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Mantenere amicizie a distanza


Prince1999

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8 hours ago, nayoz said:

gli amici esistono per evitare che, quando si occupa uno spazio comune, si arrivi alla violenza e magari alla morte. 

Non sposo queste derive hobbesiane di nayoz, però non posso non dargli ragione quando dice che, in fondo, la maggior parte delle amicizie si fondano sulla condivisione di "spazi comuni" (da intendere sia come spazi fisici che some spazi sociali).

Io nei primi tre anni avevo coltivato alcuni rapporti che potremmo definire amicizie. Avevo passato molto tempo con alcuni compagni di corso: ci ero uscito relativamente spesso la sera, avevo passato con loro pasquetta, primo maggio, ferragosto e cose del genere, avevo spesso dormito a casa loro e qualcuno ha dromito a casa mia. Con loro mi sono ubriacato la prima volta e mi sono per la prima volta fatto le canne. Cose che si fanno (fino) a 20 anni, insomma,

Poi, però, io mi sono laureato prima di loro, loro si sono iscritti alla magistrale di antropologia e io a quella di storia e abbiamo cominciato a perderci di vista. Poi io sono andato in Erasmus per 9 mesi e il rapporto si è completamente sbriciolato. Avevamo molte passioni in comune, abbiamo fatto parecchie cose insieme ma quando è mancato il terreno comune dei corsi e degli impegni universitari è tutto finito. 

Questo non significa che tutti i rapporti si perdono. Però è normale che alcune frequentazioni, per quanto appaganti e ben funzionanti, si esauriscano quando muta il contesto.

Il consiglio può essere: impegnati nel coltivare le amicizie a cui tieni ma non incaponirti a tenere in vita dei rapporti che, per forza di cose, si deteriorano. Devi essere un bravo potatore, insomma.

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Allora per continuare ad avere un rapporto amicale anche senza vedersi direi: 

• partecipare a gruppi in comune di chat (whatsapp & telegram). 

• darsi a videochiamate "emulando" una normale conversazione dinanzi a un coffy fumante o un tè cinese. 

• se la voglia nerd si infuoca  nelle vostre vene :lol: scendete in guerra (giochi online che ve piacciono) e distruggete tutto o conquistate all ( catan xD). Si consiglia discord oppure ts3 per parlare mentre si giuoca :sisi:

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@PiNKs e @Tyrael, complimenti per la serietà. @nayoz, sinceramente mi fa talmente tristezza il tuo pessimismo cosmico che non ho voglia di rispondere.

Complimenti anche a @Bloodstar,che ha saputo mediare bene. Ricordatevi che nulla è assoluto,non è detto che le cose finiscano, cosí come non è detto che durino per sempre. Alcune cose esistono solo perché basate sull'avere condiviso spazi comuni,altre resistono anche se questo viene meno. Io credo profondamente nelle mie idee,e non le abiuro.

Ad ogni modo ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla discussione, proprio tutti. Anche @freedog,col quale inizialmente non mi ero capito, e @nayoz,che non mi è antipatico, assolutamente,ma con la sua teoria mi ha fatto scendere i cabbasisi fino alle isole Falkland. Grazie perché ho determinato ancora di più di rafforzare le mie convinzioni e le mie idee. La realtà la creiamo noi. Muore solo ciò che non è mai realmente vissuto,per me,quindi se qualcosa finirà,non era abbastanza forte da poter essere definito amicizia. Fine.

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12 hours ago, Bloodstar said:

Non sposo queste derive hobbesiane di nayoz

sì vabbeh, in termini pratici è meglio sapere che di solito i rapporti sociali si sbriciolano quando viene a mancare un ambiente comune, invece di credere alle favolette della disney degli amici per sempre.

se qualcosa può o non può accadere è meglio guardare le probabilità... invece che dire che una vale l'altra.

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giusto per la cronaca... quando io ero una giovane e leggiadra fanciulla, la menavano con lo slogan "segui il tuo cuore"

ma segui il tuo cuore un cazzo !, che passato l'amore, quella chiede il divorzio e ti porta via la casa dei nonni e metà del conto in banca.

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se devi scegliere tra l'amore e la carriera professionale (o tra l'amicizia e la carriera professionale) è sempre meglio scegliere la seconda.

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altrimenti finisce come quella donna che ha buttato via la sua vita professionale, ha seguito il marito dedicando la sua giovinezza, il suo corpo, puliva, stirava...

ha ingoiato rospi, è giunta a compromessi, e poi è stata rottamata per una donna 20 anni più giovane.

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detto in altri termini, una persona deve dare la priorità alla propria indipendenza, piuttosto che "seguire i sentimenti"

-----------------------

se un amico vuole aprire un bar, e ti chiede di diventare socio mettendoci i soldi, se tu non lo ritieni un valido progetto, o hai in programma di emigrare, devi mettere le tue esigenze davanti alla richiesta del tuo "amico", che ti vedrebbe bloccare una parte del tuo patrimonio in qualcosa che non condividi, o semplicemente ti bloccherebbe in italia, quando hai il sogno di andare a vivere altrove.

---------------------------------------

trovo meglio una visione più realistica, amico come collaboratore in un team, per 6 mesi sai che c'è, poi magari vi spediscono chissà dove, in nuovi team, a portare avanti altri progetti...

22 minutes ago, Prince1999 said:

 @nayoz, sinceramente mi fa talmente tristezza il tuo pessimismo cosmico che non ho voglia di rispondere.

sei libero di vivere secondo la tua visione, io ti assicuro che non sono affatto triste per la mia visione.

per me è come sapere che se ti butti dal terzo piano non fai prima per uscire di casa, ma ti ammazzi o poco ci manca.

oppure sapere che le varie cremine, rimedi mistici, o operazioni chirurgiche per tentare di tenere a bada i danni del tempo, non sono altro che soldi spesi male e possono pure avere l'effetto opposto.

sono contento di sapere queste cose, così evito di farmi male.

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12 minutes ago, nayoz said:

sì vabbeh, in termini pratici è meglio sapere che di solito i rapporti sociali si sbriciolano quando viene a mancare un ambiente comune, invece di credere alle favolette della disney degli amici per sempre.

se qualcosa può o non può accadere è meglio guardare le probabilità... invece che dire che una vale l'altra.

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giusto per la cronaca... quando io ero una giovane e leggiadra fanciulla, la menavano con lo slogan "segui il tuo cuore"

ma segui il tuo cuore un cazzo !, che passato l'amore, quella chiede il divorzio e ti porta via la casa dei nonni e metà del conto in banca.

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se devi scegliere tra l'amore e la carriera professionale (o tra l'amicizia e la carriera professionale) è sempre meglio scegliere la seconda.

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altrimenti finisce come quella donna che ha buttato via la sua vita professionale, ha seguito il marito dedicando la sua giovinezza, il suo corpo, puliva, stirava...

ha ingoiato rospi, è giunta a compromessi, e poi è stata rottamata per una donna 20 anni più giovane.

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detto in altri termini, una persona deve dare la priorità alla propria indipendenza, piuttosto che "seguire i sentimenti"

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se un amico vuole aprire un bar, e ti chiede di diventare socio mettendoci i soldi, se tu non lo ritieni un valido progetto, o hai in programma di emigrare, devi mettere le tue esigenze davanti alla richiesta del tuo "amico", che ti vedrebbe bloccare una parte del tuo patrimonio in qualcosa che non condividi, o semplicemente ti bloccherebbe in italia, quando hai il sogno di andare a vivere altrove.

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trovo meglio una visione più realistica, amico come collaboratore in un team, per 6 mesi sai che c'è, poi magari vi spediscono chissà dove, in nuovi team, a portare avanti altri progetti...

sei libero di vivere secondo la tua visione, io ti assicuro che non sono affatto triste per la mia visione.

per me è come sapere che se ti butti dal terzo piano non fai prima per uscire di casa, ma ti ammazzi o poco ci manca.

oppure sapere che le varie cremine, rimedi mistici, o operazioni chirurgiche per tentare di tenere a bada i danni del tempo, non sono altro che soldi spesi male e possono pure avere l'effetto opposto.

sono contento di sapere queste cose, così evito di farmi male.

Ti auguro di essere felice,ma la vediamo in modo opposto. Ti dimostrerò che gli amici veri restano per sempre. Buonanotte e buon anno nuovo bello ;)

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12 hours ago, nayoz said:

sì vabbeh, in termini pratici è meglio sapere che di solito i rapporti sociali si sbriciolano quando viene a mancare un ambiente comune, invece di credere alle favolette della disney degli amici per sempre.

Sì, sì, sono d'accordo con te. Con "deriva hobbesiana" intendevo quel riportare il discorso al fatto che gli uomini in fondo sono bestie, che la società e le sue sovrastrutture servono a non farci scannare etc. Che sono argomentazioni che hanno il loro fascino nella trattatistica del secolo XVII ma che oggi non sono più spendibili.

 

12 hours ago, Prince1999 said:

Muore solo ciò che non è mai realmente vissuto,per me,quindi se qualcosa finirà,non era abbastanza forte da poter essere definito amicizia.

Diciamo, Prince, che io, Locoemotivo, nayoz, anche se in maniera molto diversa, abbiamo tutti rinunciato ad avere dei "valori" (per usare un termine che mi pare tu abbia stesso usato). Una conseguenza di questo approccio è provare un certo fastidio un po' saccente nei confronti di chi i propri valori li rivendica come fai te.

Per questo molte risposte possono sembrare dure, stridenti o lontane anni luce da quello che tu vedi come il fulcro del problema.

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On 1/1/2021 at 11:22 AM, Tyrael said:

per continuare ad avere un rapporto amicale anche senza vedersi direi

Ecco, io sono dell'opinione totalmente contraria, e cioè: fanculo ai surrogati.

Uno che vuole farsi una videochiamata oggi, avrei grosse difficoltà a definirlo mio amico.

13 hours ago, Prince1999 said:

Ti dimostrerò che gli amici veri restano per sempre

Oddio, e perché?

Ognuno ha la sua strada verso la felicità: se l'impostazione che @nayoz ha dato alla sua vita per lui funziona, puoi solo prenderne atto. Che senso avrebbe una simile contrapposizione, se non una valenza puramente ideologica?

C'è tra noi chi vive felicemente in coppia aperta: quindi ora dobbiamo dichiarargli guerra per dimostrare che il nostro way of life è migliore del suo? Non sarebbe meglio semplicemente contribuire gli uni alle vite degli altri senza la pretesa di avere o non avere ragione (ché si parla tanto male di questo relativismo ma poi rimane veramente appannaggio di pochi)? In questa maniera, se io dovessi vivere una appagante vita di coppia chiusa non mi sentirei in competizione e se invece vivessi una bella vita di coppia aperta potrei confrontarmi sempre con tutti, così da potermi arricchire ancora di più.

Faccio mie le parole del poeta: "E vivi e lascia altrui viver in gioia".

48 minutes ago, Bloodstar said:

abbiamo tutti rinunciato ad avere dei "valori"

Per l'appunto.

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23 minutes ago, LocoEmotivo said:

Ecco, io sono dell'opinione totalmente contraria, e cioè: fanculo ai surrogati.

Uno che vuole farsi una videochiamata oggi, avrei grosse difficoltà a definirlo mio amico.

No spe io suggerivo ciò in relazione all'impossibilità di vedersi fisicamente causa restrizioni. 

Se il discorso verte sul significato di amicizia, io non considero colleghi di scuola, uni o in ambito di lavoro amici, certo che tra i banchi di scuola e lavoro può nascere un rapporto che và oltre allo studio o lavoro però è abbastanza difficile, almeno io la vedo così. Però non credo fosse questo il senso del topic di prince (per questo non ho esposto la mia visione perché differente) ma ho suggerito modi per  mantenere (e non creare) quei rapporti che già sussistevano prima delle restrizioni.  Io resto del parere che le vere amicizie nascono quando si è pargoli (volendo ingenui e ci si diverte e condivide spensieratamente) e queste che perdurano per anni difficilmente si sgretolano. I miei più cari amici li conosco da quando eravamo bambini e ora i rapporti, non dico che sono rimasti uguali ma ci sono.

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59 minutes ago, LocoEmotivo said:

Ecco, io sono dell'opinione totalmente contraria, e cioè: fanculo ai surrogati.

Uno che vuole farsi una videochiamata oggi, avrei grosse difficoltà a definirlo mio amico.

Oddio, e perché?

Ognuno ha la sua strada verso la felicità: se l'impostazione che @nayoz ha dato alla sua vita per lui funziona, puoi solo prenderne atto. Che senso avrebbe una simile contrapposizione, se non una valenza puramente ideologica?

C'è tra noi chi vive felicemente in coppia aperta: quindi ora dobbiamo dichiarargli guerra per dimostrare che il nostro way of life è migliore del suo? Non sarebbe meglio semplicemente contribuire gli uni alle vite degli altri senza la pretesa di avere o non avere ragione (ché si parla tanto male di questo relativismo ma poi rimane veramente appannaggio di pochi)? In questa maniera, se io dovessi vivere una appagante vita di coppia chiusa non mi sentirei in competizione e se invece vivessi una bella vita di coppia aperta potrei confrontarmi sempre con tutti, così da potermi arricchire ancora di più.

Faccio mie le parole del poeta: "E vivi e lascia altrui viver in gioia".

 

Per l'appunto.

Anche quello che dici tu, è vero. Caro @Bloodstar, semplicemente io non ci rinuncio,e posso tranquillamente aver ragione,per la mia vita. Poi che voi stiate bene con questi stati mentali buon per voi,ma io viaggio su posizioni totalmente diverse,per fortuna,per quel che mi riguarda. Tutto qui

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Il mio migliore amico è tale dalla quarta superiore. Da allora abbiamo preso strade diverse, ci siamo occupati di cose diverse,  trasferiti l'uno distante dall'altro e in quest'anno di pandemia siamo riusciti a vederci praticamente una sola volta (tipo la scorsa settimana).. siamo ancora un punto di riferimento l'uno per l'altro perchè quello che abbiamo costruito insieme non ha nulla a che fare con alcun tipo di convenienza (il contrario direi, è un rapporto impegnativo da portare avanti) ma è reale, come un luogo che tu sai essere sempre presente al di là di ogni circostanza.

Chiaramente la maggior parte dei rapporti che si stringono non valgono una cippa e quindi sono destinati a sbriciolarsi per nulla, ma questo dimostra quanto sia rara la vera amicizia, non che non esista

tieniti stretto i tuoi valori Prince, non hanno niente di ingenuo, solamente sii consapevole che solo ciò che merita davvero di sopravvivere supera la prova del tempo, e si trova con molta difficoltà (però se ti chiudi alla possibilità che esista diventa ancora più difficile)

 

tra l'altro mi domando perchè quando si parla di rapporti d'amore tutto questo cinismo non esiste. Io stimo molto di più l'amicizia che l'amore, ad esempio

Edited by Rocco88
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1 minute ago, Rocco88 said:

tra l'altro mi domando perchè quando si parla di rapporti d'amore tutto questo cinismo non esiste

Esiste, esiste :asd:

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Per dire una cosa molto banale, comunque

accettiamo (oddio: qualcuno accetta, almeno) che ci siano modi molto diversi di vivere le relazioni di coppia, secondo me lo stesso vale per le amicizie

quindi anche se non mi ritrovo in molte delle cose dette in questo topic riconosco che sono tutte in un certo modo valide

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On 12/30/2020 at 10:16 PM, Prince1999 said:

Ora mi chiedo...come posso fare sì che queste due amicizie continuino ad essere coltivate? Sicuramente il covid influisce,senza li avrei visti un po' di più anche in questi mesi senza lezioni universitarie..ma in generale,come mi consigliate di muovermi? Non mi venite a dire che sono amici esclusivamente universitari e quindi del momento,perché io ho altri valori e in queste cazzate non ci credo. Do l'anima per i miei amici. Ditemi se avete avuto qualche esperienza simile,magari potrebbe servirmi.

Mi pare che il tema del topic, i temi che tu hai sollevato, non siano generali e astratti, il valore, la durata, la longevità di una amicizia, ma il problema molto reale di come mantenere in vita delle amicizie che risentono, fatalmente, del variare delle circostanze , in particolare dei nostri e altrui cambiamenti di vita. Per me la base e il fondamento dell‘amicizia è la parola. Alla domanda: che cosa fanno gli amici, tra loro? Io risponderei: parlano. Si può essere più precisi: hanno la voglia, il vivo desiderio, di parlarsi. Se c’è questo, c’è amicizia. Ora, in tempi di covid, ci si vede molto di meno, e in alcuni casi non ci si può proprio vedere. È un problema oggettivo. Tutto ciò che riguarda whatsapp non lo metto nel comparto «amicizia», ma in quello «contatto/i». Anche il contatto è importante – mantenere in vita un contatto, soprattutto – ma non si ottiene questo scopo con la frequenza di messaggi più o meno estemporanei – o meglio, anche con questo, se c’è una condizione primaria (in questo caso è un buon contorno, o adiuvante). Io risponderei quindi alla tua domanda: non puntare alla frequenza di scambi di messaggi estemporanei, dai il giusto valore alle videochiamate o a Skype, ma cerca di mantenere un dialogo, una parola aperta, personale e intima. Al limite una scrittura. Le mie vere grandi amicizie a distanza si sono basate su epistolari (= mail). Non è detto che la scarsa frequenza di simili scambi vada contro le esigenze di una vera amicizia. Certo però ci devono essere.

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9 hours ago, Rocco88 said:

Il mio migliore amico è tale dalla quarta superiore. Da allora abbiamo preso strade diverse, ci siamo occupati di cose diverse,  trasferiti l'uno distante dall'altro e in quest'anno di pandemia siamo riusciti a vederci praticamente una sola volta (tipo la scorsa settimana).. siamo ancora un punto di riferimento l'uno per l'altro perchè quello che abbiamo costruito insieme non ha nulla a che fare con alcun tipo di convenienza (il contrario direi, è un rapporto impegnativo da portare avanti) ma è reale, come un luogo che tu sai essere sempre presente al di là di ogni circostanza.

Chiaramente la maggior parte dei rapporti che si stringono non valgono una cippa e quindi sono destinati a sbriciolarsi per nulla, ma questo dimostra quanto sia rara la vera amicizia, non che non esista

tieniti stretto i tuoi valori Prince, non hanno niente di ingenuo, solamente sii consapevole che solo ciò che merita davvero di sopravvivere supera la prova del tempo, e si trova con molta difficoltà (però se ti chiudi alla possibilità che esista diventa ancora più difficile)

 

tra l'altro mi domando perchè quando si parla di rapporti d'amore tutto questo cinismo non esiste. Io stimo molto di più l'amicizia che l'amore, ad esempio

Ti adoro Rocco. Discorso impeccabile,sei un signore vero.

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