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Un lungo percorso


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Ciao a tutti. Ho 19 anni e sono nuovo a questo forum. Scrivo questo post (se così si chiama ahah) per raccontare quello che sto attraversando, ben consapevole che non interessi a nessuno ahah. L'intento è in realtà quello di cercare supporto o quanto meno sapere se ciò che sto vivendo l'ha già passato qualcun'altro (più o meno). Sono cresciuto in una famiglia dove l'omosessualità era un tabù se non mal vista. Mio padre è di visioni fortemente conservatrici, mentre mia madre è un po' succube dei suoi pensieri. Fino a due anni fa anche io ho avuto pensieri e atteggiamenti omofobici di cui non vado per nulla fiero e per i quali provo ancora sensi di colpa. Appunto fino a 2 anni fa. L'ultimo anno di liceo infatti ho attraversato una forte crisi, direi "esistenziale". Ho cominciato a vedermi per quello che ero davvero, gay. Non nascondo che è stata parecchio difficile l'accettazione. Stavo male perché ciò da cui ero sempre scappato (in modo codardo) appariva nella sua inequivocabile limpidezza. Ciò che ero non era il vero me. Mi ero nascosto e avevo nascosto agli altri molte parti di me pur di non far affiorare la possibilità di essere gay. Lo so la mia è una mentalità chiusa, certamente provinciale che tutt'ora cerco di superare a fatica. In ogni caso sono finito sulla poltrona dello psicologo perché era una crisi forte che da solo non riuscivo ad affrontare. Dopo 2 anni di terapia riesco a vedermi per quello che sono con maggiore serenità. Ma il peso degli anni in cui mi sono represso e ho cercato di fuggire dalla mia sessualità si fa risentire periodicamente. Provo ansia e sensi di colpa. D'altra parte però comincio a sentire la voglia di espormi di più, di vivere la mia sessualità liberamente, di fare coming out, perlomeno con qualcuno, per dimostrare a me e agli altri di essere cambiato, di essere più maturo.  Come faccio a capire se sono pronto? Buona serata e un grazie a chi avrà voglia di leggermi.

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https://www.gay-forum.it/topic/51563-un-lungo-percorso/
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Ciao  :aha:

Non devi assolutamente colpevolizzarti per una palese omofobia interiorizzata (chi più chi meno tutti ci passano) anzi è lodevole il tuo percorso di accettazione. 

2 hours ago, Lino0110 said:

Come faccio a capire se sono pronto?

Quando hai la massima consapevolezza di ciò che sei. Consapevolezza di non essere diverso, di non essere un malato da curare, consapevolezza anche nel cantare a squarciagola "l'amore merita" :aha: opppppurrrre una delle tante song di lana del rey :sisi:

Ovviamente dato il periodo tragico direi di ponderare un altro po con chi dichiararti... Personalmente sconsiglierei in famiglia ma opterei per un amico o amica di cui ti fidi e vuoi metterti a nudo. 

Se malauguratamente con l'amico X non va bene non devi assolutamente scoraggiarti e cadere nello sconforto ma meditare su ciò che hai provato dichiarandoti (il tuo stato emotivo) così capirai che hai ottenuto un piccolo traguardo. Non sarà facile, ma col tempo diventerà tutto naturale. 

In bocca al lupo :aha:

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4 hours ago, Lino0110 said:

L'intento è in realtà quello di [...] sapere se ciò che sto vivendo l'ha già passato qualcun'altro (più o meno).

Questo è quello che mi chiedevo anche io fino a qualche anno fa, ma poi due cose mi hanno fatto smettere di avere dubbi a riguardo:

1)nel giro di alcuni anni ho capito che si, siamo unici come persone, ma che la maggior parte delle situazioni in cui ci troviamo sono già state vissute/affrontate da qualcun altro, qualcun altro le sta affrontando, e qualcun altro le affronterà;

2)una volta realizzato ciò che ho scritto al punto 1 mi sono accorto che chiedermi se sono l'unico a stare affrontando una determinata esperienza non faceva altro che farmi sentire più solo (quindi "più unico", ma in senso negativo) e di conseguenza più triste.

 

Scusa questo "incipit", che con il tuo problema non ha a che fare, ma magari fartici pensare può già essere d'aiuto. Intanto, il tuo scappare da te stesso non è stato da codardo. Io ho capito di essere gay a 16 anni, nonostante a 13 anni già provassi attrazione nei confronti di altri maschi, e quando l'ho capito ho iniziato anche io a scappare da me stesso, ma quando cresci in un ambiente in cui gli omosessuali sono presi di mira penso sia normale che questo succeda. Il problema non è la mancanza di coraggio in questo caso, ma il modo di pensare che ti hanno inculcato in tutti gli anni dall'infanzia in poi (non te ne fare una colpa!).

4 hours ago, Lino0110 said:

D'altra parte però comincio a sentire la voglia di espormi di più, di vivere la mia sessualità liberamente, di fare coming out, perlomeno con qualcuno, per dimostrare a me e agli altri di essere cambiato, di essere più maturo.  Come faccio a capire se sono pronto? Buona serata e un grazie a chi avrà voglia di leggermi.

Il fatto che tu voglia fare coming out indica che tu voglia mettere le fondamenta per iniziare a costruire questo lato della tua vita in tutta la sua chiarezza: la sessualità! Questo ti fa capire che stai iniziando a maturare questo tuo bisogno. Non sarai ancora pronto, ma tu continua ad anelare all'esserlo e vedrai che te ne accorgerai da te che non potrai più mantenerlo solo un fatto tuo personale. Dal punto di vista pratico, parlane con chi ti è più vicino prima di tutto. Io mi ricordo che la prima persona a cui la dissi fu mia sorella, e poi la mia migliore amica al liceo.

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https://www.gay-forum.it/topic/51563-un-lungo-percorso/#findComment-1098526
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beh,  il fatto che tu (con l'aiuto dello psicologo) abbia fatto un bel lavoro su te stesso per accettarti è già un gran bel passo avanti.

su tutto il resto, in altri momenti ti avrei detto di farti coraggio, buttarti e vivere la tua vita al meglio che puoi,

ma in questo tempo sospeso mi pare un azzardo evitabile: potresti trovarti o sbattuto fuori casa o con una guerra termonucleare domestica, che son due situazioni sinceramente sconsigliabili.

metti in pausa un po' tutto, fai passà sta nuttata e ricordati SEMPRE che in te non c'è NIENTE di sbagliato: se ti piacciono i ragazzi, hai semplicemente ottimi gusti!

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11 hours ago, Tyrael said:

Ciao  :aha:

Non devi assolutamente colpevolizzarti per una palese omofobia interiorizzata (chi più chi meno tutti ci passano) anzi è lodevole il tuo percorso di accettazione. 

Quando hai la massima consapevolezza di ciò che sei. Consapevolezza di non essere diverso, di non essere un malato da curare, consapevolezza anche nel cantare a squarciagola "l'amore merita" :aha: opppppurrrre una delle tante song di lana del rey :sisi:

Ovviamente dato il periodo tragico direi di ponderare un altro po con chi dichiararti... Personalmente sconsiglierei in famiglia ma opterei per un amico o amica di cui ti fidi e vuoi metterti a nudo. 

Se malauguratamente con l'amico X non va bene non devi assolutamente scoraggiarti e cadere nello sconforto ma meditare su ciò che hai provato dichiarandoti (il tuo stato emotivo) così capirai che hai ottenuto un piccolo traguardo. Non sarà facile, ma col tempo diventerà tutto naturale. 

In bocca al lupo :aha:

Ehi grazie davvero per i consigli ❤ i sensi di colpa che provo in effetti sono tanti e troppi probabilmente. In sti giorni poi si mischiano con un goccino di depressione (e altri problemi familiari) e diventano un cocktail che non fa dormire la notte. In ogni caso comincio a maturare la consapevolezza di cui parli. Si sta formando in me, piano piano. Con la famiglia sento che sarà un'impresa fare coming out.

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9 hours ago, esti said:

Questo è quello che mi chiedevo anche io fino a qualche anno fa, ma poi due cose mi hanno fatto smettere di avere dubbi a riguardo:

1)nel giro di alcuni anni ho capito che si, siamo unici come persone, ma che la maggior parte delle situazioni in cui ci troviamo sono già state vissute/affrontate da qualcun altro, qualcun altro le sta affrontando, e qualcun altro le affronterà;

2)una volta realizzato ciò che ho scritto al punto 1 mi sono accorto che chiedermi se sono l'unico a stare affrontando una determinata esperienza non faceva altro che farmi sentire più solo (quindi "più unico", ma in senso negativo) e di conseguenza più triste.

 

Scusa questo "incipit", che con il tuo problema non ha a che fare, ma magari fartici pensare può già essere d'aiuto. Intanto, il tuo scappare da te stesso non è stato da codardo. Io ho capito di essere gay a 16 anni, nonostante a 13 anni già provassi attrazione nei confronti di altri maschi, e quando l'ho capito ho iniziato anche io a scappare da me stesso, ma quando cresci in un ambiente in cui gli omosessuali sono presi di mira penso sia normale che questo succeda. Il problema non è la mancanza di coraggio in questo caso, ma il modo di pensare che ti hanno inculcato in tutti gli anni dall'infanzia in poi (non te ne fare una colpa!).

Il fatto che tu voglia fare coming out indica che tu voglia mettere le fondamenta per iniziare a costruire questo lato della tua vita in tutta la sua chiarezza: la sessualità! Questo ti fa capire che stai iniziando a maturare questo tuo bisogno. Non sarai ancora pronto, ma tu continua ad anelare all'esserlo e vedrai che te ne accorgerai da te che non potrai più mantenerlo solo un fatto tuo personale. Dal punto di vista pratico, parlane con chi ti è più vicino prima di tutto. Io mi ricordo che la prima persona a cui la dissi fu mia sorella, e poi la mia migliore amica al liceo.

Ciao! Grazie per la tua risposta 😀. Sento molto il bisogno di trovare qualcuno con cui confrontarmi su ciò che provo. Penso che il motivo possa banalmente essere che nel paesino in cui ho vissuto per 20 anni non sembra esserci nessun ragazzo gay e quindi si ha sempre un po' la sensazione di essere soli. In famiglia sarà difficile penso... sono figlio unico (più croce che delizia 😔) e il primo step penso sarà dirlo direttamente ai genitori. 

10 hours ago, marco7 said:

ciao bello :salut:
 

Per capire se sei pronto devi sentire se desideri avere un ragazzo secondo me.

abiti con la tua famiglia o fuori famiglia, magari in un'altra citta' dove studi ?

Ehilà! Grazie anche a te per la tua risposta! Sì è un desiderio che comincia a farsi largo in me anche se penso di dover fare ancora qualche passo di crescita personale. Abito ancora in famiglia, in un paesino di poche manciate di abitanti. Per l'università però mi sposto... penso sia la mia ancora di salvezza per poter fare qualche passo in più. 

1 hour ago, freedog said:

beh,  il fatto che tu (con l'aiuto dello psicologo) abbia fatto un bel lavoro su te stesso per accettarti è già un gran bel passo avanti.

su tutto il resto, in altri momenti ti avrei detto di farti coraggio, buttarti e vivere la tua vita al meglio che puoi,

ma in questo tempo sospeso mi pare un azzardo evitabile: potresti trovarti o sbattuto fuori casa o con una guerra termonucleare domestica, che son due situazioni sinceramente sconsigliabili.

metti in pausa un po' tutto, fai passà sta nuttata e ricordati SEMPRE che in te non c'è NIENTE di sbagliato: se ti piacciono i ragazzi, hai semplicemente ottimi gusti!

Ehi grazie per il tuo post! Si sta quarantena sta avendo effetti negativi su di me ,come penso a tanti altri. Il lavoro che ho fatto è grandissimo ma sento che ne ho ancora molto da fare...

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12 minutes ago, Lino0110 said:

e il primo step penso sarà dirlo direttamente ai genitori. 

Non hai amici a cui avrebbe senso dirlo prima? 

Nel senso, ben venga volerlo dire ai genitori il prima possibile, ma se pensi che con loro non andrà benissimo (nell'immediato, intendo) forse ti farà bene avere qualcuno con cui poterne parlare.

A me, dopo il tragicomico co con mia madre, fu utilissimo poter discutere il da farsi con qualcuno che non fosse la mia frastornata genitrice.

Edited by Bloodstar
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22 minutes ago, Almadel said:

Se ti chiedi se sei pronto, allora sei pronto 🙂

Dici? Mi mette ansia il pensare di farlo, forse anche perché sono un tipo molto "paurino" ma devo trovare sto coraggio.

15 minutes ago, Krad77 said:

Hai pensato di fare ammenda e di scusarti?

Ehi! Sì ci ho pensato più e più volte... specialmente nei confronti di una persona. Devo trovare l'occasione e il modo.

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5 minutes ago, Bloodstar said:

Non hai amici a cui avrebbe senso dirlo prima? 

Nel senso, ben venga volerlo dire ai genitori il prima possibile, ma se pensi che con loro non andrà benissimo (nell'immediato, intendo) forse ti farà bene avere qualcuno con cui poterne parlare.

A me, dopo il tragicomico co con mia madre, fu utilissimo poter discutere il da farsi con qualcuno che non fosse la mia frastornata madre.

Si qualcuno a cui dirlo ce l ho. È che ho ancora molta paura sul come possa prenderla... ho come la sensazione che sarà un fulmine che li spazzerà... ho paura di come reagiscano sul fatto che ho mentito loro per anni.

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15 hours ago, Lino0110 said:

 Come faccio a capire se sono pronto?

Ma nessuno lo è :D 

Consiglio anch'io coming out con amici prima che con i genitori, che se poi la prendono male (anche i miei non è che l'han presa bene) e ancora non l'hai detto a nessuno, rischi di disperarti per niente. Lascia perdere i sensi di colpa, devi "perdonarti" e capire che da qui in poi ti comporterai diversamente, che rispetterai di più te stesso e gli altri. Perché se esageri con l'introspezione il rischio è di "incastrarsi" e di ritenersi peggiori di quel che si è, mentre quel che è stato è stato, è sufficiente averne consapevolezza.

Bene che tu voglia uscire di casa per l'Università; sarà tutto molto più semplice quando potrai vivere fuori casa.

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Birichino87

Non fare coming out a casa in questo periodo. Io ho fatto la scelta più sbagliata di sempre e da un mese nessuno mi parla a casa, sento i miei di sera dire che vogliono trasferirsi per la vergogna. 
la mentalità dei tuoi mi pare come quella dei miei. Consiglio mio, non farlo proprio a casa

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35 minutes ago, Birichino87 said:

Non fare coming out a casa in questo periodo. Io ho fatto la scelta più sbagliata di sempre e da un mese nessuno mi parla a casa, sento i miei di sera dire che vogliono trasferirsi per la vergogna. 
la mentalità dei tuoi mi pare come quella dei miei. Consiglio mio, non farlo proprio a casa

                        :lol:

 

 

Oddio scusami Birichino!  Non voglio essere cinico o altro...

è solo che il tuo commento secco ( e ricordo il tuo vecchio topic) mi hanno suscitato una sana risata

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Just now, Almadel said:

Spieghi anche a noi cosa ti faccia ridere?

 scoppio ilare, non ridere

è dovuto al povero Birichino che brutalmente ci ha ricordato come lo abbiamo (avete) spinto a fare il CO in una famiglia omofoba nella cattività coronavirus

 

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3 minutes ago, Almadel said:

E a cosa dobbiamo questo "scoppio ilare" o "sana risata"?

Al fatto che un ragazzo stia affrontando dei problemi?

lo stesso scoppio ilare che hai quando uno scivola e dice a te "stai attento che si scivolaaaaaaaaaa"     :D 

 

Se ti preoccupi tanto di Birichino, potevi evitare di spingerlo al CO con tanta facilità. Cosa che io non ho fatto.

IO ho sempre sostenuto il valore positivo del CO, anche a chi qui chiedeva lumi, ma mi sono sempre astenuto dal consigliarlo senza conoscere le specifiche circostante individuali, senza essere ben dentro le situazioni familiari in particolare. Tu e qualche altro forumino date spinte al CO senza cautele, magari perché vi pare del tutto normale poi rompere ogni rapporti con la propria famiglia x 10 o più anni…

Nel suo intervento Birichino non lamenta fi aver fatto CO in astratto ma di averlo fatto in questo frangente.

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Non ricordo se l'ho spinto al CO, ma nel caso non me ne pento di certo.

Il fatto che farsi estrarre una carie sia doloroso, non significa che sia una buona idea lasciarla lì.

D'altra parte non credo che "ci sia un momento migliore" per fare quello che va fatto.

E per natura non riesco a ridere delle persone che scivolano,

 

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Just now, Almadel said:

Non ricordo se l'ho spinto al CO, ma nel caso non me ne pento di certo.

Il fatto che farsi estrarre una carie sia doloroso, non significa che sia una buona idea lasciarla lì.

D'altra parte non credo che "ci sia un momento migliore" per fare quello che va fatto.

E per natura non riesco a ridere delle persone che scivolano,

 

Continui a fare danni. Bravo!

Birichino , sulla base della sua esperienza disastrosa, ha appena consigliato al topic opener di non fare ora CO.

Tu Almadel, non puoi trattenerti dall'esortare di curare ora la carie. Dai una spinta a una persona facendola scivolare e poi ti permetti di riprendere me? 

Le carie ora, ad esempio , non è opportuno togliersele, tranne che sia urgente e non rinviabile. Ogni dentista ti direbbe di aspettare qualche settimana o almeno giorno, anche per farlo in maggiore sicurezza. Complimenti per l'esempio. Proprio in questi giorni mia nipote ha posticipato la sua visita dentistica e io quella oculistica.

Una cosa è non fare che quello che si dovrebbe, rinunciare magari al CO per timore o incertezze o asocialità o semplicemente per bassa stima di sé,

altro è consigliarlo quando si è obbligati nella gabbia domestica, cause sanitarie, con familiari omofobi.

Ma hai ragione. Non c'è nulla da ridere. C'è da piangere per come ragioni .

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@Birichino87 era convintissimo di voler fare coming out. Penso che praticamente niente gli avrebbe fatto cambiare idea.
Io gli avevo scritto immediatamente:

Quote

Ma non puoi aspettare che ci danno una data di fine del lockdown?

Marco7 aveva scritto:

Quote

Sconsiglio ampliamente di dirlo ora che siete tutti in convivenza forzata in casa

Non ci ha mai neanche risposto.

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1 minute ago, Krad77 said:

@Birichino87 era convintissimo di voler fare coming out. Penso che praticamente niente gli avrebbe fatto cambiare idea.
Io gli avevo scritto immediatamente:

Il titolo del topic di Birichino era :  VORREI dirlo a casa

VORREI

e mi ricordo che tu lo sconsigliasti proprio di farlo in periodo di lockdown      mi sbaglio?

Mentre il solito consiglio di Almadel fu : fallo ora, comunque , sempre ,

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2 minutes ago, castello said:

Il titolo del topic di Birichino era :  VORREI dirlo a casa

VORREI

e mi ricordo che tu lo sconsigliasti proprio di farlo in periodo di lockdown      mi sbaglio?

Mentre il solito consiglio di Almadel fu : fallo ora, comunque , sempre ,

Mi linki la discussione, così vedo cosa gli consigliai?

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29 minutes ago, Almadel said:

Non ricordo se l'ho spinto al CO, ma nel caso non me ne pento di certo.

TU consigli sempre di fare CO, e sarebbe condivisibile, ma senza tener conto delle circostanze individuali

E' il vecchio discorso, Almadel, del topic di Claro,

laddove dici che se una persona ti chiede un consiglio tu gli suggerisci quello che faresti tu. Io preferisco capire quale sia il suo problema e cosa vuole.

(vedo ora che cmq era dichiarato socialmente, con gli amici. Anche.

 

Vuoi che ti posti anche quello di Claro di topic?

7 minutes ago, Krad77 said:

Caste forse hai problemi di visualizzazione. Nel mio post ho messo cosa ho scritto, e anche cosa ha scritto Marco7. Non ci ha mai neanche risposto.

Quindi?

Tu avevi risposto consigliando prudenza, attendere quantomeno

Cosa significa che non ha risposto? Chi ti dice che non li abbia letti????   O quello che uno scrive vale solo se ti rispondono? 

"Vorrei"... "mi sta passando per la testa" , ti sembrano espressioni di una persona che ha già deciso?  A me, no!

Edited by castello
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No.
Evidentemente era molto convinto di fare coming out.
 

16 minutes ago, Krad77 said:

Io gli avevo scritto immediatamente:

Quote

Ma non puoi aspettare che ci danno una data di fine del del lockdown

E lui neanche mi ha mai risposto. Nemmeno ha risposto a Marco7. Evidentemente questo ramo della discussione non gli interessava. Ha scelto un'altra strada.

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oddio che palleeeeeeee

Krad77,

  Birichino chiedeva se fare o meno CO (in una famiglia destrorsa e omofoba, mi pare, nella quale conviveva)

era tanto convinto da aprici un topic e chiedere al forum, sentire le opinioni del forum

Non aveva deciso; basta vedere le espressioni che usa:  "Vorrei..."  "mi passa per la testa l'idea di…"

Magari gli avessimo anche detto tutti di NON farlo, lo avrebbe fatto lo stesso

NON lo sappiamo

IO SO che TU gli hai consigliato di aspettare la fine del lockdown. Magari perché (come capita a me) ti sei calato nella sua realtà individuale e familiare.

ALTRI ( per ragioni prettamente ideologiche e politiche)  invece consigliano di fare sempre comunque ovunque CO; lo avrebbero consigliato anche nella Germania nazista

Che poi mi debba sentire tacciare di insensibilità da quegli "ALTRI"...  c'è un limite a tutto!

PS: il fatto che non abbia risposto significa ben poco. Non sai neanche se abbia letto i commenti. E perfino se non li avesse letti, rimangono alcuni col loro peso.

Edited by castello
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