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Ma a che serve il coming out?


Valmont

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vedi forse tu non hai bisogno difare CO perchè ritieni l'omosessualità una trasgressione.. ma "noi" noi intendo la MAGGIORANZA dei gay ritiene l'omosessualità il nostro modo di essere e di VIVERE.. non solo puro sesso.. ma amore per un'altra persona del nostro stesso sesso.. io adesso non ho capito se sei proprio gay o bisex. mi viene da pensare che tu sia bisex per come parli degli omosex. Tu staresti con una ragazza e l'ameresti.. ma con un gay ci faresti solo sesso. perchè mai? non riusciresti ad amare un uomo? ti è così difficile..?la complicità con le persone dello stesso sesso anzi è più facile e spontanea.. ti spaventa qualcosa? io credo di si.. non ti piace essere gay la ritieni un offesa alla propria mascolinità e virilità.. se sbaglio, dimmi cosa ti spaventa :P

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  • 11 months later...
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Ma non è meglio tenere per sè delle cose che rientrano nella propria sfera di intimità personale? Perchè devo far sapere a parenti, amici e conoscenti che vado a letto con qualcuno del mio stesso sesso? Bah!  :P  Non ho ancora capito che cos'è questa storia del coming out. Personalmente la mia componente omosessuale è una cosa mia, personale, non la sa nessuno e non lo saprà mai nessuno. E' bello così: fare qualcosa di trasgressivo, condurre una licenziosa doppia vita senza che altri lo sappiano. Io la vedo così.

Un conto è che sono fatti tuoi e ti chiedi perchè mai parenti, genitori e amici dovrebbero sapere cose personali, un conto è dire che non lo saprà mai nessuno e la cosa deve stare segreta e parlare di "doppia vita"; sono cose diverse.

 

Sulla prima cosa concordo: io, per esempio, non vedo assolutamente nè l'esigenza nè qualuque altro motivo per andare a dire ai miei genitori come a qualcun'altro le mie preferenze sessuali.

Ma se mi venisse chiesto o si entrasse in argomento, non vedo assolutamente un motivo per non parlarne.

 

Quindi già che siamo in tema, dato che volevo già chiederlo:

Perchè tutto questo bisogno di "fare CO"?

Non saranno cazzi vostri le vostre tendenze sessuali?

Perchè partite già dal presupposto di non essere normali ed avere "qualcosa di grave da confessare" agli altri, (non tutti eh, ma ho letto cose simli) e non da quello che come un etero non va a dire in giro di esserlo, voi fate altrettanto?

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prima di fare coming out con i miei amici c'era come un muro tra loro e me, di cui solo io ero a conoscenza.

dovevo stare attento a quello che dicevo, evitare di parlare dei miei sentimenti, porre attenzione a come mi comportavo...

da quando gliel'ho detto mi sento molto più sereno e in confidenza con loro, ora che posso parlare liberamente con loro di tutto quello che penso (come loro facevano già con me), ora che posso confidarmi con loro e venire confortato e consigliato.

probabilmente parlo così perchè fino ad ora ho avuto solo esperienze positive, ma in generale penso di poter dire che fare coming out è fondamentale per vivere sinceramente, senza dover fingere di essere una persona che non si è.

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prima di fare coming out con i miei amici c'era come un muro tra loro e me, di cui solo io ero a conoscenza.

dovevo stare attento a quello che dicevo, evitare di parlare dei miei sentimenti, porre attenzione a come mi comportavo...

da quando gliel'ho detto mi sento molto più sereno e in confidenza con loro, ora che posso parlare liberamente con loro di tutto quello che penso (come loro facevano già con me), ora che posso confidarmi con loro e venire confortato e consigliato.

probabilmente parlo così perchè fino ad ora ho avuto solo esperienze positive, ma in generale penso di poter dire che fare coming out è fondamentale per vivere sinceramente, senza dover fingere di essere una persona che non si è.

 

Ma infatti non ho detto che si deve fingere di essere qualcosa che non si è, nè che non dovevi parlare liberamente con i tuoi amici, e confidarti: ho detto proprio il contrario.

Non potevi fare quello che facevano loro e basta? Perchè dovevi stare attento a quello che dicevi? Non potevi porti in modo diverso?

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Perchè partite già dal presupposto di non essere normali ed avere "qualcosa di grave da confessare" agli altri, (non tutti eh, ma ho letto cose simli) e non da quello che come un etero non va a dire in giro di esserlo, voi fate altrettanto?

La risposta è semplicemente perché volenti o nolenti essere omosessuali è ancora l'orientamento sessuale "di minoranza" e non si tratta di non essere normali, ma di essere INFREQUENTI. Così come non ci sono tanti testimoni di Geova e a volte ti capita se stai parlando con una persona che questa, per spiegare una sua abitudine o un'affermazione che ha appena fatto, dia la spiegazione "sono testimone di Geova". Il mondo è eterocentrico e se tu non specifichi che stai deviando da questa norma, la gente presume che tu sia etero, c'è poco da fare.

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La risposta è semplicemente perché volenti o nolenti essere omosessuali è ancora l'orientamento sessuale "di minoranza" e non si tratta di non essere normali, ma di essere INFREQUENTI. Così come non ci sono tanti testimoni di Geova e a volte ti capita se stai parlando con una persona che questa, per spiegare una sua abitudine o un'affermazione che ha appena fatto, dia la spiegazione "sono testimone di Geova". Il mondo è eterocentrico e se tu non specifichi che stai deviando da questa norma, la gente presume che tu sia etero, c'è poco da fare.

Sarà anche una minoranza (mh, circa 600 milioni, e il dato è in cambiamento), ma intanto "minoranza" non vuol dire "anormale", e poi, non pensi che l'unico modo per far cambiare questo fatto sia di viverlo come una cosa normalissima, quale è?

Non mi interessa cosa presume la gente, in ogni caso sono bisessuale.

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Sarà anche una minoranza (mh, circa 600 milioni, e il dato è in cambiamento), ma intanto "minoranza" non vuol dire "anormale", e poi, non pensi che l'unico modo per far cambiare questo fatto sia di viverlo come una cosa normalissima, quale è?

Per favore, risparmiami la retorica. Certo che lo penso tant'è che io lo vivo come una cosa normalissima. Ma comunque trovo che al giorno d'oggi sia ancora necessario il coming out. Auspico un tempo dove non servirà, ma per ora serve, è stupido negarlo. Complimenti comunque per avere un dato così aggiornato. Telefoni personalmente a tutti i 600 milioni per sapere se nel frattempo hanno convertito qualcun altro alla gayezza? Sai com'è, quando la popolazione mondiale si calcola nei miliardi il "dato" va visto in maniera relativa. 600 milioni è un numero molto grande ma non quando lo compari a 6 miliardi. Il 10% è e sempre lo resterà.

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Per favore, risparmiami la retorica. Certo che lo penso tant'è che io lo vivo come una cosa normalissima. Ma comunque trovo che al giorno d'oggi sia ancora necessario il coming out. Auspico un tempo dove non servirà, ma per ora serve, è stupido negarlo. Complimenti comunque per avere un dato così aggiornato. Telefoni personalmente a tutti i 600 milioni per sapere se nel frattempo hanno convertito qualcun altro alla gayezza? Sai com'è, quando la popolazione mondiale si calcola nei miliardi il "dato" va visto in maniera relativa. 600 milioni è un numero molto grande ma non quando lo compari a 6 miliardi. Il 10% è e sempre lo resterà.

Nessuna retorica.

Hai detto che per te è una cosa normale essere lesbica.

Grazie al cazzo, anzi alla figa, scusami: immagino che salvo eccezioni, ogni omosessuale del mondo reputi la sua sessualità assolutamente normale; poi vabbè, la società è tanto cattiva e tutto il resto.

Quando ho detto "viverla in modo normale" non intendo insinuare che per te o per qualcun'altro non lo è, ma semplicemente di "rapportarsi col mondo in modo normale", di partire dal presupposto che lo sia, e che poi se per qualcuno non lo è fatti suoi.

In fatti pratici, intendo che come se tu fossi etero e fidanzata, sei in giro con un amico, ti raggiunge il tuo ragazzo e tu lo presenti come tale, e iniziate a slinguazzare, altrettanto dovresti fare con la tua ragazza.

E non che quando conosci qualcuno prima di poter nominare la tua ragazza o poter commentare "cazzo che belle tette che ha quella", devi nasconderti nell'ombra, prendere la persona X (amico, parente, conoscente) in disparte, dirle di doverle dire un'immaginabile cosa, e "confessare" di essere lesbica.

Ovvio che un dato da solo è relativo, era per dire.

Pensi che resterà sempre il 10%? Ah, bene.

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Quando ho detto "viverla in modo normale" non intendo insinuare che per te o per qualcun'altro non lo è, ma semplicemente di "rapportarsi col mondo in modo normale", di partire dal presupposto che lo sia, e che poi se per qualcuno non lo è fatti suoi.

In fatti pratici, intendo che come se tu fossi etero e fidanzata, sei in giro con un amico, ti raggiunge il tuo ragazzo e tu lo presenti come tale, e iniziate a slinguazzare, altrettanto dovresti fare con la tua ragazza.

E non che quando conosci qualcuno prima di poter nominare la tua ragazza o poter commentare "cazzo che belle tette che ha quella", devi nasconderti nell'ombra, prendere la persona X (amico, parente, conoscente) in disparte, dirle di doverle dire un'immaginabile cosa, e "confessare" di essere lesbica.

Mi fa ridere che tu dia di queste lezioncine senza conoscermi nemmeno e senza sapere che è esattamente così che vivo la mia vita. Ma io ho la fortuna di vivere in una società progredita dove l'omosessualità è accettata e per giunta lavoro in un team che è a maggioranza gay maschile. Tuttavia, non hai la maturità di riconoscere che non è la stessa cosa per tutti. Quanti ragazzi/e vengono da posti piccoli e sono convinti di essere l'unico/a gay nel loro paese, quante persone hanno madri così ignoranti e poco pratiche del mondo che ancora si confondono e pensano che omosessuale sia un uomo a cui piace travestirsi da donna? Ovvio che per loro è inimmaginabile essere lesbica... questo non vuol dire che debba essere inimmaginabile per la persona che sta facendo coming out. Gli stai solo andando incontro, se veramente vuoi che capiscano tu non puoi dire a queste persone "ti presento la mia ragazza" senza avergli fatto prima un discorsetto in cui innanzitutto sfati i miti su cosa significa essere omosessuale. Purtroppo ti tocca educare la persona che ti sta di fronte visto che non ha la fortuna di essere già educata per conto suo.

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Mi fa ridere che tu dia di queste lezioncine senza conoscermi nemmeno e senza sapere che è esattamente così che vivo la mia vita. Ma io ho la fortuna di vivere in una società progredita dove l'omosessualità è accettata e per giunta lavoro in un team che è a maggioranza gay maschile. Tuttavia, non hai la maturità di riconoscere che non è la stessa cosa per tutti. Quanti ragazzi/e vengono da posti piccoli e sono convinti di essere l'unico/a gay nel loro paese, quante persone hanno madri così ignoranti e poco pratiche del mondo che ancora si confondono e pensano che omosessuale sia un uomo a cui piace travestirsi da donna? Ovvio che per loro è inimmaginabile essere lesbica... questo non vuol dire che debba essere inimmaginabile per la persona che sta facendo coming out. Gli stai solo andando incontro, se veramente vuoi che capiscano tu non puoi dire a queste persone "ti presento la mia ragazza" senza avergli fatto prima un discorsetto in cui innanzitutto sfati i miti su cosa significa essere omosessuale. Purtroppo ti tocca educare la persona che ti sta di fronte visto che non ha la fortuna di essere già educata per conto suo.

Come hai detto tu, non conoscendoti e non sapendo nulla di te, non posso parlare.

Ho parlato di "te" e "tua ragazza", ma parlavo in generale (non so neache se ora ce l'hai, una ragazza); anche in questo discorso del "perchè fare co?" mi riferivo a tutti, anche leggendo certi pensieri.

Mai detto che non esistano problemi, e che in tutto il mondo l'omosessualità sia vista come una cosa normalissima, accettata, anche perchè sarei alquanto idiota se solo lo pensassi.

Non dico nemmeno che non bisogni fare certi discorsetti, in particolari casi, ma magari di partire dal presupposto che "tutti sanno cos'è l'omosessualità" (anche se non è così), sia normale, e la vivi come una cosa normale; poi se qualcuno non lo sa, ben venga, glielo si spiega.

Insomma, penso che in quasi tutti i casi molto dipenda da come ci si pone.

Dico solo che molto dipende da come ci si pone.

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stramitico93

beh...insomma ma qnt anni hai scs? senti io ne ho 15 e ormai lo sanno tutti i miei amici.....e ti giuro....alcuni son delle merde che mi sfottono....ma nn me ne frega....con gli altril....(magg parte) ho instaurato un bellissimo rapporto e sopratutto posso parlare e dire ciò ke penso senza autocensurarmi...e mi sento più libero...ù

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