi forse addirittura dannoso. Oggi fare coming out a scuola può essere un buono strumento per prevenire il bullismo omofobo, oltre che per vivere quello che molti definiscono il momento più bello della vita, l'adolescenza, che generalmente vede la scuola (non intesa solo come istruzione) al centro, come liberi di essere sé stessi.

3 hours ago, Iron84 said:

Grazie a Dio i tempi sono cambiati, ho uno studente trans che vuole il maschile ed è diventato subito leader della classe come ovvio sia.

Che bello! Anche tu sei un prof. non-etero/ non-cisgender dichiarato?

9 hours ago, Alqamar said:

Facci sapere!
Per altro anche il prof con cui pensavo di farlo io insegna storia

Wow, che coincidenza!

Domani avrò la possibilità di trascorrere diverso tempo da solo con la prof. e pochi altri miei compagni di classe; a seconda di chi ci sarà, proverò a cogliere l'occasione. Inizialmente avevo pensato di fermarmi dopo le lezioni, ma non mi sembra buona educazione trattenere qualcuno più a lungo di quanto previsto e soprattutto se in procinto di andare a pranzo - anche se probabilmente la prof. non ci farebbe neanche caso in una situazione del genere. Ora sta per presentarsi questa opportunità, e forse potrebbe essere addirittura meglio, ma preferirei aspettare prima di fare coming out con tutta la classe e, in particolare, per ora vorrei farlo solo con alcuni miei compagni che dentro di me ho già scelto; se il mio piano sarà fattibile, lo metterò in atto. In caso contrario, tornerò alla prima opzione. Domani sera vi farò sapere!

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34 minutes ago, Mirko03 said:

Sicuramente quando andavi a scuola tu non era molto utile, anzi forse addirittura dannoso

Ero troppo occupato a gestire il coming out in famiglia 🙂

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38 minutes ago, Mirko03 said:

Non solo non sanno davvero cosa sono l'orientamento sessuale e l'identità di genere, ma non sono neanche interessati a saperlo. Tutto questo fa parte di un problema più ampio, che riscontro di frequente nei miei compagni di classe e in generale nei miei coetanei, che è quello del disinteresse incondizionato verso qualunque cosa che non rientri nei propri interessi (comunque pochi) e nei propri hobby

Verissimo.

E cmq non accade solo tra voi teens: e' un andazzo intergenerazionale diffusissimo

38 minutes ago, Mirko03 said:

Internet non contiene solo pattume, anzi è una risorsa molto all'avanguardia

Certamente, anche se sta diventando sempre piu' complicato saper scovare le fonti "valide" in mezzo a st'oceano di cazzate & cazzari.

Li' dovrebbe venirci in soccorso l'istruzione, o la conoscenza.

Poi pero' ti ritrovi pure qua pasdaran no vax che ti fan cascare le palle per le assurdita' che sparano...

Edited by freedog
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1 hour ago, Mirko03 said:

gli insegnanti [...] di solito li chiamano tutti per cognome, ma poi iniziano a chiamarli per nome, e lentamente - molto più lentamente - anche gli studenti iniziano a dare del tu ai professori.

inaudito 😮

 

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Inaudito, già. 

Posso chiedervi che tipo di scuole fate, avete fatto, o in cui lavorate?

Perché io stavo in un cadente istituto tecnico di provincia e, nonostante la mia fosse una classe tranquillissima, da me si respirava un po' l'aria della colonia penale. 

I professori stavano molto sulle loro, perché chiaramente lo scopo era mantenere l'ordine prima di tutto e non concedere troppo per evitare casini.

 La nostra classe non dava problemi, ripeto, ma altre le trattavano proprio con la sferza, altro che farsi dare del tu.

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Liceo scientifico, pure io in provincia. Classe con una percentuale femminile schiacciante, mega competitiva. Mantenere la disciplina non era una priorità: nella nostra classe a lezione da quel punto di vista c'era un'atmosfera tutto sommato rilassata, né caserma né caos, ma una ragionevole e matura via di mezzo

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liceo socio-psico-pedagogico, in quel di Vercelli. in classe tutte ragazze, non c'erano problemi di disciplina ma altro che dare del tu agli insegnanti; e alcuni di loro erano proprio stronzi, e tutti stavano chi più chi meno sulle loro.

veramente impensabile, quindi

Edited by Rocco88
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On 10/20/2021 at 6:13 PM, Mirko03 said:

Io ho deciso di farlo con la mia prof. di storia, e questo è uno dei motivi per cui ho aperto questo topic; magari, visto che anche tu avevi qualcosa del genere in mente, leggere le esperienze degli altri potrebbe essere d'aiuto a entrambi!

@marco7 @Alqamar

Come avevo già annunciato in chatbox, l'ho fatto; è andata un po' diversamente rispetto a quelle che erano le mie previsioni. La situazione iniziale si è presentata diversa rispetto a come l'avevo immaginata, ma non mi sono fatto scoraggiare e mi sono adattato.

Sapevo che oggi in classe saremmo stati in pochi per vari motivi e che, viste le molte assenze, nessun insegnante avrebbe fatto lezione. Mi ero quindi organizzato per fare un discorso strutturato con una certa logica, forse un po' contorto ma che nella mia mente suonava bene, alla prof. di storia e a quei due-tre compagni di classe che sarebbero stati presenti a lezione; gli obiettivi che avevo intenzione di raggiungere con questo discorso consistevano nel comunicare la mia condizione con precisione* e nel chiarire domande lecite, come il "perché lo stai dicendo a me?" prima ancora che venissero in mente. Questa mattina, appurando la presenza di un paio di compagni di classe in più rispetto a quelli che avevo tenuto in considerazione per il c.o., ho deciso di riorganizzarmi. Non me la sentivo di parlare di certe questioni con i compagni in più, perché con loro non ho un vero e proprio rapporto e al momento non sono in posizione prioritaria nella mia lista di persone con cui dichiararmi; avevo già pensato all'ipotesi che si sarebbe potuta verificare una situazione del genere, per cui avevo già pronto un piano b. 

*Come avevo già accennato in altri topic, sono certo di provare attrazione sia fisica che romantica verso i ragazzi, ma ho ancora diversi punti interrogativi da risolvere. Ho pensato che affermare semplicemente di essere omosessuale poteva essere non solo estremamente impreciso, ma anche visto - soprattutto da parte mia - come una decisione presa con troppa fretta.

L'ora di storia era l'ultima, quindi il mio piano b consisteva nel fermarmi a scuola dopo il suono della campanella e fare un discorso un po' più rapido di quello che mi ero esercitato a fare - anche se avevo comunque circa un'ora a disposizione per non perdere il bus di ritorno. Mi aspettavo che la prof. sarebbe rimasta inizialmente un po' perplessa, e che poi avrebbe provato in qualche modo a capirmi e ad avvicinarsi a me. In realtà è andata un po' diversamente.

Al momento dell'uscita non è stato difficile convincere i miei compagni di classe a lasciarmi lì senza dare troppo dell'occhio, e quando le ho chiesto se potevamo parlare, la prof. si è dimostrata subito molto disponibile, dicendo anche che non aveva fretta. In corridoio c'erano i bidelli e gli altri insegnanti, quindi quando le ho detto che si trattava di una questione per me molto importante e anche un po' personale, è stata lei a propormi di chiudere la porta. Dopodiché ho iniziato con una piccola introduzione, dicendole che c'era una cosa di cui avevo il bisogno di parlare con qualcuno, ma che preferivo non farlo con i miei amici o con i miei genitori, e che invece vedevo lei come la persona più adatta, sia per il fatto che mi conosce da un po', sia per la sua esperienza con gli adolescenti che è probabilmente lunga di decenni - immagino sia una delle insegnanti più anziane della scuola.
Dopo questa breve introduzione, sono andato dritto al punto così: "a circa quindici anni ho iniziato a percepire dei segnali da parte del mio corpo, a cui inizialmente non ho dato molto peso; tutti dicono che è normale provare certe cose durante l'adolescenza. Con il tempo, mi sono reso conto che questi segnali erano parte della mia quotidianità, e dopo un periodo di riflessione interiore, dove mi sono posto delle domande cercando delle risposte, ho stabilito con certezza di sentirmi attratto dai ragazzi". Dopo questo, la sua reazione è stata immediata; non ha aspettato neanche per un secondo e non ha avuto neanche un istante di esitazione. Mi ha detto che cose del genere possono capitare, e che sono assolutamente normali. Le ho poi parlato delle mie preoccupazioni, per le reazioni dei miei compagni di classe, dei miei genitori, del paese, degli sconosciuti e del mondo, per il futuro all'università e al lavoro e per la vita in generale. Mi ha ascoltato, e alla fine mi ha rassicurato con forza riducendo anche gran parte dei miei timori; mi ha fatto notare degli aspetti di me a cui non avevo mai pensato che mi hanno convinto ancor di più a credere nelle sue parole, come la mia sensibilità, che mi fa essere un ragazzo particolarmente attento agli altri; abbiamo parlato insieme di come e quando potrei fare coming out con altre persone e con chi potrei dirlo, abbiamo riflettuto sulla possibilità di mettermi in contatto con un gruppo LGBT+ della zona e, infine, mi ha detto di aver fatto bene a rivolgermi a lei, e si è resa disponibile per future conversazioni sul tema - che sicuramente sfrutterò.

Sono molto soddisfatto, oltre che sorpreso, di come è andata; gli effetti del comportamento sulla prof. con me hanno superato moltissimo le mie aspettative, che tra l'altro non erano neanche molto ben chiare, e l'averne parlato con lei mi fa ora sentire un po' più libero rispetto a prima; mentre ripensavo alle sue parole, mi sono anche commosso un pochino. Ora ho una persona nella vita reale con cui poter parlare dei problemi di cui non posso ancora discutere con altri, e anche se voi qui sul forum siete molto disponibili e avete moltissime esperienze da raccontare, è sicuramente un valore aggiunto che prima o poi si rivelerà molto importante. Il mio piano iniziale comprendeva, come detto, il parlarne con alcuni miei compagni di classe a cui sono in qualche modo legato, che sono più simili a me degli altri e con cui passo di frequente del tempo insieme; non ho potuto raggiungere questo obiettivo, ma credo che sia comunque andata molto bene - anzi, forse meglio di come sarebbe andata nel piano iniziale - ma appena ne avrò l'occasione ci riproverò. Vi terrò aggiornati anche su questo!

E, chissà, forse è un po' vero quello che diceva @Iron84 e magari la prof. si era già accorta di qualcosa. ^^

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11 minutes ago, Mirko03 said:

E, chissà, forse è un po' vero quello che diceva @Iron84 e magari la prof. si era già accorta di qualcosa. ^^

A volte addirittura certe cose che per noi sono ovvie magari gli studenti nemmeno ne sono consapevoli.
L'errore è quello di banalizzare il problema comunque la reazione è quella che ci si aspetterebbe, non è di certo della reazione dei professori che ti devi preoccupare.

In realtà quello che dispiace è una vera educazione sessuale che manca nella nostra scuola, non solo a livello medico ma anche culturale.

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1 minute ago, Alqamar said:

Bravoooooooo!
Mi fa molto piacere per te

 

Ora tocca a te! Sul momento, almeno per me, è stato molto più facile di quanto avevo immaginato.

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21 hours ago, Almadel said:

Diciamola.

I professori conservatori vengono emarginati: come è giusto che sia...

 

E' proprio vero! Questo è l'unico lato positivo dell'egemonia culturale della sinistra nell'ambiete scolastico.

Sei emarginato anche se non sei d'accordo sull'estensione dell'articolo 18 oppure che a te Renzi tutto sommato non dispiaceva, ma questo è un altro discorso.

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4 hours ago, Mirko03 said:

Ora tocca a te! Sul momento, almeno per me, è stato molto più facile di quanto avevo immaginato.

col tempo imparerai che 3/4 dei gay dramas stanno solo nella tua testa e che il mondo la' fuori puo' essere anche meno peggio di quel che pensi!!

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13 hours ago, Iron84 said:

egemonia culturale della sinistra nell'ambiete scolastico

Purtroppo questa egemonia non si estende anche all'ambiente universitario... non in tutte le facoltà almeno.

Al Politecnico trovai livelli di conservatorismo notevoli tra i docenti (e anche tra gli studenti).

Al liceo fare coming out non avrebbe avuto senso perché i professori avevano un rapporto molto distaccato con noi, forse solo il professore di filosofia si lasciava andare un po' di più (ma non lo avrei mai fatto con lui). 

Se fossi stato più maturo e più sicuro di me probabilmente lo avrei fatto con le prof delle medie, erano le uniche con cui avrebbe avuto senso farlo... perché avrebbe, forse, influito sulla mia crescita personale.

 

EDIT: ripensandoci forse al liceo avrei fatto CO con la mia prof di storia dell'arte, che poi mi ha spinto ad iscrivermi ad Architettura.

Edited by Beppe_89
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19 minutes ago, Beppe_89 said:

non in tutte le facoltà almeno

Eh sì, nelle facoltà tipo ingegneria e medicina io ho notato un alto livello di conformismo. Più che un consapevole conservatorismo, ho proprio visto la volontà di non distaccarsi dal modello più socialmente riconosciuto.

Io, vabbe', ho fatto lettere e ho frequentato parecchio antropologia. Era quasi un circo.

Come già scrissi, un professore a fine corso invitò a cena, a casa sua, me e altri miei colleghi. E alla suddetta cena era presente anche il suo compagno. Lui era particolarmente espansivo, va detto, però non era nemmeno un comportamento così assurdo il suo nel quadro generale.

Edited by Bloodstar
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Al liceo una professoressa, non più nostra insegnante da un anno , telefonò a casa di tutti i nostri genitori per dire che un nostro compagno era gay e di stare attenti. All'epoca però il massimo che potevi fare era trovare bizzarro il suo comportamento poiché era pur sempre una professoressa, oggi scatterebbero giuste querele . Ah peraltro questo era pure eterosessuale. 

Giusto per farvi capire, i nostri genitori non si osarono neppure dircelo perché era troppo impegnativo affrontare un discorso tale coi propri figli (e magari dirci che sta prof era una lurida pazza ad agire in tale modo). Il contenuto della telefonata ci fu detto così, alla leggera, e la cosa venne fuori grazie a qualche raro genitore un po' più aperto coi figli. 

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6 minutes ago, Ghost77 said:

Al liceo una professoressa, non più nostra insegnante da un anno , telefonò a casa di tutti i nostri genitori per dire che un nostro compagno era gay e di stare attenti. All'epoca però il massimo che potevi fare era trovare bizzarro il suo comportamento poiché era pur sempre una professoressa, oggi scatterebbero giuste querele . Ah peraltro questo era pure eterosessuale. 

Giusto per farvi capire, i nostri genitori non si osarono neppure dircelo perché era troppo impegnativo affrontare un discorso tale coi propri figli (e magari dirci che sta prof era una lurida pazza ad agire in tale modo). Il contenuto della telefonata ci fu detto così, alla leggera, e la cosa venne fuori grazie a qualche raro genitore un po' più aperto coi figli. 

roba da denuncia cmq;

a che titolo s'è permessa di fà una cosa del genere sta stronza?

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33 minutes ago, freedog said:

che titolo s'è permessa di fà una cosa del genere sta stronza?

A titolo di insegnante pazza degli anni 90, dato che a nessuno proprio passava in mente di pensare a cose come la diffamazione, esiti legali, niente, spallucce e via. Lui stesso credo abbia risolto, secondo i suoi canoni, telefonando a questa e morta lì. 

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Tornando in topic in qualche maniera…ieri ho fatto CO con i miei studenti di terza media. Ultimamente avevano iniziato a usare gay per prendersi in giro e qualunque cosa era diventata gay. Gli ho spiegato il peso di parole che usano in maniera leggera. Spero che abbiano afferrato l’idea. Sono stati muti per mezz’ora dopo, cosa mai successa finora 😂

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Come mai questa decisione? Alla tua età (ai tempi delle superiori ero molto più timido ed insicuro) mi avrebbe quasi terrorizzato l'idea di dichiarare i miei gusti sessuali ad un adulto eterosessuale ed estraneo (inteso come persona non di famiglia). 
Fatto coming out continuerai a chiedergli pareri o la cosa finisce qui? 
A mio parere la cosa migliore è sempre quella di dichiararsi con gli amici coetanei e di fiducia

16 minutes ago, Micioch said:

Tornando in topic in qualche maniera…ieri ho fatto CO con i miei studenti di terza media. Ultimamente avevano iniziato a usare gay per prendersi in giro e qualunque cosa era diventata gay. Gli ho spiegato il peso di parole che usano in maniera leggera. Spero che abbiano afferrato l’idea. Sono stati muti per mezz’ora dopo, cosa mai successa finora 😂

Anche qui, mi complimento per il coraggio 😅 e se tornando a casa uno dei ragazzini abbia detto ai genitori omofobi "il nostro prof ci ha detto che ci piacciono i maschi" ? 

Edited by Bttmfrancis9
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55 minutes ago, Bttmfrancis9 said:

Anche qui, mi complimento per il coraggio 😅 e se tornando a casa uno dei ragazzini abbia detto ai genitori omofobi "il nostro prof ci ha detto che ci piacciono i maschi" ? 

È un problema dei genitori omofobi

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22 hours ago, Iron84 said:

A volte addirittura certe cose che per noi sono ovvie magari gli studenti nemmeno ne sono consapevoli.

Voi professori siete sempre molto attenti a noi studenti... che carini! ^^

22 hours ago, Iron84 said:

L'errore è quello di banalizzare il problema comunque la reazione è quella che ci si aspetterebbe, non è di certo della reazione dei professori che ti devi preoccupare.

Probabilmente è vero; come diceva anche qualcun altro, i professori di oggi - almeno quelli delle superiori - sono molto più formati sul tema dell'omosessualità, oltre che, dal mio punto di vista, un po' più umani sul lavoro. 

20 hours ago, marco7 said:

Mi fa molto piacere che e' andato tutto molto bene.

Grazie!

8 hours ago, Ghost77 said:

Al liceo una professoressa, non più nostra insegnante da un anno , telefonò a casa di tutti i nostri genitori per dire che un nostro compagno era gay e di stare attenti. All'epoca però il massimo che potevi fare era trovare bizzarro il suo comportamento poiché era pur sempre una professoressa, oggi scatterebbero giuste querele . Ah peraltro questo era pure eterosessuale. 

Che tristezza... ancora insegna o è andata in pensione?

2 hours ago, Micioch said:

Tornando in topic in qualche maniera…ieri ho fatto CO con i miei studenti di terza media. Ultimamente avevano iniziato a usare gay per prendersi in giro e qualunque cosa era diventata gay. Gli ho spiegato il peso di parole che usano in maniera leggera. Spero che abbiano afferrato l’idea. Sono stati muti per mezz’ora dopo, cosa mai successa finora 😂

Wow!

Credo che i tuoi studenti abbiano un comportamento simile ad alcuni ragazzi che conosco, un po' più piccoli di me; questi ragazzi usano la parola "gay" principalmente come insulto ironico di fronte a qualunque cosa considerata da loro strana, o come insulto vero e proprio quando qualcuno fa qualcosa che li fa irritare. Alcuni esempi inventati ma che rispecchiano la realtà:
- A: "Ieri ho mangiato la pasta con la nutella."
- B: "Ma sei gay?"
--
- A: "Ho finito tutti i compiti per la settimana prossima."
- B: "Che gay"
--
- A: *contribuisce involontariamente alla morte di B su Fortnite*
- B: "Nooo, sei proprio gayy"

Non so perché usino proprio quella parola; credo che sia una tendenza generale diffusa tra i ragazzi più giovani, in particolare quelli che giocano molto ai videogiochi, ma credo anche che qualcuno usi altre parole.

Hai fatto bene a fargli capire che quello che dicono ha un significato; d'altronde, come reagirebbe un ragazzo veramente gay di fronte ai suoi compagni che usano la parola gay per prendersi in giro? Forse non molto bene.

2 hours ago, Bttmfrancis9 said:

Come mai questa decisione? Alla tua età (ai tempi delle superiori ero molto più timido ed insicuro) mi avrebbe quasi terrorizzato l'idea di dichiarare i miei gusti sessuali ad un adulto eterosessuale ed estraneo (inteso come persona non di famiglia). 
Fatto coming out continuerai a chiedergli pareri o la cosa finisce qui? 
A mio parere la cosa migliore è sempre quella di dichiararsi con gli amici coetanei e di fiducia

Non voglio nascondermi per tutta la vita; voglio essere libero di parlare apertamente di un romanzo o di un film con al centro una storia d'amore tra due uomini, fare un'osservazione su un ragazzo particolarmente carino o semplicemente voltarmi per osservarlo quando passa accanto a me, raccontare delle mie cotte, fare attivismo a sostegno dei diritti LGBT+, e in generale voglio essere libero di esternare me stesso in tutti i modi. Preferirei dichiararmi pubblicamente, o comunque almeno alle persone che frequento tutti i giorni, entro la prima laurea; per raggiungere questo obiettivo, ho dovuto fissare un punto di partenza, e non ho trovato una persona migliore della mia prof. di storia per dare il via al mio percorso verso il coming out esteso. Lei è, oltre che tra quelli che ci conoscono da più tempo, anche tra gli insegnanti con cui passiamo più ore durante la settimana, visto che ci insegna anche altre materie; ha una mentalità molto aperta, è una persona molto colta e che stimo profondamente, e credo sia anche femminista; inoltre, storia è tra le materie a cui dedico più tempo per scelta, oltre che tra quelle in cui ho i voti più alti. Ho preferito lei agli amici perché non sapevo, e non so tutt'ora, come questi ultimi potrebbero reagire (non sarei sorpreso se rispondessero con un semplice "Ok" per poi cambiare discorso o far finta che io non abbia detto niente...) mentre, anche se come ho scritto sopra la mia immaginazione aveva proiettato una reazione un po' distante da quella che è stata poi la vera, su di lei ero certo che mi avrebbe risposto in maniera seria, oltre che utile per me - come infatti poi è accaduto.

Ora che ho fatto coming out, se avrò bisogno di consigli farò sicuramente ricorso a lei, in particolare per temi su cui ho intenzione di iniziare a lavorare a breve, come il coming out con gli amici e con i genitori e il contatto con le associazioni LGBT+ locali. Come ho già scritto, questo è solo un punto di partenza, e sono sicuro che la prof. sarà una risorsa molto importante per raggiungere l'obiettivo di cui ho parlato sopra! ^^ 

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7 minutes ago, Mirko03 said:

Hai fatto bene a fargli capire che quello che dicono ha un significato; d'altronde, come reagirebbe un ragazzo veramente gay di fronte ai suoi compagni che usano la parola gay per prendersi in giro? Forse non molto bene

Esattamente questo era il punto principale per me. Il mio CO era del tutto secondario. 

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