Jump to content

Piango e non rimpiango la tua polvere, il tuo fango


Bloodstar

Recommended Posts

Oggi, rispondendo a una discussione, mi è capitato di mettermi a pensare agli anni delle superiori e al paesello dove sono nato e dove sono vissuto finché sono andato a scuola.

Il mio paese natale è veramente un posto osceno. E' brutto, scialbo, disordinato, inquinato; il suo unico vantaggio è essere ben collegato a Roma. Non ho il minimo affetto per quella cittadina orrenda. Però, per quanto io possa parlarne male, devo anche ammettere che il bilancio degli anni che ci ho passato non è poi così disastroso. Forse la mia infanzia non è  stata esaltante ma, a conti fatti, l'adolescenza è stata tranquilla e al paesello non mi ci sono mai trovato troppo male. 

Diciamo che oggi non rimpiango minimamente quegli anni ma nemmeno mi hanno lasciato un brutto ricordo. A guardare indietro quegli anni sono un periodo grigio e un po' inutile, proprio come il paesello dove sono trascorsi.

Quindi vi chiedo: che rapporto avete voi con il posto dove siete cresciuti? Ci vivete ancora o ve ne siete andati? Avete mantenuto un legame?

P.S. A me al paese legano ormai solo i miei genitori e mia nonna che continuano ad abitarci. Quando me ne sono andato non ho lasciato dietro amicizie o relazioni.

Link to comment
Share on other sites

non ho un “paesello” di riferimento perché sono nato e cresciuto prima in un altro paese (stato) e poi in Italia in una città abbastanza grande, e che mi piace davvero tanto. Di fatto pre-Covid ero l’unico della famiglia intera ad esserci rimasto, ora le cose sono un attimo cambiate. Insomma una situazione particolare, diversa da quella solita del paesino che si lascia per andare in città. Comunque siccome vivo nella stessa casa da quando avevo 9 anni, dopo averne cambiate almeno 5, e ora ne ho 26, posso dire che questo posto è il mio “paesello”, nessun rapporto conflittuale, e se riguardo indietro e penso ai periodi grigi, questi non hanno nulla a che fare con il posto dove mi trovavo, dipendevano da me. Ovviamente, per quanto sia un bel posto, conto di andarmene presto

Edited by metalheart
Link to comment
Share on other sites

1 hour ago, Bloodstar said:

E' brutto, scialbo, disordinato, inquinato;

*

Grosso modo, ma più scialbo che brutto, e più disordinato che inquinato (la Xylella ha trasfigurato in peggio tutto il paesaggio, per altro).

Edited by Layer
Link to comment
Share on other sites

Ci vivo tutt'ora nel mio paesello di origine, non è un posto brutto perché tutto sommato è un borgo carino, sopraelevato rispetto al livello del mare, buon clima, molto verde, fauna selvatica. Tuttavia il mio bilancio sull'adolescenza è osceno

Link to comment
Share on other sites

città in cui vivo tutt ora ma mentalità da paese come solo il sud puo essere xD mi sono trovato abbastanza bene anche se col fatto che ho perso le amicizie storiche e non riesco a crearne di cosi entusiasmanti mi comincia a stare stretta e penso che finito il percorso universitario andrò al nord sia per lavoro sia per cambiare aria

Link to comment
Share on other sites

15 minutes ago, Renton said:

Ci vivo tutt'ora nel mio paesello di origine, non è un posto brutto perché tutto sommato è un borgo carino, sopraelevato rispetto al livello del mare, buon clima, molto verde, fauna selvatica. 

Il mio paesello è una cittadina di pianura ingolata fra montagne e colline. L'aria fa schifo, l'estate c'è il clima di Saigon e il verde non c'è proprio mai stato. 

6 minutes ago, Dubbioso94 said:

mi comincia a stare stretta

Questo per me è un aspetto strano. Perché anche a me il paesello sta molto stretto però poi non è che in città io faccia una gran vita. Alla fine non questa gran vita sociale, non esco la sera, nemmeno vado così spesso al centro.

Edited by Bloodstar
Link to comment
Share on other sites

Tranne per una parentesi a Bassano del Grappa

vivo da sempre nel quartiere dove sono nato, neanche lontano da casa dei miei.

Ci sono naturalmente molto affezionato, proprio perché è deliziosamente degradato.

 

Link to comment
Share on other sites

Io delle grandi città invidio semplicemente il fatto che quando sei in giro difficilmente incontri qualcuno che ti conosce. È più semplice mimetizzarsi. È l'unica ragione per cui mi sposterei.

Edited by Renton
Link to comment
Share on other sites

19 minutes ago, Bloodstar said:

Questo per me è un aspetto strano. Perché anche a me il paesello sta molto stretto però poi non è che in città io faccia una gran vita. Alla fine non questa gran vita sociale, non esco la sera, nemmeno vado così spesso al centro.

anche io se mi spostassi non starei a far bisboccia nei locali xD sono piu tipo da riuniamoci per film o giocare a risiko/monopoly,magari in una grande città ne becco di piu bravi ai giochi da tavolo visto che quelli che affronto di solito son parecchio negati e ho una % di vittoria alta xD

Link to comment
Share on other sites

davydenkovic90
6 minutes ago, Renton said:

Io delle grandi città invidio semplicemente il fatto che quando sei in giro difficilmente incontri qualcuno che ti conosce. È più semplice mimetizzarsi. È l'unica ragione per cui mi sposterei.

Io saranno anni che non incontro qualcuno che mi conosce.  Poi, con la mascherina, ancora meglio.

Paris Hilton: le chiedono di Lindsay Lohan e lei risponde in pieno stile  Barbara d'Urso (VIDEO) | Archivio Biccy.it

Link to comment
Share on other sites

23 minutes ago, Almadel said:

 deliziosamente degradato.

In senso decadente, tipo bellezza disperata della periferia, oppure à la Pennac, in senso talmente fiducioso da essere stucchevole? 

 

22 minutes ago, Renton said:

È l'unica ragione per cui mi sposterei.

A me della grande città piace il non dover dipendere dall'automobile  (anche se questo dipende dalla zona, dove sto io l'Atac arriva ancora), avere un po'di scelta quando si vuole andare a fare una passeggiata e poter andare qualche volta a teatro, 

Link to comment
Share on other sites

Saramandasama

Al paesello dove la qualità di vita spesso è migliore, si può vivere anche bene. Possedendo una macchina. Altrimenti meglio il centro di una grande città. Magari di mare. Come Telaviv.

Link to comment
Share on other sites

34 minutes ago, Renton said:

Io delle grandi città invidio semplicemente il fatto che quando sei in giro difficilmente incontri qualcuno che ti conosce. È più semplice mimetizzarsi. È l'unica ragione per cui mi sposterei.

Eh oddio è vero ma non così tanto. Puoi finire in un quartiere di una grande città che di fatto è come un paese a sé stante, dove nonostante una certa mobilità di persone e una minore confidenza con i vicini, sei continuamente a contatto con persone che prima o poi finiscono per conoscerti, soprattutto se sono anziane 

Cioè in realtà potresti essere meno riconoscibile vivendo come il nonno di Heidi come un eremita in una deliziosa casetta fuori da un paese anziché in un condominio in una grande città, tra assemblee condominiali, eccetera, e credo che vivere in città ti porti per forza di cose a conoscere più gente, che poi puntualmente becchi ovunque  

Secondo me per ottenere quella sensazione di essere davvero uno nella massa, irriconoscibile, dovresti cambiare grande città ogni tot anni 

Link to comment
Share on other sites

7 minutes ago, Bloodstar said:

tipo bellezza disperata della periferia

A parte che io provo per l'Arcella quello che Zerocalcare prova per Rebibbia,

il mio non è proprio un quartiere periferico: è una città-satellite sviluppata a nord della stazione

e abitata prevalentemente da studenti universitari e immigrati.

Quando era bambino era la principale piazza dello smercio dell'eroina nel Nord-Est

e negli anni Novanta il quartiere dove c'erano i centri sociali e i locali gay.

Si alternano condomini orrendi anni Settanta a minuscole casette anni Cinquanta

costruite dai nostri nonni letteralmente sulle macerie dei bombardamenti.

E siamo qui ad aspettare una gentrificazione che non arriva mai,

stretti tra una provincia rabbiosamente leghista che ci teme per il nostro melting pot

e una città-centro, ricca e snob in modo imbarazzante.

Link to comment
Share on other sites

5 minutes ago, Renton said:

Ma mi starebbe bene anche andare in un quartiere così dove poi a lungo andare finiscono per conoscermi

Perché comunque sarebbe una conoscenza che parte da zero 

Ah ok scusami, tu intendi partire da zero, io pensavo a essere invisibile in un posto dove abiti da tempo, secondo me è difficile anche in una grande città, anche se leggi ogni tanto di gente in città che muore e nessuno se ne accorge e li ritrovano dopo settimane, essere anonimi come si crede che si sia nelle grandi città secondo me non è così facile 

Link to comment
Share on other sites

Sì, con "incontrare persone che mi conoscono" intendo "da anni, da bambino, da adolescente...." o "da prima". Se invece metti caso tra tot anni mi trasferisco in una città diversa e faccio amicizia con una persona nuova è una cosa diversa è un'amicizia che magari mi può anche far piacere coltivare, non è che il punto è rimanere solo per sempre ecco lol

Link to comment
Share on other sites

13 minutes ago, Almadel said:

A parte che io provo per l'Arcella quello che Zerocalcare prova per Rebibbia,

il mio non è proprio un quartiere periferico: è una città-satellite sviluppata a nord della stazione

e abitata prevalentemente da studenti universitari e immigrati.

Quando era bambino era la principale piazza dello smercio dell'eroina nel Nord-Est

e negli anni Novanta il quartiere dove c'erano i centri sociali e i locali gay.

Si alternano condomini orrendi anni Settanta a minuscole casette anni Cinquanta

costruite dai nostri nonni letteralmente sulle macerie dei bombardamenti.

E siamo qui ad aspettare una gentrificazione che non arriva mai,

stretti tra una provincia rabbiosamente leghista che ci teme per il nostro melting pot

e una città-centro, ricca e snob in modo imbarazzante.

Vanno preservati questi luoghi, una città simile è Brescia, aveva una zona San Faustino ora completamente gentrificata ma 15 anni fa era "deliziosamente degradata" adesso è quasi del tutto uguale al monoclasse sociale alto borghese che è la maggioranza della città, l'unica che accetta e l'unica che pretende di vedere.

 

@Bloodstar pur essendo nato e cresciuto fino ai 30 anni in un quartiere borghese di Napoli, laddove dovessi ritornarci a vivere, probabilmente sceglierei quartieri più popolari ed autentici che zone residenziali. diciamo che quello che mi interessa è l'essere ben collegati.

Per il resto sono geograficamente senza radici, situazione che mi crea molto disagio, tornerei? Si, lo desidero realmente tanto? No.
Sto bene dove sto? No. Sto male dove sto? No..... mah....mah

Edited by Iron84
Link to comment
Share on other sites

10 minutes ago, metalheart said:

No certo lo capisco. So che alcune persone cercano proprio quello invece

Ad ogni modo, quando stavo nella mia città universitaria anziché nel mio paesino, ricordo bene che quando andavo in giro non incontravo mai qualcuno che conoscevo, e intendo dire le persone che conoscevo all'università. Era proprio una cosa rara, dovevi trovarti proprio in un posto di aggregazione oppure fare il tragitto che porta dalla stazione alla facoltà, nel qual caso incontravi i pendolari in una certa fascia oraria. Mentre invece quando stai in un paesino come il mio, OGNI persona che incontri ti conosce

Edited by Renton
Link to comment
Share on other sites

7 minutes ago, Renton said:

Ad ogni modo, quando stavo nella mia città universitaria anziché nel mio paesino, ricordo bene che quando andavo in giro non incontravo mai qualcuno che conoscevo, e intendo dire le persone che conoscevo all'università. Era proprio una cosa rara, dovevi trovarti proprio in un posto di aggregazione oppure fare il tragitto che porta dalla stazione alla facoltà, nel qual caso incontravi i pendolari in una certa fascia oraria. Mentre invece quando stai in un paesino come il mio, OGNI persona che incontri ti conosce

Io quando ero a Treviso avevo la sensazione opposta, non potevi fare un passo che incontravi qualche compagno/a di università, o i coinquilini fuori, o gli amici dei coinquilini, ecc, credo dipenda molto dalla città anche 

Link to comment
Share on other sites

Io ho iniziato ad apprezzare la città dove vivevo dopo i 25 anni direi. Il posto in se non è male, offre/offriva molto da fare. Forse la gente è un po' rozza e la cultura non è poi così apprezzata. Il quartiere dove stavo non è così male ma da piccolo pochi amici mi stavano realmente simpatici.

Mi manca ora visto che famiglia e amici sono lì e non posso prendere un aereo intercontinentale così facilmente. Ancora peggio col covid. 

In definitiva sono contento di aver vissuto lì e di avere avuto molte esperienze, ma probabilmente mi stava stretta ed è per questo che me ne sono andato.

Link to comment
Share on other sites

AndrejMolov89

Spero che Este venga bombardata. Direi che basta come sentimento nostalgico. Prima del.bombardamento un po' di napalm. Giusto per far soffrire la gente. Non sono fan delle morti rapide.

Link to comment
Share on other sites

2 hours ago, Iron84 said:

Vanno preservati questi luoghi, una città simile è Brescia, aveva una zona San Faustino ora completamente gentrificata ma 15 anni fa era "deliziosamente degradata" adesso è quasi del tutto uguale al monoclasse sociale alto borghese che è la maggioranza della città, l'unica che accetta e l'unica che pretende di vedere.

(OT) forse non ho chiaro il concetto di gentrificazione, ma non mi pare che San Faustino sia stata invasa da hipster, gay e artisti e la sua popolazione autoctona (i cosiddetti “giauri”) sia stata messa alla fuga, anche perché a Brescia le case costano nulla (relativamente), a San Faustino men che meno, restando nel centro. Piuttosto c’è stata una white flight allucinante, la gente per bene ai figli che mettono su famiglia mica compra la casa a San Faustino, al limite in via Veneto, ma per lo più a Botticino Gussago Concesio Collebeato e simili, si sono spostati tutti lì, quelli che contano, e se invece sono nel centro storico è perché erano lì già prima.. San Faustino è semplicemente meglio oggi, le persone sono le stesse, le amministrazioni hanno solo investito un po’, c’è un qualche aiuola in più, un paio di localini dove andare la sera ed è ritenuta una zona più sicura rispetto a prima. Non so dove e come sia l’Arcella, ma non hanno nulla di cui preoccuparsi, in caso, al massimo ricolorano la facciata a qualche casina storica e rifanno le strisce pedonali 

Edited by metalheart
Link to comment
Share on other sites

davydenkovic90

Va be', dai, mi aggrego anche io al topic, anche se mi ero ripromesso di non citare più troppi fatti personali sul forum.

Il mio paesello è una città toscana random dove mio nonno (barese/parmigiano) è piovuto per lavoro e dove ha conosciuto la moglie (ligure, studentessa di lingue ai tempi). Io da piccolo sono cresciuto con loro e con una tata napoletana, e quindi non ho avuto buone basi per sentirmi integrato nel luogo in cui vivevo. Non mi sono rimesso in pari neanche in seguito, perché ho avuto pochi amici, e spesso reietti e più stranieri di me. Capisco tutte le parole ma non so parlare in toscano spontaneamente e i toscani mi percepiscono come "alieno".

La casa era di fronte alla ferrovia, con una stazione vicina tanto che sentivo gli annunci dei treni col vento a favore. La via buia e malfamata sottostante era luogo di prostituzione. In anni recenti immigrate africane bellissime che io chiamavo "le destiny's child". Quando ero molto piccolo, invece, c'era solo una prostituta storica in tutta la via, Raffaella,  soprannominata "Battons", una donna di mezza età che io ricordo bruttissima, grassa, con lineamenti molto accentuati e trucco pesante. Mi ricordo però che aveva delle belle gambe sempre in mostra (con le calze, naturalmente) e non era volgare o trash, pur non essendo bella né giovane. Aiutava mia madre a scaricare la spesa  e a volte confondeva mio padre in macchina o qualche altro familiare per un cliente. La sua frase tipica era: "Cercavi me?"

Edited by davydenkovic90
Link to comment
Share on other sites

10 hours ago, Iron84 said:

pur essendo nato e cresciuto fino ai 30 anni in un quartiere borghese di Napoli, laddove dovessi ritornarci a vivere, probabilmente sceglierei quartieri più popolari ed autentici che zone residenziali.

Cosa intendi per quartieri popolari a Napoli? Non penso intendi le periferie da incubo.

 

10 hours ago, Renton said:

invece quando stai in un paesino come il mio, OGNI persona che incontri ti conosce

 Effettivamente parlando di paesello può sembrare che io venga da una cittadina minuscola. In realtà vengo da un paesone di più di 20.000 anime di fondazione recente e riempitosi di gente 40 anni fa circa. Ai tempi di mia nonna il paese  erano quattro strade e lì sì che tutti si conoscevano. Già mio padre conosce solo le "famiglie storiche" (dubbio onore). Io praticamente non conosco nessuno, non mi capita quasi mai di incontrare per strada gente che conosco.

10 hours ago, Iron84 said:

Vanno preservati questi luoghi,

Bho, io non credo molto alla preservazione. Io ho sempre visto la morte dei centri storici come un fatto naturale e non arginabile. Sarà che vivo a Roma, una città con un centro svuotato e senza più un senso. Stiamo a vedere cosa porterà la riduzione del turismo selvaggio.

Edited by Bloodstar
Link to comment
Share on other sites

Bho, io non credo molto alla preservazione. Io ho sempre visto la morte dei centri storici come un fatto naturale e non arginabile. Sarà che vivo a Roma, una città con un centro svuotato e senza più un senso. Stiamo a vedere cosa porterà la riduzione del turismo selvaggio.
Quartieri popolari ma centrali tipo Sanità o Quartieri Spagnoli. Zone sicuramente di degrado ma fortemente caratterizzanti piene di storia, cultura e con ottimi appartamenti molto belli e particolari a basso prezzo.
Preferisco questo a qualche tugurio in centro o sottoscala al Vomero.

Per il discorso centro storico ti dico che dipende. Città come Roma, Venezia e Firenze hanno un numero di turisti impressionante e forse questo fenomeno , hai ragione, é incontrollabile.
Il resto delle città storiche, anche turistiche , avrebbero potuto evitare di trasformare i propri centri storici in centri commerciali vedi Verona.
In città come Napoli o Genova il centro storico é talmente grande e spesso ricettacolo di grande disagio sociale che la gentrificazione é stata una manna, portando una ventata di freschezza e facendo uscire dal degrado molte zone . Si é creato un buon compromesso tra ved and breakfast case negozi e mercati di quartiere. Anche per questo mi ricollego al punto uno del dove vorrei vivere.

Poi ci sono città come Milano che hanno rinunciato da tempo al centro storico, da decenni forse .

Comunque conservazione di un luogo storico passa attraverso il suo uso abitativo, altrimenti diventa un museo
Link to comment
Share on other sites

14 hours ago, Bloodstar said:

che rapporto avete voi con il posto dove siete cresciuti? Ci vivete ancora o ve ne siete andati? Avete mantenuto un legame?

  1. buono, ma complicato per cause di forza maggiore
  2. come sai, venni via dopo la maturità per fare l'uni a  Roma
  3. purtroppo è zona rossa dal 2016, non si sa quando ci si potrà rientrare. E se qualcuno ci tornerà a stare. Ma con molti concittadini ci si sente spesso e parecchio volentieri
Link to comment
Share on other sites

1 hour ago, Iron84 said:

Poi ci sono città come Milano che hanno rinunciato da tempo al centro storico, da decenni forse .

Effettivamente Milano, proprio perché manca di un centro, mi ha sempre trasmesso un senso di spaesamento e forse anche di angoscia. Mi ha colpito molto la vicinanza del Duomo alla Scala e alla Galleria che io, abituato a Roma, immaginavo almeno un minimo distanziati una dall'altro vista la loro iconicità. Continua peraltro  a colpirmi, ogni volta che ci capito, l'estrema bruttezza di alcune zone che pensavo facessero parte della Milano vecchia e invece sono indistinguibili da una periferia degli anni '60. Ma come sono venuti su male certi palazzi intorno a S. Ambrogio?

1 hour ago, Iron84 said:

Preferisco questo a qualche tugurio in centro o sottoscala al Vomero.

In questo io sono molto più borghese. Dovessi restare a Roma la mia massima ambizione è andare a vivere in qualche bel quartierone volgare e medio-borghese. San Giovanni, Prati, roba così. In realtà una parte di me spera di finire in una brutta ma relativamente efficiente periferia di Milano, oppure in una zona semicentrale di Torino.

Link to comment
Share on other sites

16 hours ago, Bloodstar said:

che rapporto avete voi con il posto dove siete cresciuti? Ci vivete ancora o ve ne siete andati? Avete mantenuto un legame?

Ci sono tornato a vivere dopo aver trascorso qualche anno nel centro "ricco e snob" di Padova, come lo qualifica Almadel, durante gli anni universitari. Nel mio paesino vivono praticamente tutti i miei parenti (nella mia via tutto il ramo paterno, ci siamo io e i miei genitori, dirimpetto mio cugino, poi mio zio e altri due zii), ad un km di distanza c'è la casa dei nonni materni e la ditta di mangimi fondata dal nonno dove lavorano una zia, suo marito e mia cugina... praticamente sono accerchiato.

Il paese è piccolo, quattromila anime, da bambino frequentavo l'oratorio, poi il liceo nella cittadina limotrofa, dove uscivo con i compagni di classe. Qui ad Arzergrande conosco superficialmente diverse persone ma non ho relazioni ad eccezione di quelle familiari; talvolta rimpiango gli ultimi anni del liceo, anche se il periodo più divertente l'ho trascorso dopo, a Padova, perché si andava spesso al cinema e qualche volta a teatro, partecipavo alle occupazioni, ho frequentato un po' i centri sociali, ricevevo gli amici dell'uni a casa, organizzavo feste...non mi annoiavo affatto 😅

Qualche anno fa pensavo mi sarebbe piaciuto vivere a Roma, così verde e climaticamente piacevole, ma mi è stato spiegato che è molto dispersiva e che si finisce a fare "vita di quartiere".

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...