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Timidezza? Asocialità? Mancanza del senso di comunità?


Bloodstar

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12 minutes ago, paraspera said:

Mi aveva fatto pensare questa cosa, mentre andavo al pride praticamente tutto il vagone della metro aveva addosso qualcosa di arcobaleno, ma nessuno parlava con gente al di fuori del suo gruppetto

Ma è ovvio. Eravate tutti omosessuali che andavano al pride, in base a cosa avreste dovuto interagire fuori dalla vostra cerchia? Eravate come la gente che va tutta in ufficio alle 8 di mattina.

12 minutes ago, paraspera said:

Magari è perché sono un gelido nordico

Io non sono nordico di nascita ma penso di essere la Regina delle nevi riguardo queste cose. Il punto non è attaccare bottone a caso sui mezzi, infatti. 

L'esempio del tizio con il libro sull'autobus è fuorviante, fate conto che non ci sia. 

Edited by Bloodstar
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15 minutes ago, Bloodstar said:

Ma è ovvio. Eravate tutti omosessuali che andavano al pride, in base a cosa avreste dovuto interagire fuori dalla vostra cerchia? Eravate come la gente che va tutta in ufficio alle 8 di mattina.

Ho conversato tranquillamente con un perfetto sconosciuto nel treno del ritorno dal Pride. Quindi sono un falso timido? 😅

Edited by Pix
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2 hours ago, Capricorno57 said:

sono in coda in posta per ritirare la pensione in contanti.

aspè, aspè , aspè...

fermi tutti!!

mi sei diventato un baby pensionato????

e da quando??

e perchè non c'hai detto niente???

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20 minutes ago, freedog said:

mi sei diventato un baby pensionato???

Quota cento!

38 minutes ago, Bloodstar said:

Io non sono nordico di nascita ma penso di essere la Regina delle nevi riguardo queste cose. 

Occorre scuoterti.

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1 hour ago, freedog said:

mi sei diventato un baby pensionato

43 anni 3 mesi di contributi, sono in vacanza da settembre '19  :rolleyes: 

non ho detto niente xchè non mi sembrava un granché come scoop 

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On 9/3/2021 at 11:12 PM, Bloodstar said:

Secondo voi è una questione di timidezza o di scarsissima socievolezza? Oppure c'entra proprio quella capacità di crearsi un senso di comunità descritto da Almadel?

Prima di dire devo fare una precisazione: se becco uno che come me ama LoL ma è il peggior essere vivente ha senso parlare di comunità?🤔  La condivisione non penso sia sufficiente e perno principale questo lo si riscontra anche tra i gay e gli omosessuali (lel) 

Tornando a bloodino :aha: io penso che quando capitano queste occasioni entra in giuoco una sorta di difesa dettata da paura che limita esporsi e godere (bene o male) di possibilità. 

Perché non ho giocato a Monopoly con gli altri? Soggezione, forse 🤔 paura di sembrare "strambo" o  la paura di vedere un gruppo già formato?  

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12 hours ago, Tyrael said:

se becco uno che come me ama LoL ma è il peggior essere vivente ha senso parlare di comunità?

Sì. La Comunità non è molto diversa dalla Famiglia: la scegli fino a un certo punto.

 

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14 minutes ago, Almadel said:

Sì. La Comunità non è molto diversa dalla Famiglia: la scegli fino a un certo punto.

 

Su, speravo in una tua risposta maggiormente faconda. 

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14 hours ago, Tyrael said:

Prima di dire devo fare una precisazione: se becco uno che come me ama LoL ma è il peggior essere vivente ha senso parlare di comunità?🤔  La condivisione non penso sia sufficiente e perno principale questo lo si riscontra anche tra i gay e gli omosessuali (lel) 

Ma quanto la fai complicata; tu davvero ti chiedi se tutte le persone con cui passi una serata sono o non sono i "peggiori esseri viventi"...??? Ma che significa poi? Solo i miei amici e le mie amiche son persone meravigliose? :D 

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14 minutes ago, Bloodstar said:

Su, speravo in una tua risposta maggiormente faconda. 

@Renton ha ragione: sono io a essere strano e non tu.

Già il fatto che tu ti senta "glaciale" o "individualista"

perché non riesci - per timidezza o introversione - a unirti a un gruppo di giocatori

o a chiedere il parere su un bel libro che un ragazzo sta leggendo;

invece di scrivere sui social quanto sei orgoglioso di essere asociale

o quanto staresti meglio se l'Umanità si estinguesse

ti categorizza in maniera definita come "persona normale".

 

E non lo dico per sminuirti, con "normale" non intendo affatto "comune".

Intendo proprio dire che hai reazioni normali a problemi normali.

Io purtroppo nei confronti di molte cose della vita comune ho reazioni abnormi,

il ché ha dei lati positivi che posso spendere socialmente

e naturalmente anche dei backlash 🙂

 

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Io però al posto di @Bloodstar mi chiederei perché oggi ripensa a queste mancate conversazioni; una chiacchierata con uno sconosciuto non porta quasi mai ad alcun cambiamento significativo nella nostra vita quotidiana, ma raramente può dar l'avvio ad una bella amicizia. È la mancanza di amici il problema? Quando si trova in situazioni sociali non fa mai caso se, nel gruppo, vi è qualcuno che sembra più divertente degli altri? E se sì, non sente la voglia di interagirci? Mettendo un attimo da parte i treni...

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9 minutes ago, schopy said:

Quando si trova in situazioni sociali non fa mai caso se, nel gruppo, vi è qualcuno che sembra più divertente degli altri? E se sì, non sente la voglia di interagirci?

Ci stavo pensando proprio stamattina.

Se ripenso alla comitiva di amici dei primi anni università, le cose in fondo non sono andate in maniera tanto diversa dalla ferale festa Erasmus che dicevo.

Anche se era gente che ho frequentato assiduamente per un certo periodo complici i corsi comuni, sono sempre rimasto ai margini. Non mi sono mai sforzato di integrarmi pienamente o di creare rapporti più stretti con quelli che mi sembravano più divertenti o affini. 

Questo perché pensavo di disturbare, perché credevo che non ne valesse la pena oppure perché ero convinto che tanto non mi sarei mai integrato veramente. 

Diciamo che ripenso alle mancate conversazioni con sconosciuti perché le vedo (forse sbagliando clamorosamente? non saprei) come una manifestazione puntiforme e circoscritte di un comportamento pià ampio.

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25 minutes ago, schopy said:

Quando si trova in situazioni sociali non fa mai caso se, nel gruppo, vi è qualcuno che sembra più divertente degli altri? 

In genere quello che sembra più divertente degli altri è proprio l'ultimo con cui interagiresti se sei timido e fatichi ad integrarti nel gruppo, tra l'altro

 

Edited by Rocco88
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12 minutes ago, Bloodstar said:

Non mi sono mai sforzato di integrarmi pienamente o di creare rapporti più stretti con quelli che mi sembravano più divertenti o affini. 

Questo perché pensavo di disturbare, perché credevo che non ne valesse la pena oppure perché ero convinto che tanto non mi sarei mai integrato veramente. 

Nessuno a cui ti fossi un po' affezionato? 😅

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20 hours ago, paraspera said:

Magari è perché sono un gelido nordico

 

sono stato 2 volte a capo nord, nel 77 ed 86, gli autoctoni appena vedevano la targa italiana mi asfissiavano di domande e commenti su tutto... 

altri tempi? 

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8 hours ago, schopy said:

Ma quanto la fai complicata; tu davvero ti chiedi se tutte le persone con cui passi una serata sono o non sono i "peggiori esseri viventi"...??? Ma che significa poi? Solo i miei amici e le mie amiche son persone meravigliose? :D 

No spe mi riferivo a uno che becchi così a botta e sai che al momento c'è solo un interesse comune (nel mio esempio LoL) magari è il classico etero pseudo nerd che si è simpatico e lol-isticamente capace ma poi si rivela  il peggior omofobo che puoi trovare. Le amicizie mature e consolidate esprimono chiaramente il senso di comunità o famiglia :sisi: 

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Gli interessi comuni sono solo spunti di conversazione e scuse per passare tempo insieme. È per questo la gente tende a fare amicizia più facilmente con chi ha gli stessi interessi, non perché gli interessi simili rendano le persone simili.

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18 hours ago, schopy said:

Nessuno a cui ti fossi un po' affezionato?

Eh no, non ho conosciuto nessuno di loro così bene da affezionarmici. Proprio perché non ho mai osato approfondire i legami, anche fuori dal gruppo e dal contesto universitario, con quelli che mi stavano più simpatici.

15 hours ago, Capricorno57 said:

altri tempi? 

Pressoché un'altra epoca, direi. 

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On 9/3/2021 at 11:12 PM, Bloodstar said:

Specifico non sto chiedendo delle regole per abbordare gli sconosciuti, attaccare bottone o, peggio ancora, di rimorchiare. Non è affatto questo il punto, per l'amor di Dio.

Che male ci sarebbe se fosse questo il punto?

 

On 9/4/2021 at 10:52 AM, Bloodstar said:

Ho il timore di essere inopportuno e che la gente reagisca come reagirei io, in fondo, al loro posto. Cioè con molta diffidenza e con un palese, aprioristico, disinteresse. Non posso non pensare: ma se non vuole essere importunato? se non gli interessa? se poi è un coglione e farei meglio a non parlarci a prescindere? Poi mi incazzo pure un po' con me stesso perché mi sembro un cazzo di egocentrico perso.

Il "timore di disturbare" è un classico che mi ha sempre oppresso parecchio. 

Tuttavia ho cercato di non darmi per vinto, e di studiare un modo per diminuire il blocco, o insomma per metterlo almeno in discussione. In effetti, ci si possono fare alcune considerazioni su. Intanto, può comunque essere visto come una forma di proiezione, nel senso che tutta la disapprovazione che provi nei tuoi stessi confronti in realtà la proietti sugli altri, e quindi vivi nella convinzione che gli altri disapproverebbero a priori un tuo gesto di avvicinamento, ma questo è un tuo assunto del tutto arbitrario. Prova ne è il fatto che se ribalti la prospettiva, quando altre persone ti hanno proposto interazioni non hai certo reagito schiumando di rabbia, ma, alla peggio, hai risposto cortesemente con un breve scambio neutro di battute, giusto?

Un altro pensiero è che gli altri potranno ben tollerare il "catastrofico fastidio" di essere gentilmente chiamati da una voce esterna, la tua, che propone (nb: propone, non impone!) un'interazione, senza implodere per l'affronto: per quanto il monadismo virtuale sia oggi realtà, l'essere umano, finché non perderà la sua fisicità, è ancora un essere relazionale.

Non solo: le interazioni, lungi dall'essere on-off, sono straordinariamente modulabili nel tempo nello spazio e nell'intensità. Ciò vuol dire che, messo da parte l'input iniziale, saranno in seguito gli interlocutori ad assecondare in maniera morbida l'andamento dell'interazione, decidendo di approfondirla, stopparla, rimandarla, ravvivarla a seconda del feedback che ricevono studiandosi reciprocamente.

 

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Sai, @Bloodstar, avendoti conosciuto a un raduno (per quel che può valere, ben inteso) e leggendo qui sul forum ciò che racconti di te, a me non sei mai parso né timido (non più della media), né un tipo asociale in senso stretto. A volte mi rivedo in te, per certi tratti, probabilmente perché siamo entrambi tipi introversi e che di conseguenza non hanno problemi a stare per lunghi periodi da soli, con i propri interessi (per altro, ne abbiamo di comuni 😆), piuttosto che con la compagnia del sabato sera a far movida o uscite stile scout. Questa tendenza non è di per sé né sintomo di timidezza né di asocialità.

D'altra parte, socializzare un minimo appaga anche gli introversi e la socialità - un po' come tutte le soft kills (va molto di moda scriverlo sui curriculum 😜) - va allenata e approfondita con l'esperienza diretta. Perché quindi non iniziare proprio con pretesti che ti mettono subito a tuo agio, come come quelli da te descritti? Buttati, la prossima volta.

 

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On 9/11/2021 at 10:42 PM, Sampei said:

Che male ci sarebbe se fosse questo il punto?

No. Ho delle riserve immense contro chi attacca bottone senza altro motivo che non la voglia di parlare. Voglia di parlare che di solito io non ho, appunto. 

 

On 9/11/2021 at 10:42 PM, Sampei said:

Prova ne è il fatto che se ribalti la prospettiva, quando altre persone ti hanno proposto interazioni non hai certo reagito schiumando di rabbia, ma, alla peggio, hai risposto cortesemente con un breve scambio neutro di battute, giusto?

Be', spesso sono stato molto scortese. Spessissimo ho provato rabbia e anche imbarazzo nei confronti di chi cercava di parlarmi. 

Starei veramente male se percepissi il mio stesso rabbioso imbarazzo nella persona che mi trovo davanti e a cui sto cercando di rivolgere la parola. 

11 hours ago, Layer said:

avendoti conosciuto a un raduno (per quel che può valere, ben inteso) e leggendo qui sul forum ciò che racconti di te, a me non sei mai parso né timido (non più della media), né un tipo asociale in senso stretto.

Lì ero all'apice della mia socialità, però. E' stato veramente il momento della mia vita in cui ho avuto più interazioni sociali, quindi ero allenato in un certo senso.

 

11 hours ago, Layer said:

Perché quindi non iniziare proprio con pretesti che ti mettono subito a tuo agio, come come quelli da te descritti?

Perché potrebbe essere una mia presunzione che ci siano degli interessi comuni. Sarei innanzitutto uno che disturba, e poi uno che pretende che ci siano interessi comuni solo in base a un libro o a della musica.

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1 hour ago, Bloodstar said:

Be', spesso sono stato molto scortese. Spessissimo ho provato rabbia e anche imbarazzo nei confronti di chi cercava di parlarmi. 

Come mai? Rabbia addirittura?

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"Rabbia" probabilmente è esagerata, però "forte irritazione" ci sta tutta.

Perché mi stanno disturbando quando sto facendo qualcosa che mi piace o che mi richiede un certo sforzo mentale (suonare in conservatorio, leggere o studiare sul treno o mentre sto in fila) oppure perché non sto facendo niente ma sono in una situazione sgradevole (di solito si tratta di essere fila o comunque in attesa). In entrambe le situazioni, tendezialmente, non ho la minima voglia di parlare con qualcuno.

Mi viene voglia di parlarti solo se, come ho detto, stai facendo qualcosa che mi interessa in maniera particolare.

 

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5 hours ago, Bloodstar said:

mi stanno disturbando quando sto facendo qualcosa che mi piace o che mi richiede un certo sforzo mentale (suonare in conservatorio, leggere o studiare sul treno o mentre sto in fila) oppure perché non sto facendo niente ma sono in una situazione sgradevole (di solito si tratta di essere fila o comunque in attesa). In entrambe le situazioni, tendezialmente, non ho la minima voglia di parlare con qualcuno.

sidenote, è sempre così? Es. quando io aspetto l'autobus non faccio assolutamente nulla. Ho il cervello proprio in standby. Onestamente non aspetterei altro che qualcuno che mi rivolge la parola

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9 hours ago, Bloodstar said:

', spesso sono stato molto scortese. Spessissimo ho provato rabbia e anche imbarazzo nei confronti di chi cercava di parlarmi. 

Starei veramente male se percepissi il mio stesso rabbioso imbarazzo nella persona che mi trovo davanti e a cui sto cercando di rivolgere 

Quindi ti scazzi se cercano di attaccare bottone e ti boicotti quando invece sei tu che vorresti attaccar bottone.. Non è che sei semplicemente parecchio timido ed insicuro e provi quindi del disagio in fatto di rapporti sociali? 

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1 hour ago, blaabaer said:

è sempre così?

Grosso modo sì, sono uno di quelli che si mette a leggere se ha giusto un momento da perdere. Considera pure che vivo a Roma, aspettare il bus potrebbe significare perdere mezz'ora quindi conviene avere sempre dietro un libro. Poi un'altra abitudine che ho preso è quella di studiarmi le partiture sui mezzi, specie se sto andando in conservatorio. Se non sto leggendo o studiando perché sono stanco, sto giocando al telefono a Pokemon. Quindi sto quasi sempre facendo qualcosa.

 

1 hour ago, Rocco88 said:

Quali sono le situazioni più favorevoli?

Ad esempio mi ha fatto piacere quando degli sconosciuti attaccassero bottone quando ero in Francia. Ma lì perché volevo parlare francese il più possibile, e tutto faceva brodo. 

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