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La moda e' passata di moda


Micioch

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È una domanda in realtà. Mi sembra che ci sia meno ossessione sulla moda rispetto 10 anni fa. A me in realtà non è mai interessata e mi sono sottratto sin da adolescente al gioco dell'abito firmato. Noto però che l'interesse e l'importanza data alla moda sia in qualche modo scemato. Fino a 10 anni era onnipresente nei media e nella società. Anche l'ondata del gay modaiolo mi sembra passata. O forse sto diventando vecchio e sono fuori dal giro giusto.

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La ricerca dell'abito firmato sussiste e resiste (magari limitato al periodo🤔) però noto che quelle poche volte che guardo la tv a cena (quasi sempre cortesie per gli ospiti) trasmettono in prevalenza spot relativi ai profumi (sarà il natale?)🤔 Non credo di aver visto spot relativi ai vestiti firmati (tipo scarpe nike, che un tempo abbondavano). 

Allo stato attuale considero i miei vestiti come i canederli :aha: piatto povero che resiste e da il massimo che si può 🤣

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Un uomo elegante od almeno vestito bene non segue le mode;   al più adatta al suo gusto il modus induendi del secolo in cui viva:

del secolo, s'intenda bene, non del giorno....

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Questo è forse l'anno meno adatto per esprimere una opinione

Potrebbe essere la fine delle catene del cd fast shopping che hanno caratterizzato il primo ventennio del secolo

Però, da un lato mi dispiacerebbe per i tanti gay che perderebbero il posto di lavoro ( Zara H&M etc ) e dall'altro il fenomeno potrebbe spostarsi dalle catene al commercio online, ma riprodursi o trasformarsi in qualcosa di analogo.

Dall'altro il fenomeno europeo della corsa all'accaparramento delle scarpe del lidl, qualcosa ce lo dice

Anche in un anno del tutto eccezionale come questo in cui qualunque forma di consumismo ostentativo, è abbastanza implausibile, esiste una "domanda" per una offerta implausibile

 

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Secondo me ti sembra così anche perché stai crescendo/invecchiando, mi ricordo che quando facevo le medie i miei compagni di classe erano ossessionati da cinture di dolce e gabbana, magliette di playboy e roba simile, al liceo a qualcuno importava ancora, ma poi piano piano non gliene frega più nulla a nessuno e si punta alla qualità piuttosto che al marchio, quindi più probabilmente a  qualcosa di anonimo preso su internet, però di qualità

Però mi sembra anche vero che ultimamente i brand di alta moda siano tutti in crisi o forse mi sbaglio, però vedo che cercano di rendersi green e di puntare anche loro a tessuti/materiali più sostenibili rispetto che alla borsa prodotta in bangladesh il cui 99,9% del prezzo è tutto 'intangibile' che finisce nel conto corrente della Versace

Comunque il gay modaiolo credo che resista ancora un po', so che l'estate del 2020 (o forse era quella dell'anno prima?) è stata quella dello slip da bagno di Versace, colore nero e oro, che ha spopolato tra i gay, ora sembra che il prezzo sia sui 100 euro ma prima costava molto di più

Avevo letto un articolo sulla democratizzazione del lusso interessante

Poi credo che ormai la gente voglia sentirsi unica e speciale e ormai tra portali di usato, robe indie o vintage che forniscono vestiario che rispecchi esattamente quello che vuoi essere eccetera eccetera, senza doverti conformare alle proposte di gucci ecc, o dall'altro estremo robe come Primark che ti danno il minimo a prezzi stracciati, capisco perché la gente spenda meno per roba alla moda

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56 minutes ago, Hinzelmann said:

Anche in un anno del tutto eccezionale come questo in cui qualunque forma di consumismo ostentativo, è abbastanza implausibile, esiste una "domanda" per una offerta implausibile

Ho letto qualche settimana fa un articolo interessante a proposito di "abiti digitali"...in pratica stai in tuta connesso su Zoom ma i tuoi interlocutori ti vedono indossare un capo all'ultimo grido; fino a qualche tempo fa il fenomeno riguardava foto da postare sui social, ma ora pare ci siano compagnie di graphic design che stanno perfezionando il fenomeno anche per le dirette video. Questo per me è tutto molto strano.

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28 minutes ago, metalheart said:

gay modaiolo credo che resista ancora un po', so che l'estate del 2020

Un postumo di the assassination of Gianni Versace evidentemente 

Ma abbastanza debole da noi, ne avrò visto uno solo indossarlo

A livello moda tra adolescenti e ventenni vanno i calzettoni lunghi bianchi adidas, credo che con la trap ci sia anche molta pressione sui ragazzini per avere capi firmati, ma non so se li comprano realmente 

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Sarà interessante vedere cosa succede a Primark che si inserisce nella fascia bassa del fast shopping ( prezzi imbattibili vs vestiti che si auto distruggono entro 10 lavaggi )

ma rifiuta per ovvie ragioni di margini di profitto bassissimi, sia l'ecommerce che il consumismo consapevole

Negli ultimi anni hanno accumulato enormi profitti, grazie alla crisi economica strisciante e alla fidelizzazione della clientela ( che si prende la soddisfazione di poter comprare "quanto" i ricchi pur non potendoselo permettere ) ma quest'anno avranno una grossa battuta d'arresto

Molti credono che anche in questo caso la clientela povera, potrebbe essere motivata a spendere un po' di più per qualcosa che possa durare oltre una stagione

Insomma il solito discorso sulla crisi del fast shopping ma declinato sulla povertà

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39 minutes ago, Hinzelmann said:

Sarà interessante vedere cosa succede a Primark che si inserisce nella fascia bassa del fast shopping ( prezzi imbattibili vs vestiti che si auto distruggono entro 10 lavaggi )

ma rifiuta per ovvie ragioni di margini di profitto bassissimi, sia l'ecommerce che il consumismo consapevole

Negli ultimi anni hanno accumulato enormi profitti, grazie alla crisi economica strisciante e alla fidelizzazione della clientela ( che si prende la soddisfazione di poter comprare "quanto" i ricchi pur non potendoselo permettere ) ma quest'anno avranno una grossa battuta d'arresto

Molti credono che anche in questo caso la clientela povera, potrebbe essere motivata a spendere un po' di più per qualcosa che possa durare oltre una stagione

Insomma il solito discorso sulla crisi del fast shopping ma declinato sulla povertà

Non lo so oggi sono passato davanti a primark e ho visto una fila consistente per entrare, immagino perché ieri fosse chiuso

secondo me va fortissimo soprattutto tra immigrati e/o gente con bambini piccoli

gente magari neanche così avvezza all’uso di e-commerce 

46 minutes ago, Demò said:

Ma abbastanza debole da noi, ne avrò visto uno solo indossarlo

Lo trovo veramente scandaloso però 

Gia i gay non fanno figli, se poi smettono anche di essere consumatori di cazzate, la principale funzione di un uomo gay che si rispetti, vuol dire che siamo alla frutta 

Edited by metalheart
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Primark ha sempre la coda perchè è davvero moda usa e getta, quindi torni spesso ad acquistare li.
Io mi trovo bene soprattutto per i capi estivi e per chi ama l'abbigliamento semplice.

Se vai sul piu complesso ed articolato ti trovi patacconi o roba di qualità indecente.
Per il resto è un buon compresso per gli abiti da tutti i giorni, per fare sport o per stare in casa.

Sul discorso della moda sinceramente non mi risulta, sarà perchè vivo a Milano e la moda non la seguo tantomeno mi interessa diciamo che copio quello che si mettono gli altri se mi piace.

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3 hours ago, metalheart said:

Comunque il gay modaiolo credo che resista ancora un po', so che l'estate del 2020 (o forse era quella dell'anno prima?) è stata quella dello slip da bagno di Versace, colore nero e oro

Avevo intuito fossero di tendenza: li  avrò beccati, questi mesi, in almeno tre porno pseudo-amatoriali. 

 

2 hours ago, metalheart said:

Lo trovo veramente scandaloso però 

Gia i gay non fanno figli, se poi smettono anche di essere consumatori di cazzate, la principale funzione di un uomo gay che si rispetti, vuol dire che siamo alla frutta 

Transiteremo verso una funzione meramente culturale. Terremo in vita artificialmente l'opera, il balletto e il musical.

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43 minutes ago, Bloodstar said:

Terremo in vita artificialmente l'opera, il balletto e il musical.

Per andare a vedere quelli continueremo a vestirci carini 🤗🤗🤗 ho scoperto oggi dell'esistenza di primark e dopo un giro sul loro sito web, dove decantano molto il loro impegno green ma non scrivono di quali materiali sono fatti i loro indumenti, sono rimasto sconfortato.

3 hours ago, Hinzelmann said:

( che si prende la soddisfazione di poter comprare "quanto" i ricchi pur non potendoselo permettere )

Questo perché non sanno come comprano i ricchi 😏 comunque, ormai anche i marchi più costosi propongono un'infinità di pataccate, è proprio lo stile ad essere passato di moda.

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davydenkovic90

A prescindere da cosa accade nel mercato, e quindi se la gente sia o meno modaiola, e di cosa significhi essere modaiolo oggi o in passato, anche io noto molto meno interesse verso la moda come argomento, frivolo e leggero, di cui si parla spesso e a cui si presta attenzione. Il perché non saprei dirlo, comunque, durante uno zapping su real time in uno di questi lockdown, davano le vecchie puntate di "Ma come ti vesti?" e facevano vedere una donna molto mascolina che veniva trasformata da Enzo e Carla. Alla fine Carla le diceva "Ecco, ora sì che sei una vera donna". Una roba del genere, detta oggi, scatenerebbe polemiche infinite.

Un'altra frase che avrebbe scatenato oggi molte polemiche fu quella di Karl Lagerferld, recentemente scomparso e considerato uno dei più grandi stilisti al mondo, che disse che le passerelle e le riviste di moda rappresentano un sogno elitario, e che se qualcuno intende veicolare valori come l'amore universale, la solidarietà, l'uguaglianza, si occupi piuttosto di aiuti umanitari, volontariato, politica, ecc. E io sono anche d'accordo con lui perché non vedo come una passerella possa avere tutte queste responsabilità, nel bene o nel male. La moda è una finzione scenica, finalizzata al business, la realtà è un' altra cosa.

Si è parlato molto della famosa  modella di Gucci con il monosopracciglio, sempre per il solito discorso del body shaming, ecc. Sempre di Gucci ha parlato la Littizzetto, ironizzando sul fatto che abbia proposto, credo un paio di anni fa, scarpe usate vendute a 700 euro in boutique, e altri bizzarri indumenti. Un qualche interesse c'è, in definitiva, anche se non è più quello anni Novanta delle modelle famose o del colore che va di moda quest'anno.

Ma a Gucci mi ricollego per dire che, negli ultimi anni, dopo gli hipster, le barbe, gli occhiali, lo street style, Anna dello Russo, il trash, ecc. a me pareva che l'essere di moda fosse diventato un po' l'andare in giro addobbati come alberi di natale, una compravendita compulsiva di marchi low cost come di oggetti di lusso ma sempre molto frivoli e pure brutti (felpe da 1000 euro di Gucci, sneakers da centinaia di euro, fino a degenerare poi nelle scarpe della Lidl, recentemente) che era una risposta alla crisi, che ha  anche dettato moda. Della qualità non è mai fregato niente a nessuno, è solo una scusa per il valore aggiunto. Invece che comprare un cappotto da 1200 euro da tenere per anni, oggi tutti preferiscono comprare 96 fra magliettine, felpine, pantaloncini, da 12.50 ciascuno, in un qualsiasi mega negozio di vestiti in cui, solo per dare una rapida occhiata a ciò che c'è dentro, ti ci vogliono 8 ore. E va bene così perché la gente ci torna in pellegrinaggio per mesi e mesi e deve sempre avere qualcosa di nuovo da comprare. (vedi i vari H&M, Ovs, ecc.)

Comunque sì, secondo me la moda - intesa come il mondo della moda, di cui si parla e che intrattiene la gente - è un po' passata di moda. Nonostante questo il Diavolo veste Prada rimane comunque una bibbia gay sempre attuale, è bene sottolinearlo in questa sede.

Edited by davydenkovic90
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davydenkovic90

*EDIT* Riflettendoci ulteriormente, forse il problema è che la moda non è più un argomento leggero e simpatico come una volta, ma spinoso e può avere dei risvolti pesanti, perché ha a che vedere col corpo, soprattutto quello femminile, con l'apparenza, con il modo in cui uno viene percepito,  giudicato dal pdv. estetico ecc. E' facile che un discorso che poteva suonare innocuo  10 anni fa (tipo Carla Gozzi che consiglia alla tizia di indossare tacchi e abiti femminili e poi le dice "ecco, adesso sei una vera donna") oggi possa essere mal recepito e esser preso - forse anche giustamente, in qualche caso - per sessista o retrogrado. E quindi si preferisce non rischiare.

Per esempio mi sovviene un'intervista allo stilista Valentino, credo in occasione del suo ritiro, che disse che il segreto del suo successo era stato l'aver capito che le donne vogliono una sola cosa, "essere belle". Frase che oggi suonerebbe sessista e andrebbe un po' spiegata: chiaramente intende dire che è quello che le donne chiedono da un marchio come il suo, per vestirsi in date occasioni. 

Decisamente molto più innocua la cucina, anche se, in questi lockdown, ho scoperto che in certi orari in tv non danno altro, e sono già un bel po' di anni che va avanti questa storia.

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4 hours ago, davydenkovic90 said:

*EDIT* Riflettendoci ulteriormente, forse il problema è che la moda non è più un argomento leggero e simpatico come una volta, ma spinoso e può avere dei risvolti pesanti

Forse hai ragione...è un peccato però, non si può più giocare perché i brutti hanno la coda di paglia e lo fanno pesare 😤 

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13 hours ago, Iron84 said:

Primark ha sempre la coda perchè è davvero moda usa e getta, quindi torni spesso ad acquistare li.
Io mi trovo bene soprattutto per i capi estivi e per chi ama l'abbigliamento semplice.

Come si diceva offre la "gioia" del fast shopping a fasce della popolazione che nei negozi multimarca non potevano permetterselo

La differenza è che queste catene "monomarca" se di bassa collocazione, non contrastano solo i negozi multimarca o gli outlet, come fanno Zara etc ma anche gli ambulanti

Però più che la differenza ciò che colpisce è l'omologazione dei canali di vendita, la catena monomarca in questo decennio si è affermata in ogni fascia di mercato e di prezzo

Ovviamente l'acquisto istintivo del capo estivo a basso prezzo si presta ( nel caso di famiglie con figli si presta l'abbigliamento infantile ) più di altri capi d'abbigliamento

Però da un lato si potrebbe pensare che l'aggravarsi della crisi economica allarghi la fascia della clientela, dall'altro si può ipotizzare che cambino le attitudini all'acquisto

Fermo restando inalterata la tendenza generale del consumo di moda ad orientarsi sul casual ed il lifestyle

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davydenkovic90
1 hour ago, schopy said:

Forse hai ragione...è un peccato però, non si può più giocare perché i brutti hanno la coda di paglia e lo fanno pesare 😤 

Uhm... che c'entrano i brutti?

Si potrebbe anche osservare che,  una volta, vestirsi bene era importante perché contava molto l'impressione che facevi dal vivo a qualcuno, mentre oggi va molto più di moda fotografarsi in mutande per mettere le foto sui social. Gioco forza il cappotto da 1200 euro non è un buon investimento.

E poi basta che una tizia qualunque dica che bisogna camminare sui tacchi e viene linciata e radiata dai mezzi di comunicazione di massa.

Mi sembra chiaro il perché uno accende la tv o legge un giornale e vede solo gente che spadella e affetta le cipolle e i pomodori.

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14 hours ago, metalheart said:

Gia i gay non fanno figli, se poi smettono anche di essere consumatori di cazzate, la principale funzione di un uomo gay che si rispetti,

Essere gay che si rispetti è dunque funzione di grande dignità.... 😉 

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Come si diceva offre la "gioia" del fast shopping a fasce della popolazione che nei negozi multimarca non potevano permetterselo
La differenza è che queste catene "monomarca" se di bassa collocazione, non contrastano solo i negozi multimarca o gli outlet, come fanno Zara etc ma anche gli ambulanti
Però più che la differenza ciò che colpisce è l'omologazione dei canali di vendita, la catena monomarca in questo decennio si è affermata in ogni fascia di mercato e di prezzo
Ovviamente l'acquisto istintivo del capo estivo a basso prezzo si presta ( nel caso di famiglie con figli si presta l'abbigliamento infantile ) più di altri capi d'abbigliamento
Però da un lato si potrebbe pensare che l'aggravarsi della crisi economica allarghi la fascia della clientela, dall'altro si può ipotizzare che cambino le attitudini all'acquisto
Fermo restando inalterata la tendenza generale del consumo di moda ad orientarsi sul casual ed il lifestyle


Diciamo anche che la qualità di marchi come Zara o HeM non é poi così diversa da quella di Primark, Alcott o Piazza Italia. Spesso i fornitori sono anche gli stessi, cambiano gli stili e basta.
In fin dei conti altro non sono che dei mercatini imborghesiti che funzionano anche con gli uomini che in genere non sono un target da mercatino.
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41 minutes ago, davydenkovic90 said:

Uhm... che c'entrano i brutti?

Semplificavo e sminuivo....comunque sì, direi che già da alcuni anni anche le case di moda propongono un'estetica "del brutto" un tempo impensabile.

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Certamente una chiave del loro successo è stata quella di convincere gli uomini allargando il mercato del fast shopping e ci sono arrivati conquistando i giovani ed i gay, cioè la fascia della popolazione maschile che detta la tendenza di ciò che è cool, alla popolazione maschile generale

18 minutes ago, Iron84 said:

In fin dei conti altro non sono che dei mercatini imborghesiti

E' vero che alla fine dei giochi è un po' un uovo di colombo e cioè qualcosa che in forme diverse c'è sempre stato, ma prima era marginale e poi è diventato figo

 

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Mercatini imborghesiti=china
andate direttamente dai cinesini 
risparmiare ancora di più 
No no fidati non hanno lo stesso stile e la qualità é davvero da no comment.
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Saramandasama
48 minutes ago, Iron84 said:
1 hour ago, Saramandasama said:
Mercatini imborghesiti=china
andate direttamente dai cinesini 
risparmiare ancora di più 

No no fidati non hanno lo stesso stile e la qualità é davvero da no comment.

Dove la producono allora la fast fashion? Turchia?

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1 hour ago, schopy said:

Semplificavo e sminuivo....comunque sì, direi che già da alcuni anni anche le case di moda propongono un'estetica "del brutto" un tempo impensabile.

Questo però è più un discorso da passerella

Mentre Valentino e Lagerfeld - come diceva Davy - tendevano a proporre una immagine di donna che voleva "sentirsi bella" ed elitaria, e forse più in generale si potrebbe dire che quale che fosse l'immagine di donna proposta, tutti gli stilisti questa loro donna la pensavano "perfetta", oggi piace sporcare questa immagine con qualcosa di brutto o imperfetto

E' un modo per attirare l'attenzione e per avvicinare la passerella al pubblico, però non è una vera estetica del brutto è quasi sempre un dettaglio un accessorio che crea una distonia forte rispetto al look complessivo

L'aspetto divertente è che poi esistono persone che non potendo indossare l'abito ( perchè non hanno il fisico o i soldi ) comprano l'accessorio "brutto" che diventa lui di tendenza e viene sdoganato ( vuoi che sia la ciabatta vuoi che sia il calzino bianco )

Però rispetto ai grandi cambiamenti del mercato qui siamo più nell'ambito del fenomeno di costume, la nota di colore dell'ambientazione di un racconto

 

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Chi ama davvero la moda la apprezza come incrocio di arte ed artigianato, come seria ricerca di estetica.

poi c’è chi la segue e magari anche senza rifletterci troppo copia quello che fanno gli altri, e poi c’è chi è colpito solo dalla forma come valore di status symbol

un fenomeno che mi colpisce ed intristisce è lo svuotamento di marche storiche che non seguono neanche più il ricordo dello stilista originale, ma propongono cose banali a cui viene però apposta una firma nota per precedenti fasti: esempio perfetto, Balenciaga

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questo lo stile dello stilista Cristobal Balenciaga, che aprì il suo primo atelier nel 1917, più di cento anni fa quindi

cosa esce sotto il brand balenciaga oggi?

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2 hours ago, Krad77 said:

cosa esce sotto il brand balenciaga oggi?

Dalle stelle alle.... scarpe (brutte).... 😉 

D'altronde ci fu un tizio che ammonì:

ne sutor supra crepidam!

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